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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ortensio Lando, Commentario delle piu notabili, et mostruose cose d'Italia, et altri luoghi,di lingua aramea in italiana tradotto, nel qual s'impara, et prendesi istremo piacere, 1548

concordanze di «l»

nautoretestoannoconcordanza
1
1548
il giuoco di Curio, & l'imbriachezza di Antonio, non
2
1548
prisca da Bergamo fu l'inventrice dell'agliata: fu
3
1548
la prima che frigesse l'aglio, & con l'aceto
4
1548
frigesse l'aglio, & con l'aceto sel mangiasse: non
5
1548
cotal inventione, conoscendosi esser l'aglio la vera Triacca
6
1548
suoi Fasti: i Lidij l'usavano assai frequentemente, & credeno
7
1548
frequentemente, & credeno ne fusse l'inventore un certo Pericone
8
1548
di soavissimo odore: fu l'inventore Cardamo Dalmatino il
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1548
il Pavone di Samo, l'Atagena di Phrigia, tolse
10
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che ponesse in uso l'enola, ispetialmente la campana
11
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lodato fico si è l'Hircano, poi il Calcidico
12
1548
Calcidico. ha buoni fichi l'Affrica & Rhodi. tosto s
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mai infestato da tarme: l'olio del cedro conserva
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poeti) fu tramutata Phillide; l'è la prima che
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ingrassano per la vecchiezza. L'albero ha natural discordia
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si tingono le lane. L'ombra sua è nemica
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di Catone. suol essere l'albero molto infestato da
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1548
fu Caustio da Cotrone: l'ultimo albero fra tutti
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soavità: hà quest'albero l'uno & l'altro sesso
20
1548
quest'albero l'uno & l'altro sesso, e non
21
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del cielo italiano spense l'innota sua malitia: sono
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ne perciò muore, come l'è tagliato, non si
23
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persica e pignuoli, è l'inventione di Curio Tripaldino
24
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la prima che mangiasse l'erveglia à cotesto modo
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il primo che mangiasse l'oche arrostite vive, bagnandole
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ferocità di cuore, usasse l'arte sua nelle incisioni
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in Roma essendo Consoli L. Emilio & M. Livio. ¶ Aristogene
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le molignane fritte con l'aglio, & col petrosello: hebbe
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li capperi mangiasse con l'oximele: è il Fapero
30
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che facesse la Raffanata: l'è un sapor fatto
31
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la prima che cuocesse l'uova nel fuoco, e
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Re di Thracia, fu l'inventore di mangiar bottarghe
33
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nell'olio, e con l'aceto se le mangiasse
34
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le mele granate dopo'l pasto, persuaso forse da
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il seme di popone, l'aniso, & il fenocchio, fu
36
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rognose, le quai aguzzano l'appetito, ne sono punto
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di Troia di puglia. L'è una herba mordace
38
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mangiavano col mele, & con l'aceto. ¶ Anaxilao philosopho: fu
39
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il primo che mangiasse l'aglio crudo: Galeno lo
40
1548
della raphanea, che già l'habbiamo detto, fu Oldrico
41
1548
sono piantate, ispetialmente se l'hanno il flusso menstruale
42
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insegnasse à macerarli con l'acqua, per indolcirli. ¶ Ebosio
43
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quello che ne portò l'insito in Lombardia: variansi
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terreno di quella isola l'ha di gran lunga
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tralignato da suoi progenitori. L'inventore fu Dalido da
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luogo: & di questo dassi l'honore à Lentidio Pontano
47
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re di Francia fu l'inventore di traportarne il
48
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Quelli di Hungaria hebbero l'origine da i Tarentini
49
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far primo ravizze con l'agliata dassi l'honore
50
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con l'agliata dassi l'honore à coradina da
51
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Alla medesima si attribuisce l'inventione della peverada qual
52
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al medesimo si attribuisce l'haver prima mangiato il
53
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come fanno altri animali. l'urina loro calda, sana
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hanno le corna (per l'opinione però di alcuni
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cadavero bovino, ne nascono l'api madri del mele
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preferisce Galeno à tutte l'altre: Se l'è
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tutte l'altre: Se l'è castrato piu tosto
58
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se ne ritrovano: quando l'è amalato si medica
59
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medica se stesso con l'edera. ¶ Cremide Egittio: fu
60
1548
rhetico: soldato tremebundo, fu l'inventore di mangiar le
61
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suo nipote, fu poi l'inventore di mangiare le
62
1548
Camelo, & sia bevuto con l'aceto, giova mirabilmente al
63
1548
del suo sterco con l'olio, increspa i capelli
64
1548
Attalico di Cidonia fu l'inventore di mangiar carne
65
1548
cittadino di Concha: fu l'inventore di mangiare conigli
66
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antris. ¶ Licasto Caldeo, fu l'inventore di mangiare l
67
1548
l'inventore di mangiare l'uova cotte col botiro
68
1548
Partusio da Nicopoli, fu l'inventore di far torte
69
1548
Lombarda da Cernuschio: fu l'inventrice di far raffioli
70
1548
Macharia da Cremona: fu l'inventrice di far le
71
1548
d'Italia chiamansi caponi: L'è il nosetto una
72
1548
Marina da Offlaga: fu l'inventrice de Fiadoni, & de
73
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Melibea da Manerbio: fu l'inventrice de casoncelli, delle
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mostruosa. ¶ Meluzza comasca: fu l'inventrice di mangiar lasagne
75
1548
mangiar lasagne, macheroni con l'aglio, spetie, & cacio, di
76
1548
di costei fu anchora l'inventione di mangiare formentini
77
1548
Claritia da Cremona: fu l'inventrice di mangiar fagioli
78
1548
fagioli col pepe, con l'aceto, col sale, & olio
79
1548
Camena da Piperno: fu l'inventrice del mangiar ceci
80
1548
dentro. ¶ Camilla anconitana: fu l'inventrice della fava menata
81
1548
era tanto tenera, che l'entrasse per un fiasco
82
1548
che usasse nelle vivande l'Aneto fu Bacchio di
83
1548
Coccolina da Lucca: fu l'inventrice di far composta
84
1548
Calandrina da Pistoia: fu l'inventrice di por l
85
1548
l'inventrice di por l'olive in compagnia del
86
1548
Pistoia, che avanzano tutte l'altre. ¶ Il primo che
87
1548
toglie li insogni se l'è sospeso al capezale
88
1548
capezale. ¶ Menina briancesca, fu l'inventrice della salsa verde
89
1548
Meridiana da Cesenna, fu l'inventrice di far le
90
1548
Melina da Reggio fu l'inventrice del fare le
91
1548
annegato. ¶ Calidonia Brunella: fu l'inventrice del sapore fatto
92
1548
nec gulosius Sanctra: fu l'inventore delle rossumate, del
93
1548
diffusamente, & per cosa verissima l'afferma. ¶ Astidama Milesio: fu
94
1548
il primo che accompagnasse l'uva moscatella con il
95
1548
mariuolo. ¶ Cornelia calandra: fu l'inventrice de susameli, mostacciuoli
96
1548
nel mangiare: vi aggiunse l'acqua rosa, & il sale
97
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con l'angue. Solo l'anguilla morta non nuota
98
1548
di sei giorni: Vogliono l'acqua limpida, & che fluisca
99
1548
si: sene trovano, & io l'hò vedute nel fiume
100
1548
mangiar le Arenghe fu l'inventore Meleagene: è un
101
1548
di Martiale. ¶ Del mangiar l'Aphia fu l'inventore
102
1548
mangiar l'Aphia fu l'inventore Arcesilao: è un
103
1548
la vernata è candido, & l'estate nero. ¶ Del mangiare
104
1548
Il primo che mangiasse l'oligine fu Termilio provenzale
105
1548
pietre. ¶ Erodoto Cipriotto: fu l'inventore di mangiar le
106
1548
india. ¶ Labieno dorico: fu l'inventore di mangiare il
107
1548
parasito del Delphino, seguitando l'esca & la preda di
108
1548
grassi. ¶ Iasone Salamino fu l'inventore di mangiare la
109
1548
Opiano, che solo rumina l'herbe, & nuotando si pasce
110
1548
lotto: le piu molli l'ho ritrovate circa la
111
1548
circa la Licia: in l'Elesponto si trovano le
112
1548
che costui anchora fusse l'inventore del sparolo: è
113
1548
al naso, egli spira l'odore di quell'herba
114
1548
spiras. ¶ Quirino Capovano: fu l'inventore delle Trisse, c
115
1548
Achaia ladron solenne: fu l'inventore di mangiare il
116
1548
fu mediocre poeta, fu l'inventore di mangiar tricchie
117
1548
luce. ¶ Emilio lepido: fu l'inventore di mangiar le
118
1548
Affricano, perfido ladrone, fu l'inventore d'insalar il
119
1548
attribuisce, che primo insalasse l'oche, & l'altre carni
120
1548
primo insalasse l'oche, & l'altre carni, ma certo
121
1548
albanese soldato valoroso, fu l'inventore di mangiare la
122
1548
solita di cantare: habita l'estate ne loghi caldi
123
1548
freddi: del medesimo stimasi l'inventione della Folega: habita
124
1548
Il primo che mangiasse l'ucello detto la Cassita
125
1548
salvo chi sia stato l'inventore di porli in
126
1548
detta dal galero, che l'ha in capo. Scrive
127
1548
in se religione & molta. ¶ L. Tigellino Epirota fu il
128
1548
muta: partorisce due volte l'anno, & ama stremamente il
129
1548
infermando si purgano con l'alloro: fanno i lor
130
1548
Al medesimo si attribuisce l'haver prima d'ogni
131
1548
sono di due sorti, l'una ha la cresta
132
1548
una ha la cresta, & l'altra n'è senza
133
1548
il primo che mangiasse l'ucello detto Apiastra: perche
134
1548
Apiastra: perche si mangia l'api molto ingordamente. ¶ Pelusio
135
1548
detto quasi ardua, per l'altissimo volo ch'egli
136
1548
fu inventore di mangiar l'attagena, ucello Asiatico, & annoverato
137
1548
il primo che mangiasse l'oca, la cui natura
138
1548
non tocca pero mai l'alloro. Lodossi gia il
139
1548
il primo, che mangiasse l'anitra: egli è ben
140
1548
huomini tramutate: solevasi scolpir l'imagine sua ne regali
141
1548
serpenti, soglionsi fortificar con l'origano. ¶ Gavro perizone da
142
1548
i Pavoni, et odia l'aquile, & li Sparvieri: Al
143
1548
il primo che mangiasse l'Oca marina: fu anche
144
1548
Ghiri tutta la vernata, & l'estate ringioveniscono: inducesi presso
145
1548
selva Grinea, dove erano l'ombre di quanti famosi
146
1548
d'alcuni moderni Poeti l'ombre assai meste, & lagrimose
147
1548
Egira, ove si adorava l'amore, sotto un medesimo
148
1548
vidi in Tebe adorar l'Iddio Bacco, quasi che
149
1548
il Dio Priapo, alquale l'asino si sacrifica per
150
1548
frutti ornati, che appena l'uno era maturo, che
151
1548
uno era maturo, che l'altro vi nasceva. Vidi
152
1548
le pietre legate con l'oro: hò veduto il
153
1548
di Egitto. hò veduto l'obelisco fatto da Ramise
154
1548
che ne cuoprono tutto'l corpo. Ho veduto li
155
1548
pigritia capital nemico: con l'hiperboreo settentrionale, indefesso cacciatore
156
1548
settentrionale, indefesso cacciatore: con l'Eptacometa habitatore delli alberi
157
1548
delle alte torri: con l'hircano, che fa mangiar
158
1548
defunti da cani: con l'Omolotta del bue amico
159
1548
del bue amico, con l'inhumano Henioco, con l
160
1548
l'inhumano Henioco, con l'Alizone di Scithia gran
161
1548
il giusto & hospital Lacano, l'invidioso Lusitano, il lidio
162
1548
di ferro. Ho veduto l'indomabil Nervio, l'inhospital
163
1548
veduto l'indomabil Nervio, l'inhospital Britanno del quale
164
1548
nell'helesponto, liquali adorano l'amore per lor Iddio
165
1548
cambiano stanza, habitano fra l'histro & il Boristene: pratticai
166
1548
calore si diffendeno con l'ombra de piedi: ho
167
1548
al sole: ho veduto l'efferato Svevo: ho veduto
168
1548
de Trogloditi: ho veduto l'isola Taprobana & sonomi ammirato
169
1548
cervello di M. O. L. detto per la sua
170
1548
archetipo stava, impero che'l rispetto n'ha fatto
171
1548
all'imitare, ne anche l'ho fatto per essercitar
172
1548
n'ha bisogno; ma l'ho fatto sol perche
173
1548
questa picciola lettione, & quando l'havrete ben goduta, fatene
174
1548
nella prima età, detta l'età dell'oro, (vivevano
175
1548
di bocca à figliuoli l'offa, ne fa alcuna
176
1548
egittio insegnò à mescolarvi l'aniso, & il burro, per
177
1548
forse havrebbe voluto: Io l'ho descritto di mano
178
1548
ho sostenuto. Hora perche l'opera fusse non sol
179
1548
vi hò voluto aggiungere l'utilità della cosa ritrovata
180
1548
chiodi d'oro. ¶ Cleopatra l'ultima reina dell'Egitto
181
1548
sontuose vivande: Cleopatricas dapes. ¶ L. Neratio scelerato (se altri
182
1548
si mangiasse il strenzo, & l'agone, la lumaca acquatica
183
1548
alga, partorisse due volte l'anno, & ha questa proprietà
184
1548
si possa pigliar con l'esca, nascondesi nel fango
185
1548
questo lo cucinava con l'aglio, & col zenzero, cuocendolo
186
1548
il primo, che mangiasse l'acipensaro, ilquale hà questa
187
1548
se ne va contra l'acqua con le scaglie
188
1548
il primo che mangiasse l'asola: che per altro
189
1548
il primo che mangiasse l'orata: & Sergio fu il
190
1548
fregar del ventre & concepisce l'uova: Le migliori, che
191
1548
il primo, che mangiasse l'anguilla, & cosi chiamasi per
192
1548
sembianza, che ha con l'angue. Solo l'anguilla
193
1548
Crotti, di Ponto, &, isperimentai l'humanità del sottilissimo giurisconsulto
194
1548
prima di questi, isperimentai l'humanità grande, di M
195
1548
Liona miracolosamente danzare, & con l'ago mirabilmente lavorare, bella
196
1548
delle Rose, che tutto l'anno fiorite si veggono
197
1548
non sia adunque per l'avenir chi mi dica
198
1548
la sua magnanima voglia l'amorevole natura del Carrettone
199
1548
del phisico de Grandi, L'antevigilia di S. Lucia
200
1548
di S. Vigilio, Udemo l'oratione di Monsignore Cornelio
201
1548
la gloria di Piacenza, l'honore del ordine Seraphico
202
1548
Monisteri edificati alla Ciartosina, l'habito de canonici regolari
203
1548
Monaci di monte Cassino, l'auttorità de frati di
204
1548
frittate de piu sorti? L'uova cotte in varie
205
1548
pensiero, non vi molesta l'importunita della moglie, non
206
1548
molto saviamente risposto, & venuta l'hora del dormire: havendo
207
1548
se insignorissero di tutto'l dominio Mantoano, & l'havrebbono
208
1548
tutto'l dominio Mantoano, & l'havrebbono fatto, se da
209
1548
le nasse, non con l'hamo non con pasta
210
1548
amano il vino, & fuggono l'acqua: Vidi un'huomo
211
1548
vecchia, & magra piu che l'Asina di Balam: Conobbi
212
1548
qual maraviglia sarebbe se l'amor del paradiso non
213
1548
Agnolo degnarsi di far l'hosteria à mortali: Fu
214
1548
del numeroso popolo che l'haveva, delli infiniti cavaglieri
215
1548
odo salvo che contradittioni, l'uno impugnar l'altro
216
1548
contradittioni, l'uno impugnar l'altro, & oscurar il vero
217
1548
mi debba per salvar l'anima, che Satanasso non
218
1548
la si separa come l'incorruttibile dal corruttibile: Vennermi
219
1548
il cui mezzo, conobbi l'affabile, & gratiosa M. Lucretia
220
1548
la virtu di tutte l'herbe, haveva notitia di
221
1548
Arnupho egittio per abeverare l'esercito di M. Antonio
222
1548
gente d'Asia, dopo l'incendio di Troia, è
223
1548
flusso anchora & reflusso purga l'aria, & se vi è
224
1548
tenuta, che non sono l'altre: molti Garzoni, che
225
1548
virtuosi, & di perfetto cuore l'hospitalità esercitava, ne dal
226
1548
conobbi ancho in Vinetia l'oracolo di marte, dal
227
1548
senza Corna, non con l'habitatione alle spalle, ne
228
1548
n'havesse veduti non l'havrebbe mai chiamato perdifrutto
229
1548
straniezze per le quali, l'Italia mi venne in
230
1548
parevami certamente fusse risvegliata l'heresia de Pepuzziani; presso
231
1548
femine di battezare, & far l'uficio di sacerdote: Parevami
232
1548
le femine barbute fanno l'officio qual presso di
233
1548
si veste. Mi spiacque l'udir, che ogni Buffalaio
234
1548
destinate. Spiacquemi di veder l'Italia divisa in tanti
235
1548
Italia, & voglio che tutta l'Italia scorri con la
236
1548
capelli, & borse fatte con l'aco, recami del Sivetto
237
1548
di cavalli per far l'amore. Di Corsica voglio
238
1548
di seta fatte con l'aco, & altri lavori d
239
1548
noi, non ci bastò l'esser sopra di una
240
1548
celebrate. Non ci bastò l'haver nocchieri esperti piu
241
1548
essendovi adunati dui esserciti, l'uno per il Re
242
1548
di passar in Piemonte, & l'altro era di Cesare
243
1548
i Mirmidoni di Achille: l'altro era misto de
244
1548
Finita la zuffa raccolsero l'imperiali forsi sei mila
245
1548
dubito pero che se l'astuto, & gentil conte della
246
1548
congiunto si fusse con l'ardito Strozza, & con il
247
1548
quelli Italiani che soggiogarno l'Affrica, la Francia, la
248
1548
quelli che di tutto'l mondo s'impatronirno? Hai
249
1548
minere, che in tutto'l resto d'Italia non
250
1548
di quello, che dedico L. Augusta: gran travaglio per
251
1548
bisce & le ranocchie: venuta l'hora di cenare, ci
252
1548
fieramente di lana, dopo l'insalata ci puose avanti
253
1548
arrecasse del cacio, furono l'uova di tal forte
254
1548
à fatto si fu l'haver una tovaglia piu
255
1548
una stamegna nuova: venuta l'hora del dormire, venne
256
1548
ringratiato il gentil hospite l'incominciato camino seguitammo, veggendo
257
1548
i passati danni: era l'hoste ben fornito di
258
1548
al giorno farsi: ma l'honorata fama de Signori
259
1548
io mi avidi che l'era veramente degna d
260
1548
opera servito s'era, & l'imperadore, et il Re
261
1548
cielo à ciò assai l'inchini, poi che non
262
1548
bocca gittano fuoco. Fu l'albergo mio mentre stetti
263
1548
reame le manca: tutte l'altre conditioni vi sono
264
1548
mossi, sol per esser l'un guelfo, & l'altro
265
1548
esser l'un guelfo, & l'altro ghibellino, vivi gli
266
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del fegato, e dentro'l corpo posto del fieno
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Francese, esser ricorso a l'aiuto di un Cavagliere
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del perfido, & traditore, me l'ha raccontato. S'è
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ad un storno, io l'udi piu di una
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lo aiutava a dire l'ufficio. Debbo tacere d
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città uno, che dava l'osso à gli altri
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hor quell'altra considerando l'instabilità delle cose humane
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cugine de le quali l'una haveva partorito un
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partorito un Serpente, et l'altra un'animale non
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quali havevano generato figliuoli l'uno di ottanta nove
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tre anni avanzando Massinissa, & l'altro di ottanta, il
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che si raccontano di L. Sicinio Dentato, Di M
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ne la Scithia, ne l'Egitto. Due volte l
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l'Egitto. Due volte l'anno vi si fa
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furon veduti volar per l'aria molti travi affogati
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il nome dal pestar l'ossa: n'andammo poi
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infinite di cento anni, & l'hostessa nostra era di
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cicoria, borragine, & frutti: hanno l'aria serenissima: vicino à
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Eustachio) si sforzava annoverare l'onde del mare. Sonosi
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veduto tal isperienza, esser l'infermo abbandonato da medici
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canicola: non acade mitigare l'asprezza loro col gesso
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ne accade eccitarli con l'argilla, ò col marmore
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Aquilone, & con i vasi l'uno dall'altro con
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si dettemo à cercar l'isola, & primeramente n'andammo
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la scala à conquistare l'Affrica: questa fu detta
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supera ella certamente tutte l'altre di nobiltà, di
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fronte come noi altri l'imagine d'Iddio & per
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dirotamente una volta che l'altra, direste che sotto
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Notabil cosa mi parve l'udir in alcune terre
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sono sopra tutti. È l'isola piena de ladri
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Italia ove sempre apparisce l'arco celeste: intrammo in
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sanniti furono morti. Scorsi l'Abruzzo, ne contener potei
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della tarantola, ne creduto l'havrei se con i
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propri occhi veduto non l'havessi; ivi certamente si
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cosa ch'ivi habitasse l'Epicuro il quale con
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Epicuro il quale con l'accecare li illuminati, & illuminare
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acquistato.4 Parvemi strano che l'Epicuro fusse anchor vivo
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il contado, & a far l'estate in Pusilipo n
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credo trovarsi in tutto l'universo monte alcuno, che
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videro giamai in Italia, L. Lucullo le recò di
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fede, affermato, esser fra l'altre virtu di tanta
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per la quale intromesso l'haveva: trovai in Roma
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quel che forsi vorrebbe l'intemperanza nostra. Grata mi
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rimasero sani & salvi dopo l'universal inondatione. furono già
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havendo visitata la Marca, & l'Umbria, deliberai passarmene in
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Forli. Ecci in Siena l'aria tanto sottile, che
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braccia inarcate riporsi fra l'olle; & vi era fatica
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che mai non videro l'Alemagna: Carne secca molto
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in Lucca gigli tutto l'anno fiorire21 , senza temere
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sante scritture esperti con l'auttorità Pontificale fusse determinato
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ma fu si grande l'odio, fu si crudele
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perpetua guerra, & essendogli vietato l'entrar nella città perche
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ben suti piu che'l diaspro duri: Vidi una
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huomini valorosi, havendo condotto l'inimica morte à tal
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gran traffico, altiera per l'esarcato, ch'ivi habitava
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le Paludi sane, da l'essempio delle paludi Ravignane
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il cielo, vi trovai l'aria poco men che
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veramente mi sapesse dire l'historia, ivi trovai columbi
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fare, se prima non l'apprendiamo, non sappiamo favellare
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azuffiamo come cani arabbiati, l'un l'altro di
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cani arabbiati, l'un l'altro di vita, d
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animi alterati, & a pacificar l'ire de stolti? Hai
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maligni si porge perche l'anima col corpo infelicemente
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Signori di detto luogo l'indispositione mia, & humanamente mi
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non si potrebbe desiderare: l'odore delle Frondi, non
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Lione destramente, & con sollicitudine l'aiutava: Trovai la razza
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hanno fatto scordare. Dopo l'haver sentito molta consolatione
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Corsica mi condussi. È l'isola aspra molto, si
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troppo longa dimora per l'aria, che vi è
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infermo, & malsano, dove collocasse l'Academia sua havesse havuto
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havesse havuto notitia de l'aria Sardesca, non sarebbe
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per laquale vi ralegriate l'animo, spesso percosso da
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MEMORABILI ¶ cose c'habbia L'Italia et altri luoghi
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molte volte detto esser l'Italia la piu bella
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convenevole provisione, oltre che l'havrei sempre in luogo
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carissimo fratello. Non spiacque l'offerta al Fiorentino, anzi
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ringratiò che degno reputato l'havessi del mio servigio
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alla campagna, & che tutta l'Italia gli era non
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quelle cose delle quali l'Italia mancava: per Napoli
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quella natione sopra tutte l'altre. Per Roma tolsero
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chi ne mangia dopo'l pasto à stomaco digiuno
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il desiderio di veder l'Italia, & ogni indugia m
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conchiuderla spogliarno quasi tutto 'l paese di virtuose radici
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herbe, & liquori affermando esser l'Italia tutta da vari
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n'haveva fatto sentir l'ira del mare. Mentre
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liberato. Io vidi già l'Italia quando ella fioriva
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senza intermissione adori, & preghi l'eterno padre, dal quale
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providentia, che regge & governa l'universo; Custodisci il cuore
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nelle sagre lettere, che l'ira alberga nel seno
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Roma nudrice di tutto'l mondo, eletta dal magno
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che tu vega contra l'opinione tua, non te
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allo albergo feci ritorno. L'oste, che longamente m
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d'Italia, pur per l'amicitia fra noi in
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persuado d'haver veduto l'Italia piu diligentemente di
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che li cucinano, & con l'aceto, & col vino, con
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non coseggi, cioe mangia l'ali & il gropone, & lascia
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mangiansi cotti, & à tutte l'hore n'aguzzano l
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l'hore n'aguzzano l'appetito, fanno parere il
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benedetto che ne fu l'inventore io bacio & adoro
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frutti, & radici? dove berai l'estate certi vinetti, detti
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vivanda detta Gnocchi con l'aglio laquale risuscitarebbe l
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l'aglio laquale risuscitarebbe l'appetito à un morto
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gusto, odoriferi piu che l'ambra, et piu che
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bastevolmente lodati. Credo che l'altezza del sogetto li
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tal materia? Vorrei che'l gentil Dionigi da Castello
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ponti nel mezo. Se l'estate cavalchi con grossa
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proverbio, Chi vuol provar l'inferno l'estate in
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vuol provar l'inferno l'estate in puglia, & nell
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la Nebbia, & questo sia l'incantesimo. Piglia una tazza
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orecchio stanco, & congiuralo per l'invidia de cortegiani, per
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la militar rapacita, per l'ingordigia de molti preti
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crudo, & piu li piaccia l'agio, che il disagio
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le quali ci rapresentarno l'isole Cicladi. Il giorno
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Il decimo giorno dopo l'haver udito si grata
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curiosamente à cercare tutta l'isola laquale da Tucidide
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promontorij adorna, delli quali l'uno risguarda l'Italia
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quali l'uno risguarda l'Italia, l'altro mira
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uno risguarda l'Italia, l'altro mira la Grecia
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Grecia, il terzo vagheggia l'Affrica: montati finalmente à
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si felicemente nascevano: fu l'inventore Nillo cresporio. ¶ I
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I vini pisani, secondo l'opinione di alcuni, sono
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Plauto detta Persa, fu l'inventore Spurio Carbone. ¶ Del
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che si fa con l'Enola per riscaldar i
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Del vino fatto con l'assentio (vino per certo
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per certo utilissimo) fu l'inventore Ruffo da Salamina
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piccatum, credesi esser stato l'inventore Ruffo medico di
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medico eccellentissimo. ¶ Di porre l'acqua marina nel vino
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marina nel vino: fu l'inventore Erasistrato huomo dottissimo
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far la Graspia: fu l'inventore Pisone da Regio
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moscatello al vino: fu l'inventore Godinzo bresciano. ¶ Di
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Godinzo bresciano. ¶ Di far l'hippocrasso, siamo tenuti à
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de prugnoli è stato l'inventore Polidamasso da spello
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mele granate tiensi fusse l'autore Philisto medico Rhodiotto
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altri paesi: tiensi fusse l'autore uno maestro Placidio
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Tullio. ¶ Bestonio hidruntino: fu l'inventore della bevanda detta
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piratio, ma vino ne l'avenir beva per il
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isola di mezo: fu l'inventore della bevanda detta
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M. ¶ ORTENSIO LANDO, ¶ per l'autore del presente Chatalogo
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scrisse in vintisette libri l'historia di Galeno imperadore
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scrisse in verso heroico l'historia di Giuliano principe
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vorrete di questo far l'isperienza, la potrete commodamente