parolescritte
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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Egisto Roggero, Komokokis, 1902

concordanze di «la»

nautoretestoannoconcordanza
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1902
e la gioia, dà la morte più nera la
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1902
la morte più nera la seconda volta. ¶ — Non comprendo
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1902
questa vostra pianta.... come la chiamate.... noi saremmo morti
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1902
si contentò di rispondere la nostra vecchia guida. ¶ Comprendemmo
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1902
creature vegetali. Qua e s’aprivano come delle
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1902
Ad un certo punto la strada parve scostarsi dalle
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1902
alte siepi che nascondevan la vista del di fuori
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1902
degnò rispondere questa volta la nostra poco ciarliera ma
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1902
loro linguaggio mi colpì la straordinaria dolcezza di esso
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1902
fra il giorno e la notte. ¶ — Giacchè è sempre
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1902
forse, non so! ¶ — Finora la nostra curiosa avventura non
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1902
voce, fra noi. Pure la nostra guida, sebbene ci
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1902
bene? – per noi. E la miglior cosa è di
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1902
di devoto saluto verso la meravigliosa apparizione che aveva
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1902
parean velluto cingevan tutta la fantastica città come d
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1902
stelle mattutine.... ¶ — Komokokis – ripetè la nostra guida, con accento
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1902
guida, con accento profondo, – la città della pace perfetta
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1902
bosco vellutato che cingeva la città la città della
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1902
che cingeva la città la città della “pace perfetta
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1902
come s’è detto, la morbidezza e l’apparenza
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1902
Davanti a noi era la prima cinta delle cupolette
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1902
dato comprendere. Qua e fanciulli, altrove donne, bellissime
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1902
neve o leggermente rosei; la terra era cosparsa come
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1902
l’altra. ¶ Qua e s’aprivan nella roccia
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1902
che andavamo salendo verso la sommità della collinetta, come
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1902
di noi si stendeva la valle tutta luminosa nella
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1902
luminosa che ci nascondeva la vôlta smisurata della immane
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1902
sormontata dalla solita cupola, la nostra guida si arrestò
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1902
di attenderlo fuori, sollevò la tenda ed entrò. ¶ Si
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1902
tempo dentro, indi sollevando la tenda ci fe’ cenno
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1902
penetranti, ci guardava fissamente.... ¶ La nostra guida era rimasta
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1902
saluto, si avviò verso la tenda dell’uscita e
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1902
ce lo avea indicato la nostra guida, si volse
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1902
i benvenuti! ¶ — Grazie, risposi, – la vostra allegra cordialità, non
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1902
come, pur accogliendoci amichevolmente, la nostra visita, non certamente
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1902
dirà in poche parole la breve, ma non priva
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1902
in cui abbiamo lasciato la materna superficie terrestre per
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1902
salme.... Pochi hanno avuto la felicità di pervenire quaggiù
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1902
avuto nelle mani.... con la relativa annotazione.... è stato
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1902
Ma del resto, calmatevi, la cosa vi apparirà chiara
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1902
paese, non sia veramente la luce che manchi! ¶ — No
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1902
Il vecchio ci stese la mano: ¶ — Ascoltatemi figliuolo miei
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1902
leghe di profondità sotto la vostra materna superficie terrestre
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1902
fratelli di adozione sono la più pacifica e quieta
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1902
e vi prendo sotto la mia protezione. Ed ora
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1902
uomini.... Dio ha posto la vita da per tutto
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1902
tenebre e silenzio.... Sotto la crosta terrestre, voi lo
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1902
rinserrano. Io che tutta la mia vita – lassù, nel
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1902
stupore. ¶ — La vedi?... è ! dietro gli arbusti... si
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1902
dunque alle creature popolanti la terra? ¶ Era tutto un
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1902
ignota dell’al di ? ¶ Le mie membra eran
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1902
di noi. ¶ — Vogliamo alzare la voce.... chiamarla? – mormorò Edoardo
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1902
chiamarla? – mormorò Edoardo. ¶ E la sua voce, suo malgrado
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1902
fare.... ¶ Edoardo tacque. ¶ Intanto la figura, sempre fra quegli
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1902
arbusti, pareva allontanarsi gradatamente. ¶ La scorgemmo ancora per alcun
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1902
a vôlta, nel quale la nostra zattera, portata dalla
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1902
di grandi boschi – è la vera parola – di bizzarri
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1902
snelle e bellissime, mettevan la loro vivida luce nella
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1902
e di bianche cupolette: la placida distesa si prolungava
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1902
guardai: ¶ — Ma come? ¶ Difatti la corrente spingeva la nostra
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1902
Difatti la corrente spingeva la nostra zattera al largo
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1902
zattera al largo. ¶ — Abbandonando la nostra zattera.... ¶ — A nuoto
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1902
che ho detto – che la nostra presenza faceva fuggire
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1902
spiaggia. ¶ Era deserta. ¶ Sopra la nostra testa pendevan i
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1902
licheni d’argento luminoso. ¶ La sabbia, sotto i nostri
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1902
i nostri piedi, avea la morbidezza d’un velluto
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1902
i nostri piedi continuava la sabbia preziosa e morbida
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1902
stava per esserci rivelato…. ¶ La nostra commozione era dunque
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1902
porta ed Edoardo sollevo la cortina. ¶ Una bianca figura
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1902
Edoardo fe’ una voce. ¶ La figura si volse e
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1902
di cui era fatta la cortina che ho detto
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1902
con l’occhio tutta la persona, meravigliato certamente dalla
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1902
Attese un istante, forse la nostra risposta. ¶ Poi compreso
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1902
Il vecchio abbassò bene la tenda che chiudeva l
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1902
vedrete. Essi contornan Komokokis, la nostra città santa. E
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1902
quali insegnan ai giovani la saviezza e ci consiglian
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1902
ha insegnato a parlare la lingua di Roma, com
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1902
di Roma, com’egli la chiama, e ci ha
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1902
Egli ha insegnato anche la lingua che ora voi
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1902
Egli deve conoscer bene la vostra Terra, ma sembra
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1902
parlava latino, francese, sapeva la storia di Roma – il
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1902
Sì.... ma temo per la quiete de’ nostri giovani
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1902
seguirlo, il vecchio alzò la tenda e uscì. ¶ Noi
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1902
stupore e d’animazione la fantastica flora, – mi viene
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1902
all’effetto che fa la muffa veduta al microscopio
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1902
Tale appariva a noi la flora che ne circondava
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1902
diamanti sprizzanti luce. ¶ Poichè la luce era sempre e
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1902
e da per tutto! La luce era padrona di
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1902
di quel mondo meraviglioso, la luce compenetrava ogni cosa
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1902
una bianchezza abbagliante, come la nostra guida. ¶ I capelli
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1902
Molti di essi avean la testa e il volto
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1902
anche lui volle tentare la prova. ¶ Dopo un istante
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1902
sorgevano da ogni lato. ¶ La nostra guida intanto procedeva
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1902
davanti a noi. ¶ Stesi la mano per abbrancare un
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1902
Kamsiki il quale dà la vita e la gioia
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1902
dà la vita e la gioia, dà la morte
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1902
edotto di quanto avveniva. La cesta ha incontrato le
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1902
di questa pacifica acqua la quale ci sta cullando
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1902
al buio. Poi, lentamente, la mia pupilla ha cominciato
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1902
Oh, è così lontana la terra ormai da noi
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1902
ricco come te.... con la differenza in meno che
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1902
strano viaggio? ¶ — Potrebbe darsi. ¶ La nostra cesta trasformata in
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1902
e d’ora innanzi la chiameremo sempre in tal
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1902
acqua. Dopo qualche istante la carta era lontana da
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1902
fortuna! noi ci muoviamo.... la corrente, per debole che
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1902
parlavamo di morire: con la massima calma e tranquillità
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1902
qualcosa mi dice che la corrente si accentua.... noi
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1902
Intorno a noi era la bianca luce diffusa, mite
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1902
mite ed eguale: sotto la nostra zattera scintillava l
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1902
Un pesce! ¶ — Dove? ¶ — Vedilo che si dilegua! ¶ — È
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1902
Qualche essere vivente divide la nostra sorte in questo
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1902
o di vôlta sopra la nostra testa. ¶ Solo il
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1902
il moto non è la morte.... generalmente è la
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1902
la morte.... generalmente è la vita. Perciò, speriamo. ¶ Lo
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1902
egli continuava: ¶ — Sì, poichè la temperatura è dolcissima quaggiù
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1902
istante egli riprese: ¶ — Eccoti la ragione del fenomeno luminoso
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1902
d’un modesto fiammifero, la fosforescenza del fosforo che
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1902
noi è profondo mistero la vita delle tenebre E
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1902
questi venne a formulare la sua teoria come ogni
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1902
luce,e come tutta la materia sia per propria
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1902
incandescente il rame, turchino la stagno, il piombo ed
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1902
penetrante) e da Odin, la famosa deità Germana. ¶ — Ora
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1902
riprese Edoardo, – che se la corrente ci avvicinerà alle
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1902
color d’oro.... secondo la differente natura cristallina delle
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1902
di dividere, in parte, la tua sensazione. Facciamo una
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1902
letto troppo comodo.... ma la scelta non è a
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1902
Ci accomodammo come potemmo, la testa sulle ginocchia.... e
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1902
sentii scuotere delicatamente e la voce di Edoardo mi
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1902
colpì i miei sguardi. ¶ La nostra zattera scorreva ora
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1902
un atomo di luce. ¶ La scìa che la zattera
131
1902
luce. ¶ La scìa che la zattera lasciava dietro di
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1902
noi.... siamo morti.... che la caduta ci abbia uccisi
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1902
mondo dell’al di , che ci aspetta dopo
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1902
quando tu dormivi! ¶ — Ebbene? ¶ — La mia ragione.... il mio
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1902
Ah no, è stata, la nostra, una rapida illusione
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1902
ancora, titubante e smarrito. ¶ * ¶ La nostra zattera correva sempre
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1902
zattera correva sempre sotto la smagliante vôlta. ¶ Noi intanto
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1902
su nel nostro, avea la più lontana idea. ¶ Come
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1902
detto, man mano che la zattera, portata dalla viva
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1902
e bizzarre creature vegetali. ¶ La zattera si teneva, per
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1902
ci pareva sorvolare sopra la bizzarra flora che gremiva
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1902
bizzarra flora che gremiva la spiaggia. ¶ Edoardo osservava lo
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1902
ponemmo ansiosi a spiare la riva. ¶ — Ah! – gridò Edgardo
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1902
al colmo dello stupore. ¶ — La vedi?... è là! dietro
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1902
cominciare a lasciar scorrere la fune e iniziare in
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1902
iniziare in tal modo la discesa, quando.... ¶ Un rumore
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1902
respiro ansante e finalmente la comparsa sulla porta del
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1902
sì, vi dirò anche la brutta parola! È vero
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1902
E ho veduta tutta la vostra preoccupazione, tutte le
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1902
che ormai è impossibile? la cesta è appena sufficiente
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1902
sospesi inutilmente, e che la torcia si consuma, quindi
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1902
sull’attenti e.... cominciamo la nostra manovra, – dissi. ¶ — Una
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1902
Uno, due, tre.... ¶ E la fune cominciò a scorrere
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1902
fune cominciò a scorrere. ¶ La nostra cesta di vimini
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1902
risuonò sulla nostra testa la voce di Jean Bonnin
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1902
voce di Jean Bonnin. ¶ La discesa avveniva – come eravamo
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1902
di noi buio profondo. ¶ La torcia mandava i suoi
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1902
cenno di affrettare alquanto la discesa, visto che nulla
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1902
l’impediva sinora. ¶ Tirai la cordicella. ¶ Nel fare questo
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1902
Nel fare questo movimento la torcia che tenevo sollevata
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1902
Vedemmo i fili che la componevano disfarsi, scindersi sotto
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1902
il gancio che sosteneva la nostra cesta appeso solamente
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1902
un balzo per afferrare la corda sopra l’irreparabile
164
1902
disastro.... ¶ Troppo tardi. ¶ Sentii la cesta sotto i piedi
165
1902
compagno. ¶ Precipitammo nel vuoto! ¶ La cesta s’era staccata
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1902
era staccata dalla corda, la torcia sfuggita dalle mie
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1902
indescrivibile dello sprofondamento.... ¶ Poi la nostra cesta-navicella ebbe
168
1902
specie di guaina, lungo la superficie umida e viscida
169
1902
e viscida, per cui la nostra prigione di vimini
170
1902
fantastica verso l’abisso.... ¶ La situazione era pur sempre
171
1902
da non lasciar procedere la cesta e noi si
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1902
Giacchè in quel momento la morte prossima, vicinissima, imminente
173
1902
del pensiero di restare , sospesi, per sempre, destinati
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1902
fiotto di sangue ottenebrarmi la mente. Le forze mi
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1902
mormorai. ¶ — Sono io, – rispose la voce di Edoardo. ¶ — Non
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1902
Non so... – mi rispose la voce di Edoardo, – non
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1902
su cui ci sostiene la nostra cesta, trasformata in
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1902
iridescenze di perla.... ¶ Ebbi la forza di abbassare una
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1902
luce?.... – disse Edoardo. ¶ — Sarà la luna, – sussurrai. ¶ — La luna
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1902
Sarà la luna, – sussurrai. ¶ — La luna?... – disse il mio
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1902
che mi offuscavano ancora la mente. ¶ — Perdonami, amico mio
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1902
non riesco a comprendere la fonte. ¶ — Non importa, per
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1902
vortice che ci affretti la fine. ¶ — Quanto dici è
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1902
Dunque, mi sembra che la miglior cosa, sia.... ¶ — Continua
185
1902
del resto troppo larga la scelta. ¶ — Tanto più che
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1902
una vaga idea che la cosa non finirà tragicamente
187
1902
vecchio codice.... le postille.... la scoperta del foglio memoriale
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1902
parte indecifrabile.... il pozzo.... la fiaccola che incendia il
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1902
che incendia il cavo.... la caduta.... quest’acqua cheta
190
1902
comprendere un poco chiaramente la nostra posizione. ¶ — Noi siamo
191
1902
garante. ¶ — Giacchè tu, durante la nostra caduta.... mentre durava
192
1902
momento di sbalordimento durante la caduta precipitosa della nostra
193
1902
era sdruscita qua e , ed io osservando fra
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1902
delicatezza e tolsi tutta la parte della pergamena deteriorata
195
1902
striscia di carta manoscritta. ¶ La svolsi. ¶ Era manoscritta, recente
196
1902
mano che aveva tracciata la famosa postilla che sappiamo
197
1902
L’acqua filtrata attraverso la pergamena l’aveva talmente
198
1902
intelletto. Provi colui che la sorte ha deciso che
199
1902
il più lunga possibile la fune a cui si
200
1902
giorno fra le mani la Cronaca di frate Francesco
201
1902
l’anonimo postillatore mette la sua nota.... ¶ — Ecco qua
202
1902
sì.... è vero, noi la conosciamo tutta, la valle
203
1902
noi la conosciamo tutta, la valle! ma sotto.... ¶ — Cosa
204
1902
Hai ragione. Proseguiamo piuttosto la nostra indagine intuitiva. ¶ — Dici
205
1902
e che sa.... mette la sua nota in margine
206
1902
di frate Francesco.... trova la nota in margine.... e
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1902
documento manoscritto nascosto sotto la pergamena della copertina del
208
1902
che evidentemente dovea contenere la chiara, precisa e totale
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1902
spiegazione del mistero, cioè la rivelazione della mirabile cosa
210
1902
ignoto postillatore. ¶ — E causa la poca prudenza di questo
211
1902
in fondo, malgrado tutta la nostra scoperta, non ne
212
1902
dalle poche parole che la muffa si è compiaciuta
213
1902
Intanto resta assodato che la verità.... ossia il mistero
214
1902
ti pare? ¶ — Chiarissimo. E la fune? ¶ — “Sia lunga, il
215
1902
il più lunga possibile la fune a cui si
216
1902
così.... che non importi la sua conoscenza a tutti
217
1902
nessuno.... seguiamo in questo la scuola dello zio. ¶ — Gelosia
218
1902
cominciammo i preparativi per la famosa discesa nel pozzo
219
1902
che occupava ormai con la sua bizzarra attrazione tutte
220
1902
vecchi e arrugginiti. ¶ Sotto la nicchia si apriva la
221
1902
la nicchia si apriva la bocca del pozzo, rotonda
222
1902
nel pozzo insieme – se la dimensione di questo ce
223
1902
discendere, tenendo e regolando la corda, che dovea essere
224
1902
robusta fune lunghissima. Terminata la prima corda, mediante un
225
1902
Chissà cosa ci riserbava la sorte bizzarra?... ¶ — Non ti
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1902
acciaio!... ¶ Quando essi conobbero la nostra idea di sprofondare
227
1902
troppe parole. ¶ Allora ordinai la navicella (non posso che
228
1902
ne sorvegliai io stesso la costruzione. ¶ Essa aveva il
229
1902
essa a galla. ¶ Aveva la capacità adatta a contenere
230
1902
dovea essere solidamente attaccata la fune di trazione. ¶ Terminata
231
1902
fune di trazione. ¶ Terminata la cesta e verificatane la
232
1902
la cesta e verificatane la solidità, passammo a praticare
233
1902
dimensioni della cesta-navicella. ¶ La bocca fu ampliata gettando
234
1902
ombre misteriose e con la sua nera gola aperta
235
1902
mai decisi di tentare la bizzarra avventura. ¶ * ¶ E il
236
1902
combinati, essi dovean regolar la discesa, rallentarla, accelerarla o
237
1902
tirar subito in su la nostra prigione di vimini
238
1902
vimini. ¶ Tutto era pronto. ¶ La cesta-navicella solidamente assicurata
239
1902
consultando il suo cronometro. ¶ La navicella, solidamente tenuta ferma
240
1902
un dopo l’altro. ¶ La torcia fu accesa. ¶ Stava
241
1902
che tutto nascondeva sotto la sua sporca caligine. Le
242
1902
ad esse si apriva la vastissima sala della biblioteca
243
1902
si apriva nel muro la famosa nicchia di cui
244
1902
cui mi aveva parlato la guida e che formava
245
1902
e che formava appunto la più grande e misteriosa
246
1902
s’è detto, sotto la quale si sprofondava il
247
1902
ne circondava, e data la risuonanza naturale dovuta al
248
1902
Bonnin nostro compagno per la vita ormai, a sentir
249
1902
loquace delle sue impressioni, la nostra parte di castellani
250
1902
esso veramente interessante era la biblioteca fra le cui
251
1902
misteriosamente, altre curiosissime attirarono la nostra attenzione. ¶ La prima
252
1902
attirarono la nostra attenzione. ¶ La prima riguardava il fondatore
253
1902
strana coppia di sposi – la solita coppia dei tanti
254
1902
si sa bene.... ma la leggenda narra che un
255
1902
facesse sparire per sempre la trepida consorte, in un
256
1902
modo barbaro e orrendo. La gettò nel pozzo!... In
257
1902
In quale pozzo poi la poveretta trovasse la crudele
258
1902
poi la poveretta trovasse la crudele sua fine s
259
1902
i pasti, giacchè per la cucina era stato impossibile
260
1902
e in rispetto con la sola loro vista. ¶ Ci
261
1902
colori, efficaci di tutta la loro rozza vivezza, ricche
262
1902
nota al lettore, perchè la vedrà più avanti riprodotta
263
1902
Vagolava dunque nella valle la lontanissima tradizione di uno
264
1902
in quel dannato paese – la Chiesa era stata trasformata
265
1902
dalle colline a rischiarare la valle, invano avea spinto
266
1902
l’avventura – sprofondato durante la notte negli abissi infernali
267
1902
inferno che era rimasta , arida e bruciata, ad
268
1902
e bruciata, ad attestare la grande colpa e la
269
1902
la grande colpa e la collera divina. E quella
270
1902
ove già era stata la povera Chiesa offesa e
271
1902
e rovistando qua e . ¶ Come ho detto, essa
272
1902
mezza pelle, ben conservata la parte anteriore, quella del
273
1902
e sciupata l’altra. ¶ La Cronaca cominciava testualmente così
274
1902
del diluvio, e pigliando la via verso l’Europa
275
1902
prendeva le mosse per la sua storia proprio alle
276
1902
ne’ baratri infernali per la sua sacrilega dedizione al
277
1902
erano certe fitte parole, la maggior parte inintelligibili, fra
278
1902
caratteri moderni, e con la data 187.... queste parole: “Poichè
279
1902
o non potei.” ¶ Seguiva la firma recente dello zio
280
1902
si chiedeva egli perplesso. ¶ La risposta alla nostra viva
281
1902
trovare che potesse soddisfare la viva curiosità che ormai
282
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fatto nascere, doveva darci la chiave, in parte almeno
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circa. Come ho detto, la prima copertina era in
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stato, ma non così la seconda, cioè la detta
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così la seconda, cioè la detta posteriore, la quale
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cioè la detta posteriore, la quale era invece assai
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connesso in quel punto, la quale lo aveva ridotto
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ridotto in tal guisa. ¶ La pergamena era sdruscita qua
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villaggio. ¶ L’ora fresca, la brezza leggera, l’odore
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l’odore silvestre che la profumava, le casette rustiche
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nella roccia viva, incominciava la lunga viottola alpina che
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doveva condurre su per la montagna, sino al Castello
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istrada. ¶ Il cielo, sopra la nostra testa, era limpido
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di venir ad illuminare la nostra alpestre passeggiata. In
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Guardai sotto di me. ¶ La valle era ormai tutta
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era ormai tutta luminosa. La luce d’oro del
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chine, accendendo qua e le casupole, i fitti
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stesso pensiero aveva attraversata la nostra mente. ¶ Peccato! Il
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per troncare, se proprio la cosa era come noi
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nostra illusione. ¶ — Oh! – fece la guida sorridendo, – è addirittura
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Cosa dice, signore? – chiese la guida stupita. ¶ Edoardo appariva
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castellaccio di Saint-Malin? ¶ La guida sorrise. ¶ — Oh, su
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tante cose, signori! ¶ — Sentiamo. ¶ — La prima il luogo bellissimo
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mormorai vôlto ad Edoardo. ¶ La guida che aveva udito
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guida che aveva udito la mia esclamazione, pronta come
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esso.... ¶ — Volentieri, signore, – rispose la guida che aveva parlato
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fatto eremita! ¶ — Sarà.... – borbottò la guida. ¶ E riprese a
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spiritati d’aquilotto…. che la notte, lo dicevano i
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Proprio così. Dicono che la notte guardando in su
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non ti sembra meriti la pena d’aver ereditato
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castello? ¶ — Un giorno.... – proseguì la guida. – un giorno il
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in una camera, dietro la tappezzeria che l’aveva
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aperta pel ritorno, terminata la sua villeggiatura sopra questa
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altre storie ancora, – riprese la buona guida che tante
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i viaggiatori che arrivan non mancano mai di
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stregoni che fanno venir la pelle d’oca a
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d’oca a guardarli.... ¶ — La Biblioteca, forse, – osservai ad
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documenti del Diavolo, – fece la guida convinta, con un
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terrore nella voce. ¶ Intanto la nera massa di Saint
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ormai da noi. ¶ Anche la strada s’era fatta
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passo allegramente, giù per la viuzza tutta in discesa
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suo corso balzellante, con la sua canzoncina d’ogni
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canzoncina d’ogni ora, la grande pace e la
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la grande pace e la grande semplicità di quelle
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dalla piazzetta quieta, che la croce alta, librata nell
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era rapidamente disceso dietro la grigia cerchia di vette
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vette all’orizzonte e la notte era venuta con
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quindi al mattino dopo la scalata al «maniero». ¶ Perciò
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scalata al «maniero». ¶ Perciò la prima nostra cura fu
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cura fu di ordinare la più sontuosa cenetta che
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un pasciuto riposo per la notte. ¶ La cenetta ci
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riposo per la notte. ¶ La cenetta ci fu imbandita
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stuzzicanti capponcini arrostiti formavano la parte punitiva del quadretto
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gli occhi lagrimosi per la voluttà.... ¶ A tanto esempio
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Jean Bonnin, saziato, dette la stura ad un altro
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dal sonno, perfettamente inebetiti, la testa abbandonata sul desco
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Quando la scienza non può arrivare
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si spinge al di cautamente verso le verità
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dànno alle loro fantasie la base di verità scientifiche
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originalità della trovata uniscono la vivezza persuasiva dello stile
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di questo romanzo. Sotto la bizzarria del titolo, Egisto
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pianeta. ¶ “Studiando a fondo la Natura io ho preso
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Campi Elisi, osservando sbadatamente la fiumana animata che venendo
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hai dunque finalmente buscata la tua buona laurea!... ¶ — Ah
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noi giovani stranieri scapati la brillante città. ¶ L’eloquente
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e numerose.... ¶ Qua e gli accordi vellutati di
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Tu ignori ancora certamente la dolorosa perdita da me
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maniero? ¶ — Oh, se sapessi! , sulla vetta delle Alpi
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è tanto odiosa! ¶ — Ahimè la nostra Parigi invernale!... ¶ — Essa
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inebria! ¶ — Allora è deciso. ¶ — La neve, i ghiacciai! il
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ghiacciai! il divino candore, la profonda, misteriosa quiete della
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della montagna! i burroni, la tormenta!... ¶ — E il romantico
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di fare le valigie, la sera stessa, e il
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primo treno partire per la frontiera, diretti alla stazione
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buon dottor Edoardo, con la velocità di centoventi chilometri
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Edoardo mi aveva spiegata la metamorfosi psicologica per cui
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sua positiva realtà, che la Scienza offre a noi
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di qua e di pel mondo, cambiando sempre
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aveva aggiunto modestamente) che la Provvidenza s’era compiaciuta
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i mezzi per soddisfare la morbosa sua irrequietezza.... ¶ Edotti
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certamente presentata per istabilire la direzione definitiva che avrei
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suona perfettamente nuovo!... Io la prendo con entusiasmo! A
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occhi gli sfavillavano per la gioia. ¶ Era veramente un
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di aver trovato finalmente la meta del suo viaggio
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tanto più che, tolta la sua tinta di bizzarra
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me, interrompeva qualche volta la irrompente fiumana del buon
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il quale sorvolava bizzarramente la vocetta squillante del nostro
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posta in alto sopra la nostra testa, io sentiva
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cadenzato mi cullava vieppiù, la vocetta squillante mi titillava
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stranamente, ma senza che la mia mente stanca potesse
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percepirne il senso, e la luce blanda della lampadina
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all’occhiello mi sbarrava la via, quando una voce
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svegliò: ¶ — Su, dormiglione! ¶ E la voce continuò, sempre sullo
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attraversava in quel momento la più splendida zona terrestre
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luce allegra e diffusa: la luce chiara del mattino
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sventolare le tendine sopra la mia testa, ed io
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ed io ne beveva la fragranza sottile ed agreste
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guardava, come me rapito, la scena grandiosa, indimenticabile. ¶ Il
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o minori forze alpinistiche, la lunga gita che doveva
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e si slanciò sopra la sua valigiona di bulgaro
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ad averlo per compagno. ¶ La stazioncina nella quale eravamo
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pazza sua corsa sin . ¶ E il treno si
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ansò, sbuffò, quindi riprese la sua fuga, sparendo ben
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vallata alpina. ¶ Allora attraversammo la saletta d’aspetto della
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dovea agitarsi altrove, oltre la nostra comune di vermiciattoli
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mio corpo (non per la mente) con la fine
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per la mente) con la fine di esso, se
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Dio non volle che la mia caduta segnasse la
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la mia caduta segnasse la fine del mio corpo
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Perdetti i sensi, durante la terribile discesa.... Quando rinvenni
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brava gente? ¶ — Essi ignorano la mia discesa da lassù
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sopra questa parola) ignorare la vostra vita. Fui raccolto
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mi ristorò, m’offrì la sua ospitale capanna e
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troverete d’ora innanzi.... la vostra origine. ¶ — Perchè mai
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allor solo ripeterete, se la coscienza ve lo permetterà
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in potere. ¶ Edoardo tese la mano al vecchio. ¶ — Insomma
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sommato, crediamo meglio conservarci la vostra benevolenza e.... ubbidire
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io, perchè, a dir la verità, comincio a morir
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buon amico Edoardo finì la nostra vita di uomini
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misteriose creature bianche come la neve e tramandanti luce
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molto vasto: almeno, intendo, la parte animata da esseri
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da esseri viventi. Chè, la specie di bassopiano nel
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i quattro villaggi e la città sacra, che faceva
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de’ quali nessun conosceva la fine. ¶ Qualcuno, forse, di
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s’apron qua e , un po’ da per
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nelle viscere della terra. ¶ La plaga abitata, dunque, di
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adatto per calcolarla; nè la struttura delle rocce poteva
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presiedeva a’ loro destini. La loro religione era semplice
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religione era semplice come la loro vita: essi non
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bastava per loro elevare la mente fino a Lui
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e questa era tutta la loro semplice e profonda
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mi spiegava Kalika, – ma la riva del lago, un
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un monticello di sabbia, la quiete della nostra dimora
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ed essi bastano per la semplice, sincera e commovente
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sol si raggiunge con la vita, e che nessun
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voi imparerete che quaggiù la vita animale è ben
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cosa. Qui noi ignoriamo la terribile lotta per la
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la terribile lotta per la vita che sopra la
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la vita che sopra la nostra testa con tanto
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giorno, ora per ora. La vita è facile perchè
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Bene e del Male. ¶ La vita è facile perchè
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di tutte quelle creature. La più comune era una
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me fece ricordare subito la famosa Leconora esculenta, la
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la famosa Leconora esculenta, la strana pianticella che nasce
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forti proprietà alimentari, forma la delizia, e talvolta l
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ch’essa potesse essere la famosa Manna che servì
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ne movesse rimprovero alcuno. ¶ La loro vita così semplificata
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così semplificata quindi per la mancanza della causa principale
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della nostra superficie terrestre: la conquista del cibo, dovea
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nel terzo secolo.... Giacchè la media della loro vita
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dovesse per loro esser la grande unica festa della
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vita. Intendo: unica era la creatura che alla madre
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della giovane creatura. Ricordo la sorpresa mia e di
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di Edoardo!... ¶ E mentre la vaga apparizione, involta nel
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nel candido manto che la faceva sembrare una impalpabile
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attimo che fugge, prolungando la sua vita di fiore
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aumento di popolazione!.... ¶ Anche la morte veniva placida e
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a Dio e amando la sposa e il figliuolo
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terrore o rincrescimento. Era la fine naturale, attesa, conosciuta
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nel suo giovane corpo la sapienza acquistata dal padre
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della nostra civiltà. Ignoravano la scrittura. Non possedevano armi
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cresce, sino a raggiungere la grossezza di un bufalo
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libro cinese?... ¶ Tolta dunque la lotta contro le fiere
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uomini e donne, giacchè la più perfetta eguaglianza di
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accordo e tranquillità, senza la più lontana e imaginabile
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e silenziosi ascoltavano con la più grande attenzione la
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la più grande attenzione la parola del vecchio Sapiente
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insegnava.... che cosa? tutto, la vita, l’amore, la
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la vita, l’amore, la potenza di Dio; un
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mondo dell’al di ci riprendeva veemente, empiendoci
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e profondi sentimenti dovea la nostra anima provare dinanzi
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purifichino e possan acquistare la severità e la calma
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acquistare la severità e la calma atta ad ascoltar
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con il profitto dovuto la parola di Lui. ¶ Ed
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Era un’immensa cupola la cui forma bizzarra, ma
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ma più di tutto la lucida pietra ond’era
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era una immensa stalagmite. La prima impressione era quella
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Una immensa caverna – è la sola parola che render
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di noi, scendeva con la blanda luce una misteriosa
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tutto il nostro essere: la nostra anima, in quel
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E con Dio sentiva la grandiosità del Creato, la
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la grandiosità del Creato, la formidabile potenza della Natura
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grande errore possiede tutti: la stolta fiducia di tutto
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secreti!... ¶ Poveri illusi – gemeva la mia anima – poveri deboli
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musica arcana e lontana, la voce di Kalika, che
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il tempio in tutta la sua lunghezza e per
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opposta da quella per la quale eravamo entrati, ci
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fiore a’ cigli. Anzi la sua completa aridezza ci
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far parola, su per la bizzarra straduzza. ¶ Noi lo
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un non breve tratto, la scena cambiò. ¶ Eravamo sul
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inesprimibile. Sulla nostra testa la grande nebbia diafana di
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paese, ci nascondeva forse la brutta massa delle granitiche
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collina che doveva aver la forma di pan di
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pianura da cui sorgeva. ¶ La piccola piattaforma sopra la
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La piccola piattaforma sopra la quale noi ci trovavamo
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cui presenza dovea inoltrarci la nostra guida, vidi Kalika
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vedete e v’infiammi la fede verso Colui che
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occhi. ¶ Stava per aprire la bocca e comunicare ad
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regno dell’al di – si determinò sicura, in
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determinò sicura, in tutta la sua parvenza reale, ai
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mi è fatica esprimere la misteriosa ed intima essenza
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noi, in atto benigno. ¶ La sua bocca si mosse
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di intensa attenzione con la quale tendeva il volto
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lasciò le nostre mani – la lucidezza dei sensi parve
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anche desiderato poter sentire la sua voce, – mormorò Edoardo
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vostri sensi il vigore, la potenza necessaria. Io, tenendo
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dato, vi ho comunicato la forza, la potenza che
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ho comunicato la forza, la potenza che a me
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Kalika – quando comincierà dunque la vostra fede?... Ciò che
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a darci, in fondo, la spiegazione di tanti fenomeni
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spiritistiche, – disse Edoardo, – ma la sua spiegazione mi persuade
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che questa forza egli la possiede.... e noi non
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loro anime serene con la rivelazione di un altro
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ad esse per compier la prima parte della loro
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usi e li dividerete. La pace che è con
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Kalika s’avviò lungo la straduzza che ripida discendeva
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non lo riconosceva più. ¶ La sua mente, già inclinata
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sincero fratello di Komokokis! ¶ La molteplice, agitata, fantastica e
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lago, mi dette sussultando la cara risposta. ¶ Mi accostai
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il cuore mi batteva. ¶ sotto, seduta presso le