Federigo Tozzi, Con gli occhi chiusi, 1919

troppo, avrebbe contato anche l'altro denaro nel cassetto

dovuto un giorno o l'altro precipitare. E il

un'osteria che con l'andar del tempo divenne

nati sette altri, morti l'uno dopo l'altro

morti l'uno dopo l'altro a pena tolti

a casa senza aver l'obbligo però di vestire

ne irritava come se l'offendesse, quando il ridere

coniglio stride e cava l'unghie! ¶ Accanto a Domenico

qualcuno a tavola, spengevano l'uno dopo l'altro

spengevano l'uno dopo l'altro tutti i lumi

con la sorveglianza e l'approvazione di Domenico, e

poco. Molte volte, secondo l'umore, non voleva né

orti, perché c'era l'acqua. Dall'aia si

egli, perché era già l'ora che gli avventori

più grande, piacerebbe meno!». L'appezzamento pianeggiante era di

meno il lavorato con l'aratro e con la

di cento verdi; e l'autunno ci metteva un

aveva voluto sposare benché l'avesse resa madre, e

Masa portava in capo l'aveva comprato da giovine

forellino, prima di richiudere l'ampolla dentro la madia

e cipolla tritata. Quando l'aglio era diventato giallo

volto. ¶ Masa, finalmente, votava l'acqua sopra il pane

carezze nella stalla; quando l'alito del vitello era

avrebbe potuto romperli tutti. L'arcobaleno si aperse; come

mani e disse: - Ecco: l'uncinetto si tiene così

e con timore, se l'era svignata subito. ¶ La

avete chiamata? ¶ - Ho versato l'olio. ¶ - Dite per scherzo

Allora, io avevo versato l'olio. E il mio

invidiosa; e, accertatasi che l'olio era stato versato

una cosa che per l'oscurità non riusciva a

esattamente dal cielo turchino l'orizzonte lucente di raggi

con una gamba sopra l'altra. ¶ La farina era

di convincersi che preferiva l'amicizia di Agostino; e

per andarsene. E aveva l'illusione che il suo

offeso e indispettito, fece l'atto di slanciarsi un

contento di aver trovato l'occasione di ripeterli. ¶ Ma

che una volta o l'altra gli potesse succedere

rispose: - Quando vuole... ¶ Ma l'acconsentimento diminuì la sua

metteva il bicchiere contro l'aria: - È piovuto in

radi; e, quando avvenivano, l'amicizia era rotta per

e in fatti se l'era lavate nel secchio

e poi dice che l'ha persa per la

si trovano ancora sopra l'erbe per rinnovarsi; le

il pollice che aveva l'unghia mozzata da un

rispose di malumore: - Dove l'hai messa? ¶ E Giacco

Siena. ¶ Disse Giacco, con l'aria di chi ripiglia

Pietro soggiunse: - Credevo che l'avesse incontrata! ¶ I due

capelli nerissimi, lisciati con l'olio, erano pettinati in

imbellita da che non l'aveva più veduta! ¶ Notò

di quando siamo sotto l'acqua e non si

e cominciò a frustare l'uscio della capanna come

empire la cesta. Poi l'alzò per mettersela in

i gomiti. ¶ Allora Pietro l'aiutò prima che il

tempo di far con l'angolo della bocca un

cuoco era andato su l'uscio di cucina a

e credette che tutta l'ombra dietro a lei

padrone s'incamminava verso l'aia, con le sue

a ridere con Enrico, l'assalariato che lo seguiva

testa, e Pietro fece l'atto di scendere. ¶ - Tu

aveva detto così, con l'aria di avventurarglisi addosso

ricordò della trattoria; guardò l'orologio e vide che

eseguiti con precisione, con l'animo ansioso, gli pareva

di Vico Alto tagliavano l'aria. La Porta Camollia

di un violetto limpidissimo: l'Osservanza era dolce. ¶ Di

la sua campana, con l'armatura di ferro, più

quiete, che le dava l'agiatezza, era sempre sciupata

dovuto consolarla. Anche quando l'aveva vicino, restavano come

come due che avessero l'impossibilità d'intendersi. ¶ Pietro

di piangere, disperato che l'altro, invece, ci si

non rispose più: e l'amico soggiunse: - Le parlai

soggiunse: - Le parlai anche l'altro giorno. Ha promesso

camminare addosso. Vicino, su l'erba acciaccata, c'era

parve anche che facesse l'atto di aprirgli le

fu tutto sconvolto: «Se l'avesse aperte da vero

ne andò vociando: - Se l'ha strapazzata troppo!... Se

ha strapazzata troppo!... Se l'ha strapazzata troppo! Non

quando era a tagliare l'erba e si riposava

Quando era a tagliare l'erba ficcava la punta

toglieva, con una zappa, l'erba nata attorno alla

delle donne le pigliava l'insalata e i cavoli

detto che sarebbe stata l'ultima volta, si aggiustavano

tenerlo in casa; e l'offriva alla Madonna del

Ghìsola s'era fatto l'inchiostro con le more

Meli, aveva già imparato l'aria della canzonetta che

Dopo un poco, riaprì l'uscio; e affacciatasi, richiese

con me? ¶ E fece l'atto di batterle il

di ferro; ai quali, l'anno avanti, era stata

avanti, era stata attaccata l'uva. Poi, la nascose

introdusse il capo, fiutando l'odore acre del lievito

sue scatole odorose. ¶ Dove l'erba era folta, ci

che faceva abbassare subito l'acqua! E, da ultimo

tutta la sua forza, l'uscio; correndo dalla nonna

perché parecchi, ritti su l'uscio delle loro botteghe

bisogno di non vederli. ¶ L'ultimo giorno che stette

Ma le dava fastidio l'odore delle lenzuola poco

aveva insegnato a far l'inchiostro con le more

che Ghìsola, per cattiveria, l'obbligassero a camminar sola

con pazienza, anche dopo l'infelice prova del disegno

testa sul pavimento, verso l'armadio che aveva aperto

il pesce ammonticchiato dentro l'acquaio e tolto allora

intanto a gridare che l'udivano anche dalla strada

io? Metteteci me». ¶ Poi l'assalì uno sgomento inaudito

via presto! Perché non l'avete portata via? Non

Pietro; ma Pietro non l'ubbidiva. Piegando i ginocchi

vedova aveva sentito diminuire l'importanza della sua fedeltà

misurato con un'occhiata l'aspetto e la statura

a mangiare anche ieri l'altro. ¶ Si trattava di

doveva assomigliargli, appartenergli! ¶ Quasi l'avrebbe preso con le

libro è? ¶ - Quando te l'ho detto, non capirai

non vere! Ecco perché l'aveva rimandata a Radda

ebbe invece simpatia; contro l'ingiustizia con la quale

Il cane disteso su l'aia, i gatti silenziosi

gli contò i soldi. ¶ L'uomo li tenne un

dai loro usci aperti l'uno di fronte all

grasso e robusto, quantunque l'inverno soffrisse di doglie

e fece capire che l'avrebbe sposata volentieri. Il

ma questa nipote, Rosaura, l'aveva ben presto surrogata

riposarsi sempre; temendo che l'avrebbero fatta licenziare, tanto

stare nelle sue grazie l'aiutavano invece. ¶ Infatti Domenico

con me perché ce l'ha presa? ¶ Domenico lo

E, allora, egli facendo l'offeso che s'addolora

gli orecchi, tenendo con l'altra mano il cappello

fin da bambino, e l'ho tenuto anche sopra

gli domandò: - E Ghìsola? ¶ L'assalariato si ringalluzzì tutto

donna. Io credo che l'abbia conservata. Credo, almeno

Credo, almeno! Diamine, non l'avrà buttata via! ¶ E

glielo ha detto? ¶ - Non l'ha mandata? Rispondete. ¶ Giacco

esclamò: - Da vero! ¶ Faceva l'effetto di una tartaruga

fosse stato più sicuro, l'avrebbe detto subito a

la capanna soleggiata batteva l'ombra lieve di un

due metri, il sopravvivo, l'una pianta quasi ficcata

pianta quasi ficcata dentro l'altra, con le foglie

c'era nessuno che l'aiutasse! ¶ Nelle ore di

di paglia, padrone! ¶ Disse l'uno dei due uomini

lire. È anche troppo. ¶ - L'abbiamo rubata, è vero

stanga, e vi misero l'uncino della stadera; a

dalla carrucola alta. Domenico l'avvolse ad uno dei

una serratura vecchia. Chi l'ha presa? ¶ I due

con odio e risentimento. ¶ - L'avrà presa Pipi! Lui

inquieti, perché a vicenda l'uno temeva che l

l'uno temeva che l'altro fosse stato il

d'altre delizie. ¶ Dopo l'ingresso da Via dei

i sabati, Domenico faceva l'elemosina dei pezzi di

al principio, dov'era l'uscio vecchio della trattoria

pane duro, sorreggendo sotto l'ascella il bastoncino. ¶ C

a cui Domenico faceva l'elemosina tre giorni della

dei mattoni: preferiva esser l'ultimo perché, senza leticare

Guardatela: viene a chiedere l'elemosina, e poi la

sopra i fianchi: - Se l'avessi avuto io, l

l'avessi avuto io, l'avrei mangiato! ¶ Qualcuna rideva

il credere un obbligo l'elemosina, come trovare uno

decidersi a rifarsele nuove. L'istinto di conservarsi nella

gridargli: - Hai fatto bruciare l'aglio. ¶ Si puliva i

rimorso. Ma, ormai, non l'avrebbe perdonato mai più

degli studii: questa cosa l'avviliva. ¶ Presa a Firenze

così staccati e separati l'uno dall'altro che

di fuggire; come se l'aria ascoltasse; quell'aria

sicuro che il tempo l'avrebbe aiutato. ¶ E Pietro

case oscure e deserte, l'una stretta all'altra

vede se è passata l'acqua su la rena

meno a capire come l'avesse sognata. ¶ Per quanto

via la bocca e l'anima! Parole avventate che

rabbia. Parole che vuotano l'essere con piacere frenetico

guaiva, gli assalariati avevano l'ordine di pigliarlo a

il lavoro. Gli piaceva l'uva matura e i

due lire soltanto, dando l'ordine di serbare il

chi, dunque? Il cervello l'ho debole ora, ma

ora, ma la ragione l'ho sempre... ¶ Carlo, allora

giunsero a casa, dove l'aspettavano i genitori, Ghìsola

solenne festa religiosa, egli l'aveva accompagnata alla processione

come succedeva sovente dopo l'allegria insolita e quasi

confusione. ¶ Erano soli! Tutta l'altra gente non si

sollevando lungamente lo stomaco. ¶ L'oscurità, con la luna

Ella strinse le gambe l'una contro l'altra

gambe l'una contro l'altra, così insieme che

sul naso. ¶ Ella stessa l'indomani andò a ritrovarlo

si era perso, e l'avrebbe sposata. Ma anche

fichi e i peschi; l'appostavano, quando tornava, attraverso

vecchio e sbocconcellato, scroscia l'acqua dentro un abbeveratoio

giù per una viottola, l'una dopo l'altra

viottola, l'una dopo l'altra; come si buttassero

il silenzio, egli, con l'orologio in mano, aspettava

rimproverò la signora che l'aveva presa al servizio

non la sapeva se l'inventava. ¶ Il sindaco ne

La sua buona Ghìsola! L'aveva ritrovata! S'alzò

sapere!» gli rispose: - È l'amica della mia padrona

risapendo della sua visita, l'avrebbe forse umiliata rimproverandola

un pericolo. Ghìsola fece l'incredula, aggiungendo: - Ma non

per primo, doveva dargliene l'esempio. E si propose

tremito lo scuoteva. Richiuso l'uscio con un tonfo

che aumentava sempre più l'impossibilità di poterla salutare

dell'argine, non guardò l'Arno con poca acqua

rena; e lì attorno l'acqua, più bassa che

tutti di seguito, diseguali. ¶ L'Arno rasentava gli archi

arse dal sole, con l'ombra troppo calda delle

Trinità; che finisce tra l'abside della chiesa di

la lettera, egli baciò l'amante: - Questo è suo

più, ma anche per l'allegrezza, a camminare con

suo consenso? ¶ - Scommetto ce l'ha mandato lui. ¶ Il

capito subito quanto Pietro l'amava, invece di rispondergli

modo! ¶ Quand'ella aprì l'uscio senza aver né

mani, per provarle che l'amava; piacendogli il suo

questa riflessione istantanea: «Perché l'obbedisco? Ma ciò mi

a Poggio a' Meli, l'avrebbe presa. ¶ Ghìsola, a

Tutti i giorni Pietro l'attese: la rivedeva lì

piangere. ¶ Ella stessa aprì l'uscio; e Pietro fu

d'una menzogna indefinibile l'opprimeva. L'aspettò soltanto

menzogna indefinibile l'opprimeva. L'aspettò soltanto per non

via, perché se no l'avrebbero guardata di più

volesse proteggere il cuoricino. ¶ - L'hai comprato tu o

dinanzi a lei, e l'obbligò a fare lo

non potrei approfittarne. Piangerei. L'aiuterei a fare in

essersi consigliato anche con l'aria. Talvolta gli era

sente mozzare il respiro. ¶ L'Ospedale, alto su le

giardini e gli orti, l'uno più alto dell

due e tre angoli l'uno dentro l'altro

angoli l'uno dentro l'altro, a cerchio, a

da altre che fanno l'effetto di volersi accomodare

abbassamenti le case precipitano l'una addosso all'altra

di spiegare a loro l'equivoco avuto, e come

di geranii polverosi. ¶ Apertogli l'uscio proprio da Ghìsola

che i suoi genitori l'avrebbero volentieri ripresa in

modo e non altrimenti. L'accarezzò, pregandola: - Tu non

a dietro, quasi chiudendogli l'uscio in faccia. ¶ Ed

il suo tempo. Egli l'aveva pregata di tornare

non aveva, dunque, dopo l'arrivo di Pietro, che

farle ricordare che Pietro l'aspettava, ci vollero le

questa faccenda. ¶ La donna l'abbracciò piangendo; con una

mano. Egli, certo, sposatala, l'avrebbe fatta vestire molto

obbedì; e si sederono l'uno di fronte all

non ne restò che l'ultimo vagone visto di

giravano con movimento eguale l'una dopo l'altra

eguale l'una dopo l'altra su le medesime

di abili menzogne, con l'aria più ingenua che

come quelle che ribollono l'immondizie ammucchiate in mezzo

luce elettrica della strada. ¶ L'uscio della camera di

a leggere, almeno; me l'ha promesso. ¶ Ma Ghìsola

volta erano parsi serii, l'uno più dell'altro

se tirasse giù, dentro l'acqua, lei e tutta

in casa. ¶ Carlo ebbe l'impressione di aver visto

il loro abbraccio, rasentando l'aia; mentre Masa disse

Camminarono a braccetto; mentre l'altra ragazza, non osando

e non le pareva l'ora che Ghìsola se

le spalle. Ella, dopo l'ultimo bottone, si volse

li guardava ambedue, ora l'uno ora l'altra

ora l'uno ora l'altra. Pietro la baciò

di giungervi, aveva veduto l'aia di un contadino

avrebbe messo la sera. L'uomo aveva gli occhi

di quando in quando l'odore lasciatovi da qualche

pochi metri tutto caduto, l'edere insieme con un

salite e discese; tra l'Appennino aretino e il

paion d'aria come l'orizzonte. ¶ Gli uccelli, alzandosi

Sapeva che il padre l'avrebbe maltrattato e che

maritata. Si fece indicare l'uscio; e, trovatolo, entrò

fosse risposto. ¶ Lucia, che l'aveva una volta conosciuto

dovrei amare? ¶ E fece l'atto di torcerle un

altre ragazze! Anche tu l'hai con me? ¶ - Devi

gli riesciva bene, fece l'atto d'inghiottire le

baciò tutta la gola, l'obbligò a guardarlo, affascinandosi

volse le spalle. ¶ Egli l'esaminò così a lungo

e gli sorrise. Egli l'abbracciò e la baciò

fare alcuni passi verso l'uscio. Ghìsola, allora, gridò

a baciarti come feci l'altra volta a Siena

un'altra stanza, chiudendosi l'uscio dietro. Ricomparve quasi

una parola su Pietro. ¶ L'amore di Pietro era

e più astuta; e l'orgoglio non le permetteva

vero affetto. E perciò l'ostilità contro l'esigenza

perciò l'ostilità contro l'esigenza di Pietro che

scoperta. ¶ Sentiva che anche l'ingenuità di lui era

certo punto; perché non l'avrebbe mai scusata se

esser contenta ch'egli l'amasse in quel modo

Pensò, invece, che non l'aveva ingannato fino al

Ma Ghìsola, dopo che l'amico di Badia a

di Badia a Ripoli l'aveva lasciata, sentì una

di Pietro le facevano l'effetto ch'egli le

meno più. Gli faceva l'effetto di nascondersi, e

Quando la padrona, che l'aveva fatta passare, si

il permesso. ¶ Egli, credendole, l'abbracciò in un impeto

di curarsi dove andava. ¶ L'attese tre giorni sempre

far dispiacere a Ghìsola, l'avrebbe pregata, con tutta

a trovarlo, tutto cambiò. L'avrebbe trattato da pazzo

altro giorno intero, come l'altra volta; e, poi

questa volta, peggio, perché l'amore per Ghìsola cresceva

Domenico non manifestò subito l'impazienza che aveva di

con il lavoro e l'astuzia? E proprio il

proprio il figliolo non l'apprezzava? Proprio il figliolo

di Ghìsola. Egli stesso l'aveva accolta in casa

tradimento cercato: il seminario, l'accademia di belle arti

arti, la scuola tecnica, l'istituto tecnico, i maestri

alzare il capo. Ma l'altra porta si richiudeva

avversità dolorose gli comparvero l'una dopo l'altra

comparvero l'una dopo l'altra, provando meraviglia della

di prestarglieli perché appurasse l'innocenza della nipote. Ma

buttò quella sporca sotto l'armadio; e pareva che

ancora, non avrebbe avuto l'animo d'insistere; ma

azzurro, tra le colline l'una più soave dell

altra. Quella bellezza meravigliosa l'umiliava. Mentre l'amore

meravigliosa l'umiliava. Mentre l'amore, che fino allora

Pietro aveva di perdere l'equilibrio, dopo essersi sentito

e temette ch'egli l'avrebbe uccisa. ¶ Ghìsola guardava

circospezione; e non chiuse l'uscio, ponendosi ad origliare

dalla vertigine violenta che l'aveva abbattuto ai piedi

di Ghìsola, egli non l'amava più.