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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «l»

nautoretestoannoconcordanza
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1910
profumo delle sue treccie, l’accompagnava. Nella sala quasi
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1910
veloci su la tastiera, l’archeggio del violino s
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1910
snervata, appassionata, era questo l’amore che a lei
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1910
d’amici, fermi su l’angolo della bottiglieria, si
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1910
entro la gonna succinta l’onda mutevole del suo
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1910
cascare con Rafa Giuliani. L’ho veduta una sol
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1910
II Giuliani passava su l’altro marciapiede, camminando in
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1910
il cappello, inchinandosi profondamente. ¶ — L’aborto non le ha
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Il del Ferrante, con l’aria d’un uomo
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1910
che ubbidisse a malincuore, l’accompagnò nella sala. Molti
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1910
ho aspettato ieri e l’altro ieri. Aspettato per
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1910
bene! ¶ — T’è passata l’ubriacatura?—le fece uno
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1910
accorgersi... » — ella fece ridendo. ¶ L’altro non disse nulla
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1910
cappello messo all’indietro, l’occhialetto indolente, stringendo fra
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1910
fa: mi piace. ¶ — Non l’ho veduta, — rispose Arrigo
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1910
casa d’Arrigo, dandosi l’aria d’un uomo
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1910
una causa giusta. ¶ Perchè l’ira gli sbollisse, Arrigo
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1910
carissimo Riotti; come va? ¶ L’altro borbottava qualcosa, ch
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A proposito, come sta l’Eugenia? ¶ — Bene, bene... ossia
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1910
la vocazione. Io non l’ho. E triste, ma
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1910
E triste, ma non l’ho. Non me n
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1910
accorto finora, ma non l’ho! ¶ — Che c’è
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1910
un’altra volta? Non l’ho! Anzi vorrei darvi
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1910
povero Ferrante, ch’era l’uomo più paziente del
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1910
non vi abitava più. ¶ L’occhialaio s’era di
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1910
sostanziose che odoravano per l’intero vicinato. Lui, Stefano
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1910
della sorella e tendendo l’altra mano al padre
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1910
ella osservò bonariamente, traducendo l’impressione spontanea che provava
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1910
sobbalzo sulla sedia, disfece l’involto, e veduto il
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1910
adoperi! — disse Arrigo, sentendo l’odor fresco delle sue
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1910
sue guance. — Chi te l’ha data? ¶ — Eh, quella
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1910
Dio! — esclamava. — Chissà cosa l’avrai pagata! ¶ E senz
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1910
timida, borbottava che, se l’avessero avvertita prima di
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1910
un sentimento incerto fra l’affetto ed il benessere
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1910
più umana in cui l’alimento sta per tramutarsi
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1910
di vita. ¶ Sentì allora l’impaccio del solino troppo
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1910
dal profumo che dà l’emicrania, fra i giovani
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1910
di sale con cui l’uomo plebeo narra dell
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1910
poi tornò ad essere l’estraneo, che in fondo
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1910
capelli a riccioli e l’unghie pulite, che sapeva
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1910
quella umile gente. Guardò l’ora: ¶ — Le otto e
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1910
Mi vado a mettere l’abito nero perchè sono
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1910
Roba nuova? ¶ — Che nuova! L’avrò intesa venti volte
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1910
attendere che il domestico l’annunziasse, e, vedutolo giacere
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1910
le gambe una su l’altra e rimase a
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1910
avanti! — lo esortò Arrigo. L’altro s’avanzò, con
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1910
mi farai vedere tutto l’appartamento? ¶ — Certo. ¶ — Quante camere
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1910
bene, Lora. Stai su l’orlo del letto e
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1910
quell’occasione per accogliere l’offerte allettevoli del barone
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1910
spaventosa. E insomma, se l’amore può, nei proverbi
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1910
primo d’essere venuto, l’altro di riceverlo stando
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1910
quella familiarità... poi se l’aspettava da un pezzo
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1910
fartele avere. ¶ — Grazie, — rispose l’altro con semplicità, come
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1910
di presentare al Circolo l’amico dell’amico Totò
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1910
dell’amico Totò. ¶ E l’urna, talvolta ingiustamente crudele
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1910
battaglie mondane che decidono l’avvenire d’un uomo
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1910
la persuasione o con l’arroganza, perchè poteva ormai
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1910
il suo capriccio. Se l’era pagato senza troppe
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1910
del suo desiderio; tutte l’ore trascorse della sua
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1910
un maritaggio e per l’onore d’una pace
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1910
vita nuova, come se l’avesse vissuta fin dall
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1910
a’ suoi disegni, ebbe l’accortezza di parer modesto
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1910
sé medesimo era splendidamente l’arbitro il maestro ed
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1910
acutissimo, e il vento, l’ondata, la fiamma, il
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1910
sua battaglia illecita, mettendo l’ambizione sul taglio della
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1910
taglio della spada e l’onestà nel fodero. Per
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1910
altrui. Pericolando camminava su l’orlo dei precipizi, reggendosi
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1910
con dirsi ch’egli l’avrebbe rovinata in poco
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1910
rivelava in modo esplicito l’avventura di donna Claudia
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1910
sul luogo e su l’ora in cui solevano
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1910
corte insidiosa e paziente. ¶ L’intermezzo di donna Claudia
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1910
barone dalla barba crespa l’aveva ripristinata nell’antico
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1910
d’una segreta colpa. L’uno e l’altra
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1910
colpa. L’uno e l’altra si studiavano di
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1910
loro amore, quand’eran l’uno per l’altra
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1910
eran l’uno per l’altra due sconosciuti. ¶ A
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1910
terribile di darle per l’ultima volta un caldo
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1910
se fra loro, per l’aria, fosse passata una
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1910
can da guardia. Ma l’amore sa essere più
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1910
Poi, una sera, verso l’ora in cui l
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1910
l’ora in cui l’impeccabile barone Silvestro soleva
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1910
averne la certezza, ma l’odio contro il bel
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1910
fece così vivo, che l’animo battagliero dello smilzo
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1910
erano accordati per volerne l’esclusione. ¶ Uno de’ due
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1910
donna di bruttezza intollerabile. ¶ L’altro, Alessio Macchi, era
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1910
tu esageri un pochino! ¶ L’altro riprese con veemenza
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1910
del resto, perchè purtroppo l’esempio è già dato
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1910
una collera spaventosa. ¶ — Sono l’unico, — disse con voce
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1910
ma la slealtà e l’impostura con cui le
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1910
poco diritta se avessi l’intenzione di provocare un
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1910
Se fino allora taluno l’aveva guardato in cagnesco
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1910
sopra i trent’ anni, l’età voluttuosa e pericolosa
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1910
vuol dire forse compiere l’atto definitivo della propria
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1910
trovaron ancor più attratti l’un verso l’altra
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1910
attratti l’un verso l’altra dalla passione che
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1910
sentimento; egli, curvo su l’arco del violino, curvo
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1910
specchi, d’argenterie, spingere l’occhio lascivo nel bianco
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1910
d’un seno intravveduto, l’ardore d’uno sguardo
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1910
gli conveniva lasciar scorrere l’estate nell’accaparrarsi destramente
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1910
o chiudergli per sempre l’accesso alla porta sublime
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1910
rombo laborioso dei martelli, l’ansito e lo sbuffo
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1910
prorompeva dalla piazza invasa l’Inno dei Lavoratori. ¶ E
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1910
ai sopravvenuti dal basso; l’uomo non portava più
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1910
una rumorosa temerità. ¶ Ora l’estate venne; con l
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1910
l’estate venne; con l’estate l’esodo verso
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1910
venne; con l’estate l’esodo verso le campagne
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1910
delle passeggiate serali fu l’andare in cerca d
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1910
città, e, per finirvi l’estate, affittarono una villetta
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1910
intimità del loro nido. ¶ L’estate, già percorsa da
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1910
di qualche foglia gialla, l’estate che irrompeva nelle
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1910
per il viandante che l’incontrare, nei pomeriggi di
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1910
balenio del sole su l’acqua inerte, quella immobile
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1910
invade ogni cosa quando l’incendio gravita su l
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1910
l’incendio gravita su l’ora ferma consumando il
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1910
pomeriggio di sole. ¶ Poi l’invidia si fa curiosa
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1910
della vita familiare, spinse l’audacia de’ suoi propositi
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1910
propositi fino a tentar l’assedio della bella innamorata
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1910
era prima commossa per l’avventura di costui. ¶ Fu
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1910
non v’era tra l’uno e l’altro
120
1910
tra l’uno e l’altro che un muricciuolo
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1910
cui cresceva di giovialità l’ornamento della barba bionda
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1910
cavalleria de’ modi e l’estrema prodigalità — l’amore
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1910
e l’estrema prodigalità — l’amore nella sua vita
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1910
tanto pieno di mistero l’animo d’una donna
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1910
sorriso è lieve come l’innocenza; nulla promette, nulla
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1910
ne risovvenne. ¶ — Sono incaricato... — L’avevano incaricato d’una
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1910
nobili dame della beneficenza l’avevano mandato a parlamentare
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1910
Queste fervide slave sentono l’uomo e la maschilità
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1910
attendere fino ad oggi l’occasione di poterla conoscere
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1910
un grande albergo, sotto l’ala deIla buona Fata
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1910
clamorose, che aveva durante l’inverno messo a rumore
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1910
errante. La fecero cantare, l’applaudirono, la lusingarono, le
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1910
fecero crocchio intorno, verso l’ora del tè; infine
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1910
a mezza voce durante l’austerità dei pranzi familiari
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1910
legame che aveva su l’altra sponda. Li vinceva
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1910
intorno come lucertole fra l’erba, ed anche le
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1910
vivere a scrocco, son l’offe che meglio debellano
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1910
una frode: — qualunque fosse, l’avrebbe senza scrupoli consumata
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1910
consumata. ¶ Donna Claudia se l’era un giorno fatto
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1910
tempo: il frutto su l’albero acerbo e il
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1910
mezzo mondo a veder l’impaccio del perplesso amante
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1910
d’applausi per quanto l’avevano fatta soffrire. ¶ Dopo
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1910
villa odorosa di gelsomini. ¶ L’autunno intanto cominciò a
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1910
s’offese, giurò che l’avrebbe ripagata, e con
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1910
forse lo disse con l’intenzione di dar noia
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1910
limpida e maschia bellezza. L’Abate dei Mammagnùccoli, quel
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1910
continuò Giorgino Prémoii, aggiustandosi l’occhialetto che gli acuiva
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1910
occhialetto che gli acuiva l’espressione sarcastica della fisionomia
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1910
però falliti lèun dopo l’altro i mezzi che
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1910
dei palchi a riconoscere l’avventuroso. ¶ Da quella volta
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1910
a benvolere dopo che l’ebbe udito suonare il
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1910
con Arrigo, avendo essi l’abitudine di tollerare, insieme
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1910
Totò Rigoli una sera l’invitò a pranzo; Carletto
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1910
infreddolite, campo neutro dove l’usuraio costeggiava il duca
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1910
bisticciava col suo critico, l’impresario col suo pubblico
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1910
giocava a carte con l’ebreo e l’uomo
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1910
con l’ebreo e l’uomo d’ingegno si
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1910
e di sollievo dopo l’ansie numerose della giornata
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1910
qualche alterco fra gentiluomini l’avevan accreditato in modo
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1910
a porte spalancate, ove l’adito era per tutti
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1910
era per tutti ma l’ammissione per pochi. Varie
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1910
reggimenti che marciano impaurendo l’Europa, malcontento forse d
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1910
la quale ha su l’àpice il sole tormentoso
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1910
per la tempra umana: l’amore, l’ambizione, il
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1910
tempra umana: l’amore, l’ambizione, il disprezzo, il
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1910
metterlo al bando. ¶ Poi l’abitudine fece il resto
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1910
camminare in equilibrio lungo l’orlo d’un precipizio
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1910
un precipizio, lottò con l’unghie, coi denti, senza
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1910
si fece prestare persino l’economie della domestica di
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1910
del padre, che, sapendo l’occhialaio abbastanza danaroso, fingevano
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1910
signore anche nel pagare l’ultimo soldo, e nessuno
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1910
consideravano sopra tutto come l’affabilissimo Arrigo avesse in
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1910
gli vedeva sovente su l’orlo della bocca, né
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1910
il proprio desiderio oltre l’oblio delle loro voluttuose
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1910
che gli avrebbe devastata l’anima sino all’ ultimo
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1910
sue stoffe di seta, l’odore del profumo che
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1910
cose d’oro. ¶ Quando l’Eugenia mostrò al padre
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1910
un oggetto simile pregò l’amico di provarlo con
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1910
forse ne crescono! — esclamò l’orefice suburbano, dopo averlo
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1910
di un ricco droghiere. L’altra sorella era una
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1910
frivola, capricciosa, vaporosa, quanto l’altra era calma, seria
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1910
le carrozze, i teatri, l’amore. ¶ L’altro fratello
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1910
i teatri, l’amore. ¶ L’altro fratello, Paolo, era
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1910
ed ora stava imparando l’arte del padre. Era
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1910
più grande ambizione. Forzar l’ingresso d’un Circolo
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1910
e fare insomma tutte l’altre cose che di
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1910
sentiva nello spirito nascer l’ali per un più
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1910
della vita. Voleva che l’accogliessero le dame incipriate
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1910
uniforme austriaca; voleva che l’accogliessero i vecchi gentiluomini
190
1910
Voleva che d’estate l’invitassero in campagna i
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1910
città, per giudicarla; dove l’ingegno fa minor broccia
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1910
di guanti delicati e l’amicizia diventa urbana come
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1910
onesta. Era stata, dicevasi, l’amante d’un Granduca
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1910
inebbria e talora comunica l’inesprimibile angoscia del suo
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1910
ingombro, ma tuttavia nessuno l’ebbe. E questo fu
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1910
ove serpeggia di notte l’insoddisfatta bramosia di molti
197
1910
Pascià ricco e geloso l’aveva ridotta quasi all
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1910
all’arte, mettere tutta l’anima sua nell’interpretazione
199
1910
il tempo libero studiando l’italiano, questa lingua musicale
200
1910
fatto un giro per l’Italia; voleva conoscere questa
201
1910
quel principio di stagione, l’avevano per vero dire
202
1910
padre, la madre, che l’avevan generato fra così
203
1910
ansie del gioco, tra l’imperioso bisogno di denaro
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1910
dove abitasse; lo seppe, l’attese, la vide, gli
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1910
divenne il suo capriccio, l’assedio delle sue notti
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1910
portinerie. ¶ Bisognava dunque aver l’aria d’incontrarla per
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1910
Ogni strada era limpida; l’anima della città brillava
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1910
fiori senza profumo, tra l’erba tremula che li
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1910
tremula che li separava l’un dall’altro, ch
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1910
della cesta. E soggiunse l’indirizzo. ¶ Colei che sceglieva
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1910
XI. ¶ Un altro giorno l’attese nella via, come
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1910
più soave di tutto l’amore. ¶ Ormai pensò ch
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1910
familiarità, e nemmeno con l’ortografia, per vero dire
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1910
un semiriso ambiguo su l’orlo della bocca limpida
215
1910
tutte le volte che l’incontrava, lasciandole dietro uno
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1910
e rossa. ¶ Una sera l’accompagnò da presso, quasi
217
1910
la nebbia rosea, fra l’austerità dei quattro palazzi
218
1910
dei banditori di spettacoli, l’eco semidispersa delle orchestre
219
1910
che mai, e con l’anima piena di trepidazione
220
1910
la mano sbadata su l’avorio e su l
221
1910
l’avorio e su l’ebano della tastiera, che
222
1910
tanto soave ne fu l’accento. ¶ — Non avevo altro
223
1910
sorriso impercettibilmente ironico su l’orlo delle sue labbra
224
1910
faceva paura; egli piuttosto l’incuriosiva, l’aveva incuriosita
225
1910
egli piuttosto l’incuriosiva, l’aveva incuriosita stranamente fin
226
1910
biglietto da visita fra l’orchidee; e il tono
227
1910
tono di quella voce, l’espressione di quel sorriso
228
1910
irrequieta e nervosa, poiché l’aspettava; s’era guardata
229
1910
specchi, molte volte, poiché l’aspettava. Era una curiosità
230
1910
pazzia!...» Egli sarebbe venuto, l’avrebbe trovato volgare e
231
1910
la testa molto accesa, l’anima un po’ vuota
232
1910
so che di rapace, l’alta statura e complessa
233
1910
lo strano contrasto fra l’accuratezza esteriore dell’abito
234
1910
ancora domato e lisciato, l’aria di sofferenza che
235
1910
davano alla sua gonna l’apparenza di una grande
236
1910
era in lei, con l’ondata nè col fango
237
1910
Del Ferrante?... Quel nome l’avevano già udito. Uno
238
1910
Avevan un capo, detto l’Abate, da cui erano
239
1910
per effeminatezze d’esserne l’Abate, a don Carletto
240
1910
di terza fila, per l’appunto era comparso il
241
1910
non si fidava, e l’accompagnò anche il giorno
242
1910
vettura e vi sospinse l’Eugenia. ¶ — Dunque? raccontami... Non
243
1910
schiacciati e sciolti serbavano l’impronta del cuscino su
244
1910
lo vedeva seduto presso l’uscio a leggere il
245
1910
Donna Grazia, vi prego!... l’Eugenia… l’Eugenia... ¶ — Che
246
1910
vi prego!... l’Eugenia… l’Eugenia... ¶ — Che c’è
247
1910
Eugenia... ¶ — Che c’è! ¶ — L’Eugenia muore! ¶ Donna Grazia
248
1910
Salvatela, donna Grazia, per l’amore di Dio! Toccatele
249
1910
si ritrassero e chiusero l’uscio. ¶ — Un aborto, — fece
250
1910
intimo che tacesse o l’avrebbe cacciato a forza
251
1910
lui. Per due settimane l’Eugenia rimase in Ietto
252
1910
poiché la ragazza stessa l’aveva raccontata fra singhiozzi
253
1910
primi furori e perduta l’irruenta sua verbosità, era
254
1910
agli occhi del farmacista l’inaudita colpa di Arrigo
255
1910
coraggio a due mani, l’occhialaio sporse il capo
256
1910
veniamo a patti chiari. ¶ L’altro avanzò di qualche
257
1910
risposta era ovvia, ma l’occhialaio non ne volle
258
1910
sera, — fece, mostrando vagamente l’uscio. ¶ In vita sua
259
1910
erano state prese. ¶ — Sposerai l’Eugenia non appena col
260
1910
Arrigo. ¶ — Non devi discutere! — l’interruppe il padre, spiegando
261
1910
a frequentar ogni mattina l’ufficio, puntualmente, riuscendo persino
262
1910
sarebbe impossessato con tutte l’arti e con tutte
263
1910
la sera, curvo su l’archetto del suo violino
264
1910
la finestra e per l’uscio; aveva inteso anche
265
1910
passarono di coperte ostilità. ¶ L’occhialaio, dal canto suo
266
1910
vuole. Se no crepi! ¶ L’occhialaio v’andò, e
267
1910
insudiciarsi le dita con l’inchiostro violetto senza guadagnare
268
1910
che dire; gli lasciò l’assegno, se Io tenne
269
1910
di lui. Ma cèera l’altro, il Riotti, che
270
1910
lui. ¶ Era presente anche l’Eugenia, la quale si
271
1910
della solennità con cui l’accolse il Riotti. Questi
272
1910
con voce beffarda, fissando l’uno e l’altro
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1910
fissando l’uno e l’altro con aria di
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1910
caro e buon Riotti, — l’interruppe Arrigo, — lasciamo le
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1910
chiedo scusa. ¶ — Obbligatissimo! — borbottò l’altro, un po’ sorpreso
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1910
Ie darei da mangiare? ¶ L’altro volle interromperlo. ¶ — Lasciatemi
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1910
per rispondergli e fissò l’occhialaio con uno sguardo
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1910
m’impegno a sposar l’Eugenia, l’Eugenia viceversa
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1910
a sposar l’Eugenia, l’Eugenia viceversa è liberissima
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1910
che aveva finalmente ritrovato l’uso della parola. — Càspita
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1910
altra sigaretta. Poco dopo l’occhialaio, riconosciuta vana ogni
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1910
suo noviziato e maledetta l’ingiusta fortuna e trascorse
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le carte amava nè l’alea che tende i
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il qual non cura l’eleganza de’ suoi modi
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1910
che di lontano aguzzava l’occhio a tante novità
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della cristianità. » ¶ Quando molti l’ebbero goduta, un uomo
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1910
la prima donna, forse l’unica donna, che Arrigo
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più. ¶ Ma lo sorprese l’uomo dabbene in casa
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la massaia diligente e l’educanda timida. Parlava poco
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1910
bello, molto elegante, e l’amava sopra tutto per
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1910
del suo giardino o l’incontrasse la domenica in
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1910
quella ove dormivan insieme l’Eugenia e la sua
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1910
sera aveva respirato con l’anima e coi sensi
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1910
erba rinfrescata. E sentì l’odore di quei corpi
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insidiosa... ¶ Di là, oltre l’uscio, intese il rumore
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1910
specchio e si pettinava. L’altra, un po’ curva
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1910
la treccia e con l’altra puntandovi qualche forcina
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1910
parsa leggiadra così. ¶ E l’altra, egli la vedeva
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1910
della persona opulenta. Vedeva l’acqua luccicante scorrere giù
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1910
una tunica, lasciò che l’altra di sotto le
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1910
coricata: ¶ — Vuoi già dormire? ¶ L’altra stirò le braccia
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1910
ancora non vorrei dormire. ¶ L’Eugenia andò verso il
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1910
quella che amava indugiare. L’altra riaperse gli occhi
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Discorriamo, se vuoi. Pigramente l’Eugenia slacciò i bottoni
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avambracci. Rideva e guardava l’amica, tra sfacciata e
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1910
troppo?... — interrogò. ¶ — Forse... — disse l’altra. E risero. ¶ — Tu
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1910
timore, in fretta lèuno, l’altro, le punte, poi
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1910
mano come scottata. ¶ Allora l’Eugenia aperse piano piano
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1910
a giacere. ¶ Si volsero l’una verso l’altra
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1910
volsero l’una verso l’altra, sotto i lenzuoli
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1910
non pensi mai?... — fece l’Eugenia; poi s’interruppe
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1910
seguente, Arrigo rivide lèEugenia, l’avvolse tutta in uno
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1910
sopraffatta. Anche a lei l’estate metteva nelle calde
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1910
pieno di temerità. ¶ Seppero l’odore dell’erba calda
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1910
attese, attese; attese che l’amica dormisse, che il
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padiglioni, si ballava, con l’organo di Barberia infaticabile
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1910
frutteti, e montò sopra l’asinello di un vicino
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1910
male, però. Ma sgualcì l’abitino che portava, il
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1910
la luna finì... E l’Eugenia rimase incinta, quando
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1910
alle proprie abitudini quotidiane. L’anno interrotto ricominciò. Fuori
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1910
fra i denti, e l’aveva guardata, fissata, un
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1910
testa calda e metteva l’interesse in seconda linea
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1910
sul letto ancor disfatto; l’altra gli corse addosso
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1910
fece Arrigo. ¶ — Già... — rispose l’altra con sogghigno, — capisco
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1910
interrogò la Mercedes, mentre l’altra sogghignava. ¶ — In campagna
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1910
Arrigo aveva già fatta l’abitudine al frasario dell
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1910
Poi gli premeva che l’aiutassero, almeno d’un
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1910
senso, che racchiudono tutta l’esperienza d’una vita
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1910
certo sposarla, che anzi l’avrebbe strozzata più volontieri
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1910
E quello del tenente, l’anno scorso?... ¶ Arrigo la
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1910
le brusche, Arrigo persuase l’Eugenia a recarsi da
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1910
quel modo. Non appena l’altra si fosse liberata
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1910
di cinque lire. Se l’intendessero poi fra loro
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1910
intendessero poi fra loro... ¶ L’Eugenia venne due volte
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1910
sentono sempre lèuna verso l’altra quella specie di
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1910
filo di Scozia; carezzava l’Eugenia chiamandola « piccina » e
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1910
senza ben di Dio, l’opinione pubblica non era
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1910
altri tempi avventurosi. Ma l’aver al fianco un
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1910
questa come a tutte l’altre disgrazie della sua
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1910
ottica prese a fare l’occhialaio. Questo lavoro minuto
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1910
tra una boccata e l’altra del fumo che
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1910
n’andava canticchiando: ¶ «Dove l’avranno nascosta?... ¶ Ta-rin
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1910
era, per somma sfortuna, l’aborrito farmacista enciclopedico e
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1910
andava a scuola. ¶ «Dove l’avranno nascosta? ¶ Dove l
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1910
l’avranno nascosta? ¶ Dove l’avranno nascosta...» ¶ canticchiava il
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1910
certa compiacenza nel parerne l’amico. Così pure si
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1910
davvero sorprendenti; diceva con l’aria del perfetto conoscitore
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1910
signorili solleticavano un po’ l’orgoglio de’ suoi genitori
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1910
ne aveva qualche volta l’accento caldo, i gesti
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1910
voleva dire una volta l’avere un figlio prete
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1910
non la pensava per l’appunto così, e con
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la cancrena degli stati, l’acqua morta in cui
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1910
aveva press’a poco l’età di Arrigo, il
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acquistato nelle fiere. ¶ Ma l’uomo che usi ogni
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1910
ammirevole dottrina. ¶ Sebbene fosse l’uomo più pacifico del
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1910
non ricordasse il nome, l’amante per cui s
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1910
brigata di scapestrati, fece l’occhio dolce alle sartine
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1910
e teneva crocchio su l’angolo delle bottiglierie. ¶ Allora
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1910
che portava Giannotto Ferri, l’irresistibile Giannotto Ferri, quel
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1910
soldo, e questo era l’essenziale; perch’egli era
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1910
Aveva per cespite unico l’amore d’un quarantenne
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quarantenne, signore ammogliato, che l’andava a trovare tre
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culpa! Mea maxima culpa! L’Eugenia è femmina; ma
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la bruna era stata l’amante di Giannotto, e
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talune circostanze, ed Arrigo l’aveva incontrata, una sera
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1910
Appunto quell’anno aveva l’intenzione di ampliare il
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1910
Stefano!... Invece, dando tutte l’economie, appena appena avrebbe
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1910
salvare il proprio figlio, l’orgoglio lo si mette
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che tutta la corte l’udì. Ma davvero ?... Che
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Ma non faceva mica l’usuraio, lui! ¶ Il Ferrante
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1910
un po’ d’ironia. ¶ « L’onore — spiegò il Riotti
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1910
inezia di più su l’interesse non valeva certo
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1910
fa presto a dire l’otto per cento! Ma
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1910
alle finestre non appena l’udivano appoggiar l’archetto
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1910
appena l’udivano appoggiar l’archetto sopra il suo
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1910
de’ quali ogni anno l’occhialaio soleva provvedere a
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1910
una ragazza che amava l’ago, il refe, la
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1910
moglie, tre giorni dopo l’Eugenia, era in piedi
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1910
sei. Vediamo un po’: l’Annetta può dormire con
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1910
Bisogna che tu te l’intenda con mia moglie
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1910
moglie. ¶ Donna Grazia non l’aveva in grazia quella
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1910
nulla a nessuno. ¶ Nonostante l’allusione terribile, s’accomodarono
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1910
da buoni amici e l’Eugenia andò in campagna
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1910
e per amicizia verso l’occhialaio gli aveva ceduto
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1910
suggelli, poi la ravvolse, l’imbavagliò, d’un tovagliolo
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1910
disse. — Veramente non ho l’aria d’essere tua
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1910
quattro bicchieri di Sciampagna, l’un dietro l’altro
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1910
Sciampagna, l’un dietro l’altro, cupamente; si mise
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1910
ogni tanto si udiva l’acqua sciacquare contro la
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1910
dà una deliziosa vertigine... ¶ L’azalea fiorita buttava dietro
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1910
una vasca invisibile, udivan l’acqua d’una fontana
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1910
i sentieri. S’allacciaron l’uno all’altra strettamente
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1910
accompagnava per un tratto l’insenatura della riva. Tra
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1910
Tra la darsena e l’approdo c’era una
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1910
barche legate, che dondolavano. ¶ L’acqua portava un mantello
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1910
pensava di stare sopra l’orlo d’un precipizio
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1910
bel collo piegato su l’ala, ondeggiando come le
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1910
scuro, quando si toccavano, l’interiore fantasma s’impossessava
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1910
a curvarli entrambi sotto l’oppressione del suo peso
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1910
chiara freschezza e respirarne l’umidità, ma senza riuscire
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1910
come se, d’improvviso, l’abito nero del sacerdote
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1910
abito nero del sacerdote, l’ombra dell’interlocutorio, le
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1910
mistiche nuvole dell’incenso, l’alito caldo che passa
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1910
componessero nel cuore sbigottito l’immagine del suo peccato
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1910
A testa china, guardando l’acqua insidiosa, che scintillava
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1910
si toglieva, ne sentì l’odore. ¶ Le sue braccia
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1910
tartaruga nella treccia disciolta. L’odore di quei capelli
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1910
di quei capelli empì l’aria per dov’egli
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1910
accavallare una gamba su l’altra per togliersi la
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1910
poco a togliersi parimenti l’altra scarpina, l’altra
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1910
parimenti l’altra scarpina, l’altra calza, guardarsi intorno
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1910
lento... ¶ Si andava per l’ultima volta a guardar
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1910
a sdraio, ed or l’aspettava, guardando nel miracolo
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1910
gelsomini che vola per l’aria come una polvere
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1910
fa, nelle pellicce tepide, l’inverno. E continuava: ¶ — Là
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1910
voce sommessa che dietro l’uscio lo supplicava, e
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1910
aveva una luco insolita; l’espressione di quel viso
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1910
tutte le stelle, per l’immensità piena di tremito
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1910
a vampate, ondeggiava per l’aria soffice, divampava dall
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1910
di quella immensa gioia; l’indugio stesso che frammettevano
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1910
uno sforzo lieve. Aperse l’uscio serrato, la portò
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1910
le ginocchia, nel camminare. L’adagiò sul letto, e
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1910
sentiva rombar nelle tempie l’urlo della notte infinita
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1910
vergine ell’aveva imparato l’amore; nelle origini stesse
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1910
vita un oscuro istinto l’aveva irrimediabilmente condannata a
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1910
urlo del piacere, tutto l’odio virgineo che portava
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1910
un tratto le forze l’abbandonarono, la vita le
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1910
fronte carica d’anni, l’amara bocca dalle labbra
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1910
di vita, che mai l’urto del suo sangue
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1910
suo corpo, con tutta l’anima sua, poich’egli
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1910
che affrontare con tutto l’animo la tragica bellezza
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1910
le cime ove spazia l’anima dei veri sovvertitori
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1910
irrevocabile condanna per per l’amore, le faceva comprendere
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1910
più. Arrigo era stato l’ultimo episodio nella sua
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1910
ricordano che due uomini: l’ultimo ed il primo
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1910
rassegnatamente aspettava di vederne l’ultime faville, le ceneri
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1910
i suoi libri; metteva l’ora del proprio orologio
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1910
fra un discorso e l’altro, cercava di far
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1910
per ingannarla forse, che l’amava, che l’amava
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1910
che l’amava, che l’amava, con quella stessa
441
1910
ella amava sopra tutto l’amore che aveva per
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1910
le braccia ella sentiva l’inimicizia, l’avversione, che
443
1910
ella sentiva l’inimicizia, l’avversione, che quest’uomo
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1910
seducendo lei stessa, mentre l’atterriva, con la sua
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1910
con la pazienza, con l’amore suo più forte
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1910
suo più forte, con l’indulgenza sua più grande
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1910
in più di tutte l’altre il dono d
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1910
sua mente, ella subito l’aveva respinto, se n
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1910
Ebbe quasi paura che l’aver pensata una tal
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1910
danno più tormento; perchè l’orrido ci attrae, perchè
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1910
la consistenza della verità. L’onda sensuale di quella
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1910
in lei, facendole intendere l’ebbrezza che quei due
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1910
voluttuosa paura di scoprirne l’esistenza. ¶ Con lei d
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1910
somigliava affatto affatto; aveva l’aria un po’ di
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1910
glauca delle montagne, tra l’odor vegetale dei prati
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1910
il sole aveva sorpassata l’ora del meriggio e
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1910
mai si ricordava per l’innanzi d’aver concepito
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1910
colpa inesorabile. ¶ Ma quando l’uliva parlare, la sua
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1910
lui per non perdere l’equilibrio. ¶ — Una volta, sì
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1910
forse ne avrò perduta l’abitudine. ¶ Tuttavia non vollero
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1910
i golfi, le rive, l’aria, l’acqua, la
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1910
le rive, l’aria, l’acqua, la montagna, tutto
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1910
guardarsi e tacere. ¶ Egli l’osservava. Nel sole, nella
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1910
sua pelle brillava minutamente, l’ombre ne parevano più
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1910
ne parevano più scure. L’esaminò, e si avvide
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1910
le lussurie che insegna l’amore. E allentandosi nel
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1910
Una riva s’allontanava, l’altra era pur lontana
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1910
romore, scivolaron oltre. ¶ Egli l’osservava: teneva in una
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1910
segno che ne tradiva l’attitudine al vizio. E
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1910
gli occhi, beata. ¶ Su l’acqua, su tutta l
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1910
l’acqua, su tutta l’acqua, parve correre in
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1910
lo snello battelletto correva; l’acqua sferzata saltava con
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1910
io mi siedo su l’altro banco e tu
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1910
non lo sai dunque? ¶ L’altro non rispose; le
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1910
guardava un remo, poi l’altro, che non andavano
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1910
po’ le mani per l’asprezza dei remi e
477
1910
e Loretta, curiosamente, osservava l’un dopo l’altro
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1910
osservava l’un dopo l’altro que’ numerosi commensali
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1910
figlie di mercanti, consacrerà l’imminente aristocrazia. Erano vestite
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1910
rispose con fermezza. E l’avidità, la venalità, il
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1910
dove allora? ¶ — Senti: ho l’automobile fuori dal giardino
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1910
sii buona. ¶ — Dov’è l’automobile? — elle fece perplessa
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1910
patto... ¶ — Quale? ¶ — Che sia l’ultima volta, e poi
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1910
piano, pensierosa, nervosa; con l’ombrellino molestava l’erbe
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1910
con l’ombrellino molestava l’erbe sul margine dei
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1910
si sentiva anche triste; l’amore la struggeva, la
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1910
e quasi ostile. Non l’aveva baciata, non s
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1910
spalle, senza rispondere. Poi l’aveva pregata che se
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1910
rimaner solo. Ma su l’uscio se l’era
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1910
su l’uscio se l’era presa in braccio
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1910
presa in braccio, se l’era stretta fra le
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1910
braccia, con passione, e l’aveva spinta fuori. ¶ Più
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1910
Dietro la cancellata vide l’automobile ferma; vi corse
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1910
singolare, senza rendersene conto, l’astuzia con la sincerità
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1910
del tu, Loretta, come l’altre volte. ¶ — Non oggi
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1910
di fiori gialli, tra l’erbe polverose. ¶ L’automobile
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1910
tra l’erbe polverose. ¶ L’automobile sostò nella piazza
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1910
non si mosse. Sotto l’arco luminoso della porta
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1910
religiosa e chiara come l’anima d’un seminatore
500
1910
della Passione di Cristo. ¶ L’aria fresca odorava d