parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cosimo Giorgieri Contri, Le orme del satiro, 1920

concordanze di «l»

nautoretestoannoconcordanza
1
1920
della sua creatura... Ella l'adora... ¶ Un ronzio, un
2
1920
un fremito di avversione, l'avversione di tutta una
3
1920
di vaniloquio. – Non te l'ha detto mai... ¶ – Ah
4
1920
mio? ¶ La prima, forse l'ultima parola del suo
5
1920
Gli occhi vitrei brillarono: l'ombra ne uscì, parve
6
1920
sua madre aveva compiuto l'ultimo viaggio. All'uscita
7
1920
stazione ecco di nuovo l'automobile, ma con lo
8
1920
cripta dei Marè. Guardava l'aria, il sole, le
9
1920
Del resto c'è l'avvocato Ardano che fa
10
1920
al cugino: ¶ – Ti lascio l'automobile, me lo rimanderai
11
1920
Vuoi esser solo? – soggiunse l'altro, con una intuizione
12
1920
che precedono, un attimo, l'irrompere di una nevralgia
13
1920
figlia! Ah la tristezza, l'orrore di quella parola
14
1920
sgombero, entrava il sole, l'aria, il caldo. Un
15
1920
della camera da letto: l'aperse. ¶ E si buttò
16
1920
era morta? Sua madre: l'essere per cui egli
17
1920
nelle sue parole? Soltanto l'amicizia che vuol consolare
18
1920
vincesse, la minaccia e l'ostilità si sciolsero. ¶ Giovanna
19
1920
volevo, ti dico... Me l'avreste presa, voi, ne
20
1920
io, sua madre, non l'avrei più potuta vedere
21
1920
dinanzi alla sua calma, l'impeto della donna cadde
22
1920
eterno del padre, riavere l'intuizione tradizionale del potere
23
1920
scorrer da una fonte l'acqua perché arrivi finalmente
24
1920
benché non dovesse sapere, l'ho sempre educata a
25
1920
no... Prima eri soltanto l'amico... E io ero
26
1920
del popolo piemontese per l'aristocrazia: ¶ – È una nobile
27
1920
Egli si sentì come l'uomo tratto in fondo
28
1920
ci avevo messo tutta l'anima mia, io! Volevo
29
1920
avrei tenuto: e me l'avreste tolta... ¶ – Non più
30
1920
ripensò agli amici che l'avevano aiutata a che
31
1920
donna!». ¶ – Laurina cresceva. Tu l'avessi vista! È stata
32
1920
amore! A cinque anni l'ho messa a scuola
33
1920
a ogni tratto, come l'onda che assalta uno
34
1920
giovinezza, il fremito e l'alito di una bocca
35
1920
compromessi che può suggerire l'esperienza della vita gli
36
1920
di più, tentò quasi l'acqua col piede. Un
37
1920
disse, ritraendosi. ¶ Pure, per l'atto il pensiero si
38
1920
conte Marè di Pralbuono, l'uomo elegante non per
39
1920
lo avrebbe potuto per l'amore? In un attimo
40
1920
disascondono a un morente, l'amore gli si rivelò
41
1920
cercò una carrozza, diede l'indirizzo di casa sua
42
1920
che il signor conte l'aspettava. Credevo che sarebbe
43
1920
infisse le labbra. Baciò l'ultima parola, il nome
44
1920
quel treno va verso l'Italia... Fra tre, fra
45
1920
si tendono... Marco guarda l'express, nero, enorme, fumante
46
1920
giardini sonnolenti; a destra, l'albergo, quell'hôtel des
47
1920
che lo hanno percosso, l'impeto che lo ha
48
1920
atto... Tutti e due, l'uno l'egoista, l
49
1920
ragazza no. Mi ha l'aria di una piccola
50
1920
le sue parole segnano l'espressione del suo viso
51
1920
gli alberi proteggono qui l'adunata, là la solitudine
52
1920
non ha detto nulla, l'ha lasciata partire. Sempre
53
1920
tra sé e lei l'irrimediabile, con una parola
54
1920
dei portici! E sotto l'apparente gaiezza pare a
55
1920
ad un salvatore. Ettore, l'incorruttibile Ettore, si sta
56
1920
E sono così vicini. L'albergo è a due
57
1920
si vena di mondanità, l'uno ostentando i suoi
58
1920
suoi armenti nei pascoli, l'altra, sia detto con
59
1920
le abitudini sono prese, l'impiego del tempo è
60
1920
Noemi; dall'altro Ettore, l'uomo dalla testa solida
61
1920
sangue, pareva aver lavato l'anima sua di ogni
62
1920
anche, mescendo al dilettevole l'utile, un piccolo capanno
63
1920
nel giardino e raggiunse l'amica. Era adesso davanti
64
1920
Ah! E una rivelazione l'abbatteva ad un tratto
65
1920
E fu di nuovo l'incanto, più profondo ancora
66
1920
e sul mio petto...» ¶ L'ascoltatore trasalì più forte
67
1920
di chinar su lui l'ombra de' suoi occhi
68
1920
visto tremare, disfatto, con l'anima prona dinanzi a
69
1920
ogni altro visitatore. Poi, l'inanità del suo progetto
70
1920
progetto gli si affacciò. L'ingegnere non c'era
71
1920
evitarla? Per un istante l'immagine di quella donna
72
1920
amava, quando cercava soltanto l'avventura?... No, no; meglio
73
1920
lì in fondo, dove l'aria era più fresca
74
1920
a quella rivelazione, non l'aveva punta un poco
75
1920
sorprenderla? ¶ Sì, sì, così. L'avrebbe trovata, se non
76
1920
se non quella sera, l'indomani o un'altra
77
1920
dovevano fare ad Aix. L'ingegnere tornava l'indomani
78
1920
Aix. L'ingegnere tornava l'indomani, si sarebbe combinato
79
1920
guardò. E certo, malgrado l'ombra, vide il suo
80
1920
del pudore antico contro l'emozione nuova... Così la
81
1920
si divincolò: gli gittò l'anima sua, il suo
82
1920
così nei suoi sogni! ¶ L'albergo dormiva. Marco penetrò
83
1920
dolore. Per un momento l'annuncio scivolò quasi sulla
84
1920
violento sforzo egli ricuperò l'impero su sé stesso
85
1920
il primo treno per l'Italia? ¶ – Alle cinque, signor
86
1920
sgomento annebbiato lo prese. L'abbandonava? Lasciava il paese
87
1920
detto, che avrebbe pensato, l'indomani? Avrebbe sofferto, anche
88
1920
i canti dei galli. L'usignuolo taceva da un
89
1920
Grave? – mormorò Marco. ¶ – Se l'attacco si rinnova, sì
90
1920
vivamente gli andò incontro; l'altro si ritirò nel
91
1920
vita... ¶ – Oh! monsignore, come l'ha trovata? ¶ – Tu, figliuol
92
1920
Pareva volesse dire che l'amore come lo intendono
93
1920
fatto male, molto male... L'ho fatto per il
94
1920
sentire, stando così, che l'alito dell'affetto tante
95
1920
Marco, in un gemito... ¶ – L'ho taciuto per tredici
96
1920
non ha mentito... Glie l'ho fatto giurare sulla
97
1920
le dimissioni, subito, e l'impegno di andar via
98
1920
morto! È triste! Ma l'avevo detto! Ed era
99
1920
ad un punto avvertì l'eccesso e tentò di
100
1920
senza quello... Non è l'onestà soltanto che conta
101
1920
che aveva sofferto; che l'immagine di quell'uomo
102
1920
ne aveva sofferto... Ah! L'innamorato finiva come un
103
1920
la vergogna che uccide l'amore: ma anche, forse
104
1920
Un fiotto di pietà l'invase. Infine che male
105
1920
con il marito. Guardò l'ora: poco mancava all
106
1920
chiamò un fiacre, diede l'indirizzo di Corso Siccardi
107
1920
cenno affermativo, prima che l'altro potesse rispondere, aggiunse
108
1920
Come, in giardino? osservò l'altro rispettosamente. Il signor
109
1920
per salutarlo affabilmente. ¶ – Non l'aspettavo, oggi... Come è
110
1920
nel discorso. Adesso che l'aveva vicina; il pensiero
111
1920
Ma questa poco capiva l'italiano: e si appartava
112
1920
finestra aperta, onde veniva l'odore, il rumore della
113
1920
invece, che gli porse l'appiglio. Ella si era
114
1920
essere così grave per l'ascoltatrice, prendeva la stessa
115
1920
che gli davano come l'impressione di una carezza
116
1920
di una tragedia o l'intuito di una comicità
117
1920
lo stesso... domani... domani l'altro... A Torino si
118
1920
ricadrebbe su di me?! ¶ L'espressione di crudeltà cresceva
119
1920
verso la galleria, verso l'aria che entrava dalla
120
1920
prima, come un'umiltà l'occupava. ¶ – Mi scusi, Marè
121
1920
Ed ella non amava l'altro, non lo aveva
122
1920
chi doveva accompagnarla era l'altro... ¶ Un po' enigmaticamente
123
1920
idea, o rappresentavano solo l'espressione d'una candidezza
124
1920
Era inteso che egli l'aspetterebbe all'uscita dell
125
1920
in breve la strada, l'aspettava seduto sopra un
126
1920
se qualche dolce presenza, l'empisse, come si rianimerebbero
127
1920
fu vicino a Noemi. ¶ – L'abbiamo fatto aspettare? Ma
128
1920
due passi indietro, scherzosamente, l'abbracciò con uno sguardo
129
1920
di galanteria sorridente. ¶ – Non l'ha mai sentita! ¶ Marco
130
1920
fu più accorta. ¶ – Me l'hanno detto... ¶ – Bugia! – fece
131
1920
e il sole, e l'occhio del lago in
132
1920
mi passa presto... ¶ Marco l'ascoltava, preso come nella
133
1920
e quasi religiosa, ecco, l'ammirazione diventava più umana
134
1920
a sua madre che l'aspettava. Non aveva detto
135
1920
come in un martirio. L'amava, l'amava! E
136
1920
un martirio. L'amava, l'amava! E lei? ¶ Tornò
137
1920
che crea o alimenta l'amore: e un orgoglio
138
1920
ombra, ma come se l'ombra vi si fosse
139
1920
sempre da fare con l'ingegnere, così... ¶ – Bene! Bene
140
1920
vecchia signora non accolse l'espansione. Ella aveva un
141
1920
Almieri? ¶ – A me? – chiese l'interpellato. E fece un
142
1920
La signora è bellissima: l'ho vista l'altro
143
1920
bellissima: l'ho vista l'altro giorno in carrozza
144
1920
giorno in carrozza... ¶ – Ah! L'avete vista? – chiese Bardosi
145
1920
la barba lunga mentre l'ascultava. ¶ – Allora preferisci me
146
1920
pedagogo; e si ricordò l'ironia con cui parole
147
1920
disse Giovanna a cui l'uomo lavoratore e l
148
1920
l'uomo lavoratore e l'uomo conservatore non facevano
149
1920
balli, magari... e magari l'amoroso! eh sì, sì
150
1920
amoroso! eh sì, sì: l'amoroso... Lo so io
151
1920
che forse aveva già l'amoroso... E la figura
152
1920
quel capezzale, egli provava l'impressione di un mondo
153
1920
Che gli faceva tale l'atmosfera, l'ambiente di
154
1920
faceva tale l'atmosfera, l'ambiente di quella piccola
155
1920
quella sera... Era partito l'indomani mattina, in treno
156
1920
a Torino, adesso, con l'aprile... La collina è
157
1920
Capperi! Che banchetto! ¶ Marco l'aiutò a sollevarsi di
158
1920
impugnasse un'arma: e l'ammonì dolcemente: ¶ – Non così
159
1920
bronchi, che scomparirà con l'aria buona. Domani, se
160
1920
Ecco: domani no, domani l'altro nemmeno... Venerdì, vuoi
161
1920
detto domani o domani l'altro? Era un effetto
162
1920
erano dispersi: restava soltanto l'alito tepido dell'aprile
163
1920
Vittorio in fondo, oltre l'arco dei portici, già
164
1920
Il cielo si pulisce, l'aria lustra. È un
165
1920
sotto i platani. Non l'aveva mai vista fuori
166
1920
nel cuore. Dunque egli l'amava: l'amava? ¶ La
167
1920
Dunque egli l'amava: l'amava? ¶ La seguì, come
168
1920
sul suo aspetto serio l'unico tocco di un
169
1920
tocco di un sorriso... ¶ L'amava? Ebbene? Si sentiva
170
1920
già avvertendo, come fa l'uomo sempre quando ama
171
1920
leggera e delicata, come l'ammaccamento della buccia di
172
1920
la signorina Noemi, ridendo. – L'ho visto l'altra
173
1920
ridendo. – L'ho visto l'altra mattina sotto i
174
1920
è vero, miss Craig? ¶ L'accompagnatrice assentì. In quell
175
1920
la prima volta che l'ho conosciuta! ¶ – Ah! Non
176
1920
era via, laggiù, sotto l'arco verde degli ippocastani
177
1920
degli affari, e per l'abile scelta fatta da
178
1920
divertiva immensamente, lo divertiva l'importanza che ella dava
179
1920
era Noemi? ¶ Ne aspettava l'apparire, con il cuore
180
1920
alla marchesa di Caminetto, l'accaparrò per un discorso
181
1920
Egli non poteva avere l'aria di aver dimenticato
182
1920
esente di dolcezza... Egli l'amava: ella no. Che
183
1920
grazie dei suoi gesti, l'ombra dei suoi occhi
184
1920
grazia fluida le dava l'aspetto di una di
185
1920
Marco, quasi tristemente. – Me l'ha già detto tante
186
1920
inconscia di Marco risolveva l'enigma a suo modo
187
1920
come il senso, come l'intuito della stia purità
188
1920
tanto inadatto a destare l'amore in quel cuore
189
1920
riuscendovi male. Sempre, quando l'ora si avvicinava egli
190
1920
No, quel giorno non l'avrebbe vista. Vi era
191
1920
Ma Andreini, capisci! Non l'avevo detto io che
192
1920
Io non c'ero: l'ho saputo da Martilli
193
1920
ed ambigua. Anche Marco l'aveva a prima vista
194
1920
talvolta e talvolta supera l'apprezzamento, lo aveva avvertito
195
1920
ignora e teme dove l'amore potrà condurlo. La
196
1920
le piaceva che Marco l'amasse. Aveva egli le
197
1920
Le parole del veglione l'avevano confermata in questa
198
1920
tessuto dalla sua fantasia, l'aveva interessata, aveva dato
199
1920
il bisogno di tuffar l'anima nel verde e
200
1920
con alcuni giovani che l'accompagnavano vi scendeva qualche
201
1920
davano come un'ebbrezza, l'ebbrezza dei primi passi
202
1920
Non pareva più ormai l'esile fanciulletta, troppo bruna
203
1920
e di piante verdi, l'eleganza, fragile e solida
204
1920
che vi rimanevano tutto l'anno. Certo, a starci
205
1920
figlia? – chiese. – Dovrei cercarla. ¶ – L'ho vista, là. Ecco
206
1920
raddrizzò sul busto, riprovò l'orgoglio della sua bellezza
207
1920
landa selvaggia, in cui l'eterno soffio del mare
208
1920
Ma, sotto, un mormorio l'accolse: i giovani, gli
209
1920
la signora dietro con l'uomo dalla tuba grigia
210
1920
previsioni erano giuste. Egli l'aveva seguìta. ¶ – A che
211
1920
dieci, fra cinque minuti l'avrebbe rivista. Che le
212
1920
che in altri tempi l'idea di rivedere una
213
1920
pendìo, fu sulla strada. L'odore dei leandri e
214
1920
pur essi, aveva sostituito l'aroma dei leandri. Man
215
1920
Man mano, egli salendo, l'orizzonte si apriva; pareva
216
1920
specie di delusione puerile. L'impeto quasi poetico che
217
1920
impeto quasi poetico che l'aveva accompagnato nella salita
218
1920
oscuro e profondo: certo l'impeto primigenio del desiderio
219
1920
agli occhi delle donne l'amplesso o il sacrificio
220
1920
mosse. ¶ La signora Almieri l'accolse con un ironico
221
1920
Marco la guardò, dimenticò l'altra un momento. Vide
222
1920
delle ore che inspirano l'amore, così dei luoghi
223
1920
ogni suo moto rivelava l'armonia di ogni suo
224
1920
la miccia accesa: come l'irrompere del lampo di
225
1920
tante volte prescelto! Oh! l'eterno fascino di ciò
226
1920
di ciò che sarà; l'eterna tentazione del mistero
227
1920
Del resto non è l'unica cosa che ancora
228
1920
vuoi fare? ¶ – E Andreini? ¶ – L'ho lasciato alla sua
229
1920
facesse un'oscurità improvvisa. ¶ L'ultimo giorno del concorso
230
1920
voci, grida, scalpitii, rumori. L'ultima prova, gara d
231
1920
i cavalieri uno dopo l'altro... Di tanto in
232
1920
in quello della donna. L'uno diceva di amori
233
1920
fervidi, quali ne sogna l'incontentabile desiderio maschile in
234
1920
continuamente e che sfugge. L'altro invece ammoniva a
235
1920
invece ammoniva a cogliere l'ora che passa, la
236
1920
e in quella fragranza. L'amore o la sua
237
1920
tender la mano perché l'immagine diventasse realtà. ¶ – Andiamo
238
1920
Come diversa da quando l'aveva vista febbrilmente e
239
1920
come contro un nemico. ¶ L'intuito di dover quell
240
1920
vedeva andar via come l'altra e si sentiva
241
1920
signora di mezza età, l'aspetto discreto e tranquillo
242
1920
a mezzo il nome... ¶ – L'avvocato Ardano... ¶ Questo lo
243
1920
signora. ¶ Marco notò involontariamente l'appellativo di cui la
244
1920
e la vivezza, sebbene l'uno e l'altra
245
1920
sebbene l'uno e l'altra parevano ricercati con
246
1920
la stretta rivelava che l'educazione inglese portava i
247
1920
portava i suoi frutti. L'istitutrice salutò degnamente, mostrando
248
1920
notò con piacere che l'antico precetto «non meno
249
1920
Landi, colui che rappresentava l'arte, ad emetterlo: ¶ – Quando
250
1920
con parole più precise... L'ombra del collo, il
251
1920
una ghirlanda dovuta. ¶ Egli l'avrebbe voluta un po
252
1920
di mio marito. Noi l'amiamo molto. ¶ – Avevo visto
253
1920
un leggero profumo antico. L'aveva egli sognata in
254
1920
alla vita, che ha l'anima nuova e le
255
1920
del veglione: quella mano l'aveva tenuta fra le
256
1920
di questi però tese l'orecchio. Era un discorso
257
1920
sorridendo. ¶ – È tardi! – disse l'avvocato Ardano, accennando le
258
1920
Oh! Sì, papà, sì! ¶ L'uomo nero parve sorridere
259
1920
denaro, in quei posti. L'oro non fa più
260
1920
chiariva, in quella luce: l'eterno mistero appassionante delle
261
1920
quale pareva accaparrare tutta l'attenzione della signorina Noemi
262
1920
piccola melanconia di prima. L'eterno gioco ricominciava per
263
1920
lui, divertente, appassionante, delizioso. L'eterno interesse si ritramava
264
1920
un amore, o anche l'accenno soltanto, uno sguardo
265
1920
che il tutto? È l'istinto che parla, ma
266
1920
tranelli del senso, come l'aroma del liquore naviga
267
1920
il suo carattere... ¶ V. ¶ L'indomani Marco poteva pensare
268
1920
fra un atto e l'altro. Le sue occupazioni
269
1920
il suo com'è?; l'altra, un richiamo tenero
270
1920
non trovò, uscendo, neppure l'amico delle sere prima
271
1920
Andreini ricorse. ¶ – Ha vinto, l'altra sera. ¶ Come a
272
1920
però; allegro, sgargiante, vistoso, l'occhio fiero, il torace
273
1920
interesse? ¶ – Si parte domani l'altro! – disse Andreini a
274
1920
in delirio. Marco non l'apprezzava enormemente; non per
275
1920
è gusto in pubblico. ¶ L'atto finì. Girando gli
276
1920
alla sensazione, per chi l'amasse, di poter baciare
277
1920
uscire. Quando fu sotto l'atrio pensò che la
278
1920
andata veramente... Certo, egli l'ha messa in carrozza
279
1920
quelli d'uso denotasse l'attardarsi in essa dell
280
1920
una mania sopraggiuntale verso l'età già tarda, una
281
1920
assicurarsi con delle rinuncie l'al di là promessole
282
1920
a quella con cui l'accoglieva nel suo salotto
283
1920
pensiero e negli occhi l'aspetto di quella stanza
284
1920
è nulla, mamma... È l'uggia di questo tempo
285
1920
e il sole, e l'anima fresca del mare
286
1920
un ordine a dare, l'indomani mattina: e fra
287
1920
della sua bellezza; e l'avevano lasciata crescere solitariamente
288
1920
intendere tutte le apparenze, l'illusione di una donna
289
1920
altro fu scomparso sotto l'arco dei portici, egli
290
1920
di primavera di nuovo l'avvolse. E Marco disse
291
1920
a rievocarle. Quella sera, l'alito del marzo, così
292
1920
per quella signorilità, per l'eleganza sobria del suo
293
1920
pensava che tutte avessero l'amico o l'amante
294
1920
avessero l'amico o l'amante: probabilmente qualcuno di
295
1920
un suo cappello alato. L'aveva dunque involontariamente guardata
296
1920
tanto da riconoscerne financo l'acconciatura? ¶ Sotto i portici
297
1920
all'aspetto di Marco, l'aveva sedotta. Una specie
298
1920
di marzo, avevano segnato l'inizio del loro comune
299
1920
mano piccola e fine, l'aveva liberata del guanto
300
1920
quella sensualità che per l'uomo è più un
301
1920
ancora avida e tormentosa. L'uomo quando ama diviene
302
1920
quei baci, quelle carezze, l'illanguidirsi del corpo di
303
1920
parole; egli aveva ancora l'ardore taciturno e guardingo
304
1920
del loro amore. Venne l'estate: la prima separazione
305
1920
orari e rabbuffi... ¶ Marco l'ascoltava: e richiamato da
306
1920
di un tale che l'aveva chiesta, che avrebbe
307
1920
sentivano che sarebbero stati l'uno dell'altro; e
308
1920
meditava? Perché quella duplicità? ¶ L'indomani mattina i suoi
309
1920
sviò da quella meditazione: l'arrivo di sua madre
310
1920
il suo gesto scoraggiatole l'idea di darle una
311
1920
Come Marco mollemente insisteva, l'altro aggiunse: ¶ – Parlarne a
312
1920
consentire!... E ha ragione. ¶ L'insistenza cadde, cadendo anche
313
1920
vedova con una bambina. L'aveva rivista, si erano
314
1920
Non c'era andato; l'aveva rivista ed ella
315
1920
clienti, ma buone. Qualcuno l'aiutava certo: un commerciante
316
1920
sue visite rade, egli l'aveva ripresa, cedendo più
317
1920
braccia, ricomposti, tranquilli, sedevano l'uno discosto dall'altro
318
1920
allora tra loro due l'amicizia era rimasta: ma
319
1920
Marco notò subito che l'imbellimento del veglione era
320
1920
a dargli del tu. L'accoglienza era cortese: ma
321
1920
Sei venuto tardi. È l'ora di pranzo. Non
322
1920
vita, egli era rimasto l'uomo che tante generazioni
323
1920
faccia... ¶ Marco, che non l'aveva vista da qualche
324
1920
ama tanto i libri... L'ultimo che le deste
325
1920
Era il cavaliere Suardi, l'«amico» di Giovanna, che
326
1920
a piedi. Gli sorrideva l'idea di una passeggiata
327
1920
sport e il giuoco, l'amore per sé, e
328
1920
al più un'amante. L'altra sera ella lo
329
1920
a lui, immensa, oscura, l'antica piazza d'Armi
330
1920
gallonato, che passeggiava sotto l'atrio, gli venne incontro
331
1920
di profumo gli venne, l'aroma come di un
332
1920
mese, sì, signor conte. ¶ L'uomo sorrideva nella sua
333
1920
i suoi baffi neri, l'espressione di una volgarità
334
1920
mondanità voluta: ¶ – Ho avuto l'onore l'altra sera
335
1920
Ho avuto l'onore l'altra sera, caro conte
336
1920
un poco, gli parve l'indizio piccolo di un
337
1920
suo studio: e per l'oscurità che aveva invaso
338
1920
amava quell'ora. Era l'ora della passeggiata e
339
1920
modo bizzarro in cui l'aveva conosciuta, dopo tanto
340
1920
vedeva da lontano, che l'ammirava discretamente, a teatro
341
1920
voce, il suo sorriso, l'invito. E una punta
342
1920
cui non mancava neppure l'edera sulle pareti. L
343
1920
l'edera sulle pareti. L'aveva fatta costruire il
344
1920
pochi giorni, adesso ripensava l'invito che lo interessava
345
1920
fatto sentire con attenzione l'ora battuta dal pendolo
346
1920
casa, che quasi, secondo l'espressione consacrata, lo aveva
347
1920
la poca importanza che l'eleganza maschile ha di
348
1920
la curiosità delle donne, l'ammirazione degli uomini. Ma
349
1920
alla precisione della voce l'incertezza di una esitazione
350
1920
Contro la società che l'aveva male accolta, contro
351
1920
Regio, il gran veglione, l'unico veglione elegante della
352
1920
e Marco dimenticò presto l'incontro. Molte lo salutavano
353
1920
a parlargli, non con l'impeto di un intrigo
354
1920
Mogli, mariti. E malgrado l'acconciatura provocante, malgrado il
355
1920
conosco... ¶ – Non lo conosci? L'avvocato Mari... Quello grosso
356
1920
vai? ¶ Egli fece istintivamente l'atto di attrarla a
357
1920
sul rossore del viso, l'ingegnere Almieri sorrideva con
358
1920
aveva maschera, adesso: se l'era levata al suo
359
1920
un po' altera, come l'abbandono di qualche cosa
360
1920
con una osservazione banale, l'animazione della sala sottoposta
361
1920
tempo, che fossero amici. L'ingegnere non si mosse
362
1920
detto niente? ¶ Marco ricordò l'invito a pranzo... il
363
1920
la piccola piaga viva: l'orgoglio della donna che
364
1920
tutto si ripara... Domani l'altro sera venga a
365
1920
un tratto. Perché non l'aveva stretta alla vita
366
1920
passeggiavano insieme? Perché non l'aveva baciata sulla bocca
367
1920
malgrado i viaggi, malgrado l'esperienza, malgrado i quarant
368
1920
indifferenti per lui. Spinse l'uscio, entrò. ¶ Sua madre
369
1920
due apparvero profondamente dissimili, l'uno energico ma raffinato
370
1920
uno energico ma raffinato, l'altro attivo ma insinuante
371
1920
mormorò Marco rapidamente, tendendo l'orecchio al discorso di
372
1920
Una fabbrica di automobili... ¶ L'occhio di Bardosi si
373
1920
mamma, che io non l'ho, non è vero
374
1920
aperto, per non aver l'aria di volersi mescere
375
1920
Non fate il gesuita... l'ipocrita! – corresse subito la
376
1920
vostra età avreste ancora l'idea di far la
377
1920
non si sgomentò. Guardò l'orologio a pendolo, un
378
1920
te – disse la madre. – L'ho fatta tener pronta
379
1920
quando si pensi che l'amore non contraddice visibilmente
380
1920
di doverla sposare. Poi, l'inganno era passato. E
381
1920
non averlo fatto, così l'idea della infallibilità e
382
1920
ebbe per un istante l'idea di andare a
383
1920
la signora Almieri. Dò l'indirizzo a Giovanni? ¶ – No
384
1920
altra commissione. ¶ E quando l'altro fu scomparso sotto
385
1920
e due, l'uno l'egoista, l'altra la
386
1920
l'uno l'egoista, l'altra la snobinetta, avrebbero
387
1920
e per gli altri l'oblio... Nessuno più gli
388
1920
gli aveva scritto: solo l'avvocato Ardano per gli
389
1920
Laurina non gli sfuggiva. L'avrebbe ritrovata in qualunque
390
1920
per tutto. Ne portava l'immagine negli occhi, il
391
1920
profumo nelle narici. Talvolta l'immagine sola sfuggiva, pareva
392
1920
sempre deserta di forestieri... L'autunno tratteneva ancora lontani
393
1920
la conoscenza, la sorpresa, l'incontro. Nel ristorante in
394
1920
la curiosità, all'affetto l'inquietudine e quasi il
395
1920
peso... Difatti, subito, vinto l'imbarazzo, Ettore sorrideva, come
396
1920
poi ch'ebbe saziato l'appetito... ¶ – Non so... Dipende
397
1920
Un Marè di Pralbuono... L'unica famiglia piemontese, in
398
1920
voltò stupito: ¶ – Chi? Ah! l'Almieri? Ma certo, ma
399
1920
che Ettore non vedesse l'alterazione del suo viso
400
1920
il crollo totale assoluto, l'ostacolo insormontabile... E questo
401
1920
ad amarla... ¶ – Pare che l'avesse già chiesta tempo
402
1920
un altro? Un altro l'avrebbe baciata, l'avrebbe
403
1920
altro l'avrebbe baciata, l'avrebbe avuta? ¶ Ricordò quel
404
1920
istinto di vita, come l'atto di chi soffoca
405
1920
gorgo, lo spingeva. Guardò l'orologio; aveva tempo. Fu
406
1920
nella notte rullava verso l'Italia... ¶ Chambéry! L'alba
407
1920
verso l'Italia... ¶ Chambéry! L'alba spuntava: come il
408
1920
felicità che lo possiede: l'altra che non vuol
409
1920
tra un proposito e l'altro: come il suo
410
1920
a Torino prima che l'irreparabile fosse consumato, voleva
411
1920
ma deliziosa, adorata; diceva l'istinto. E, tutta la
412
1920
contrasta, alla morte, e l'allontana e la vince
413
1920
ebbe ad un tratto l'impressione di un buio
414
1920
in questi ultimi mesi l'affanno morale aveva fatto
415
1920
più il suo dovere, l'istinto di lealtà accumulato
416
1920
è tanto, bella! Io l'amo! – gemé ancora il
417
1920
ultimi ricordi, Marco rivide l'estate, il paese dove
418
1920
Ecco, i primi giorni, l'ansia, la febbre, il
419
1920
la neve laggiù! – ammoniva l'albergatore al quale non
420
1920
di qua – disse Marco. ¶ L'albergatore, sviato da quel
421
1920
due cavalli trottavano rapidamente. L'inverno aveva ivi addormentato
422
1920
suo cuore. Era stato l'ultimo assalto di febbre
423
1920
di febbre, lo sentiva: l'ultimo impeto del male
424
1920
c'era più, più! L'incubo notturno si dissolveva
425
1920
sospeso, e scendere attratto. L'aria era di cristallo
426
1920
il luogo tornò familiare. L'aspetto delle cose si
427
1920
salita, e poi vedrebbe l'albergo, la villa... ¶ Eccola
428
1920
era nascosta a disegno. L'ultimo giorno, l'ultima
429
1920
disegno. L'ultimo giorno, l'ultima sera ch'egli
430
1920
dal suo cuore! Egli l'aveva inseguita, egli, il
431
1920
il tremito fermamente scrisse l'indirizzo: ¶ Avvocato Ardano. Torino
432
1920
alla finestra. Povera Naiade! L'aveva lasciata lassù tra