parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Tre operai, 1934

concordanze di «l»

nautoretestoannoconcordanza
1
1934
aspetta di vedere Teodoro. ¶ L’ipoclorito e il bisolfito
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1934
di mangiare altro perché l’ottimismo di Maria, in
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1934
ad Anna: ¶ «Lo conosci l’avvocato? Quel coso lungo
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1934
le sue scarpe rotte, l’officina umida e nera
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1934
è già vestita, con l’abito stretto alla vita
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1934
tra il fumo vede l’ombra ingigantita della sua
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1934
assaliva la spiaggia cancellando l’orma dei loro corpi
8
1934
sera in cui conobbe l’amarezza di sentirsi trascurato
9
1934
il fiato grosso per l’emozione: un odore di
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1934
sicuro che anche se l’amicizia con Maria farà
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1934
Teodoro ha trascorso quasi l’intera giornata senza far
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1934
le dice poche parole: l’immagine di Maria nella
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1934
finestrino si proietta, con l’ombra della sua figura
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1934
fa di ghiaccio; e l’occhio che poggia sul
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1934
amarezza, s’aggiungeva ora l’incertezza dei suoi sentimenti
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1934
sua casa, la famiglia, l’affetto di Anna che
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1934
misura che in lui l’affetto scemava sotto il
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1934
vuota, senza scopo; avvertiva l’instabilità del suo carattere
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1934
di scacciare dalla mente l’immagine della madre. Dove
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1934
battito del suo orologio. L’ha dimenticato sul comodino
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1934
tra un fanale e l’altro. In fondo, la
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1934
d’acqua calda, e l’altro guarda il manometro
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1934
altro guarda il manometro: «L’affare è che io
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1934
senza più pensare. Assume l’aria di uno che
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1934
Teodoro: mi chiamano? Sciocchezze. L’acqua del serbatoio batte
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1934
che un puntino rosso. L’acqua oliva pare immota
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1934
la solita canzoncina: “oggi l’epoca è triste, figlio
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1934
operai che vanno verso l’est, ove le alte
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1934
pensato raramente ad Anna; l’aveva pensata nei momenti
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1934
buona amicizia. Pure, avverte l’assurdo di questa ipotesi
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1934
una scarpa, domanda: ¶ «E l’avvocato, lo vedi più
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1934
al pensiero di abbandonare l’assurda conquista di Maria
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1934
cipria di Maria. Poi l’odore delle lenzuola si
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1934
che serve a nascondere l’egoismo! “Poi, io voglio
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1934
a se stesso. ¶ Passata l’allegria cominciò a riflettere
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1934
qualcosa di malvagio; e l’autore e la vittima
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1934
come un fermacarte, ferma l’attenzione. Invece egli era
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1934
vivere in armonia con l’una e l’altra
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1934
con l’una e l’altra delle due sorelle
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1934
e dava a Teodoro l’illusione di essere capito
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1934
nel cui riquadro scoloriva l’amara domenica. ¶ «Perché, che
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1934
bastavano a soddisfarla né l’abbonamento alla biblioteca circolante
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1934
che usciva dalla fabbrica. L’aspettava sotto i gasometri
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1934
Il gas spande per l’aria un odore nauseante
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1934
fatti vedere: tu sei l’unico che sa il
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1934
di queste sere, arrivederci!» L’ombra del compagno scivola
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1934
lettera per te: me l’ha data il fattorino
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1934
e una lacrima dietro l’altra le bagnano la
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1934
buona volta, perché sarà l’aria di questa casa
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1934
il cappello marrone; e l’altro, senza cappotto e
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1934
fino a estraniarsi...). Ripete l’operazione più volte, fino
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1934
fino a che, forzando l’immaginazione, riesce a evocare
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1934
loro più difficile, dopo l’ultima litigata. ¶ «Da oggi
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1934
da fare...» ¶ «Già, come l’ho trovata finora!» ¶ «Perché
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1934
cercato seriamente. Ma ora l’ho capita la tua
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1934
alza. Si ferma sotto l’ingresso; accende una sigaretta
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1934
che diventa denso per l’aria calma. Nella striscia
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1934
banco si vede scorrer l’ombra del fumo di
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1934
due vecchi; forse per l’ultima volta prima di
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1934
sorridendo, quasi voglia fermare l’immagine del figlio nella
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1934
quando se ne allontanò: l’odia perché se ne
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1934
medici hanno detto pleurite. L’umidità della fabbrica. È
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1934
lunga dell’armadio, riflessa, l’immagine del vecchio. Dallo
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1934
e di acido fenico, l’odore degli ospedali. Il
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1934
stomaco che gli dà l’affanno – ed ella china
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1934
Teodoro la guarda per l’ultima volta negli occhi
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1934
gliel’ho detto prima? L’ha capito dal mio
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1934
dire che io non l’avevo aiutato. “Be’” fa
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1934
comandare e di fare l’ostruzionismo perché è iscritto
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1934
ma s’accorge che l’espressione del suo viso
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1934
che la fortuna è l’ultima a venire; questo
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1934
per stabilire il giorno, l’ora della partenza e
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1934
vetri appannati del bar, l’orologio luminoso sotto la
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1934
sportelli chiudersi, uno dopo l’altro. E la stazione
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1934
dirlo? Da quando Teodoro l’ha lasciata, senza far
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1934
Il letto in tre, l’amore libero, sciocchezze da
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1934
Quando riusciva a procurarsi l’indirizzo di qualcuno che
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1934
lui è dolentissimo, ma l’amministrazione non vuol saperne
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1934
chi rivolgersi. La sera l’ha colta sul viale
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1934
Ma se ci fai l’abitudine agli strilli, ti
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1934
proprio sotto la finestra. ¶ L’amica indica ad Anna
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1934
corpo. ¶ Una sensazione schifosa l’avvolge tutta e si
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1934
un posto isolato, ma l’amica l’insegue col
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1934
isolato, ma l’amica l’insegue col suo corpo
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1934
suo corpo caldo, e l’eccitamento nervoso cresce, con
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1934
luce e si guardano l’un l’altra con
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1934
si guardano l’un l’altra con occhi assonnati
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1934
il mariuolo che se l’è filata durante il
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1934
debbano prendere per trovare l’indirizzo; e, avuta l
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1934
l’indirizzo; e, avuta l’indicazione, piantano l’uomo
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1934
avuta l’indicazione, piantano l’uomo che ancora s
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1934
accennando appena con segni. L’uomo, poi, inforca le
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1934
pare?» ¶ «Oh, certo!» asserisce l’uomo con la barba
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1934
c’entra?» lo interrompe l’uomo dalla barba. «Io
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1934
le valigie.» Teodoro guarda l’uomo, poi Marco; e
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1934
mano, saluta in fretta l’uomo, e scompare dietro
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1934
scompare dietro le vetrine. ¶ L’uomo prende Teodoro sotto
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1934
un retrobottega, che ha l’aspetto di un albergo
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1934
signore. Al signor...?» domanda l’uomo presentandolo alla donna
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1934
o se Marco non l’avesse abbandonato così. Scapperebbe
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1934
tanto bene e riscaldano l’acqua in niente» interrompe
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1934
coso qui, per scaldare l’acqua, ci vuole troppo
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1934
acqua verdognola, e con l’altra chiudendo il rubinetto
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1934
coi bagni, staremmo freschi! L’affare è che noialtri
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1934
le guarda il collo, l’inizio del seno. È
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1934
male? Così pensa e l’attira a sé in
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1934
di ritenute, Teodoro fece l’amara conoscenza del rifiuto
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1934
nemmeno qualche speranza per l’avvenire?» ¶ «Nessuna, caro giovanotto
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1934
il padre che non l’aveva obbligato ad un
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1934
di tornare da Catello, l’uomo dalla barba, per
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1934
si spingono in mare, l’acqua si attorciglia ai
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1934
esalazioni del legno bagnato; l’odore delle stuoie di
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1934
del litorale, per aspettare l’apertura dei negozi. Alle
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1934
che pulisce gli specchi. ¶ L’uomo dalla barba si
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1934
domanda: ¶ «Hanno preso solo l’altro, vero?» Teodoro arrossisce
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1934
le mani, pensando che l’uomo debba considerarlo poco
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1934
convincere sé prima che l’altro, dice: «Farei qualunque
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1934
qualche licenza?» gli domanda l’uomo. ¶ «Questo no. Ma
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1934
non completamente sicuro se l’uomo voglia iniziare una
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1934
petto. A quel punto l’uomo cava di tasca
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1934
un momento da lui.» L’uomo considera la cosa
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1934
gli pare che sotto l’apparente serietà si celi
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1934
non lo crederete!» ¶ Teodoro l’assicura di sì, col
124
1934
o per strabismo ma l’idea di un tiro
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1934
me?» ¶ «Sì, ti scriverò.» ¶ L’ingresso dell’uomo dalla
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1934
al corrente, di dare l’anima per la causa
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1934
scritto anche ad Elisa, l’amante di Catello, e
128
1934
ma che lui non l’aveva nemmeno salutata. ¶ A
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1934
punto da fargli commettere l’imprudenza di fermarsi agli
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1934
le mani nervose assaggia l’impugnatura delle due rivoltelle
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1934
finire male, dato che l’avvocato dice che è
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1934
perché arrabbiarsi? Ora ce l’ha un’occupazione! Parte
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1934
Oh, adesso sì che l’avrebbe capita! Debbo scriverle
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1934
che non possono pagarsi l’abitazione, si sono ridotti
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1934
olio pesante di 50 HP. l’uno, che schizzavano grasso
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1934
non avevano sospettato neppure l’esistenza. Credevano di fare
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1934
gli anni e con l’estendersi della produzione, alla
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1934
della guerra hanno visto l’azione proletaria perdere sempre
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1934
la tolleranza: «non irritate l’avversario per eccesso di
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1934
E così una dopo l’altra misurano le baracche
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1934
causa è perduta e l’avvocato non vuole fare
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1934
tiene il respiro sospeso. L’ingenuità della madre che
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1934
con questo precedente non l’assumerebbero di certo; una
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1934
recarsi al nuovo lavoro, l’uomo della finestra passeggia
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1934
i fanali già spenti, l’uomo della finestra passeggia
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1934
stato nuovo per lei: l’uomo non le piace
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1934
vita, il suo mestiere, l’ora in cui va
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1934
della finestra. In breve l’uomo alla finestra diventa
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1934
meno al giuramento, attirando l’ira dell’uomo alla
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1934
quando lui meno se l’aspetta Anna dice di
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1934
Anna dice di sì. ¶ L’esperienza di vita con
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1934
esperienza di vita con l’operaio Giorgio Russo fu
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1934
sala già oscura per l’ora tarda del pomeriggio
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1934
è bello? Sei contento? L’ho fatto con te
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1934
bottiglia di caffè e l’arancia sul tavolino, e
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1934
chiusa a pugno contro l’orecchio. Giorgio è già
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1934
Va allo specchio con l’intenzione di fare un
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1934
le cinquanta lire e l’impermeabile tuo che però
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1934
va lungo e io l’ho aggiustato per bene
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1934
bene, che quando è l’inverno ci starò una
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1934
ti sei unita con l’avvocato che dev’essere
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1934
scritto, perché oggi è l’epoca che tutti fanno
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1934
farne un paio per l’estate. ¶ Il sole è
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1934
macchina è obliqua; come l’avrà portata dal fotografo
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1934
umido sul soffitto... Sente l’odore della polvere che
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1934
vita senza speranze. ¶ Ora l’immagine del direttore percorre
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1934
con calma; si sente l’odore forte della saponetta
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1934
aria domenicale. ¶ Sono lontani l’uno dall’altra. Un
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1934
del sabato sera per l’indomani mattina – era presto
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1934
cerca una sedia, posa l’ombrello alla spalliera, decisa
171
1934
in cuor suo, maledice l’ora e il momento
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1934
pensato... (“tu pensi sempre!” l’interrompe uno) avevo pensato
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1934
testa appoggiata sul petto. L’ombrello dietro di lei
174
1934
qualche cosa pure ce l’ha nel cuore, Teodoro
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1934
rompere il silenzio? Perché l’ha trattata così bruscamente
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1934
Egli si sente scuotere: l’accarezza, finché non ottiene
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1934
questo giovanottone simpatico che l’accarezza e le dice
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1934
parte della notte Teodoro l’ha passata pensando alla
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1934
Chiude gli occhi e l’immagine di essere preso
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1934
Cerca di non svegliare l’altro. E mentre i
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1934
pioggia e col vento, l’uragano li fa rincantucciare
182
1934
che sto dicendo? è l’unica arma del proletariato
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1934
della lastra lasciano trasparire l’angolo del palazzo di
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1934
sé. Questo gesto attira l’attenzione dei tre uomini
185
1934
pugni nell’aria, fissando l’àncora bianca che svolazza
186
1934
vola nell’aria con l’àncora bianca sul petto
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1934
nervi!... ¶ Il ragazzo, dopo l’offesa ricevuta all’osteria
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1934
al meccanico De Gennaro l’episodio della colluttazione tra
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1934
avvenuto nell’osteria, esagerandone l’importanza; inventando persino dei
190
1934
e potendo Teodoro scegliere l’una o l’altra
191
1934
scegliere l’una o l’altra indifferentemente, i tre
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1934
e si nascondono tra l’erba. Dopo una mezz
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1934
sporge il capo tra l’erba e vede Teodoro
194
1934
stritolate sotto le scarpe, l’ansimare cancellato ogni tanto
195
1934
appena, come può per l’oscurità, il suo compagno
196
1934
come è convenuto; ma l’aria, che gli esce
197
1934
sicuro che lui ce l’avrebbe fatta. E ora
198
1934
in tre e che l’aggressione l’hanno preparata
199
1934
e che l’aggressione l’hanno preparata loro, e
200
1934
parlerà, lei? ¶ Bisogna muoversi. L’odore del vino sale
201
1934
la giornata ho architettato l’aggressione. Ecco che si
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1934
che si tira addosso l’attenzione dei passeggeri. Debbo
203
1934
cerca il pane, non l’ho più trovato; e
204
1934
indovina un po’ chi l’aveva preso?» ¶ In un
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1934
Il portinaio sta sotto l’arco a prendere il
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1934
camminare: una via dopo l’altra, come fanno tutti
207
1934
e furono subito simpatici l’uno all’altra. Per
208
1934
altra. Per Anna, anzi, l’incontro con Marco segnò
209
1934
mani; si spinsero tra l’erba, in un prato
210
1934
nascosto tra le piante. L’ambiente era quasi tutto
211
1934
di unirsi. Ma per l’una e per l
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1934
l’una e per l’altro quella vita assieme
213
1934
perché in lui sorgesse l’amore che non sentiva
214
1934
pare carne senza epidermide. ¶ L’ultimo globo della ringhiera
215
1934
ora non prova più l’emozione che ha provato
216
1934
la fine; dice che l’ingegnere ritarda a pagarmi
217
1934
darà tutto assieme... quando l’apparecchio sarà stato brevettato
218
1934
giornate intere corre dietro l’ingegnere, che gli promette
219
1934
Marco insospettito finisce con l’esplodere. ¶ «Stai sempre a
220
1934
mattina Teodoro si spazzola l’abito migliore, ne stira
221
1934
capo; ma non vedeva l’ora d’esser lasciato
222
1934
intendersi fra loro, malgrado l’assordante rumore degli stampi
223
1934
niente. Questo lavoro non l’ho mai fatto.» ¶ «Si
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1934
sopravvento la sfiducia per l’azione lenta e faticosa
225
1934
rivoluzionari, e ne paralizzava l’azione accordandosi con tutti
226
1934
che si prepara per l’uscita domenicale; pianole che
227
1934
tacere. Possibile che tutta l’ansia di rivedersi si
228
1934
chi è che non l’ha fatta?» ¶ «Ci dev
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1934
essere dell’altro» interviene l’avvocato posando il suo
230
1934
infine si accorge che l’attenzione di tutti sta
231
1934
gente?» Com’è esile l’orecchio di Anna, venato
232
1934
sei unita con Marco? L’avevo quasi immaginato!» Anna
233
1934
e ci dev’essere l’arricchito di guerra che
234
1934
qualsiasi lusso?» E indica l’amante di Maria, che
235
1934
solletico nel loro animo, l’indizio di una puntura
236
1934
le ha prestato per l’occasione. È elegante Anna
237
1934
disagio? Teodoro suda, per l’abito invernale che è
238
1934
E la saluta. Vede l’ombra di lei curva
239
1934
non è stato Marco l’unico ad aiutarla? Ora
240
1934
necessario tra di noi l’accordo e la pace
241
1934
vuole. Molti non ce l’hanno: ecco la deficienza
242
1934
i raggi del sole. L’odore acre dello stagno
243
1934
I rappresentanti operai riaffermano l’intransigenza delle masse. ¶ Non
244
1934
la casa, chi firmerebbe l’affitto; elencano gli oggetti
245
1934
o della sua freddezza: l’aveva appena salutata quando
246
1934
a loro. ¶ Marco, lasciato l’ingegnere e il suo
247
1934
il suo brevetto, con l’andata in villeggiatura, si
248
1934
dà da fare con l’energia che gli è
249
1934
a leggere più volte l’elenco, ma la sua
250
1934
dell’ingegnere, firmata, con l’intestazione e col timbro
251
1934
fare quel lavoro? Rilegge l’avviso: “... Rivolgersi Ferriere Uva
252
1934
famiglie; lo sciopero è l’arma con la quale
253
1934
Dio! Un bel giorno l’acchiappo e lo mando
254
1934
avvilimento, che è già l’annuncio della sconfitta. E
255
1934
operai, ha inavvertitamente subito l’influsso dell’ambiente e
256
1934
massacrante per rendere popolare l’agitazione tra le masse
257
1934
su molti punti divergenti. L’occupazione operaia di alcune
258
1934
cerca ancora di schivare l’azione politica, sicuro che
259
1934
crearne ad Anna. Se l’accusassero per una sciocchezza
260
1934
le si siede vicino, l’aiuta a mettersi a
261
1934
finzione. Però è giustificabile: l’ambiente, la gente che
262
1934
ricrearsi una vita interiore; l’ultimo tentativo di unione
263
1934
incontro dicendogli che con l’andata via dei villeggianti
264
1934
resto della giornata, compresa l’ora terribile ed interminabile
265
1934
collina e già proietta l’ombra lunga delle mura
266
1934
ore del pomeriggio. Durante l’attesa Teodoro si mostra
267
1934
che tutto il resto!» ¶ L’uomo dai baffetti appuntiti
268
1934
sei fuori... Ti manca l’esperienza. Sì, lasciami dire
269
1934
noi ci troveremo con l’azione unitaria...» ¶ «Tu sei
270
1934
sei impreparato» fa grave l’uomo, lisciandosi i baffi
271
1934
fretta, per non perdere l’ultimo treno, e giungono
272
1934
luogo e prepararli per l’eventualità dell’occupazione. È
273
1934
da altri. È quasi l’alba quando si ritrovano
274
1934
pulegge, i motori prendono l’un l’altro la
275
1934
motori prendono l’un l’altro la rincorsa per
276
1934
I colpi hanno destata l’attenzione della signora che
277
1934
molto tempo prima che l’uomo si affacci all
278
1934
una chiave, oppure abbattere l’uscio, ma il fattore
279
1934
amministrazione. Marco freme, ma l’uomo non si decide
280
1934
lo fa trasalire: perché l’ha pronunciata? Si tratta
281
1934
quei due diavoli: mannaggia l’ora che gli ho
282
1934
indovinare oltre il senso l’umore di quelle parole
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mentre altri dormono. ¶ Finalmente l’uomo vien fuori, con
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proprio pochi mesi prima, l’ha fatta verniciare, che
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con gli attrezzi, spunta l’alba, e il cielo
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aspetto più triste; e l’estate, finita improvvisamente, sembra
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una finestra e lui l’apre, perché nella stanza
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pare che gli manchi l’aria. Sente sul collo
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è legge per tutti. L’opaca opera di Dio
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spunta da un vasetto; l’astuccio per terra; anche
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e in quel silenzio, l’attenzione dei presenti è
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da mangiare, lo vedi? L’ho portato! Non vogliono
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e s’accoccola tra l’erba. ¶ Giunge da Teodoro
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fredda, la luna rovescia l’ombra sottile del ponte
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sabbia. Si distende con l’occipite nel palmo della
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il sole, e tutto l’orizzonte è di un
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ferme: lo sciopero dilaga; l’avventura in cui egli
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vilmente mescolato sta diventando “l’eroica resistenza di Torre
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le palpebre, per rievocare l’immagine di Anna, ma
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fra un orto e l’altro. E poi, niente
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lavoro. ¶ Di qui vede l’intera casina bianca, quadrata
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accorgono che Marco se l’è svignata, i loro
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strana...» ¶ «... da una parte» l’interrompe il fattore, «e
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misteriosa è che nemmeno l’altro si sia fatto
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destro completamente denudato, e l’avambraccio, con lieve flessione
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disteso sul letto. Portata l’osservazione sulle altre parti
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gente, che hanno trascorso l’intera giornata intorno alla
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veder la morta. Durante l’attesa i bambini scrivono
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tra un proponimento e l’altro, passa delle ore
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che per necessità; ma l’uno e l’altro
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ma l’uno e l’altro gli rispondono insolenti
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morta; è tua: te l’avevo detto che bisognava
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i carrelli, uno dietro l’altro, sono tanti plotoni
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e gli dice: ¶ «Io l’ho sempre detto che
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di sé sente tutta l’ambiguità di quella sua
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è vero? e noi l’abbiamo preso a quel
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ferro, e glielo scaglia. L’uomo traballa un poco
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questione di disorganizzazione se l’impresa non è riuscita
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riuscita. Uno aggiunge che l’insuccesso è dovuto al
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il ferimento. Passa tutta l’altra mezza giornata nella
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curve, fingendo di fare l’equilibrista sulle piastre lucide
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il milite portuale che l’ha chiamato ha ripreso
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ora una palpebra ora l’altra divertendosi a far
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come ospedali di sera. L’ultimo ambiente è lontano
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rombo; ma basta farci l’abitudine. ¶ Viene svegliato da
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addosso la giacchetta come l’appendessero a un attaccapanni
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dormire? ¶ «È debolezza» fa l’uomo dalla maglia a
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dolce e intonata. Teodoro l’ascolta un poco, incantato
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strada. Qui, forse per l’improvvisa luce, si ferma
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capo chino sul petto: l’odore nauseante dei suoi
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il resto è perduto, l’anima e il corpo
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avviene con lentezza. Ora l’acqua non cade più