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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Enrico Panzacchi, Raffaello Sanzio da Urbino, 1893

concordanze di «la»

nautoretestoannoconcordanza
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1893
I. ¶ Quando entrai la prima volta nel Panteon
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1893
nel Panteon a visitare la tomba di Raffaello, io
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avesse potuto scrivere per la tomba del pittore d
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parens et moriente mori.„ ¶ La versione suona così: “Qui
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giace Raffaello. Lui vivo, la grande madre delle cose
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nel discorrere, quando per la morte d'un mediocre
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ad Atlante; quando per la morte d'un poeta
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Orfeo, o Zeusi per la morte d'un qualunque
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1893
più, aveva 37 anni, ma la opinione generale gliene attribuiva
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Aggiungete che poco dopo la morte di Raffaello avvenne
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in Roma, e tutta la città ne fu agitata
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si sono spezzate per la morte del pittore d
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come si spezzarono per la morte del Nostro Signore
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di Raffaello; e veggendo la sua ultima opera collocata
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non tralasciano di lamentare la scomparsa del gentile pittore
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elegie di dolore per la scomparsa del grande artista
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del Perugino in Perugia. La verità è che egli
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di un cardinale Gonzaga. conobbe il Mantegna ed
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di ammirarlo in tutta la sua potenza, per cui
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di Francesco Francia bolognese. La maniera di Timoteo si
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quadro che indubbiamente affermi la potenza personale di Raffaello
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Egli lo dipinse per la chiesa di San Francesco
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quadro del Perugino, tanto la imitazione della composizione è
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quella che potremmo chiamare la sua fatalità geniale. Egli
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è destinato, durante tutta la sua carriera artistica, a
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dell'arte sua non la doveva alla natura, bensì
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una sembianza di verità, la quale va subito chiarita
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pensare. Non si dipinge la Disputa del Sacramento nè
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Disputa del Sacramento nè la Madonna di San Sisto
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ha ritratti Raffaello, se la natura non vi ha
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ciò gli sovvenne favorevolissima la fortuna; perchè nel 1503, volgendo
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fortuna; perchè nel 1503, volgendo la stagione di autunno, ebbe
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agevolmente arricchire e affinare la propria cultura d'artista
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artista del suo tempo, la cui anima poteva liberamente
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sua gran massima che la Grazia deve dominare il
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corte, chi non possegga la “Grazia„ in tutte le
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Chi di voi ebbe la bontà di ascoltarmi quando
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questa stessa sala, narrai la vita di Leonardo da
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e con una sconfitta. La vita invece del nostro
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Il giovane pittore lascia la piccola città d'Urbino
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in palma di mano. ¶ La sua giovinezza non dà
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il suo segreto. Vede la Gioconda di Leonardo da
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da Vinci e dipinge la Maddalena Doni; vede le
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della Porta e dipinge la Madonna del Granduca e
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Madonna del Granduca e la Madonna del Baldacchino. Richiamato
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di San Severo e nella parete di un
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eclettico di Raffaello è la Deposizione della croce, che
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tanto tempo ha ornato la galleria Borghese in Roma
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mette anche in mezzo la protezione della Corte d
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più. Forse gli nocque la sua giovinezza inesperta e
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X Roma era diventata la “patria comune„ di tutti
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alla esecuzione del quale la basilica di San Pietro
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indarno si schermiva che la pittura “non era arte
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per noi, buono per la civiltà, chè da quella
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da quella sottomissione uscì la pagina forse più meravigliosa
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un utile strumento per la sua lotta col temuto
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questo giovine venticinquenne: “Dipingimi la vôlta di questa stanza
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dipinge in quattro tondi la Teologia, la Poesia, la
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quattro tondi la Teologia, la Poesia, la Giurisprudenza e
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la Teologia, la Poesia, la Giurisprudenza e l'Astronomia
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a dipingere e completa la Stanza della Segnatura!... Questa
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straordinaria. Non è solo la pagina più insigne nella
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incomunicabile, oltre che per la sua stessa elevatezza trascendente
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dei pittori mediocri avere la forza di appropriarsi in
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diretto, e quindi volgarizzare la maniera del terribile fiorentino
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sua maniera era come la clava d'Ercole, che
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era appunto, o signore, la duplice qualità che distingueva
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con tutti egli se la intendeva, con la sperimentata
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se la intendeva, con la sperimentata famigliarità nella pratica
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li tirava tutti dentro la sua orbita e li
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ossia universale. E mentre la Chiesa voleva un'arte
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parlare a tutta quanta la cattolicità. La Chiesa, dal
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tutta quanta la cattolicità. La Chiesa, dal canto suo
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nel medio evo con la pietà e con la
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la pietà e con la scolastica; ma ora sentiva
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ma ora sentiva che la nuova società, tutta impregnata
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l'arte e con la bellezza.... Questa pittura romana
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è tratto a forzare la voce e il gesto
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marmi, che formano ora la invidiata ricchezza del Vaticano
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e gli umanisti e la Corte e il popolo
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poi l'antico diventa la suprema guida di Raffaello
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a Firenze; e con la guida dell'antico va
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il Papa, aveva dato la commissione! Questo vi spieghi
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quelle di Raffaello scontarono la loro celebrità, venendo esposte
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si aveva per anche la misura piena; voglio dire
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concettista libero e originale. ¶ La Stanza della Segnatura non
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e di figure, tutta la gloria del secondo Rinascimento
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detto che Raffaello dipinse la Poesia, la Teologia, la
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Raffaello dipinse la Poesia, la Teologia, la Filosofia e
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la Poesia, la Teologia, la Filosofia e la Giurisprudenza
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Teologia, la Filosofia e la Giurisprudenza, messe là come
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e la Giurisprudenza, messe come i sommi principii
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simboleggiare l'assidua lotta, la eterna lotta che in
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alla Teologia, Raffaello dipinge La colpa di Adamo, ossia
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di Adamo, ossia tutta la storia della umanità, quando
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Agostino e di Bossuet, la si voglia considerare come
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svolto e completato con la Scuola d'Atene, un
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finalmente alla Teologia corrisponde La Disputa del Sacramento, forse
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forse, anzi senza forse, la più elevata, ideale, bella
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strana! Mentre Raffaello dipingeva la Disputa capitava a Roma
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S'aspettava di trovare la mistica Gerusalemme, invece (a
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anime e doveva rompere la unità spirituale nel mondo
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in una pagina immortale la glorificazione di questo dogma
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solo bastante a riempire la vita di un uomo
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dà niente meno che la missione di risuscitare tutta
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missione di risuscitare tutta la Roma classica, di notare
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impresa! Egli allora, con la meravigliosa agilità del suo
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epoche, che, leggendo oggi la sua relazione, siamo costretti
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il nome: talvolta vediamo la mano, ma si capisce
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riaffermare con qualche opera la sua meravigliosa potenza. E
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di Agostino Chigi dipinge la Galatea, con cui pare
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egli dipinge Santa Cecilia, la bella santa che si
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angeli. Allora egli dipinge la Madonna di San Sisto
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Madonna di San Sisto, la più bella, la più
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Sisto, la più bella, la più trionfale di tutte
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si è detto che la religiosità dell'arte, per
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e controverso. Dove comincia la religiosità dell'arte? Dove
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in grado di giudicare la religiosità, non solo di
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di adorazione, perchè veggo la loro umana bellezza spiritualizzarsi
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in pieno accordo con la nostra coscienza, inquieta e
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ammiriamo anche quando tradiscono la loro inesperienza, perchè ci
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con semplicità e chiarezza la formosità armonica e piena
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da cui fu accompagnata la sua morte. Ma qui
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parole eloquenti ad encomiare la “elevatezza morale„ che rappresentano
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morale„ che rappresentano insieme la vita e le opere
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di Raffaello s'unisce la buona testimonianza nella vita
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e sollecitatore compiacente fra la nostra coscienza e gli
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abbiamo bisogno, o signore! La storia di questa nostra
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bene!... Esso ha fatto la forza dei francesi, degli
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poche settimane fa, aveste la fortuna di sentire dalla