Guido Da Verona, Sciogli la treccia, Maria Maddalena, 1920

melodramma, sui quali pesava l'artifizio, l'intreccio, il

quali pesava l'artifizio, l'intreccio, il dialogo di

opera che si chiama l'amore. Oh, che noia

si poteva sperare che l'uomo avesse ucciso per

No! Fruga e fruga, l'uomo ha di nuovo

amo...» ¶ Ah, basta per l'amor del cielo! Liberate

malanno inestirpabile! Basta, per l'amore del cielo!... non

delle vecchie strade, verso l'altra spiaggia di San

dell'onda notturna su l'arena di velluto. Laggiù

ed erano dirette verso l'albergo Maria Cristina. Ci

senza volersene avvedere oltre l'età canonicale, anzi aveva

età canonicale, anzi aveva l'aria di credersi ancora

finirà lentamente con invadere l'Almanacco di Gotha. I

come tutto il resto. ¶ L'ultima era Odette Litzine

vestigi della sua liberalità, l'ultime sillabe del suo

automobile da Biarritz verso l'ora del tè; anch

fra un mazzo e l'altro. ¶ – Pense donc! – ella

qui m'attend à l'hôtel, tandis que je

soir... charmante journée!» ¶ Per l'allegria si mise a

e pranzare con Ned, l'Americano. ¶ – Ma neanche per

me faire une fortune, l'imbécile que je suis

que je suis!...» ¶ Frattanto l'avvocato di Nimes continuava

come il tassametro, come l'ascensore, come i becchi

gli disse Madlen, mentre l'avvocato di Nimes protestava

bagno, della quale serrò l'uscio. La contessa Fellner

rispose, chiudendo il portafogli, l'avvocato di Nimes. ¶ – E

les concerts classiques!... ¶ Allora l'avvocato di Nimes, dopo

croyez?... – rispose con benevolenza l'angelica M.me de

extra-sec.» ¶ Fece verificare l'«extra-sec» sul collo

ancora sturate: al che l'avvocato di Nimes rispose

irritazione: ¶ – Io dunque berrò l'acqua del rubinetto, perché

sua bella dentatura luccicante. L'avvocato Claude neghittosamente si

c'era posto; ma l'angelica M.me de

bracciolo della sua poltrona. L'avvocato di Nimes era

contessa! – rispose con malizia l'avvocato di Nimes. – Per

vostro tipo», – la incitò l'avvocato, che ancora stava

energico... ¶ – Molto ricco! – soggiunse l'implacabile Claude. ¶ – Insolente! ¶ – Che

tutto questo!... – le accordò l'avvocato con enfasi declamatoria

fece, con diabolica prontezza, l'avvocato di Nimes. ¶ Pudica

affondava nel medesimo cuscino. L'avvocato di Nimes, dal

che si sfasciavano contro l'ondata. Il molo della

zoccolo del suo monumento l'Ammiraglio de Oquenda pareva

me suffit. J'observais l'Amiral de Oquenda; il

il mio braccio destro, l'altra contro il mio

donc pas, cher poëte!... L'aube est froide, et

j'ai très sommeil... l'aube est froide... fermons

le disait tout à l'heure... Car, ma petite

couche donc avec lui! – l'interruppe Madlen battendo il

dramma veduto al cinematografo, l'odissea del cassiere onesto

dal siero che guarisce l'avarìa fino a quel

risplendere di eterna bellezza l'irrevocabile passato. In verità

Lord Kitchener dell'Impero, l'amante di Nicomede, cadere

artistico di Guglielmo II, l'ossario dannunziano di Ida

era fredda quasi come l'ápice delle vostre dita

era nata fra noi: l'intimità, la complicità, la

essere stati proprio su l'orlo, proprio al confine

voluttuoso d'alberi stillanti. L'Urumea porta nel mare

grigia, le foglie che l'autunno fa cadere giù

tacitamente guardare. Io, per l'appunto, seduto vicino a

cappellino frivolo e serio, l'abito a giacca, gli

signora inglese in tutta l'estensione del termine; tantoché

fina come un ragnatelo. ¶ L'express Paris-Madrid allungava

di lusso che solchi l'Europa in qualsiasi direzione

ánsano e vólano traverso l'Europa. Altro dunque non

e gli disse con l'aria più serena del

della vita moderna, come l'altra era una catena

la bellezza e tutto l'esempio a noi provenga

tradizione poté mai concepire l'eleganza, o nulla d

velocissimo express. Cleopatra e l'amica di Petronio mi

rappresentava in quel momento l'uomo che viaggia; perfino

andare in treno; chiunque l'avesse veduto in quel

un uomo che traverserà l'Europa. ¶ Egli teneva tra

non sarà con altre; l'amore che finisce è

amore non è forse l'abbandono in sé stesso

e quando pensiamo che l'amore d'un altro

amore d'un altro l'inseguirà, la gioia d

poiché queste cose per l'appunto sono l'amore

per l'appunto sono l'amore; sono l'amore

sono l'amore; sono l'amore di tutti gli

un punto sottile come l'oblìo, pallido come la

fra il desiderio e l'immaginazione; stare con l

l'immaginazione; stare con l'anima e coi sensi

In fondo è sempre l'immaginazione quella che dà

deve a noi proibire l'uso del «sempre», del

paese molto ragionevole. Ma l'Italia, penisola piena di

di fuoco, possiede fra l'altre dovizie anche un

seppe mettere in carte l'ardente fantasia de' poeti

di sospiri? – Ebbene, guardate l'índice: – a pagina tale

dev'essere comodo far l'amore nel vostro paese

davvero superflue, tra cui l'amore. ¶ – Dunque non datemi

luna, il silenzio, davano l'impressione che si dovesse

un tratto vederne sbucare l'ombra d'un assassino

Chissà quante persone fanno l'amore in questo momento

su la Zurriola deserta; l'oceano scuro, immobile, se

là, e continuava dopo l'ultima stella. Le nostre

esattezza la disparità fra l'opera della natura e

E che mestiere faceva? ¶ – L'agente d'assicurazione. ¶ – Dunque

tanto, una parola che l'uno o l'altra

che l'uno o l'altra non intendesse richiedeva

prendere questa cattiva abitudine. L'uomo casto è ridicolo

hanno il dovere né l'ipocrisia di fingersi tali

Murillo dipinse. ¶ – Ti sciupo l'abito, Socorrito? ¶ – Non importa

al loro ingegno chiederà l'esigenza d'un marito

Purtroppo non è mai l'esattezza quella che mi

mi attrae, ma piuttosto l'armonia, che in fondo

frontiera dopo aver saccheggiato l'oro degli uomini, e

sento nascere in me l'autunno e la vostra

fredda la vita quando l'anima non ha più

averne sentito cantare tutta l'ubbriachezza, fremere tutto il

vi attendo fin dopo l'alba, e non vi

il tempo, il denaro, l'ingegno, l'anima, le

il denaro, l'ingegno, l'anima, le idee, le

della Zurriola scuotere, su l'orlo dei rami bui

suo disegno c'è l'attitudine a far male

neri. ¶ – La conosco io? ¶ – L'avrete veduta, suppongo. Mi

supposto che fosse Pastora. ¶ – L'ho supposto anch'io

per lo meno ingannare l'occhio di un conoscitore

riprovevoli, e traversammo rapidamente l'atrio affollato. Madlen mi

donna che vuol piacere; l'altra, più timida, era

Ambedue, quella sfacciata e l'altra bellina, salirono con

dal bagno entrava luce. L'argenteria cesellata, l'avorio

luce. L'argenteria cesellata, l'avorio de' suoi molteplici

pesante amore, ma su l'orlo di esso, quasi

abbia la pazienza e l'immaginazione d'intendere l

l'immaginazione d'intendere l'amore come io l

l'amore come io l'intendo. Non sono fra

fra queste! Amo invece l'amore che tormenta i

piano piano, con insidia, l'orlo delle sue ciglia

rimane stranieri può essere l'amore un soave splene

bevuto che un sorso, l'ultimo sorso ancor mai

le mie due mani l'incavo de' suoi fianchi

anima veramente chiara. Ma l'uomo non è mai

che una cosa o l'altra: ecco perché innamorarsi

Hannec? forse Darclea Thibaud, l'attrice del Vaudeville? Forse

Vaudeville? Forse, Lord Pepe, l'indiavolata Baldwin?... È ancora

io vado investigando. Me l'hanno fatto supporre alcune

compassionevole insieme, con cui l'uomo suol avvolgere la

Repubblica di Francia essere l'amante, l'unico amante

Francia essere l'amante, l'unico amante, l'invidiato

amante, l'unico amante, l'invidiato amante di Madlen

istante cessava dal battere. L'ignobile Rochette eseguiva poi

gli ultimi cinquecento metri, l'audace filibustiere vien preso

spesso mormorando improperi contro l'operatore, il quale cancellava

lunghi titoli che illustravano l'avvicendarsi delle scene. ¶ Lord

stupore. Sono passato su l'orlo del bene, su

orlo del bene, su l'orlo del male; ho

noi eravamo così presso l'uno all'altra, che

ingegno da perfetto avvelenatore. ¶ L'Addetto Americano dormiva beatamente

voi usavate per sorbire l'aspro cock-tail vi

le braccia quasi nude, l'ascelle trasparenti, le trecce

In quel beato sonno l'anima semplice dell'Addetto

per la decima volta l'eterna canzone di Mayol

mandorla tosta, ch'era l'unica entrata nel segno

mangiarla. ¶ Ora è venuta l'alba. ¶ L'Urumea tace

è venuta l'alba. ¶ L'Urumea tace. I castani

di freddo sottile. È l'alba; è l'alba

È l'alba; è l'alba su Monte Ulìa

sul pianoforte in sordina, l'eterna Canzone del Missouri

il quale, per fare l'irresistibile e sedurre la

la scena vi dànno l'impressione di riprodurre i

cervello pensante ha sempre l'aria, quando parla, di

del Louvre; trova che l'inventore del rasoio Gillette

già ch'io dividessi l'opinione di Lord Pepe

compagni. Ormai avevamo presa l'abitudine di passare tutte

lunghe fatiche, poi, verso l'alba, tornavamo all'albergo

punto geloso; anzi aveva l'aria di permettere ch

del giuoco di Madlen. L'unico momento in cui

pure quelle che professan l'arte liberale del piacere

ritta e ferma contro l'invetriata. Fumava una sigaretta

conobbe a' suoi tempi l'innamorato espada? ¶ Passeggiai ancora

matrone le quali interpongono l'opera della loro saggezza

dirle: – Mammina, ho fatto l'ovo! ¶ Con un sorriso

fondo, non sono mai l'amore; sono qualche volta

di nomi scortesi per l'inoffensivo mestiere che fa

mestiere che fa... – ecco l'amore. ¶ Dopo tanti sogni

voce di Madlen... – ecco l'amore. ¶ Sì, va bene

a mandorla, belli come l'indifferenza, mi guardò, sorrise

Nulla è triste come l'andare così – un uomo

la riva del mare. L'acqua verde si muoveva

di luna dormiva su l'acqua orlata di sottili

señor. ¶ – E chi era l'ufficiale con il quale

porta in alto, verso l'amore. ¶ Qualche gente passava

a domandarle perché non l'avevo mai veduta prima

a narrarmi una dopo l'altra, senza pause, con

e morì. Quel baritono, l'anno dopo, era partito

dopo, era partito per l'Argentina con un'altra

autentici della rivista parigina L'Art et la Mode

con circospezione se fossi l'amante di Madlen Green

che le aveva proposto l'anno prima di condurla

d'oscurità. Sedette su l'orlo del letto, con

intrise di pomate, con l'unghie molto rosse, rigenerate

Sedetti anch'io su l'orlo del letto; – e

gli dedicò il toro. ¶ L'uno di fronte all

strinsero la mano. ¶ Erano, l'uno il più compiuto

uno il più compiuto, l'altro il più avveduto

opposte fazioni, ma cortesi l'uno all'altro secondo

regole degli antichi tornei. ¶ L'un d'essi, Riccardo

tori, sofferte innumerevoli ferite. L'altro era quel Gallo

nel mese appresso «prendere l'alternativa», ossia consacrarsi «espada

glorioso adolescente, doveva Bombita, l'eroe di ieri, cedere

bene intendere qual fosse l'origine del suo declamatorio

dorate dal sole avevan l'unghie un po' scure

non potranno mai comprendere l'anima d'una donna

Usciva in quel mentre l'ultimo toro della giornata

ultimo toro della giornata, l'ultimo che avrebbe morte

una spettacolosa ovazione sollevò l'anfiteatro. ¶ Ma di nuovo

con prolungati rantoli, spense l'animale inginocchiato in una

dalla ragazzaglia che invase l'emiciclo un uomo irritato

tirava per la manica, l'altra gli passava sotto

che una sola debolezza: l'amore per l'unico

debolezza: l'amore per l'unico maschio degli Higuera

e frattanto ci lasciava l'automobile per salire a

volle giunsi a rintracciare l'automobile di Lord Pepe

di Lord Pepe tra l'immensa confusione di veicoli

Catalina, ultima barriera verso l'oceano del grigio lento

su le opposte rive, l'insenatura del golfo; nel

golfo; nel mezzo era l'isola di Santa Clara

pensavo: – «Questo è forse l'amore.» ¶ Pensavo: – «Rubare alle

allontanarsi prima di conoscerne l'agonìa: – questo è forse

agonìa: – questo è forse l'amore. Portare con sé

fu: – questo è forse l'amore. Udire lontano, confusamente

occhi pieni d'aurora l'amante nuova che s

questo, questo è veramente l'amore. ¶ I suoi occhi

vasetto d'argento, fra l'orologio ed il portacenere

Pensavo a quelli che l'avevano posseduta, alle labbra

un po' di sogno, l'azzurra ombra d'una

pensavo: – Questo è forse l'amore. ¶ La distanza è

amore. ¶ La distanza è l'amore. Ciò che per

donna che passa è l'amore; la donna senza

della terra d'esilio, l'unica forse che v

Sì, Madlen, ho capito. L'amore... uno scherzo elegante

la Paix: – questo è l'amore. ¶ Va bene. Tutto

questa folle poesia. Oh, l'amore del ventesimo secolo

pare?... Meglio così. ¶ È l'alba. Le trasparenti nuvole

è fra noi tutta l'altezza d'un piano

immenso casolare d'uomini, l'uno per l'altro

uomini, l'uno per l'altro forestieri, adesso dorme

altro forestieri, adesso dorme. L'Urumea bianco di spume

Sì, ho capito, Madlen; l'occasione è quella che

bel pettine di tartaruga... L'occasione mi trattenne il

esce dai selvaggi anfiteatri l'eroe nazionale. Poi dappertutto

attimi tragga di vita l'animale, basterebbe a mandare

con sé nel mondo l'anima del cavaliere Don

era passato il trionfo; l'applauso lo aveva logorato

troppo forti. Mi diede l'impressione d'un uomo

ventimila persone che gremivano l'anfiteatro, così curvate verso

volevano applaudire. Mi piacque l'istante magnifico nel quale

dilatate, quasi volesse fiutare l'espada e misurare l

l'espada e misurare l'attimo della terribile cornata

Stavano soli, di fronte: l'uomo, sottile come un

immobilità. ¶ E pareva che l'uomo gli dicesse: – «Chínati

se lo specchio rosso l'avesse in verità abbacinato

toro si avventò. Ma l'uomo non fece che

nella vanità dell'urto, l'animale batté il muso

si volse, irruppe contro l'espada, il quale, per

raggio di pochi metri, l'uomo fra le corna

tutta la sua forza, l'uomo con tutta la

in un applauso delirante. ¶ L'uomo, il piccolo uomo

leggera e folle su l'orlo di un pericolo

mille giri, di colpo l'espada si fermò. E

gli era passata vicino, l'espada ne rideva. ¶ – ¡Hombre

fronte, la bestia e l'uomo, proprio davanti a

a noi. Tre volte l'animale, fermo su gli

tre volte Bombita, appoggiando l'elsa della spada fra

mira. Ma invano; poiché l'indocile bestia ogni volta

celebre il taurómaco Bombita. ¶ L'arte insegna due mezzi

da piè fermo, aspettando l'animale che nel balzo

inferocita. ¶ Ora Bombita, scelto l'attimo che gli parve

stocco, diede il colpo, l'abbandonò. Ma il toro

come se il corno l'avesse punto. No: aveva

punto. No: aveva perduta l'ovazione. ¶ Un grave silenzio

grumoso, macchiando la terra. ¶ L'animale caparbio non voleva

nei sobbalzi del toro l'elsa tentennava. ¶ Un mormorìo

come in un laccio l'elsa tentennante, riuscì a

come un corpo solo. L'aria fremeva d'applausi

e la spada su l'agile fianco, due passi

il trofeo della vittoria: l'orecchia recisa del toro

voluttà. Credo fermamente che l'amore del Circo, tanto

far nascere affaccia volentieri l'uomo verso lo spettacolo

naturalmente nelle sue vene l'ebbrezza del poter dare

perversità involontaria. ¶ Lentamente, sotto l'angoscia di quello spettacolo

la macchia del belletto, l'impronta bruna che allungava

sopra di sé come l'involucro necessario della sua

e pezzato, che su l'erta fronte portava due

il collo possente con l'agilità d'un impetuoso

su le corna, rovesciò l'uno appresso l'altro

rovesciò l'uno appresso l'altro i cavalli de

Ma Gallo, cui spettava l'onore della quarta corsa

la premura, se non l'affezione, di gente alla

di denaro; vi offre l'amore d'una notte

amore d'una notte, l'epilogo d'un'avventura

un'avventura di viaggio, l'imprevisto che può nascere

Negli occhi mi durava l'immagine di una magnifica

un piede accavallato su l'altro ginocchio, in modo

egli rappresentava con impeccabilità l'eleganza del giovine signore

fu, senza nemmeno averne l'aria, un saggio e

azzurro da ottenebrare tutta l'aria del salone invetriato

enorme fiocco: – era costui l'arrogante nobilissimo Pompon, il

amico e súbito colse l'occasione per raccontarmi sottovoce

mense, gli ottimi sigari, l'alcool centellinato a piccoli

dell'albergo e per l'ampio viale ch'era

gli stemmati sportelli. ¶ Tutta l'aristocrazia di Spagna, non

come soltanto può mandare l'anima d'una terra

di baccarà. ¶ Finalmente anche l'automobile di Lord Pepe

un frenetico battimani. Guardai l'orologio; erano le quattro

giorno di lavoro, che l'Arena comecchessia rigurgita; chi

allorché son gremiti e l'entusiasmo li solleva, significa

conosce più, significa ritrovare l'uomo affacciato con voluttà

ciò, come in tutte l'altre passioni della vita

vinceva ogni misericordia umana, l'odore voluttuoso del sangue

alle cucine dell'uomo... ¶ L'Arena di San Sebastiano

del suo giubbetto luccicante. ¶ L'uomo pareva combattere servendosi

mirabile istinto geometrico, eludeva l'urto con un gioco

ridotto all'immobilità, quando l'espada stava per colpirlo

migliore del primo. Gemendo, l'animale retrocesse, gonfiandosi di

povera bestia ferita guardò l'uomo che l'aveva

guardò l'uomo che l'aveva ucciso e tentò

il peso della morte l'animale s'inginocchiò, lasciando

Ma d'un tratto l'animale risorse, quasi più

le gradinate. ¶ Con rabbia l'uccisore prese una terza

spada, si buttò contro l'animale, gliela infisse di

carne il ferro che l'uccideva. E non moriva

tutto il suo fiato l'indignatissimo Lord Pepe. ¶ E

lo splendore del giorno l'avesse accecato. Chiuso da

uno dei «picadores», con l'omaccio in sella, pronto

solida corazzatura; bendato era l'occhio sinistro del cavallo

nel ventre del ronzino, l'altro gli squarciò la

toro improvvisamente vide contro l'opposta barriera il cavallo

enorme fenditura per tutto l'addome, dalla quale cadevan

gli stringeva un ginocchio, l'inerme «picador» non aveva

battendo il piede imperiosamente, l'espada lo fermò. ¶ Un

fantastico e grande sollevò l'anfiteatro. Più nessuno si

ricucita. Ucciderlo era dunque l'ultimo vantaggio che si

finito logicamente di servire l'uomo. ¶ Il suo muso

collocare i pungiglioni come l'arte classica del torneo

propria fama e paventava l'idolatria di quella immensa

interessava era – lo confesso – l'imbecillissimo gioco del «trente

la confusione di tutte l'altre fisionomie. ¶ Poiché la

nella sua trasparente gioventù. L'abito che portava, il

in lei sola fosse l'origine di tutta questa

di quel lungo tormento, l'irritazione meravigliosa che le

calde e così limpide? ¶ L'elettricità rompeva in mille

contee. ¶ Veniva dal Nord; l'amore le aveva dato

fronte a lei, su l'altro lato della tavola

leggero ed intrepido come l'uomo che lo portava

antichi tornei, che poneva l'agile piede nel Tempio

e d'Aragona, forse l'ultimo Cavaliere dell'Ideale

Sì, era il perfetto, l'insuperabile Riccardo Torres – Bombita

diligente. ¶ Bombita mi faceva l'onore di alloggiare al

Giuochi Olimpici, a Londra, l'arrivo di Dorando Petri

policeman, il quale commise l'imprudenza d'aiutarlo a

piccolo panettiere di Carpi l'omaggio più meraviglioso di

il prodigio dell'Olimpiade, l'impresa che tramandò nei

un omúncolo in cui l'ala non giungeva più

sette milioni di vivi, l'immagine sua portata per

fra un colpo e l'altro, mi rivolgeva distrattamente

suo ch'io fossi l'autentico propiziatore della sua

amico e gli commise l'incarico di convertirle in

del suo pesante bottino. ¶ L'altero hidalgo raccolse con

mille pesetas, poi, tra l'ammirazione della folla, s

una così grande fortuna? ¶ L'elegantissimo hidalgo mi squadrò

verso il terrazzo, durante l'ora della cena, cominciarono

Fernandez vizconde de Higuera, l'elegantissimo Lord Pepe, súbito

padre esercitava con fortuna l'alto commercio bancario. Per

bancario. Per conto suo l'elegantissimo Lord Pepe non

d'Italia, dove praticavo l'efferato e malinconico mestiere

libri – libri anzi ove l'amore snuda sé stesso

nell'alta notte stellata; l'immensa baia della Concha

sete. Nel vino affogava l'irritazione, la vergogna del

mucchio di soprabiti. Per l'atrio passeggiava il custode

della scalinata. Era tardi. L'elettricità fredda, quasi verde

da qualche lontana basilica l'ora suonò... ¶ E Madlen

come passa di moda l'amore... Vi prego, vi

Triple Sec; faceva con l'erudito maggiordomo una grave

con molto umanesimo, comparando l'elegiaca purezza del Sauternes

vostro cuore che ama l'Atlantico?... ¶ L'orchestra, su

che ama l'Atlantico?... ¶ L'orchestra, su tutti gli

nelle città definitive. ¶ Amo l'albergo luccicante, rumoroso, babelico

adoperate nelle vostre poesie l'anima dei fiori... ¶ Amo

leggere, che m'infiorano l'occhiello e si lascian

poveri ed inutili camminatori, l'ultimo ritornello del repertorio

repertorio di Fragson... ¶ Amo l'importante maggiordomo, che mi

yankee... ¶ Certo è insomma l'albergo moderno qualcosa che

il sole nuovo incendierà l'eterna magnificenza della vita

sapiente... ¶ Io mi ricordavo l'alba davanti ai mare

di Mágdala, ove saliva l'ultima canzone grigia del

mattina, per andare. Con l'ala tesa e ferma

è bella. Rondini, e l'amore vi porterà verso

rugiada, Lord Pepe mise l'occhialetto – (cosa che non

togliemmo dal paniere, con l'umido suo frutto, una

morì otto giorni dopo l'anniversario del mio settimo

era messo a far l'agricoltore, infine si era

storia sacra e profana, l'aritmetica, la botanica, il

il disegno, la letteratura, l'economia politica... non so

diciassette anni, ebbi tutta l'erudizione che occorre ad

suoi occhi freddi come l'argento, mi spiegava perché

anni. ¶ Una sera, verso l'ora del pranzo, mio

Ma il grillo dove l'avete? ¶ – L'ho chiuso

grillo dove l'avete? ¶ – L'ho chiuso in un

camera, mi recai dietro l'uscio della camera di

camera di Odette. Accostai l'occhio alla serratura; tutto

per un momento ebbi l'impressione di sentirmi piegare

nascenti. ¶ Mi piegai, misi l'occhio alla serratura; ma

un braccio. Benché non l'adoperasse mai, James doveva

a somigliarsi un poco, l'uomo ed il cavallo

se avevo quella mattina l'anima pura. La sua

Una mattina – (era quasi l'estate, faceva caldo, le

entrava, m'irradiava tutto l'essere, mi empiva di

mi empiva di estate l'anima... ¶ E poiché i

sere... Ma qualche volta l'ho veduto piangere... E

la mia...» ¶ Forse non l'ascoltavo nemmeno più. Ne

parlava; io no. Io l'ascoltavo. L'ascoltavo senza

no. Io l'ascoltavo. L'ascoltavo senza batter ciglio

Odette, molto spesso, con l'aria di far quello

che non potevo guardare l'oscurità del mio grembo

trattenevo a sedere su l'orlo del mio letto

disabitate. ¶ Quando sedeva su l'orlo della mia coltre

ben sicuro d'esser l'uomo più necessario alla

fermándoci ogni tratto. Siccome l'elettricità si era interrotta

di vento, sottile. Guardai l'erba dei prati, che

trecce pesarmi fin su l'anima. Non ero più

dal borgo invisibile, suonò l'ora. Mi parve di

larghi rintocchi andarsene per l'aria infuriata come pesanti

bellissimi occhi freddi come l'argento... ¶ Non era più

calze, mi sedetti su l'orlo del letto. Io

una voce che dissipava l'ultimo indugio. Vedeva bene

agli occhi freddi come l'argento, alla faccia devastata

Allora ella sedette su l'orlo del letto, piegata

corpo inebbriato; anzi non l'ascoltavo nemmeno più: era

misere filatrici, e beveva l'acqua di carità nelle

roseti, ne' palmeti, su l'erba ove nascosta gérmina

e di clámidi, con l'insegna dipinta di fresco

nella mia cella disperata l'odore forte come l

l'odore forte come l'assenzio della vostra nudità

una vecchia biblioteca sarà l'universo del mio spirito

degli antichi solitari cercherà l'esilio definitivo quest'anima

infamate gogne del mondo l'anima del mio passante

ignudo il gelo del l'inverno, serrato fra le

qualche filo biondo, contornerà l'inciso pallore del mio

del vento, e quando l'autunno trascinerà sui mattoni

la bianca tonsura e l'umile saio, dirò: – Monaci

come io ben conosco – l'ultimo rampollo di una

non è luogo per l'umano dolore. Il senso

recitate il Pater e l'Ave, ogni sera, prima

saprete perdonare al mondo l'infinita sua vanità. ¶ Perché

carne o gli scava l'incurabile anima; forse non

un devoto, un pio, l'uomo dai guanti bianchi

bruciano di fredda elettricità; l'oro d'ogni terra

da magnifici istrioni; è l'ora dei commerci terribili

di un divino alchimista, l'elettrone della vita... e

alla Fontana di Lourdes, l'uomo dai guanti bianchi

delle miniere di Golconda. L'ingegneria moderna costruisce con

che si veste per l'ora di cena; Lord

di peso e fa l'antiquario. Questa è tutt

che una buona ragione. L'arte ha i suoi

sorriso, ed io, con l'udito fino che mi

le cene di Ned l'Americano, e i tè

infernale, perché in tutto l'albergo non si trova

grandi filosofi, come vedete l'hanno tenuta per sé

ingorda; essa, come tutte l'altre soverchierie che dànno

nervosa; ed insegna che l'uomo è un vecchio

Vedevamo il fantino-antiquario, l'illustre Joe Wallace, il

alcool a novanta gradi; l'alcool è poesia. ¶ Quest

nello spogliatoio de' fantini... ¶ L'alcool distrugge l'esattezza

fantini... ¶ L'alcool distrugge l'esattezza dei confini; per

dei confini; per questo l'alcool è superumanazione. ¶ Povero

il suo banco; numerava l'incasso, verificando i sigari

dormiva; Lord Pepe fece l'ultima carambola. ¶ Basta, Lord

Ho perduto e basta. ¶ L'illustre Joe Wallace, il

Lord Pepe: ¶ – «Vous êtes l'amant d'un très

Ma in quel frattempo l'illustre Joe Wallace, il

modo, appioppandogli una dietro l'altra dodici perfette carambole

personaggio nominato Joe Wallace, – l'illustre e popolare Jo

Veuve Cliquot. Questa era l'opinione di Lord Pepe

di Lord Pepe, ossia l'opinione d'un erudito

le due di notte l'uomo elegante, il saggio

critica dell'altro sesso, l'ora spirituale che rende

prime ore del pomeriggio? L'amore, come lo spiritismo

diffidente che si chiama l'Amore. ¶ Lord Pepe, assaporando

pura come una educanda, l'azzurro-venata come un

verso il dolore. Son l'uniche due strade che

il cimitero. ¶ Due strade: l'ostensorio ed il bicchiere

laici. Solo per mantenere l'ordine tra queste folle

incastellate. ¶ Dalla universale povertà, l'avarizia degli Ordini traeva

collina del Calvario, davano l'impressione di una terribile

numero, vi tiravan per l'abito, vi mettevano in

giorno di sagra, sotto l'imperio delle aquile di

voluttà, il folle sperpero, l'eterno piacere... Venivo dai

premeva in sé, dandovi l'impressione, il terrore, d

croce rossa cucita su l'abito nero; povere donne

chi li portava era l'alfiere d'un grande

superstizione umana. ¶ Scendevano verso l'immensa Esplanade, ov'era

il popolo dei Cristiani; l'acqua eterna della speranza

miei sensi era unicamente l'odio contro il peso

della vita, che intendeva l'universo come una specie

c'era spazio per l'intendimento religioso dei miti

ove i bicchieri brillano, l'oro sfavilla, i pazzi

essere ancora una volta l'uomo di piacere, l

l'uomo di piacere, l'ingaudiatore, l'artefice di

di piacere, l'ingaudiatore, l'artefice di voluttà, il