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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Cesare Abba, Cose vedute, 1912

concordanze di «la»

nautoretestoannoconcordanza
1
1912
esclamò Pellegro accapricciato? ¶ - Facciamo la cassa. ¶ - Ma non sapete
2
1912
il povero Biagio, con la cassa a pie del
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1912
del letto, giaceva; e la carbonaia, cui egli aveva
4
1912
il sabato avanti, incarboniva. La notte dormivano tutti nel
5
1912
aia c'era già la cassa lunga, lunga, coperta
6
1912
terra, dalla testa, ardeva la lanterna. Arrivavano da tutti
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1912
lanterne, quattro uomini levarono la cassa a spalle sulle
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1912
Biagio soleva uscir, con la scure sul braccio, per
9
1912
di loro, tutti salirono la costa. ¶ Tutti salvo che
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1912
aveva risposto che tutta la vita si sarebbe sentito
11
1912
chiesa, per quanto durò la messa da povero, non
12
1912
Appennino e il mare; la patria dove si poteva
13
1912
della navata, a benedir la cassa; egli con la
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1912
la cassa; egli con la coda dell'occhio si
15
1912
cuore alla testa: capì la spia: ma che fare
16
1912
capito il senso; spruzzava la cassa, finiva in un
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1912
chiesa al cimitero, poi la sua libertà, il suo
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1912
il suo amore, forse la sua vita, tutto sarebbe
19
1912
gli altri a depor la cassa sull'orlo della
20
1912
boscaiolo andò a batter la schiena sulla cassa di
21
1912
che non potè coprire la voce di Pellegro. ¶ - Me
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1912
dagli occhi, dai panni la terra di morto entratagli
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1912
po' per tutto. Intanto la cassa fu calata giù
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1912
in quella cassa lasciata dentro coperta di terra
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1912
da quella porta, mirando la tavola lunga con su
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1912
tavola lunga con su la tovaglia, e vino e
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1912
contava mentre passavano per la cucina, ottanta mangiatori fortissimi
28
1912
un certo segno tornò la curiosità della storia di
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1912
manco potevan mangiare per la compassione da cui pareva
30
1912
si alzarono, ognuno accese la sua lanterna, e la
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1912
la sua lanterna, e la pose sulla tavola tra
32
1912
si era messo con la fronte appoggiata ai ferri
33
1912
appoggiata ai ferri. Veniva la sera e gli allagava
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1912
l'altro da fuori: ¶ - La troverò sai; le porterò
35
1912
piangere! ¶ Giornata eterna per la povera Nunzia, che a
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1912
aveva fatta venti volte la vetta vicina, per sentire
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1912
delle voci giù per la china. Ma non parevano
38
1912
soldato? ¶ - L'han preso! ¶ La donna si diede una
39
1912
aveva servito a coprir la cassa del nonno; e
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1912
nonno intanto ci passava la sua prima notte. ¶ Chi
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1912
dà pace, massime tra la gente di monte che
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1912
gugliata di refe; venivano, la guardavano, la volevano far
43
1912
refe; venivano, la guardavano, la volevano far parlare. Crebbe
44
1912
volevano far parlare. Crebbe la molestia quando s'accorse
45
1912
andar di qua, di , che si fermava a
46
1912
fatto delle domande sciocche? La sua mamma doveva saperlo
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1912
libere tra i cespugli, , intorno al laghetto delle
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1912
chi dunque doveva essere la sua vita, poichè Pellegro
49
1912
Teobaldo non fece punto la spia? Ma il nonno
50
1912
guardavano, si tenevano per la mano, non avevano nemmen
51
1912
quando dall'alto scese la voce di Anna che
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1912
che par disperata? ¶ E la voce gridava da un
53
1912
da un altro. Per la vergine; non pensava Anna
54
1912
ne sospettava anche lei, la povera donna. Le venivano
55
1912
di fanciulle belle come la sua; storie dolorose finite
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1912
con sul cappello fiammante la penna di pavone. A
57
1912
quando gli fu vicina, la guardò negli occhi pieni
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1912
alla Badia per sentirvi la messa. Non ha mai
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1912
per lui che, tutta la settimana, viveva della gioia
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1912
Nunzia! ¶ - Già, - rispondeva mortificato: - la messa è una bella
61
1912
il male... ¶ - Zitta! Eccola . ¶ Anna quando vide Nunzia
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1912
impacciata. Un po' che la figliola si fosse fatta
63
1912
pur dovuto parlare! Ma la giovane passò la madre
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1912
Ma la giovane passò la madre, passò lui, entrò
65
1912
credete di poter lavarvi la bocca di qualche cosa
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1912
il forestiero. Capì. Per la miseria! quei due si
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1912
si lanciò di scatto la seconda volta, ma con
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1912
Vedi che non ce la puoi? To, piglia il
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1912
nell'aria. "Oh scellerata! La sua sorella che era
70
1912
sconosciuto? Uno dei luoghi intorno, no di certo
71
1912
forse per quelle selve la via. ¶ Ma Anna, Nunzia
72
1912
una donnaccia che conosceva la virtù di cert'erbe
73
1912
avrebbe voluto lasciar andar la sua figliola, sposa in
74
1912
era messa a cuocere la cena. ¶ Pellegro e Nunzia
75
1912
dove l'hai pigliata la forza? Appunto, che mestier
76
1912
papa! E il padre, la madre, delle sorelle ce
77
1912
che ci hanno anche la lanterna? Mamma, mamma! ¶ - Oh
78
1912
Il carro arrivava. Con la testa su d'un
79
1912
che il vecchio aveva la bocca, l'occhio sinistro
80
1912
bocca, l'occhio sinistro, la guancia, tutto, tirato a
81
1912
vedeva, non udiva, aveva la bava e a momenti
82
1912
potuto dire così per la spesa; ma tuttavia, voltosi
83
1912
poco Biagio rivenne, spalancò la bocca a uno sbadiglio
84
1912
bovi che non pigliassero la guazza, rientrava, a far
85
1912
portava il sale di dai monti, una notte
86
1912
siepe di spini, presso la cappella dei quattro frati
87
1912
perchè, ha detto che la verità è una sola
88
1912
ricordava d'aver fatta la pasqua poche domeniche avanti
89
1912
forte, si stizzivano, tutta la chiesa sentiva e rideva
90
1912
meglio, guardato da tutta la chiesa, se ne venne
91
1912
aver vissuto! Pellegro capì la tempesta che aveva suscitata
92
1912
male che in tutta la vita. Guardava Nunzia, e
93
1912
tra gli altri per la mente il pensier della
94
1912
certe stelle vedute già la notte avanti, nel punto
95
1912
Nunzia improvviso. Dunque era la stess'ora? Ne provò
96
1912
dovrebbe stare. ¶ - Allora piglia la sega e i chiodi
97
1912
cui il giovane cingeva la vita di Nunzia. S
98
1912
affrettava a discendere verso la casa come pauroso di
99
1912
trovarono che Anna. Rifatta la stalla e chiusala bene
100
1912
sentito. Avrebbe voluto prendere la via per camminare, non
101
1912
l'atto di pigliar la mira. "Ubbriaco non ero
102
1912
venisse in aiuto. Alzò la testa. Il muggito della
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1912
ancora, quasi carezzevole. "È la pomina, - disse - cos'ha
104
1912
in cucina prese tastoni la prima roncola che gli
105
1912
questo appena accostato: girò la casa col cuore grosso
106
1912
gridare "Ci sei!" Senonchè la stalla era chiusa. Cos
107
1912
Non l'avete veduta la strega? È uscita di
108
1912
le vigilie, le tempora, la quaresima, sempre tranquillo nell
109
1912
gli vide in pugno la roncola e credè d
110
1912
il vecchio; - ma per la croce è proprio detto
111
1912
le ho nemmen stretta la mano a Nunzia... ¶ - Era
112
1912
in casa, le prese la testa, la baciò sulla
113
1912
le prese la testa, la baciò sulla bocca, le
114
1912
finestra scivolò giù, lasciando la casa tra sè e
115
1912
e fuoco per accender la pipa? ¶ - Padroni, pensino un
116
1912
il padre, lo zio, la madre di Nunzia, venendo
117
1912
pel medico? ¶ I figli, la nuora guardavano il vecchio
118
1912
i carabinieri; e pigliata la via erano già lontani
119
1912
alla vita. ¶ - Ah quello ? Appunto, dov'è - disse
120
1912
comparvero i carabinieri: - rispose la povera giovane. ¶ - Tornerà, tornerà
121
1912
Anna: - mi pare tutto la nonna quando principiò a
122
1912
cervello. Aveva anch'essa la sua età. ¶ - Siamo a
123
1912
ci pensano! Meglio far la serva finchè dura la
124
1912
la serva finchè dura la pelle! Invece figlioli, figlioli
125
1912
teneva d'occhio Nunzia. La quale passo passo, come
126
1912
terra e non vide la sua ombra, si rivoltò
127
1912
qualcuno. Si scosse; guardò la casa sonnolenta nel tedio
128
1912
meridiano della domenica; tutta la boscaglia intorno taceva; le
129
1912
si trovò sulla vetta dove la sera innanzi
130
1912
sulla vetta là dove la sera innanzi aveva raggiunto
131
1912
Anna, sbigottita perchè non la vedeva più nei prati
132
1912
prati - Nunzia, Nunzia! ¶ Sforzava la voce, si volgeva ora
133
1912
sciagura a lei, che la vedesse perduta in qualche
134
1912
suo nome gridato di dalla cresta; poi la
135
1912
là dalla cresta; poi la voce non le arrivò
136
1912
certo diletto a mirare la propria immagine riflessa a
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1912
giù tante braccia sotto la superficie. Il sole scottava
138
1912
a lui di sentir la frescura del bagno. Pensava
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1912
pensiero fisso era Nunzia. La sentiva. Avrebbe giurato ch
140
1912
avrebbe risposto. E difatti la giovinetta era lì. Lo
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1912
come mai ancora non la vedeva? O fingeva di
142
1912
l'occhio pertutto, e la vide. ¶ - Ah c'eri
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1912
e le fu sopra, la abbracciò, la strinse. - Non
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1912
fu sopra, la abbracciò, la strinse. - Non aver paura
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1912
appena gli si snodò la lingua per potergli chiedere
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1912
piede. Nei vostri paesi la gente vi voleva bene
147
1912
bene; ci avrebbero messa la casa in capo. Solo
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1912
di mare; vi facevano la fiera, una fiera... ¶ - Sinigaglia
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1912
fiera... ¶ - Sinigaglia... ¶ - Bravo! Sinigaglia... ¶ - La mia città. ¶ - La vostra
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1912
Sinigaglia... ¶ - La mia città. ¶ - La vostra? - disse il vecchio
151
1912
avete del coraggio. Qua la mano. ¶ - La mano e
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1912
coraggio. Qua la mano. ¶ - La mano e il cuore
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1912
mucche son vostre; ma la pastora, è vostra figlia
154
1912
Si vede - soggiunse Pellegro. - La ragazza era lì. Che
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1912
un poco, forse per la sciocca risposta del padre
156
1912
allegro. ¶ - Ora a me la marra! Vedrete che zolle
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1912
visto marra, uno che la maneggiava in modo da
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1912
ogni colpo, e guastava la terra! Eppure di zolle
159
1912
e ricopersero di terra la vetta della carbonaia; poi
160
1912
e cavato l'acciarino, la pietra focaia, l'esca
161
1912
Mi parrebbe di maledire la carbonaia e sino i
162
1912
ha avvallato qua e , e allora si rimbocca
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1912
viene turchino, e allora la legna e bell'e
164
1912
dicendo, il vecchio segnò la carbonaia facendo col dito
165
1912
c'è da rigovernar la stalla, che domani è
166
1912
quel modo, era ancora la meglio cosa del mondo
167
1912
tane. Ebbene, proprio qui, la notte del venerdì santo
168
1912
E l'hai mangiata la torta Pasqualina? E i
169
1912
e mi canzonava, e la aiutavano le altre sue
170
1912
di chinarmi a cercar la chiave sotto l'uscio
171
1912
e diedi in fretta la stanga. Tremavo che mi
172
1912
me; ed io avevo la moglie in letto. Fortuna
173
1912
adesso eran donne! Ballavano la giga, buttavano le gambe
174
1912
aspettato un bel pezzo! ¶ - La benedizione arriva sempre in
175
1912
qualcuno mi tiri fuori la giumenta, che non voglio
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1912
due dozzine d'uova, la bestia fu menata lì
177
1912
sella. Il sagrestano con la cesta in ispalla s
178
1912
Gli altri rispondevano tutti la buona sera sberrettandosi, e
179
1912
Biagio: - ora è pronta la cena? ¶ Diceva così, perchè
180
1912
perchè appunto si sentiva la pentola che Anna levava
181
1912
aglio, si diffondeva per la cucina: Nunzia, lesta come
182
1912
riempiva. Uno qua, uno , chi su d'un
183
1912
di qua or di ; mangiava di malavoglia. ¶ Intanto
184
1912
una foce di monte sopra, si affacciava una
185
1912
montasse il silenzio e la notte. ¶ - Laggiù - disse Biagio
186
1912
che non credete, ve la sentireste d'andar laggiù
187
1912
d'altre ceppaie marcide intorno. Quasi gli rincresceva
188
1912
tre rocce, il lago, la palancola, un luogo di
189
1912
di sè: e presa la nipote per la mano
190
1912
presa la nipote per la mano, rabbioso e mortificato
191
1912
rabbioso e mortificato, se la trascinò dietro ringhiando: E
192
1912
un fanciullo a rimestar la rena del fondo di
193
1912
senza badarci". Così finiva la relazione. Al capitano il
194
1912
parlato da lui; ma la relazione voleva esser fatta
195
1912
lontano, gli uni di dagli altri, più in
196
1912
dagli altri, più in , sempre più in là
197
1912
là, sempre più in , sino a una sfumatura
198
1912
volgersi per guardare verso la sua Romagna? In quell
199
1912
ora nella sua cittadetta, la gente si dava attorno
200
1912
raminghi; in casa sua la sua mamma, apparecchiando la
201
1912
la sua mamma, apparecchiando la mensa, forse piangeva. Per
202
1912
poi i suoi pennelli, la sua tavolozza. ¶ Alfine sentì
203
1912
sua tavolozza. ¶ Alfine sentì la fame. ¶ - E ora dove
204
1912
buona gente. Guarda come la segala sente questo po
205
1912
intorno alla casa! Ma la neve vuol venir alta
206
1912
se uno muore quando la neve ha chiusi i
207
1912
bosco nel prato. Sentiva la donna che avendolo veduto
208
1912
tra sè, ma per la distanza non ne poteva
209
1912
lui un disertore; - diceva la donna: - ha il far
210
1912
quei fianchi Certo era la donna del padrone di
211
1912
nulla; - tornò a dire la donna, perchè Pellegro si
212
1912
faccia erano oneste, e la donna sorrise. Che denti
213
1912
se vuol venire mangierà : sono a due passi
214
1912
Ci venni sposa. Vede ? Là in quella foce
215
1912
venni sposa. Vede là? in quella foce di
216
1912
anteriori, spalancando a tratti la gola, e con gli
217
1912
o quattro mazzate stroncò la biscia che si torse
218
1912
tre uomini scamiciati. ¶ - Eccoli ; - disse Anna - quello che
219
1912
Lavoravano silenziosi a fare la carbonaia; l'avevano già
220
1912
legna avvolte a formar la vetta; e adesso stavano
221
1912
anche questa. ¶ - Oh! ecco la profenda: - disse il vecchio
222
1912
che vide di sottocchio la nuora col forestiero. - E
223
1912
ragione. Ma se sapeste la mia storia... ¶ - Già, già
224
1912
Già, già; tutti avete la vostra storia: da due
225
1912
si sente altro. Ce la racconterete. Adesso, se volete
226
1912
tempo che quel bosco era in piedi, ci
227
1912
il vecchio facendo fiera la voce. ¶ Pellegro lo guardò
228
1912
gendarmi. Di quei francesi me ne infischiava: quattro
229
1912
una che le compagne la chiamavano Catarinella. Compariva sempre
230
1912
cane volpino che per la malizia e pel fiuto
231
1912
dei lampi qua e sulle vette, e nei
232
1912
Allora capii che era la caccia del diavolo; quella
233
1912
che, al mondo, perdevano la messa le domeniche, o
234
1912
voi, mentre che passata la caccia, mi sentii sulle
235
1912
Ma per poco, che la mia idea è d
236
1912
America? Per noi è la via dell'orto. Vi
237
1912
che venga a darvi la buona sera. Che! invece
238
1912
Marsiglia; e quei capitani portano via magari il
239
1912
via, via, scalza, facendo la maglia. Il caldo, il
240
1912
oppure star lì tutta la vita in quei boschi
241
1912
le armi (è vicina la breccia di Porta Pia
242
1912
a un unico obbietto, la sua veduta intellettuale, giovò
243
1912
lo saprà Nunzia! - esclama la madre dolente che anche
244
1912
madre dolente che anche la figliuola non sia lì
245
1912
Amleto, s'ode, dietro la scena, passare la marcia
246
1912
dietro la scena, passare la marcia trionfale di Fortebraccio
247
1912
in piazza a sentir la banda; e il governatore
248
1912
capo di lui cadrà la sua ingiuria". ¶ Il sig
249
1912
il timore, se non la fa, di rimanere in
250
1912
coraggio, e incomincia con la lingua a far croci
251
1912
Riporto il bellissimo luogo: ¶ "La distanza spariva; non c
252
1912
passi, e poi, giù la mano nei capelli, una
253
1912
una stretta da schiantargli la testa, e a terra
254
1912
dell'onore acquistato. Ma la propria alta e generosa
255
1912
e generosa bontà sarà la croce su cui si
256
1912
attraversi l'occhio e la mente, egli lascierà correre
257
1912
suoi sentimenti, e con la sua alta coscienza. Così
258
1912
risoluto a seguire, senza la menoma esitazione, le vie
259
1912
Arcangela è bruttissima, e la natura medesima sembra aizzare
260
1912
innocente, il dileggio e la persecuzione dei paesani. Essi
261
1912
cose!) si chiama Arcangela! La gente ride, e la
262
1912
La gente ride, e la domenica, alla messa grande
263
1912
Eppure un birbone, per la gola de' pochi suoi
264
1912
suoi quattrinelli, le fa la corte, e vuole sposarla
265
1912
così brutta, aveva avuto la dolce illusione, di poter
266
1912
da quella moltitudine, empivano la campagna di pianto". ¶ "Arcangela
267
1912
in quelle campane, sentite la sua commozione. Ei la
268
1912
la sua commozione. Ei la trasmette così immediatamente nelle
269
1912
del quattrocento.... anche sotto la gran luce del sole
270
1912
era di vivo che la fiammella della lampada ferma
271
1912
da sè". (Nunzia). ¶ Qui, la chiesa del quattrocento, la
272
1912
la chiesa del quattrocento, la lampada accesa nella solitudine
273
1912
per quello che, con la loro singola apparenza esteriore
274
1912
all'artista, che è la loro immagine più reale
275
1912
immagine più reale, perchè la sola che abbia per
276
1912
Quel libro può dirsi la nostra Chanson de geste
277
1912
perdiamo quasi di vista la parola, tanto essa è
278
1912
quella dell'autunno dopo la vendemmia, nelle ultime pagine
279
1912
dove l'autore, deposta la sua gloriosa camicia rossa
280
1912
ipocondriaco e solitario. Forse la preoccupazione che prende alcuno
281
1912
tuoi costumi, e udiron la tua parola. ¶ Mario Pratesi
282
1912
le carbonaie da tutte la parti della montagna, silenziose
283
1912
senza far nulla. Eppure la vita che si era
284
1912
poteva mangiare qua o , bene o male, ogni
285
1912
e finiti i quattrini, la Provvidenza avrebbe pensato anche
286
1912
che disgrazia era stata la sua! A Novara, dopo
287
1912
sua! A Novara, dopo la battaglia, il suo capitano
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1912
aveva dettato in piemontese la relazione dei fatti della
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1912
me ne partiva con la via ferrata, abbandonando per
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1912
rumore degli sproni distraeva la mia mente come una
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1912
solitaria taverna che fiancheggia la strada poco distante dalla
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1912
centesimi, e rinvigorito ripresi la via. La luna splendeva
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1912
rinvigorito ripresi la via. La luna splendeva bellissima sopra
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1912
capo, ed io guardavo la mia ombra che rapidamente
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1912
melodie divine! E per la prima volta pensai alla
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1912
in quell'atto. Ripresi la via lentamente come chi
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1912
tanti davvero! Abbracciai, baciai la sorella mia che a
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1912
e dopo pochi minuti la fiamma guizzava lieta nel
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1912
invocato, e rischiarava tutta la famiglia festosa e raccolta
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1912
giorno. Mio Padre fumava la sua pipa campagnola, mia
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1912
gareggiavano a farsi narrare la storia di quei sette
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1912
suo viaggio notturno sotto la tacita luna, con pochi
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1912
centesimi in tasca, e la fame in corpo, gli
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1912
entro quelle mura sotto la disciplina del buon maestro
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1912
maestro, da cui udì la prima volta Virgilio, e
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1912
perigliosa, i suoi cari! La sorella gli parla a
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1912
il padre è imbiancato, la madre invece è ringiovanita
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1912
sì larga parte, ove la famiglia, in quella esemplare
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1912
Asquini, è rappresentata come la realtà ideale della vita
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1912
se io dico che la novella "Prendi moglie" segue
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1912
pei figli e per la moglie; per sè la
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1912
la moglie; per sè la fatica, il costume austero
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1912
il costume austero, e la virile devozione al dovere
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1912
dice l'autore, "adoprar la parola per medicina all
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1912
donna, e sconta con la paralisi le nozze troppo
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1912
ha in suo potere la serva. Egli non se
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1912
ma, in quel momento, la sorte di quegli amici
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1912
quegli amici gli sembra la più trista, e per
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1912
di effetti che impegnano la coscienza. Lo stesso soggetto
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1912
e ne porta tutta la vita il sentimento della
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1912
nè letto, nè pagliaio? La tua casa sta in
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1912
paese, a sentir Lupinella, la serva. - A mantenergli tutti
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1912
è pensiero di Lupinella, la quale aspetta intanto che
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1912
motivo concomitante, acciocchè divenga la prova d'una legge
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1912
e per il quale la colpa diviene enorme. Il
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1912
nemica. Il padrone è la mosca, e la serva
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1912
è la mosca, e la serva il ragno che
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1912
il ragno che non la divora, ma la nutre
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1912
non la divora, ma la nutre e la blandisce
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1912
ma la nutre e la blandisce per i suoi
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1912
fini. Il che secondo la natura, è normale, ma
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1912
è normale, ma, secondo la coscienza umana, è abbominevole
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1912
è abbominevole, mentre è la giusta punizione che il
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1912
dell'amore, e con la serva che non ne
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1912
quali alacremente lavora; è la moglie saggia, affettuosa, fedele
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1912
libro sacro della famiglia, la data del sesto figliuolo
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1912
PREFAZIONE ¶ Perchè la sua famiglia me ne
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1912
quale è quasi superflua la mia parola, perchè nessuno
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1912
ai tempi che corrono. La nudità aitante, quasi inconsapevole
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1912
poeta e all'artista la grandezza di cui eran
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1912
ingiustizia patita e per la morte di Patroclo, è
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1912
offendere quella che credeva la parte immortale e divina
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1912
sacro che condusse allora la più balda gioventù d
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1912
tenevano sempre all'erta la polizia. A quei giovani
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1912
a quando da Caprera la sua gran voce. Quella
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1912
si fosse incarnato per la redenzione d'Italia, e
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1912
di Francesco Ferruccio; ma la facile enfasi patriottica non
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1912
egli desiderava che dopo la rivoluzione italiana, un sincero
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1912
generoso desiderio di stabilire la società civile su basi
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1912
Cairo Montenotte) finirà con la lotta degli operai contro
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1912
lotta degli operai contro la borghesia; il venturo comincierà
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1912
operai, e finirà con la lotta dei contadini contro
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1912
vani della mia vita. io pativa, pativa, e
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1912
ch'egli ponesse tutta la sua buona volontà a
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1912
Arrigo, coi versi seguenti, la cui mestizia è pari
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1912
voce concitata, sommessa, con la quale me li diceva
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1912
nostre passeggiate vespertine per la pineta di San Rossore
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Un generoso corridor, dimesso ¶ La testa e la foltissima
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dimesso ¶ La testa e la foltissima criniera, ¶ Quasi conscio
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epici dì che parea la morte, ¶ Tra le cose
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1912
Tra le cose gentili, la più gentile e forte
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cielo, e per letto la terra, ¶ E Dio per
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amaro tedio piena è la vita, e l'ora
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in alto a ridire la sua infinita tristezza. Di
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1912
poter mai obliare che la vita è seria, è
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1912
gli mancarono, tra cui la morte d'una figliuola
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1912
questo a sua madre, la quale, come egli mi
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1912
anni. Ma per rifare la fede, l'arte, la
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la fede, l'arte, la patria, la civiltà, occorre
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1912
l'arte, la patria, la civiltà, occorre il cuore
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1912
spasimo altrui egli accompagnava la forza virile de' più
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che, prima che sorgesse la nuova Europa, fu la
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1912
la nuova Europa, fu la coscienza, la poesia dolorosa
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1912
Europa, fu la coscienza, la poesia dolorosa dei popoli
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dolorosa dei popoli sospiranti la libertà, cioè il romanticismo
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1912
primo di essi, ove la verità storica di tre
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1912
non l'appaga più la fede ingenua e neanche
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fede ingenua e neanche la scienza, e un nuovo
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romanticismo luttuoso, che è la grande poesia sorta dallo
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1912
alla nostra civiltà decadente. La fede in una finalità
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1912
molt'ora prima che la tromba rompesse il sonno
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più felice mortale. Era la somma che mi occorreva
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1912
mi avesse atteso tutta la notte, perchè nel sentire
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1912
collo superbo e lisciandogli la criniera, gli dissi addio
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1912
In quel momento scattò la molla d'un altro
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1912
il dottore quasi mortificato. ¶ La giovine signora crollò il
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destra aspettando. Guai quando la quaglia e il cuculo
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vanno d'accordo. Tutta la sua consolazione è lì
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1912
dire il dottor...? ¶ - Asquini. ¶ La signora si prese il
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ne aveva ancora vivissima la visione e pieno del
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1912
Garibaldi si eran dati la mano, in mezzo ai
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1912
fossi il Dittatore glie la darei io qui la
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1912
la darei io qui la corona d'Italia!". L
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1912
del Piemonte, capisci tutto!". La parola era amara e
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1912
Offlaghi colui! Bianco come la neve fin le sopracciglia
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Salvo l'amicizia e la pietà, pareva un'anfora
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1912
grande di lui, balbettò: ¶ - La paralisi... capisci? ¶ - Paralisi... - ripetè
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1912
come mi han ridotto. ¶ La giovine donna se n
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1912
quel bambino. Peccato aver la salute così malandata: ah
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Offlaghi perdeva, senza avvedersene, la sua sincerità. - E che
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a guarirle... ¶ - Ci pensa la natura!... Del resto non
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da ricominciare e trovassi la gente disposta a darmi
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a non ammalarsi. ¶ - Ah, la pensavi già un po
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1912
conservarti così? ¶ - Mi fece la stessa domanda anche Terenzi
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1912
si può anche guarire! La natura un bel giorno
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giorno ti fa ricorrere la vita per quelle membra
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le forze, ti senti la voglia di alzarti, andare
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se tu stessi di del mare! ¶ E l
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godendo e facendo goder la vita a questo e
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è adattato a rimestar la terra, a far l
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1912
ai concimi, a palpar la coda alle mucche. ¶ - Vado
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addio. ¶ Giù nel cortile la signora si fece animo
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1912
dottore? guarirà lo zio? ¶ - La natura fa dei miracoli
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1912
gli avessero soffiato addosso la fuga, uscì nella via
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1912
ospitalità bonaria ed antica. ordinò una carrozza per
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1912
ordinò una carrozza per la fattoria di San Cassiano
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1912
dentro, intanto che preparavano la carrozza, un soave odor
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ha trovato? Perdoni, sa, la mia curiosità... ¶ - Eh, non
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1912
serenata! Si affacci, guardi quel calzolaio di quindici
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1912
lei? Ebbene fu anche la rovina di parecchie donne
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1912
rovina di parecchie donne. La madre di quel ragazzo
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1912
madre di quel ragazzo , finì scacciata dal marito
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1912
casa, l'Offlaghi non la lascia vivere; è geloso
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1912
oste si sentì stroncar la lingua e tacque. Portò
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1912
mogio. ¶ Il vetturino schioccava la frusta, l'Asquini uscì
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a veder Lantieri. ¶ Intanto la carrozza andava, e il
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1912
come se sapesse che la strada a San Cassiano
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1912
che metteva alla fattoria, la bestia nitrì soddisfatta. Allora
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Allora l'Asquini guardò la casa dove stava il
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sa che v'è la madre che aspetta e
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1912
più. ¶ Nel momento che la carrozza si fermò sul
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1912
a qualsiasi moltitudine. Aveva la voglia di gettarglisi al
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gli aveva indicata. ¶ Anche di Terenzi non si
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1912
L'Asquini fece fermar la carrozza. ¶ - Giomo! ¶ - Ma sei
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1912
un quartierino da scapolo; la servitù gli veniva a
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stancò, si fece portare dentro, e pur troppo
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vetturino volgendo un poco la testa: e partì. L
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Così si era mutata la vita? Ma! ¶ Intanto la
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la vita? Ma! ¶ Intanto la carrozza arrivava all'Ospedale
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su di cui pioveva la luce dei finestroni alti
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a marcia il Piemonte, la Lombardia, la Sicilia, la
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1912
il Piemonte, la Lombardia, la Sicilia, la Calabria, quando
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la Lombardia, la Sicilia, la Calabria, quando Terenzi, capitano
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faccia entrare subito! - diceva la voce di Terenzi velata
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anno, eccomi qui che la febbre mi mangia, sempre
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sin mille mulinelli con la sciabola, e ora non
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vivere molti anni, Asquini; la vita è una cosa
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1912
L'Asquini gli prese la mano, e se la
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la mano, e se la mise sulla fronte, per
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1912
per ammogliarti, soggiungesti che la tua fidanzata somigliava molto
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sì? E forse tu la sposavi perchè donna Virginia
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1912
ricordate come cose messe in un canto. Essa
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1912
cuore, e torna, e la vedo, e la penso
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1912
e la vedo, e la penso, ancora come venticinque
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1912
e se mi volesse, la sposerei, per adorarla. E
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1912
sanno. Lui, lui, quello insegnò il vero, quello
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insegnò il vero, quello , e nessuno scagliò la
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1912
là, e nessuno scagliò la prima pietra. ¶ Così dicendo
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1912
religioso e tutto per la libertà! Con Garibaldi in
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1912
a lui quando vedevo la Bibbia nello zaino dei
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1912
sai! moltissimi ci avevano la Bibbia. ¶ - E chi sa
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1912
l'uscio, mise dentro la testa. L'Asquini si
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1912
le facevano splendere tutta la persona, gli pareva di
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1912
notte a disturbare. Dunque, la cosa più conveniente era
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1912
e in giù per la Galleria, e vi faceva
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1912
voluto distinguere all'aspetto la condizione delle persone, non
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1912
questo mondo che succhia la vita nel godimento, Giomo
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stava l'Offlaghi, sorridendogli la speranza di trovar l
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amico, sperando di riconoscerne la casa a una certa
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abete rigoglioso che sorgeva in quell'angolo, senza
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l'amico toccavano ormai la vecchiaia. Pensiero fugace che
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passo". ¶ E avanzandosi verso la giovine, rifece, con la
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la giovine, rifece, con la facilità di un visionario
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1912
accomodi, resti servito: - disse la giovine facendosi in disparte
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1912
intanto chinava un po' la faccia quasi vergognosa. ¶ Egli
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suocero, quello che vorrà. ¶ La giovine passò avanti confusa
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1912
è mio figlio; - disse la giovine arrossendo un tantino
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1912
Per sua fortuna scattò la molla d'un orologio
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1912
una delle pareti, e la bestiola si affacciò dallo
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1912
cantare le ore con la sua voce cupa e
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1912
rodeva nel cuore. Viviana, la prima figliuola, il ritratto
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1912
core, sì; ma, e la testa? Ecco il tormento
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il tormento della vita; la testa! Egli aveva appena
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1912
già da pensare per la creatura che avrebbe messa
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1912
che saranno ancora di da nascere. E che
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mai lo sa? Eppoi la salute, i difetti, le
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1912
al buon dottor Asquini la famiglia pareva un grave
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viene a galla, alza la vela, si stacca, piglia
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pensiero trent'anni indietro; la sua stanza si mutò
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di uomini felici, dove la Forza del destino trionfava
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a casa lo attendeva la fidanzata per le nozze
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gli tornavano improvvisi, come la musica suonata là vicino
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1912
come la musica suonata vicino, eco di quella
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1912
sempre viva nel sentimento, la prima sera che quella
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1912
quel guanciale aveva posata la sua bella testa bionda
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1912
primo giorno. L'Asquini la guardò un poco; Rosa
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1912
lui? ¶ - Scritto lui. ¶ - Leggimi la lettera. ¶ - To, leggi da
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1912
si mise a leggere la lettera, pigliando un'aria
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1912
nulla, nemmeno chi sia la giovine!... E poi, è
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1912
detto prender moglie: ma la madre e il padre