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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Verri, Le avventure di Saffo poetessa di Mitilene, 1782

concordanze di «l»

nautoretestoannoconcordanza
1
1782
hai ragionato?” Rispose Eutichio: “L'amore, e la tirannia
2
1782
servire ne' vizi che l'esser libero nella temperanza
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poteva essere grata; adunque l'abbandonai agonizzante e scelsi
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a tutti comune, sotto l'imperio giusto ed invariabile
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che gli manchi o l'ara de' patrii sacrifizi
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adori il Nume o l'occasione di esercitare la
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presenza dell'universo, perché l'intelletto non ha sufficienza
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veggo che intempestiva è l'ora, e però ti
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1782
non era ancora verisimile l'aspettarne in così angusto
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dalla fresca aura mattutina, l'uno si pose dirimpetto
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colei, dove io feci l'infelice naufragio, e il
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accostarsi alle are, perché l'accorta sacerdotessa scieglieva sempre
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1782
de' propri sensi con l'assoluto dominio degli animi
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del suo labbro, tanta l'incantatrice simulazione degli occhi
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1782
spensero la fiamma, anzi l'agitarono più violenta; e
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quegli occhi, che me l'avevano già fatta nauseosa
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1782
tranquillità; e già incominciava l'animo mio a compiacersi
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la certezza della evidenza l'inganno delle illusioni, proruppi
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1782
infelice mia servitù; ma l'accorta sirena, che tiranneggiava
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accorta sirena, che tiranneggiava l'amore scontento, sapeva ammaliare
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oscura carcere a riveder l'etereo splendore. Ed ecco
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cure, delle quali hai l'animo ripieno”. Ascoltava attentamente
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1782
cacciatore al balzo con l'arco teso; e in
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1782
di Saffo, siccome era l'argomento conforme a' suoi
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1782
molta e leggiadra prestezza l'albero vicino. Tralasciarono gli
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1782
questo fallace conforto anche l'assenza dell'oggetto amato
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nei tranquilli alberghi, quando l'ombre della notte vi
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1782
di versi, qual è l'amore, compose nel silenzio
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1782
mezzo a' venti ¶ Spiegar l'ali per man d
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non so dire se l'ascoltarono con maggior diletto
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la perizia del suono, l'armonia de' carmi. Per
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altro favellar furo inesperte. ¶ L'amor m'infonde ¶ Sottil
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segno che le rimanesse l'ignominioso titolo di Tribàs
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gli effetti, rimanendone occulto l'interno principio; la seconda
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1782
quale vi aveva usurpato l'immagine di Faone. Omai
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stati spinti insieme su l'arenoso lido. Ancora tremanti
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si alzarono velocemente fuggendo l'onda, che di nuovo
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ludibrio de' venti, rimirandosi l'un l'altro mestamente
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venti, rimirandosi l'un l'altro mestamente, accrebbero colle
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terra, maledicendo per sempre l'acque insidiose. Ma secondo
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acque insidiose. Ma secondo l'instabilità de' loro voti
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egli così perplesso ritardava l'ingratissimo avviso, accadde che
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1782
suo affanno se non l'estremo pallore. Ma finalmente
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1782
al vicino Etna, scoppiò l'interno dolore, ed ella
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arene con placido flutto l'estinta di lui spoglia
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sponda di Acheronte, perché l'inesorabile nocchiero a lui
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impetuosa verso il mare: l'ancella non potea seguirla
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contraria fortuna. ¶ CAPITOLO VI ¶ L'incontro avventuroso. ¶ Veniva così
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1782
cosa se vi persuade l'intelletto la fisica spiegazione
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1782
ti posso promettere che l'anno venturo beverai questo
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noi è così grato l'essere tuoi ospiti, rispose
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1782
contribuisse a questa felicità l'opinione delle pene di
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1782
una Provvidenza celeste governa l'universo con sapientissimo imperio
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1782
tempo piuttosto ad esalare l'animo in ragionamenti che
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1782
Provvidenza, con la quale l'universo medesimo è governato
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1782
più profonde speculazioni. Perciò l'un l'altro, sospesi
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1782
speculazioni. Perciò l'un l'altro, sospesi alquanto, si
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costringendolo Eutichio a palesare l'indicato pensiero, soggiunse finalmente
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1782
della Iliade, animando con l'armonia quel metro divino
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1782
in decantarla, ed anche l'artificio del mio citaredo
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1782
dell'intelletto, secondo cui l'uomo preferisce i beni
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1782
almeno cessa in parte l'amara ostinazione delle pene
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1782
pene, parimenti è valevole l'altrui discreta pietà a
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1782
si può lungamente celare, l'indomito senso di Amore
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1782
la funesta caligine che l'adombra. Imperocché io non
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luce del cielo, posciaché l'ho resa tanto spiacevole
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1782
consigliero delle mie pene, l'amato genitore! E il
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1782
che Stratonica avesse profferito l'oscuro oracolo da lei
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1782
contese. Onde è verisimile l'accusa di questa amabile
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1782
ed avendo ella accettato l'invito, si collocarono tutti
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1782
proposto argomento, donde provenga l'attenzione, con la quale
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1782
vi proporrò non meno l'altra questione che vi
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1782
per gli altri, avevamo l'intelletto così vôto di
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1782
che se il pascere l'intelletto con la indagazione
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1782
pur troppo è vano l'orgoglio delle filosofiche esortazioni
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1782
e più di tutti l'armonioso concento della musica
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1782
che ti condanni, malgrado l'affetto ospitale”. “Sappi adunque
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1782
Eutichio, io devo apprezzar l'ingenua tua fede, quando
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1782
posciaché in loro opera l'instinto effetti così maravigliosi
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1782
dalla conca nautilio, e l'uso dei remi da
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1782
con più evidenza distingue l'uomo è la virtù
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1782
d'animo, il valore, l'amor della patria, la
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1782
notte incominciando a stendere l'ombroso velo, si ritirarono
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1782
quando è manifesto che l'umana stirpe deriva da
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1782
il garrire degli uccelli, l'ululare dei lupi, il
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1782
delle speculazioni già assumo l'indole della filosofia, la
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1782
loquela che quando sfoga l'animo in amichevoli colloqui
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1782
ardori estivi, rattemprava alquanto l'animo, non più disperato
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1782
animo siccome vapore sopra l'aura leggiera. Questo industre
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1782
industre modo, con cui l'amabile fanciulla manteneva con
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1782
gli suscitava più vivo l'ardore. Ma te felice
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1782
congedarono gli ospiti, e l'ultimo fu Nomofilo. Egli
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1782
Nomofilo. Egli era come l'ape, che mentre succhia
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1782
me ignota cagione, tu l'hai prescelta alla città
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1782
non può essere che l'universo”. “Non credere, aggiunse
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1782
tollerate, depurandosi alla fine l'intelletto con le vicende
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raffrenare le parole, quando l'animo è deliberato alle
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1782
furtivo disegno. Ma perché l'orme ferrate de' vivaci
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1782
in appresso fu legata l'arca fra le rote
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1782
arredi; salì sul sedile l'esperto condottiere, e dietro
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1782
la mercede, insieme con l'arca e con Clito
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1782
poco da quelle scendeva l'ampia luce lungo le
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1782
che avesse così deturpata l'amenità del luogo. Risposero
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1782
Menelao, allorché trovò deserto l'ancor tiepido talamo, né
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1782
sanguinosa guerra; terribile fu l'ira del valoroso figlio
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1782
degli animi irati) invocando l'antica amicizia del talamo
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1782
instabile fortuna. ¶ CAPITOLO VII ¶ L'Ospite Siciliano. ¶ O crudelissima
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1782
il mare tranquillo e l'aura benigna, volendo pure
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1782
con equabile viaggio su l'onda fremente e spumosa
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1782
oggetto potea paragonarsi, quanto l'instabile flutto, a cui
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1782
e senza fatica discerneva l'occhio le caliginose pietre
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1782
la liquida pianura, con l'alterno moto delle vaste
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1782
se pure è sonno l'oppressivo ingombro delle angosce
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1782
sofferta fatica che per l'interna smania, potea dominare
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1782
le vicine selve e l'onda fremendo si stendeva
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1782
lasciandovi nuova alga, e l'aura insieme disordinava i
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1782
fanciulla, quasi non bastasse l'altezza della rocca, e
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1782
scendeva dalla pendice, e l'impeto della propria rapidità
119
1782
rapidità, non meno che l'aura, agitava le sue
120
1782
entrambi taciti e pensierosi, l'una considerando il venerabile
121
1782
e della vecchiezza, e l'altro quello di lei
122
1782
trattenendo la donzella e l'incognito collocutore, il quale
123
1782
tale inchiesta non turbasse l'ordine dell'intrapreso viaggio
124
1782
e con moderata curiosità l'un dell'altro indagando
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1782
vasti, ma ben costrutti, l'atrio anteriore de' quali
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1782
e poi indicando or l'una or l'altra
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1782
or l'una or l'altra figura, che più
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1782
di lei senso per l'eroiche azioni e per
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1782
eroiche azioni e per l'artificio delle dipinte immagini
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1782
pareti lungamente confabulavano, osservò l'ospite che la fanciulla
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1782
indicava col dito or l'una immagine, or l
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1782
l'una immagine, or l'altra; onde egli così
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1782
non fossero biasimate. Ma l'ospite vedendo che ella
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1782
era trattenuta dall'aprir l'animo, quantunque egli precedesse
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1782
rispose con gioia estrema l'ospite, un tuo amico
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1782
la invitava a proseguire l'ingenuo racconto, accompagnandolo con
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1782
meritevole di conoscere intieramente l'animo tuo; ed ho
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1782
Ma Eutichio non spingeva l'intelletto se non dove
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1782
argomenti, di modo che l'ammiravano i commensali, e
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1782
mole dell'Etna?” Rispose l'altro: “Io vorrei sapere
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1782
grato fosse o dispiacevole l'intrapreso colloquio, lo pregarono
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Dei non sempre convince l'intelletto, io lascierò che
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1782
facile indagazione del vero, l'accensione di quella montagna
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1782
fisica dimostrazione per contenere l'impulso della moltitudine alla
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1782
che tutto vince, cioè l'amore?” Tacque Saffo a
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1782
palpitava il seno come l'onda s'agita verso
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1782
Mal per te che 'l vedesti! egli è Faone
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1782
è Faone. ¶ CAPITOLO III ¶ L'esperimento dell'acqua. ¶ Ascoltò
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1782
ti propongo due rimedi; l'uno è destinato ad
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1782
lo costringano a piegar l'animo nella servitù di
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1782
nella servitù di Cupido; l'altro è diretto a
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1782
però che io intraprenda l'opera che brami, è
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1782
non lungi; quindi accostò l'urna ripiena all'ara
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1782
Poi di nuovo sottopose l'urna alla fonte, e
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1782
Restò Saffo perplessa tra l'ubbidienza ed il timore
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1782
sforzi della mia scienza, l'animo degli Dei”. Quindi
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1782
uscito dall'urna, che l'affettuosa Rodope a lei
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1782
Amore, ti sembra tutto l'universo sommerso alle di
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1782
fosse materia di pascere l'intelletto, e molto più
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1782
sollevato in cielo, e l'altra, per se medesima
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1782
e più avventurosi: perocché l'anima tua brama di
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1782
dunque siedi, e prepara l'animo ad altri portenti
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1782
raccolse nel manto volgendo l'attenta faccia a lei
164
1782
Tremò la terra, fischiò l'aura, ed uscì dall
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1782
con terrore; ma appena l'improvviso gelo avea sorpresi
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1782
ondeggiava alto cimiero, come l'abete al vento su
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1782
voce, quando udirono verso l'ara lo squillo di
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1782
lui con enfiate guance l'alito infernale di faville
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1782
lui tromba, che su l'ara cadde e fu
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1782
estinse la fiamma su l'ara, risonò l'antro
171
1782
su l'ara, risonò l'antro di voci confuse
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1782
donna, soggiunse Saffo, perché l'abbattuto mio cuore cerca
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1782
disposizione, perché si prepari l'animo tuo al culto
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1782
Ma giacché tu hai l'animo disposto, io ti
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1782
due sono segnatamente distinte: l'una è lodevole, quantunque
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1782
sospetta alla plebe ignorante, l'altra è biasimevole, perché
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1782
mediante la quale, con l'aiuto de' Numi inferni
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1782
assottigliano i corpi, siccome l'aura, o si ottenebrano
179
1782
il quale si fanno. L'altra è arte viziosa
180
1782
i piedi, e percuoteva l'aria ed il volume
181
1782
aspettava in timido contegno l'oracolo divino, così con
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1782
si avviò tacitamente con l'ancella fuori dell'antro
183
1782
e giunte a rivedere l'aperta luce, strinsero le
184
1782
quantunque sia così efficace l'uso de' filosofici trattenimenti
185
1782
loro corrispondesse. Ma secondo l'infelice proprietà del vero
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1782
il quale ne aveva l'assoluto dominio. Prima ascoltava
187
1782
diffusamente sciolse in parole l'invincibile affanno; avvegnaché sono
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1782
che derivano dall'intelletto. L'affettuoso colloquio si era
189
1782
persuadeva il sonno; ma l'amorosa angoscia teneva desta
190
1782
Imperocché il vedere talvolta l'amato oggetto, il non
191
1782
disapprovazioni. Ond'ella veggendo l'inutilità delle preghiere, ed
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1782
confabulazione dell'antro e l'oscuro oracolo del rimedio
193
1782
gliene eccitò la memoria l'incontro colla figlia. Perlocché
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1782
Faone, si sentì ristorar l'animo da un dubbio
195
1782
alle timide vergini, scoprire l'animo dei genitori; e
196
1782
i frutti posciaché sono l'opera della tua industriosa
197
1782
Saffo, che gusterai soltanto l'ambrosia della mensa di
198
1782
lui avventure. Entravano or l'uno or l'altro
199
1782
or l'uno or l'altro de' servi senza
200
1782
con labbra aperte prestava l'orecchio, grondando qualche lagrima
201
1782
lui facondia così rapisse l'animo degli ascoltatori, sappia
202
1782
alle domestiche occupazioni, e l'altro alle sue, non
203
1782
sparsero di nuovo dentro l'albergo rivolti ai loro
204
1782
poi di nasconderlo con l'umido velo; perché avvedutosene
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1782
proruppe incominciando ad esalare l'animo suo, a ciò
206
1782
parte de' suoi mali. L'amor felice brama il
207
1782
brama il silenzio, ma l'amore sventurato è garrulo
208
1782
è per se medesimo l'amore, e molto più
209
1782
amore, e molto più l'amore di fanciulla, al
210
1782
di rivolgere a te l'animo di lui; né
211
1782
le mie. Ma quando l'animo è dominato dal
212
1782
acciocché vedi quanto ho l'animo disposto a soddisfarti
213
1782
andrò direttamente a scoprir l'animo di Faone; e
214
1782
a qualche opera desiderata l'avere un lento compagno
215
1782
intelletto, ripeteva nulladimeno tranquillamente l'infruttoso colloquio, seguitando l
216
1782
l'infruttoso colloquio, seguitando l'incominciato lavoro, che avea
217
1782
ella, e discoprimi tutta l'amarezza del mio crudele
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1782
per il mio genitore, l'avermi in tal guisa
219
1782
quelle mortali novelle; e l'affanno trattenendo nelle di
220
1782
a lei, onde ricuperasse l'ufficio de' sensi smarriti
221
1782
tempo riaprì gli occhi l'oppressa fanciulla, e vide
222
1782
dolore, omai si manifestava l'amoroso delirio con atti
223
1782
proponi?” interruppe Saffo. E l'altra rispose: “Ben sai
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1782
Io so dove è l'antro di lei, benché
225
1782
calma della innocenza, provò l'artefice nel seno un
226
1782
in modo che ammirando l'artefice il favore del
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1782
sentiero. Apparve loro dinanzi l'adito della grotta segreta
228
1782
intenta ai consueti sagrifizi. L'orrore del bosco, la
229
1782
cuore di Saffo; ma l'ancella prendendola con la
230
1782
ricusava di seguirla, dentro l'angusta bocca dell'antro
231
1782
quel tetro splendore. Era l'adito per lungo tratto
232
1782
quelle sacre foreste atterrivano l'audace con spettri e
233
1782
costretto deporre dall'animo l'empia arroganza e fuggire
234
1782
di cui suono risonò l'aria di ululati e
235
1782
monte e si spalancasse l'abisso, non potendo manifestare
236
1782
potendo manifestare in gridi l'interno spavento, che le
237
1782
grave, a cui soggiaccia l'umana miseria, è il
238
1782
deformità del loro aspetto l'insufficienza dell'arte. Ma
239
1782
sieno propizi questi Dei, l'impero de' quali è
240
1782
sia necessario, o fanciulla, l'esaminare que' segni, che
241
1782
fu mia cura deliziosa l'irrigarli coll'acqua di
242
1782
sono freschi i fiori, l'aura è soave, tranquillo
243
1782
che commossa di pietà l'ancella, disse abbracciandola; “Figlia
244
1782
non arriva che mediante l'artificio di lunghe seduzioni
245
1782
vendetta?” “Oh figlia, rispose l'ancella, puniscono severamente, perché
246
1782
rendendo anzi più sollecita l'ancella; “Te misera! esclamò
247
1782
di Pasifae, perché non l'aveva adorata, le ispirò
248
1782
calamità”. “Oh figlia, aggiunse l'ancella, comprendi al fine
249
1782
gusta il presente; laddove l'uomo tanto orgoglioso del
250
1782
che la fortuna cangi, l'immoderato desiderio di non
251
1782
della morte. Prese adunque l'ancella due colombe, scegliendone
252
1782
a Venere, quando sorga l'aurora: io te le
253
1782
tenebre e silenziosa divenne l'aura poco prima risonante
254
1782
luna, e già appariva l'ampio di lei volto
255
1782
braccia sul grembo, mentre l'ancella, appoggiandola colla destra
256
1782
nella manca le colombe, l'accompagnava con affettuosi conforti
257
1782
La notte. ¶ Era tranquillissima l'aura, giaceva lo stanco
258
1782
nello splendore della reggia, l'augello nelle umide frondi
259
1782
del sonno; ma non l'amante donzella quantunque abbandonasse
260
1782
della oscurità; a cui l'ancella sedendo vicino placidamente
261
1782
Ma invano Morfeo spruzza l'onda letéa su di
262
1782
a cui la richiamava l'angoscia, ed il sonno
263
1782
Faone! Venere pietà!” Osservava l'ancella questo delirio, e
264
1782
con più libero alito l'interminabile aura del cielo
265
1782
interminabile aura del cielo. L'ancella, non consapevole della
266
1782
aggiunse Saffo, che miri l'ampio cielo, e che
267
1782
i miei sospiri, giacché l'angustia dell'albergo rinchiuso
268
1782
dell'albergo rinchiuso accresce l'intollerabile affanno, che mi
269
1782
Dalle quali parole persuasa l'ancella sciolse da lei
270
1782
a rimirar da vicino l'amato sembiante del sonnacchioso
271
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stendeva fuori dell'oriente l'estremo rosseggiante lembo del
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impallidiva. “Tempo è, disse l'ancella, che ti prepari
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il candido velo, lasciando l'aura arbitra di commoverlo
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dell'alba Saffo e l'ancella, alle quali il
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grembo, tacitamente pregò. Intanto l'ancella, in disparte non
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renderebbero sventurati. Ho perduto l'amato oggetto prima di
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gli occhi e vide l'amabile vincitore, al di
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di lei animo scancellasse l'amore, perché vedendolo si
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desiderio; onde perplessa fra l'attrattiva ed il ritegno
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oramai Faone arso tutto l'incenso, rivolse intorno lo
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rispose la fanciulla, né l'ingegno, né la giovinezza
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trafitti, non percuote anche l'amato oggetto. Che se
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nostro cuore a chi l'accetta e ritrarlo da
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io ti dirò che l'ho dato a Cleonice
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provi nel tempo istesso l'angoscia della mia umiliazione
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riverenza dei Numi, perché l'invocarli è conforto de
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Dea, uscì dolente; e l'ancella l'accompagnò verso
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dolente; e l'ancella l'accompagnò verso la paterna
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la tromba alle labbra l'esperto suonatore, ed egli
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uscì volgendosi ancora per l'impeto, benché fuori dell
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sul timone; e intanto l'altro cocchio pendeva da
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parte, strascinando nella polvere l'asse privo di rota
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eguali distanze seguivansi, deviando l'inciampo di quello che
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al qual segno trascorse l'avida turba verso il
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verso il suono, come l'api quando il pastore
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aveva quel giorno scelto l'esercizio della lotta; e
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Non appariva in lui l'azione de' muscoli esternamente
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pensieri, quelli attentamente guardandosi l'un l'altro, da
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attentamente guardandosi l'un l'altro, da prima alquanto
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garzone; il quale, deviando l'incontro, destramente inchinandosi, passò
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del vano colpo non l'avesse animato a sdegno
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bifolco. Fu veramente maravigliosa l'agilità di Faone, perché
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Aspettò Faone che risorgesse l'avversario, secondo la giustizia
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finché gli si offerse l'opportunità d'introdurre la
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che vi trasparivano. Intanto l'umiliato Cretese si sollevò
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e capaci di turbare l'animo altrui, avea sempre
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soddisfare gli occhi e l'animo ancora piuttosto curioso
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del miglior estro, cioè l'amore: ¶ Di te dovea
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il metro o gustata l'armonia de' versi. Ma
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quali ella aveva già l'animo ripieno; onde con
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mensa domestica, se non l'avessero le ancelle ripetutamente
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Scamandronimo, che ti perturbi l'animo, onde così ti
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tolse”. “Ma che disse l'atleta?” ripigliò Saffo impaziente
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ogni qual volta assumono l'impiego di esortare quelli
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romore della porta, onde l'ancella gridò più forte
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in pace”. “Deh, soggiunse l'affettuosa ancella, concedimi almeno
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senza grave sforzo, perocché l'aveva fermamente inoltrato chiudendola
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chiudendola con impeto. Entrò l'ancella, e disse: “Che
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su di un tappeto. L'ancella vedendo che era
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tristezza, la quale consuma l'avvenenza benché fresca, come
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la ridusse a palesarle l'arcano del suo cuore
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cuore. Poiché ebbe udito l'ancella, piacevolmente abbracciandola sorrise
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di tutto, Imeneo sana l'animo infermo, il quale
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efficace è di correggere l'amarezza di un amore
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angosce adombrano per modo l'intelletto, che lo rendono
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cure familiari. Tanto fu l'artificio con cui seppe
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per gli altri, accettando l'invito si avviò con
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sentenza: La occupazione conserva l'attimo tranquillo, come l
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l'attimo tranquillo, come l'esercizio mantiene la sanità
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garrula cicala, che annoia l'agricoltore, ripetendo un suono
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dell'opera. Intraprese adunque l'interrotto ricamo di quel
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dopo brevissimo lavoro lasciò l'ago e si pose
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questi lavori, brevissimo trascorrea l'intiero corso diurno, ed
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dolcezza, lo esprimeva, commovendo l'animo altrui senza turbare
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sentenza della Morte. Guardava l'ancella fedele attentamente quelle
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con piacevoli colori e l'odorato di ogni fragranza
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dalle di lui labra l'armonioso verso, con cui
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d'Achille, o Dea, l'ira funesta. ¶ Mirabil mano
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con cui Fidia trasmise l'anima sua ad un
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che, quantunque veridiche, hanno l'apparenza, perché maravigliose, di
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mondo, pregandoli di porgere l'orecchie, piene di celeste
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né i genitori, né l'età in cui visse
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donzella, sembra meno dubbiosa l'asserzione di quelli che
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avvenimenti, de' quali aveva l'animo ripieno. Ma pure
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ne avrebbe trangugiato tutto l'amaro, fino all'ultima
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suo corpo: che anzi l'occhio in rimirarlo non
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festa correvano per disciogliere l'ancora: ma poi cessando
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ancora: ma poi cessando l'ingannevole soffio del vento
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del vento capriccioso, ritornava l'aura al silenzio muta
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indirizzare a lei. Ma l'incognita donzella: “Io sono
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Cipro. “Or vedi, se l'aura spira propizia”, aggiunse
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il segnale di scioglier l'ancora. Si increspava l
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l'ancora. Si increspava l'onda allo eguale alito
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in non dispiacevole metro l'antico inno degli Argonauti
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spandendosi le tenebre sopra l'ampiezza del pelago, seguitando
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di propizia navigazione, or l'uno or l'altro
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or l'uno or l'altro de' nocchieri erano
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Faone non meno, poiché l'oscuro velo della notte
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vinto dal turbine stringe l'ali e si abbandona
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sopra il capo e l'altra frenò con la
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collocata antenna; né più l'urto delle onde oltraggiava
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tal dominio avea su l'indomita ferocia degli elementi
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di tutti gli spaventi l'orror dell'imminente morte
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colle azioni, non abbiamo l'animo ingrato?” “Anzi, diss
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quella, la delizia e l'angoscia de' mortali, la
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terribil Nume che abiti l'Olimpo”. Faone, esclamò: “Oh
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Dea fugace volò su l'alta cima dell'Olimpo
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desiderio, senza però narrargli l'avvenuta apparizione, affinché non
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non gli si turbasse l'animo con portenti straordinari
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però tinse nel vaso l'estremità dell'indice della
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Ma appena fu sparso l'unguento sull'abbrunata mano
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genitore. Egli però non l'avrebbe riconosciuto, se non
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sovrana. Ma questo è l'inganno della cieca mente
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all'ostinato nostro ingegno l'eterno dominio dell'Essere
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di Mitilene, in tutta l'Isola di Lesbo, ed
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e di violento amore l'animo delle tenere fanciulle
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noto squillo si accese l'ansiosa brama nei petti
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trascorsi in retta schiera, l'uno non superando l
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l'uno non superando l'altro di minimo spazio
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avanti a lui. Risonò l'aria di lietissimi applausi
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vicino, in modo che l'altro sentiva il di
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quale non poté evitare l'inciampo, e però cadde
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sì spesso Omero diede l'epiteto di piè veloce
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scuotevano la polvere con l'ugna e i crini
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di lei, a cui l'estremo dolore aveva chiusi
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vicina a morte; perché l'aura scossa da lingua
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più deplorabile della morte, l'infedeltà, voi tutte anime
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ella, già avidamente sorbendo l'immedicabile tosco, tenea fissi
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contraria fortuna, o ve l'hanno detto o dire
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delle onde rendevano inefficace l'arte del nuoto; e
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i passi leggiadri su l'instabile tumulto delle acque
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mi sforzai di rivolgere l'affannato petto verso di
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sereno si reggeva su l'acque come alcione che
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alto fuori, subitamente per l'aere volando. Io, quantunque
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vesti ancora grondava copiosamente l'onda imbevuta. Così trascorsi
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alle onde per seguitare l'opportuno viaggio; e qui
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diletto a voi, che l'ascoltate cortesemente, narrandola, nuovamente
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però molto mi conforta l'animo nel vedere che
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la tenera compassione e l'ardente amore. Poich'ebbe
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avventuroso, Eutichio e tutta l'adunanza ammirando non meno
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implorando i diritti ospitali, l'antica amicizia paterna, mostrando
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EUTICHIO. ¶ Salute. ¶ Tanta è l'umanità de' tuoi offizi
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risoluzione. ¶ Faone partendo consegnò l'antecedente lettera ad un
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mattutine; il quale eseguì l'imposto comando. Spiacque molto
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E per verità finché l'angoscia si sfoga in
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silenzio, se non perché l'officio consueto della lingua
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chiaramente conoscere alla fine l'ignominia de' suoi errori
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de' suoi errori, che l'avevano ridotta non solo
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certo in quel giorno l'amarezza medesima delle sue
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la ferita, se non l'avesse resa immedicabile lo
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allorché non abbia tampoco l'aereo nutrimento della fallace
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tempo omai di eseguire l'oracolo di Stratonica, sconsigliatamente
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quel lido, e tagliando l'istmo della penisola, la
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spazioso e venerando per l'antica struttura non meno
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non meno che per l'immemorabile culto, riposto nella
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era ivi più limpida l'aura e pura, e
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col capo chino e l'animo sommesso e ripieno
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il variar contrade né l'implorare il cielo né
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implorare il cielo né l'empiere il mondo di
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a lunghi sorsi tracannata l'onda di Lete. Questo
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vada, perché qualunque sia l'effetto delle promesse divine
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suono del mare, e l'aura le dissipava vanamente
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vi fu sopra, mirò l'ampiezza delle onde, che
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vide con ribrezzo che l'antico impeto delle acque
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turbasse; ma non lasciando l'ancella di trattenerla e
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deliri, di non impedirmi l'esercizio de' sacri riti
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insieme ed imperiosa respinse l'ancella, la quale sommessa
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grembo”. Disse correndo verso l'estremità della rupe, deliberata
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sospirando si abbandonò per l'indietro a capitombolo. Accorse
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che invano luttava con l'onde prepotenti. Clito è
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seguitata; ma vi perì l'infelice, urtando nel cadere
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richiudersi su di lei l'estrema onda crudele. Alla
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sommersa nel fondo avverò l'infausto oracolo, che avrebbe
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ribrezzo dell'immersione e l'orrore dell'evitato pericolo
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i servi del tempio l'estinta spoglia, gettata sul
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dal fluttuante mare, e l'onorarono di sepoltura. Quindi
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decreto magnifica tomba con l'inscrizione del caso, ed