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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Gabriele D'Annunzio, Il fuoco, 1900

concordanze di «l»

nautoretestoannoconcordanza
1
1900
di nuovo la strinsero l’orrore e il disgusto
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1900
promessa recente, pensando che l’amato avrebbe potuto in
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1900
quella notte medesima chiederle l’adempimento, di nuovo ella
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1900
Le parve di riconoscere l’affinità segreta che già
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1900
tra quella creatura e l’animatore; le parve d
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1900
più veduto in voi l’amante carnale ma la
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1900
me, non avevate voi l’aspetto di chi porta
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1900
dai tre volti su l’acqua e su la
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1900
faceva mite e indulgente. L’animula di Venezia ripeteva
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1900
si agitarono stridendo su l’acqua, vi si moltiplicarono
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1900
i tre taciturni. Sotto l’arco del ponte le
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1900
Pistor erano deserti, e l’erba vi respirava in
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1900
rivelata, se ci valga l’averla attesa con tanta
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1900
attesa con tanta fede. ¶ L’animatore, con un altro
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1900
sussultare entro di sé l’opera ch’egli nutriva
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1900
al libro chiuso ove l’amore e il dolore
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1900
piano polveroso di Tebe, l’Argolide sitibonda, i mirti
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1900
e di speranze confuse l’aspirazione verso la Bellezza
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1900
sforzi eroici, la pietà, l’orrore, il limitare della
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1900
Così la Vita e l’Arte, il passato irrevocabile
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1900
il passato irrevocabile e l’eternamente presente, la facevano
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1900
superstite del mito primitivo, l’iniziazione rinnovellata del nume
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1900
Mi gioverà, mi gioverà l’avere atteso. Il mutare
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1900
la rapidità dei trionfi, l’impurità degli amori, gli
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1900
non mai veduta prima. L’una e l’altra
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1900
prima. L’una e l’altra ardevano nella notte
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1900
una convulsione di riso l’agonia della Serenissima. ¶ – Io
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1900
disse Francesco de Lizo. – L’anima della folla vi
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1900
un teatro di marmo. ¶ L’opposizione subitanea delle sue
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1900
dispregio allegro. ¶ – Non ammirate l’opera di Riccardo Wagner
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1900
segretissimo, estranea ed inviolabile. ¶ – L’opera di Riccardo Wagner
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1900
delle aspirazioni che affaticarono l’anima dei sinfoneti e
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1900
nella speranza, io annunzio l’avvento d’un’arte
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1900
sua grazia vigorosa, per l’ardore de’ suoi spiriti
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1900
armonie, continui e coroni l’immenso edifizio ideale della
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1900
Penetrarono assai più profondamente l’essenza della tragedia greca
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1900
i mezzi dell’arte l’uomo integro. Giulio Caccini
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1900
spettacolo di festa, fa l’elogio di tutte le
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1900
di maniera che con l’intelletto vien lusingato in
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1900
arti ch’abbia ritrovato l’ingegno umano». Non basta
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1900
con reverenza. ¶ – Egli compì l’opera sua nella tempesta
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1900
il soffio dell’esistenza. L’antico sonator di viola
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1900
ardente e triste come l’Orfeo della sua favola
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1900
grembo della natura verso l’ansia delle moltitudini; una
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1900
medesimo volesse parlarci? – disse l’animatore, turbato, non riuscendo
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1900
un potere che parve l’aquila fulminea da cui
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1900
la cantatrice non riapparve. L’aria di Claudio Monteverde
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1900
chiragra tremavano nell’asciugarle. ¶ L’austero intelletto dell’asceta
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1900
flavo? La favola vaniva, l’inganno del tempo era
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1900
del tempo era abolito. L’eterno amore e l
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1900
L’eterno amore e l’eterno dolore degli iddii
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1900
d’ogni gioia perduta, l’ultimo richiamo dietro ogni
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1900
dietro ogni bene fuggitivo, l’implorazione suprema verso ogni
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1900
in essenze sublimi che l’anima poteva ricevere senza
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1900
la melodia aveva circompresa l’anima innumerevole che si
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1900
Giganti le due donne, l’attrice e la cantatrice
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1900
amore sul letto galleggiante. L’imagine di Donatella Arvale
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1900
persisteva nelle sue pupille: – l’agile persona giovenile, dalle
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1900
ombra di orrore, evocò l’imagine dell’altra: – avvelenata
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1900
nella bocca eloquente, con l’aridezza della vana febbre
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1900
la città bella, su l’acqua che pareva per
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1900
Arvale, nella ressa, che l’una si confondeva con
63
1900
una si confondeva con l’altra in un medesimo
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1900
margine di un abisso. L’ignota in quelle brevi
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1900
d’improvviso venire incontro l’incarnazione spirante d’una
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1900
tempestate di crisòliti. E l’immenso clamore saliva saliva
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1900
clamore saliva saliva per l’adunazione dei marmi, gagliardo
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1900
volesse ella medesima esser l’artefice con lui. Egli
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1900
lungo grido concorde salutò l’apparizione della Regina bionda
70
1900
il Doge eletto riceveva l’insegna ducale alla presenza
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1900
Marco, messaggere del Fuoco. ¶ – L’Epifania del Fuoco! – esclamò
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1900
pel firmamento, strisciavano su l’acqua, si avvolgevano alle
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1900
snelle prore ricurve su l’acqua e le miriadi
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1900
votiva da cui dovesse l’anima di Venezia restar
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1900
profumata e stupefatta per l’eternità. ¶ – L’Epifania del
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1900
stupefatta per l’eternità. ¶ – L’Epifania del Fuoco! Quale
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1900
d’oro pendono ovunque. ¶ L’attrice sorrideva, col volto
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1900
Lady Myrta non mancherà. L’avete vista nella Sala
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1900
si guardavano negli occhi, l’una e l’altro
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1900
occhi, l’una e l’altro furono invasi da
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1900
essi avevano vissuta, su l’acqua medesima solcata da
82
1900
da Perdita senza che l’amore di lei ne
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1900
una tenue opacità, suggerendo l’imagine del più prezioso
84
1900
in cui Stelio vide l’orribile minaccia sospesa sul
85
1900
a Stelio di scoprire l’indizio d’una aspirazione
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1900
sdegno contro la schiavitù, l’orrore del sacrificio a
87
1900
verso la gioia, e l’attitudine ad esser tesa
88
1900
cenere senza faville. E l’imagine del grande artefice
89
1900
bella Nineta che riceve l’omaggio della Serenata, tra
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1900
delle ultime rose. – Non l’avevo ancóra riveduta. Ella
91
1900
Pordenone. Da quel giorno l’armonia della sua vita
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1900
canterellare su le chitarre l’animula di Venezia; ma
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1900
animula di Venezia; ma l’anima vera non si
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1900
io credeva che voi l’aveste sentita per qualche
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1900
corteo dell’Estate defunta, l’involucro opalino in cui
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1900
di oro. Ella vedeva l’imagine di sé a
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1900
ci persuade ogni giorno l’atto che è la
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1900
scambio di sguardi manifestarono l’una all’altra un
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1900
con sì schietto ardire l’arte di ascendere per
100
1900
erano molti; sorrideva riconoscendo l’efficacia del suo insegnamento
101
1900
doni, e pallidi ponevano l’orecchio contro la terra
102
1900
nessuna preghiera più percotesse l’oro sonoro dei mosaici
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1900
passato e in tutto l’avvenire. Noi discopriamo in
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1900
sempre nuove concordanze con l’imminente edifizio dell’Universo
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1900
Universo, riscontri inattesi con l’idea che nacque ieri
106
1900
Questi uomini profondi ignorano l’immensità delle cose ch
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1900
impronte. Per ciò, continuando l’opera della divina Madre
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1900
ultime parole. Di nuovo l’anima della moltitudine era
109
1900
e recuperabile. Ella provava l’ansia di chi sia
110
1900
bacino sottoposto, pareva diffusa l’aspettazione d’un ritorno
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1900
Creare con gioia! È l’attributo della Divinità. Non
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1900
col colore, che è l’ornamento del mondo; col
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1900
simboli figurati e assuma l’alta virtù rivelatrice di
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1900
cui siasi mai rivelata l’essenza di un’anima
115
1900
di deità, Venezia riceve l’anello dal giovine dio
116
1900
di stelle per coronare l’alleanza meravigliosa. ¶ «Guardate il
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1900
la creatura di Giorgione, l’adolescente dalle belle piume
118
1900
atto di avanzarsi verso l’immensa preda accolta; e
119
1900
dell’interno tumulto, che l’animatore ne tremò a
120
1900
La forza che per l’ampia volta e su
121
1900
ampia volta e su l’alte pareti gonfiava le
122
1900
a qualche canale taciturno l’antica spada e l
123
1900
l’antica spada e l’antico diadema. ¶ Ora, nelle
124
1900
come dissipata a traverso l’anima innumerevole. Delle recenti
125
1900
attitudine dominatrice emergesse su l’agitazione interiore come sul
126
1900
forte, viva il grande… ¶ L’aula profonda rimbombò come
127
1900
che il Coro salutasse l’apparizione del dio magnifico
128
1900
in canne di cristallo. L’imagine vivente ondeggiava sospesa
129
1900
contralti, i soprani ripetevano l’acclamazione frenetica all’Immortale
130
1900
nella prima adolescenza». Tutta l’antica ebrietà dionisiaca pareva
131
1900
mortali, il Fior sacro, l’Amico del piacere, Dioniso
132
1900
si fondevano nell’impeto. L’inno celebrava il domator
133
1900
maritaggio, i vincoli flessuosi. L’imagine del naviglio lagunare
134
1900
olmo ¶ E della vite ¶ L’almo fecondo ¶ Sostenitor! ¶ Le
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1900
bevere il canto. ¶ Ma l’acclamazione eroica risorse con
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1900
freneticamente. Le voci e l’orchestra all’unisono tonarono
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1900
da baci tenaci. ¶ Ma l’aspettazione della voce rivelatrice
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1900
ond’era per salire l’armonia dolorosa che doveva
139
1900
al delirio, non era l’augusta lira dorica, grave
140
1900
sussultare anche una volta l’opera ch’egli nutriva
141
1900
con gli occhi su l’orbe delle costellazioni la
142
1900
come uno stelo su l’armonia sommessa. La giovinezza
143
1900
forte che subitamente per l’anima innumerevole si convertì
144
1900
di Nasso deserta, verso l’Ospite flavo? La favola
145
1900
antichi artefici avevano significato l’aspirazione e l’implorazione
146
1900
significato l’aspirazione e l’implorazione della stirpe. E
147
1900
attraeva la folla vera, l’immensa folla unanime ch
148
1900
interrompere per qualche attimo l’angoscia umana, placare la
149
1900
placare la sete, largire l’oblio. E troppo gli
150
1900
generare finzioni gigantesche. E l’opera ch’egli nutriva
151
1900
suoi occhi vedevano su l’orbe delle costellazioni eretta
152
1900
dell’Autunno, che esalta l’una e l’altro
153
1900
esalta l’una e l’altro al sommo grado
154
1900
una affinità profonda; poiché l’anima di Venezia, l
155
1900
l’anima di Venezia, l’anima che foggiarono alla
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1900
scoperta la rispondenza tra l’esterno spettacolo e l
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1900
l’esterno spettacolo e l’interiore, il mio gaudio
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1900
ne fu moltiplicato indicibilmente. L’immensa moltitudine di forme
159
1900
cielo s’avvicenda con l’ombra ma la luce
160
1900
pompa della terra sotto l’ultima fiamma del sole
161
1900
si presenta allo spirito l’imagine che sorge da
162
1900
fervente, non è ella l’imagine dell’Arte quale
163
1900
un fratel suo), deposto l’arco, si abbandonerà domani
164
1900
che infonde in lui l’anima nuova e glie
165
1900
anima nuova e glie l’accende d’un desiderio
166
1900
il mistero dei suoni – l’artefice ci racconta il
167
1900
forte e più nobile; l’atmosfera in cui respirano
168
1900
tessuto di chimere. Indovina l’intima tempesta il compagno
169
1900
e dalla chioma intonsa: l’ardente fiore d’adolescenza
170
1900
spaziosa così che non l’ingombrerebbe la più folta
171
1900
se in verità esprimessero l’essenza dalla foglia aromale
172
1900
balcone aperto, egli indovinava l’incanto della notte autunnale
173
1900
la cera gialla come l’ambra; né l’estrema
174
1900
come l’ambra; né l’estrema finezza d’una
175
1900
lenire un bruciore; né l’avvolgimento d’una sciarpa
176
1900
conservava nella sua visione l’imagine totale della smisurata
177
1900
vedeva più in lei l’amante di una notte
178
1900
legava a lei. E l’opera ch’egli nutriva
179
1900
un tempo, che illumina l’aurora del secolo nuovo
180
1900
di Afrodite. Ed ecco l’adolescente dalle belle piume
181
1900
duri nell’anima umana l’aspirazione a trascendere l
182
1900
l’aspirazione a trascendere l’angustia dell’esistenza comune
183
1900
opera certa. Pure, tutta l’arte veneziana sembra infiammata
184
1900
Giorgione rappresenta nell’arte l’Epifania del Fuoco. Egli
185
1900
sorge spontanea nello spirito l’imagine d’una di
186
1900
séguito sempre correndo finché l’ultimo la deponeva rossa
187
1900
deponeva rossa ancóra su l’altare del Titano. Questa
188
1900
colto con mani incombustibili l’interno fiore del fuoco
189
1900
con le sue dita l’ideal fiore nell’aria
190
1900
invisibile dell’onda che l’anima estuosa della chimera
191
1900
egli soggiunse, agile su l’onda che saliva «non
192
1900
languore. ¶ «Pur non sempre l’ambigua indulge all’illusione
193
1900
zona d’ombra, sotto l’immobilità quasi mortale dell
194
1900
mortale dell’Estate, e l’aveva anche sentito fra
195
1900
una creatura divina. Sotto l’immobile fuoco dei cieli
196
1900
sotto quella fluidità armoniosa l’eccesso della tensione che
197
1900
ripercosse in colui che l’aveva prodotto; parve sopraffarlo
198
1900
Egli vacillò come sotto l’urto di un’onda
199
1900
sentì qual sarebbe stata l’onta della disfatta, se
200
1900
di percossa cruda, come l’acciaro dalla selce, suscitò
201
1900
suo gesto egli sollevò l’anima della folla verso
202
1900
cercava dentro di sé l’imagine della Regina trionfale
203
1900
poeta magnifico ch’ebbe l’anima simile a quel
204
1900
egli, il Veronese, profuse l’oro, le gemme, lo
205
1900
lo sciamito, la porpora, l’ermellino, tutte le sontuosità
206
1900
ambigua, la freschezza e l’ardore. Bisogna esaltare il
207
1900
innumerevoli si levavano verso l’Apoteosi, gli occhi sbendati
208
1900
rendevano più dolce, quasi l’agitassero come l’onda
209
1900
quasi l’agitassero come l’onda dell’odore accolta
210
1900
mille cinture verdi, come l’amante che aspetta la
211
1900
Autunno di cui giungevale l’umido alito profumato dalla
212
1900
essere premuto, diffondendo su l’acqua ingombra d’alghe
213
1900
ingombra d’alghe morte l’ebrietà aerea della vendemmia
214
1900
aspettazione, anelanti a infrangere l’angustia della lor servitù
215
1900
divenire più facile e l’efficacia della sua volontà
216
1900
nume impetuoso a cui l’organo inconscio avesse obbedito
217
1900
la sua anima e l’anima della folla un
218
1900
di Paolo e con l’ardenza del Tintoretto, nel
219
1900
linguaggio della poesia. ¶ «E l’ora s’approssimava: già
220
1900
già quasi era imminente l’ora della Festa suprema
221
1900
e all’aspettante, su l’acqua ove qua e
222
1900
capellature marine fluttuavano, recava l’imagine dei rosai bianchi
223
1900
inclinati verso la Brenta. L’imagine intera del paese
224
1900
passione infinita. Ed evocai l’artefice più possente perché
225
1900
sempre novella, così appariva l’acqua. Tra le due
226
1900
le cui vene ascese l’umano spirito verso l
227
1900
l’umano spirito verso l’Ideale come la linfa
228
1900
cristalli salini penduli sotto l’arco dei ponti, tutto
229
1900
vedetta gitta dai precordii l’acuto grido all’ansia
230
1900
guisa di procella, così l’angelo d’oro dal
231
1900
massima torre diede alfine l’annunzio fiammeggiando. ¶ «Ed Egli
232
1900
spira ascendente delle parole, l’anima innumerevole sembrò giungere
233
1900
ne fu quasi attonita. L’eloquenza del poeta era
234
1900
Non era solo quivi l’usuale effetto d’una
235
1900
fra il dicitore e l’uditorio, ma quivi pur
236
1900
uditorio, ma quivi pur l’incantesimo che teneva il
237
1900
avevano sentito in loro l’ansietà dell’attesa e
238
1900
risollevando per virtù segrete l’anima delle voluttuarie che
239
1900
volontà, mentre gli durava l’eco interiore come d
240
1900
pur una volta verso l’Idea eterna. – In quell
241
1900
gettavano l’un verso l’altra, li mescolavano con
242
1900
rammarichi e di desiderii. L’orgoglio e l’ebrezza
243
1900
desiderii. L’orgoglio e l’ebrezza del suo duro
244
1900
tristezza lo inclinò verso l’estremo amore di quella
245
1900
volgendosi agli amici che l’accompagnavano. – Nella Sala del
246
1900
indietro: andiamo a sentir l’odore dell’altra folla
247
1900
certo – disse Stelio – se l’arringa valesse a impedire
248
1900
per fine se non l’azione, e sia pure
249
1900
fatto segno e consideri l’inutilità del mio prossimo
250
1900
virtuoso». Per le uditrici l’arte con cui è
251
1900
frasi. E, in fondo, l’unico effetto del mio
252
1900
io stia per toccare l’ultimo termine della mia
253
1900
Arte con la Vita. L’uomo che inalzò il
254
1900
in cui pareva riflettersi l’ardor bianco e inestinguibile
255
1900
sogno, che hanno provato l’artiglio della tua chimera
256
1900
protenda per sempre verso l’Ideale. Per quanti di
257
1900
come una modalità tonica, l’accento del suo esordio
258
1900
tutti gli spazii come l’onda informe, comunicava il
259
1900
della Basilica d’oro, l’attico della Loggetta, le
260
1900
moltitudine ebra di clamore l’immensità del silenzio celeste
261
1900
solitario che moveva su l’acqua dormente il riflesso
262
1900
impresso su quegli intelletti. L’imagine della Foscarina balenò
263
1900
nella bocca eloquente, con l’aridezza della vana febbre
264
1900
pensando che fra breve l’avrebbe veduta emergere dalla
265
1900
dallo sguardo di lei l’ebrezza necessaria. ¶ – Andiamo – disse
266
1900
un crepitio sordo su l’acqua. E l’acclamazione
267
1900
su l’acqua. E l’acclamazione gioiosa verso la
268
1900
Palazzo la Dogaressa novella, l’immensa onda di allegrezza
269
1900
guerra, Stelio Èffrena attendeva l’avviso del cerimoniere per
270
1900
vento da lungi tra l’una e l’altra
271
1900
tra l’una e l’altra pausa. Di tratto
272
1900
fra tante forme, verso l’esemplare della più esatta
273
1900
più esatta espressione, verso l’impronta del più alto
274
1900
stilisti apparsi nel mondo: l’anima più schiettamente ellenica
275
1900
Era nel puro bronzo l’effigie di un giovine
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vigore, così perfetto che l’imaginazione non poteva rappresentarselo
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decadenza e immutabile come l’artefice lo aveva chiuso
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di quel metallo per l’eternità. – Dux equitum praestans
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medesimo creatore, che recava l’effigie di una vergine
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un’anima consacrata come l’ostia al sacrifizio. Cicilia
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fiore della morte. Ecco l’imagine del desiderio profano
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del desiderio profano e l’imagine dell’aspirazione sacra
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determinerà il suo destino. L’ombra del mistero accompagna
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dell’antitesi, dài oggi l’esempio d’una vita
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innumerevoli volti umani fra l’oro e la porpora
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prime file; percorse tutta l’accolta sino al fondo
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segni zodiacali. Stelio ammirò l’arte di quell’apparizione
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sembrava nuovo poiché io l’aveva già trovato raccolto
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Perdita, come sapete diffondere l’ombra su la vostra
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voi, e per loro, l’idea della mia persona
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che adornaste di monili l’arbusto «effrenico» nel giorno
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natura per conseguire naturalmente l’effetto a cui son
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così mi dispone» fu l’epigrafe leonardesca ch’io
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mentre s’inclinava verso l’amica sola e udiva
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immenso estuario, egli travedeva l’imagine della folla dai
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sette granelli per fornirmi l’argomento di un capolavoro
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argomento di un capolavoro? ¶ L’interruppe uno scoppio di
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primi giorni di ottobre, l’anno scorso, io fui
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mito di Persefone e l’opera andavasi formando in
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la prateria d’asfodelo. L’aria era umida cinerina
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volte concave e su l’alte pareti. Allora Donna
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come un’apparizione allucinante, l’infinito squallore. Donna Orsetta
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che mi piaccia quanto l’espressione schietta e forte
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io potei saltare su l’erba pel primo, e
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mi diedi a spogliare l’albero consanguineo. Era proprio
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cui egli sembrava esperimentare l’agilità del suo spirito
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possente, che le suscitava l’imagine duplice e diversa
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a risollevar dall’oblio l’Arianna di Benedetto Marcello
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suoi cari occhi su l’ineffabile veste verde? Aggiungete
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antico. Nella stessa Sala, l’anno 1573, fu recitato un
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dell’obbligo. ¶ Comprese egli l’inquietudine dell’amica e
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ne fu turbato; poiché l’imagine del mostro formidabile
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umani gli riapparve tra l’oro e la porpora
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lo sguardo fisso e l’alito estuoso, e misurò
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ispirazione momentanea, e provò l’orrore dell’improvvisa oscurità
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allegoria seducente e con l’incanto di qualche bella
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Paradiso la furia e l’ardire. Il rischio mi
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sguardo il cielo e l’acqua come per discoprirvi
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come olii aromatici su l’acqua bronzina. ¶ – Sentite l
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l’acqua bronzina. ¶ – Sentite l’autunno, Perdita? – chiese egli
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giovinezza. Era intitolato appunto L’Allegoria dell’Autunno e
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mille cinture verdi. Allora l’idea non era giunta
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spense d’un tratto l’ironia ilare ch’egli
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già tardi, s’avvicina l’ora; bisogna tornare indietro
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della prua girava su l’acqua con una oscillazione
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lasciar dietro di loro l’infinito silenzio dell’estuario
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nuotavano come olii su l’acqua, intorno, che recava
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voleva attrarre a sé l’universo per non più
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del tempo, come se l’acqua su cui navigavano
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drappo tricolore discendere lungo l’asta e ripiegarsi, come
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prodigio. Mi disse che l’idea di disseppellire l
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l’idea di disseppellire l’Arianna le venne appunto
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da Donatella Arvale divinamente l’aria «Come mai puoi
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ascolto, sentendo sopraggiungere ancóra l’ansia e la piena
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specie di vacuità inesplorabile. L’ansia e la piena
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improvviso; e li gettavano l’un verso l’altra
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speranza è impossibile trovare l’insperato. ¶ ERACLITO D’EFESO
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HARIRI DI BASRA ¶ I ¶ L’EPIFANIA DEL FUOCO ¶ Stelio
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la bellezza diffusa per l’ultimo crepuscolo di settembre
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rivelazione? ¶ Ella così blandiva l’amico delicatamente, lo avvolgeva
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a chi va verso l’ultimo supplizio. Ebbene, sì
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disse la Foscarina guardando l’acqua fervere nel solco
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Un giorno, mentre io l’accompagnavo per le sale
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frammento di tela che l’Arte con un po
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lontananza crepuscolare. Imperturbata, su l’agitazione inferiore, nella nuova
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nella nuova pausa, continuava l’armonia molteplice delle architetture
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sorriso inestinguibile, esalava forse l’oscura aspirazione a trascendere
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oscura aspirazione a trascendere l’angustia della vita volgare
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e su le acque. L’anima cupida e forte
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giorni mediocri; e rimembrava l’aura mossa dai grandi
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senza limiti. ¶ – La pace! L’oblio! Ritrovate voi queste
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s’infiammino come per l’imminenza del delirio. ¶ – La
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quell’abondanza. ¶ Ancor durava l’ora vesperale che in
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libri egli aveva chiamata l’ora di Tiziano perché
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madreperla su cui diffondendosi l’umida salsedine pareva creare
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corteo la conduce verso l’isola di Murano dove
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tuttavia intorno al corpo l’ondulazione continua della sua
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sua capellatura voluttuosa aspettando l’ora di risorgere. ¶ Un
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quella improvvisa rappresentazione – per l’imagine e pel ritmo
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di fuochi nascosti, così l’acqua pallida eguale del
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dei vascelli fermi su l’àncore San Giorgio Maggiore
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rivolta alla Fortuna che l’attraeva dall’alto della
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E, quasi a favorire l’evocazione dell’Autunno, passava
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grandi canestri natanti, spandendo l’odore degli orti insulari
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degli orti insulari su l’acque ove specchiavasi il
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in cui è avvolta l’Estate morta. ¶ – Che deliziose
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vi chiamò un giorno l’Imaginifico? ¶ – Ah, le imagini
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passi. È vero? Soltanto l’orgoglio vi fa tremare
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mio orgoglio e darmi l’illusione d’aver già
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il gelo tiene già l’estremità delle sue dita
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tutte le trasfigurazioni che l’animatore volesse operare su
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poesia. Ella sentiva che l’imagine sua propria nel
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da parer tangibile. E l’assaliva quasi una smania
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quel sentimento agitato e l’ansietà che s’impadroniva
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creatura dell’Arte. – Non l’attraeva egli forse a
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sforzo supremo, ella vedeva l’altro mantenervisi facilmente come
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compiere in sé stesso l’intimo connubio dell’arte
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misteriosa da cui nasce l’opera di bellezza e
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dire. Talché in quanti l’udivano per la prima
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pia attende dal Signore l’aiuto soprannaturale per operare
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d’aver perduto fin l’ultimo vestigio della sua
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nel sogno vespertino, su l’acqua delicatamente verde e
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tremerà nel cuore, Persefone, l’anima grande, ¶ memore del
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giorno a regnare su l’Ombre ¶ Ade; mi chiama
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vedi apparire! L’oro, l’oro, i cadaveri, una
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i principi Atridi. Ambedue, l’evocatore e l’ascoltatore
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Ambedue, l’evocatore e l’ascoltatore, avevano avuto il
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sepolcri: quindici cadaveri intatti, l’uno accanto all’altro
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Tu vedi? ¶ Lo soffocava l’ansia di rendere palpabile
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vedo! ¶ – Per un attimo l’anima ha varcato i
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strage; per un attimo l’anima ha vissuto d
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suo amico tremando; e l’animatore vide negli occhi
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il cammino, traendo seco l’amico. – In un attimo
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veduto, in qualche istante, l’Universo intero dinanzi a
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del suo fratello, china l’enorme fronte meditativa che
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non partorito. ¶ – Perseo! – soggiunse l’animatore, dopo una pausa
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mormorio di quella vena: l’acqua, la melodia dell
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la melodia dell’acqua… L’ho trovata! In lei
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puro elemento, si compirà l’Atto puro che è
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nozze» come Antigone. Comprendi? L’Atto puro segna la
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sconfitta dell’antico Destino. L’anima nuova rompe a
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profonda visione della Natura. L’ultima ode nell’orchestra
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che si libera con l’Atto puro, il fratello
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oro funereo lo riprendeva; l’evidenza della sua visione
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visione interiore gli dava l’aspetto di un allucinato
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diritto; il mento ovale… ¶ L’evocatore s’arrestò un
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uomo.» Da quell’istante l’esploratore di sepolcri prese
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esploratore di sepolcri prese l’aspetto di un alto
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alto Eroe combattente contro l’antico Fato risorto dalle
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che abbia mai respirato l’aria terrestre, solo con
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la morte. Ella è l’eguale di Antigone. Nella
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non per addormentarsi su l’acqua gelida e chiara
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gemito nella solitudine. Appena l’ha uccisa, il fratello
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dei miei sepolcri io l’adagerò e le metterò
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i miei tesori…» Così l’atto di morte a
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Emergendo dal mare sinfonico l’ode canta la vittoria
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fretta come se qualcuno l’attendesse o lo chiamasse
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ogni tempo, come se l’anima da lei rivelata
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e di malinconia che l’inondò repente. Egli riudiva
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Orio? – soggiunse Daniele, con l’animo di trattenere l
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l’animo di trattenere l’amico ancóra qualche istante
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le sue innumerevoli venature l’occhio viaggia in sogno
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ho visitato la Sila, l’Ercinia. ¶ Stelio la conosceva
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puoi comprendere. Tu sei l’asceta; tu hai domato
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gli aspetti delle cose. L’atrio illuminato da un
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porta, lo turbò come l’incontro d’un feretro
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feretro. ¶ – Ah, Stelio! – gridò l’attrice sollevandosi con un
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apparire, impetuosa, con tutto l’impeto del suo desiderio
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di lontano. ¶ Ma egli l’aveva veduta bellissima irrompere
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si risolva in cenere, l’intensità dello sguardo simile
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azione delle forze cosmiche. L’artefice riconosceva in lei
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passare dolorando, troppo limitato l’ordine dei sentimenti ond
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Che potremmo fare? – ripeté l’amico, a cui si
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Nulla valeva a interrompere l’opera occulta del male
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mito del pallido navigatore l’esule aveva ritrovata un
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suprema. «Ma un giorno l’uomo pallido potrà esser
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volontà misteriosa che trasse l’aquila a scambiare per
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generoso spirito: ha servito l’eroe con una devozione
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sé che li illuda! ¶ L’abate raddrizzava il suo
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raggi che parevano traversar l’aria e affondarsi con
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dei gabbiani, e già l’ululo sordo che veniva
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per un lunghissimo cammino. L’acqua strepitava contro le
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le travi dello sbarcatoio, l’ululo irrompeva dal Canale
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e di gioia, come l’uomo che veda un
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il cielo stellato, come l’uomo al conspetto di
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il busto passata per l’ascella – egli s’arrestò
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andavano i due amici, l’uno a fianco dell
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del mare. ¶ – Sembra che l’Adriatico abbia abbattuto i
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Guarda San Marco su l’acqua! ¶ Il rematore li
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intensità di attenzione che l’amico n’ebbe meraviglia
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che tu odi – rispose l’asceta sterile allo spirito
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nel loro intimo cuore: l’uno, lucidissimo; l’altro
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cuore: l’uno, lucidissimo; l’altro, inconsapevole. ¶ – Non so
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fosse dato di creare l’arte nuova. ¶ Di passo
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sé in comunione con l’aria sonora. ¶ – Hai tu
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O Citerone, sia testimonio l’Olimpo, prima che un
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altro plenilunio si compia…» L’imagine delle montagne interrompe
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1900
interrompe per alcuni attimi l’orrore del drama; la
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essenziale delle cose; eccoti l’apparizione consolatrice della grande
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vertice dell’arco, attendendo l’amico. Il vento gli
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fangose della laguna crescevano l’erbe selvagge intorno ai
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passava nel vento su l’anima protesa. ¶ – Ah, ti
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le prime stelle, intuì l’alto silenzio in cui
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vento: il Deserto libico, l’oliveto su la baia
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il Nilo presso Memfi, l’Argolide sitibonda. Altre imagini
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Scorse presso un pilastro l’ombra d’un uomo
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tu mai pensato che l’essenza della musica non
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fatti – disse egli – imagina l’intervallo tra due sinfonie
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motivi concorrano ad esprimere l’essenza interiore dei caratteri
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il ritmo, è come l’atmosfera vivente e misteriosa
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una risonanza straordinaria, toccherà l’estremo limite della potenza
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compreso? ¶ – Tu poni dunque l’episodio tra due sinfonie
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1900
in comunione immediata con l’anima della folla che
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1900
della terra, accomunarsi con l’aria, con l’acqua
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1900
con l’aria, con l’acqua, col fuoco, con
476
1900
veduta dagli antichissimi padri: l’attrice appassionata di un
477
1900
e ai ruderi ciclopici. L’acqua della fonte Persèia
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Porta dei Leoni, rileggendo l’Orestiade… Terra di fuoco
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ai precordii. Egli era l’attore del suo drama
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tu lo vedi apparire! L’oro, l’oro, i
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perdono? ¶ – Ti amo – disse l’amato. ¶ Ella liberò un
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poco! ¶ – Ti amo – disse l’amato. ¶ Pareva che le
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1900
interrogazione. Il fuoco e l’acqua, da presso, da
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1900
due melodie che esprimevano l’intima essenza delle due
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in quel modo che l’altro aveva udito le
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1900
pena gli sembrava inutile; l’angoscia della donna gli
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1900
quasi importuna, poiché egli l’amava, poiché egli la
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1900
invenzione delicata per trarre l’afflitta al sorriso, per
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1900
chiudere i disperati occhi. L’istinto non gli suggeriva
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1900
la carezza che attutisce l’anima, il bacio che
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1900
di rude che ricordava l’ala degli uccelli da
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mia, in me, come l’anima è confusa col
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1900
dentro di me… Sento l’amore in tutte le
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1900
mio sangue e che l’ombra delle tue ciglia
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1900
delle tue ciglia tocchi l’intimo del mio cuore
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verità che ignoravo. E l’amore è come l
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1900
l’amore è come l’intelletto: risplende a misura
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1900
amore intiero per creare l’opera bella che da
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1900
trasfigurava col suo canto l’Universo? A chi, se
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1900
fra le sue braccia, l’altra cantava in lui