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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carmine Abate, Gli anni veloci, 2008

concordanze di «l»

nautoretestoannoconcordanza
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che fosse arrivato ultimo. L’unico gesto di vittoria
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nessuna intenzione di fare l’amore, voleva soltanto sentirlo
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un briciolo di calore. L’unico che cerca di
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ancora viva, come se l’amore fosse eterno. Per
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Un abbraccio. ¶ Anna ¶ Fu l’ultima lettera a Lucio
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e voleva correre. Sentiva l’afa che si impigliava
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tra una corsa e l’altra, pensavo a te
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che ti sta bruciando l’anima dal giorno dell
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fallire anche stavolta. ¶ Lascia l’autostrada al casello di
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agosto allo stadio Quercia l’aria era tiepida e
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vivesse nei paraggi, eppure l’aveva pensata più intensamente
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sono vuote e silenziose. L’Alfa si ferma davanti
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dalla macchina e respira l’aria gelida della sera
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in cima. ¶ Nicola cerca l’insegna di un ristorante
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tutti i tipi, sotto l’albero di Natale, nell
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spiega la strada per l’unico albergo del paese
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non c’è che l’imbarazzo della scelta: il
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la strada. Non vedo l’ora di ammirarti in
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finalmente. E, in più, l’affetto della zia e
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zia e dei cugini, l’accoglienza dei compagni di
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dolore, almeno in superficie. L’aria, così diversa da
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inquietudine e delusione. ¶ Nicola l’ammirava con orgoglio, lo
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Erano incontri memorabili. Nicola l’accoglieva con una voglia
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È la Maga Marilin. L’ho conosciuta a Crotone
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A Nicola era tornata l’inquietudine del primo incontro
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facce della stessa medaglia.» ¶ L’indomani sera si incontrarono
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che a volte rasentava l’arroganza: «Questa canzone è
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foglietto scritto a mano: ¶ «L’incantesimo dei mattini primaverili
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baci e noi) svanirà. L’ha detto la grafologa
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festival di Sanremo, tra l’altro con una sua
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Anna: riconosce il fico, l’olivo, il pruno, il
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il pruno, il ciliegio, l’albero di cachi senza
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Nicola si avvicina più l’incredulità aumenta, la stessa
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più alta». ¶ Fa entrare l’uomo in casa con
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mano nei riccioli dietro l’orecchio destro. ¶ «Sì» risponde
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fisico, carnale. Non vedeva l’ora che arrivasse la
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un colpo di vento l’ombra gigantesca della rosa
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con mamma…» ¶ Lui azzittiva l’eco con un bacio
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bacio. Sembrava distratto ma l’ascoltava attentamente: sapeva che
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di sua madre. Però l’intimità amorosa che Anna
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di vetro ad accentuare l’atmosfera incantata. Durava fino
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tornarsene a Roma con l’ultimo treno. ¶ La notte
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di attenzione poteva sentire l’eco dei suoi pensieri
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di gesti futili e l’ironia di Rino. Era
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gruppo di giovani durante l’unico concerto tenuto nella
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impegnati e non capivano l’ironia sottile e le
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reazione di Anna quando l’avrebbe saputo. A lei
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iniziare un sodalizio con l’autore dei testi di
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fino a notte fonda. L’indomani Mario tornava pieno
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buio.» Lui la sentiva l’eco delle loro voci
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senti come è forte l’eco in questo momento
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Credimi, figlio. Quando me l’ho visto davanti, ho
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Arrassusìa» dalla pagùra. Non l’ho riconosciuto subito, ché
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come penzava, ha raperto l’occhi vivi in un
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ci sta chiamando, vuole l’aiuto nostro. Non mi
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cerca Capocolò in tutti l’ospitali di Calabria. Mi
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figlio. «Papà ha ragione.» L’accenno ad Anna gli
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una ricerca assurda. Comunque l’asseconda. Come sempre. ¶ Davanti
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giorni un uomo sconosciuto. L’hanno trovato mezzo morto
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madre si illumina: «Te l’avevo detto io». Nicola
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italiano.» ¶ «Ohi ma’, mettiti l’anima in pace. Sono
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Lui è vivo. Io l’ho insognato. Se non
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da sola a tutti l’ospitali, anche in capo
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respira forte. Poi attraversa l’orto di Capocolò. Si
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sarebbe morta giovane, ce l’aveva scritto nell’iride
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Gemma a voler fare l’amore anche se non
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incuriosito dalla scena, raggiunse l’orto, Anna gli mostrò
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che fa per te. L’amore che sto vivendo
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di Educazione Fisica? Sarebbe l’ideale per un atleta
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di lavoro del fratello. ¶ L’esame orale fu un
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fisica. ¶ Nicola spiegò che l’aveva presentata a integrazione
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una meta precisa, senza l’alibi della gara che
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né senso né storia. L’idea della gita in
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stancavano mai di richiamarsi l’un l’altra, di
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di richiamarsi l’un l’altra, di urlare un
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quattro chili e con l’elastico trattenuto dal professor
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intanto crescevano la rabbia, l’ampiezza della falcata e
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ampiezza della falcata e l’impeto della velocità, e
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con il cuore. ¶ Alzò l’indice al cielo, come
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un cespuglio bagnato. Sentì l’applauso, lungo, scrosciante e
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campo di nuovo con l’indice in alto, riconobbe
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corrergli incontro. ¶ Si fermarono, l’uno di fronte all
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riuscirono a baciarsi, nonostante l’impaccio della rete che
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Nicola, sui riccioli sotto l’orecchio. ¶ «Ci vediamo fra
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uno speaker comunicò che l’atleta Nicola Manfredi aveva
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Roma lo affascinava. Con l’aiuto di Rino Gaetano
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giri a piedi, con l’ausilio di una cartina
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bello rivedersi, e facevano l’amore ogni notte. E
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quando soffiava la tramontana, l’odore di acido solforico
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per il progresso, per l’edilizia popolare, per la
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sconfitta della mafia, per l’occupazione da cristiani, per
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la mano sinistra con l’acido e, secondo i
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colpirlo sul corpo intero. L’acido gli aveva corroso
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la corsa inutile verso l’ospedale, il mio primo
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la prima a desiderare l’assunzione del padre alla
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Mai più. ¶ «Anna…» Fu l’unica parola che riuscì
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un’impresa che chi l’ha vista non se
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la scorderà mai. Io l’ho capito appena la
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ogni costo, e ce l’ha fatta, è entrato
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finalisti, superandoli uno dopo l’altro in una rimonta
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che aveva del miracoloso: l’ultimo sul filo del
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aveva acquistato una cartolina. L’idea gli era venuta
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firma di Lucio Battisti l’aveva copiata da una
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notato da Carlo Vittori, l’allenatore della squadra italiana
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e Nicola, e osservavano l’allenamento di Pietro Mennea
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ne ebbe il coraggio. L’unico rimpianto di quei
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tempo pieno e Lucia l’insegnante, ma le vacanze
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po’ incupita, però conserva l’aspetto delicato e sensuale
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vecchia amica. ¶ «Mi servirebbe l’indirizzo di Anna per
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si appresta a copiare l’indirizzo su un foglietto
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Non dirle che te l’ho dato io, mi
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fatto giurare che non l’avrei mai fatto. Non
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a saperlo. Ma è l’unico modo per esaudire
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desiderio di Capocolò, vero?». ¶ «L’unico modo, certo» la
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sono per Anna. Vista l’occasione, sarebbe tentato di
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chiesetta e subito sentono l’urlo del mare. Camminano
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da un’onda gigante. L’altra sorvola la scogliera
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cercasse. Non a caso l’ha scritto nero su
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forza: questo è stato l’errore, allora. Sono troppo
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la mia forza, oggi. ¶ L’anno più veloce ¶ Meglio
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veloce ¶ Meglio di così l’ultimo anno scolastico non
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tra la moltitudine. Ce l’hai scritto nel nome
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così felice. E siccome l’ebbrezza della felicità lo
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volte che non facevano l’amore, si baciavano a
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adagiando la guancia e l’orecchio sul petto di
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gli allenamenti, lo studio, l’amore, la vegliava a
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Bravo, Nicola, bravo, sei l’orgoglio di tutti noi
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lui al plurale. ¶ Durante l’inverno, libero dagli impegni
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il salario, chi ama l’amore, e i sogni
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Bravo Rino, bravissimo. Ve l’avevo detto io che
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forte il telefono sopra l’orecchio con la mano
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per Lucia, anche se l’avevo avvisata. Tu poi
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con questa tigna. Ce l’ho da qualche parte
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nel borsone, se non l’ho lasciato a Messina
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Messina.» ¶ «Subito, ho detto!» ¶ L’urlo era stato improvviso
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sua lealtà, sapevano che l’avrebbe fatto e sarebbe
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la forza di puntargli l’indice sul petto per
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di tutto per giustificare l’ingiustificabile, il comportamento vigliacco
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Mariuzzo in questo, e l’attività politica gli mangiava
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fuori dal cilindro con l’abilità di un mago
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la madre, che già l’aveva perdonato e gli
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padre e sorrise, amaro. ¶ L’eco sul mare nero
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era difficile cambiare metodo, l’esame incalzava assieme all
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legami, ma forti. Innanzitutto l’impegno politico che adesso
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di Capocolò e hai l’occhio stracangiàto come quando
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stracangiàto come quando facisti l’incidente.» ¶ «Niente, ma’. È
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il resto. ¶ Poi arrivava l’ora del secondo allenamento
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labbra, a scherzare con l’acqua. ¶ “Acqua azzurra acqua
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Calabria. Poi aveva visto l’acqua azzurra e chiara
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braccia fuori ritmo, con l’istintiva falcata da cavallo
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suoi compagni, il professore, l’immagine imbronciata di Anna
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olio. Non sembrava affatto l’uomo disperato di cui
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il signor Arcuri? Volendo l’avrebbe presentato al capo
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una notte, dato che l’indomani aveva il treno
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un momento sospeso tra l’ultimo chiarore della sera
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mondo. E più tardi l’orgasmo fu lungo e
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Ora aspetteremo che passi l’estate. Al mio ritorno
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che è sparisciùto, lei l’aveva sentito uscire prima
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ma il morsello non l’aveva portato e nemmanco
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mai, ora è quasi l’una e la pasta
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vecchio motore» gli dice l’amico. ¶ Nicola guarda dappertutto
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a picco sulla testa l’orizzonte si perde nell
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inseguirli. ¶ Vincenzo vira verso l’orizzonte e dopo un
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corrente. «Proviamo» lo accontenta l’amico, «ma secondo me
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euforico che aveva superato l’esame di diritto pubblico
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nelle settimane successive, diradatasi l’attività politica a causa
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con le donne e l’abilità nel parlare e
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dire bugie, c’era l’amicizia con Rino e
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ancora rientrato. ¶ Al porto l’aria era umida e
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come se avesse acceso l’interruttore del cielo: milioni
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Che pace» disse. «Me l’ero dimenticata, questa pace
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sole sorgesse e illuminasse l’oscurità della notte. Gli
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pace e all’improvviso l’orizzonte divenne una linea
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contadini della zona non l’avrebbero mai scalfita. Un
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la stessa cosa con l’amore. Successe anche a
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ne fu bisogno, lei l’aspettava, accettò le rose
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tutta non gli piaceva l’intero stabilimento e nemmeno
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intero stabilimento e nemmeno l’altra grande fabbrica della
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luglio. Un mese prima l’Italia entrò in guerra
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estate del 1941. Poi, dopo l’8 settembre, lui si aggregò
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mare. Stava fuggendo dopo l’uscita dalla scuola per
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verso Capo Colonna, dove l’aspettava la sua famiglia
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al mare. Chissà dove l’hanno trasportato le correnti
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Invano. Ho localizzato invece l’imbarcazione su cui Gemma
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è ancora, se non l’hanno fatta sparire come
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almeno a larghe linee, l’area dove è annegato
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Rosa del Mare e l’attrezzatura per la pesca
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come una pazza. Non l’ho raccontato a nessuno
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libera. ¶ Come hai trascorso l’estate? Io ti immagino
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te, certo, quando fai l’arrogante che si crede
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quel periodo. A parte l’espressione infelice usata nella
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e sulle donne, perché l’allenamento è tutto, figlio
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capire, capa di ciuccio?» ¶ L’indomani il padre lo
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E, secondo me, Anna l’ha capito che tu
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ad accarezzarlo, lui riconobbe l’abbondanza turgida dei seni
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prima un capezzolo, poi l’altro. I muscoli di
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sentì che gli mancava l’aria. ¶ Giovani d’oggi
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violenti. ¶ La lotta e l’amore ¶ sono illusioni consolatrici
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detto che ho talento. L’ho conosciuto durante una
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che è difficilissimo. Io l’ho rincuorato: «Vedrai che
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la farai, come ce l’ha fatta Lucio Battisti
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diploma di perito elettrotecnico l’hai preso per accontentare
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per la semplicità e l’ironia. E ha occhi
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da cavallo e allungare l’ampiezza dei passi ti
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bruciato un avversario dopo l’altro con una progressione
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coccolava e gli dava l’energia necessaria con le
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energia esplosiva. Non vedo l’ora di mettercela tutta
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prese la medaglia e l’attestato, sorrise, ringraziò, alzò
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è calvo e pensionato». ¶ L’uomo si levò il
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donna continuò a indovinare l’aspetto fisico delle persone
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a casa e lesse l’articolo elogiativo fin dal
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naso e lesse avido l’articolo. La madre invece
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quando è divorziata, fanno l’amore senza rimorsi per
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fumando una sigaretta dopo l’altra e lui accarezzandola
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un po’ nervosa, ingollando l’ultimo pasticcino. Poi si
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disperato». ¶ «E chi te l’ha detto?» ¶ «Marina, la
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ragazzi su cui buttavo l’occhio, l’avrò vista
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cui buttavo l’occhio, l’avrò vista sì e
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Il motivo principale era l’eterno e per fortuna
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disappunto. Non la sopportava l’idea della rimpatriata retorica
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dice a Manuela. «Sei l’unica di quel periodo
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gli occhi. ¶ «Non te l’ho mai detto: Anna
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tua stanza a fare l’amore. Vedevo i suoi
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violento; ora aggiunge che l’immagine di Anna sbiadiva
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Le gare toste ce l’ho tutte davanti a
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della zia paterna con l’obiettivo di guadagnare un
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suo sguardo e forse l’aveva scambiata per dolcezza
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e Lucia: la chiamava “l’ora d’aria”, come
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gli parlava più e l’altra viveva in Toscana
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Montecatini, il Cral. Era l’unico svago per entrambi
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Tra una cosa e l’altra, la madre trovava
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lettera a Lucio Battisti. L’aprì con la solita
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a casa da Crotone l’unica vera novità che
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dove siamo nati, dove l’aria è pura, l
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l’aria è pura, l’acqua buona della Sila
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frizzante, il vino e l’olio sono i migliori
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precipitata da lui e l’ho abbracciato con le
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capelli sudati. ¶ A cena l’atmosfera è diventata più
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per questo sfogo: è l’ultimo. Ho deciso di
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a pranzare senza voglia, l’orecchio teso al monotono
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sottile ombra scura sotto l’occhio destro che nascondeva
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spesso pure bevevo dopo l’amore. Inzomma non facevo
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è stato solo questo, l’ho capito dopo. Tu
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vestito come lo coglieva l’ora: a festa o
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suoi giovani compagni con l’entusiasmo di un bambino
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poche pagine, non vedeva l’ora di presentarsi da
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forse arrossì, rispose: «Me l’ha regalata Capocolò». ¶ «Lo
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regalata Capocolò». ¶ «Lo so, l’ho scelta io. Ero
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Ero al mercato e l’ho visto che girava
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la prima volta dopo l’incidente, fu accolto da
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insegnante, quel giorno, fece l’inchino teatrale e spiegò
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inchino teatrale e spiegò l’accaduto, fino a quando
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e cinture zavorrate. Tra l’altro, aveva notato un
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tu, e scusami per l’inciso che non c
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visita. Avrai capito che l’altra volta nell’ambulatorio
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abbia ragione. E tra l’altro, forse lo sai
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Io personalmente non ce l’ho con te. Perché
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strana è che, appena l’ho scritta, la delusione
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dolcissime le mie malinconie, l’universo trova spazio dentro
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confessava senza mezzi termini, l’avevano deluso. E di
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ha fatto bene, hai l’occhio più vispo, più
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le battute sdrammatizzanti e l’allegria del fratello. ¶ «E
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e nero. Anna sfidava l’obiettivo con uno sguardo
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piazza Pitagora senza aprire l’ombrello. Era una pioggerellina
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poco prima avevano fatto l’amore. ¶ «Questo sabato andiamo
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cominciò a studiare perché l’indomani, subito dopo l
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l’indomani, subito dopo l’allenamento, aveva la versione
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Anche quella sera era l’unico anziano tra i
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Che arrivavano uno dopo l’altro e gli consegnavano
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ma poi aveva fatto l’attore di teatro. Con
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buttato nel fuoco per l’amico. Stravedeva per il
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Camillo e lì non l’accettarono forse per l
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l’accettarono forse per l’orario. Si pregò tutti
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lo sciopero. Era ormai l’alba, andarono al Policlinico
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non sapevano il perché, l’avrebbero capito alcuni anni
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non potevano sapere che l’inquietudine può tracciare una
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love you Maryanna e l’inquietudine fu sputata nel
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entrare alla seconda ora, l’aveva scambiato per uno
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No, Nicola non ce l’aveva con Rino Gaetano
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c’entravano nulla, ce l’aveva con se stesso
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Sarebbe ripartito presto per l’università. Intanto era sempre
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però, quando meno se l’aspettava, un corteo di
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volta, non sarebbe stata l’ultima. A nulla valevano
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grande. E gli portava l’esempio del figlio di
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lo hanno mazzato. O l’altro paccio di parente
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di veleni, e lui l’avrebbe fatta bere ai
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in mille pezzi. ¶ «Con l’odio e la violenza
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nata proprio allora, sfruttando l’elettricità a bassissimo costo
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ma io avevo scelto l’altro che aveva solo
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me lo mangiavano con l’occhi, macàri facevo l
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l’occhi, macàri facevo l’attrice ché sapevo e
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vicino come un’ombra, l’ha guardato da sgherroso
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n’è andata. Non l’ho vista per due
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a Firenze, per tutta l’università, ho fatto il
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a scordare tutto e l’avevo perdonata ché una
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i vicoli in salita. ¶ L’eterno studente ¶ «Che è
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che erano delle primizie, l’ultimo LP dei Rolling
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discussioni, gli aveva inculcato l’amore per Guccini, I
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Parla parla, ché è l’unica cosa che sai
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persona seria, io.» ¶ «Ma l’altra volta non avevi
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lei si squagliò per l’apprezzamento e per gli
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tosta ma orecchiabile, esprimeva l’attesa di un desiderio
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gioiosa. Purtroppo, non conoscendo l’inglese, gli sfuggiva il
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cinque in punto. Ah, l’avevo capito che Anna
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per la superficialità e l’arroganza che aveva dimostrato
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a lei forse non l’avrebbe mai detto, era
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innamorato di Anna e l’ombra di lei, il
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Vincenzo stava litigando con l’altro guidatore deficiente, presto
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potrebbe raggiungere, semmai, con l’ambulanza. ¶ Il medico gli
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rimproveri di ogni tipo. L’ultimo, il più doloroso
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in una bacinella e l’infermiera era sinceramente dispiaciuta
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purtroppo non possiamo fare l’anestesia, dobbiamo intervenire a
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dobbiamo intervenire a crudo». ¶ L’infermiera gli tenne strette
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atteso. Tant’è che l’infermiera gli parlava per
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soddisfatto dell’intervento. Con l’orgoglio di un chirurgo
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lavoro perfetto, non trovi?». ¶ L’infermiera annuì sorridente e
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lo fece rabbrividire fu l’immagine del futuro che
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ghigno da clown. ¶ Poi l’infermiera gli seppellì la
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stato bravo, non me l’aspettavo vedendoti questi occhi
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toro, e bello come l’angelo buonanima di mio
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ma io gli cavo l’occhi a chi è
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la crozza spaccata e l’occhio gonfio come una
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mi calmo», si sentì l’urlo spaventoso del marito
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in caso di complicanze l’ospitale è a una
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il padre raccontava volentieri l’accaduto alle ragazze pensionanti
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sdraiato sul letto, con l’occhio sano cercava Anna
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distrutto dalla grandine. Sembra l’impronta dell’atterraggio di
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sabato pomeriggio. Le scrivo l’indirizzo. Ha visto la
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occhi e di colpo l’immagine luminosa di Anna
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un istante sperò che l’incidente fosse solo un
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stropicciarli e vedere meglio l’orologio. L’occhio destro
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vedere meglio l’orologio. L’occhio destro era un
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ti è successo: me l’ha detto Lucia ieri
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tra la gratitudine per l’interesse sincero di Anna
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e il disappunto per l’opinione su di lui
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miei. La lettura è l’altra mia grande passione
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la strada sterrata verso l’uscita della città. Il
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dal traguardo rallentarono con l’intenzione di aspettarlo, lui
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superfosfati come manovale, preparava l’acido solforico nelle vasche
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altre ne inventava secondo l’estro del momento. Quanto
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quasi mai. Glielo portava l’anziano che viveva con
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loro e così ripagava l’ospitalità, non era di
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sarebbe passata. Per lui l’estate era, ed è
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miracolosa. Francuccio Greco era l’insegnante di educazione fisica
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Aveva la voce imponente, l’indice sempre in movimento
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quella casa vascia, dietro l’ospedale. È una fimmina
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signora mia bella, pure l’aria, Nicola si meravigliava
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in salute, potrai fare l’università come tuo fratello
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sguardi irrequieti si celava l’inizio di una storia
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risate dell’autogrill inondano l’abitacolo della sua Alfa
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mano, che ne sai… l’amore mio è roccia
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la prima volta che l’aveva vista, ma con
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il benzinaio. E, mentre l’Alfa 146 si allontana dalla
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o torni con me”. ¶ L’auto imbocca l’Autostrada
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me”. ¶ L’auto imbocca l’Autostrada del Sole e
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via». ¶ Dopo Roma accende l’autoradio, stufo dell’interminabile
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in rimorsi taglienti. ¶ Fuori, l’afa è densa e
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gli pareva di scorgere l’ombra di Anna che
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Il mare scintilla oltre l’autostrada, vicinissimo e muto
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Nicola lo sapeva, ma l’idea che potesse morire
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inumidito gli occhi. ¶ Ora l’autostrada è quasi deserta
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vivo, regalando a Nicola l’emozione più forte, il
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Accanto, il nome e l’indirizzo del suo cantante
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Anna la misteriosa. Anna l’imbronciata. Anna la dolce
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piccola arrogante. Poi ebbe l’impulso di correre nella
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tornata indietro questa lettera. L’indirizzo è sbagliato. Se
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suoi passi leggeri, e l’acqua che saltellava da
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qualche istante rimase assorto, l’orecchio teso alla porta
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Ma per correttezza escludeva l’ipotesi di aprire la
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almeno. Forse voleva prolungare l’inedita sensazione di curiosità
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per sgranchirsi le gambe. ¶ L’indomani mattina si svegliò
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la faccia, avvertì che l’inquietudine cresceva, diveniva tesa
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domenica sera lui non l’avrebbe vista nemmeno di
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raggiunse il campo per l’allenamento mattutino. Dalle colline
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azzurrina. Era ottobre, ma l’aria sfrigolava di insetti
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dettare. Purtroppo non era l’unico a seguire questa
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aprire il cassetto. Era l’unico modo per procurarsi
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e sdraiarsi felice sopra l’erba ad ascoltare un
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te. Credo che sia l’unico uomo al mondo
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voglio, non è geloso. L’importante, mi dice, è
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gli occhi e avrei l’illusione di accarezzare i
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inquadrano subito, gli tolgono l’imbarazzo della domanda. ¶ «Chi
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piazza. Poi però, quando l’eco dei suoi passi
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come se il tempo l’avesse pressata. Si guardano
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più famoso d’Italia, l’avrebbe resa felice. ¶ «Domani
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una voce che tradiva l’ansia di conoscere il
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divano. Lei si levò l’impermeabile e lo appoggiò
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a uno scoglio. Anche l’ottimismo di convenienza, il
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una reazione del genere. L’aveva prevista durante il
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notte, a letto, dopo l’amore Anna gli chiese
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sconvolgeva, forse la madre l’avrebbe capito e sarebbe
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bicchiere come aveva sistemato l’appartamento, che adesso era
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della minaccia di addio. ¶ L’ultimo sguardo ¶ Non era
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da persone civili. Nicola l’aveva accompagnata alla stazione
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è finita per sempre…». ¶ L’ultimo sguardo però fu
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Nicola raggiunse di corsa l’uscita della Stazione Termini
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avvicinarti ai suoi livelli. ¶ L’allenatore corse ad abbracciarlo
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amari. Nicola non parlava. L’alcol, a cui non
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Anna, dice che capisce l’umore di Nicola, Anna
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un bastardo fuoristrada contromano l’aveva beccato in pieno
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che non è quello l’apice della felicità, era
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a pensare ad Anna. L’amore viene al primo
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vederti con lei». ¶ 6 marzo ¶ L’appuntamento è alle sedici
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Villa Comunale. Nicola rallenta l’andatura. È in anticipo
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avrebbe accettate senza esprimere l’ultimo desiderio, quello di
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e i fiori, respirando l’odore del mare. Sì
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amore, mio caro. Comunque l’ho fatta con piacere
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perfetta. Comprensiva. Grazie per l’aiuto che mi dai
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pensarti. ¶ Rino arrivò verso l’una. Disse a Nicola
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verso sinistra per evitare l’autocarro che gli veniva
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Policlinico Gemelli. ¶ Era ormai l’alba quando Rino morì
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dell’ultima volta che l’avevano visto pieno di
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Aveva bisogno di respirare l’aria del mare, di
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usciva di corsa per l’allenamento. ¶ Rinunciò a partecipare
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test e gare essenziali. ¶ «L’aria di casa ti
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e teso anche dopo l’allenamento, come se fosse
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mare nero gli depurava l’anima avvelenata, almeno per
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possibilità. E aspettavo che l’occasione mi cadesse dal
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e mi pareva che l’eco di quel tono
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gare in giro per l’Italia, i singoli passi
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mattina continuava a svolgere l’attività sindacale alla Montecatini
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il frastuono della processione, l’eco delle preghiere e
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e Capocolò, e osservava l’ampia chierica di Mario
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suo obiettivo, vivere con l’uomo che amava fin
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gli venne in mente, l’inizio di una canzone
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Tra una pietanza e l’altra usciva a fumare
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crotonesi come Gerardo Sacco, l’orafo delle dive, e
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partita. ¶ Aveva appena cominciato l’ennesima rincorsa quando la
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e sentire sulla pelle l’aria di sale. Non
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tempo, non solo per l’incredibile calvizie galoppante. Lei
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comportamento subdolo e vigliacco, l’amore puro e la
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me?» gli chiede. ¶ «Te l’ho detto: semplicemente parlarti
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ancora innamorati, iniziando con l’immancabile e nostalgico “ti
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Nicola si rilassa, complici l’ottimo vino rosso della
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rosso della casa e l’antipasto di cicorielle con
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della prima lettera e l’arrivo delle altre, confessa
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arrivo delle altre, confessa l’invio della falsa cartolina
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vuole illuderlo: «Comunque, è l’ennesima conferma che eri
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dentro di lei avevano l’effetto delle pugnalate. Non
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marito e capì che l’unica cosa da fare
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povero ragazzo. Ormai con l’atletica ha chiuso, anche
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noioso, che la capiva, l’aveva capita dal primo
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La domanda di Capocolò l’aveva interrotta e spiazzata
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aperte sulla fronte, simulando l’atto di allontanare dagli
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di tutto per arginare l’avanzata inarrestabile dell’alopecia
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capo e gli denudava l’anima. Lui si copriva
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poi. Certo. Nicola sognava l’incontro anche a occhi
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come sosteneva la madre. L’affetto c’era. Quasi
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abbracciando la madre, risentiva l’odore di un mondo
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dal paese, le sembrava l’unico modo per ricacciare
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episodi, «è un suicidio; l’odio e la violenza
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respirava profondamente. Voleva placare l’ansia del futuro. “Caro
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nessuno la conosceva e l’avrebbe cercata, insomma una
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il rivale per denigrarlo, l’errore più grossolano degli
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arrivò quando meno se l’aspettava: dopo la separazione
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giovane e luminoso, come l’unica volta che si
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con un occhio affettuoso – l’occhio del cuore – che
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passioni: il giardinaggio e l’erboristeria, le stelle e
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erboristeria, le stelle e l’universo – in casa aveva
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luogo. Da lontano hanno l’aria di turisti alternativi
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scrutano a vicenda, sospettosi l’uno dell’altra. Lei
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Lui che non perde l’occasione di raccontare. E
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con la mano verso l’ombra chiazzata di sangue
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con un braccio e l’accompagna verso l’appartamento
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e l’accompagna verso l’appartamento. Scendono lungo una
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dura di barba. Nicola l’abbraccia con foga. Da
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Anna. Lei ne sente l’eccitazione smisurata. Chiude gli
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piacciono la caparbietà e l’ottimismo di Nicola. La
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Coca-Cola. Manca solo l’acqua. «Di acqua è
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a Nicola che stavolta l’accetta. Parlano fitto fitto
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i riccioli superstiti dietro l’orecchio come quando non
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è rimasta giovane, che l’hanno riconosciuta subito, la
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dirige la comitiva tagliando l’aria con un coltello
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il vino agli adulti, l’aranciata ai bambini, affetta
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una bimba e con l’altra si aggrappa a
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mentre scrivevo il romanzo, l’incontro casuale con la