parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934

concordanze di «l»

nautoretestoannoconcordanza
1
1934
resoconto alle padrone che l’ascoltavano in estasi, allucinate
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1934
Jim…” che sbocciavano con l’incanto dei fiori su
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1934
eccezionale, che sa portare l’abito con eleganza e
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1934
giovane provocava, ovunque fosse, l’ammirazione e le simpatie
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1934
suo ingresso aveva guardato l’ospite con diffidenza, fino
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1934
un acuto risentimento, aspettando l’istante per ripagarsi del
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1934
ai fascini del nipote: l’altezzosità con la quale
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1934
bene. Il risentimento e l’ostilità si cambiavano in
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1934
amavano di più era l’atteggiamento di superiorità e
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1934
col quale Remo trattava l’anfibio, la serva che
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1934
simile, e che era l’ammirazione di tutti. Contro
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1934
una scena vivace per l’entità e la sorpresa
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1934
ognuno sulla mano ¶ leggiamo l’avvenir. ¶ Sul principio le
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1934
Palle niente altro che l’ombra del nipote. Remo
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1934
ne confermava sempre meglio l’abilità e la forza
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1934
tavola anche il seguace, l’ombra che all’ora
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1934
rozzezza non dispiaceva, anzi l’amava, né faceva nulla
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1934
o attenuarla, voleva che l’altro fosse lui quanto
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1934
uno sguardo invidioso per l’abito dell’amico, che
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1934
quello del subalterno, tutto l’ardire di Remo doveva
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1934
come il soldato e l’ufficiale, stabilito il principio
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1934
ufficiale, stabilito il principio l’uno comanda e l
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1934
l’uno comanda e l’altro obbedisce; la diversità
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1934
al mattino, sarebbe stata l’annuncio di un progetto
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1934
chiacchiere, anzi, li infastidivano. L’uno se ne liberava
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1934
contegno che generava freddezza, l’altro sottraendo la propria
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1934
in essi la sensualità. ¶ L’amore che Palle nutriva
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1934
ammetteva parole, e amava l’amico quale parte integrante
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1934
come amava la vita. L’atto sessuale era per
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1934
calcato sulla fronte e l’andatura sfuggevole, teneva il
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1934
malinconica e sola aspetta l’amante, e appena sopra
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1934
si presentava quanto era l’aspirazione. Domani, richiesti, ognuno
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1934
si affacciasse nella mente l’ombra del sacrificio o
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1934
zie; lasciando capire che l’omaggio precedente era rivolto
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1934
fatto dall’aria per l’incontro di due forze
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1934
quelle, con ottime gambe, l’avevano preceduta nella corsa
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1934
tremila lire, che soltanto l’eroismo suo e di
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1934
doveva recarsi a Firenze. L’allegria della signora ebbe
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1934
contessa partì, Remo accettò l’invito e salì nella
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1934
con lo stemma e l’indirizzo della contessa, non
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1934
e gettando a mare l’intero bagaglio della sua
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1934
formidable”. Vi aveva trovato l’uomo, addirittura. È certo
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1934
una strofettina calettata per l’occasione, l’infernale creatura
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1934
calettata per l’occasione, l’infernale creatura era muta
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1934
mattina dopo si fermò l’automobile della contessa, ne
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1934
i ventidue anni, era l’ora di pensare a
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1934
silenzi che andavano facendosi l’uno sempre più peso
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1934
più peso, plumbeo, e l’altro sempre più aereo
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1934
alla scuola agraria, faccio l’agricoltore”, quasiché fosse avviato
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1934
di tutti gli agricoltori. ¶ L’un dopo l’altro
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1934
agricoltori. ¶ L’un dopo l’altro, con la naturalezza
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1934
che la grazia e l’illusione uscenti da una
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1934
Non appena si affacciava l’idea di perdere il
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1934
poco a poco, per l’arte invincibile di Remo
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1934
le furie dopo esaurita l’immaginazione, spossate, vinte, le
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1934
posizione di attesa, guardandosi l’una l’altra sospese
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1934
attesa, guardandosi l’una l’altra sospese come per
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1934
al giuoco come se l’ultima decisione fosse sempre
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1934
fosse una risoluzione, ma l’incapacità di almanaccare oltre
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1934
volte più grande, sfido l’oste ad accorgersi come
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1934
che più lasciava perplesso l’osservatore, era la classica
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1934
si attardava all’infinito l’impronta dell’adolescente; e
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1934
che per non alterare l’armonia della persona non
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1934
istante comprendevano il pensiero l’una dell’altra, che
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1934
forte, elegante, che attirava l’interesse di tutti. Avevano
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1934
piaceva un mondo intero l’esser chiamate Zi’ Tè
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1934
Giacché bisogna sapere che l’essere canzonati un pochino
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1934
donne, più assai che l’essere trattati con serietà
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1934
celava per non turbare l’armonia e la freschezza
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1934
gli occhi. Sapeva portare l’abito e il cappello
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1934
camera allagata dal temporale, l’acqua ghiacciata dentro le
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1934
parola buttata là che l’era uscita dall’anima
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1934
proclamandone, e con giustizia, l’innocenza e il pudore
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1934
aggiungere, ed è che l’austero, verginale contegno del
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1934
Ma la sua presenza, l’aspetto sereno della persona
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1934
fra quelli che per l’esistenza si dilaniano da
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1934
sforzo, non solo possedeva l’intelligenza fisica, ma un
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1934
quindi ne avevano dilazionato l’acquisto, il giorno dopo
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1934
avevano sempre nel fondo l’amore e la morte
80
1934
così, qualunque ora fosse; l’ora per lei non
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1934
zie il nipote opponeva l’ordine perfetto nel proprio
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1934
a letto perché era l’ora di dormire. Non
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1934
la pace. ¶ E quando l’ora mattutina di rientrare
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1934
si presentava ansante, assumendo l’atteggiamento eroico di chi
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1934
dell’impresa, incominciavano con l’abbracciarla, passandosela dall’uno
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1934
più grosso della casa. L’irruenza e l’affettuosità
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1934
casa. L’irruenza e l’affettuosità di quei ventenni
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1934
in cucina a levar l’olio ai fiaschi; e
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1934
cui era nel fondo l’amicizia e la parità
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1934
così al buio trovarvi l’insalatina fresca, umida della
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1934
buio uscivano dalla camera l’una dietro l’altra
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1934
camera l’una dietro l’altra stringendosi per la
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1934
abbracciato Niobe.» ¶ «Senti, senti!» ¶ «L’hanno presa in collo
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1934
lascino stare.» ¶ «Ha portato l’affettato.» ¶ «Che po’ po
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1934
Accendeva il lume, guardava l’orologio: “le due, le
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1934
Riaccendeva il lume, guardava l’orologio: “le quattro. È
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1934
calze alla Tonina, e l’aveva ricoperta di quanto
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1934
tutta la primavera e l’estate avrebbe avuto di
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1934
Io non volevo, me l’ha voluto dare.» ¶ Tutta
100
1934
e indulgente, lasciava che l’altra sporgesse le proprie
101
1934
Con la mano fece l’atto di picchiare a
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1934
e davanti alla quale l’amica andò in brodo
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1934
cosa che fece sbalordire l’intero paese, quasi si
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1934
e consenso, sia per l’opera degna, sia perché
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1934
suo bacio esprimeva tutta l’innocenza e la gentilezza
106
1934
di amore. ¶ Passò così l’inverno e la primavera
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1934
si è che mentre l’avversario si scalmanava in
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1934
vi aggiungeva: il duchino, l’erede, li cucinava tutti
109
1934
proprio come non ce l’avesse, tanto da doverglielo
110
1934
e non capitava spesso l’accidente capace di farglielo
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1934
quel dondolamento che celandone l’energia e l’ardore
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1934
celandone l’energia e l’ardore lo faceva apparire
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1934
capo ad ascoltare, con l’aria di volersi sciogliere
114
1934
era la giustizia e l’onore del paese, e
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1934
se la lasciò sfuggire: l’agile ed elegante Remo
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1934
loro tattica, senza sapere l’uno dell’altro fu
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1934
schietto di simpatia, come l’arcobaleno, spuntò dalle due
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1934
la simpatia, da queste l’intesa e l’amicizia
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1934
queste l’intesa e l’amicizia che suggellava ogni
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1934
e le davano, con l’esigua mercede, da mangiare
121
1934
tutto il corpo, aveva l’aspetto del vecchio cavallo
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1934
cui il silenzio è l’espressione più grande. Senza
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1934
al cancello dell’Istituto l’aspettava appoggiato al muro
124
1934
fontanella pubblica, si sedevano l’una di fronte all
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1934
due miserabili, ed eseguivano l’atto del coricarsi con
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1934
casa, senza regola, apriva l’armadietto, si tagliava una
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1934
sotto la visiera guardava l’uomo negli occhi senza
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1934
e assicurarsi che non l’avesse dimenticata; aspettando un
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1934
segreto, conquistarne la confidenza, l’amore. Talora il meccanico
130
1934
bene dal rispondere, e l’altro non guardava neppure
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1934
fare; a meno che l’idea non fosse balenata
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1934
a poco e cementata l’unione. Senza anticipare troppo
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1934
divenuto il compagno e l’amico indivisibile di Remo
134
1934
il più possibile, con l’accanimento proprio dei luoghi
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1934
rudimentale meccanica? Nessuno. Per l’ardente passione la scienza
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1934
diceva che Remo aveva l’occhio dell’uomo pratico
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1934
non quello dello sgobbone; l’uomo che sa creare
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1934
si fosse avventurata, non l’avrebbero mandata via, le
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1934
di raccomandazioni autorevoli e l’interessamento di personaggi ufficiali
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1934
coda di pesce con l’avvicinarsi dell’estate. La
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1934
che dopo avere atterrato l’uomo, il leone o
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1934
fognature buone; a cui l’arzilla vecchietta aveva risposto
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1934
Ciò che manteneva sospeso l’animo delle donne le
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1934
giovanile tanto edificante: “faccio l’ingegnere, sono studente d
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1934
di momento in momento l’apparizione dall’alto mentre
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1934
ad ammirare anch’esse l’agilità del nipote, e
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1934
a un tratto che l’enigma fosse risolto e
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1934
diciamola pure, non era l’istitutrice più consigliabile, sia
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1934
a prorogare ogni iniziativa: l’anno scolastico quasi a
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1934
cose, richiamava al ricordo l’oscuro viaggio, illuminava sempre
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1934
pavimento, che ne aumentava l’aspetto mistico più che
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1934
sentiva, dentro i catini, l’acciottolio delle stoviglie: Niobe
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1934
quaresima quando si aspetta l’acqua benedetta. ¶ Remo sovrastava
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1934
Non appena buttato giù l’ultimo boccone, le sorelle
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1934
al nipote di indossare l’abito blu e di
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1934
minuti prima delle tre. L’agiatezza di quella cura
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1934
le guardava più con l’interesse del treno quando
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1934
dietro a tutti, fece l’atto di aprirle. Soltanto
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1934
una gallina quando deposita l’uovo, per partorire il
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1934
fermando in tal guisa l’intera compagnia alla quale
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1934
corporatura, e più per l’imponenza dell’incedere e
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1934
bambine timide, anche per l’atteggiamento affettuoso e deferente
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1934
e tutta protesa verso l’ospite, nell’altra Remo
164
1934
significare tante cose: che l’interesse per lui sarebbe
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1934
passavano già pomposamente attraverso l’autorità, come roselline che
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1934
ci siamo rivedute!» ¶ «Chi l’avrebbe mai detto?» ¶ «Davvero
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1934
poste e aveva trascorso l’infanzia e la prima
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1934
di casa doveva essere l’ultima a tentare il
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1934
ero sola, ero con l’ispettore.» ¶ Remo non aveva
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1934
noi… capirai…» ¶ Dissero insieme l’una con là voce
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1934
una con là voce l’altra con gli occhi
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1934
appena sia nell’aria l’odore della polvere. ¶ «Lo
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1934
le avrebbero tutte respinte; l’“oramai” riguardava la loro
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1934
ricordi, eh?» disse placando l’autorevole voce e dondolando
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1934
coperchi delle tabacchiere. ¶ «Non l’hai più visto?» azzardò
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1934
faccia, investendo e ingoiando l’interlocutrice: «otto figlioli, otto
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1934
Teresa e Carolina guardavano l’amica smarrite e sgomente
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1934
sgomente, e si guardavano l’una l’altra senza
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1934
si guardavano l’una l’altra senza saper che
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1934
la sua ignominiosa fuga, l’era andato al cervello
181
1934
era, allora aveva capito l’articolo, ora capiva il
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1934
e alcuni anni prima l’aveva data ad un
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1934
troppo bene. Ma per l’esame orale la direttrice
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1934
fuori quando meno te l’aspetti; non si sa
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1934
altra femmina a fare l’apologia del vostro genere
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1934
i denti per divorare l’audace. Ma lui, oramai
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1934
bocca spalancata per divorare l’offensore, pareva sputare i
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1934
e lo buttava giù. L’esercizio fu ripetuto parecchie
189
1934
altro biscottino. Le tirava l’occhio, il maschietto, alla
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1934
non aveva per nulla l’aria impacciata o supplichevole
191
1934
fondo al quale era l’accettazione. ¶ Una di queste
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1934
nel salotto da pranzo. L’astuta Niobe aveva tirato
193
1934
e la profondità. ¶ Compiuta l’opera pietosa verso la
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1934
massimo della difficoltà e l’atteggiamento più normale. E
195
1934
naturale timidità, per quanto l’aspetto del giovane non
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1934
mentre cresceva in loro l’intimo disagio di un
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1934
vedevano neppure pur subendone l’influsso inconsciamente, via via
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1934
compiacenza che lascia trasparire l’occhio assuefatto del viaggiatore
199
1934
completo sconvolgimento di tutto l’essere; non vi era
200
1934
quattordici anni che rappresentava l’oggetto più strabiliante. Soltanto
201
1934
magnifiche: il gesto paterno, l’espressione dolce nel benedire
202
1934
tutto il suo squallore. L’apparire dell’Adriatico, intravisto
203
1934
viaggio, correvano per dar l’illusione del pranzo pronto
204
1934
possibile trattenersi, ma con l’aria rassegnata e sufficiente
205
1934
la figura come per l’espressione del viso e
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1934
senza armonia, inconsultamente, seguendo l’impeto del sangue e
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1934
paura, ma sempre ignota. ¶ L’operazione dei cestini colmò
208
1934
veniva fatto di pescare: l’avvicinavano al naso di
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1934
come per far cadere l’acqua il mascherone di
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1934
quel senso misterioso che l’aveva fatta turbare abbracciando
211
1934
più presto se non l’avesse protetta l’oscurità
212
1934
non l’avesse protetta l’oscurità della galleria. ¶ Al
213
1934
dentro quelle infernali gallerie. L’arrivo in Ancona, con
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1934
fronte, fino dalla nascita, l’amara sentenza. I giovani
215
1934
la ricordavano o non l’avevano conosciuta, i fanciulli
216
1934
conosciuta, i fanciulli, provavano l’effetto di sentir parlare
217
1934
verso le zie per l’opera benefica che facevano
218
1934
anzi quella era proprio l’età in cui s
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1934
imponeva la vigilanza e l’affetto delle persone care
220
1934
per le due sorelle l’opera buona era tanto
221
1934
sua esemplare attitudine, dimostrando l’effetto che devono fare
222
1934
se ne compiaceva intimamente. ¶ L’interesse col quale osservava
223
1934
e in quelle mani, l’oggetto diventava nuovo anche
224
1934
aveva colto al volo l’offerta che gli veniva
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1934
che non ne dava. L’uomo utile e da
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1934
il mea culpa se l’era capitato di conoscere
227
1934
zie avevano introdotto con l’arrivo del nipote. Non
228
1934
comica finale, buttato giù l’ultimo boccone si alzò
229
1934
appena Giselda ebbe varcato l’uscio, dopo essersi fatta
230
1934
sedute. ¶ Prima preoccupazione verso l’ospite fu di dargli
231
1934
spiavano le quattro donne, l’insaziabilità d’acqua fu
232
1934
del nipote. E siccome l’acqua non era stata
233
1934
corpo eseguendo tale esercizio, l’aspetto di vigoria e
234
1934
guardava all’orizzonte cercando l’acqua come il rabdomante
235
1934
incontrati i due torrenti, l’Africo e il Mensola
236
1934
il Mensola, nei quali l’acqua mina solo al
237
1934
breve e confacente; lungo l’inferriata di Niobe che
238
1934
Vergine Santissima!» gridò con l’ultima boccata di fiato
239
1934
boccata di fiato che l’era rimasta nella gola
240
1934
essa e trovò che l’esercizio era ammirevole. La
241
1934
sul davanzale. ¶ Qual era l’argomento dei loro discorsi
242
1934
crederesti mai, anche stavolta l’enigma è facile da
243
1934
è facile da risolvere, l’argomento era l’amore
244
1934
risolvere, l’argomento era l’amore anche per queste
245
1934
e molta allegria giacché l’amore, di qualunque specie
246
1934
fatte rimanere zitelle, spostandone l’orgoglio ed il prestigio
247
1934
come incominciare, come spostarne l’interesse per attirarlo verso
248
1934
e una superiorità, porre l’altra fuori discussione. ¶ Teresa
249
1934
quello aspettatala una sera l’aveva acciuffata malamente e
250
1934
preda dell’orgasmo per l’intera notte, contusa, trafitta
251
1934
furibonda, il giorno e l’ora. Non era vero
252
1934
un’opera d’arte. ¶ L’ascoltatrice, che sapeva non
253
1934
di disgusto quasi che l’altra narrasse di cose
254
1934
non era vero niente. L’uomo in parola era
255
1934
con la testa incitando l’altra a descrivere. Sì
256
1934
concederglielo; sì, sì, che l’avesse conciata per il
257
1934
Quella cespùgliola come se l’è saputo scegliere.» ¶ «Che
258
1934
o, costretti ad accorgersene, l’epiteto di “befane” era
259
1934
epiteto di “befane” era l’unico frutto del loro
260
1934
disprezzato fino da fanciullo l’origine del proprio benessere
261
1934
troppo da fare; mentre l’altro, si capisce, avrebbe
262
1934
una decisione, rappresentasse quella l’errore più marchiano ed
263
1934
casa, non trovava mai l’ora adatta per farlo
264
1934
durante la primavera e l’estate, quando ci sono
265
1934
disagiosa spedizione. ¶ Né accettavano l’invito di partecipare al
266
1934
ritrarre con la seta l’immagine di tutti i
267
1934
rattenendo il respiro per l’altezza della missione, riproducendo
268
1934
le brave sorelle imboccavano l’erta per recarsi alla
269
1934
trambusto, non riprendevano verso l’imbrunire la via del
270
1934
Una volta sul sofà, l’una addossata all’altra
271
1934
avresti detto che scegliessero l’insalata piuttosto schizzinose. E
272
1934
cavalleria o di artiglieria. L’eleganza e la destrezza
273
1934
producevano, il rumore assordante; l’ampiezza del torace dei
274
1934
comando e di salute l’attraevano con violenza. Spirito
275
1934
occhi di Niobe ritrovato l’ardore giovanile, sfavillavano grandi
276
1934
andava dalla stanza sbattendo l’uscio per non sentirne
277
1934
epistolare, e nelle quali l’affetto e l’espansione
278
1934
quali l’affetto e l’espansione vengono tiranneggiati dalla
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sia di voi con l’aiuto del Signore”. Il
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un’esosa tirannia, dava l’impressione che arrivati là
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detto che bisognava attraversare l’oceano per andare in
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riconquistare, e al completo, l’antico patrimonio della famiglia
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fidanzamento alle sorelle e l’imminente decisione, tanto che
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poterla meglio soccorrere ripetendole l’invito di venire a
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quale non le bastava l’animo di pronunziarla. Umile
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una mano cara per l’ultimo addio. ¶ Lasciava un
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Al “sì” rassicurante che l’una dopo l’altra
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che l’una dopo l’altra risposero quelle comprese
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povera gente, sia per l’ampiezza che per la
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notevole. ¶ Accadde però che l’unico figlio del campagnolo
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tutta la gioia e l’orgoglio del vecchio fattore
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mondano piacere, aveva avuto l’ambizione, e insieme la
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appena possibile alla famiglia l’usarne come abitazione. ¶ Tanta
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Giunto agli ultimi istanti, l’uomo divenuto iracondo per
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sei mesi non accettava l’ordinazione. La cosa più
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del quale non conoscesse l’esecuzione, o che visto
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mente ordinatrice, Carolina era l’artista. Fino dai primi
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quelle per la decorazione, l’estro per il disegno
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stendardi, bandiere. Ecco spiegata l’apparizione a quel cancello
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i paramenti dello spirito, l’altra per quelli del
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farne sempre meglio risaltare l’infinita fragilità esigeva fragilissimi
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piccola cosa ch’era l’altra cliente lì vicina
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previsione di quel turbamento l’aveva osservata benevolmente. ¶ Certi
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momento le gambe non l’avrebbero sorretta, e sarebbe
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aveva perduto il sonno, l’appetito e financo la
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nell’atto di consacrare l’Ostia. ¶ Per un mese
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le mani che reggevano l’Ostia all’altezza del
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capolavoro delle sorelle. ¶ Per l’estrema tensione Carolina scemò
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con le sue mani l’Ostia, che per essere
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il filo, tanto che l’Ostia si formò con
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la fronte le impartiva l’apostolica benedizione, ebbe uno
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ebbe uno slancio: «Per l’anima di nostro padre
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di nostro padre! Per l’anima di nostra madre
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femminilità di cui soltanto l’osservatore esperto poteva rinvenire
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scopo di trionfare, per l’odio covato sotto sotto
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anche la fame; con l’orgoglio piegato, la gola
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quasi covasse, più che l’intima delusione e la
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trasformato in odio verso l’uomo dal quale era
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suo orgoglio calpesto rappresentava l’umiliazione più grande. La
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più ancora quello che l’infelice aveva dovuto sopportare
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creatura ignara ed innocente. L’altra parte invece, della
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colore fosse, dovevano permanere l’ostracismo e il gettito
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fondo di naturale saggezza l’avevano portata alla rinunzia
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generosi e indulgenti senza l’ombra di complicità, uscenti
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destinavano, senza più accorgersene, l’intero pomeriggio a riesumare
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più cordiali, non più l’una all’altra sottomesse
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valere la propria individualità l’una sull’altra, in
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pettegole, livide di gelosia l’una dell’altra, e
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da rendere poi necessario l’ingrato compito di rimettere
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una eseguiva nell’uno, l’altra nell’altro cantone
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dire, incominciavano ad aprire l’armadio e il cassettone
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senza incertezze. O se l’una andandovi trovava aperta
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sola? Pendendo dalla bocca l’una dell’altra? Facilitandosi
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una cosa smarrita, mantenendosi l’una all’altra devote
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cui non ricordavano neppure l’origine, tanto erano distratte
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si mettevano alla finestra l’una attaccata all’altra
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etade ¶ ch’era sicuro ’l quaderno e la doga
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che mai ci assumeremmo l’audacia di contraddire il
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il caso che fa l’architetto, tutti gli architetti
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il caso poté con l’opera sua, gli uomini
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inestimabile di queste colline l’esser disseminate di ville
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che mai ne turbano l’armonia; circondati da parchi
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raffinatezza riescono a darci l’illusione della realtà più
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complesso che rende insaziabile l’occhio dell’osservatore per
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volgendo intorno lo sguardo, l’uomo nella sua espressione
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e usando raramente, per l’esaurirsi della pazienza, un
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davanti a casa inzaccherandone l’uscio fino in cima
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Poggio delle Tortore, Montiloro, L’Apparita e L’Incontro
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Montiloro, L’Apparita e L’Incontro, Monte Asinario, Il
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e vano sarebbe, per l’alterigia e la natura
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gustosi asparagi, quello che l’altra divora nelle sue
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non bastando alla terra l’essere inondata d’acqua
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d’acqua senza tregua, l’altra le fa arrivare
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accada durante la tempesta. L’una si contorce, arriccia
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più bella di prima. L’altra invece si distende
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sotto un tettino rustico, l’effige di San Francesco
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la via Settignanese; e l’altra più piccola, che
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tale diversità rivela solo l’indifferenza da una parte
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parte e dall’altra l’intimità e l’amore
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altra l’intimità e l’amore. ¶ Descritta così alla
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Descritta così alla meglio l’ubicazione di questo paese
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trovi fra due ruscelli: l’Africo e il Mensola
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d’oro nascosto fra l’erbe, ma che nell
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s’infuriano, straripano con l’impeto della gioventù e
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passato o vigoria per l’avvenire, asilo per la
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né si avverte che l’una abbia voglia di
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disporre ogni cosa secondo l’ordine e il comandamento
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il dì passato, quanto l’ora del dì era
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aggiugnevano. Ma poi che l’ora del mangiar fu
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piacere. Ma, venuta già l’ora che tutti levati
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aveano, fatti in su l’erba tappeti distendere, e
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punta di scetticismo sopra l’autenticità della casa in
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nobile aspirazione e per l’amore a tutte; leggendo
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per attenuare o nascondere l’opera crudele della natura
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oscure, oltrepassando di tanto l’indifferenza per le vigenti
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devastate e semiaperte per l’afa ed il respiro
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bianco ci fa balenare l’immagine di una camera
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seggiole che ne completano l’arredamento, sopra scatole, scatoline
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durante la stagione rigida, l’una davanti all’altra
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distanza di un anno l’una dall’altra, anzi
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il cinquanta era fra l’una e l’altra
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fra l’una e l’altra. ¶ Di corporatura complessa
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il nuovo argento con l’antica doratura. Gli occhi
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e spesse, ti dava l’impressione che osservasse se
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me?» ¶ Si guardarono ancora l’una l’altra due
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guardarono ancora l’una l’altra due volte, quindi
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mi è necessaria, ve l’ho già detto, mi
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rispondeva e aveva tutta l’aria di dire a
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giunto al cancello con l’automobile nuova e lucente
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combaciavano alla vita dando l’impressione, come due immense
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sopra le zie mascherando l’insolenza che era nel
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bravo, così è bene… L’avete comprata ora?» ¶ «Due
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ringraziare il cielo se l’era rimasto tanto passaggio
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1934
di sorta, ora sembrava l’impiegato in pensione, con
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1934
per farla correre; ora l’amante in estasi davanti
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1934
Ma non potevano rattenere l’esclamazione che si ripeteva
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1934
Restavano interdette. Non avevano l’aria di esserne convinte
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potrai negare.» ¶ «Neanche. È l’amica di quel giovane
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che è con lei.» ¶ «L’amica? Come sarebbe a
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1934
per ritrovarsi, e sopportare l’idea di passare anche
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1934
e a Montecatini durante l’estate. ¶ Le recluse videro
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1934
amata troppo, con tutto l’essere, e per cui
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1934
certo momento sia cessato l’amore; quella persona alla
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1934
era ammissibile il dubbio, l’incertezza, un sospetto, il
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1934
far due chiacchiere, ché l’accoglienza di esse, come
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1934
accoglienza di esse, come l’atteggiamento del visitatore, erano
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1934
Da ogni parola, attraverso l’astio e l’invidia
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1934
attraverso l’astio e l’invidia scappava fuori l
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l’invidia scappava fuori l’ammirazione. Le ragazze lo
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d’essergli amico, goderne l’intimità, riceverne le confidenze
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Un complotto? Una fuga? ¶ L’atmosfera venutasi a formare
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fierezza del portamento e l’espressione dolorosa del viso
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tavola e in fronte, l’una vicina all’altra
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petto col mento per l’istinto di nasconderla, e
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ilarità dimostra con chiarezza l’entità del caso. «Siamo
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che si deve fare.» ¶ L’acredine crescente tendeva a
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sulla via Settignanese, faceva l’ortolano e anche il
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per vivere. Remo durante l’estate si fermava sovente
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alla campagna con tutta l’anima, e cercano di
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Remo comprese a volo l’argomento di cui gli
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la prima volta; e l’altra, che pure lo
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e quando la mattina l’incontrava per la via
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1934
volesse! I due giovani, l’asceta e il mondano
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la cui violenza aveva l’unico scopo di esaurirle
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lo faceva sorridere riempiendogli l’animo di tenerezza paterna
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noi, non potevano succedere.» ¶ «L’uomo è cacciatore» intervenne
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gambe.» ¶ Si capiva che l’elemento faceto era di
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Via via che ascoltava l’accaduto le si illuminavano
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negli occhi delle sorelle l’attesa del suo verdetto
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di chi abbia attinto l’ultima energia nel fondo
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1934
Dietro a tanti pensieri l’inquietudine delle povere donne
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villa che già prendeva l’aspetto dei castelli delle
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lavoro gli era indispensabile l’aiuto della moglie. ¶ Fu
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partecipare a nozze plebee: l’aristocrazia del paese. E
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che due mesi prima l’aveva abbandonata sette giorni
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scadere il rispetto e l’autorità esercitato fin lì
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le famiglie, questa è l’ora in cui si
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a pulire o preparare l’automobile. ¶ Tutte le volte
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con ironia che nascondeva l’ira. ¶ «Ah! Già… sì
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fiducia era troppo scossa, l’attenzione di Teresa venne
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avidità che lasciava supporre l’imminente assalto per graffiare
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di farlo, e per l’avvenire metteremo una diffida
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la bocca, egli glie l’abbandonò nel modo istesso
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profondo smarrimento di tutto l’essere, gli si stringeva
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sua voce aveva perduta l’umanità, né si capiva
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preda, una allo smarrimento, l’altra al furore. Ma
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doveva scindersi per fronteggiare l’opposto sentimento delle donne
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slanci del cuore con l’abbandono sentimentale. Le acchiappò
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sciogliersi per colpirlo e l’altra invece tenerla perché
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da dispensa, ne aprì l’uscio, e a forza
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questo. Cadde nell’una l’impeto di colpire e
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serva una volta guardava l’uscio con perplessità infantile
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guardava i campi, fissando l’orizzonte e facendo salire
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se stessa per combattere l’inquietudine dalla quale si
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la stanza, aveva tutta l’aria di rispondere: “Lo
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che lui ricevesse solo l’equo compenso di un
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bisogna compatirle”. Ammiccava, strizzava l’occhio, ma non aveva
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Il tutor ricuserà, ¶ io l’ingegno aguzzerò; ¶ alla fin
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contenta io resterò. ¶ “Giselda!” L’appello fu ripetuto ma
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per vivere: c’era l’aria e un filo
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la cucina e finiva, l’una dopo l’altra
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finiva, l’una dopo l’altra, molte sigarette. Il
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sigarette. Il suo era l’atteggiamento teso e tranquillo
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porta. Il giovane fiutò l’aria per un attimo
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e in piedi dietro l’uscio, uscirono in fila
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dentro il portafoglio, guardò l’orologio al polso: «Benissimo
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si va a prendere l’aperitivo da Narciso alle
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le donne nemmeno udissero l’invito e quelle parole
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ora tanto grave; e l’una dietro l’altra
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e l’una dietro l’altra, unite nel sentimento
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era Palle pronto con l’automobile. ¶ Questa volta però
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però neppure Niobe vedeva l’opportunità di un tale
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invito e la inaspriva l’insistenza di quell’appuntamento
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sorelle: taceva dignitosamente, giudicando l’impudenza del nipote oltre
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casi loro ora che l’abisso le aveva inghiottite
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le aveva inghiottite con l’ultimo colpo della cambiale
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ne pentiva con tutta l’anima. Le trafiggeva il
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s’era esaurito inutilmente, l’acqua nel paiolo aveva
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pezzo. Ogni tanto tendeva l’orecchio alla porta, ballonzolava
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non aveva risposto per l’odio che nutriva verso
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occhi all’avambraccio, tendeva l’orecchio fino alla porta
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aveva fatto per diminuire l’importanza del male, incominciando
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e dava affidamento per l’avvenire. Altro che Follie
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e non soltanto per l’estate, ma per l
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l’estate, ma per l’inverno e la primavera
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e la primavera, per l’autunno, per tutte le
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anno. Quella sarebbe stata l’ultima marachella del ragazzaccio
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testa a partito per l’avvenire. ¶ Quando ebbe finito
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erano troppi ed era l’ora di smettere, aveva
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nel caso avesse avuto l’ardire d’insistere, e
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volta gli avvenimenti non l’avrebbero trovata incerta, passiva
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feste. Questa volta però l’hai fatta bassa, hai
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voglia di aspettare con l’automobile”. Gli mescé il
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quella dell’amico, ma l’acqua parve nascondersi scivolando
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in giro, la campagna, l’orizzonte, e l’aria
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campagna, l’orizzonte, e l’aria arrossata dal calore
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un rumore più forte, l’aprirsi della porta, delle
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ancora, sotto la farina, l’una le tracce dello
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tracce dello sdegno e l’altra delle lacrime. Con
500
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e collane, il ventaglio, l’occhialetto, e l’ombrellino