Gian Pietro Lucini, Nuove revolverate, 1913

imbalsama e le infutura: ¶ l'onore è tuo al

d'ogni tempo, ¶ sopra l'eternità". ¶ Breglia, 3 Settembre 1910. ¶ Il

un luogo rispettabile; ¶ dentro, l'elegantissimo Caffè ¶ dispone alla

venirmi al braccio? ¶ Facciam l'ingenua coppia provinciale ¶ sospesa

di piú? ¶ Passiamo tra l'invidia de' colleghi, ¶ tra

sentiero ¶ che c'insolca l'andare battagliero; ¶ disegnam sorridendo

ritmo al calamajo, ¶ e l'una per le pratiche

una per le pratiche, l'altra sciaquata in Arno

apparta; ¶ scutrettola, sul cenno, l'invitata ¶ viso sciupato ritinto

noje del vivere moderno, ¶ l'impreveduto della varietà. ¶ "Siete

quanto potrei". ¶ "Non fate l'innocente!" ¶ "Oh, lo sarò

la politica espansiva, ¶ per l'italianità in Africa e

in quel paese ¶ smesse l'exomis per vestir lo

lo stifelius, ¶ non smesse l'amicizia col buon Socrate

Papa al governo. ¶ Son l'insidiato Proconsole del luogo

Impero prurigini insaziate. ¶ Son l'ultimo Augustolo politico, ¶ riassumo

neri petali lucenti, ¶ carburizzata l'anima in vedetta; ¶ commetto

alla decenza consultiva; ¶ rispetto l'apparenza: come sobbolle il

contemperato dalla dignità! ¶ Siam l'uno e l'altra

Siam l'uno e l'altra degni, ¶ reciprocamente, d

rivoluzionario della Provincia! ¶ Son l'insidiato Proconsole del luogo

plus doux ¶ Où flotte l'âme populaire du saindoux

sortis avec leurs connaissances ¶ L. TAILHADE, Foire aux jambons

torni in battuta ¶ tra l'una e l'altra

tra l'una e l'altra strofe ¶ del Canto

umanitaria, ¶ la Marsigliese e l'Inno e la Fanfara

un pik-nik sopra l'erba maggienga, ¶ come i

lodato e vi loderà ¶ l'esatta Cronaca del Corriere

a spasso ¶ a secondar l'ukase dell'imperial Camera

vendetta atroce ¶ d'oltre l'Oceano, per tutta la

scorta feroce: ¶ vi aggiunga l'Odio la canzone eterna

è festa, v'inlaura l'omaggio ¶ della turba beata

Borboglian cricchii e scoppietti ¶ l'aeroplano or traballa... ¶ Ahi

il fimo natío ¶ piomba l'umana farfalla! ¶ ALCEO SBILENCO

Su, Machine, a travolger l'Infinito, ¶ che si allarga

vento piú veloci: ¶ scansare l'ostacolo, abbatterlo, ¶ infrangerlo ed

vetro e di fiamma, ¶ l'anima imprigionata in una

ottone al timone. ¶ Ma l'uomo che tu porti

la sua povera gioja, l'infimo suo dolore. ¶ E

promessa colla rivoluzione, ¶ dischiude l'alba candida della fraternità

della felicità. ¶ Amo sapere l'istoria del Mondo ¶ e

sonagliera ch'ansima per l'erta, ¶ l'eco di

ansima per l'erta, ¶ l'eco di una campana

muffa sui muri sgretolati, ¶ l'orma di chi passò

a serper le vene, ¶ l'aria squilla alle orecchie

diserta e sola; ¶ e l'omiciattolo grave, col suo

d'acciajo, ¶ a fender l'aria, a inebriarsi di

carne dell'uomo e l'ordigno; ¶ fili di ferro

gaja Canzone ridarella, ¶ carezza l'Asmodeo, inforcagli la groppa

Entusiasmi, ¶ congela col ridicolo l'Imaginazione, ¶ incoperchia il cervello

sans éclairs funèbres? ¶ BAUDELAIRE, L'Irréparable. ¶ Qu'importe ta

ou décor, salut. ¶ BAUDELAIRE, L'Amour du mensonge. ¶ Canzone

ed i lai. ¶ Fa l'inchino, Canzone, popolana ¶ un

stanca di correre appresso ¶ l'eco multipla delle mie

impiumato chante-clair ¶ è l'ultimo avatar, l'ultima

è l'ultimo avatar, l'ultima trasformazione ¶ della tocque

qualche ostentazione, ¶ medica malamente l'indifferenza mentita, ¶ nascosta nelle

i pretesti ¶ dell'indugiare, l'estate, in città. ¶ - "Il

ultima neve caduta ¶ sopra l'Alpi in parata all

detto, non so. ¶ Disincrostiamo l'eufemismo! ¶ Parole povere frenin

evasive e pure esatte ¶ l'umiliazione della pochezza: ¶ non

Sul Marito, cui guata l'arteriosclerosi ¶ e condanna il

burocratico e miope, ¶ cui l'epatite indora, ¶ sopra li

magri petali morbosi, ¶ e l'invidia in sobbuglio consiglia

del vostro Marito, ¶ scenda l'equivoco del chiaro-oscuro

d'inchiostro, ¶ su cui l'anello dello sponsale balena

di Mimí. ¶ Ma per l'altro, l'Amante-necessario

Ma per l'altro, l'Amante-necessario ¶ che vi

la fredda gelosia e l'odio ¶ della stanchezza; il

la carne;... ¶ ma per l'Amante-necessario ormai ¶ cooperativamente

una lagrima, un riso, l'adulterio: ¶ la valvola del

del sesso vi apriva l'estuario ¶ all'imaginazione sopra

sopra la realtà e l'uccideva ¶ con un bacio

sacrificio che vi impone ¶ l'apparenza tiranna, e le

falso paletuviere, ¶ cui sfronda l'etisia ne' giardini promiscui

Scozia-imitation; ¶ si terga l'onice all'unghia ¶ dall

la falsa seta, è l'avorio piú falso ¶ del

sazietà, e, col dolce, l'amaro; ¶ l'odio, l

col dolce, l'amaro; ¶ l'odio, l'amore, la

l'amaro; ¶ l'odio, l'amore, la rovina, la

romanza romantica; ¶ i flauti l'avvolgono di gutturali modulazioni

Comedia d'Arte; ¶ miagola l'oboè:... ¶ Voi vi vedete

come tutto passa, ¶ come l'amore è avaro, ¶ come

vostra grazia fiera e l'ambizione ¶ del giovane eletto

sono, dentro di voi, l'ultima e solitaria ¶ passera

il groviglio verminoso ¶ dentro l'erba e l'impaccio

dentro l'erba e l'impaccio delli sterpi terrosi

piena tazza, ¶ dal sangue, l'amore vermiglio; ¶ per questo

e che ossessiona: ¶ sono l'amica piú cara ¶ all

gli pongo in mano l'azza, ¶ gli addito il

indifferenza; ¶ cala di tono l'eccessiva Canzone, ¶ dimette l

l'eccessiva Canzone, ¶ dimette l'inno della risurrezione. ¶ Tornate

ed in letto; ¶ Gigi, l'altro, fa il miscredente

con me. ¶ Mamma, ve l'ho serbato ¶ tenero, pallido

piedi, ¶ sulla ghiaja, dove l'han calpestata. ¶ Rimorsi, confusi

inerzia alla noia? ¶ È l'ultimo consiglio di un

e dipinge, trasparente-roseo, ¶ l'anche e il contorno

entrave, ¶ dal nodo riesce l'impaccio confuso ¶ di trine

concedersi il fare. ¶ Ha l'Onorevole al fianco, un

sudano, ¶ tutti balbettano per l'emozione! ¶ Che bella giornata

e campanile: ¶ Ti entra l'Aprile in Villa, col

sei indiata; Ti crescon l'ali: ¶ corrono i desiderii

in Sant Raffajell, ¶ là l'è el loeugh de

Notte, tu favoriscimi, se l'altro hai favorito; ¶ siam

suolo che si mareggia, ¶ l'onde che si altalenano

su via, Canzone, tu l'impersona, ¶ col suo pensiero

esemplar moralità. ¶ "Son io, l'Adamo protocollato ¶ per tutte

imparare la vita ¶ secondo l'obbiettivo di mia moglie

assai male, a raccontarne l'istoria. ¶ Secreti umili ed

uremie: ¶ altro che correr l'anello... nuziale! ¶ Notte provvidenziale

che machina perfetta è l'uomo, ¶ come ritrova l

l'uomo, ¶ come ritrova l'equilibrio stabile... ¶ Come è

dà la tragedia e l'inno d'annunziano, ¶ al

del rigattiere nostrano; ¶ stura l'iperbole gabriellina, ¶ insemprati nel

bocca piú rossa protende ¶ l'amante all'amato, affila

mortuario, il sicario ¶ e l'orfano e l'orfana

e l'orfano e l'orfana non trovan riposo

subdola oscurità: ¶ Notte: sono l'Allocco delle forre illuni

alla luce del sole, ¶ l'esser io Gallo non

ebrietà, ¶ rosso paraclito bacchico, l'anima gemella; ¶ all'erotico

ed in offerta! ¶ (È l'amore che passa a

vita è bella! ¶ se l'azzardo compiace alla opportunità

fruscia al fianco viscida ¶ l'illusione della venustà: ¶ - Oh

vacanze d'estate; ¶ anche l'amore a sbrendoli imprime

imparadisi, irresoluto ¶ a schiudere l'usciuolo in un colpo

fumanti e saporosi, ¶ che l'incontro geniale ti procaccia

a che ti servirà l'ingozzata vernaccia?" ¶ - "Ragazza avventurata

Sono assetato, abrucio; ¶ voglio l'inedito, sempre..." ¶ - "Ed anche

non lo spende. ¶ So l'iperfisiche contorsioni aretine; ¶ sono

filosofessa, ¶ sul vivo studierò l'etica naturale: ¶ ti esplorerò

a te per gustar l'infinito; ¶ se ti cavalcherò

Città che mi schiaccia, ¶ l'incubo mio, e la

d'amore. ¶ - Oh, sí l'Amore; Tu, il grande

col sangue, coll'oro; ¶ l'oro, l'oro..., l

coll'oro; ¶ l'oro, l'oro..., l'idea o

l'oro, l'oro..., l'idea o il disonore

idea o il disonore, ¶ l'ultimo blasone nostro intemerato

ultimo blasone nostro intemerato; ¶ l'amore, l'annihilimento, ¶ ch

nostro intemerato; ¶ l'amore, l'annihilimento, ¶ ch'io voglio

ogni lubricità. ¶ Io sarò l'inesausto alla tua vite

d'ogni voluttà. ¶ Bombarderò l'ufficio, la seggetta, ¶ lo

irrefrenate e prime; ¶ sono l'umana semente nella seminagione

mi spappolo, scompajo, ¶ sono l'atomo errante, il vibrione

machina perfetta è mai l'uomo; ¶ trovo, all'elisse

la fiamma per distruggere l'Arca. ¶ Sarcasmi ¶ Oggi è

Cose nuove. ¶ E per l'odio una saetta ¶ G

sola; sul cielo tormentato, l'inverno assidera; ¶ e tua

maledizione, ¶ trapasso a castigare l'innocente, carne di carne

è qualcuno che intende l'atroce sciagura ¶ di codesto

rossa scintilla ¶ a trafiggere l'iride velata? ¶ Vi è

è qualcuno che sappia l'angoscia ¶ del castigo fatale

tiepido, di vivo? Vegetare l'equivoco. ¶ Ombre: tentare queste

pugno serrato nulla e l'illusione, ¶ e piangere, piangere

innocenza della castigata; ¶ commemora l'eterna agonia al funerale

e la serenità? Dove l'affetto nella dimenticanza? ¶ Il

del vento. Vi scorda l'incarico materno ¶ sacro per

la famiglia e per l'eredità. ¶ Rammenta Nonnina i

Sorride ai ricordi, che l'eccitano ancora, ¶ l'appassita

che l'eccitano ancora, ¶ l'appassita signora, agghindata sui

e falsa disinvoltura? ¶ Rammenta l'oltraggio ultimo del marito

manca la guida che l'indica e conduce ¶ con

il Paradiso. ¶ Suonin patetiche l'arpe accordate ¶ sulle malinconie

corde, musica candida, ¶ per l'armonia della nostalgia; ¶ verso

patire per li altri l'atroce stregheria dell'amore

ed accieca. ¶ È necessaria l'oscena reservibilità sull'innocente

pei secoli, a traverso l'istoria, ¶ flagello demenziale, dentro

è fatale che sconti l'angoscia, colla angoscia delli

tutti questi veli? - Oh, l'Egoismo letterario, col por

forma, accarezzi coll'occhio l'incanto ¶ del volto rivelatosi

pel migliore motivo; ¶ e l'uomo positivo ostenta anelli

monte del carbone; ¶ ché l'anima dell'uomo è

di pensieri. ¶ Tal, per l'amore della coerenza, ¶ sia

stagno. ¶ Né s'aderga l'oscuro paviglione ¶ convincente e

tosto dire: ¶ "Abbiamo conosciuto l'amaro dell'assenzio, ¶ lo

stessi, in frenesia ¶ per l'Egotismo eterno, ¶ miseramente, alla

poi che udiste testè l'estetica gridare ¶ sulle compromissioni

capricciosamente sulla chaise-longue, ¶ l'Egotismo pontifica. ¶ Vi risponde

Narcisa, li ozii e l'auto-ammirazione! - ¶ - Oh, la

dondolati in ritmo; sfoggia l'eleganza, ¶ fragile; vivo contesto

Oggi verrà a noi l'Angelo, e recheracci ¶ la

Les Premières Communions. ¶ Vuj! l'è Pasqua, o mamon

o mamon parpaj! ¶ Vuj! l'è Pasqua, o pà

che brilli il fuoco, ¶ l'anima tua vi abbrucia

abbrucia d'amore; ¶ sorreggi l'anima tua incendiata; ¶ passa

divori ogni dí; ¶ è l'operajo che sciopera; è

vigilia Ti aveva esasperata: ¶ l'imaginazione accese arrubinati ¶ affreschi

aria fredda ¶ per alleviarne l'ardore e procacciarti l

l'ardore e procacciarti l'indigestione, ¶ avant-goût delle

la Scrittura ¶ t'insegnerà l'incesto! ¶ Che ottima moglie

ottima moglie, se studierai l'Evangelio! ¶ Praticherai l'adulterio

studierai l'Evangelio! ¶ Praticherai l'adulterio, ¶ sul tuo cammino

crespo di seta ivoire l'investa, ¶ s'arresta e

usciuoli le serve, ¶ tra l'unto e le conserve

spiccie in fornicazione ¶ tra l'amica e il piagnone

ciascun lo dice; ¶ è l'Araba Fenice ¶ importuna e

rivelatore, fa, ¶ senza parole, l'azione per l'eternità

parole, l'azione per l'eternità. ¶ Ogni grado ritorna

congiunge alla luna: ¶ per l'Epoche li Uomini ripetono

canzone del tempo e l'immutabile. ¶ Serva il Mimo

la corda tesa ¶ anche l'antica Ballerina. ¶ Troverà fischi

Café-chantant. ¶ Per ciò l'adorano come stimola la

preposto a gendarme; ¶ per l'operetta conjugale e pubblica

pigia sotto ¶ a bever l'agonia lutulenta, ¶ floscia di

ama sopra ogni cosa l'odor del fimo alto

ha strambi desiderii per l'aceto e per li

Il cuojo è vecchio. ¶ L'amo innescato si discopre

discopre sotto. ¶ No!... ¶ Per l'occasione s'incalorí di

delli esotici musi e l'impero la tenta coloniale

la tenta coloniale. ¶ No... ¶ L'impero a procacciarti... ¶ UN

salute pubblica. ¶ In galera, l'anarchico! ¶ LA FOLLA BIANCA

SAPIENTE ¶ Antivedo il futuro, l'incito, sempre: ¶ io, il

ROSSA ¶ È nostro; noi l'abbiamo suscitato ¶ dalla nostra

compendia una Canzone: ¶ è l'eterno bisogno della lirica

precede e squilla, ¶ come l'usignolo l'uragano, ¶ come

squilla, ¶ come l'usignolo l'uragano, ¶ come la fanfara

oh, si rinnova!... ¶ - Zitto, l'orchestra stuona. ¶ - Garçon: un

ballonzola e tremula ¶ molle l'idea sotto le ben

Carmen, olè! ¶ che sfascia l'edifizio del topé. ¶ E

vi si innerba per l'azione, ¶ bel rosso aperitivo

sigillo imperlato, ¶ e avvisa l'avventore e lo difende

Sarai dell'onde mediche l'Ondina, ¶ rullando un tuo

olè! ¶ Sbarrate e inchiovate l'imposte ¶ che nessun entri

che nessun entri in l'aulico Caffè. ¶ Terzo tempo

regge sulle corna, ¶ come l'amor sull'odio. ¶ Uno

Mandarini, ¶ nelle tazze miniate l'aromatico the. ¶ La corda

e le categorie ¶ per l'arabesco della orchestra nuova

bitter plus dur ¶ Devant l'azur! ¶ L. TAILHADE, Idylle

dur ¶ Devant l'azur! ¶ L. TAILHADE, Idylle suburbaine. ¶ Al

Fogazzaro risuscita ¶ che giacque l'altro dí. ¶ E soccorre

scioano, ¶ o Betuda o l'Orano; ¶ ma regge il

il su' frinfrino ¶ per l'inno al soldatino. ¶ Dettaglia

rami del giardino. ¶ ... Ma l'aereoplano è in aria

di pria, ¶ però che l'abrenuntio ¶ schiva con albagia

profittano denari. ¶ Però che l'abrenuntio ¶ vien piú amaro

amaro di pria, ¶ se l'illustre D'Annunzio ¶ piega

Pascoli, in cameretta, ¶ ponzando l'inno a Roma ¶ in

finire: ¶ all'amico mio, l'Oratore rivoluzionario ¶ De profundis

rivoluzione ¶ radicalissima, ¶ quella fu l'unica, sincera, positiva ed

Su via, voi procurate l'acque per l'innondazione

procurate l'acque per l'innondazione: ¶ io fornirò la

italiana cento volte maggiore. ¶ L'Italia ha oggi per

ed i suicidii e l'abitudine presa alla violenza

ed al sangue e l'impossibile riabilitazione in calme

lo compresero. ¶ Gli mancò l'arte del ciarlatano. ¶ CARLO

dopo la vostra cagnara, ¶ l'assenza astuta e politica

non interviene ¶ a francarvi l'omaggio del reprobo, ¶ a

malvagia, pessimo è chi l'acquista. ¶ Oh, benedetta Genia

invertiti, tenetevi a sorridere! ¶ L'epoca faccendiera vi ha

io dunque ed ancora l'Anfitrione novissimo, ¶ in veste

di parole prepotenti. ¶ - Son l'ultime cartuccie riserbate, ¶ da

e schietti ¶ a riempirvi l'Opuscolo. ¶ Vi prendo un

verginità posticcia e macera, ¶ l'imberciatura classica. ¶ Luna, ¶ clorotica

ipocrita a starnazzare ¶ per l'aja insabbiata di stelle

cui ci si buggera l'un l'altro la

si buggera l'un l'altro la borsa e

e inverno, ¶ per tutto l'anno consequenziale, ¶ in sulle

il passante...): - ¶ per tutto l'anno, volgono sciali, ¶ fomento

i giulivi compiacimenti ¶ per l'onesto fingere: ¶ ciascuno ajuti

onesto fingere: ¶ ciascuno ajuti l'altro colla sua breve

canti e pianti, ¶ tutto l'armamentario e i succedanei

per far piú acuto l'odio sostanziale. ¶ Clero, Soldati

guinzaglio; ¶ le Arpie richieser l'ali alle Colombe; ¶ la

a paja Buoi per l'aratro pubblico. ¶ "Questa è

passar la lapidavano, ¶ e l'aizzavan contro - "va, su

rimembra e dispera. ¶ Dove, l'ordigno squisito e primo

attributo ristorato. ¶ E pregò l'Elmo: "Oh, Bilancia d

di una falsa Bilancia". ¶ L'Elmo pregò: "Oh, fessa

oscilla all'oro. ¶ Tra l'unto breviario ed una

breviario ed una enciclica, ¶ l'azione paralitica di un

è d'oro; ¶ tra l'indulgenza e un nuovo

vendo!" - "Suffragi e preghiere" - ¶ "L'anima salva e il

Gendarmi?" - "Braccio secolare; ma l'inferno?" - ¶ "Ci possiamo acconciare

sepolto nel pozzo?" ¶ Ma l'altro dí un Bifolco

mercato della città barattò l'ordigno, ¶ ignobile, rossigno di

in bacheca, ¶ la ruggine l'inlivida e la morde

sciupata attribuzione stoica ¶ per l'Astrea che fuggí dal

e il lancia contro 'l sole: ¶ Guarda come in

ripigliò il motivo con l'Epirema. E dell'uno

piú, venne dicendo che l'intolleranza del magistrato non

dell'uno salariata e l'ignoranza gratuita dell'altro

strano, ma è cosí. ¶ L'uso solito e cortese

affronta col Leone, ¶ né l'Aquila col Bue; ¶ né

precedine gagliardo a fecondar l'istoria. ¶ Numismatico Signore, ¶ per

Ti han sequestrato? Te l'ho predetto, ¶ innocente Gettone

curare: ¶ ha lasciato passare l'istoria ¶ molti Berretti a

scrupoli ¶ Ditt e fatt, l'alza i socch in

il tocca e sana, ¶ l'injezione vermifuga, ¶ ti uccide

o di panico... ¶ RAPISARDI, L'Atlantide, cap. V. ¶ È

tra quelli i Futuristi. L'equazione è esatta; ripropone

ma bisogna anche amare l'azione per la quale

la lotta non sottintenda l'annullamento: sopravive chi ha

crea bellezze. ¶ Fatela invece l'opera grande ed immortale

invocano spesso al Porta, l'Omero del Giovanin Bongé

Conquête des Etoiles"! Riproponetevi l'epopea novellamente disinteressata. ¶ Dosso

Note alla "Diffida" ¶ ... è l'egoarca delle leggende, l

l'egoarca delle leggende, l'anarcoide intellettuale, il quale

il quale, non riconoscendo l'attuale società, uscitone fuori

il cittadino, ma amando l'uomo, cotidianamente esprime e

Boniment" per "Cannonate", tra l'agro-dolce e il

conoscere particolarmente ai giornalisti l'errore, ch'essi commettevano

la propria professione e l'esercita liberamente e decorosamente

orchestrale di musica futurista. - L'inverno prossimo avremo la

si può vincere contro l'imbecillità contemporanea se non

del futurismo simboleggia oggi "l'originalità" ad oltranza (non

artista originale ad oltranza?), "l'odio della muffa" e

il tuo "compatimento" per l'atto speciale che ho

con cui fu scritto l'"Invio" del tuo "Verso

nota sotto li occhi - L. 1928,59; ogni copia si vendeva

copia si vendeva a L. 6, prezzo di copertina. Ridotti

giornali ed alli amici, l'Amministrazione di Poesia mi

volume "Verso Libero" ecc. L. 93,00 a profitto dell'autore

rimaste n. 4". E che?! 200 - 31 = 4? L'aritmetica è futurista anch

a postillare come esaurita l'opera. ¶ b) Il Carme

Sicilia e Calabria a L. 1 all'esemplare, senza nessun

bene. - Pagai questa edizione L. 274,20, e L. 100 mi vennero

questa edizione L. 274,20, e L. 100 mi vennero dal Marinetti

Sicilia e Calabria" di L. 2000. E vero? - Il Carme

Revolverate, 1910, edizione di 1000 copie, L. 4 ciascuna, fatta a cura

voluto sapere quanto costasse: l'editore mi aveva promesso

copie n. 13 ¶ Al sottoscritto L. 36; li altri 13 esemplari non

copie, piú 25 a mano, L. 4 all'esemplare: pagata da

esemplare: pagata da me L. 852,95. L'amministrazione di Poesia

pagata da me L. 852,95. L'amministrazione di Poesia ne

con un utile di L. 12. Vediamo dunque i profitti

perdite complessivi. ¶ Pagate ¶ Ricevute ¶ L. ¶ 1928,59 ¶ L. ¶ 93,00 ¶ L. ¶ 174,20 ¶ L. ¶ 36,00 ¶ L

complessivi. ¶ Pagate ¶ Ricevute ¶ L. ¶ 1928,59 ¶ L. ¶ 93,00 ¶ L. ¶ 174,20 ¶ L. ¶ 36,00 ¶ L. ¶ 852,95 ¶ L

Pagate ¶ Ricevute ¶ L. ¶ 1928,59 ¶ L. ¶ 93,00 ¶ L. ¶ 174,20 ¶ L. ¶ 36,00 ¶ L. ¶ 852,95 ¶ L. ¶ 12,00 ¶ L

Ricevute ¶ L. ¶ 1928,59 ¶ L. ¶ 93,00 ¶ L. ¶ 174,20 ¶ L. ¶ 36,00 ¶ L. ¶ 852,95 ¶ L. ¶ 12,00 ¶ L. ¶ 2955,74 ¶ L

L. ¶ 1928,59 ¶ L. ¶ 93,00 ¶ L. ¶ 174,20 ¶ L. ¶ 36,00 ¶ L. ¶ 852,95 ¶ L. ¶ 12,00 ¶ L. ¶ 2955,74 ¶ L. ¶ 141,00 ¶ È

L. ¶ 93,00 ¶ L. ¶ 174,20 ¶ L. ¶ 36,00 ¶ L. ¶ 852,95 ¶ L. ¶ 12,00 ¶ L. ¶ 2955,74 ¶ L. ¶ 141,00 ¶ È inutile

L. ¶ 174,20 ¶ L. ¶ 36,00 ¶ L. ¶ 852,95 ¶ L. ¶ 12,00 ¶ L. ¶ 2955,74 ¶ L. ¶ 141,00 ¶ È inutile fare

L. ¶ 36,00 ¶ L. ¶ 852,95 ¶ L. ¶ 12,00 ¶ L. ¶ 2955,74 ¶ L. ¶ 141,00 ¶ È inutile fare la

e dice: "Il Mecenate l'hai fatto tu a

vorrò far capire che l'altro abbia avuto torto

terra e di mare l'essere assassinati, per questi

di francobolli postali, - beata l'amministrazione postelegrafica dello Stato

sto bon don Lisander, - l'ha faa i caress

classico titolo, e, ridendo, l'intimo mio Carlo Agazzi

soppanatura sarcastica dell'Heine; - l'acutezza critica del buon

debolezza loro, - che è l'ignoranza fatta vigliaccheria -; soddisfatti

e pubblicava, un dopo l'altro, i suoi Inni

del rinascimento, o trascurato l'abbondanza pariniana, la sublime

sí che spesso è l'apoteosi del cliente ch

una bella differenza tra l'humorismo manzoniano ed il

formale, fu egualmente rivoluzionaria l'opera di Don Alessandro

per via della competenza, l'ignoranza di un Tizio

vi sedette; oggi è l'arbitrio che nomasi legge

si chiama favore; è l'epoca delle dinastie borghesemente

di superbia. E come l'aristocrazia manzoniana si deformò

natura, sanguinano nello stupro, l'incesto: l'incesto è

nello stupro, l'incesto: l'incesto è una meravigliosa

procrea la genialità. Modernamente l'ha tentato, sopra Elena

e forse disprezzato, disse l'ultimo epicedio e squillò

sudditi poveri. A parte l'antipatia cordiale ch'io

e Monarchie; a parte l'inconciliabile guerra ch'io

in caterva magna. Donde l'umanità, che è vile

e tutti i giorni l'offende; sta fuori d

ne dolsi piú per l'affetto ch'io ho

del mondo, proteso verso l'infinito. Piú tosto non

pericolo cui si espone l'amico mio e me

sulle gazzette e sobillano l'indifferenza del pubblico. - Il

d'argilla, senza ringraziare l'abbondanza temeraria de' Futuristi

non sono la consuetudine; l'amore al genio di

mi permette. Chi libera l'arte non incendia come

del nostro Risorgimento. Liberare l'arte impone questo: "Ridare

sconfitte. ¶ E bisogna liberare l'arte: ritornarla al contatto

Ma dove si ama l'arte si ama la

ama la libertà; dove l'artista è qualche cosa

interrompono i rapporti, tra l'uomo, li uomini e

quale imposizione può ubbidire l'Argonauta? Argonauti dell'ideale

non è scomparsa come l'Atlantide della favola, questi

si abolisce. Codesto è l'ideale futurista dell'uomo

dopo di noi. È l'ideale dello spirito che

ci irrita; - altra è l'appostazione intelligente e vera

e le lagrime, e l'uomo si riprova. Questo

si riprova. Questo è l'ideale sovente inumano ma

Ancora ad Astra! È l'antica formola mistica di

mistica di Villiers de l'Isle-Adam, riapparsa in

d'esserne santificato". Poi l'antivedere si affermerà; i

il nostro corpo accetterà l'immensa fatica gioconda di

decorativa, utile e nobile: l'arte dionisiaca pura. Canterà

tutti i valori è l'atto della suprema determinazione

è dunque la morale: = l'idiosincrazia del classico contro

prove della inquietudine estetica, l'Artista deve affermare un

voi scopriste; ¶ lasciò estuare l'Imaginazione ¶ dalla prolifica matrice

Qu'il faut bien l'on estermine. ¶ JEHAN RICTUS

è provvisorio, - per quanto l'EPIREMA sia DEFINITIVO (?), e

per ufficio di aggiungere l'elemento di costanza al

correre del divenire. ¶ Breglia, l'8 di Settembre 1910. ¶ Culla, burchiello

filato ¶ il lenzuolo per l'ultima ora: ¶ t'affida

tumido di speranza ¶ tra l'inediti applausi all'esultanza

e il nero: ¶ ristudiano l'Emilio di Rousseau, borghesemente

dello statu quo ripetono l'augurio cortigiano, ¶ ne tirano

augurio cortigiano, ¶ ne tirano l'oroscopo. ¶ Il Bambino sbadiglia

della Umanità. ¶ Certo, sarò l'Erede: non ho mischiato

montanare e brune: ¶ sarò l'ingordo a suggere dai

tenera età. ¶ Mamma darà l'esempio. ¶ Vedrem la moda

una gran dama e l'altra resta la femina

varia, si sà, sopra l'umor del sesso; ¶ ma

sei illustre autoctono; ¶ assumesti l'enorme fatica ¶ d'uscire

con voi; piccoli eroi; ¶ l'a venire promette. ¶ "Ohè

e tiene fame ¶ e l'ambiguo domane appresta una

ajuta". ¶ Silenzio e pazienza. ¶ L'a venir non sopporta

troverete il Messia aspettato. ¶ L'anime neo-nate ¶ han

canzone fu scordata. ¶ E l'uno dice: "Ho il

profitta allo stato". ¶ E l'altro: "La madre kellerina

ha abbandonato". ¶ E tutti, l'uno dopo l'altro

tutti, l'uno dopo l'altro, ancora: ¶ "Non so

Tra la galera e l'ospedale ¶ ci apprestino un

culle: ¶ a salpar per l'oceano della vita ¶ impazienti

sparge fiori ¶ e propizia l'avvento oziosa ed ingemmata

filato il sudario per l'ultima ora, ¶ t'affida

Però se tale è l'opinione pubblica ¶ G. P

supposero ed errarono, ¶ racchiusero l'elisse, ¶ dal nascere al

maschio, o femina, sia. ¶ L'avvenimento vien commentato in

venuto e già mai l'importuno. ¶ Ma, ahimè, o

importuno. ¶ Ma, ahimè, o l'una, o l'altro

o l'una, o l'altro, ¶ l'indovino, che

una, o l'altro, ¶ l'indovino, che azzecca, è

indovino, che azzecca, è l'uomo scaltro ¶ che dispone

compendia una Canzone: ¶ è l'eterno bisogno della lirica

precede e squilla, ¶ come l'usignolo l'uragano, ¶ come

squilla, ¶ come l'usignolo l'uragano, ¶ come la fanfara

onore, come istituzione nazionale, l'esilio, e, per amor

per amor di patria, l'opporsi alla monarchia. ¶ OLDRADO

quando vivevi insaziata ¶ sopra l'infamia de' delitti oscuri

di lagrime, ¶ o Reazione? ¶ L'ardore popolare ai pieni

di biscazzieri e ladri: l'Entusiasmo ¶ scusava dell'eccidio

ed aspettanti, ¶ qui dopo l'Epopea, furti spergiuri, ¶ bestemie

han mesciuto al vin l'ultima droga ¶ per smemorarti

al vin siciliano ¶ propinasti l'obblio, Italia frolla, ¶ buon

ed in vergogna, commemorando l'11 di Gennajo 1908. ¶ Ut Grifus

Guardia, ¶ bianca spiando tra l'erica e la frappa

sacri mediterranei, ¶ ricorrono, per l'epoche, i simulacri, ¶ rappresentano

il pino espanso protende l'ombría; ¶ s'affondano i

all'alba inargentata, ¶ tra l'opale dell'acqua e

selvaggia, ¶ a spasimare, tra l'alighe svelte, e morire

gonne corte, turgido seno, ¶ l'occhio sereno: ¶ il gasco

bianchi, ¶ invito civettuolo per l'amante: ¶ le mani posano

ora, nel vespero risuona ¶ l'alterno martellare colla canzone

di sopra ai lecci, l'aperta marina: ¶ e ascoltarono

ognuno si migliora; ¶ dimentica l'esosa civiltà; ¶ torna, colli

esprime, ¶ rituffato nel mare, l'animale ragione, ¶ perpetuando il

la terra ad emulare l'onde; ¶ qui il sangue

il suo fiore. ¶ Torna l'età dell'oro, ¶ i

e benefica istituzione, ¶ che l'anima riserba alle gioje

è sacro e protetto l'egoismo sovrano. ¶ Salve luogo

sacro al celta Guerriero, ¶ l'edere ed i lauri

Latine, prefiche avventurose per l'immortalità, ¶ a incoronar di

Tevere, Swinburne, ricordano e l'Acropoli, ¶ con Italia, che

fianchi ad ansa per l'opima genitura, ¶ Te, fra

d'ogni armonia risuscita l'orchestra: ¶ la Rinascenza italica

orchestra: ¶ la Rinascenza italica l'affatura e lo guida

rinfacci un'altra volta l'umiltà ¶ Prometeo schiovato e

tue profezie. ¶ Accorre delirando l'Epoca nella crisi, divina

Università di Napoli, espresso l'8 dicembre 1909. ¶ Anima, vola! ¶ Chi

impedire? ¶ Splendi, parola! ¶ Assassinato l'Uomo, vendicalo in eterno

dal sangue ripullulati; ¶ tutto l'amor confessato, scaturito col

senza impaccio di carne, l'Amore guerriero, ¶ armato d

roride e ne bevon l'aurora! ¶ Zirlano incuneati i

spicca il volo, ¶ come l'aquila rossa del destino

che inconscio dorme ¶ sotto l'ingiojellata protezione ¶ di una

ti riposa a lato. - ¶ L'Erine stanno e covano

colli occhi di bragia, l'Infante mal nato; ¶ determinan

groviglio complesso del fato: ¶ l'hanno marchiato in fronte

Ma si apre, oltre l'angoscia e lo spavento

ne incorona la fronte, ¶ l'avvia in assunzione, ospite

all'aurora: ¶ questa è l'ora di nascere ancora

alla Vita; ¶ questa è l'ora dell'anima, e

riassumi in un baleno ¶ l'Istoria futura con te

I ¶ El General Canèva ¶ l'è lu che ci

vedesti, tra i sozii, l'Allobrogo ¶ in sul capestro

Libèrta, del suo amore l'Europa; ¶ donde in oggi

Tu, Libèrta, imitalo. ¶ Imita l'Arabo classico, ¶ austero e

vi è là dove l'avvierebbero la paura, lo

cui incespica il passo ¶ l'eterno ed instancabile camminatore

e di siepe, per l'umiltà delle campagne ricolti

confine del campo; ¶ tende l'occhio lontano per la

pungolo: scintille manda, per l'aria, il pungolo. ¶ Gira

il fieno ed intende l'altro e aspetta che

cuore della razza palpita ¶ l'estremo anelito alla vendicazione

solo, onde si copre l'oscenità pietosa ¶ percossa, lacerata

alla storia. ¶ E, per l'Uomo, che cadde, al

al corpo lacerato, sacra l'Umanità ¶ venga all'abbraccio

e il martirio; partecipando, l'autenticarono. ¶ "Noi veniamo con

di bimbi; ¶ e tutti l'occhi miserandi e tristi

coraggio di sorridere, sotto l'occhi del padre delirante

per noi, e per l'angoscie, per tutte le

e fa". ¶ Egli stette, l'Ignoto, e dié la

azzurra e blanda, tra l'oro gemino della gemina

e romantica, Regina, per l'intellettuale rêverie ¶ dell'estetica

bocca sorride? E per l'ultimo raggio di sole

raggio di sole, ¶ per l'ultima parola italiana udita

in Italia e per l'Africa e in China

il sole arroventava loro l'agonia; - ¶ passavano i sciacalli

crepitio delle fucilate tra l'olmi e l'alberelle

tra l'olmi e l'alberelle; ¶ e scarlatte divise

e la cervetta ebbe l'occhio rivolto a pietà

a pietà all'uccisore ¶ l'occhio d'un uomo

altare, ripete - La Vallière - l'abbandono e il profitto