Gian Pietro Lucini, Revolverate, 1909

li aconiti azzurri, tra l'arniche sgargianti, ¶ l'ultimo

tra l'arniche sgargianti, ¶ l'ultimo sforzo delle bande

specchiò tra i rosai ¶ l'irrequiete cime dei pioppi

acerba baldanza schiantati. ¶ E l'Adda avvicendò pugne, bivacchi

in sulli scudi armillari l'aste, ¶ balzando al pirricchio

e la vittoria, ¶ clamando l'inno dei Fratelli Arvali

proferta al Re che l'avea condannata; ¶ canti la

con gran lena. ¶ Cantami l'Uomo Massimo del Secolo

sua spada, ¶ a cui l'adolescente s'incantava, ¶ eleggendo

per la gloria; ¶ cantami l'Uomo dolce e il

Almirante dei mari: ¶ canti l'Argo scarlatto alla prova

meravigliose al Mondo intiero. ¶ L'Isole che si sdrajan

e dense d'aranceti; ¶ l'Isole di smeraldo, rifratte

ori ¶ dell'acque occidue; l'Isole avventurate ¶ vider la

materna e cristallina Genova l'accoglie; ¶ Anzani dona, col

tornato dalla Pampa ¶ per l'aquile di Roma in

il volo arresta sopra l'Eterna, ¶ che nell'apoteosi

sfuggito a Gorzcowski: ¶ dimmi l'angoscia, se la sposa

bocca, ¶ e proteggente contro l'assedio e la fellonia

Sette e Sacri Colli ¶ l'Aquila millennaria e ghibellina

chierico generale. ¶ "Caino!" stride l'Aquila allo Sparviero. ¶ "Alle

di Roma! ¶ Roma accetta l'estrema bisogna!" ¶ Furono illuminati

sposa allo sposo porge l'armo e riversa procombe

li eserciti, li assedii, ¶ l'assalto, il sacco e

tra le fascinate e l'opere avanzate, ¶ correggere il

tiro, dalla cruna ¶ fissando l'occhio chiaro all'indice

zuffa abbandona: ¶ con lui l'amazzone Anita impiumata ¶ reggendo

due garzonetti fragranti, come l'adolescenza, ¶ paggi succinti e

Dal Testaccio, San Saba, l'Aventino, ¶ rispondono i mortai

fumante altare. ¶ Stoica persiste l'Assemblea severa: ¶ "Renderem la

rifiutarono mute al Pontefice ¶ l'Eterna ribelle apostolicamente bombardata

Agogna contro il bastione ¶ l'ultima prova, Novara! ¶ suggello

ambito! ¶ Doloroso ricredersi, dopo l'invito della fortuna! ¶ Sotto

tenebre: ¶ Cristo, ritorna, è l'ora tua! ¶ Viene, si

innominato ¶ sulli incendii e l'arrese delle vinte Città

rimorire, ¶ rinnova a Italia l'abbraccio e ripete: ¶ "Commemora

le memorie. ¶ Non suscitiamo l'epica, rimorso. ¶ Giuoca perenne

epica, rimorso. ¶ Giuoca perenne l'istoria nel corso ¶ corone

delirio dei pellagrosi, ¶ legò l'espiatorio funerale dei morti

nell'atto di battere ¶ l'enorme ed intatta campana

come il Leone che l'attende vicino, ¶ accovacciato, sospettoso

Ticino, ¶ ci ha risposto l'agguato d'Aspromonte, ¶ spiccia

reciproco amor dell'alleata: ¶ l'una risponda all'altra

Milano un piemontese; ¶ riconfermin l'origine divina ¶ corti marziali

pispillar de' zampilli, ¶ tra l'odor delli abeti, l

l'odor delli abeti, l'incenso delle aiuole, ¶ tornano

e di sgomento ¶ per l'aria abbrividita. ¶ Viene Massimiliano

Sposa, cosí, trasfigurato. ¶ Ella l'incontra sui viali, pazza

polvere, precipitar nel Nilo. ¶ L'acque sacre inghiottirono ¶ metallo

Non piú gioconde remigan l'armate ¶ pei placidi canali

non sapesti ¶ errare per l'amore della carne, frigido

caos dell'anima tua, l'Iddio terrore dimenticato, ¶ dal

tuoi lunghi viaggi per l'oriente, ¶ dire nelle parabole

portato col tuo amare l'odio. ¶ Dio crocifisse l

l'odio. ¶ Dio crocifisse l'Uomo, e addormentò, ¶ sopra

un giorno a Cibele, ¶ l'inguina svelte e corre

li Eunuchi, che reggono l'imperio ¶ e i ciechi

spettatrici e mime per l'orgia prossima. ¶ E Bisanzio

anelli e pastorali. ¶ Rapiron l'occhi di perle alle

sé piú tosto che l'imagine protende: ¶ la faccia

figli suoi: ¶ per lui l'Impero grida l'agonia

lui l'Impero grida l'agonia: ¶ già li Arabi

genio ed astuzia, contro l'Imperatori ¶ seppero vantare diritti

vantare diritti di plebe; ¶ l'uno e l'altra

plebe; ¶ l'uno e l'altra tradirono, ¶ riguardo al

livide stese e tronche l'ultime sirventesi ¶ nel sangue

Non spaventarti piú: per l'indomani ¶ vigila la Scienza

la Scienza. ¶ Non pianger l'Angiole canore e decadute

defunte Religioni. ¶ Ragione afferra l'Anima vagola, ¶ che si

perduta, la dirige e l'ajuta. ¶ "Ama", ripete. "Ama

di compassione". ¶ Ragione afferra l'Anima vagola, ¶ la conduce

la Vita; ¶ non cercar l'esoteriche virtú oltre le

gioire e di sofrire. ¶ L'Essenze prime sfoggiano onnipotenza

si compensano". ¶ Ragione afferra l'Anima vagola, ¶ le dismaga

Umanità". ¶ Ragione tace, e l'Anima s'afferma; ¶ divina

vaticinio s'aduna per l'azione. ¶ Parigi è in

di redenzione, ¶ o Primavera, l'Uomo-italiano ¶ spera quest

spumanti, rumorosi e turbolenti? ¶ L'aurora in vano s

avite, ¶ le disfatte e l'ozioso servire; ¶ la canzone

minaccia e bellezza. ¶ Cantiam: l'attesa agonizza e prepara

attesa agonizza e prepara ¶ l'ultima nascita con una

imbricò di lorica mamertina; ¶ l'Italia delle Arti e

e tardi. ¶ Però che l'Uomo-Cristo tornava al

e culto, ¶ a traverso l'insulto del carnefice ¶ e

accusatore de' Gesuiti, ¶ tra l'ultimo fiotto di sangue

fiotto di sangue e l'ultimo fiato. ¶ Rideva astuta

voce. ¶ Onde il Rabbi, l'Italia, col bacio di

altra religione; ¶ le assegnava l'avvento e la Messa

III ¶ A me ne l'ombra l'epopea distende

me ne l'ombra l'epopea distende ¶ Le sue

rosse ali e ne 'l mio cuore il sole

le trombe squillino diane; ¶ l'epica è richiamata al

radioso legando al fratello l'arme perfetta: ¶ elegante Cernuschi

Col sol che ascende l'anno prodigioso ¶ e lo

la Patria folgorante, tra l'uragano, Stella ¶ insommersa dal

assassini e le vergogne, ¶ l'urla, le scede d

è nato maschio per l'occasione. ¶ Codesto è un

un caso fisiologico, per l'incontro fortuito ¶ di un

Lui ¶ per Lui soferse l'angoscia del parto e

allor che giova, ripete l'assassinio di Ruggerru; ¶ vi

con gentilezza frugando tra l'inguina, ¶ ti ha levato

miniere. ¶ Urlano forte; è l'urlo, nella notte, ¶ come

sei grande per antonomasia. L'ineffabile allegria ¶ rompe il

del somiero alla capezza; ¶ l'asinello si dispaccia e

a noi che siam l'eroi di tutti i

laggiú, salmodiano a mortorio; ¶ l'apoteosi si rizza al

grappe schiacciate; ¶ beviamo allegri l'acidulo vinello arrubinato: ¶ il

pian di Cossovo ¶ Grande l'ombra di Lazzaro s

alza; ¶ Marco prence da l'antro pur balza ¶ E

da San Giusto glauco l'Adria? ¶ G. CARDUCCI. ¶ Ora

dell'Isonzo, trapassi per l'onde ¶ frigide e cerule

a te stessa, Savoja, ¶ l'ambascerie, nelle nostre città

vili! ¶ Ora, Patria, su l'armi! ¶ Ora, su l

l'armi! ¶ Ora, su l'armi, tutte le armi

vibrate ed impazienti verso l'Isonzo, ¶ a sfolgorar la

vincitrici, ¶ San Giusto riponga l'Alabarda d'argento ¶ nell

lagune, insieme, ¶ Signori incontrastati, ¶ l'Adria riunito, rivendicato. ¶ L

l'Adria riunito, rivendicato. ¶ L'armi, qua l'armi

rivendicato. ¶ L'armi, qua l'armi, dunque! ¶ Detergan le

compendia una Canzone: ¶ è l'eterno bisogno della lirica

precede e squilla, ¶ come l'usignolo l'uragano, ¶ come

squilla, ¶ come l'usignolo l'uragano, ¶ come la fanfara

génie createur qu'interpretent l'epoque et ses necessités

consolent mes defaillances uréthrales. ¶ L. TAILHADE, Le "Petit épicier

sangue e di fiamme, ¶ l'aspetto dell'Iddio innominato

si contorcon nel patema ¶ l'interiora scoperte, ¶ vaticinio, ragione

a venire. ¶ IV ¶ Or l'Uomo agricoltore, spargendo sementa

pure ¶ al guado che l'abbevera gioconda. ¶ Sacrifica alli

Caucaso, ¶ e biondi come l'orzo che fluttua all

ornate, ¶ di mirti per l'amore, di quercie per

giorno, la parola trova ¶ l'imagine esatta, racchiude l

l'imagine esatta, racchiude l'idea, il sentimento, un

il sentimento, un corpo, ¶ l'Iddio-persona a sofrire

ed intona; ¶ e tende l'agguato al sapido abbraccio

rigidi, li occhi smarriti, ¶ l'assorbe in un bacio

a sciorinare al sole ¶ l'anime feminili delle fonti

anime feminili delle fonti, ¶ l'ardor virile e glauco

uomini ¶ Ecate trifasi per l'Olimpo e l'Hades

per l'Olimpo e l'Hades; ¶ e, nei verdi

notte, Luna vagante ¶ per l'Anteros e l'Ibi

per l'Anteros e l'Ibi roseo del Nilo

la conca marina; ¶ Febo l'immenso scopre il suo

sotto li Stoa propongonsi l'Etaire; ¶ dispute nei giardini

dispensiero della crudele necessità. ¶ L'Uomo assicura, per sé

Canzone. ¶ Ella sa far l'inchini dignitosi, ¶ seria, composta

Commissione. ¶ Basta lo strepito: l'aula officiale, ¶ che, oggi

gratis per loro; ¶ anche l'onore e l'amore

anche l'onore e l'amore de' sudditi, ¶ col

condanna, o sopprime, ¶ allibito, l'ingombro dell'augusta tresca

indecente ¶ darvi passo per l'Arte, che si piace

interdice il suolo e l'aria sana, ¶ o cruogiolate

voi all'Olimpo: ¶ pure l'Olimpo non è il

e natiche scoperte ¶ son l'esche erotiche di tutti

nobile scalpello della statuaria. - ¶ L'Anadiomene s'anca in

anca in curva callipigia; ¶ l'Ebe arrotonda i fianchi

Antinoo gareggia con Narciso, ¶ l'uno tormento d'imperator

tormento d'imperator filosofo, ¶ l'altro invaghito di luna

Olimpo, ¶ tra i furbi, l'impostori e i deliranti

dorso falcato; ¶ Voi, per l'estreme revulsioni d'amare

delizie nei sogni... ¶ Tutta l'anima umana a boccheggiar

il corpo a pretender l'abbraccio!... ¶ Voi, dunque, a

amplesso. ¶ Vedo, con te, l'umile cascinale, dentro la

tra il frutteto opimo, l'anitre diguazzanti nel pantano

sito de' cosmetici e l'alito ¶ del sudor belluino

mormorando una pineta ¶ e l'ombra delli abeti minacciosa

la carne vostra sopra l'incanto della poesia; ¶ il

tra il ridere e l'affanno; ¶ giocano perle fini

all'alba che inciprigna l'ubriacatura. ¶ Siam le lampade

protendiamo il ventre: ¶ assorba l'ingordigia de' fumanti amori

alla tomba; ¶ siamo tutto l'istinto, siamo tutte all

completo e soddisfatto; ¶ siamo l'integrazione delle amene letture

Vestali. ¶ Fiamme, Bragia per l'incendio universale: ¶ poi che

mondo, ¶ Amor che annega l'anima, ¶ che la mente

per demolire il maschio, l'amante, tutto il mondo

perché il bacio rinnova l'Universo; ¶ bacio di bocca

i pennoni ammaestrati, ¶ rispettan l'etichetta e il protocollo

suoi corazzieri. ¶ Essa è l'Augusta in gala e

approva:... ¶ orrore: e Voi?... L'occhialetto le cade dalla

mantenuta, ¶ e, per variar l'intingolo, l'incesto in

per variar l'intingolo, l'incesto in sopra piú

que toute r'commence. ¶ L'Amour, y gonfle tous

les coeurs, ¶ D'après l'chi-chi des chroniquers

è coperta, è sequestrata; ¶ l'aulico Fisco l'ha

sequestrata; ¶ l'aulico Fisco l'ha condannata a scomparire

Il tuo vagire rimena l'estate, ¶ nota di cronaca

al giorno d'oggi, l'essere equivale al diritto

de' giorni irreparati, ¶ tutti l'infanti bastardi e mal

tuona di nuovo, ¶ e l'inverno è lontano, sequestrato

labra; ¶ a salpar per l'oceano della vita ¶ vuoi

alle nascite, ¶ e so l'infanticidii vergognosi, ¶ che spengono

Infante ¶ A salpar per l'oceano della vita... ¶ G

batter del cuor piccino, ¶ l'occhio socchiuso s'abbacina

della sciabola, scuola per l'imperizia normale ¶ delle sconfitte

prudenza, si sa..." - ¶ - "Già l'Asino e il Bue

al passo dell'istoria! ¶ L'Asino e il Bove

da quando, per calmare l'isterismo ¶ di Dama Chrysanthème

fremita, ¶ sta per alzarsi. ¶ L'improntu, che scodellano, ¶ non

pallido-acqua-di-Nilo, ¶ l'azzurro ed il rosato

i Corvi grigi frullano l'ali; ¶ tira la moda

sangue, ¶ eccellente motivo per l'estetica, ¶ abbia mutato in

il tuo muso ringhioso? ¶ L'impresario è pagato per

il perché che governa l'alzarsi ed il discendere

fuochi distruttori, ¶ per purificar l'ultimo secolo, ¶ tesor rosso

della vittoria ¶ sopra tutti l'Iddii, ¶ furto miracoloso di

corna il toro. ¶ Sta l'uomo intento nel risveglio

danza selvaggia, ¶ per chi l'oltraggia nel suo cammino

nel conflitto secolare, ¶ tra l'imperial straccioneria e i

ragione di sommosse, ¶ sopra l'ondivago mar parigino, ¶ forca

consuetudine. ¶ Abbiamo per ministra l'elettricità, ¶ che non falla

fornelli, ¶ prova e riprova l'ironico sapiente, ¶ calmo e

ira. ¶ A Te sola l'augurio vola ¶ sull'ali

Cose nuove. ¶ E per l'odio una saetta. ¶ G

si riversa, ¶ e rinnova l'acquitrino nei prati; ¶ e

e delle viole, ¶ e l'oro lungo e riccio

sangue sulla pergamena consacran l'epirema; ¶ confermano l'arresa

consacran l'epirema; ¶ confermano l'arresa a discrezione". ¶ - "Oh

svaniscono. In generale, sono l'unica azione che si

delle vicine rivendicazioni;..." ¶ Romba l'applauso come una cannonata

defraudato! ¶ Ecco, s'intumidi l'onda benefica della sommossa

pagato e rubato... ¶ Provate! ¶ L'Oceano attinge alli scogli

onori, di vite..." ¶ Ribollon l'onde umane dell'oceano

per ora, no;... ¶ Ora, l'arma piú duttile e

che vi affamano; ¶ sarò l'anima vostra che grida

gesti disperati e generosi l'evento, ¶ sacrificate vittime di

lucido aratro. ¶ Umanità bambina! ¶ L'epica ancor declama, ¶ nel

nel giorno che declina, ¶ l'epos de' Semidei. ¶ Semidio

male nascosto di su l'occhiello? ¶ Due popolani lo

mar popolare. ¶ - "E per l'enorme e sacra Libertà

meeting di sicurezza, ¶ per l'imminente schiettezza del voto

sopra una cosa e l'altra, ¶ e ha lingua

funzion del Veto, ¶ per l'avanti e l'indietro

per l'avanti e l'indietro, ¶ sulla solita canzone

umiliate; ¶ - "Riporrem Libertà sopra l'altare ¶ delle umane conquiste

tonfo ed un murmure; l'oscurità. ¶ Rabagas, per lo

trimaient du soir a l'aube, abataient de l

l'aube, abataient de l'ouvrage, et devouées aux

tout en bas de l'humanité... ¶ ED. DE GONCOURT

rifiutare una sua tela: L'ultimo convegno per le

ed i drappi neri. L'idea pittorica derivava da

Béranger che osino confondere l'arte colle oscenità della

Imbecilli regnano! ¶ Vi sono l'Imbecilli miti e belli

e posati. ¶ Vi sono l'Imbecilli che dipingono ¶ Galatea

lavoro dell'Efebo Poeta. ¶ L'Imbecilli preziosi sono molto

veleno d'arsenico. ¶ Conosco l'Imbecilli delle Antologie, colle

i fiori. ¶ Ho visto l'Imbecille a discutere Iddio

la prima nota e l'ultima ¶ di certe canzoni

composte ancora. ¶ Ho visto l'Imbecilli letterati, spudorati ¶ per

di gramatica. ¶ Ho visto l'Imbecille al Finimondo, ¶ l

l'Imbecille al Finimondo, ¶ l'Imbecilli politici, statisti e

stolidi e paralitici. ¶ Tra l'Imbecilli e i Coccodrilli

Natale ¶ dell'una e l'altra bestia: ¶ dal fango

dal fango delle inondazioni. ¶ L'Imbecilli si soffiano il

il naso ed asciugansi l'occhi: ¶ queste lustre alli

fanno di sicurtà. ¶ Piangono l'Imbecilli; non ci credete

farsetto ¶ stiran le vertebre. ¶ L'Imbecilli hanno il catarro

invece de' pazienti buoi, ¶ l'eroi dell'a venire

al Sole. ¶ Ho veduto l'altr'jeri a concistoro

chi verrà. ¶ Ho veduto l'Imbecilli delle eroicomiche evoluzioni

la Plebe. ¶ Ho veduto l'Imbecilli delli Stati d

elogi alli Imbecilli: ¶ infuriò l'applauso alli Imbecilli: ¶ mentre

alli Imbecilli. ¶ Ho veduto l'infamia imbecillesca, ¶ la bizza

le gonne della fantesca. ¶ L'Imbecille sbraita alla bellezza

le orecchie d'Asino. ¶ L'Asinel porta corona, sta

tal foggia s'acconcia l'Imbecille, nella grave bigoncia

salvar la morale, dopo l'aretinesco saturnale. ¶ L'Imbecille

dopo l'aretinesco saturnale. ¶ L'Imbecille porta sciabola: d

magra e stanca upupa. ¶ L'Imbecille è un animale

la via e benedice l'ipocrisia. ¶ Di sotto al

gradini all'altare, e l'orecchione puntano ¶ come due

la canzon deretana. ¶ "Prosit!" ¶ L'Imbecille è crudele. ¶ Bestia

buona festa pel domani. ¶ L'indomani, come prima si

come prima si ritrovan l'Imbecilli; ¶ portan rose colle

di vitella ¶ ha dipinto l'animella della nuova croce

ha fruttato il rosso; ¶ l'Imbecille china il dosso

quanto bolle e cresce. ¶ L'usanza preistorica conclude questa

ladrone sulla Rivoluzione. ¶ Ma l'Imbecille è un uomo

delle monde coscienze borghesi. ¶ L'Imbecille è il Proteo

moderna mitologia; ¶ ed è l'Arpia; l'ugna nasconde

ed è l'Arpia; l'ugna nasconde sotto il

passata ripasserà. ¶ Dialogo per l'occasione ¶ di un qualunque

tra il Bove e l'Asinello, ¶ che son delli

né meno Gesú? ¶ Per l'occasione della ricorrenza ¶ vecchie

nel sorriso dell'alba; ¶ l'altra sera calata e

la sacrosanta communione tra l'infimo ed il massimo

Municipio e al Parlamento. ¶ L'altro, il Battista, selvaggio

questo baraccone. ¶ E so l'uno, e so l

l'uno, e so l'altro; ¶ l'invidioso e

e so l'altro; ¶ l'invidioso e lo scaltro

candide, che s'imbrattano l'ale ¶ a stramazzar nei

barbara ¶ piú deplorata è l'inutile spesa. ¶ Io sono

osceno, salvando la morale, ¶ l'occhio spento, le mani

Ama, riamato, questo signore. ¶ L'estetica si gode de

Et je te dis: L'oeuvre est commune, ¶ O

presso gorgoglia e schiumeggia; ¶ l'Oche vi navigan pensose

navigan pensose e comprese; ¶ l'Oche per la filosofia

nuove pragmatiche ragioni, ¶ trovan l'imperativi categorici ¶ delle proficue

temporale della Piazza, ¶ lasciar l'ire sfumare e svampare

cantando, protervo ed empio. ¶ L'alba che tremola oltre

al chiuso Pollaio, or l'una, or l'altra

or l'una, or l'altra bestia, ¶ integrava il

della sua sapienza ¶ contro l'iniqua esazione: vuol far

suoi lunghi sproni; ¶ distende l'ali, rialza la testa

acciecati dalla paura atavica; ¶ l'Oche posate smettono i

qua, qua, qua per l'ebraico costume, ¶ di tuffarsi

mondo è cosí; per l'inconscienza di molte virtú

pane e companatico, ¶ aspettando l'avvento del paraclito, che

rialza e starnazza vociando. ¶ L'altro: "Sí, va razza

e tenace cantatore, ¶ son l'instancabile vigilatore, ¶ avviso di

questa di Cirenaica, e l'altra Tripoli di Siria

il mare, Signora, ebbi l'invito. ¶ Ho letto poco

perché non paja troppo l'ingordigia ¶ venni alla Vostra

o Bella affascinante, ascolto. ¶ L'harem promiscuo vi strazia

straccioni a lamentarsi! ¶ E l'Orsa bianca vicino a

gli è tolto veder l'amor lontano ¶ e che

e per real donava ¶ l'amor, che lo pungea

mai la vita? ¶ È l'ombra di un sogno

clima e dal deserto? ¶ L'orde africane? ¶ Dei Maometti

tentare un'altra volta ¶ l'esperimenti notturni ed ostetrici

aspettar ricamo, come richiede l'ora, ¶ dei monogrammi al

del cielo cupo, ¶ gettan l'ancore argute dentro al

raglieranno versi gabriellini, ¶ per l'isterica sua puerizia, ¶ che

caparbio ribelle, ¶ giubbetto improvvisato l'inferriata della guardina. ¶ Per

tutti, innominati, ¶ o per l'isole immonde a raccorre

sports coloniali, ¶ per interromper l'ozio delle guarnigioni, ¶ si

ai Generali, tiepidi sotto l'ali lusinghiere ¶ dello Stato

grido di rivolta ¶ per l'enorme sopruso... ¶ Ma guardatemi

sbocciano amabili visioni; ¶ urla l'ira e lo sdegno

labili, ¶ incidere convien, perennemente, ¶ l'ora immutata che mi

delle Miss d'oltre l'oceano ¶ che sofrono lontano

nel concerto europeo, ¶ seder l'ambasciatore in questa guisa

ciarpa tricolore?" ¶ E ridite l'oltraggio recente: ¶ "Peso martirio

assume e si rappresenta, ¶ l'Eroe italiano." ¶ Raccogliete le

meglio regnato, Brigante? ¶ Sollevate l'istoria a codesta memoria

premier chef. Ah, je l'ai retrouvée". Telle était

udire ha pur dimenticato ¶ l'abitudine antica d'arrossire

abitudine antica d'arrossire. ¶ L'Imbecilli regnano! ¶ Vi sono

rifiuto di prosodia, ¶ per l'odio e per l

l'odio e per l'amore, ¶ per l'angoscia

per l'amore, ¶ per l'angoscia e la gioja

chez les oblats éduqués. ¶ L. TAILHADE, Au Pays des

Le copahu rencherira demain. ¶ L. TAILHADE, Conscrits. ¶ Le Patriotisme

suffit à lui donner l'illusion de sa virilité

expression du panbéotisme contemporain! ¶ L. TAILHADE, Patriotes! ¶ Canzone, soffermati

e feroce. ¶ " - Signore, sono l'Eroe autentico, ¶ quello vivo

della poltrona. ¶ Signore, ¶ sono l'Eroe; ¶ quando le sorchie

Riportai intatta la virilità, ¶ l'ho riserbata a voi

le fauci spalancate e l'ali aperte, ¶ lacche e

molta cortesia. ¶ Signore, ¶ sono l'irresistibile; ¶ alla punta de

eleganza, il magnetismo e l'attrazione ¶ per la maschia

da ruba cuori. ¶ Sono l'irresistibile; ¶ passai tra le

una notte di amore? ¶ L'ozio m'irrita della

arrossite, Signore, non iscordo ¶ l'obbligo mio di nobiltà

safran ou de henné. ¶ L. TAILHADE, Un souper chez

cruna astrusa, ¶ e puntar l'ago contro il ditale

regina della moda, ¶ per l'ambizione del giovane banchiere

del giovane banchiere, ¶ e l'arroganza del biscazziere. ¶ Oggi

le tegole a guardar l'oriente intenerito; ¶ pensile giardinetto

acciaio, ¶ battevano al volante l'agili membra della silente

mobile rocchetto ¶ e regolando l'impuntura all'ago, ¶ dentro

eletto: ¶ colazioni frugali, sperso l'occhio al frullar breve

il bigio bozzolo che l'ha incubata, ¶ in una

corona, a me: ¶ sovverto l'ordine, la disciplina, ¶ ed

piedino detta la legge; ¶ l'indice teso segna una

la bellissima fatalità. ¶ Sono l'Eterno biondo Feminino; ¶ colle

li ozi sicuri. ¶ Sono l'Eterno biondo Feminino; ¶ per

risuggelliam la pace, ¶ è l'oblío che rinchiude il

ed il cuore; ¶ sarò l'ombra vagante e pandemia

e ti disprezza. ¶ Sarò l'illusione dell'amore, ¶ per

come il castigo, come l'uragano, ¶ larva di disonore

brivido di mezza notte. ¶ L'estetica ironia stelleggia il

Etant ladre, mais folichon, -. ¶ L. TAILHADE, Ballade touchant l

L. TAILHADE, Ballade touchant l'ignominie de la Classe

eccitanti e perverse: ¶ oggi l'inauguran con danze e

Signori ¶ a cui difetta l'anatomia; ¶ le smaniglie, li

lecito oggidí; ¶ ma quando l'Epoca farà ritorno ¶ sullo

bestemiano inglese ¶ e imitan l'irochese nella inurbanità; ¶ ospite

occhiello, di nastro sottolinea, ¶ l'ironia bianca e rossa

da don Giovanni: ¶ sono l'Eterno Mascolino snello, ¶ tra

e la vagante, ¶ sotto l'alcova e sotto le

polputi o magrolini, ¶ per l'incremento della civiltà, ¶ secondo

gusto, il costume e l'istante. ¶ Ma mi rispetto

mi preservo: ¶ mento, per l'amministrazion di mia persona

di lagrime sincere, ¶ pago l'anima e il corpo

ed il no, ¶ sopra l'intrico di un qui

di canzoni e risa, ¶ l'Enzo rammemorò, alla parlata

nella notte s'insegue l'ululato, ¶ rispondendo ai levrieri

ad Elsa di Brabante, l'adolescente Re; ¶ viene, sul

le Valchirie sorelle, ¶ cozzano l'aste alli scudi gridando

le snelle Amazzoni: ¶ rivedon l'Achillejon bianco e l

l'Achillejon bianco e l'Ellade, ¶ ed Ettore morente

logico mistero. ¶ Ed ascolti l'Austriaco Edipo, ¶ erto sul

augurando ¶ a Francesco Giuseppe, l'amica Montijo, ¶ viaggiatrice smarrita

sulle guancie, ¶ come vuol l'etichetta, ricordando ¶ un dí

genitura, ¶ donde si nominò l'Epoca e stette ¶ a

Zulú ¶ ombra, le apporta l'ultimo nato, ¶ Napoleone Eugenio

al bando della istoria? ¶ L'Avo non vide nell

Novara alla seconda? ¶ Sopra l'emunte guancie non bastarono

cilicio? ¶ E non risuggellò l'espiazione ¶ sul Trocadero l

l'espiazione ¶ sul Trocadero l'Abdicazione? ¶ Se Roma vantano

designa e conforta, bilancia l'equilibrio, ¶ riflette col delitto

il Nome ¶ ai Secoli, - l'Anima alla Umanità. ¶ F

Epigrafe per Mazzini. ¶ Ne l'aër d'alte vision

cuori ¶ delle mani venali l'entusiasmo. ¶ Bianca, scendente, alla

due, il passato e l'avvenire; ¶ per chi, correndo

fede in cuore ¶ seppe l'esilio e il carcere

sull'acque a portare l'addio, ¶ italica ragione di

estuare, ¶ Argo fatale tenterà l'avventure, colle prore sicure

torna per altro giro: ¶ l'oblio trascorre indifferente. ¶ Tomba

senza arrossire: ¶ serpeggian sopra l'ampie gradinate ¶ mille e

Ora?" Consiglia di nuovo l'Eroe da Caprera ¶ "Sempre

sovvenir lontano. ¶ E pure l'onda in sulle spiaggie

straziata; estrema, sanguinosa parola. ¶ L'oblio, no, non chiova

assassinio valse, ¶ per noi, l'ignobile e mendace artifizio

tuo carme profluente, vibrino ¶ l'aste lucenti ancora i

veleni del putridume. ¶ Venga l'ossigeno puro de' ricordi

ragione di natura, ¶ per l'amore e per l

l'amore e per l'odio, per il bene

ce sont des vengeurs; l'histoire ajoute que ce

sangue, garofani rossi, ¶ tra l'erba grassa. ¶ Corone vive

si rifiuta; ¶ Chi suppose l'uomo migliore, ¶ seppe l

l'uomo migliore, ¶ seppe l'indifferenza delli uomini e

scivolar delle spume e l'irridere ¶ del risucchio, capriccio

al funerale, ¶ perché scenda l'Araldo dispiccato, ¶ nel tonfo

Amare la Morte; raggiunger l'Infinito; ¶ spingersi in sui

Dell'acquile scarlatte battono l'ali aperte; ¶ stridono, chiamano

in questa aurora pigra ¶ l'annuncio al Desiderio. ¶ Nuda

vicino ai carnai suburbani: ¶ l'indomani giocondo e glorioso

non vogliam dimandare. ¶ Spesso l'amore abrucia, ¶ le fiamme

s'avvelenano d'odio; ¶ l'odio, l'amore dei

d'odio; ¶ l'odio, l'amore dei miserabili. ¶ Lunghi

sulla strada di Roma, l'amore, ¶ a cercar, con

Te si svolse ansia l'azione; ¶ su Te discese

fuoco la vendicazione, ripetono l'arringo; ¶ Antinomia incorona i

fosti sorpreso dalla morte ¶ l'hai studiata ed amata

dell'onte e fu l'Eterno; ¶ venne percosso e

appeso al giubbetto improvvisato. ¶ L'Eumenidi di Grecia gli

dove fu gittato. ¶ Oh! l'ardente rosaio pel glauco

sulli scogli del mare. ¶ L'occhio torvo di sole

quale, ecco, io tributo l'armi, ¶ non le preghiere

non vi ho aggiunto l'elleboro: ¶ perché desidero non

cantato la Morte e l'ho protetta ¶ sopra alle

d'aggiungere al peana l'epicedio, ¶ la canzon della

fa per me. ¶ No; l'arme ch'io impugno

io impugno è perfetta; ¶ l'arte la volle cosí

cura, tra il greggie; ¶ l'ho postillato con croci

premeditai le vittime, scelsi l'arme sicura, ¶ vengo a

la mia superbia. ¶ Certo, l'ipocrisia d'ogni e

col codice benigno, ¶ e l'impostura, badessa venerabile; ¶ l

l'impostura, badessa venerabile; ¶ l'uccider lento e calmo

no, or sí, pretende l'invertebrato il pasto: - ¶ no

che abbattei con piacer, l'una sull'altra, ¶ con