Enrico Panzacchi, Teste quadre, 1881

cose. Bisognerebbe provare che la «Santa Repubblica» la quale

che la «Santa Repubblica» la quale ci lascia freddi

ci lascia freddi quando la sentiamo invocata su certe

quando il poeta ce la personifica sui colli di

Del resto poi se la politica di Enotrio ha

una scappatoia per cansare la questione. Io, per converso

tutta sicurezza ci spiega la mediocrità poetica dell'Aleardi

che esso non seguì la scuola di Darwin e

non mise in versi «la teorica dell'evoluzione.21 » E

fare anche una considerazione. La critica intiera e piena

assiduamente si muta, mentre la sua vera forza e

sua vera forza e la sua durevole vitalità rimangono

Già da qualche tempo la nota del poeta ci

ove a ciascun passo la memoria s'imbatte in

della volontà pel bene. La biografia di Massimo d

dopo, e se anche la critica dovesse essere con

questo costume di scrivere la propria vita, è nato

sia biasimare che lodare... La ragione si è che

crebbe a tal segno la voga delle memorie e

in ispecie; vo' dire la franchezza cinica o sguaiata

per sè con Temistocle la scienza del dimenticare, o

sopra interne umiliazioni che la coscienza inflisse; allora dai

di questa schiera e la illustra di tutto lo

egli dice, quando vuole la tromba del giudizio finale

Dio, intorno a me la moltitudine infinita dei miei

onesto, novo, ravvivatore verso la libertà e il bene

dividono in due serie. La prima è di quelli

corti d'Europa, e la dignità del gentiluomo veneto

ne' modi di scrivere la propria vita è l

nobile ha trovato per la sua strada. «Ebbi nella

numero di persone. Volle la mia fortuna che fra

No. I miei eroi, la più parte ignorati, tutti

ad ogni classe; chè, la Dio grazia, se l

delle nobili imprese e la prepotente volontà del bene

sa molto bene discernere la virtù vera dalle sue

di farsi migliore. Ecco la moralità vera dei libri

un uomo venerabile, cresce la sconvenienza e il pericolo

il pericolo, pensando quanto la nostra fragilità sia ingegnosa

notato Dollfus, spicca tra la schiera de' suoi pari

animo, che è come la nota caratteristica non solo

Massimo d'Azeglio direi la massima spontaneità; e questa

riscontrarla costantemente in tutta la sua vita privata e

diventare uomo davvero. È la potenza della retta indole

diventerà povero artista, lascierà la patria, la famiglia, gli

artista, lascierà la patria, la famiglia, gli amici per

disagi e traversie. — Tutta la vecchia nobiltà torinese è

stecchetto e studia furiosamente, la mattina col lume, e

mattina col lume, e la sera fino tarda notte

I voti che porta la data del 1858 ha un

sul nubilo inseminato piano ¶ La torre feudal ¶ Con lunga

Populonia, e Roselle, e la fiera ¶ Torre di Donoratico

Torre di Donoratico a la cui porta nera ¶ Conte

con l'aquile a la Meloria infrante, ¶ Il grand

grand'elmo togliendosi da la fronte che Dante ¶ Nell

ma di proposito ritratta la natura fisica, e le

penetri nel midollo per la prima volta. Ma già

Lievi e bianche a la plaga occidentale ¶ Van le

rispecchiata, convenzionale, imitata. Qui la mente non è più

va in Campidoglio: ¶ Scuoto la polve d'una adorazione

strana e bizzarra incantagione la figura d'Enotrio Romano

pubblico ed occupare di là a quel modo la

là a quel modo la critica italiana ed estera

con un numero alto la finezza del gusto, l

l'impeto del sentimento, la profonda maestrìa nel maneggiare

nel maneggiare e signoreggiare la forma, nell'atteggiare il

più delle volte che la mossa originaria viene dal

che farebbe subito correr la mente all'originale, se

parlante, quasi suo malgrado, la propria fisonomia di scrittore

classici, fece per loro la veglia dell'armi e

il Carducci di sempre. La sua italianità o, dirò

italianità o, dirò meglio, la sua toscanità s'erano

bizzaria accusano troppo evidentemente la loro origine e fanno

lo chiazzano qua e là bizzarramente. Sono foglie secche

ed abili scorciatoie, per la via maestra di Parnaso

stile, tocca massimamente tutta la loro azione letteraria in

rovesciò nel suo paese la così detta scuola storica

poi impeto grande contro la letteratura storica e cattolica

piedestallo di porfido ove la venerazione di tutta Germania

illustre Carlo Hillebrand spiace la politica prettamente «giacobina» di

che questo giacobinismo sia la miglior cosa nelle poesie

maggior parte dei casi la opinione di Goethe «poema

noioso» e poi perchè la politica di Carducci non

Carducci non è precisamente la mia, eccettuato il puro

colle ragioni dell'arte, la politica ebbe il gran

cui per solito succede la disperazione o il tedio

o al deserto. Ma la politica entrò probabilmente per

si permetta l'immagine) la grande finestra aperta per

poeta l'aria e la luce, il fremito sano

in sostanza altro che la realtà stessa, secondo ch

ch'egli, il poeta, la coglie, la fa sua

il poeta, la coglie, la fa sua, la innalza

coglie, la fa sua, la innalza e la trasfigura

sua, la innalza e la trasfigura colla potenza della

estro. Così parmi che la intendano anche il Goethe

essendo in questi termini la quistione, come può sentenziarsi

al Carducci bisognerebbe rifare la prova un poco più

in un punto solo, la «canzone della foresta» nel

avreste detto che per la sala alitava d'improvviso

del Wagner) era forse la più calzante obbiezione al

indegnità!) per alcuni bei la squillanti del tenore Vogel

ad una disciplina religiosa. ¶ La pura critica d'arte

fantasma e del Tannhäuser, la quale malgrado le sue

tuffato per lunghe ore là in quel buio mistico

quel teatro mi pareva la Cappella Paolina di Riccardo

quando vennero in pubblico la prima volta, sento che

Esse risentono, e riflettono la stanchezza, l'uggia, la

la stanchezza, l'uggia, la solitudine e il vuoto

vuoto in cui viveva la poesia italiana qualche anno

so io. Fatta però la debita tara al senso

certa; ed è che la poesia accenna da qualche

riapparire della materia poetica, la critica rifà a nuovo

contenta omai di accettare la poesia in sè e

per conto proprio; e la studia parte a parte

risveglio effimero, anche se la primavera annunziata con grida

estate di S. Martino, la storia letteraria del secolo

versi e fu veramente la sua divisa poetica per

giustificare in certo modo la pubblicazione di un carme

debbano mancare, quando vedo la ressa interessata ed equivoca

toscano critico su lodato. ¶ La via nè breve nè

breve nè piana per la quale Giosuè Carducci arrivò

Ma se vorrà slargare la comparazione a tutti e

fondo il Carducci; e la sua figura d'artista

orizzonte della letteratura europea. ¶ La trasformazione o, a parlare

esplicamento modifichi via via la forma e il contenuto

di provare infine che la fede nella forma non

letterarie avevano però fatta la loro buona parte) preferiva

se più avversate per la loro origine oltramontana o

quei giovani portavano tutta la potenza e la sincerità

tutta la potenza e la sincerità dell'animo, tutta

sincerità dell'animo, tutta la sodezza e perseveranza degli

a forzare un poco la nota e a far

che, a parte ora la bontà dei modelli a

scorrendo Les Châtiments o La légende des Siècles chi

l'austera nobiltà e la sana e civile gentilezza

i quarant'anni, che la maggior parte di quelle

venti. Nelle prime, malgrado la disuguaglianza di stile e

parlando in generale, malgrado la relativa perfezione con cui

studio artistico e tutta la industria tecnica del Carducci

a mano a mano la forma si semplifica, si

artifizio e decorazione classica. La locuzione smette di costringere

giri avviluppati delle strofe; la mitologia è più sobria

Carducci esplica in pieno la sua potenza di poeta

e pio Gian de la Bella ¶ Trasse i baroni

suo mal talento verso la luna e un tempo

d'ammiratori, quando, calata la tela sull'ultima parte

i suoi melodrammi e la sua estetica. Non bastava

che riconoscessero per buona la musica del Tannhäuser, bisognava

ce lo prova tutta la sua storia? I veri

vista. Ma Wagner non la intese così. Irritato, infastidito

così. Irritato, infastidito per la guerra, non sempre ragionevole

E che questa sia la loro origine psicologica e

stesso Wagner che ce la racconta in termini chiarissimi

composta in gran parte la musica, ha per titolo

Ecco adunque definiti per la loro origine la forma

per la loro origine la forma e gl'intendimenti

che, deliberato e tranquillo, la rompa colle tradizioni e

e col pubblico: sono la conseguenza manifesta d'uno

insomma tra l'antidoto, la ribellione, la protesta e

l'antidoto, la ribellione, la protesta e la sfida

ribellione, la protesta e la sfida. ¶ Il tempo ha

è divenuto un fatto. La sua Tetralogia sui Nibelungi

Riccardo Wagner ha vinta la più strana e difficile

il posto che aveva la Tragedia presso i Greci

che bisognava anzitutto rialzare la poesia melodrammatica dall'umile

umile posto in cui la lasciavano gli altri maestri

ispecie i nostri italiani. La musica per lui non

presenta in pubblico. È la giusta massima, sulla quale

col disegno polifonico che la riveste. ¶ Ma nella Tetralogia

di melodia e con la melodia ogni movimento ritmico

padrona assoluta e continua la declamazione melopeica: i personaggi

ci si irrita contro la ferrea legge di un

sopprime i Cori per la naturalezza che nol consente

le superi, di quanto la sua polifonia orchestrale può

lei difatti si raccoglie la melodia cacciata dal palcoscenico

volta, toccano il meraviglioso. La ragione di questo si

questo si è, secondo la nuova poetica dell'Autore

tutto il suo sviluppo la «melodia indefinita» protratta a

wagneriana. ¶ Ed io traggo la mia persuasione principalmente dai

le sue Trilogie. Troppa la disparità dei tempi, degli

per quanto ci scaldiamo la testa e il cuore

e il cuore con la così detta «religione dell

sarebbe accettabile solo quando la poesia del dramma fosse

monotonìa divenuta inevitabile per la soppressione di quei potenti

di altrettanto si allarghi la efficacia dell'azione e

e della declamazione scenica. La cosa, guardata così in

effettuabile. Vi si promette la somma di due quantità

Wagner ha tolto loro la soggetta materia: e per

azione e della declamazione. — La prova di Bayreuth ha

Io intendo ed ammiro la Malibran che canta Desdemona

nella nostra letteratura avemmo la riforma di Parini o

certo niuno dirà che la musica teatrale ai nostri

che Wagner vorrebbe imporle. ¶ La Tetralogia dei Nibelungi rimarrà

pensarla internamente come detta la propria ragione, ma stare

nel suo vero punto la questione. Pensò che a

che a districare davvero la scienza dagli impicci teologici

non presumesse di signoreggiare la fede ma si mettesse

conflitto, nè sudditanza. Breve; la scienza per Galileo è

bisognerà pur sempre ritornare. — La sua lunga lettera alla

perchè esse vanno con la natura, che è per

da ridire quà e là sulla sua ermeneutica, e

sulla sua ermeneutica, e la ragione moderna farebbe più

documento in cui per la prima volta si pongono

ne era fatto convertendo la sua autorità in criterio

a vedere per tutta la sua posterità.» L'energia

con esperienze di fatto la contraddizione in cui cadono

l'autorità della ragione, la legittimità e sicurezza della

e sicuramente. Oggi studia la caduta dei gravi, domani

non vede più in là; che per es. le

così mi sembra succedere la esperienza, la quale potrei

sembra succedere la esperienza, la quale potrei dire che

i progressi di tutta la fisica moderna, nè della

stanca mai di ribadire la massima, che bisogna poco

coloro, che voglion fare la capacità umana misura di

possa e sappia operar la natura, dove che all

modestissimo nella scienza; e la modestia sua, in mezzo

in quella smania sistematica la sorgente del male, si

dimostrazione essere vere.» Con la quale risposta al Campanella

allora, per es. se la natura agat consulto, vel

un compiuto sistema filosofico? La domanda è legittima trattandosi

Matematiche). Le vicende e la morte fecero restare inappagato

di processo inquisitivo sta la capitale importanza dell'opera

dell'opera di Galileo, la profonda originalità del suo

colli di Bayreuth. — Tanto la prima che la seconda

Tanto la prima che la seconda volta è avvenuto

inconscia del genio trasformava la tonalità del canto magistrale

nel campo dell'arte. La quale innovazione, ove potesse

Alceste: «Ho voluto restringere la Musica al suo vero

ma cred'egli che la storia del melodramma vorrà

il valore della ispirazione (la quale po' poi è

arte) e confessiamo tutta la litania dei peccati apposti

per ciò che concerne la tanto biasimata tirannìa dei

mille miglia dal rimpiangere la libertà, che si lasciava

ora niuno vorrebbe scrivere la storia della Commedia e

soggetto» che liberamente rimaneggiando la materia comica improntarono tipi

suo Siegfried ov'è la meravigliosa «canzone della foresta

in che modo giustificare la sua ingiustizia e i

strali della sua critica là dove egli scorgeva più

suo dramma musicale come la scimmia a confronto dell

confronto dell'uomo. Esempio: la musica del quart'atto

vita. Anche di recente là a Bayreuth, nel teatro

grado di conoscere ora la debolezza e gli errori

in perpetuo movimento; dunque la terra non può essere

Principio et Uno: «Se la terra, dice, non istà

noi riscontriamo in tutta la scienza di quell'epoca

traviamenti della fantasia; è la filosofia di Leonardo da

contraddizioni più strane. Giambattista La Porta, sottile e giusto

e dice aver trovata la ricetta con cui stregare

quali gli costò, dicono, la vita. (V. Libri. Storia

trova in segni celesti la causa de' fatti civili

e al fine proprio. La fisica stia contenta allo

degli altri fenomeni celesti: la medicina alla cura dei

aspetti; cioè assoluta per la natura finita dell'intelletto

principii di tutte cose: la materia, la forma, gli

tutte cose: la materia, la forma, gli elementi, il

gli elementi, il cielo, la luce; poi passa a

arti ecc; infine prendendo la risalita, Cardano, non senza

e valga a dimostrarlo la sua maggior opera — Instauratio

mo' d'esempio, che la medicina si lanciasse innanzi

chiamato a restaurare davvero la scienza sperimentale ed il

suoi contemporanei, e mettere la scure nella vera radice

allora sconosciuta o derisa; la virtù della modestia, derivata

doveva il riformatore proclamare la divisione delle scienze, rompendo

l'unione gerarchica e la scambievole libertà. ¶ Galileo coll

ultimi pittori barocchi, è la figura di Galileo tra

fasto laborioso dei tempi la semplicità della vecchia Toscana

gli dà noia perfino la squisita ricercatezza del Tasso

e seppe tenersene mondo. ¶ La forma d'unità enciclopedica

altra scienza diasi oltre la filosofia» è costretto infine

infine a concludere che la filosofia serve alla teologia

ci dicono: una è la verità, una dee essere

verità, una dee essere la scienza, e perchè tale

declinato. ¶ Così si concepiva la gerarchia delle scienze nel

Anche in questo caso la vaghezza di una astrazione

una astrazione fa disconoscere la realtà. La verità è

fa disconoscere la realtà. La verità è una, nessun

e gli accordi finali? La storia è ricca di

teme in questa libertà la dissoluzione, mostra di non

s'induce a desiderare la supremazia e il sindacato

pauroso della licenza, invoca la tirannide e vuole inceppate

delle diverse scienze, professando la sua senza guardare a

guidarlo a loro posta: la teologica e la filosofica

posta: la teologica e la filosofica. Come adoperarsi con

forza per tutta Europa. ¶ 3 La Riforma non ebbe fra

traeva alle ultime conseguenze la dottrina del libero esame

parte, e dall'altra la signoria teologica sulle scienze

ripiego, adoperantisi a conciliare la sicurezza della discussione coll

infatti il Pomponazzi predicare la massima, potersi dare verità

bisogno degli animi, chè la voga acquistata da una

veramente Socrate fatta discendere la filosofia dal cielo. Questo

sulla retta via, che la via è sbagliata; svegliare

sbagliata; svegliare in essi la coscienza sempre disgustosa della

lui non ricominciasse subito la corsa vertiginosa de' sistemi

tentarono poi di ricondurre la scienza al buon metodo

essi prese nome: combatterono la presunzione, l'ignoranza e

arditezze innovatrici dell'ingegno, la superstizione di tutti i

fatti meravigliosi. Donde principalmente la bella forma dello scrivere

l'epigramma garbato e la ironia fine, che già

dialogo dei massimi sistemi, la figura di Simplicio mi

dialoghi di Platone. Ma la somiglianza più importante, che

sapere de' suoi tempi la scienza dell'uomo interiore

interiore, Galileo ne trasse la fisica, per opera del

di ripetizione col quale la scienza, come girando sopra

accenno a' tempi migliori. La virilità per le scienze

scienze sperimentali vien dopo la vecchiaia e sorge e

ad udire quella sentenza: la scienza è il metodo

rilevano principalmente due opinioni: la prima, che gli antichi

il metodo sperimentale induttivo; la seconda, che in questa

ignoranza degli antichi sta la vera ed unica cagione

basterebbe egli per decidere la questione guardare alla scienza

Conobbero adunque gli antichi la induzione perchè la praticarono

antichi la induzione perchè la praticarono; e basterebbe l

al suo esempio anteposero la sua autorità e la

la sua autorità e la convertirono in giogo di

novità, che non rompesse la sua lancia impertinente contro

dedurre dalle premesse concessioni la necessaria conclusione... Fra le

sicure maniere di conseguire la verità è l'anteporre

copertamente, non sia contenuta la fallacia, e non essendo

dell'ingegno di Galileo. La prima, che in mezzo

sempre coloro, che più la professano onoratamente. Se Galileo

galileiano fiacco e pauroso. La seconda, e di maggior

profondo. E quale fosse la sua opinione su questo

io mi chiedo: perchè la massima parte degli sperimentatori

poi, invece di seguire la via segnata da lui

lo speculare umano? — E la ragione di questo fatto

necessità, che dovea tiranneggiare la scienza e trascinarla a

deduzione. Senza di ciò la confusione era inevitabile. Mancava

all'ingegno umano come la bussola nautica per orientarsi

e volare, volare finchè la cera non sentisse al

grandioso e ruinoso edifizio. ¶ La più valida prova che

il più delle volte. La scolastica, l'abborrita scolastica

Cosentina, che dovea rigenerare la fisica, ma nei suoi

del metodo, ma come la speculazione comincia a farsi

vieto e bizzarro hanno la scolastica, la teurgia e

bizzarro hanno la scolastica, la teurgia e la divinatoria

scolastica, la teurgia e la divinatoria: in altre è

combattè Tolomeo, e difese la teorica Copernicana; ma si

Sappi di polver tollere ¶ La pietra prezïosa, ¶ E da

grazïosa. ¶ . . . . . . . . . . ¶ Dov'è piana la lettera ¶ Non fare oscura

Ponsard ha subitamente rialzata la fama di Galileo, che

discutere sopra di lui, la sua vita, l'ingegno

noi giova osservare come la grandezza vera abbia essa

concorre a tener viva la fama e lo studio

pochi altri in tutta la storia dello scibile umano

artistica è quasi sempre la critica della scienza o

scienza anteriore e contemporanea. La prima maniera considera i

l'ordine scientifico e la verità storica, pretende universaleggiare

loro cagioni. È questa la critica addottrinata, paziente, minuziosa

eminenti e loro sgombrino la via degli impacci volgari

sulla comune, si è la potenza superiore della facoltà

quale scrutando e giudicando la scienza anteriore e contemporanea

correggono più che altro la forma: gli eminenti rimutano

forma: gli eminenti rimutano la sostanza, e da essa

giganteggia, a nostro avviso, la figura di Galileo Galilei

ingegno critico per cogliere la vera magagna della scienza

energia inventiva per inaugurare la scienza nuova. Vediamo nella

fatti, che si paragonino la fisica del turennese con

qualche effetto particolare. Per la qual cosa egli ha

pel quale fatto solamente la fisica potè costituirsi e

Topotesia si fosse aggiunta la «Cronotesia,» quanti errori e

donde s'era partito! — La Cronotesia è nient'altro

che del mondo esteriore. La forza e importanza critica

questa maniera di cautela, la quale non è altro

anzi tempo nata, che la forza della critica doveva

esprime ancora al vivo la grande illusione dell'antichità

antichità: una volta che la mente umana si volgeva

eracliteo. Ecco ancora perchè la scienza nella antichità assume

e vi si dà la ragione d'ogni cosa

che di tante affermazioni la scienza attuale non una

poniamo l'ipotesi. Direste la certezza allontanarsi dalla mente

mente umana, quanto più la dottrina s'approssima a

pura potenza. Questa è la facoltà critica, che via

slanci di speculazione, o la tranquillità sistematica d'una

s'appaga e perde la fede nella scienza, fino

scienza, fino a negarne la possibilità. Or bene, o

non isconfortato, commisura scrupolosamente la certezza alla evidenza e

costituisce, nell'ordine scientifico, la sua negazione più razionale

baldanza del troppo affermare la mente umana era tratta

impeto di natural reazione, la smania del negare e

l'epoca dei Sofisti. La Sofistica fu una forma

della esistenza si presenta la prima volta all'anima

hanno originata e segretamente la governano. Così il fisiologo

di fondamentale importanza per la filosofia: l'uomo interiore

spiegare ogni cosa, e la sofistica di tutto dubitosa

questo senso va presa la sentenza di Cicerone, avere

disegno, si mette per la Campagna Romana per ritrarre

storia patria, che è la sfida di Barletta, gli

Guicciardini; e cominciai subito la scena della piazza di

od audacia? No; è la ragionevole baldanza di chi

vicende procelloso e bizzarro. «La sua benedetta smania di

diventerà, governata a dovere, la più bella singolarità e

più bella singolarità e la forza più operosa della

questo che per raggiungere la rettitudine della vita e

ostacoli d'ogni fatta. La spontaneità nelle opere d

quella che egli chiama la ginnastica del sacrifizio. «Mi

fu e sarà sempre. La conquista del bene è

è cosa ardua, e la virtù, se non è

Grecia e in Roma la ginnastica del sacrifizio si

s'avvezzavano a soffrire la fame, la sete, il

a soffrire la fame, la sete, il freddo ecc

virtù private e pubbliche. La virtù facile e piana

virtù facile e piana, la virtù in panciolle e

apre raccomandando a noi la più necessaria delle virtù

vocabolo si chiama carattere;26 » la virtù che meno d

ogni altra abbiamo, e la cui mancanza ci procacciò

ammaestrarci e rimbrottarci, egli, la cui vita privata fu

umana e civile dignità, la cui vita pubblica si

di perdere per sempre la speranza di diventare accademico

essere sembrata a noi la nota luminosa del carattere

come sui suoi dipinti, la critica ha omai fatto

a re Manfredi, «sotto la guardia della grave mora

prima di tutte, forse, la grande e rude libertà

memorie che incontratosi per la prima volta col Tommaseo

Monnier. Le prime hanno la data del 1832, le ultime

e poche settimane avanti la morte il Tommaseo poetava

poi scompare anche questa. La frase, la scelta delle

anche questa. La frase, la scelta delle immagini e

quasi sempre a lui la luminosa perspicuità, che è

comporsi amichevolmente, per esempio, la scena in camera tra

il principe russo e la religiosità e l'unzione

e rigira bisognerà risolvere la questione così, senza intolleranze

erotico vapora qua e là assai frequente in mezzo

miei sgardi. E non la forte ¶ Voluttà che, com

colori, ch'io temo la loro memoria tentatrice non

e dell'amore ¶ Parlan là dentro. Oh! le presenti

maniera singolare di concepire la passione amorosa, mistura arditissima

intitolato: Una serva. ¶ Io la credo, a costo di

d'una serva. Egli la vede tra le donne

processionalmente a Fiesole per la festa delle Rogazioni. La

la festa delle Rogazioni. La chiama a sè e

e dietro sua preghiera la confessa. Continuano le visite

Tenerezza innocente inebrïata, ¶ Tese la man ver lui fuori

E fuor con mezza la persona s'erse, ¶ E

le aperte man coprì la faccia, ¶ E, più che

terribili. Finalmente e' trova la forza di prendere un

e il dialogo e la scena che seguono io

o padre mio! — ¶ E la man gli baciava, e

mi perdoni: io son la rea ¶ Che tolsi pace

buono e pio. — ¶ — Tu la rea? — sclamav'egli e

Leopardi, questo poeta amava la Musa «dallo stivaletto serrato

Basta guardare, fra tante, la sua lirica dedicata a

dico: ahi quanti da la ferrea destra di Marte

ferito, ¶ Reggono con mano la cara cervice cadente. ¶ ················ ¶ Con

Al fiero banchetto sedè ¶ La fame del popolo re

senza amor nè pietà, ¶ La sua con le altrui

i sudor; ¶ De' pesci la carne cibò ¶ Che l

che difesa non ha. ¶ La forzano i barbari re

i barbari re, ¶ Forzata la pestan co' piè; ¶ E

scrittore e dell'uomo) la stragrande varietà di argomenti

più nobili e commoventi; la religione ne' suoi misteri

Sabahot all'inno per la guardia civica; la natura

per la guardia civica; la natura infine con tutti

E gli passavano per la mente delle strane visioni

designando con picciol segno la c, la g, la

picciol segno la c, la g, la s, la

la c, la g, la s, la z dolcemente

la g, la s, la z dolcemente pronunziate, dalle

A quest'ultimo lavoro la scienza umana è ancora

l'animo venir meno: la mia ignoranza l'imperizia

che (da parte adesso la questione del loro valore

noi sostituire? A momenti la lirica vera è ridotta

così grave non basti la copia delle cognizioni e

al disotto dell'argomento. La Riforma in Italia non

Il Masi, ripeto, ha la tempra morale e filosofica

Sanctis in Italia, sente la potenza dell'ideale religioso

degli odii teologici, che la storia di tutti i

senso d'umana equità, la quale poggia forse i

e della cultura spingeva la società italiana fuori della

lotta sono oggi mutate. La ragione, la scienza assalgono

oggi mutate. La ragione, la scienza assalgono tutte le

assalto formidabile. Ogni giorno la ragione e la scienza

giorno la ragione e la scienza apprestano l'una

esservi forza contraria che la distrugga. La Riforma ha

contraria che la distrugga. La Riforma ha fatto molto

civiltà. Essa ha trovato la formola del libero esame

o meno ad afforzare la convivenza sociale. — Checchè sia

in ciò che concerne la unità del disegno ragguagliato

titolo del volume. — Tutta la prima parte infatti della

monografia, che è anche la più lunga, discorre di

autonomia italica che erano la potenza del Papa e

di Stato d'allora. ¶ La narrazione dei fatti attinenti

circa venti anni dopo la misera fine di Francesco

figlio Michele Burlamacchi e la sua donna Clara Calandrini

di Lucca, a prendere la via dell'esiglio per

Città di Roma per la felicissima noua della setta

della setta Vgonottiana con la iscrittione posta sopra la

la iscrittione posta sopra la porta della Chiesa di

aiuto perchè abbia compimento la gioia (gloriosam laetitiam!) del

parte del volume, sotto la modesta apparenza d'una

Di questa illustre donna, la cui figura spicca così

di quello che per la parte che prese agli

di assodare in Italia la potenza francese, e resistito

lei, osteggiò in Italia la potenza spagnuola e contro

Papa ed all'Imperatore la loro vittoria. Tornata in

di assicurar alla patria la pace, ai suoi correligionari

sulla Corte di Ferrara, la vita agitatissima dei duchi

I ed Ercole II, la dimora di Calvino in

gravità diplomatica: «quello che là si abbino fatto, da

suo dominio di Montargis: «la quale (Renata) con la

la quale (Renata) con la ostinata sua mala opinione

fanno addirittura una santa. ¶ La storia imparziale si libra