parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Stefano Jossa, La più bella del mondo, 2018

concordanze di «la»

nautoretestoannoconcordanza
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2018
cui si conclude proprio la stanza: ¶ Canzon dirotti, e
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cui si vanta Amore. ¶ La rima «cuore:amore» Milton
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rima «cuore:amore» Milton la riprendeva da una lunghissima
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di una lingua con la rima-chiave della sua
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identificando l’italiano con la lingua dell’amore, secondo
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identificando quella lingua con la sua poesia d’amore
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verrà dopo di lui. ¶ La rima è di solito
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cuore, che significava svincolare la nobiltà d’animo e
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Lentini, di cui riportiamo la prima quartina: ¶ Amore è
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core li dà nutricamento. ¶ La rima non era solo
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medievale, dall’altro valorizzare la nobiltà d’animo di
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due ribellioni: una contro la Chiesa, perché l’amore
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divino, e una contro la nobiltà, perché nobile non
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e parlare d’amore. La rima fonda quindi una
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dire certe cose, naturalmente. ¶ La rima veniva ripresa subito
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e gentil core. Essendo la rima in -ore una
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ore nella lingua italiana, la rima «cuore(core):amore
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per Petrarca e Ariosto. La rima consente, insomma, di
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le parole che presentano la stessa terminazione nel sistema
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versi rimati, per quanto la rima paia spontanea, e
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A parlare, insomma, è la parola attraverso il suono
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prima ancora di chi la sceglie, perché la parola
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chi la sceglie, perché la parola in rima significa
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italiana. Proprio per questo la rima assume il potere
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il potere di definire la dialettica tra il registro
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un rapporto tra significante (la parola che designa) e
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inferno quanto è cacofonica la rima che lo esprime
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di liceo quando cominciavo la sezione sulle forme metriche
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sezione sulle forme metriche. La rima in -ore, come
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fastidio anziché di ammirazione. La rima in azzo, che
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italiano con «cazzo»: siccome la parola proibita porta con
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uso comune e frequente, la rima in -azzo sarà
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indipendentemente dal fatto che la preceda oppure no una
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oppure no una c. ¶ La contesa risale alle origini
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donna da identificare con la sua fisicità, piú spesso
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truovi e fermo de la mente, ¶ che lavi la
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la mente, ¶ che lavi la tua coglia largamente, ¶ a
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amico e corrispondente introduce la possibilità di guardare le
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in preda al delirio. La rima apre dunque lo
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del contenuto altrui attraverso la deformazione del linguaggio con
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Un altro esempio è la tenzone tra due poeti
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zoppicante e sbilenco, invocando la reazione delle Muse di
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co’ tuo gran proemi. ¶ La corrispondenza delle rime rende
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corrispondenza delle rime rende la risposta piú forte e
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antitesi che non nega la contiguità e la variazione
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nega la contiguità e la variazione. La rima favorisce
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contiguità e la variazione. La rima favorisce insomma il
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porti amore? – Ah more! ¶ La rima è non solo
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al vicino Iran durante la guerra russo-afghana cominciata
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o Diva» conclude tanto la frase precedente, in cui
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A cementare il tutto, la rima, politicamente scorretta e
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di significato, «afghani:americani». La lingua diventa il collettore
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e suoni proprio perché la lingua è un luogo
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abbandona anzi del tutto la lingua italiana per dare
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Sessanta, che hanno segnato la storia della musica contemporanea
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perché, come stiamo vedendo, la loro caratteristica principale è
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l’apertura piuttosto che la censura. La lingua, ciascuna
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piuttosto che la censura. La lingua, ciascuna lingua, è
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in cui sembra negare la lingua italiana perché ricorre
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inglese, Battiato dimostra che la lingua è uno spazio
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come sport e bar, la lingua delle canzoni ha
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canzoni ha ormai penetrato la lingua italiana a tal
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musicale e anche linguistico. dove molti critici di
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a woman» che tradisce la sintassi dell’originale «just
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Dylan, e anche sbaglia la citazione, si trova forse
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inglese, ma neanche italiano, la citazione di Dylan può
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ribadiva Claudio Baglioni. Però la rima, perché è della
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nella ripetizione, per cui la ripetizione della parte finale
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critica italiana è che la lingua dei grandi classici
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sensibilità popolare da facilitare la recitazione a memoria da
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impazzito?», Dante replicò con la stessa domanda: «O che
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mie masserizie, gittandole per la via»), Dante rilanciò: «Se
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arte, e tu me la guasti». Avrebbe cioè rispettato
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un asinaio che intervallava la recitazione dei suoi versi
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per far capire che la poesia non è cosa
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del quotidiano, senza capirne la profondità e la qualità
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capirne la profondità e la qualità. Il commento del
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di Sacchetti è inequivocabile: la poesia non si storpia
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della lingua, visto che la poesia non è altro
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potenzialità di una lingua. La poesia va letta bene
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tanto il significato quanto la bellezza. La lingua è
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significato quanto la bellezza. La lingua è bella se
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Il trionfo della rima. ¶ La caratteristica principale, che tutti
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al primo impatto, è la rima, perché è sulla
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si è fondata storicamente la versificazione italiana. La rima
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storicamente la versificazione italiana. La rima appartiene naturalmente a
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bisillabica (o piana) e la straordinaria varietà di soluzioni
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varietà di soluzioni rimiche. La rima piana comprende tutti
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sóno): poiché in italiano la maggior parte delle parole
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vocale non accentata (atona), la frequenza di rime bisillabiche
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che il caso porti la rima», osservava per esempio
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l’Impostore (1714). Di qui la presunta «superiore musicalità della
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italiano sembrava «inventato per la poesia e la musica
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per la poesia e la musica» (invented for the
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molti altri, che lamentavano la monotonia di una lingua
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in italiano per valorizzare la rima «cuore:amore», con
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ha catturati e avrà la loro attenzione. ¶ Al di
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loro attenzione. ¶ Al di degli aspetti inevitabilmente retorici
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come in Cuore, è la cultura: la lingua trasformata
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Cuore, è la cultura: la lingua trasformata in poesia
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potenziali di quella comunità. La cosa funziona proprio perché
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performativa); il secondo riguarda la sua capacità di variazione
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femminile. S’intitola, simmetricamente, La madre de le Sante
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Sante: ¶ Chi vvò cchiede la monna a Ccaterina, ¶ pe
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pe ffasse intenne da la ggente dotta ¶ je toccherebbe
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e ddà ggiú co la cunna e cco la
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la cunna e cco la potta. ¶ Ma nnoantri fijjacci
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cosa, ¶ urinale, fracoscio, ciumachella, ¶ la-gabbia-der-pipino, e
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gabbia-der-pipino, e la-bbrodosa. ¶ E ssi vvòi
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bbrodosa. ¶ E ssi vvòi la scimosa, ¶ chi la chiama
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vvòi la scimosa, ¶ chi la chiama vergogna, e cchi
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entrambi i casi con la straordinaria varietà di termini
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maniera fortissima a determinarne la ricchezza e la vivacità
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determinarne la ricchezza e la vivacità. Attraverso i dialetti
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ma ne andrà valorizzata la mescolanza, la compresenza, la
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andrà valorizzata la mescolanza, la compresenza, la penetrazione nell
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la mescolanza, la compresenza, la penetrazione nell’italiano. ¶ Ma
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altro bel po’ qui. La sua forza sta nel
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il verso (endecasillabo) e la rima (incatenata e alternata
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di creatività, per cui la lingua, attraverso la metafora
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cui la lingua, attraverso la metafora, può attingere diversi
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quello di dimostrare che la lingua può trasformare e
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Il risultato è che la lingua potrà designare, certo
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trasfigurare, modificare e reinventare: la lingua è strumento di
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un carcere minorile siciliano. ¶ La sfida lanciata a Belli
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Burgess, sembra dimostrare proprio la superiore varietà dell’italiano
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può contrapporne solo 35. Ecco la sua traduzione del sonetto
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originale non c’è. La traduzione (che è in
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fra l’originale e la lingua d’arrivo) si
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il luogo comune e la parodia letteraria si confondono
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confondono continuamente, come in La terra dei cachi di
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verso «papaveri e papi, la donna cannolo, una lacrima
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papere di Nilla Pizzi, La donna cannone di Francesco
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accettata nell’uso con la forma italianizzata. ¶ All’estremo
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una singola parola sta la combinazione di una gran
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Battiato, inclusa nell’album La voce del padrone del
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in maschera ¶ avevo già la Luna e Urano nel
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con l’inchiostro blu ¶ la barba col rasoio elettrico
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col rasoio elettrico non la faccio piú ¶ «il mondo
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Cuccurucucu Paloma… ¶ Lady madonna… ¶ La scelta è dovuta al
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dovuta al fatto che la canzone presenta una straordinaria
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portano con sé parole. La canzone si caratterizza per
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e «religione:leone» facilitano la cantabilità e la memorabilità
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facilitano la cantabilità e la memorabilità, come vedremo meglio
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risultato del capitalismo, perché la lingua borghese si era
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strumento di opposizione restava la letteratura, visto che la
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la letteratura, visto che la neonata lingua nazionale non
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e viceversa sempre intersecando la linea media ma senza
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fermarsi su di essa. ¶ La conclusione di Pasolini era
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radicalmente a coincidere con la libertà dell’uomo rispetto
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logica borghese dovrà spezzare la dialettica, duplicandola, cioè facendola
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sua esperienza artistica, proclamando la fuoriuscita dalla lingua borghese
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febbraio 1965 intitolato L’antilingua. La lingua non sta nella
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traducibilità, che vuol dire la sua capacità d’istituire
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di partenza è famosissimo: la storia del brigadiere dei
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dei carabinieri che traduce la testimonianza dell’interrogato che
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in cantina ad accendere la stufa» con «Il sottoscritto
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chiamava «l’antilingua inesistente»: la lingua dei burocrati, appunto
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un «terrore semantico», cioè la paura di nominare le
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mancanza di rapporto con la vita, l’esperienza quotidiana
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su cui si fondava la richiesta di adesione della
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l’antilingua, – Calvino rincarava, – la lingua viene uccisa». Perciò
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rendere chiara e diretta la comunicazione. Faceva anche qui
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succedendo al mio motore. ¶ La tecnologia, secondo Calvino, consentiva
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tal modo si superava la questione dei dialetti come
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in modo da garantire la comunicazione mondiale. A questa
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dovuto esprimere e designare la lingua: la vita è
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e designare la lingua: la vita è davvero una
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ci sarebbe stata tra la lingua dell’uso e
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lingua dell’uso e la lingua della letteratura? Non
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Condivisa sarebbe stata anche la lingua dell’uso proposta
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semplificata da non consentire la possibilità della combinazione e
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conversazione e del lavoro. La lingua della bellezza stava
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della bellezza stava diventando la lingua della pastasciutta? Il
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perciò l’antitesi e la resistenza nei capitoli successivi
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capitoli successivi, per trovare la bellezza in ciò che
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sulla capacità di valorizzare la pluralità di significati del
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di significati del linguaggio, la varietà sarà una delle
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English Dictionary comunica che la piú recente edizione del
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quantità di parole composte). La validità del gioco è
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parole in una lingua». La varietà di una lingua
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base di altri elementi: la disponibilità alla variazione e
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disponibilità alla variazione e la capacità di spostare lo
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non riesce a catturare la loro attenzione. Si può
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professionale, perché ne rifiutano la missione. Tutti i classici
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tra il centro, con la sua buona educazione, i
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il suo potere, e la periferia, col suo degrado
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degrado, il suo abbandono, la sua lotta per la
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la sua lotta per la sopravvivenza e i suoi
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urla contro varie volte la parola che ripete sempre
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l’intento di suscitare la curiosità, e magari stuzzicare
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spezziale ¶ disce Priàpo; e la su’ mojje pene, ¶ seggno
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perché vi coglievano non la semplicità linguistica, ma una
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interpretativa. ¶ Sul piano lessicale la sconfitta manzoniana può essere
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e amalo per tutta la vita», scriveva Edmondo De
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agli adolescenti a studiare la lingua italiana, L’idioma
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il percorso anziché imitarlo. La lingua dell’uso veniva
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come diceva Manzoni, rendeva la lingua un organismo vivente
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fare i conti con la grammatica e con i
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nuovo) del titolo tradiva la militanza nell’attualità del
201
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Villa I Tatti, oppure la sede della New York
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York University a Villa La Pietra, o ancora quella
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che fa spesso sorridere la maggioranza degli italiani, i
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pure giustamente, i toscani. ¶ La lingua media (e dei
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che è stata chiamata «la lingua media» e sul
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Tra il 1941 e il 1942 la rivista «La Ruota», di
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e il 1942 la rivista «La Ruota», di militanza fascista
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Anceschi e Alfonso Gatto. La discussione verteva sulla nascita
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che aveva sostenuto, manzonianamente, la superiorità della lingua dell
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partiva dalla considerazione che la lingua della poesia non
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filologicale senatoconsulto» e perché la lingua s’impara attraverso
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scriveva Gadda, visto che la lingua è totalità e
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2018
che promanano da tutta la universa vita della società
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bianca» a chiunque propugni la varietà della lingua, comprese
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2018
non può accettare che la lingua venga ristretta all
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col risultato d’indebolire la creatività degli artisti della
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espressione e d’intervento. La scelta di una lingua
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non può tollerare, perché «la lingua dell’uso piccolo
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stoviglie […] non può doventare la legge, l’unica legge
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ignorante e vuole imporre la sua regola perché non
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è insomma convinto che la differenza linguistica tra i
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vitalità di una lingua. La lingua che tutti parlano
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geometrie del potatore. Diamo la parola a Gadda, che
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Gadda, che rende sempre la lingua qualcosa di effervescente
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grammatica: ¶ Può darsi che la mania dell’ordine astringa
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astringa taluni a potare la pianta di tutte le
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ad alcuna confraternita potativa. La mia penna è al
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suggere dal loro breviario «la lingua dell’uso», del
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di fabbricanti di bretelle. ¶ La lingua unica dell’uso
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2018
dibattito che caratterizza tutta la modernità, quando si apre
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2018
diritti e delle opportunità? La legge delle statistiche e
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2018
i libri contano per la quantità di copie vendute
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vendute piuttosto che per la qualità dei dibattiti che
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2018
che generano. Ciò impoverisce la lingua, perché nella società
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massa meno è originale la lingua piú facile è
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sentito il rischio che la lingua degli scrittori di
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2018
si proporrà di riaprire la questione della lingua, in
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2018
Pier Paolo Pasolini rilanciava la questione della lingua nazionale
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nuova. ¶ Non era stata la scuola, infatti, col suo
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2018
linguistica degli italiani, ma la televisione, diceva Pasolini nel
241
2018
Dio perché solo con la lingua l’uomo riconquista
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cui si considera realismo la capacità di dare un
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2018
cosa corrisponda un nome: la lingua non designa qualcosa
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in cui lo designa. La tesi di questo capitolo
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2018
nazionale. ¶ Una lingua per la socialità di corte. ¶ Il
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2018
della lingua italiana è la nascita di una grammatica
247
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comune per i commerci, la diplomazia e gli incontri
248
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con espressione tratta da La pietra lunare di Tommaso
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cioè capace di garantire la diffusione e la comunicazione
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garantire la diffusione e la comunicazione, ancorché sconnesso e
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2018
sentissero come lingua collettiva la lingua della poesia anziché
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2018
altrettanto innegabile, come dimostra la cosiddetta questione della lingua
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Bembo, decide di promuovere la lingua di Petrarca e
254
2018
lingua comune degli italiani, la scelta a favore della
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2018
animo umano e costruire la socialità anziché scambiare merci
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merci o codificare comportamenti. La lingua dovrà essere inventata
257
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del Trecento. ¶ Di qui la stranezza per cui una
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2018
un buon italiano, perché la sua lingua italiana dovrà
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2018
appresa anziché naturale. ¶ Se la lingua si deve imparare
260
2018
lingua, ma di rendere la lingua comune: senza il
261
2018
comune: senza il petrarchismo, la lingua non sarebbe stata
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2018
scambio delle parole anziché la pretesa filosofica di rappresentare
263
2018
il proprio progetto linguistico: la polemica contro Dante e
264
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polemica contro Dante e la sua lingua riguarda prima
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2018
dunque paradossalmente democratico: avendo la certezza della regola, tutti
266
2018
parità delle opportunità: eliminata la presunzione dantesca di possedere
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2018
presunzione dantesca di possedere la varietà del mondo, chi
268
2018
mondo, chi vorrà parlare la lingua migliore a disposizione
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2018
un membro della comunità. ¶ La lingua del popolo. ¶ Due
270
2018
e con Bembo, che la costruiva a tavolino. La
271
2018
la costruiva a tavolino. La terza tappa della questione
272
2018
ancora una volta, perché la lingua parlata che Manzoni
273
2018
solo quella lingua non la parlavano affatto tutti gli
274
2018
tutti gli italiani, né la parleranno in seguito, ma
275
2018
culturale, che faceva prevalere la cultura sulla natura, l
276
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quotidianità e dell’improvvisazione. ¶ La stessa scelta del fiorentino
277
2018
Petrarca e del Boccaccio, la lingua toscana è stata
278
2018
commerciante: a lui interessa la lingua come strumento di
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2018
all’invenzione. Vuole allargare la base dei fruitori, certo
280
2018
loro quando s’incontrano. La scelta manzoniana ha del
281
2018
il riferimento ideale è la laica Firenze anziché la
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2018
la laica Firenze anziché la pontificia Roma: la lingua
283
2018
anziché la pontificia Roma: la lingua di Firenze è
284
2018
lingua di Firenze è la lingua della città che
285
2018
Ascoli, segnalava infatti che la naturalità di Manzoni era
286
2018
di cogliere al meglio la discrepanza tra teoria linguistica
287
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dell’«unico uso», quando la ricchezza della lingua sta
288
2018
fin dal 1870, lo conferma: la lingua degli italiani, a
289
2018
paese e a traverso la sua letteratura, dove quasi
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mi s’alzava davanti la reminiscenza d’una lettura
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reminiscenza d’una lettura, la visione d’un fatto
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inizio di interagire con la dimensione letteraria della lingua
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è appunto dove risiede la sua bellezza. ¶ Questo capitolo
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entrare in contatto con la bellezza di una lingua
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proprio quello di conoscerne la storia, l’origine e
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Medioevo si riteneva che la bocca della pantera, dopo
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era abilissima a fuggire. La pantera era dunque il
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un impossibile (adynaton, secondo la retorica), l’oggetto del
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sempre introvabile. ¶ Questa era la situazione della lingua italiana
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di inseguito e irraggiungibile. La lingua in cui il
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Eloquentia (I 16), ammettendo che la lingua di cui sta
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effettivamente in nessun luogo. La lingua proposta da Dante
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avvicinano. Allo stesso modo la lingua italiana non esiste
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d’italianità piú forte: la lingua di cui Dante
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e curiale, perché sarebbe la lingua del palazzo e
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cioè della comunità politica. La lingua porta con sé
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questo modo Dante sancisce la separazione tra la lingua
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sancisce la separazione tra la lingua bella della letteratura
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bella della letteratura e la lingua rozza dell’oralità
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cultura italiana: bella è la lingua che si stacca
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essere capace di parlare: la lingua non servirà a
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a dare agli italiani la possibilità di stare insieme
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piú. ¶ Mettendo in pratica la riflessione teorica nella scrittura
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relazioni fra le cose. La lingua è perciò poesia
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gli spiega colui cui la Bibbia attribuiva l’esperienza
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modo in cui parla la natura lo affida al
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piú sancito dalla rima: la lingua è un piacere
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è un piacere anziché la risposta a delle regole
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noi. Del resto Adamo la lingua, oltre ad averla
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spiegare a Dante che la lingua perfetta voluta da
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voluta da Dio è la facoltà di parlare che
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sistema di regole grammaticali. ¶ La lingua italiana nasce allora
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della Commedia, che è la varietà, al fine di
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della pioggia infernale («pute la terra che questo riceve
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s’indova», Paradiso, XXXIII 137-38), la lingua deve saper dire
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di sentire, nuove parole: la lingua crea e mette
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esprimere situazioni inaudite, come la perfetta compenetrazione nel sentire
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che vuole dire, perché la materia è superiore alla
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olocausto, ¶ qual conveniesi a la grazia novella. ¶ E non
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volta soltanto in tutta la Commedia (hapax, si chiamano
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in tutti», cioè con la lingua interiore delle emozioni
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è stato creato (essendo la creazione, secondo la Bibbia
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essendo la creazione, secondo la Bibbia, un atto linguistico
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il bisogno di sottolineare la propria gratitudine a Dio
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che sancisce non solo la novità della sua esperienza
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mondo in cui vivono. La lingua diventa un corto
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il pensiero e stabilire la comprensione fra gli uomini
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televisivo australiano Abc raccontava la storia di una donna
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si era svegliata con la schiena spezzata e una
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e una mascella fratturata. La frattura e i sedativi
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Rowe non prese bene la cosa: «It makes me
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sono australiana, mica francese»). La nuova condizione le faceva
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sentire di aver perso la sua nazionalità, come se
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un’eremita, senza piú la capacità di esprimersi, comunicare
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e relazionarsi agli altri. ¶ La mia lingua è la
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La mia lingua è la mia patria, hanno detto
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del mio spirito è la mia lingua | e la
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la mia lingua | e la mia patria è laddove
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un paese non mio, la mia lingua è diventata
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mia lingua è diventata la mia vera patria». Sepúlveda
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ma nel 2017 ha riottenuto la cittadinanza cilena dopo trentun
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di Sepúlveda per trovare la patria nella lingua, sostituendo
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politica un’appartenenza culturale. «La mia patria è la
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La mia patria è la lingua portoghese», dichiarò Fernando
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e insulta: come se la lingua avesse un contatto
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intensi (l’amore e la rabbia). La lingua esprimerebbe
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amore e la rabbia). La lingua esprimerebbe allora la
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La lingua esprimerebbe allora la parte piú profonda della
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il motto di tutta la psicanalisi. ¶ La lingua è
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di tutta la psicanalisi. ¶ La lingua è dunque un
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sogni, ma l’immaginazione, la creazione, i fantasmi del
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non ci capirebbero e la lingua resterebbe solo nostra
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ognuno di noi, allora, la lingua piú bella del
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bella del mondo sarà la sua. La bellezza è
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mondo sarà la sua. La bellezza è soggettiva e
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si discute. Però effettivamente la lingua è, nella sua
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come l’uomo o la donna che si è
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di amare per tutta la vita: una compagna cui
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insieme a cui affrontiamo la vita. Per me, e
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di partenza per considerare la lingua italiana «la piú
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considerare la lingua italiana «la piú bella del mondo
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di partenza è certamente la sua letteratura. La bellezza
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certamente la sua letteratura. La bellezza di una lingua
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spazio. Ritenere che sia la piú bella perché è
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piú bella perché è la piú musicale, o la
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la piú musicale, o la piú dolce, o la
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la piú dolce, o la piú intima, non vuol
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e condivisa. Ma identificare la bellezza con delle caratteristiche
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sono espresse significa dare la possibilità della scelta: e
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ciò che si sceglie? ¶ La lingua italiana è prima
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punto che a scuola la lingua s’insegna ancora
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o dalle canzoni). Letteraria, la lingua italiana lo è
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scuola abbiamo sperimentato per la prima volta quella lingua
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media, è indubitabile che la consapevolezza della lingua come
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In entrambi i casi la questione letteraria s’identifica
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piacere, mentale o emotivo. La letteratura è insomma, con
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buone maniere», mantenere correttamente la forchetta e non mettere
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Lo stesso vale per la lingua, che non è
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di tutto regole sociali. La lingua, come la tavola
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sociali. La lingua, come la tavola, ci chiede di
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prestigio, potere e influenza. La lingua, consapevolmente usata, diventa
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esclusione, che implica anche la dialettica, molto discussa dai
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norma e uso, cioè la lingua cosí come la
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la lingua cosí come la descrive la grammatica e
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cosí come la descrive la grammatica e la lingua
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descrive la grammatica e la lingua come effettivamente la
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la lingua come effettivamente la si parla e scrive
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un fondamento di realtà la storia di Roberto d
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tutto addosso. «Dante, prendendo la carne, et al petto
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per li panni se la fregava; così il vino
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in capo di taula». ¶ La lezione non è troppo
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suo senno e virtú». ¶ La storia non risale al
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a Giovanni Papini, che la inserí nel suo Dante
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che ai poeti interessa la parola piuttosto che l
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ospite per colpevole distrazione la prima volta, la seconda
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distrazione la prima volta, la seconda non esita ad
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non esita ad accettare la lezione di quell’uomo
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e lezione di comportamento. La tavola allora, per quanto
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quando entra in gioco la lingua, che è veicolo
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conversazione, comunicazione e insegnamento. La lingua ha quindi un
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degli avversari, prevenendole: studiare la propria lingua è una
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argomenti piuttosto retorici come la presunta bellezza della lingua
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bellezza della lingua o la sua ancor piú presunta
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inferiorità» e «stigmatizzazione sociale». ¶ La prima obiezione era attribuita
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culturale nella convinzione che la lingua sia qualcosa di
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c’è di studiare la lingua? La lingua si
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di studiare la lingua? La lingua si sa». La
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La lingua si sa». La risposta di De Amicis
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le proprie mancanze: «confessi la verità, molte cose ella
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un impaccio». Chi rivendica la naturalità della lingua, rifiuta
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naturalità della lingua, rifiuta la complessità e la varietà
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rifiuta la complessità e la varietà, resta fermo alle
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ad andare al di di sé stesso e
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parte ancora oggi, che la cultura valga di piú
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chi credesse di saper la botanica perché conosce i
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terrazzino». Il preconcetto contro la cultura della strada, contrapposta
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come vedremo tra poco. ¶ La seconda obiezione era attribuita
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a chi dice che la lingua è fatto esteriore
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le occorre di parlar la prima volta con una
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le preme d’acquistarsi la stima e la simpatia
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acquistarsi la stima e la simpatia, ella stessa, sempre
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i periodi con garbo!» La lingua è un biglietto
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alla porta», per commentare la rabbia sociale che avrebbe
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una scelta politica: «È la figura retorica piú democratica
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un concetto difficile». ¶ Spiegare la metafora. ¶ Gli eccessi della
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Eugenio Montale a trasformare la metafora in similitudine: invece
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il compito d’interpretare la metafora, Montale la spiega
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interpretare la metafora, Montale la spiega. Lo fa inserendo
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un «come». Per 12 versi la poesia Meriggiare pallido e
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del suolo o su la veccia ¶ spiar le file
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parlando della vita, distruggendo la metafora come tale e
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meraviglia ¶ com’è tutta la vita e il suo
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il gusto d’interpretare la metafora? Non poteva concludere
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metafora? Non poteva concludere la poesia all’ottavo verso
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Il punto è che la metafora è una conseguenza
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conseguenza dell’esperienza anziché la sua definizione: a differenza
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fuori da sé stesse, la metafora della poesia moderna
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significato. In questo modo, la metafora non nasconde, ma
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nasconde, ma «abbaglia»; e la «meraviglia» che provoca non
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eccessi criptici della tradizione, la metafora è essa stessa
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un articolo pubblicato su «la Repubblica» del 3 maggio 2007 Roberto
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per inculare le mosche». ¶ La seconda espressione è una
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designa un gesto inutile: la sevizia di un insetto
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insetto, che diventa, sciolta la metafora, tortura del lettore
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tortura del lettore. Tra la grande letteratura e la
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la grande letteratura e la letteratura di piccolo cabotaggio
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ed europea: quella tra la letteratura di cose e
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letteratura di cose e la letteratura di parole. A
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parole. A lui interessa la prima, che aggredisce la
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la prima, che aggredisce la realtà, per invaderla e
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invaderla e corroderla, mentre la seconda gli sembra gioco
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bella storia: «mi interessa la letteratura piú simile al
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elementi ciascuna), in cui la letteratura di cose è
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che incide su chi la subisce, «morso di vipera
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morso di vipera», e la letteratura di parole è
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trasognati, «acquarello di fantasie». La letteratura di cose, però
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bisogno di parole, perché la letteratura è sempre fatta
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il reale, «sentendo necessaria la bellezza di narrarlo e
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camorra. Un corpo è la città di Napoli, che
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Gomorra: le armi sono «la carne della violenza» e
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carne della violenza» e la ragione della loro diffusione
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tutto il territorio». Ma la metafora arriva fino alle
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e piú comprensibilmente, usano la metafora: «i colpi di
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anni dopo, in ZeroZeroZero, la metafora fisica serve a
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proiettili sulle vetrine: «percorrevo la superficie liscia in modo
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raccontiamo. Non esiste, insomma, la lingua delle cose, di
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appunto, parole è probabilmente la prima presa di coscienza
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qui quanto sia importante la letteratura ai fini di
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per un tratto caratteristico: la sua attenzione al bello
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ha coinciso soprattutto con la forza della passione, che
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è per eccellenza anche la voce, col risultato che
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voce, col risultato che la metafora coglie perfettamente il
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e l’usignolo. ¶ È «la piú luminosa e, perché
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tra le figure retoriche, la metafora, anche per Giambattista
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che nella Scienza nuova la celebra «quando alle cose
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Di metafore è piena la lingua che parliamo ogni
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il loro linguaggio e la loro lettura del mondo
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di aiuto, quando mettiamo «la pulce nell’orecchio». Diversamente
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si parlerà di «tirare la corda», e se ci
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mosca bianca» una rarità. La settimana è «bianca» quando
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quando porta l’amore, la cronaca è «rosa» se
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è associato alla negatività: la «pecora nera» è chi
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aggettivo «virale» per designare la diffusione rapidissima, per contagio
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rapidissima, per contagio, come la trasmissione di un virus
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di una situazione è la «punta dell’iceberg». Se
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Se l’allenatore «imbavaglia» la squadra, o il leader
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alla comunicazione sui social: la metafora garantisce un corto
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come «le banche rialzano la testa» indica una ripresa
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d’indignazione, percependo tutta la gravità della cosa. «Abbiamo
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reagire. Lo sport è la fonte delle metafore piú