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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Umberto Fracchia, Il perduto amore, 1921

concordanze di «l»

nautoretestoannoconcordanza
1
1921
parete, sopra gli scaffali. L'orologio (lo guardai anch
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1921
signora, o signorina, guardava l'orologio. Era senza dubbio
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1921
con raccapriccio che, divisi l'uno dall'altro, uno
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1921
altro, uno qua e l'altro là, quei suoi
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1921
proprio conto a guardare l'orologio. Così accade delle
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1921
accaduto. E poi, per l'appunto, quella signora non
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1921
capelli, la sua pettinatura, l'espressione del suo volto
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1921
molto più che se l'avessi conosciuta da vent
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1921
marito. Era descritto così: «L'ho amato veramente un
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1921
mai sospettato in lui, l'arte di conquistare il
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1921
vene più nascoste fin l'ultima goccia di sangue
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1921
Dico a me stessa: — L'amor mio lo ha
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1921
cos'è di spaventoso l'intimità di due amanti
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1921
la mia? È scoccata l'ora tanto sospirata, in
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1921
come inebetito a guardare l'ultima lettera che, tremando
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1921
lucido, inamidato. Pareva che l'uno e l'altra
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1921
che l'uno e l'altra dormissero un soave
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1921
giovani. Essi erano allacciati l'uno all'altra da
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1921
dinnanzi ai miei occhi l'immagine di altre morti
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1921
messo a cercarla, e l'ho cercata tutto il
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1921
il giorno, ma non l'ho trovata... ¶ Esposito si
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1921
dal punto in cui l'avevo lasciata la mattina
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1921
un nascondiglio dove nessuno l'avrebbe più ritrovato. Luisa
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1921
lei dobbiamo parlare! Tu l'hai nascosta qui... Tu
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1921
tardato tanto stamani! Tu l'hai nascosta, e hai
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1921
faranno mai più... Infine, l'hai disonorata... Poichè Luisa
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1921
tu che cos'è l'onore di una fanciulla
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1921
fidanzata? Ebbene: ora che l'hai disonorata, ora la
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1921
mia... Mia fidanzata! Io l'ho nascosta, io l
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1921
l'ho nascosta, io l'ho salvata da te
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1921
Luisa, tua sorella, io l'amo... Noi, noi ci
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1921
gridai. E non tenere l'immagine di tua sorella
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1921
uscio, chiusi con fracasso l'imposta e sfinito, smarrito
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1921
una donna. Io non l'amavo, non la desideravo
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1921
non la desideravo: non l'avrei nè amata nè
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1921
dunque mai? ¶ Così venne l'alba, e incominciò la
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1921
via, madre nostra: dacci l'esempio... E le avrei
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1921
zitta, immobile, per conoscere l'effetto del suo primo
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1921
primo richiamo. Io non l'avevo udito nemmeno, non
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1921
VI. ¶ Era una santa? L'avrebbero beatificata un giorno
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1921
in casa aveva sempre l'atteggiamento d'una persona
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1921
di essere bella, io? L'ho forse mai rimproverata
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1921
e si incamminò verso l'uscio. Con la mano
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1921
mio stomaco a sopportare l'appetito come una regola
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1921
pensiero, il cervello arrugginito, l'anima lontana, ignara, assente
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1921
stesso tempo; ed essi l'avevano considerata come un
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1921
sarebbero uccisi per lei... L'avrebbero uccisa... Forse avevano
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1921
per lei... Questo era l'amore che avrei dovuto
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1921
per la via maestra, l'udii passare al trotto
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1921
dire quale sia stata l'ultima fine della collana
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1921
bande di svaligiatori, danno l'assalto alle botteghe, ne
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1921
Così Silvina rinnegò per l'ultima volta il suo
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1921
le risputava infuriato contro l'alta scogliera. Non si
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1921
Appena aveva visto fiammeggiare l'incendio nel porto s
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1921
di àncore, di botti. L'anima agitata gli avrebbe
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1921
gamba cercava nell'ombra l'altro ginocchio, per agguantarlo
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1921
che lo frugava. ¶ Allora l'altro prese Perdifiato per
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1921
tanta forza, che, perdendo l'equilibrio, egli cadde lungo
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1921
immobile, senza respiro, per l'acuto dolore che sentiva
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1921
la ferita, e con l'altra aggrappandosi al muro
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1921
a passare uno dopo l'altro gli involti di
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1921
di Perdifiato, gli appiccicò l'impiastro sulla ferita. ¶ — Non
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1921
paura! disse con sarcasmo. L'anima tua da questo
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1921
dal fianco il corpetto, l'impiastro di pancotto, la
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1921
dei ladri, dove Perdifiato l'aveva presa ragazza. ¶ Perdifiato
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1921
di ombra. Egli vedeva l'inferno aperto ai piedi
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1921
moglie e suo figlio l'avevano abbandonato. Forse Prisca
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1921
E il gobbo se l'è bevuto il mare
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1921
bello smeraldo, chi ve l'ha regalata? Dalla gobba
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1921
più grosso, manco male, l'hai lasciato a casa
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1921
Ed altri diceva strizzando l'occhio: — Eh! Eh! la
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1921
il naso: — Ohibò! Dove l'avrà tolta quella collana
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1921
avrà tolta quella collana? L'avrà mica rubata? ¶ Perdifiato
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1921
le poteva dare! Eppure l'aveva annodata nell'angolo
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1921
nulla ci dividesse, togliendoci l'uno alla vista dell
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1921
io abitavo quella. Non l'avevo ancora mai veduta
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1921
lato, è appoggiato, contro l'altra parete, il cassettone
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1921
noi stessi che neppure l'idea della morte sopprime
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1921
divorato dai cani. Tutta l'estate avevo passato le
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1921
frescura. Ma poi, sopravvenuto l'autunno, avevo dovuto cercare
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1921
così era passato anche l'autunno. M'avevano ricoverato
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1921
doveva essere molto lontana l'alba, quando mi parve
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1921
tratteneva il respiro aguzzando l'orecchio, cercando me nel
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1921
abitare di là... Te l'ho detto! Non piangere
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1921
Mi conosce. Lo conosco. L'ho intravveduto quando era
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1921
sul letto, e appoggiai l'orecchio alla parete. Poi
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1921
attraversata a piccoli passi l'ampia stanza, si veniva
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1921
morire liberamente di fame? L'anima triste di tutte
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1921
Quel giorno era appunto l'8 dicembre. Me ne ero
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1921
Non poteva assolutamente scegliere l'8 dicembre per dire addio
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1921
salivano lentamente, uno dietro l'altro. Nemmeno mi scusai
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1921
da me ed infilò l'androne. Prima di svoltare
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1921
Ho deciso di abbandonare l'impiego e di ritirarmi
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1921
sopra tanti registri aperti l'uno sull'altro, con
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1921
ed uno specchio. Forse l'altro, quello di destra
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1921
guardava con profonda malinconia l'orologio appeso in mezzo
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1921
domandò: ¶ — Io? Io te l'avevo ordinato? ¶ Silvina assentì
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1921
Tutti i dubbi, tutte l'angosce di poco fa
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1921
di Silvina era come l'onda di un mare
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1921
Allora Silvio aprì cautamente l'uscio e in gran
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1921
caldo caldo come questo. L'inverno di quest'anno
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1921
lo ringrazierò con tutta l'anima mia. ¶ Ma mentre
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1921
È di talpa... Dove l'hai presa? ¶ — Oh! rispose
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1921
una piccola cosa... Me l'ha prestata un'amica
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1921
colpi affrettati risonarono contro l'uscio e Soave entrò
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1921
bussati altri colpi contro l'uscio, ed entrò correndo
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1921
prenderla sul cassettone dove l'aveva posata la sera
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1921
principe. A precipizio aprì l'uscio e mosse qualche
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1921
la collana, se proprio l'aveva perduta in quel
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1921
Loreto, lo reee! ¶ Chi l'è che passa? ¶ Lo
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1921
fosse proprio là dove l'aveva posata la sera
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1921
c'era. ¶ — Ma dove l'hai perduta? domandò Silvio
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1921
diceva: — Vedrai che te l'hanno rubata! — Silvina rovesciò
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1921
Silvio, smettendo anche lui l'inutile ricerca, andò, per
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1921
frugargli nell'anima. Ma l'anima semplice di Silvio
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1921
verità. ¶ — Tu! tu me l'hai presa! gridò soffocando
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1921
pareva un'eternità, non l'avevo più riveduta. Rivedendola
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1921
a metà, e Silvina l'aprì del tutto, e
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1921
nell'angolo dove stava l'armadio, si gettò sulle
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1921
miraggio lontano, aveva veduto l'Invisibile trasvolare come un
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1921
landa dove lei sola l'aspettava paziente da tanto
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1921
di persona a sprangare l'uscio. ¶ Passai una notte
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1921
una notte angosciosa. Vidi l'alba grigia di novembre
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1921
brina che faceva candida l'erba; quindi nel silenzio
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1921
alta e nera com' l'orinal del re de
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1921
d'avena, e bastava l'ombra della frusta a
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1921
pancia vuota della bestia l'acqua bevuta alla fontana
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1921
interminabili ore. Finalmente dopo l'ultima salita, sotto il
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1921
Casacca dopo averle versata l'avena nella mangiatoia. Incominciava
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1921
e che tutti noi l'ascoltassimo in silenzio, e
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1921
recitò il pater e l'ave, e poi disse
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1921
il suo ultimo desiderio, l'annuncio dell'imminente visita
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1921
e pensando che ora l'avrei uccisa, che hai
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1921
a sè. E quando l'ebbe abbracciata, con tutte
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1921
quella pietosa scena, con l'orecchio teso sempre all
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1921
a lungo così strette l'una all'altra, senza
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1921
capì, allora, perchè io l'avessi trattata tanto brutalmente
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1921
tanto brutalmente poco prima; l'avessi picchiata e insultata
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1921
Silvina, e poi con l'indice teso le faceva
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1921
Silvina. Voleva dire: — Te l'affido... non lasciarla partire
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1921
mi sembrò che negarle l'ultima gioia, allontanare anche
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1921
stato a spiare dietro l'uscio quando avevo introdotto
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1921
volle vedere Silvina, perchè l'orgoglio vinse, anche in
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1921
mostrarsi debole, anzichè seguire l'impulso generoso che lo
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1921
quadrata. Frufrù invece aveva l'aspetto di una bambina
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1921
invece una rosa. Soltanto l'orrore del caldo era
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1921
di Loreto, entrò finalmente l'atteso zio Stanislao. Questo
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1921
che sia? Ha tutta l'aria di un passerino
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1921
voluto compiangere Silvina per l'ingrata sorte di Silvio
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1921
aguzzo che ne sciupava l'ovale, e tradiva più
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1921
sorrise a Silvina che l'ascoltava benevolmente, e continuò
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1921
stessa, Silvina rinnegò per l'ultima volta, irreparabilmente, padre
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1921
sua compagna di solitudine l'aveva condotta in una
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1921
dolcemente sul letto e l'abbracciò. ¶ — Mi piaci tanto
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1921
a tutto debba bastare l'amore, la prima volta
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1921
accanto a Silvina. Allora l'abbracciò, e posando il
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1921
calda e vellutata, come l'alito caldo fa sullo
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1921
anch'ella potesse ammirare l'opera delle sue mani
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1921
che Soave le slacciasse l'abito viola e poi
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1921
abito viola e poi l'abito azzurro, disse semplicemente
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1921
raggiunse sotto le coltri, l'abbracciò stretta stretta e
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1921
perchè il suo pudore l'aveva abbandonata, quella specie
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1921
era così triste come l'altro. Silvina si vestì
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1921
per andare all'ospedale. L'ospedale era un gran
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1921
povera povera di sole. L'azzurro del cielo sembrava
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1921
uscita tremando. Quantunque per l'abbaino piovesse un po
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1921
avendola ammirata all'Alhambra, l'aveva paragonata ad una
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1921
uno sforzo per scartare l'immagine dello zio Stanislao
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1921
ironia, e sostituirla con l'immagine ben altrimenti rispettabile
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1921
d'un vecchio, aveva l'aspetto di un uomo
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1921
sì, aveva compiuto perfettamente l'opera sua, vestendolo con
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1921
dice, irreprensibile e secondo l'ultimo figurino; alti colletti
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1921
più giovinetto, ho ancora l'anima semplice d'un
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1921
un paese freddo, dove l'ingenuità è degli uomini
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1921
nell'altra stanza perchè l'accompagnassi al piano, non
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1921
avrebbe voluto lasciar subito l'ospedale, ma i medici
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1921
lunghi giorni prima che l'infermiere gli restituisse i
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1921
uscire nell'atrio. ¶ Era l'ora dell'imbrunire. Trovò
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1921
la luce, aveva creato l'ombra, nella quale ora
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1921
sotto quei panni miseri, l'affanno che gli toglieva
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1921
e croci, e fermando l'indice sopra un nome
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1921
mano sull'uscio e l'aprì. La stanza era
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1921
cercò febbrilmente una candela, l'accese, ed esausto cadde
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1921
se fosse per mancargli l'ultimo spiraglio di luce
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1921
come sempre, e poi l'avrebbe riveduta, lei, lei
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1921
proprio lei viva, come l'aveva posseduta un giorno
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1921
subito la falsità e l'inconsistenza. Ma forse ella
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1921
affatto indifferente che egli l'accusasse ora d'averlo
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1921
pensiero, distruggere una dopo l'altra tutte le sue
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1921
avvicinarsi saltellando, e finalmente l'uscio si aprì. Alla
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1921
di paura scorgendo inaspettatamente l'ombra sua nera distesa
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1921
tu non fossi guarito? ¶ L'anima abbuiata di Silvio
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1921
questa lettera tu non l'hai mai veduta? Non
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1921
a che punto arrivi l'ingenuità di una fanciulla
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1921
protettori, nè di innamorati. L'uomo che deve piacere
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1921
momento perplesso a guardare l'uscio per il quale
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1921
della natura che governa l'universo intero con una
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1921
legge sola, e fece l'insetto e l'uomo
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1921
fece l'insetto e l'uomo allo stesso modo
200
1921
la mantide assolutamente simili; l'una dotata di occhi
201
1921
maschi della sua specie; l'altra tutta colorata del
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1921
del paradiso, ella è l'immagine viva della sorella
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1921
in un unico sguardo l'immagine lontanissima di Dio
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1921
le si avvicina e l'abbraccia sospirando: — Mia! Finalmente
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1921
uomini avevano dovuto circondare l'amore di molte idealità
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1921
idealità per non vedere l'istinto crudele che lo
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1921
seppe di uno che l'aveva veduta uscire a
208
1921
giorno non fu più l'uomo sereno e gioviale
209
1921
poteva dire di avere l'intera città ai propri
210
1921
tanti colori che vedemmo l'altrieri! Brutto cattivo! Non
211
1921
diceva, sono libero come l'aria. Pochi uomini sono
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1921
non dureranno molto... ¶ Silvio l'attirava a sè, le
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1921
i ragni facevano tra l'uno e l'altro
214
1921
tra l'uno e l'altro. Allora Silvio andava
215
1921
una le sue illusioni, l'amore di Silvina, la
216
1921
la benevolenza degli uomini, l'avvenire radioso che lo
217
1921
quell'avviamento alla vita. L'aria imbruniva, e le
218
1921
il nobile animo e l'amore di Silvina, pregandolo
219
1921
nella fiducia incrollabile che l'aiuto da tutti promesso
220
1921
nell'intento di dichiarare l'esser suo, di richiamare
221
1921
richiamare sopra di sè l'attenzione della fortuna, che
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1921
che può presentarsi sotto l'aspetto di una bella
223
1921
era gialliccio e senza l'ombra di un pelo
224
1921
appuntando tra i capelli. L'abbracciò, la coprì di
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1921
piccola viola nascosta: io l'ho colta. Ora come
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1921
più nascondersi? Il principe, l'amico mio, ha ragione
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1921
dette a Silvina. ¶ Finì l'estate. In uno dei
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1921
il suo magro tesoro, l'abbracciò piangendo e si
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1921
trasportare. ¶ Nei nostri paesi l'autunno è brevissimo. L
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1921
l'autunno è brevissimo. L'inverno succede all'estate
231
1921
sensi mortificati, poichè se l'inverno non ha i
232
1921
e di pietra; senza l'oro del sole, senza
233
1921
oro del sole, senza l'azzurro del cielo, senza
234
1921
e paurosamente deserti. Per l'appunto pioveva. Le gronde
235
1921
focacce, ce le imboccavamo l'un l'altro ridendo
236
1921
le imboccavamo l'un l'altro ridendo con buffi
237
1921
Silvina si alzò, aprì l'uscio, attraversò il corridoio
238
1921
il capo di sotto l'ala dove l'aveva
239
1921
sotto l'ala dove l'aveva allora riposto, e
240
1921
povere donne, tutto è l'abitudine. Lei poi immagino
241
1921
gola. Nel delirio non l'aveva mai abbandonata. Vedevo
242
1921
quella notte memoranda, spazzando, l'aveva trovata là dove
243
1921
tempo di fiatare, se l'era cacciata nella più
244
1921
usava di solito accompagnare l'andirivieni della sua scopa
245
1921
scopa con dispettosi grugniti, l'udirono invece cantare, con
246
1921
senza voltarsi indietro, infilò l'uscio e se ne
247
1921
abbaglianti. Poi, curvandosi appena, l'aveva con due dita
248
1921
tutte le sue rivali l'avrebbero invidiata, vedendola apparire
249
1921
in pieno. Ella guardava l'acqua verde che ondeggiava
250
1921
suo sacco fosse scoccata l'ora fatale, i suoi
251
1921
tanto che al confronto l'acqua verde del mare
252
1921
ridere. — Scommetto, disse, che l'hai pagato più di
253
1921
nero dove sta chiuso l'uomo nero, e questo
254
1921
pronunciate queste spaventose parole, l'orologio nel sacco, stanco
255
1921
stessa del sole. Dio l'aveva infine premiato! ¶ Porfirio
256
1921
d'un minuto. Quando l'ebbe afferrata, se ne
257
1921
all'onestà di chi l'aveva trovata per ricuperarla
258
1921
parava dinnanzi o voltava l'angolo della prima strada
259
1921
deciso di affrontare finalmente l'inevitabile quanto sospirata conclusione
260
1921
una cassa d'abete. ¶ L'autunno era trascorso: incominciò
261
1921
accanto al fuoco, e l'immagine di Daria, quella
262
1921
chiusi per non vedere l'immagine alta e diritta
263
1921
essere roba rubata, perchè l'ho presa quasi per
264
1921
di questa bellezza, non l'ha avuto mai! ¶ Si
265
1921
volte d'abito, per l'unica gioia di vedersi
266
1921
aveva mai conosciuto, Silvina, l'ingenuità fiduciosa dei miei
267
1921
capito che cosa sia l'amore di una fanciulla
268
1921
alla finestra, a respirare l'aria profumata dai fieni
269
1921
le indefinibili musiche che l'ombra stellata delle sere
270
1921
giorno solo, in tutto l'anno, questo tratto di
271
1921
dove esso sale lungo l'argine, vidi quel giovane
272
1921
al cielo che tutta l'illuminava. ¶ — Presto! Presto! gridai
273
1921
andammo a pregarla attraverso l'uscio, ma non rispose
274
1921
nessuno. Quando mio padre l'aveva raccolta sull'erba
275
1921
sull'erba, dove io l'avevo lasciata, Silvina piangeva
276
1921
un grido, e Silvina l'aveva creduto morto. Poi
277
1921
in un sasso. Allora l'aveva veduta mia madre
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1921
per la prima volta l'abbandonava, quel dominio di
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momento il suo orgoglio l'aveva abbandonata d'un
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nuova di Silvina io l'accarezzavo struggendomi di tenerezza
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mamma, nemmeno me che l'adoro, nemmeno suo padre
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poco a poco verso l'altra estremità della casa
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di quando in quando l'udivo ancora muoversi, aprire
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stanza. ¶ Aperto adagio adagio l'uscio, mi bastò di
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di luce che spartiva l'uscio socchiuso della stanza
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distinto di un'ombra. L'imposta lentamente lentamente s
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Fece un passo verso l'uscio. Ma io mi
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posi fra lei e l'uscio, e la supplicai
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sulla strada soleggiata, provai l'impressione di destarmi da
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un pappagallo sul trampolo; l'insegna d'un'osteria
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quella varietà di colori, l'intensità della luce, mi
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la bellezza, la purità, l'amorosa musica del cielo
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ci veglia amoroso quando l'incubo ci desta improvvisamente
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il candore, la pietà, l'amore sono e rimangono
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sostenesse e le portasse l'aria: senza peso. Strana
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in uno stato ipnotico. L'ovale del volto terminava
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ieri che sto con l'orecchio attaccato agli usci
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mia immagine come non l'aveva avuta mai, e
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quella meravigliosa cravatta, passai l'uscio. Sull'uscio incontrai
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unico lume la luna. L'aria era così azzurra
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possono finalmente conciliarsi con l'impossibilità di soddisfarli; la
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trangugiando un boccone dopo l'altro. Che cosa significavano
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un grido soffocato. Sotto l'urto delle mie ginocchia
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un angolo, immobili, stretti l'uno contro l'altra
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stretti l'uno contro l'altra, Clauss e Daria
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la porta ed entrai. L'oste stava seduto in
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d'aceto, signore, — disse l'oste. — Il vino non
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intera si arrestasse, e l'anima rimaneva sospesa, come
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punto di abbandonarmi. ¶ Infine l'oste si mosse e
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questo ci consola... ¶ Io l'ascoltavo. M'ero seduto
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Quel ragazzo m'ha l'aria di uno che
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detto così ed io l'ho aspettata un'ora
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tu? ¶ — Anch'io... ¶ X. ¶ L'uscio si mosse come
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spuntarono quattro dita. Poi l'uscio non si mosse
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immobili, nella fessura. Dietro l'uscio qualcuno ora stava
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all'uscio e feci l'atto di aprirlo. Subito
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trassi bruscamente a me l'imposta e vidi contro
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è Daria? — ripetè con l'accento della disperazione. — Dov
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Non so... Da Clauss. L'ho lasciata laggiù. ¶ — Ah
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Ma parla, dunque, per l'amore di Dio! supplicavo
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Eccola questa sgualdrina! Te l'ho portata. Prenditela... ¶ Sudavo
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di Sterpoli echeggiò dietro l'uscio socchiuso, chiamandomi per
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sul letto, voltato verso l'uscio, con la faccia
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estranee, che ci sospingeva l'un verso l'altro
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sospingeva l'un verso l'altro, lui e me
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in briciole, in polvere! L'idea della morte mi
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sempre vittoriosa, urlare: — Lasciala! L'ho pagata col mio
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come in un soffio. L'ombra si arresta. — Chi
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e colpi sordi contro l'uscio, voci rauche, grida
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Chiusi la finestra, chiusi l'uscio a doppio giro
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quella rosa? Chi me l'aveva appuntata sul petto
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che a molti altri l'omissione di questo particolare
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la moda vuole che l'arte del romanzo e
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che hanno adesso e l'arte narrativa non aveva
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più d'ogni altro l'avevo ammirata sul candore
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morte finalmente si placò, l'immagine di Daria mi
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le rade nuvole naviganti l'azzurro, in aggruppamenti inaspettati
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per questo. Io vivo l'imperfetta vita delle ombre
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stormire di notturne boscaglie. L'aria è sempre piena
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giorno, quando nessuno se l'aspettava, una lettera munita
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stringendo un fazzoletto. Brillava l'anello sull'anulare. Raramente
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altri. ¶ Da mezz'ora l'aria s'era fatta
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noi due, sulla terrazza. L'arcobaleno era molto pallido
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buona o cattiva; non l'amore di una donna
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il mio coltello! — gridò l'altro saltando fuori. L
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l'altro saltando fuori. L'abbracciò stretta e le
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avessi rivolto, una dopo l'altra, tali domande! Noi
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della sua casa, come l'avevo veduta mille volte
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che apparve poco dopo, l'aria divenne più densa
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fra quelle quattro pareti. L'unica finestra si apriva
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riccioli rossi gli davano l'aspetto tragico e buffo
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Clarissa, la baci con l'anima o col corpo
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anima o col corpo? L'importante non è di
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molta semplicità (troppa semplicità) l'hai toccata nella sua
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piaga... ¶ — Come? — mormorai. — Io l'ho umiliata? ¶ — Sì. Se
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vergognate di piangere? — non l'avresti maggiormente umiliata ed
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umiliata ed offesa. Così l'hai ferita nel suo
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Infatti che cosa diventa l'orgoglio di una donna
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vuole da me? Certamente l'avevo offesa; volendo consolarla
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avevo offesa; volendo consolarla, l'avevo umiliata. Ella mi
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come uno specchio velato, l'eco di un'altra
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sdegno, la sua forza l'avevano abbandonata. Piangeva con
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un colpo leggiero contro l'uscio della mia camera
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una voce, un nome. L'uscio si spalancava. Una
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riso vitreo mi feriva l'orecchio ed io avevo
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a tarda notte. Verso l'alba la stanchezza s
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per le scale e l'ho raggiunta in istrada
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carne muta colore, come l'opale, o la madreperla
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giardino di palme che l'onda lambiva da tre
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tutti pazzi. ¶ Clauss aveva l'aspetto di un ragazzo
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gran colpo... ¶ — Davvero... — mormorai. — L'ho veduto dopo, a
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cerca, alla mia età, l'affetto e la dimestichezza
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soggiunse, — perchè dunque liberassi l'uccisore di Behela. Io
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stessa corda, come prevedevo, l'omicida s'impiccò il
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voce, lo sguardo, o l'abito, che era bianco
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dica che io non l'amo, che io non
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amo, che io non l'odio, che io non
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casa, dentro, aveva piuttosto l'aspetto di una bottega
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Forse perchè se non l'amo si uccide? ¶ — No
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ed ambedue ci sedemmo l'uno di fronte all
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dirottamente!... ¶ — Ah! — continuai con l'impeto di un insensato
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che si cela sotto l'impassibilità del suo volto
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sua prigione, ed egli l'ebbe odorata a lungo
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offrirsi ma io non l'ho voluta? ¶ — No! — esclamai
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nostra vita era come l'ho descritta: una vita
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descrisse a vivi colori l'aspetto delle vie e
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del mondo, come se l'avesse conosciuta da vent
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storia dei loro autori, l'anno in cui furono
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la sua compagnia come l'ultima delle mie sventure
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sfilavo la giacca e l'appendevo al piolo. Allora
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a poco a poco, l'uomo discende al bruto
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è verissimo che avviliscono l'uomo, e lo rendono
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si spogliava, consideravo mestamente l'avarizia del suo piccolo
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con una penna rossa. L'abito è sempre lo
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una lotteria. E per l'appunto aveva il piede
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spalla e mi fece l'occhietto. ¶ — Non pensarci, disse
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per paura che Isacco l'udisse dall'altra stanza
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Mi conoscevano male, tanto l'una che l'altro
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tanto l'una che l'altro! Quantunque fingessi di
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suo fratello, certo non l'aveva mai guardata a
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ne andava e Luisa l'accompagnava fino all'uscio
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conseguenze, quelle che nemmeno l'uomo più pio subisce
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dove non c'era l'amore. Ogni sentimento di
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vino non è come l'altro. Non mi va
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Ma quando c'è l'amore, penso che l
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l'amore, penso che l'amore trasformi in una
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spirito. Deve essere come l'incontro di due fuochi
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d'un agonizzante. Poichè l'amore distrugge incessantemente ciò
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del mio lavoro, presi l'abitudine di uscire da
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chiave nella serratura e l'apriva, e prima di
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con un colpo, sbatacchiava l'uscio e dava il
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gargarizzarsi. Tossiva, sputava, versava l'acqua nel catino, si
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nemmeno per un attimo l'idea che egli possa
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attraverso le ciglia socchiuse, l'ombra bianca della sua
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a sè adagio adagio l'imposta. Che fortuna esser
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passò. Senza chiudere, riaccostò l'uscio. Dopo, per quanto
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neppure per un attimo l'impulso di aprirle. Non
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Invece mi rallegrai quando l'udii che s'allontanava
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allontanava singhiozzando, e poi l'udiii, singhiozzando, rientrare nella
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giorno. Incominciava a sbiancarsi l'ombra. Mi vestii in
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attraversai la stanza, aprii l'uscio e lo richiusi
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sua madre. Sua madre l'afferrò per i capelli
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di rosso come se l'avesse stretta una corona
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ogni giuntura, come se l'avessero bastonata. Il letto
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là sfatto, come io l'avevo lasciato. Luisa si
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nel pugno, nè perchè l'avesse presa sul cassettone
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sul cassettone, nè perchè l'avesse portata a letto
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qualche immenso gigante che l'avesse presa nel palmo
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palmo della mano, e l'avesse coricata là nel
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che passava domandavo, toccandomi l'ala del cappello: — Scusi
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mormorò Isacco, perchè tu l'amassi un poco... E
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un poco... E tu l'hai uccisa! ¶ Isacco chiuse
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Ora che ho perduto l'amore di Luisa, ora