parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Montanaro, Tommaso sa le stelle, 2014

concordanze di «la»

nautoretestoannoconcordanza
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2014
portarlo in ospedale. Spegne la luce, si accomoda di
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in giù e schiaccia la faccia contro il cuscino
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costringe a voltarsi, controlla la temperatura. Trentasette e mezzo
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trentasette e mezzo! Neanche la Tognazzi si lamentava così
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lamentava così tanto! Hai la febbre? E allora? Ti
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Ball che erano dentro la scatola SINISI. Una risma
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male. “Stai attento che la ferita non si infetti
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E ora ci proviamo la febbre.” ¶ “No!” ¶ “Sì!” insiste
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a nuoto. Poi volta la testa, tossisce, emette il
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e una matita azzurra. La carta è tutta disegnata
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fogli, le matite e la gomma. Scrive: Pietro, e
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i due nomi con la matita azzurra. La calligrafia
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con la matita azzurra. La calligrafia è incerta, le
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una macchina squadrata; è la Panda. ¶ “E Tommaso?” Da
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traccia una linea, poi la lascia vuota. Tommaso ci
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capisco.” ¶ Il ragazzino scuote la testa e sbuffa. ¶ Pietro
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di una città. ¶ “Non la conosco,” fa Pietro. ¶ Tommaso
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ad arco. Da sotto la volta comincia una strada
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goccia per goccia. Con la bocca, fa una smorfia
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come a dire “sete”. ¶ “La siccità,” sussurra Pietro, e
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fumetto, forse è arabo, la frase finisce con un
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direzione. ¶ Continua a riempire la carta di spari, e
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spari, e gli sale la rabbia finché per l
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Fa un segno con la bocca, vizza; qualcosa di
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a lui sta passando la voglia di raccontare. In
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un semaforo. Poi, con la punta della matita, fa
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acqua.” ¶ Il ragazzino indica la nave rossa che c
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Tommaso ha in mano la matita nera, e continua
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passatelli, MASON 1999/1, e con la scatola e tutto gliel
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il sedere. ¶ Adesso impugna la bomboletta della schiuma, spruzza
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tenerlo fermo e, con la lametta nell’altra mano
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si raddrizza, sposta indietro la sedia, si avvicina allo
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Tommaso indica a Pietro la sedia. ¶ “Vieni, Pietro.” ¶ “No
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gli fa cenno con la mano che gli taglierà
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mano che gli taglierà la gola. L’uomo si
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uomo si sistema sopra la sedia di Fellini. “Porcomondo
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schiuma sulle sue mani, la stende per bene, sulle
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Tommaso. ¶ “Crystal Ball!” ¶ Ma la mano di Tommaso non
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estate e di sale. La corrente è lenta, sembra
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viene quasi, anche se la prima c sembra più
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una foglia da terra, la indica e chiede: “Shelo
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si alza, va verso la casa. Il ragazzino lo
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alto. Sul vetro appare la chioma di un salice
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e si accorge che la lenza tira. “Ha abboccato
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Così! Così!” Stanno vincendo la resistenza del pesce. “Ora
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dimenava, gli occhi vitrei, la coda veloce; un bell
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Te lo farei con la polenta, se non ci
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Pietro sta per scuotere la testa, per dirgli che
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da signori, non stava la Tognazzi, che non usciva
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compiuti diciotto, era saltata la luce e i genitori
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da quando ha rinnovato la carta d’identità, saranno
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sinistra non c’era la latteria della Zerti? Ora
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riparte. Ecco, questa è la strada giusta. Qui c
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vecchi? Chissà. Gli compare la piazza. Accosta sotto la
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la piazza. Accosta sotto la statua di Garibaldi. Il
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passeggiavo.” ¶ “Ma quella è la sua Panda? Guardi che
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una volta sola, con la segaligna Pavetti, la ballerina
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con la segaligna Pavetti, la ballerina che credeva negli
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Pietro?” ¶ “Sì, sì. Perché?” ¶ “La vedo stanco.” ¶ “Non è
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scusi, ma stasera ho la prima lezione di bachata
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Su cui ha abbandonato la Pavetti, dopo che lei
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girato, è tornato verso la Panda. ¶ È andato oltre
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della ferrovia. ¶ È tardi, la stazione è chiusa. Osserva
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sporco; uno sportello con la saracinesca abbassata, la bigliettatrice
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con la saracinesca abbassata, la bigliettatrice automatica spenta. Solo
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è nessuno neanche lì. ¶ La campana della stazione vibra
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aperto, può passare di per arrivare alla Panda
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davanti all’edicola. ¶ Sotto la serranda chiusa, la civetta
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Sotto la serranda chiusa, la civetta de “La voce
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chiusa, la civetta de “La voce del Po”: ENNESIMO
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A CASA LORO!”. ¶ Gira la chiave della Panda, accelera
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Verdi era andato di , l’ultima sera, prima
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Lexotan t’attend! ¶ Accende la luce a Buckingham. ¶ Deve
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storia che finisce bene, la Carmen no. Ma perché
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si vive dentro tutta la vita anche se sarebbero
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di terra. Vanno verso la porta che conduce al
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che tu ti faccia la ricetta per il Lessotan
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ricetta per il Lessotan.” ¶ La spensierata farmacista ha aperto
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gamba e mi sento la febbre.” ¶ “Vuoi che dia
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carne?” ¶ “No, non direi.” ¶ “La terra è pericolosa. Piena
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che domattina, se hai la febbre alta, vai subito
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gli occhi pesti e la fronte che scotta. Pietro
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cassetta di pronto soccorso, la croce rossa disegnata sopra
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faccia schifata quando lecca la polvere amarognola sul bordo
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dondola fuori dal lenzuolo. La ferita si incollerebbe alle
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sotto. Ha già lavato la gamba, adesso sfrega con
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Ora gli pare che la ferita sia pulita, che
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ci sia niente, solo la pelle e il taglio
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pelle e il taglio. La osserva, è una riga
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riga dritta, superficiale, forse la febbre non viene da
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Dalla finestra filtra già la luce. Pietro gli appoggia
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luce. Pietro gli appoggia la mano sulla fronte. È
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di sotto, al buio. La luce si allarga verso
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luce si allarga verso la pubblicità Lenzuola Cremonini, la
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la pubblicità Lenzuola Cremonini, la gioia degli sposini; quel
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Con una rosa?” Fa la faccia di uno che
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si vede il fiume. La stanza è bella, ampia
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è bella, ampia, chiara, la più grande, la più
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chiara, la più grande, la più fresca d’estate
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fresca d’estate e la più calda d’inverno
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sulle navi fantasma. Guarda la data, sono passati vent
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per uccidere Dio. E la nave Octavius, incagliata nel
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di bordo illeggibile tranne la prima e l’ultima
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fascicoli se li ricorda. La conquista del Polo Sud
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conquista del Polo Sud. La spedizione Endurance. Il rituale
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sa farsi il letto. ¶ La porta si chiude. ¶ Pietro
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si chiude. ¶ Pietro afferra la chiave; istintivamente, la mette
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afferra la chiave; istintivamente, la mette dentro la serratura
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istintivamente, la mette dentro la serratura, è pronto a
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non deve chiudere. ¶ Mette la chiave in tasca, si
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l’argine si ha la sensazione di un corpo
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anche le ciabatte con la bandiera italiana. “Scendi da
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paura?” Pietro gli porge la mano. Il ragazzino da
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È una lunga apnea, la corrente è intensa. “Tommaso
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si immerge di nuovo. La bracciata è stretta, nervosa
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galleggia. ¶ Pietro lo osserva, la corrente non è forte
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le zampe atrofiche e la criniera verdastra. “Sai, Tommaso
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si rovini”. ¶ “Chi è la tua fidanzata?” chiede Pietro
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Capelli,” ripete, per dargli la parola giusta. Ma il
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gli chiede Pietro con la mano. ¶ “No.” ¶ Pietro fa
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andato via lesto; è la prima volta che risale
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risale con qualcuno: nota la differenza, l’età, la
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la differenza, l’età, la lentezza. Tommaso si sta
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una scheggia, porcomondo.” Ecco, la tettoia, va verso il
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Il ragazzino mugola, abbassa la testa, mastica qualche spaghetto
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Il tavolo è rigovernato, la padella è rovesciata su
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Sale le scale, ma la porta di Tommaso è
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Oggi bisogna lasciarlo stare. La pubertà, pensa Pietro. Ha
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visto anche a teatro, la seconda volta che ci
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intorno alla lampada sotto la tettoia. Il cielo è
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Che maialeria!”. Si toglie la maglietta. Decide di chiudere
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prudenza. Allora nota che la luce della camera chiusa
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accesa. Sale per dare la buonanotte, dire a Tommaso
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ha visto così nervoso, la vita è così, i
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Ma è successo qualcosa. ¶ La porta è spalancata, c
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ai pioppi, “Tommaso?”, dietro la casa, fino al Po
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ninfea che ha inumidito la pagina, che l’ha
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sole era alto, poi la luce si è affievolita
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luce si è affievolita. La sedia ha cambiato posizione
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MS è vuoto. Stropiccia la carta. Gli tocca andare
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Pavarotti. Mette in moto la Panda. ¶ Sentiero, California. ¶ L
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pensa più. Ora è la volta del tabacco. Va
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deve prendere nient’altro, la provinciale è deserta, fa
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a California, va verso la città. ¶ VARCO ATTIVO. ¶ Una
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d’opera.” Tommaso muove la vecchia manopola, gli piace
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qualcosa che sembra Vesti la giubba. “Torna indietro!” dice
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però, trova a metà la canzone di Ke$ha
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le cassette: Pagliacci. Con la coda dell’occhio, osserva
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lo stereo e spegne la radio. Tommaso ride e
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il ragazzino con tutta la sedia. Tommaso gli conficca
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braccio, ma Pietro ha la pelle di un elefante
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elefante, e allora molla la sedia e afferra direttamente
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le unghie. ¶ Pietro lascia la presa, stupito, guarda il
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niente.” Lo trascina verso la Panda, Tommaso oppone resistenza
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si divincola, si sfila la maglietta, si allontana. “No
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supermarket,” dice Pietro, aprendo la portiera e porgendogli la
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la portiera e porgendogli la maglietta. ¶ I due si
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fermo, si è messo la cintura. Abbassa il finestrino
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è un chiasso metallico. La Panda guadagna la provinciale
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metallico. La Panda guadagna la provinciale, poi la tangenziale
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guadagna la provinciale, poi la tangenziale, la rotonda, il
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provinciale, poi la tangenziale, la rotonda, il parcheggio semivuoto
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scende dalla macchina, sbatte la portiera per essere sicuro
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mette in tasca. “Te la fai addosso?” fa Pietro
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alla sicurezza, nero come la notte, mani grandi come
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fa un saluto con la mano. Tommaso lo imita
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succede un casino!” ¶ È la volta dei vestiti. ¶ Tommaso
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Ma il ragazzino scuote la testa. “Monopoli? Memory?” Tommaso
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ombelico all’aria. Tommaso la guarda in modo sfrontato
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capito...” ¶ Non c’è la cassiera paranoica dell’altra
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chiamato l’Fbi. Caricano la Panda, partono. ¶ L’ipermercato
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una mozzarella. Sorride e la porge a Pietro. Quando
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a Pietro. Quando lui la prende, stupito, Tommaso gli
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e poi gli copre la mano con la sua
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copre la mano con la sua, gliela stringe forte
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un furfante.” ¶ 8. ¶ C’è la Callas nel mio letto
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ragazzino è uscito per la terza volta con indosso
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terza volta con indosso la felpa nuova. “Però toglila
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scippatore, uno che sniffa la Coccoina? Lui è pur
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sotto i mari, e la lancia per terra, impaziente
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si aggrappa all’omone, la pelle sa di sole
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è qualcuno?” ¶ “C’è la Callas nel mio letto
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materasso del Canzoniere. “Ce la fai?” chiede Pietro a
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tenere il materasso dietro la schiena. “Sicuro che ce
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schiena. “Sicuro che ce la fai?” Tommaso ha forza
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gli tremano mentre cerca la chiave della camera chiusa
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è poco, presto tornerà la postina. E Nina no
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si troverà una soluzione. ¶ La serratura scatta. La porta
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soluzione. ¶ La serratura scatta. La porta va spinta. Tutte
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sulle copertine; patinate, riflettono la luce e formano un
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sul pavimento. Quella era la direzione della fabbrica, l
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manifesti pubblicitari LENZUOLA CREMONINI, LA GIOIA DEGLI SPOSINI; e
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FALEGNAMERIA LAGRASTA? Certo non la collezione di Rolex MENEGUS
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Rolex MENEGUS, nascosta dentro la custodia celeste di uno
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ciabatte, vede che sotto la tettoia ci sono dei
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le assi di legno. ¶ La postina non si è
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uno dei pioppi attira la sua attenzione. È senza
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di fretta. È stata la bestia, senz’altro. Sì
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Quando va a controllare la pentola, la trova quasi
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a controllare la pentola, la trova quasi vuota. Dentro
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salamino. ¶ Verso sera, dentro la pignatta trova una corteccia
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legno, il sasso e la pigna. I gambi dei
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al Po, come se la pioggia venisse dal fiume
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fa fresca, Pietro sporge la mano oltre le tegole
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una carezza. Respira tutta la primavera che diventa estate
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buio ancora chiaro. Sposta la lampada, fa il giro
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E allora lo vede, la prima volta. ¶ No, non
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gli occhi neri, grandi. La pelle scura. È a
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buio, il ragazzino spezza la luce della torcia. Ha
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è posto dove mandarlo, la città è lontana. E
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intimorito, allora distende ancora la mano. Si sforza di
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si vedrà. ¶ Pietro apre la porta, lo fa entrare
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Pietro gli mostra, invece, la porta del bagno, con
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di togliersi di dosso la sporcizia. Pietro gli apre
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e li scaglia sotto la tettoia. Torna di corsa
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perché l’altro impugna la forchetta come fosse un
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guardarsi. Pietro gli afferra la mano. È una cosa
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giusta, si accorge quando la fa che è una
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non ha mai stretto la mano di un ragazzino
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altro inghiotte, si pulisce la bocca, ripete qualcosa toccandosi
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Tommaso?” ¶ Il ragazzino scuote la testa. ¶ “Ovvio che non
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cenno eloquente e conclude la lista. Non ne sa
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rubati?” Pietro non aspetta la risposta, va verso l
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pomodori più maturi. ¶ Attraverso la finestra si accorge che
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gran problema. ¶ Pietro prende la Berta, e gli spiega
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sceglie di salire con la sedia fin sopra l
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mai, è noioso trascinarsi la Berta per la strada
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trascinarsi la Berta per la strada. Ma adesso ha
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in carne e ossa. ¶ La sigaretta è l’unica
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argine è stretto, scomodo, la Berta non gli sembra
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Lì ha fatto per la prima volta l’amore
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appoggia una mano sopra la tasca dei pantaloncini. Lo
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bernoccolo, le emozioni o la scomoda Todevini, ma è
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piedi, sbadiglia, si gratta la testa. ¶ “Tommaso!” ¶ No, non
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tenerlo qui, pensa Pietro. La sera si è più
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quello che sono.Gira la maniglia di Buckingham. Cosa
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si è stufato, riempie la caffettiera, sbatte un cucchiaino
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Il ragazzino si struscia la faccia. Sbadiglia, mostrandogli tutti
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corpo che cresce, e la voce si sta facendo
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il caffè? Pietro accende la radio: un dibattito sulle
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cellofan sul pavimento, fischietta. La sfoglia. Il direttore risponde
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le siepi. ¶ Pietro spinge la porta. Qualcosa le impedisce
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del fango, della terra. ¶ 5. ¶ La bestia ¶ Resti di carota
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Aveva pensato di ascoltare la Butterfly; alla fine, ha
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Cho-Cho-San, con la parrucca nera lucida, il
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Magenta. L’aria muove la pagina come una vela
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pagina come una vela. La rivista è lontana dalla
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vuole che si rovini. La prende e, già che
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Come sempre, va verso la camera chiusa. ¶ È buio
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l’interruttore è distante, la strada la sa; sbuca
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è distante, la strada la sa; sbuca dagli scaffali
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cigola. Di nuovo, ha la sensazione che ci sia
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camera chiusa. Fa passare la rivista sotto la porta
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passare la rivista sotto la porta, spinge, dentro ci
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poi però, proprio quando la rivista passa tutta la
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la rivista passa tutta la soglia, c’è un
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immobile, il cuore batte. ¶ La bestia è lì. ¶ C
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lui. È piccolo, stranissimo, la testa bianca, frinisce, si
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occhi per vedere meglio, la bestia si alza e
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lì, qualsiasi cosa sia, la schiena scivolosa, le zampe
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Ma, proprio al di dell’uscio, c’è
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si sveglia perché sente la testa pulsare come un
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Non apre gli occhi. La bestia ha già cominciato
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passato? È vivo. Muove la mano, afferra qualcosa. La
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2014
la mano, afferra qualcosa. La lascia subito, spaventato. Era
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lascia subito, spaventato. Era la zampa? No, è plastica
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2014
Largo! Nel deposito rimbomba la musica. La bestia si
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2014
deposito rimbomba la musica. La bestia si è nascosta
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del lampadario? Sì, ecco la fine di Zurlini: cocci
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ma si è ripreso. La ucciderà. Le si siederà
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Di’ le tue preghiere!”. ¶ La porta sbatte, la stanza
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preghiere!”. ¶ La porta sbatte, la stanza è deserta. ¶ Il
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pentola, l’acqua tracima, la musica è avviata, l
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Lexotan ha fatto effetto. ¶ La notte è stata agitata
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cade per terra. È la scopa che si era
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2014
bosco comincia appena oltre la casa, l’orto sulla
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2014
si può mica invertire la corrente. ¶ Sul pavimento scorge
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2014
è perplesso; non se la vede, una capra che
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2014
c’è il giorno, la luce; non ha paura
280
2014
sessant’anni. Torna dabbasso; la strana bestia non ha
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2014
giallo del prato. Se la bestia è affamata, verrà
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Sansoni, che affaccia sopra la tettoia; capirà di che
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2014
che calpestano l’erba; la bestia è venuta subito
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2014
prudenza, si affretta, raggiunge la finestra, ma quando è
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e stretto, affusolato, sembra la punta di una lancia
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è sbavato, è pulito, la bestia non lo teneva
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allatta Romolo e Remo? La veduta di Capri PIAZZA
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Capri PIAZZA fatta con la grafica di un videogioco
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Ma c’è anche la ZTL. Meglio l’ipermercato
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ventina di minuti. Sì, la Panda fa a stento
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stento gli ottanta, ma la verità è che il
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insegne giallo-blu, intermittenti, la P di ipermercato rotta
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della spesa. Pietro mette la freccia. Sarà quarant’anni
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quarant’anni che non la vede, ma non c
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lei! L’energica Zerti, la figlia del lattaio. L
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Porcomondo, quanto è grassa. La Zerti non si è
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dietro il volante, ma la precauzione è eccessiva, la
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la precauzione è eccessiva, la donna non può riconoscerlo
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di un tempo lontano. ¶ La Mercedes riparte, la Panda
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lontano. ¶ La Mercedes riparte, la Panda parcheggia. ¶ Campagnole, taralli
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sono le cose che la gente vuole, di cui
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carrello trabocca. ¶ Qualcuno scuote la testa con pietà come
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CLIENTE SUCCESSIVO per separare la sua merce. ¶ “Cos’ha
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ha in tasca?” domanda la cassiera quando gli scorge
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lo spiritoso o chiamo la sicurezza.” ¶ La cassiera gli
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o chiamo la sicurezza.” ¶ La cassiera gli indica il
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al plasma e snobba la svendita di stivali di
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daino da donna, appoggia la mercanzia sui sedili della
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l’aria nei capelli, la Panda che indugia fino
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l’uscio: ha lasciato la porta socchiusa? Succede spesso
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una cassa di vino, la appoggia per terra. Ma
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Buckingham, qualcosa crepita. Solleva la cassa e guarda sotto
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petalo dove c’è la radio. Spalanca la porta
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è la radio. Spalanca la porta del deposito. Eccone
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mano. Sembra umido, sbavato. ¶ 4. ¶ La postina ¶ Si tiene stretto
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niente. Ma non ce la fa. C’è un
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disceso dagli Appennini. È la vecchiaia che lo sorprende
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muri delle chiese con la scritta VENDESI? La cassiera
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con la scritta VENDESI? La cassiera lo ha riconosciuto
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un’allucinazione. È proprio la postina. Evviva. Appena Pietro
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lei non lo veda; la liquirizia fa solletico. Ecco
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di lamiera, e lì la postina, che non lo
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vede. Scende, rapido, verso la piccola radura dove ha
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sei?” ¶ Lui sbircia, vede la bicicletta Atala arrugginita e
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bicicletta Atala arrugginita e la postina che sbuffa. Non
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solito lei arriva, appoggia la corrispondenza per terra, viene
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per terra, viene sotto la tettoia, lui la abbraccia
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sotto la tettoia, lui la abbraccia, le sfiora il
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labbra si cercano, lui la conduce dentro a Buckingham
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conduce dentro a Buckingham, la spoglia, minimo trenta bottoni
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trenta bottoni della camicetta, la zip fredda della gonna
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delle poste. E Pietro la guarda. Gli piace quel
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scarpe, i seni luminosi, la pelle bianca che scorre
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una doccia, non te la fai?” ¶ “Ogni volta hai
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come un’anatra. Inforca la bicicletta, turbina sui pedali
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voglia della postina. ¶ Prende la rivista, getta il cellofan
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anche quando si imbocca la stradina si teme di
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teme di aver preso la direzione sbagliata, perché si
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Pietro. ¶ È fermo sotto la tettoia, seduto sulla Berta
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tettoia, seduto sulla Berta, la sua sedia giallognola, che
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fa già caldo. Sotto la tettoia Pietro suda, ma
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canottiera e ciabatte con la bandiera italiana, i capelli
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muove con i lucci, la ghiaia che corre sotto
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il profumo di cucina. La locandina della Butterfly. Un
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della Butterfly. Un cacciavite. La vede come dentro una
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occhi verdi, anche tristi, la bocca, le labbra sottili
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Non vuole che Pietro la dimentichi? Ma come potrebbe
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potrebbe? Sarebbe come dimenticarsi la vita, come se lui
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l’immaginazione. A rompere la quiete, a spezzare l
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Pietro. No, non è la postina, che arriva in
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o, viceversa, gli recapita la richiesta di preparare i
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Pietro non sa che la canzone che si propaga
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il posto dove vive, la sua stanza da letto
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letto che è anche la sua cucina e il
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quasi vuoto. Dovrò fare la spesa, si dice. Prima
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e il teflon ascoltando la radio. Parlano di come
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di come si cucina la carne Kuroge. Gli sembrano
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ingrassare i vitelli con la birra per fare la
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la birra per fare la carne morbida. Poveri vitelli
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suo armadio, con sopra la locandina della Medea attaccata
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con quattro puntine blu, la Callas truccatissima, le spalle
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era una fabbrica tessile, la SORELLE CREMONINI FILATI. Poi
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che le aveva sedotte, la fabbrica fallì e loro
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in pochi giorni, ma la gran parte rimane lì
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casa. ¶ Pietro ricorda ancora la prima volta che è
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sono ancora lì, con la scritta CRISTINELLI. È che
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tempo accumula le cose. La scatola da scarpe con
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porpora da cardinale. Sarà la decima volta che lo
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l’elettricista. ¶ Sale per la scala, guarda lì dove
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altre stanze, tutte tranne la camera chiusa, dove non
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affannarsi, anche se per la prima volta in vita
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pacchetto di MS, spalanca la finestra della cucina, va
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le stelle, e olezzava la terra. Pietro non canta
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sulla pancia e sente la pelle molle, sdrucita come
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di un Lexotan. Afferra la Berta, si allontana dalla
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dell’autostrada. ¶ Non è la stessa cosa. ¶ Da lì
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È diverso, invece, guardare la strada, le luci intermittenti
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ora Pietro ha messo la Berta davanti al deposito
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Castroni, che balle! Conosco la legge. Ma quel lampadario
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c’è.” ¶ “Ma se la indagano per omessa custodia
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alla sua piccolezza. Pietro la osserva: adesso lo spaventano
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i vitelli! Forse anche la mia carne è Garage
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Orribile. ¶ Sputa. ¶ Deve fare la spesa. ¶ Passa per il
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nessuno. “Eccoci, amore mio!” La Panda è parcheggiata vicino
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sentito? Fa per accendere la luce, ma si blocca
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in mano una pistola. La vettura è in folle
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muri. Pietro indugia dietro la prima fila di ripiani
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Altri rumori, un vociare, la luce si sposta verso
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via; è pesante, spengono la torcia. Buio. “Ora!” Pietro
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dito sulle labbra. Gira la chiave nella toppa. Sono
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ragazzino e gli tappa la bocca con il palmo
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stacca dall’abbraccio. Indica la finestra: “Da lì?”. “No
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sotto. A Pietro sale la rabbia; perché non reagisce
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luce entra da sotto la porta. La torcia la
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da sotto la porta. La torcia la sta esaminando
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la porta. La torcia la sta esaminando. Qualcuno cerca
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Qualcuno cerca di aprire; la maniglia si muove su
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senso disturbare, farsi scoprire. La maniglia torna parallela al
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Se ne sono andati. ¶ 30. ¶ La Panda ¶ “Aspettami qui,” dice
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a Tommaso mentre imbocca la porta della stanza. Va
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venuti dei ladri, per la prima volta. Pietro stringe
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al cervo Pavarotti, appoggia la mano sulla pancia della
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integra, nessuno ha rimosso la sutura. “Imbecilli!” grida. I
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li hanno trovati, e la veduta di Capri non
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insaponato, corre alla porta, la spalanca e scaglia Bambi
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può fare altrimenti. ¶ Sì, la pioggia ha smesso. ¶ La
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la pioggia ha smesso. ¶ La piena non verrà. ¶ Le
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foglie venute giù con la pioggia. Accende, fa andare
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melma si spalma. Schiaccia la frizione. Avvia il motore
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motore. Lo sapeva che la macchina non l’avrebbe
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quando prova a muoversi, la vettura sbanda; se sterza
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sbanda; se sterza perde la traiettoria, punta sugli arbusti
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può muoversi. Va sotto la tettoia, afferra una pala
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le ruote. ¶ “Pietro!” È la voce di Tommaso. Si
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c’è più niente. ¶ La pioggia ha cancellato tutto
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Tommaso gli sta mostrando la foto. Ha gli occhi
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esclama indicandosi. Poi appoggia la foto sulle gambe di
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dove c’è solo la pietra dell’arco, e
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anche “Mamma fatto flash”. La foto gliel’ha scattata
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non gli dice che la parola corretta è “Cielo
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sedie affondate nella fanghiglia. La terra si beve l
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le prime crepe ma la melma è ancora molle
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melma è ancora molle. La corrente resta impetuosa, il
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a Pietro pare che la portata sia diminuita. Se
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tiene il bel tempo, la piena non verrà. ¶ “England
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Avon, 13 Shakespeare Street.” ¶ “È la casa di tuo fratello
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che lo troverai. Se la Panda funzionasse ti ci
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e poi più in , si gira, c’è
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Ma tu scrivimi.” Volta la foto. “Questo è l
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qualche lacrima piccola con la punta delle dita. Ho
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fuori una maglietta verde. La appoggia sul pavimento. Guarda
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di Tommaso. Poi portano la scopa, l’alcol e
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I love Tosca. “Mettiti la felpa.” ¶ La Panda è
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Tosca. “Mettiti la felpa.” ¶ La Panda è in mezzo
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gli scaffali? Se viene la piena, forse non serve
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scale. Pietro si rimette la giacca a vento e
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contro il muro sotto la tettoia. Il mezzo sbanda
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ufficiale. Pietro appoggia tutta la mercanzia dentro a Buckingham
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deposito senza stare sotto la pioggia.” ¶ L’altro si
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paio di boccate, getta la sigaretta nell’acqua. “Mi
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sta qui a guardare la pioggia?” ¶ Imbracciano un saccone
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preme un interruttore e la luce si propaga lentamente
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è? Mattoni?” ¶ “Hanno trovato la refurtiva.” ¶ “Di chi?” ¶ “Della
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trovato tutte queste cose?” ¶ “La polizia ha fatto irruzione
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saranno già lontani. Ma la refurtiva è stata recuperata
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perché non le ritirano la patente? Sta continuando a
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capelli arruffati, grigi, spenti. La pelle cascante, gli sembra
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passo in più. ¶ Per la quarta volta dal mattino
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fiume. È tutto buio, la torcia non gli basta
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rischia di scivolare. E la corrente, adesso, lo porterebbe
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tu?” chiede al Po. La pioggia gli vela gli
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il fiato dell’acqua, la ghiaia, non li sente
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tu fai nel ciel. La Norma. ¶ Una preghiera. ¶ Lui
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Po si fermi? Che la piena non venga? Che
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il fiume, ma anche la pioggia, e anche l
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il passato che torna, la nostalgia, e la paura
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torna, la nostalgia, e la paura, e il male
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commendator Tognazzi. Sì, è la borsa giusta. Continua a
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quella ragazzina che aveva la fissazione dei foruncoli. ¶ Passa
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un angolo. Allora riapre la cerniera lampo, tramesta tra
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tra i calzini e la biancheria, tocca qualcosa; è
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e si sposta sotto la luce di un neon
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un neon. C’è la foto di un cielo
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of the sky. Sopra la scritta in inglese ci
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fronte dell’altro. Ecco la foto di Marte, gli
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che cammina sulla Luna, la Notte stellata con cipresso
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È lui. ¶ Ha anche la maglietta Butter&Jam. ¶ È
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nemmeno dieci anni, ha la stessa faccia furba, gli
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lascia riposare. Ha ancora la torcia, in tasca? La
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la torcia, in tasca? La tira fuori, va verso
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tira fuori, va verso la finestra, appoggia il libretto
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libretto sul davanzale. Sfila la foto dal fermaglio. ¶ La
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la foto dal fermaglio. ¶ La illumina. ¶ Tommaso ha dei
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Quella scena è esattamente la stessa che Tommaso gli
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C’è il marciapiede, la strada buia che comincia
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che comincia da sotto la volta, una bancarella sulla
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va verso Buckingham. Appoggia la foto sul tavolo di
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Ines e mette Tommaso. La riempie di banconote che
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cervo Pavarotti. Sì, adesso la porterà da Tommaso, quatto
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emozioni. ¶ 29. ¶ I lucci dietro la porta ¶ “Il Po!” grida
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Adesso, finalmente, può dire la frase che voleva dire
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se n’è andata ¶ La polvere che si alza
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una volta, è arrivata la postina. “Nasconditi, Tommaso!” grida
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Tommaso è lì, dietro la siepe, mica in camera
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il ragazzino si mette la parrucca e lo prende
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soffici. ¶ “Ciao Pietro.” ¶ “Ciao.” ¶ La postina si toglie il
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vede un pallone sotto la Berta: “Da quando in
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un bacio?” ¶ “Voglio... vedere la posta.” ¶ “Stai aspettando un
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un atto giudiziario?” ¶ “No.” ¶ La postina gli consegna una
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come un’anatra. Inforca la bicicletta, turbina sui pedali
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Pietro si accorge che la postina sta tornando, “Via
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un attimo teme che la postina si prepari a
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nuovo, scompare. ¶ Deve ammetterlo: la postina gli piace. Ha
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prima di leggere, riconosce la busta di carta bluette
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Ma pria di varcar la soglia che t’attira
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Non mettere mai su la Butterfly!” Il ragazzino obbedisce
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Il ragazzino obbedisce, con la manopola è passato dalla
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di fumare. Deve calmarsi. La Butterfly gli fa sempre
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Il foyer del teatro, la cassa con le scritte
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All’opera, insieme, per la prima volta. Forse glielo