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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Bono Giamboni, Della miseria dell'uomo, 1292?

concordanze di «l»

nautoretestoannoconcordanza
1
1292
gloria. Ubbidienza è tenuto l’uomo di rendere a
2
1292
osserva. Reverenza è tenuto l’uomo di rendere a
3
1292
sono le promissioni, che l’uomo gli fa nel
4
1292
necessità. Gloria è tenuto l’uomo di rendere a
5
1292
le quali conviene che l’uomo e la femmina
6
1292
vostra. E però de’ l’uomo delle tribolazioni e
7
1292
bastardo. ¶ CAPITOLO IV. ¶ Come l’uomo de’ amare il
8
1292
che abbiamo veduto come l’uomo e la femmina
9
1292
di fare. E de’ l’uomo amare il prossimo
10
1292
e sovvenirlo, non è l’uomo tenuto cotanto, perchè
11
1292
tenuto cotanto, perchè de’ l’uomo in prima sovvenire
12
1292
ordine, che prima de’ l’uomo sovvenire la moglie
13
1292
puoi lietamente. E per l’amore che l’uomo
14
1292
per l’amore che l’uomo de’ avere nel
15
1292
e gastigarlo. Sopportare de’ l’uomo il prossimo suo
16
1292
inferiori sopportare. E intende l’Apostolo più forti, o
17
1292
renderò a ciascheduno secondo l’opera sua. Sovvenire de
18
1292
opera sua. Sovvenire de’ l’uomo il prossimo suo
19
1292
al povero sanza tristizia l’orecchio tuo, e rendigli
20
1292
a dispetto. Gastigare de’ l’uomo il prossimo suo
21
1292
egli erra, E de’ l’uomo gastigare il prossimo
22
1292
appartengono solamente a adattare l’uomo all’amore di
23
1292
s’appartengono a adattare l’uomo all’amore del
24
1292
s’appartengono a adattare l’uomo all’amore di
25
1292
s’appartengono a adattare l’uomo all’amore del
26
1292
Ma per volere aver l’uomo la femmina che
27
1292
quella femmina, colla quale l’uomo è congiunto di
28
1292
natura; e per conservare l’umana generazione, secondo che
29
1292
volontà, che ne pecca l’uomo. Ma perchè l
30
1292
l’uomo. Ma perchè l’uomo volesse che l
31
1292
l’uomo volesse che l’altrui cosa fosse sua
32
1292
da Dio per adattare l’uomo all’amore del
33
1292
prossimo suo, e che l’uno uomo ami l
34
1292
l’uno uomo ami l’altro. Perchè colui che
35
1292
prossimo suo ama, non l’uccide, e nol fiede
36
1292
bisognosi. Quale persona ama l’anima sua, sì si
37
1292
fa bisogno che aoperi l’uomo, a considerare il
38
1292
non uno, cioè che l’uomo ami di puro
39
1292
osservarle, e rendono perfetto l’uomo, siccome quella che
40
1292
colui, che vuole salvare l’anima sua, si convengono
41
1292
nominate di sopra, diventa l’uomo e la femmina
42
1292
da Dio acciò che l’uomo per lo suo
43
1292
i beni, e vanne l’anima in paradiso; pene
44
1292
per li quali va l’anima in ninferno, e
45
1292
della gloria, che sostiene l’anima dopo la morte
46
1292
delle pene, che sostiene l’anima in quel luogo
47
1292
sotto. E la Scrittura l’appella, per similitudine, valle
48
1292
è, che vi è l’anima peccatrice punita in
49
1292
e priva spesse volte l’uomo della vita. Il
50
1292
mondo, il quale assalisce l’uomo cogli alimenti, cioè
51
1292
la terra, e con l’acqua, e con l
52
1292
l’acqua, e con l’aria, e col fuoco
53
1292
Per la terra teme l’uomo nebbie e tremuoti
54
1292
natura dell’uomo. Per l’acqua teme l’uomo
55
1292
Per l’acqua teme l’uomo tempeste, e nevi
56
1292
ghiacci, e gragnuole, e l’altre cose pericolose del
57
1292
e de’ fiumi Per l’aria teme l’uomo
58
1292
Per l’aria teme l’uomo venti, e tuoni
59
1292
Per lo fuoco teme l’uomo caldo, e saette
60
1292
dunque dee avere paura l’uomo di cotanti e
61
1292
solamente la carne, ma l’anima si macola, e
62
1292
da’ suoi ninnici, così l’uomo e la femmina
63
1292
maggior paura ch’hae l’uomo nel mondo, si
64
1292
e stimolato; e che l’uno commette il peccato
65
1292
commette il peccato, e l’altro porta la pena
66
1292
un lume spregiato appo l’oppenione delle genti. ¶ Qui
67
1292
per lo detto peccato l’uomo e la femmina
68
1292
morte. E a tenere l’uomo bene a mente
69
1292
però disse bene Job: L’uomo nato della femmina
70
1292
va, e fugge come l’ombra, e mai non
71
1292
di ciò si dee l’uomo e la femmina
72
1292
Seneca: Niuna cosa fa l’uomo così paventoso come
73
1292
della morte; onde dice l’Apostolo: La carità perfetta
74
1292
la quale tiene rinchiusa l’anima nelle carceri della
75
1292
carcere, cioè del corpo, l’anima mia, ove non
76
1292
bene, per lo quale l’uomo fue fatto da
77
1292
delle pene, che sostiene l’anima dopo la morte
78
1292
gran pene, che sostiene l’anima dopo la morte
79
1292
sesto trattato. E perchè l’anima, che va in
80
1292
Qui si dice come l’uomo e la femmina
81
1292
persone, cioè tre corpora, l’uno de’ quali fosse
82
1292
fosse il Padre, e l’altro fosse il Figliuolo
83
1292
fosse il Figliuolo, e l’altro fosse lo Spirito
84
1292
del quale si macole l’umana generazione per lo
85
1292
e si pente. Per l’Olio Santo, il quale
86
1292
fede è morta sanza l’opera, cioè a colui
87
1292
o non osservarle, merita l’uomo d’ avere pena
88
1292
tuo, e di tutta l’anima tua, e di
89
1292
da Dio per recare l’uomo all’amore de
90
1292
ciò sia cosa che l’ uomo e la femmina
91
1292
mostrare in che modo l’uomo è tenuto ad
92
1292
fare. ¶ CAPITOLO III. ¶ Come l’uomo è tenuto d
93
1292
fare per quello amore. ¶ L’uomo e la femmina
94
1292
se per Dio non l’amasse. E tanto più
95
1292
crede piacere. E accattasi l’amore di Dio per
96
1292
lo puro amore che l’uomo e la femmina
97
1292
malattia della lussuria, che l’anima, che dee reggere
98
1292
assegnano i Savi, perchè l’uomo si vergogna più
99
1292
in niuno altro, perchè l’anima diventa ancella del
100
1292
e la femmina fanno l’uomo savio dalla fede
101
1292
E però Ovidio appella l’uomo innamorato, cieco; e
102
1292
la legge romana sì l’appella, furioso; e dice
103
1292
niuno maggiore furore che l’amore: e quegli è
104
1292
gl’ingegni e con l’arti sue, perchè molti
105
1292
che sono trovati, che l’uomo dee usare contro
106
1292
Nè la morte, nè l’amore non si può
107
1292
istare abbrusciato. Ma se l’uomo se ne puote
108
1292
lei. E Ovidio dice: L’amore entra nella mente
109
1292
periti e ingannati. E l’altra cagione della lussuria
110
1292
ammonisce, e dice: Quando l’uomo è compreso di
111
1292
del seme dell’uomo, l’accendimento della lussuria cresce
112
1292
lussuria cresce e inforza. L’altra cagione si è
113
1292
incantato; e però dice l’Apostolo: I sozzi ragionamenti
114
1292
da’ ragionamenti malvagi, perchè l’usanza del male favellare
115
1292
nutrica nell’uomo scipidezza. L’altra cagione si è
116
1292
vizio cresce ed inforza. L’altra si è il
117
1292
la lussuria sono due; l’uno si è il
118
1292
non vogliono stare casti; l’altro si è la
119
1292
delle fatiche, che soffera l’uomo per aver onore
120
1292
non possono amministrare se l’amministragione non è loro
121
1292
Ed a coloro è l’amininistragione commessa da Dio
122
1292
la forza e con l’arme. Queste sono le
123
1292
dette fatiche. Incontanente che l’uomo è fatto signore
124
1292
s’egli è superbo, l’hanno in odio; e
125
1292
s’egli è umile, l’hanno a dispetto; e
126
1292
il sonno, e perdesi l’appetito e s’indebolisce
127
1292
ma viene meno siccome l’albero e la vigna
128
1292
Quando la superbia piglia l’uomo, ogni peccato commette
129
1292
pace, per la quale l’uomo ha vita gloriosa
130
1292
Salamone: Per la superbia l’uomo viene in odio
131
1292
mondo. E ponsi prima l’ordine, che dee tenere
132
1292
a nulla; e però l’agguagliano i Savi alle
133
1292
e del consiglio, che l’uomo dee pigliare contra
134
1292
le paure della notte. ¶ L’uomo in questo mondo
135
1292
il detto del Savio, l’amore non è altro
136
1292
quattro nimici, che combattono l’uomo in questo mondo
137
1292
uomo in questo mondo. L’uno, il maggiore, si
138
1292
Diavolo, il quale assalisce l’uomo colle tentazioni, onde
139
1292
insegnalti conoscere, e dice: L’avversario nostro Diavolo, mugghiando
140
1292
carne, la quale assalisce l’uomo con i disiderj
141
1292
e lo spirito sempre l’arreca a coscienza, e
142
1292
terzo nimico si è l’uomo, il quale assalisce
143
1292
gravi battaglie: egli assalisce l’uomo coi furti, e
144
1292
la guerra, che spoglia l’uomo dell’avere, e
145
1292
tanto fanno più crescere l’amore del danaio, quanto
146
1292
le ricchezze non fanno l’uomo ricco, ma solamente
147
1292
agevole cosa è diventare l’uomo ricco, perchè non
148
1292
E però si dee l’uomo contentare, e porre
149
1292
Salamone: Tutto ciò che l’uomo ha di sopra
150
1292
uomo ricco d’osservare l’ammonimento del Profeta, che
151
1292
nè la speranza, nè l’amore suo. E che
152
1292
sopra, che non pone l’amore, nè lo intendimento
153
1292
traggono le ricchezze naturalemente l’uomo, se in loro
154
1292
più bella virtude, che l’uomo ricco possa in
155
1292
mostrare in che modo l’uomo ricco dee essere
156
1292
cortesia. ¶ CAPITOLO XVII. ¶ Come l’uomo ricco dee essere
157
1292
de’ usare la cortesia. ¶ L’uomo, che è ricco
158
1292
La molle parola discaccia l’ira; e quella che
159
1292
sozze parole, perchè, chi l’usa di fare, notrica
160
1292
cose hae in odio l’anima mia, siccome sono
161
1292
uccelli sono domati per l’uomo, ma la lingua
162
1292
deesi infignere che non l’abbia udite, o di
163
1292
che dice uno Savio: L’avarizia fa venire l
164
1292
L’avarizia fa venire l’uomo in odio delle
165
1292
e le possessioni, e l’avere, le quali cose
166
1292
si cessasse, onde essendo l’uno uomo ricco, e
167
1292
uno uomo ricco, e l’altro povero; e conoscendo
168
1292
però fu trovato, che l’uomo ricco fosse cortese
169
1292
che non si appropri l’avere, ma che ne
170
1292
qual cosa, menoma molto l’astio e la malivoglienza
171
1292
cortesia s’accatta molto l’amore delle genti, e
172
1292
Dio non lasci tentare l’uomo, perchè cade così
173
1292
acconcio non si trovi l’uomo, quando dal nimico
174
1292
non lasciano essere acconcio l’uomo, quando è tentato
175
1292
nimico a poter tentare l’uomo a peccare, e
176
1292
peccare, e meno lascia l’uomo essere acconcio, quando
177
1292
di cielo. Ed avvegnachè l’uomo essendo ricco si
178
1292
a grande fatica, perchè l’erbe, cioè le ricchezze
179
1292
delle fatiche, per divenire l’uomo savio delle cose
180
1292
delle fatiche, che soffera l’uomo per le ricchezze
181
1292
dire delle fatiche, che l’uomo soffera per li
182
1292
frutti degli albori, nè l’abbondanza dell’erbe, nè
183
1292
puzzolente la feccia; e l’uomo, che è bene
184
1292
dice uno Savio: Come l’allegrezza del cuore passa
185
1292
il Savio: Ove regna l’ebbrezza niuna cosa è
186
1292
ricchezze, e toglie via l’onore, e genera lite
187
1292
ingenera lussuria, e fa l’uomo ebbro divenire, laonde
188
1292
di soperchio fa cadere l’uomo in peccato, e
189
1292
offendere Iddio, e perdere l’anima; onde dice uno
190
1292
incende e consuma tutto l’uomo, e fallo pensare
191
1292
che amando Tamar, per l’amore si languia, e
192
1292
sollecito e spaventoso; perchè l’amore non è altro
193
1292
non puote vivere sanza l’anima, così sanza pecunia
194
1292
sanza pecunia non puote l’anima col corpo lungamente
195
1292
santade, e fa stare l’animo allegro; ma si
196
1292
quella virtude, che rende l’uomo scalterito ed ingegnoso
197
1292
rea la persona, che l’ha appo sè, e
198
1292
pogna il cuore, nè l’amore suo. Anche colui
199
1292
ed è reo, accende l’animo suo alle volontadi
200
1292
peccati: e fa contro l’altro ammonimento, che dà
201
1292
cosa è a stare l’uomo nel fuoco, e
202
1292
è malagevole cosa avere l’uomo ricchezze, e non
203
1292
avesse. Bene puote essere l’uomo di tanta fermezza
204
1292
dice il Vangelio che l’erbe affogano molto il
205
1292
rimarrai solo. E fa l’avere diventare colui, che
206
1292
E fa la ricchezza l’uomo grande e potente
207
1292
Molto è grande ricchezza l’allegra povertade. E Boezio
208
1292
che ha in odio l’anima mia, le quali
209
1292
bene guadagnare. Appresso che l’avere appo lui guadagnato
210
1292
guadagna in buono modo l’avere. E de’ sapere
211
1292
sapere che colui guadagna l’avere in buono modo
212
1292
guadagno possiede ed usa l’uomo con molta allegrezza
213
1292
con molta allegrezza, perchè l’uomo è molto allegro
214
1292
in questo mondo timido l’uomo, se non la
215
1292
Savio: Quello guadagno, laonde l’uomo è male infamato
216
1292
dice: Meglio è avere l’uomo buona fama tra
217
1292
buona nominanza fa stare l’uomo allegro e chiaro
218
1292
luce dell’occhio fa l’animo allegro, e la
219
1292
nominanza, quando si sforza l’uomo d’essere quello
220
1292
che non s’affretti l’uomo troppo, perchè dice
221
1292
mantengono. ¶ CAPITOLO XIV. ¶ Come l’uomo ricco le sue
222
1292
vive poveramente. Appare, per l’ammonimento di Cato, che
223
1292
ammonimento di Cato, che l’uomo ricco dee far
224
1292
altre persone ne dee l’uomo in prima far
225
1292
sanza gli amici è l’uomo tenuto quasi per
226
1292
è il corpo sanza l’anima, cotale è l
227
1292
l’anima, cotale è l’uomo sanza gli amici
228
1292
gli amici non puote l’uomo avere allegra vita
229
1292
E poscia ne dee l’uomo ricco ispendere, per
230
1292
uomo ricco ispendere, per l’amore di Dio, a
231
1292
siccome ama il castaldo l’amministrazione non gli sia
232
1292
al povero sanza tristizia l’orecchio tuo, e rendigli
233
1292
hai. ¶ CAPITOLO XV. ¶ Come l’uomo, che è ricco
234
1292
che conservare e ritenere l’uomo le ricchezze, è
235
1292
maggior mattia, che ispendendo l’uomo molto volentieri, far
236
1292
mette mano a torre l’altrui: e vogliendosi fare
237
1292
manifestamente, che è biasimato l’avaro, il quale chiude
238
1292
quando è convenevole non l’apre; ed è biasimato
239
1292
altre cose, che dee l’uomo ricco ¶ avere in
240
1292
Savio: Le ricchezze traggono l’uomo a cupiditàde, e
241
1292
e’ dea. E chiude l’avaro sì la mano
242
1292
perchè per avarizia soppellisci l’avere? Se altri non
243
1292
avesse ricchezze, secondo che l’uomo ha la febbre
244
1292
febbre, perchè non hae l’uomo la febbre propriamente
245
1292
anzi la febbre hae l’uomo, e tienlo malamente
246
1292
le ricchezze tengono distretto l’avaro, perchè il tengono
247
1292
in paura. E diventa l’avaro servo dell’avere
248
1292
E però è agguagliato l’avaro a colui, che
249
1292
non hanno potenza. Così l’avaro è molto sollicito
250
1292
ragunando, beneficiamo altrui. E l’avaro non le ispende
251
1292
venga meno; e come l’idropico, che, quanto più
252
1292
la pecunia non sazia l’avaro, ma accendelo e
253
1292
danaio, cotanto più monta l’amore. Ed è l
254
1292
l’amore. Ed è l’avaro reo a Dio
255
1292
è che lo ami, l’uomo, di tutto il
256
1292
tutte le cose: e l’avaro ama più le
257
1292
al prossimo sanza tristizia l’orecchio tuo, e rendigli
258
1292
dice uno Savio che, l’avaro non fa mai
259
1292
altrui. E Salamone dice: L’uomo che è cupido
260
1292
cosa possiamo vedere, che l’avaro è dannato in
261
1292
Pongonsi certe ragioni perchè l’uomo non dee essere
262
1292
Savi certe ragioni perchè l’uomo non dee essere
263
1292
prima si è questa, l’entrata che fa l
264
1292
l’entrata che fa l’uomo nel mondo, e
265
1292
nel mondo, e poscia l’uscita, è povera; onde
266
1292
dice la Scrittura, che l’uomo fue preposto a
267
1292
di fare ricchezze diventa l’uomo cupido e avaro
268
1292
da Dio. La terza; l’uomo che vuole star
269
1292
perchè il cupido e l’avaro non si sazia
270
1292
perchè il cupido e l’avaro mai non si
271
1292
Dicono i Savi che l’animo dell’uomo è
272
1292
quello che puote empiere l’animo dell’uomo; e
273
1292
e sì vili, che l’animo dell’uomo non
274
1292
pone il disiderio e l’amore suo nelle cose
275
1292
perchè il cupido e l’avaro empiere non si
276
1292
si possa appigliare. E l’avaro sempre trova in
277
1292
onde dice Orazio: Cresce l’amore del danaio, quanto
278
1292
si pone colà ove l’uomo dee far tesoro
279
1292
in cielo; e seguiti l’ammonimento del Vangelio, che
280
1292
virtudi, le quali ornano l’uomo nella vita di
281
1292
e nella morte non l’abbandonano, come fa quello
282
1292
il si rode; laonde l’uomo sempre mai sta
283
1292
n’ha già perduti l’ariento e l’oro
284
1292
perduti l’ariento e l’oro; e colui che
285
1292
oro; e colui che l’amerà, non sarà mai
286
1292
a rischio di perdere l’anima, perchè quasi tutte
287
1292
per le ricchezze, perde l’anima, non è stato
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ha guadagnato, e perde l’anima sua? Che cambio
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sentire. E altrove dice l’Apostolo; Figliuolo mio, non
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dura mai sempre. E l’Apostolo disse: Non sono
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tribulazioni di questo mondo, l’uomo e la femmina
292
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la sua pazienza come l’oro, il quale per
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fa grande suono. Così l’uomo, ch’è ripieno
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vuogli provare chente è l’uomo, assaliselo d’ingiuria
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perchè dice Santo Piero: L’uomo che s’infinge
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infinge d’essere buono, l’ingiuria se gli è
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in altro modo, se l’uomo è pacifico, o
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di cielo; onde dice l’Apostolo: Se noi siamo
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dee dire, e mostrasi l’ordine che dee tenere
300
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delle pene, che soffera l’uomo e la femmina
301
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Savi, che secondo che l’uccello è nato a
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a nuotare, così è l’uomo alla fatica; e
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quale non verrebbe, se l’uomo non lavorasse. E
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principali, per le quali l’uomo in questo mondo
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mondo maggiormente s’affatica. L’una si è per
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uno Filosafo: Naturalmente disidera l’uomo di volere imparare
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morte, che già tenessi l’uno piede nel sepolcro
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e superbia; e però l’Apostolo n’ammonisce di
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della vita. Ed intende l’Apostolo per li disiderj
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le fatiche, che soffera l’uomo per divenire savio
311
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vanità ed a nulla. ¶ L’uomo che vuole divenire
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onde dice uno Savio: L’uomo insegnando appara. E
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che piglia, così dee l’uomo rincorrere quel che
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possono le cose per l’uomo perfettamente sapere; onde
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1292
Ed interviene perocchè, quando l’uomo vuole trovare la
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dee dire, e mostrasi l’ordine, che dee tenere
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è già di sopra l’uno de’ quattro capitoli
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quello, ove s’affatica l’uomo per divenire savio
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delle fatiche, che soffera l’uomo per le ricchezze
320
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non t’inganni tanto l’amore loro, che tu
321
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i travagli, che soffera l’uomo per divenire ricco
322
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per le ricchezze diventa l’uomo cupido in accattare
323
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insegnano i Savi, perchè l’uomo non dee disiderare
324
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mostrerrò aperta ragione perchè l’avaro non si sazia
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ti mostrerrò colà, dove l’uomo dee fare tesoro
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Delle fatiche, che soffera l’uomo per divenire ricco
327
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nulla. ¶ - Le fatiche, che l’uomo soffera per le
328
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danno vista di fare l’uomo in questo mondo
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nulla, disse Salamone: Magnificai l’opere mie, edificai case
330
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acciò ch’io innaffiassi l’erbe e le piante
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pessima volontà che essere l’uomo disideroso di fare
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la quale parola conferma l’Apostolo, e dice: Coloro
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mali, per la quale l’uomo è tentato d
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volontade, che ne pecca l’uomo in dandovi opera
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detto cupido. Ma perchè l’uomo volesse che le
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propriamente quello vizio, che l’uomo usa in ritenere
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stato dell’uomo, secondo l’animo è giudicato. Che
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ti varrebbe niente, se l’animo tuo il giudicasse
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consolare. E Salamone dice: L’animo allegro fa fiorire
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che è tristo, disecca l’ossa. E Panfilio dice
341
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veruno del duolo, che l’uomo piglia; ma veggiamo
342
1292
perchè dice Seneca: Acconcia l’animo tuo, e turbati
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gli allegri si dee l’uomo rallegrare, e tra
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carcere, cioè del corpo, l’anima mia, ove non
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superbio; ma, quando volge l’occhio alla sozzura de
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Ed io considerando che l’umiltade è quella virtù
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virtù, per la quale l’uomo è più piacevole
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dice Santo Bernardo: Per l’umiltà sarrai alla grandezza
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per umiltade diventi vile l’uomo al mondo, non
350
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non puote; e quanto l’uomo è più vile
351
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a umiliarsi e avvilarsi l’uomo per Dio non
352
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tutte le scienze, che l’uomo hae incominciate: e
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uomo hae incominciate: e l’altro veggendo il detto
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dee trattare, e mostrasi l’ordine, che dèe tenere
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si ritegnono. E fia l’ordine questo, che in
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e quivi si finirà l’opera nostra, e sarà
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del Primaio Trattato, e l’ordine suo. ¶ Sopra il
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la madre mia. Ma l’anima si è pura
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I padri nostri manicarono l’uve acerbe, laonde i
360
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nella Bibbia: Fece Iddio l’uomo di terra di
361
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di sopra. E convertesi l’uomo poscia in cenere
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convertirai. Appare dunque che l’uomo, considerando la cosa
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da lei è posta l’acqua, ed intorno dall
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1292
dall’acqua è posta l’aria, ed intorno dall
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fuoco ha nove Cieli, l’uno appresso dell’altro
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medici in quel tempo l’hanno e giudicanla per
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femmina il fa per l’allegrezza della creatura, che
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è seccata. E perchè l’albero buono e reo
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delle pene, che porta l’uomo e la femmina
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rimedj, che dee pigliare l’uomo e la femmina
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Per le cose che l’uomo disidera ed ama
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sezzaio duolo, che soffera l’uomo, si è la
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menoma il vedere, e l’udire, e l’odorare
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e l’udire, e l’odorare, e il saporare
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uomo i reggimenti, perchè l’uomo ch’è vecchio
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rimedj, che dee pigliare l’uomo in su le
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delle doglie, che soffera l’uomo e la femmina
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che non le dee l’uomo colpare, nè biasimare
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che se ne conferma l’uomo e la femmina
380
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più perfetto; onde dice l’Apostolo: Ogni virtude nell
381
1292
pace, puliscono e megliorano l’uomo, e fannolo diventare
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Dio simigliarne; onde dice l’Apostolo: Con ciò sia
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della carne mia, cioè l’Angelo Satanas, che mi
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grazia mia. Onde dice l’Apostolo, che coloro che
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per la lussuria sarà l’anima incesa, secondo che
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incesa di lussuria. Per l’invidia sarà rosa, secondo
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che nel mondo rode l’invidia il cuore. Per
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Mostrasi in quanti modi l’anima, ¶ che va in
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che pene e tormenti. ¶ L’anima peccatrice, che andrà
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1292
in due modi tormentata. L’uno modo sarà di
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1292
di gravi pene, e l’altro sarà di dolorosi
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1292
gravi pene sarà tormentata l’anima sì duramente e
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1292
di pecore saranno poste l’anime nel Ninferno, e
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1292
che le pecore pascono l’erbe in tal modo
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1292
così la morte uccide l’anime del Ninferno in
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disidereranno coloro, che sopra l’altre cose t’inodiarono
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1292
pene del Ninferno, che l’anime che vi sono
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1292
colà, ove elle sentono l’abbondanza delle pene; onde
399
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X. ¶ In che modo l’anima, che va in
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è il vantamento e l’orgoglio nostro delle ricchezze
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Ma poscia da che l’anima è passata di
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E Salamone dice: Morto l'uomo malvagio, niuna speranza
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pene, e sì or l'hanno beuto: dunque che
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peccato della superbia dannò l’Angelo Satanas, e tutti
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in mare e tutta l'oste sua. E Soddoma
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niquitadi come si fa l’acqua? E però uno
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in Paradiso. ¶ Mostrasi prima l'ordine che dee tenere
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1292
insieme s’intendono meglio l’una per l’altra
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1292
meglio l’una per l’altra. E a conoscere
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piana, per la quale l’uomo vi potesse andare
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1292
potesse andare, che andando l’uomo quaranta miglia ogni
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ciascheduna gerarchia è maggiore l’uno che l’altro
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1292
maggiore l’uno che l’altro, secondo che di
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1292
sono tutti uguali, perchè l’uno è grande, e
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1292
uno è grande, e l’altro è maggiore. E
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1292
Dice la Scrittura, che l'anima del giusto, quando
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1292
ordini degli Angioli, e l’uno è grande e
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1292
uno è grande e l'altro è maggiore, sì
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1292
sì le è assegnato l'ordine e datole sedia
420
1292
allogata, sì si farà l’anima gloriosa e beata
421
1292
sapienza del mondo; ma l’uno è savio d
422
1292
d’una cosa, e l’altro è savio d
423
1292
non sarebbe ancora piena l’anima di colui, perchè
424
1292
che non ne riceve l’anima, però che è
425
1292
questo interviene da che l’anima è piena, e
426
1292
più d’apparare. E l’anima e gli Angeli
427
1292
nel Paradiso s’ adempie. ¶ L’anima in questo mondo
428
1292
beni di questo mondo l’anima potesse avere, non
429
1292
però disse uno Savio: L’occhio non si sazia
430
1292
mondo di vedere, nè l'orecchiò d’udire, nè
431
1292
mani di toccare, perchè l'anima è acconcia a
432
1292
suoi disiderj si puote l’anima aempiere e saziare
433
1292
detto luogo di Paradiso l'anima è ripiena di
434
1292
che lo amano. ¶ Incominciasi l'Ottavo Trattato, nel quale
435
1292
die del Giudicio. Ponsi ¶ l'ordine, che dee tenere
436
1292
il lacciuolo che piglia l'uccello, e come fae
437
1292
quello die perirà tutta l'umana generazione, ed ispegnerassi
438
1292
alti appariranno di sopra l'acqua, e metteranno sì
439
1292
cielo, che solo Iddio l'intenderae. Il quarto dì
440
1292
arderà il mare e l'acqua. Il quinto die
441
1292
die gli albori e l'erbe daranno gocciole di
442
1292
beranno; ma spaventosi aspetteranno l'avvenimento del Giudicio. Lo
443
1292
si dice che percoterà l'altra, e quello suono
444
1292
intenderà altri che Iddio. L'ottavo die sarà generale
445
1292
non potranno insieme parlare. L' undecimo die si leveranno
446
1292
spenta e morta tutta l'umana generazione, in quello
447
1292
la sua forma chente l'ebbe migliore, o poteo
448
1292
chiuderà, niuno poscia glie l'apre. E nel venire
449
1292
tutte le cose, che l'anima averà aoperate col
450
1292
renderai a ciascuno secondo l'opera sua. E che
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1292
nascoste le peccata, onde l'uomo e la femmina
452
1292
padre, ma solo morrà l'anima per lo suo
453
1292
e di ciò che l'anima stando congiunta col
454
1292
onore, nè ricchezza, che l'uomo abbia avuto nel