parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

concordanze di «l»

nautoretestoannoconcordanza
1
1796
onorevol zone han sol l’accesso ¶ e le insegne
2
1796
avvien ben spesso ¶ che l’inquieta e sbigottita mano
3
1796
inquieta e sbigottita mano ¶ l’involato borsel ricerchi in
4
1796
altro crime impegna, ¶ e l’esempio comun vince e
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1796
comun vince e rimove ¶ l’altrui ribrezzo; ed il
6
1796
o non entrar dovesse. ¶ L’altro dì venne a
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1796
il fortunato esito ognora ¶ l’opinione a mio favor
8
1796
sovra tutti il comun l’esalta e predica; ¶ ma
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1796
si compiace ¶ di creder l’opra mia molto efficace
10
1796
e il giusto e l’innocente opprime e strazia
11
1796
sfuggir il periglio e l’inquietudine ¶ – istinto all’uom
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1796
buon uom, per compiacer l’amico ¶ o d’offerto
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1796
profitto in gratitudine ¶ con l’attestato e colla fede
14
1796
aromatiche foglie; e tè l’appella ¶ l’Europeo, che
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1796
e tè l’appella ¶ l’Europeo, che l’uso
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1796
appella ¶ l’Europeo, che l’uso pur ne apprese
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1796
espor non vuoi, ¶ fuggi l’infausta compagnia di lui
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1796
ignora, ¶ pur d’Osmida l’equivoco parlare ¶ coi detti
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1796
guisa tal comprender può l’affare ¶ più che compreso
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1796
compreso non avea finora. ¶ L’amico ringraziò del salutare
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1796
fu mai d’impiegar l’opera tua; ¶ pur m
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1796
ritorno. ¶ Ma facile è l’ingresso in Caracora ¶ ed
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1796
il pel, le chiome, ¶ l’abito, li calzoni, il
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1796
e Caracora e chi l’avea piantata; ¶ e quindi
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1796
mio. ¶ Soffri ch’io ’l dica: il popolo mogollo
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1796
altier dispota a sostener l’insulto ¶ e a servil
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1796
e assai gli increbbe ¶ l’angustia dell’amico e
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1796
ma per mostrargli quanto l’ama e apprezza ¶ disse
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1796
ogni tua persona: ¶ felice l’onest’uom che t
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1796
rotta. ¶ Veggo che attorno l’aere s’imbruna, ¶ odo
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1796
accesa face e vibra l’asta, ¶ ella abbattuti ha
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1796
sì barbari e inumani. ¶ L’altra, che sembra squallido
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1796
più crudelmente ¶ gemette mai l’umanità dolente. ¶ L’Angiol
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1796
mai l’umanità dolente. ¶ L’Angiol sterminator guida e
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1796
il feral carro per l’eterea strada: ¶ riconosco ben
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1796
strada: ¶ riconosco ben io l’infausta luce ¶ e il
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1796
vada! ¶ Temete, o regni, l’ultima ruina: ¶ l’Angiol
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1796
regni, l’ultima ruina: ¶ l’Angiol sterminator già s
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1796
Faraon gli eserciti sommerse. ¶ L’onnipossente sdegno a lui
40
1796
fero ¶ per non mirar l’incestuosa prole ¶ che a
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1796
le larve orrende ¶ seccan l’erbe e le piante
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1796
di Stato. ¶ Non già l’altera vedova d’Ottai
43
1796
or Zipango, or Gepan l’eoa favella ¶ chiamolla un
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1796
suo fin segreto, ascosto ¶ l’impresa progettonne e la
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1796
Quando in consiglio fu l’affar proposto, ¶ contraddittor non
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1796
massima costante ¶ non essere l’onor sì necessario ¶ quando
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1796
con cui si vive. ¶ L’affar deciso, Toto e
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1796
mozzo ¶ del manifesto stesero l’abbozzo. ¶ E poi lo
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1796
sedi purissime del cielo; ¶ l’esempio ascondi ai casti
50
1796
a lei siccome ¶ erane l’uso, traversò la sala
51
1796
mente i disegni e l’opre sue stupende ¶ Imperi
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1796
saranno, onde premiato ¶ fia l’alto merto e la
53
1796
a quella singolar cavalleria ¶ l’adulator fu ascritto ed
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1796
sul petto non ha l’obbliqua fascia ¶ fra la
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1796
per saper il valor, l’occasione ¶ dei ricchi doni
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1796
gioiel, lucido e magno, ¶ l’ebbi l’altrier quando
57
1796
e magno, ¶ l’ebbi l’altrier quando s’uscia
58
1796
la misura ¶ scandagliavan con l’occhio e col pensiero
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1796
porsegli la mano ¶ e l’indiscreta folla indi rimosse
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1796
parlar teco e non l’ottenni. ¶ Quei che soglion
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1796
di tua dimora assediar l’ingresso ¶ non so se
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1796
me straniero ne vietar l’accesso». ¶ «Sai» Tommaso rispose
63
1796
e che ognor son l’istesso. ¶ Scusa il tratto
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1796
amichevol atto affettuoso; ¶ e l’inquieto esplorator mogollo, ¶ cortigian
65
1796
niun de’ quai per l’avanti a lui badava
66
1796
avanti a lui badava, ¶ l’un coll’altro parlandosi
67
1796
gia, dove alloggiava; ¶ anzi, l’istesso dì molte persone
68
1796
egual divise ¶ formate avea: l’una per sé ritenne
69
1796
per sé ritenne ¶ e l’altra indosso a Scardassal
70
1796
e orchestra; ¶ e qualor l’aurea coppa ai labbri
71
1796
la limpida Tula e l’Orgon bagna ¶ fin colà
72
1796
E per vieppiù beneficar l’amico ¶ Catuna aggiunse al
73
1796
convienci ¶ della mogolla nobiltà: l’articolo ¶ molto ha dell
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1796
e del ridicolo. ¶ Quando l’Asia inondò d’orde
75
1796
infeconda. ¶ Difficil n’è l’accesso e d’ogni
76
1796
gufi e stridon pipistrelli. ¶ L’arido tufo, i sparsi
77
1796
radunano e le streghe. ¶ L’acutissimo sibilo de’ draghi
78
1796
acutissimo sibilo de’ draghi, ¶ l’orrendo digrignar delle mascelle
79
1796
mostri di spaventevole figura. ¶ L’alma luce del ciel
80
1796
le abominevoli vivande, ¶ fra l’empie putte e gli
81
1796
sieguon le nozze e l’union nefande, ¶ lordi di
82
1796
rami del comune stelo ¶ l’umana nobiltade, e ch
83
1796
e al voler suo l’altrui voler sommise, ¶ duce
84
1796
spada ha nella zampa, ¶ l’aquila, il grifo e
85
1796
aquila, il grifo e l’orso e il porco
86
1796
adulator standosi a crocchio ¶ l’uom di gran stirpe
87
1796
in lui fissi attentamente l’occhio, ¶ sempre al di
88
1796
sempre al di fuor l’anima vil traspare, ¶ benché
89
1796
sotto la scorza. ¶ Così l’asino ancor che colla
90
1796
tosto si scoperse, ¶ che l’asino non può cangiar
91
1796
ed oppressor render procura ¶ l’oppression ch’ei soffre
92
1796
rea ¶ natura istessa e l’indole plebea. ¶ Quindi il
93
1796
il più sacro dover, l’onor, la fede, ¶ scialacqua
94
1796
scialacqua in vizi pria l’asse paterno, ¶ pazzo dissipator
95
1796
forza usar si niega ¶ l’ascosa frode e il
96
1796
drude e le consorti ¶ l’abominevol trattamento fiero, ¶ le
97
1796
imprese tue stupida vede, ¶ l’alto consiglio e i
98
1796
ho sol d’udir l’indispensabil tedio: ¶ perché ciò
99
1796
ministri e degli affar l’assedio, ¶ elevai Toctabei, che
100
1796
I vasti oggetti e l’esito felice ¶ al suddito
101
1796
intanto al giogo mio l’Impero, ¶ onde sicura omai
102
1796
che simular non sa l’incauto amore ¶ e il
103
1796
di Teseo. ¶ Tommaso diè l’idea di mascherarse ¶ con
104
1796
Per desio di veder l’Adon novello ¶ d’ogni
105
1796
Oh bello!» ¶ E ognun l’osserva e gli tien
106
1796
osserva e gli tien l’occhio addosso ¶ e un
107
1796
d’un taico inglese. ¶ L’amanti coppie intanto ivano
108
1796
certa, ¶ vuol che tutto l’allegri e la diverta
109
1796
giusta il rango e l’etichetta, i vegli ¶ capi
110
1796
coi nobili garzon che l’ozio imbelle ¶ agli studi
111
1796
a corteggiarlo in folla ¶ l’ossequiosa nobiltà mogolla. ¶ Siven
112
1796
detti tai nel trapassar l’arresta: ¶ «Mi riconosci? O
113
1796
per me ricchezze avrai. ¶ L’opra or compisci e
114
1796
Siveno istesso, ¶ che ama l’amico e non il
115
1796
è il mondo e l’uom dal caso pende
116
1796
solitudine, il silenzio e l’ombra, ¶ e l’ali
117
1796
e l’ombra, ¶ e l’ali sue movendo, umide
118
1796
divenir Gran Cane; ¶ talor l’impero gli parea contendere
119
1796
città le ricche spoglie, ¶ l’opre dell’arte e
120
1796
ignota agli europei pittori – ¶ l’incorretto disegno assai compensa
121
1796
disegno assai compensa. ¶ Ma l’industre Catai, se ci
122
1796
vasta monarchia! ¶ Lo splendor, l’auge, il grado in
123
1796
ciccaleccio e tafferuglio. ¶ Apre l’uscio e bel bel
124
1796
più ascolta ¶ bisbiglio alcun l’attonito Tommaso, ¶ onde fuor
125
1796
rimaso ¶ colla faccia ver l’uscio ancor rivolta; ¶ e
126
1796
di cortigian, che assedia ¶ l’anticamera ognor del favorito
127
1796
e il caporale ¶ e l’alfier e il tenente
128
1796
nobile, il mercante e l’artigiano ¶ e i nobili
129
1796
O generoso cor! O l’uom di vaglia! ¶ Ben
130
1796
la paglia; ¶ onde per l’atto vergognoso e brutto
131
1796
Noian, che della corte ¶ l’aria sol respirar han
132
1796
fuor del fiume. ¶ È l’uno un magro adulator
133
1796
magro adulator sornione, ¶ è l’altro un grasso adulator
134
1796
un tratto pel tuppé l’acciuffa, ¶ gli scarmiglia la
135
1796
scarmiglia la zazzera e l’arruffa. ¶ Tutti applaudendo al
136
1796
esserne inteso, ¶ come vista l’avea narrò la scena
137
1796
così quella marmaglia onora: ¶ l’anticamera mia n’è
138
1796
il rispetto, ¶ ma Toto l’avvertì che la mattina
139
1796
con essa ¶ se pria l’oracol mio non abbi
140
1796
cor cauto nascose ¶ sotto l’aspetto docile e tranquillo
141
1796
in pubblico trionfo iva l’osceno ¶ scandol protetto dal
142
1796
Colà giunti color, chieser l’ingresso ¶ alle belle custodi
143
1796
e mollezze ivi è l’asilo, ¶ né mai delizia
144
1796
stilo ¶ del saggio Imperador l’impura sposa ¶ o la
145
1796
non prende: ¶ non è l’orecchio il principal sentiere
146
1796
che calcolar non sa l’utile e il danno
147
1796
poltre ¶ s’arrestaro, e l’esempio pellegrino ¶ con lor
148
1796
andar più oltre; ¶ onde l’arti e i mestier
149
1796
ordinaria lor facil cultura ¶ l’ampio Impero mogol basta
150
1796
all’erta ed aver l’occhio a’ mochi: ¶ se
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1796
accoccartela puote, ei te l’accocca. ¶ E gli uomini
152
1796
partita ¶ era di Turachina, l’altra suora ¶ era d
153
1796
suora ¶ era d’Ottai l’amante favorita. ¶ Dubbia fra
154
1796
in volto, come è l’uso, e parti: ¶ sia
155
1796
macchiate ¶ godon d’iniquità l’infame frutto; ¶ ma il
156
1796
dono poi da Gengiscan l’ottenne ¶ Tusco, suo figlio
157
1796
ov’era di colui l’alloggiamento, ¶ e disse al
158
1796
Sappi che quest’è l’ora in cui mi
159
1796
e dilettosa; ¶ pregno è l’aer d’odori e
160
1796
n’è permesso sol l’adito a Toto. ¶ Questi
161
1796
al quartier della Sovrana, ¶ l’annunzia il gentiluom di
162
1796
preso alle parti secrete ¶ l’afferra con lascivo estro
163
1796
esclamava Turfana «Io te l’invidio». ¶ Poi soggiungeva: «O
164
1796
di Delo ¶ a illuminar l’europeo paese, ¶ e la
165
1796
ammantata in fosco velo, ¶ l’ombre su Caracora avea
166
1796
giro ¶ accadut’era e l’incredibil caso ¶ tutto sembrava
167
1796
detto e fatto ¶ e l’obbligò, per l’avvenir
168
1796
e l’obbligò, per l’avvenir, di tutto ¶ a
169
1796
Grandi ¶ il favor mendicò. L’onte, il dispregio ¶ e
170
1796
sé propose. ¶ Di Catuna l’umor, la bizzaria ¶ ardita
171
1796
avvampi ed arda. ¶ Tosto l’atto svenevole e la
172
1796
pietade è figlio. ¶ Ma l’odio antico rallumossi appena
173
1796
antico rallumossi appena ¶ fra l’Impero mogollo ed il
174
1796
gli porse a baciar l’invitta mano. ¶ Ei fisso
175
1796
siculo ciclopo ¶ quando fea l’occhio dolce a Galatea
176
1796
che birbone!». ¶ Allor – chi ’l crederia? – la fervorosa ¶ sua
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1796
protocolli e rancide scritture, ¶ l’aver spesa sì mal
178
1796
frutta? ¶ Appendete, o guerrier, l’inutil spada, ¶ riponete, o
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1796
ardia formar pensiero ¶ senza l’intesa sua, senza il
180
1796
carica annuale ¶ posto quasi l’avean di vita in
181
1796
alabarda. ¶ Con tutto quanto l’accompagnamento ¶ de’ Grandi suoi
182
1796
indi ascendea ¶ per ricever l’omaggio e il giuramento
183
1796
di giuoco all’oppressor l’oppresso. ¶ Dunque, quella medesima
184
1796
e strana ¶ chiare apparivan l’indelebil tracce ¶ d’ignobil
185
1796
belve. ¶ Lesse un foglio l’interprete in lor vece
186
1796
serici gabani. ¶ Poiché ripien l’ingordo ventre assai ¶ ebber
187
1796
sen dette: ¶ ne parlò l’Asia tutta, e per
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1796
magnificar le pubbliche gazzette ¶ l’ambasciata de’ popoli coresi
189
1796
invan discaccio ¶ m’ingombran l’alma; e viver sol
190
1796
cinga. ¶ Amare e premiar l’amato oggetto ¶ solo è
191
1796
ciò che di regnar l’arte richiede» ¶ dicea Tommaso
192
1796
dicea Tommaso «In te l’Asia ritrova: ¶ le eccelse
193
1796
permettere ¶ si degna, e l’alto onor benigno accorda
194
1796
mogol confine ¶ che dia l’ultima norma ai sforzi
195
1796
ancor le osserverai, ¶ se l’oppressa del ver voce
196
1796
corrispondente mai non è l’effetto. ¶ Stupore intanto allo
197
1796
esalta e loda, ¶ poiché l’araba lingua oggi è
198
1796
è alla moda. ¶ Se l’occhio a riguardar lungi
199
1796
lungi si tiene, ¶ picciol l’oggetto appar; ma poi
200
1796
avvien che muoia. ¶ Era l’uso crudel pria stabilito
201
1796
alfin si mosse: ¶ tolse l’abuso, e legge ha
202
1796
stabilito ¶ che, poiché sotto l’orride percosse ¶ esanime la
203
1796
cade esangue ¶ o non l’uccide il rio dolor
204
1796
e vidervi trofei conforme l’uso: ¶ aste, bandiere e
205
1796
dì festi. ¶ E sollevar l’immenso tafanario ¶ colla faccia
206
1796
di te scherno ¶ fa l’impostura, e in quante
207
1796
profana ¶ la politica rea, l’empiezza umana!» ¶ Poscia in
208
1796
della potestà divina ¶ oltre l’umana avendo fatto acquisto
209
1796
di più ¶ adorerebbe ancor l’asino e il bu
210
1796
dal capriccio altrui ¶ pende l’onor, la vita e
211
1796
non lice; ¶ e spesso l’un l’altro abolisce
212
1796
e spesso l’un l’altro abolisce e cassa
213
1796
e cassa, ¶ e spesso l’uno all’altro contraddice
214
1796
vorrei mandarvi un cane. ¶ L’orde lor rappresentano ed
215
1796
il gran disegno e l’immortal volume ¶ della famosa
216
1796
potrebbe; ¶ ma spiegherotti ove l’error consiste. ¶ Di formarlo
217
1796
volle a color darne l’idea ¶ cui commetter la
218
1796
eccitar lagni e tumulti, ¶ l’indomita barbarie e l
219
1796
l’indomita barbarie e l’ignoranza ¶ di popoli selvaggi
220
1796
selvaggi, erranti, inculti ¶ vano l’assunto e impraticabil rese
221
1796
la gloria a chi l’imprese. ¶ Vero è però
222
1796
proponga il suo parer, l’assenso presti. ¶ Cuslucco vi
223
1796
imprese ¶ sol ama, e l’util pubblico non cerca
224
1796
di tanti precetti ¶ divien l’ingegno lor torpido e
225
1796
se in più studi l’animo è distratto ¶ a
226
1796
veggia in pubblica palestra. ¶ L’altre, o più inette
227
1796
seco lor. Per ora ¶ l’infantil libertà vien lor
228
1796
danze? ¶ Ma grande è l’opra, e il grande
229
1796
in Caracora ¶ più che l’utile e il buon
230
1796
paragon più ingrate ancora ¶ l’altre apparir, che la
231
1796
e col latte succhiar l’indole zotica. ¶ Cus qui
232
1796
di sostenerne con onor l’incarico. ¶ Dall’invido mogol
233
1796
invido mogol ben io l’ascolto ¶ por sovente in
234
1796
ben conteggio; ¶ ma fra l’opre dell’arte, a
235
1796
o in questa, ¶ sempre l’animo vil si manifesta
236
1796
contegno e soldatesco ¶ e l’aria alquanto anzi che
237
1796
pur suol di schiavitù l’effetto ¶ o che passa
238
1796
divien, furor, licenza; ¶ cangia l’indole sua, mite e
239
1796
il core. ¶ E poiché l’hanno in lor balia
240
1796
Ne difficulta allo stranier l’ingresso ¶ il ruvido portier
241
1796
guardo fisse; ¶ lo contemplò, l’esaminò, poi disse: ¶ «Se
242
1796
pel Calmucco e per l’Usbeco ¶ avventure lasciam sì
243
1796
tu sei» Siven riprese ¶ «L’intempestiva timidezza io scuso
244
1796
conoscessi li costumi e l’uso, ¶ sapresti che altri
245
1796
degli audaci amica». ¶ Intanto l’udienza era finita ¶ e
246
1796
alabardier sgombrano il passo, ¶ l’accompagnano i Grandi e
247
1796
le fanno ala ¶ per l’affollata e spaziosa sala
248
1796
un guardo che mostrò l’intenzioni. ¶ Siven, che tutto
249
1796
cortesemente il greco ¶ invitò l’aiutante a pranzar seco
250
1796
al ragionar proposte, ¶ e l’uno all’altro fe
251
1796
dieron scambievoli risposte; ¶ e l’uno all’altro ciaschedun
252
1796
altro ciaschedun de’ due ¶ l’istoria fe’ delle avventure
253
1796
certo». ¶ A cui Siven: «L’aspetto tuo, gli onesti
254
1796
segni. ¶ Tal fosforo fra l’ombre un chiaro lume
255
1796
gli studi e fra l’armi opra e sudori
256
1796
sovra il comun libertinaggio. ¶ L’alto esempio il sentier
257
1796
pende il pubblico ben, l’onor del trono. ¶ Quindi
258
1796
procura ¶ la vile adulazion, l’ossequio indegno, ¶ ch’ella
259
1796
indegno, ¶ ch’ella è l’unica via, la via
260
1796
né legitimo vincolo raffrena ¶ l’enorme abuso del poter
261
1796
giumento e il bue l’uom si valuta, ¶ si
262
1796
debol col potente usa l’inganno. ¶ Pur sulla propria
263
1796
e se stessa sostien l’immensa mole ¶ come alta
264
1796
mar della tempesta ¶ sostener l’urto impetuoso suole». ¶ Tommaso
265
1796
impetuoso suole». ¶ Tommaso, che l’orecchio attento presta ¶ del
266
1796
fondo, ¶ se il tuo l’altrui giudizio approva o
267
1796
il periglio e non l’apprezza, ¶ mentre a perir
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1796
apprezza, ¶ mentre a perir l’ignaro e brutal duce
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1796
caso il fatto e l’esito dipende. ¶ Passa l
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1796
l’esito dipende. ¶ Passa l’intera notte e il
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1796
atroci e felle ¶ contro l’inerme volgo e il
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1796
fuggire; ¶ e indegni per l’onor cinger la spada
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1796
io ben di costor l’anime squadro, ¶ dando a
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1796
d’uno lo stil, l’espressioni, ¶ le mode, i
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1796
ossequio nega. ¶ E non l’esterne già smorfie del
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1796
ma il costume gentil, l’animo colto ¶ alma ben
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1796
Qua torni; e tosto l’indole natia ¶ ed il
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1796
fiera; ¶ e palesando ognor l’indole prava ¶ torpe nei
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1796
torpe nei petti vil l’anima ignava. ¶ Nell’ampia
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1796
sì rare ne son l’eccezioni ¶ che di parlarne
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1796
scagliar tosto aspri rimproveri; ¶ l’onest’uom mi si
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1796
vari lor ragionamenti, ¶ finito l’amichevol desinare, ¶ van Tommaso
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1796
arti han pur costor l’idea, ¶ ma non genio
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1796
si guaste e sfigurate l’arti?» ¶ A cui Siven
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1796
confin tosto v’accorse ¶ l’artista errante e il
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1796
Turachina vuole ¶ chiamar qua l’arti e le dottrine
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1796
città di Caracora ¶ per l’Asia tutta celebre e
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1796
pochi tratti ¶ ai Mogolli l’onor non ne concedi
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1796
Giassarte, il Giaico e l’Oxo inonda; ¶ parte del
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1796
Batù comanda, ¶ e verso l’Oriente il cammin prende
291
1796
patria di filosofi Bocara; ¶ l’altra è per Tamerlan
292
1796
duce a Caracora appresso, ¶ l’esercito lasciò fuori attendato
293
1796
ei nella città fece l’ingresso ¶ da’ principali duci
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1796
da’ principali duci accompagnato. ¶ L’aiutante Tommaso era con
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1796
poscia a mensa ei l’invita e della forma
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1796
governo mogollo a pien l’informa. ¶ Gonfiami, Apollo, gonfiami
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1796
espressioni, ¶ tu mi riscalda l’imaginativa ¶ e tu fa
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1796
Rinforzami la voce e l’estro avviva; ¶ e voi
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1796
loro principal dimora ¶ e l’adornar di monumenti regi
300
1796
di monumenti regi ¶ e l’arricchir di molti privilegi
301
1796
imperatrice. ¶ Turachina Catuna altri l’appella, ¶ altri l’appella
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1796
altri l’appella, ¶ altri l’appella ancor Toleicona. ¶ Del
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1796
tien fissa in lui l’attenzione ¶ l’ampia platea
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1796
in lui l’attenzione ¶ l’ampia platea di spettatori
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1796
tener si facea sin l’orinale; ¶ del resto non
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1796
più suberba e ambiziosa: ¶ l’immensa avidità, la furberia
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1796
lusso, il fasto e l’angheria ¶ che co’ suoi
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1796
nobiltà mogolla ¶ piene eran l’anticamere e le sale
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1796
e gli equipaggi ¶ circondan l’atrio e ingombrano i
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1796
tutta: ¶ non la degna l’altier d’un guardo
311
1796
in sulla faccia. ¶ Costui l’Impero a suo capriccio
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1796
forze ed in salute, ¶ l’influsso nel governo è
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1796
tutte esaltò di Turachina ¶ l’eccelse qualità, l’alte
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1796
Turachina ¶ l’eccelse qualità, l’alte virtù, ¶ che dalla
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1796
detti miei; ¶ ma se l’aspetto e la fisonomia
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1796
lui rispose: ¶ «Poiché fondò l’Impero in Trabisonda ¶ la
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1796
s’accese ¶ di scorrer l’asiatico paese. ¶ Vidi cittadi
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1796
usi, i costumi e l’indole osservai. ¶ Gli Arabi
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1796
risuona ogni confine, ¶ volge l’anno che qua mi
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1796
trasse il mio destin» l’altro riprese ¶ «Tommaso ho
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1796
scioperato in pace, ¶ volge l’armi e gli affar
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1796
è quei, che ha l’ozio sol per norma
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1796
sagrifica a indegna infingardaggine ¶ l’onor, la gloria e
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1796
della bella gamba glorioso. ¶ L’uno è il duce
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1796
è il duce Muhuli, l’altro Goatù: ¶ Cesare e
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1796
di lor famoso. ¶ Temon l’orde fuggiasche e il
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1796
d’invitto ¶ sol perché l’inimico in faccia a
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1796
son questi, onde ascoltavi ¶ l’eccelse lodi celebrar sovente
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1796
lor simili agli avi. ¶ L’ignoranza vedrai fiera, insolente
330
1796
al fasto». ¶ Così dicea l’osservator straniero; ¶ e Tommaso
331
1796
ai franchi detti ¶ tenea l’orecchio attento ed il
332
1796
ed il pensiero ¶ e l’occhio fisso ai disegnati
333
1796
di Catuna il favor l’ha reso a segno
334
1796
pur piacque a lei l’aspetto e la figura
335
1796
la violenza usò finché l’ottenne. ¶ Sì noto è
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1796
or ch’io sol l’accenne, ¶ che a fartene
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1796
che al Gran Calif l’invia; ¶ ond’ei, per
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1796
audace e cortigian ribaldo ¶ l’ambizion di cui non
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1796
Sala ancor chiamato venne, ¶ l’esercito cristian restò sconfitto
340
1796
le sue maniere ¶ acquistossi l’affetto universale ¶ e il
341
1796
poiché nel giardin veduto l’ebbe ¶ il modello e
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1796
ritirarsi, ¶ ordinata gli fu l’amputazione. ¶ Incominciò frattanto a
343
1796
o gli lasciar, come l’usanza porta, ¶ i viglietti
344
1796
che altro far può l’infelice ¶ che porre un
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1796
non cercasti in me l’oro e l’argento
346
1796
me l’oro e l’argento ¶ e non la
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1796
carcere, e colà ¶ andiam l’aurea a goder felicità
348
1796
alfin lo persuade e l’incaparra. ¶ Promise ei provvederle
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1796
solo a sol, comunemente ¶ l’amante si congeda dall
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1796
volgendo in suo pensier l’arduo progetto ¶ e divisando
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1796
si spense interamente entro l’occaso, ¶ ponsi il turbante
352
1796
del Tigri ¶ per traversar l’Armenia, e dritto dritto
353
1796
e creduta un’amazone l’avreste ¶ se avesse avuta
354
1796
mandò a veder come l’affar era ito ¶ e
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1796
il Corano e bestemmiò l’Egira; ¶ e ordin diè
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1796
traccia. ¶ Non potendo sfogar l’ira a bizzeffe ¶ il
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1796
che dell’umanità schianta l’artefice – ¶ e andiamo a
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1796
fu fornito ai destrier l’orzo e l’avena
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1796
destrier l’orzo e l’avena. ¶ Pagar l’oste
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1796
e l’avena. ¶ Pagar l’oste e alla fante
361
1796
fu d’uopo adoprar l’arco e il brando
362
1796
del creator geloso eccitò l’ira; ¶ e a far
363
1796
d’uopo sia che l’armi ei volga ¶ contro
364
1796
del soggiogato oriental paese ¶ l’orde vaganti e i
365
1796
Indi e i Persi ¶ l’alto terror dell’armi
366
1796
innanzi a lui ¶ tutta l’Asia depose i scettri
367
1796
sotto il mogollo ¶ giogo l’Europa servilmente il collo
368
1796
e fuor d’Europa l’invasor rispinse; ¶ ond’ei
369
1796
serba, io ven provengo: ¶ l’Asia il vedrà di
370
1796
Zelmira abbiasi Mengo». ¶ Gelò l’amante coppia a simil
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1796
male, ¶ con facoltà, secondo l’occorrenze, ¶ di sfoderar scomuniche
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1796
geografico ¶ di tutto quanto l’ordine serafico. ¶ Parlava ed
373
1796
fu molto a tutto l’ordine ¶ in quei tempi
374
1796
ai Tartari volea ¶ oppor l’autorità pontificale; ¶ ma per
375
1796
Pria però che ver l’Asia il piè rivolga
376
1796
anche lor. Poi traversò l’Ucrania, ¶ il Boristene, il
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1796
strania; ¶ e formalmente chiestone l’ingresso, ¶ fu di quel
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1796
cavolo; ¶ onde Carpin, che ’l vuol far catecumeno, ¶ parla
379
1796
Per ispiegargli in che l’affar consista, ¶ Tommaso fe
380
1796
compenso dell’argento e l’oro ¶ e di tutt
381
1796
e disastrosa via ¶ Dio l’accompagni e l’angiol
382
1796
Dio l’accompagni e l’angiol tutelare. ¶ Chi sa
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1796
questi carmi egli è l’eroe. ¶ Dal campo era
384
1796
d’allor ne destinò l’onore. ¶ Nella tenda maggior
385
1796
i miglior mezzi e l’opportun sentiere: ¶ tutto zelo
386
1796
resto nel mestier sì l’un che l’altro
387
1796
sì l’un che l’altro ¶ era egualmente e
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1796
sol li crea. ¶ Sbirciò l’ambasciador di Mostansero ¶ pria
389
1796
da novizio; ¶ Fareddin suona l’arpa e lunga ha
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1796
arpa e lunga ha l’ugna, ¶ con cui al
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1796
farli stare alla ragione, ¶ l’aiuto s’implorò fin
392
1796
esser credé Tommaso espediente. ¶ L’espose il fatto ed
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1796
opinioni ¶ possono più che l’evidenza e i fatti
394
1796
avvi di chi più l’Asia si pregi ¶ dal
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1796
navigli in Occidente ¶ mandan l’indiche spezie e i
396
1796
e di Golgonda, ¶ ove l’avida industria in cupi
397
1796
il varco aprissi, ¶ e l’ampia inver Meriggio ignota
398
1796
guise ¶ favoleggiò tra noi l’antica fama: ¶ l’onda
399
1796
noi l’antica fama: ¶ l’onda, che al suo
400
1796
marinar le chiama; ¶ ma l’ocean che l’universo
401
1796
ma l’ocean che l’universo abbraccia ¶ popoli e
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1796
caro e allo straniero. ¶ L’Asia tutta, instancabile, trascorse
403
1796
tutta, instancabile, trascorse, ¶ nonché l’ampiezza dell’avito Impero
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1796
e il giusto e l’util bilanciando, apprese ¶ la
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1796
vani, ¶ posto di maestà, l’alto apparato, ¶ le regie
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1796
modi trattò benigni, umani, ¶ l’agricoltor, l’artefice, il
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1796
benigni, umani, ¶ l’agricoltor, l’artefice, il soldato, ¶ ed
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1796
e de’ popoli suoi l’amor divenne. ¶ Qualunque gesta
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voce è intesa ¶ e l’oltraggiante affezion proscritta. ¶ Egli
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1796
virtù compensa. ¶ Prence che l’ozio, il lusso e
411
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del savio estimatore ¶ che l’apparato ed il baglior
412
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dar spettacol di sé l’atleta nudo ¶ e là
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1796
per drudo, ¶ e trae ’l pittor, trae lo scultor
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ciel piover vi deggia ¶ l’imperscrutabil sapienza arcana ¶ di
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Non si formar così l’anime grandi ¶ d’Alessandro
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dispetto ¶ vi siegue ognor l’inseparabil corte, ¶ d’Orenzebbe
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suon de’ carmi miei ¶ l’ultima Aurora e il
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il tuo nome immortal, l’alta tua lode. ¶ Soffri
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1796
renda alla tua virtù l’omaggio mio. ¶ Tanto e
420
1796
minor prenci, che per l’Asia gia, ¶ sen fe
421
1796
inferiore ¶ al grande original l’imitatore. ¶ Da gran tempo
422
1796
ognor sul volto espressa ¶ l’occulta brama sua fe
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1796
naturali e libere maniere, ¶ l’indole generosa, il nobil
424
1796
lui non sol conciliò l’amore, ¶ ma fin delle
425
1796
Da che di Mogollia l’Impero resse ¶ Ottai, che
426
1796
che Orenzeb colà mostrossi ¶ l’antico delle cose ordin
427
1796
poté sommesso e ligio ¶ l’adorator di Brama e
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non è che alcun l’addestri – ¶ e aver tal
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1796
promettea ¶ di quello che l’amazone Reina ¶ dall’invitto
430
1796
ovunque. ¶ Piegò per Orezeb l’animo altero ¶ quei che
431
1796
e con magnifici apparati ¶ l’epoca celebrar di quell
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1796
gentil; ma in volto ¶ l’acerbissimo duol ben le
433
1796
son questi li staffier, l’auriga, il cuoco, ¶ ch
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1796
starsi cheti. ¶ Ciò ben l’apprese un regio personaggio
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1796
duce ognor stimolli, ¶ e l’onor, la difesa dell
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1796
cammino ¶ mantenne ancor per l’osterie l’usanza ¶ di
437
1796
ancor per l’osterie l’usanza ¶ di farsi alzar
438
1796
Mogol ne invaser poi ¶ l’ampio domino, e le
439
1796
e d’Azzodino ¶ – sì l’un che l’altro
440
1796
sì l’un che l’altro assai di lui
441
1796
mondo tutto in faccia ¶ l’ambizion congiunta all’impotenza
442
1796
uopo gli è pur l’altrui ¶ Stati lasciar, per
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1796
a risa. ¶ Non però l’armi Aiton amò, né
444
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da cui non van l’eccelse regge immuni. ¶ Ove
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contraffar di nazion lontana ¶ l’abito, la favella e
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1796
assemblee gaie e leggiadre ¶ l’arcigno ceffo di censor
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amator, cui della bella ¶ l’incostante volubile talento ¶ il
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1796
in sbieco ed infedel l’appella, ¶ l’angustie, i
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1796
ed infedel l’appella, ¶ l’angustie, i moti, i
450
1796
salvar la pubblica decenza ¶ l’infida sposa è d
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1796
creder potrebbe il maestoso, ¶ l’eccelso Aiton di ritrovar
452
1796
ch’empieste ¶ un dì l’armeno soglio, il disdegnoso
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1796
e non si arreste ¶ l’inezie a contemplar de
454
1796
indebitaro il regno, ¶ quando l’armeno atleta in gran
455
1796
in su destrier bardato, ¶ l’asta imbrandì contro guerrier
456
1796
eccelsa oriental Reina: ¶ malgrado l’apparente analogia, ¶ sempre alla
457
1796
i censor gravi, ¶ cui ’l dispendio increscea di tai
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1796
altri e che prestar l’orecchio ¶ docile al consiglier
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1796
suoi scaglia rimproveri ¶ contro l’universal dissolutezza, ¶ come appo
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1796
dei costumi il candor, l’illibatezza, ¶ e crede e
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1796
suo desia che niun l’ignori, ¶ acciò plausi ed
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1796
ne ammiri e onori ¶ l’alto saper, la critica
463
1796
di cui lume ¶ giunger l’ignaro volgo invan presume
464
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qualche circostanza occorsa, ¶ che l’obbligò nel regno a
465
1796
o di borsa ¶ rattenuto l’avea infin allora; ¶ lo
466
1796
fero ¶ di Catuna piccò l’animo altero. ¶ Nondimen, poich
467
1796
così mattino e sera ¶ l’italo cicisbeo va dalla
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sovrano; ¶ ma quando poi l’esaminar dappresso, ¶ aria di
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1796
alfin divenne. ¶ Tommaso, che l’avea già conosciuto ¶ in
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1796
fer nel rivederse ¶ e l’amicizia rinnovar di pria
471
1796
amicizia rinnovar di pria. ¶ L’opra sua a Fareddin
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1796
suo Califfo, e Piancarpino ¶ l’autorità della romana Sede
473
1796
apostolico ¶ e ovunque può l’aiuti e lo soccorra
474
1796
censure incorra ¶ e meriti l’inferno ognun che pratica
475
1796
e all’ozio ¶ disonora l’impero e il sacerdozio
476
1796
Più pei loro calif l’alto rispetto ¶ non han
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terra li fe’ conquistatori. ¶ L’abitudine e il tempo
478
1796
occupa e non tocca ¶ l’alma di Mostanser, stupida
479
1796
omai» ¶ ripigliò del Calif l’ambasciatore ¶ «Di che lagnarti
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1796
scer sapea, per conseguir l’intento, ¶ i miglior mezzi
481
1796
Dunque lasciam col camerier l’infante, ¶ ch’ei n
482
1796
esprime; ¶ onde chi proponea “l’Universale”, ¶ chi “Massima” chiamarla
483
1796
alto rispetto e marca ¶ l’eccelsa maestà d’un
484
1796
fosse esposito, ¶ pur ricusò l’offerta adulatoria ¶ e il
485
1796
vergogna ¶ di modestia esaltar l’alto attributo; ¶ e i
486
1796
tratto. ¶ Né a Catuna l’onor dell’atto egregio
487
1796
io ¶ e lascio giudicar l’interno a Dio. ¶ Intanto
488
1796
poter ch’ell’ha l’ha da se stessa
489
1796
latin non vi fosse l’aggettivo, ¶ onde nel caso
490
1796
oggetto attribuire ¶ si suol l’aseità: termin del quale
491
1796
suo cammin, che desiderio ¶ l’istiga e sprona e
492
1796
nuove sue colonie. ¶ E l’inquieto in lei pensier
493
1796
ignora, ¶ e dell’infedeltà l’assuetudine ¶ e altre ragion
494
1796
fra gli evviva e l’applauso universale. ¶ CANTO IX
495
1796
erasi sparsa in tutto l’Occidente ¶ della mogolla corte
496
1796
emir del Turchestano, ¶ che l’avo di Catuna avea
497
1796
egli addestrolla a trattar l’arco e il brando
498
1796
come e il quando ¶ l’ambizion convenga e l
499
1796
l’ambizion convenga e l’interesse ¶ di giustizia celar
500
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o per forza ognor l’intento ¶ cerchisi d’ottener