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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, Il disprezzo, 1954

concordanze di «la»

nautoretestoannoconcordanza
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1954
ebbene la ipotecherò o la venderò... Insomma io non
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1954
una franchezza nuova, aspettando la risposta. Ella tacque un
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passare nei suoi occhi la luce di una rapida
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1954
non posso dormire con la finestra aperta ho bisogno
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1954
offrii di dormire con la finestra chiusa». ¶ «Beh», ella
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1954
e desidera soltanto che la cosa sia lesta... ecco
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1954
furore erotico, tutto fuorché la tenerezza e l’abbandono
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1954
Dissi, disperato, comprendendo che la spiegazione che avevo voluto
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1954
e l’altra no, la bocca non era più
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1954
le ripugnava o verso la quale non si sentiva
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1954
subitaneo slancio di tutta la persona ella mi gettò
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1954
meno che in passato». La sua bocca mi fiatava
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1954
che ella mi passava la mano sulla fronte, sulle
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1954
sul capo, e attirava la mia testa contro il
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1954
un po’, quindi udii la sua voce che arrischiava
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1954
in quel momento, con la guancia contro il suo
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1954
contro il suo petto, la sua mano sulla mia
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1954
sia pure ammettendone soltanto la possibilità, potesse davvero verificarsi
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1954
possibilità, potesse davvero verificarsi. La udii dire, alla fine
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1954
sbagli». ¶ Mi venne quasi la speranza che ella non
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1954
abbandonò ad un tratto la presa e sussurrò: «Baciami
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1954
vuoi?». ¶ Mi rialzai e la guardai un momento prima
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1954
ero rimasto seduto, attraverso la porta aperta, la vidi
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1954
attraverso la porta aperta, la vidi staccare il ricevitore
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1954
appuntamento di Battista: ormai la sua presenza come le
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1954
arredate con mobili utilitari; dove, un tempo, erano
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1954
di buon successo commerciale. La sua società, modestamente intitolata
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1954
vuoto gli occhi che la noia e l’assenza
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1954
come, del resto, tutta la mia vita. In seguito
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1954
a strappare ad Emilia la verità, di sospendere il
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1954
sottolineato in qualche modo la mia disperazione e al
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1954
e al tempo stesso la mia volontà fermissima di
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1954
lo sarei più stato: la prima fase, quella del
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1954
questa mia scoperta, rivolgere la mente ad un nuovo
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1954
dire che, appena posata la questione, fui colpito da
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1954
sperando di chiarire con la ragione ciò che il
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1954
distrazioni, ossia il cinema, la passeggiata, la cena al
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1954
il cinema, la passeggiata, la cena al ristorante, dipendeva
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1954
esclusivamente da me. Certamente la sua vita era stata
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1954
era affatto diminuita con la diminuzione del suo sentimento
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1954
lo meno di avviare la mia sostituzione: come in
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1954
di persona che abbia la vocazione della fedeltà e
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1954
un altro uomo. Io la conoscevo o credevo di
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1954
faticosa; e poi per la sua quasi completa mancanza
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1954
e per giunta con la brutalità inconsapevolmente crudele propria
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1954
in simili circostanze. No, la sua freddezza verso di
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1954
Battista; tuttavia, anche per la mia ripugnanza a chiamare
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1954
e gambe corte: donde la somiglianza con una grossa
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1954
questo pensiero mi attraversò la mente: “E io non
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1954
sposi qualsiasi che sbaciucchiano la loro prole... esattamente, appunto
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1954
senso di insofferenza per la scena affettuosa a cui
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1954
mi accompagnò alla porta, la pipa tra i denti
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1954
tra i denti. Ebbi la sensazione che il mio
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1954
avesse stupito e scandalizzato la moglie la quale, forse
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1954
e scandalizzato la moglie la quale, forse, si aspettava
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1954
amore materno. ¶ CAPITOLO SETTIMO ¶ La seconda sceneggiatura cominciava alle
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1954
da Emilia, a rifiutare la seconda sceneggiatura di Battista
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1954
Battista; ma tanto meglio. La verità, qualunque essa fosse
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1954
e vile condizione, tra la menzogna e la compassione
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1954
tra la menzogna e la compassione di me stesso
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1954
mia strada, mi riprese la perplessità: Emilia non era
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1954
un momento ebbi quasi la tentazione di allontanarmi e
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1954
per rientrare in casa; la telefonata di Battista, appunto
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1954
affatto sicuro di accettare la nuova proposta di Battista
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1954
nessun’altra per tutta la mia vita. Emilia, però
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1954
se accettavo di discutere la proposta o no. Ora
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1954
spiegazione con Emilia dipendeva la sorte del nuovo lavorò
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1954
bottone. L’ascensore riprese la salita. ¶ Una volta sul
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1954
entravo in casa, chiudevo la porta, passavo nella sala
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1954
non aveva mangiato con la madre; insomma, mi aveva
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1954
dopo un momento, sfogliando la rivista, senza guardarmi: «E
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1954
me». Intanto Emilia, con la solita indolenza, mi diceva
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1954
del capezzale e sentii la mia risoluzione affermarsi: era
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1954
era finita, avrei rifiutato la sceneggiatura e poi avrei
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1954
domestica che oggi ha la sua giornata di libertà
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1954
giornata di libertà!...», incominciò la donna stupita. In questo
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1954
telefono e, al di della porta che era
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1954
alzò dal sofà, attraversò la stanza a testa bassa
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1954
Io mi allontanai verso la sala di soggiorno, e
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1954
per ingiungermi di chiudere la porta. Così feci; quindi
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1954
sue conversazioni telefoniche con la madre erano sempre molto
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1954
e pareva averne fatto la sua confidente. Finalmente, la
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1954
la sua confidente. Finalmente, la porta si aprì ed
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1954
vedere se avevo detto la verità?», ella proseguì, «per
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se era vero che la mamma mi aveva veramente
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darsi che questa sia la ragione». ¶ «Beh, ti prego
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1954
mai più... io dico la verità... e non ho
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1954
essere disperato: avevo avuto la dimostrazione che Emilia non
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1954
il dubbio, o meglio, la speranza di aver dato
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1954
occhi nel vuoto. Quindi la porta si aprì ed
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1954
di me e riprese la rivista. Dissi allora senza
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1954
contento, no?», mi giunse la sua voce tranquilla.. ¶ «Con
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1954
per me perché se la faccio, ne farò poi
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1954
Ella domandò finalmente, con la voce sospesa di chi
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1954
Ella aveva in mano la rivista, ma come mi
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1954
Quanto alla casa... ebbene la ipotecherò o la venderò
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1954
così, dopo aver finito la sceneggiatura». ¶ Dissi rassegnato: «Se
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1954
ci sto». ¶ «Andiamo di , allora... credo che mia
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1954
ed io abbiamo finito la sceneggiatura... ora si beve
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1954
al successo del film». ¶ La signora Pasetti si alzò
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1954
per me, Gino», avvertì la signora Pasetti, «lo sai
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1954
di legno sabbiato con la stoffa a fiorami, davanti
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1954
di mattoni rossi; e la signora Pasetti sedette dall
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potevo che guardare, perché la signora Pasetti non pareva
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1954
Pasetti non pareva sentire la necessità di rivolgermi la
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1954
la necessità di rivolgermi la parola. Stava seduta davanti
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1954
Pasetti si permettesse spesso la bevanda che si accingeva
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1954
per parlare: «Abbiamo terminato la sceneggiatura, finalmente!». ¶ La signora
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1954
terminato la sceneggiatura, finalmente!». ¶ La signora Pasetti rispose, senza
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accettato di farlo». ¶ «Conosce la storia?». ¶ «Sì, Gino me
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1954
feci per avviarmi verso la porta. Pasetti soggiunse: «Il
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1954
qui... ho fatto mettere la comunicazione». ¶ Il telefono, infatti
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1954
il ricevitore e udii la voce di Emilia che
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1954
tardi, arrivederci». ¶ Ella tolse la comunicazione e io mi
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1954
probabilmente perché avevo pregustato la gioia di annunziare ad
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1954
annunziare ad Emilia che la sceneggiatura era finita. Forse
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1954
trasferiva dentro lo shaker. La signora Pasetti, al solito
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si apprestava a versare la bevanda dentro i bicchieri
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1954
poco di cocktail, secondo la raccomandazione della moglie. Prendemmo
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1954
fiato il mio bicchiere. La signora Pasetti bevve a
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1954
cucina che cosa fa la cuoca con permesso». ¶ Ella
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1954
infelicità e bevevo con la speranza di farmelo passare
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1954
e ricordai allora che la prima stilettata di quel
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1954
poco prima al telefono la voce di Emilia, così
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1954
di lì a poco la signora Pasetti si affacciò
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1954
nella sala da pranzo. ¶ La sala da pranzo di
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1954
questa stanzetta minuscola che la tavola ingombrava quasi per
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1954
per intero così che la cameriera, girandoci attorno col
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1954
e in silenzio. Poi la domestica cambiò i piatti
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1954
e io, per avviare la conversazione, mossi non so
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1954
Egli mi rispose con la solita voce fredda, precisa
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e meschina, in cui la modestia e la mancanza
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1954
cui la modestia e la mancanza di immaginazione parevano
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1954
parevano ispirare non soltanto la scelta delle parole, ma
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1954
finisce sempre per trovare la donna che lo apprezza
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1954
ho già detto, nonostante la sua mediocrità, nutrivo una
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1954
con il viso, e la signora Pasetti, sollecita, mi
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1954
domandò se, per caso, la carne che stavo mangiando
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1954
stavo mangiando fosse dura. La rassicurai: la carne non
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1954
fosse dura. La rassicurai: la carne non era dura
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1954
che io avrei trovato la forza di separarmi da
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1954
a un fatto che la mia mente considerava ormai
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1954
Come Dio volle, finalmente, la colazione finì. Passammo di
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1954
proprio in quel momento, la bambina maggiore di Pasetti
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1954
che, per variare secondo la qualità e il genere
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1954
che accettare o rifiutare la sceneggiatura che gli viene
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1954
ma una volta accettata la sceneggiatura non può in
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1954
che, secondo le simpatie, la convenienza o il capriccio
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1954
sera, sposando e fondendo la propria intelligenza, la propria
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1954
fondendo la propria intelligenza, la propria sensibilità e il
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1954
tre mesi che dura la sceneggiatura, una fittizia e
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1954
ha per solo scopo la fattura del film e
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1954
della peggiore specie, ossia la più stancante, snervante e
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1954
mattino, ché così vuole la brevità del tempo concesso
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restìa. E, in verità, la maniera meccanica e abitudinaria
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1954
meccanica e abitudinaria con la quale si fabbrica la
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1954
la quale si fabbrica la sceneggiatura rassomiglia forte ad
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1954
improvvisamente il coraggio e la volontà mi abbandonarono e
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1954
cui ho parlato finora. La giornata, fin dal mio
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1954
pensato stanotte? Hai trovato la soluzione?», provavo un senso
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1954
e amara contraddizione, nonostante la mia ripugnanza, non riuscivo
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1954
compagni. Ebbene, con tutta la mia impazienza e il
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1954
mi facessi avanti con la mia soluzione. E io
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1954
il mio scrupolo e la mia facondia, non mi
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1954
con subitanea ispirazione fornivo la soluzione. Non ero spinto
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1954
avevo già sospettato me la faceva evitare e anche
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1954
discorsi indifferenti, casuali, evasivi; la notte, ogni tanto, l
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1954
stesso, fin da allora, la situazione in cui mi
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1954
attesa, i giorni passavano. ¶ La sceneggiatura che facevo per
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1954
più. Confesso che, nonostante la mia crescente ripugnanza per
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1954
pensai, d’istinto, furono la casa e il denaro
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1954
per i personaggi e la storia di quel film
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1954
invenzione. Mancavano, per ultimare la sceneggiatura, non più di
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1954
da principio ad impostare la discussione nella maniera giusta
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1954
ore, ci accorgemmo che la sceneggiatura era davvero finita
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1954
gite in montagna, quando la meta di cui ormai
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1954
qui». Io scrissi allora la parola «Fine» in fondo
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1954
tavolino sul quale giaceva la cartella della sceneggiatura, ormai
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1954
alla rupe per raggiungere la quale hanno durato tanta
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1954
artista. Egli aveva circa la mia età; ma, come
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1954
i cavalli che sentono la stalla... io ero sicuro
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1954
ore l’abbiamo sbrigata... la prospettiva, eh, di incassare
183
1954
mi era antipatico, nonostante la sua mediocrità e la
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1954
la sua mediocrità e la sua quasi incredibile ottusità
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1954
Già, l’hai detta la verità: la prospettiva di
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1954
hai detta la verità: la prospettiva di incassare». ¶ Egli
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1954
sigaretta: «Ma non considerare la partita finita... abbiamo fatto
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1954
l’adulazione alla riserva, la preghiera al comando; e
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1954
un buon regista, poiché la regia consiste per due
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1954
tu fammi pagare tutta la rata e io ti
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1954
le donne... per loro la casa è molto importante
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1954
dato occasione di sfoggiare la sua autorità e lui
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1954
petto e che io la sopravanzavo con tutte le
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1954
e di forma severa: la bocca carnosa, fresca, ridente
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1954
qual motivo, forse per la snellezza flessuosa della vita
196
1954
di dignità; forse per la baldanza e forza giovanile
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1954
al salotto, e io la seguivo con gli occhi
198
1954
dolorosa al pensiero che la nostra intimità fosse, senza
199
1954
da me. Adesso, per la prima volta, mi accorgevo
200
1954
nel suo andirivieni per la stanza. Mi sporsi con
201
1954
so perché, adesso avevo la gola stretta da un
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1954
affatto cambiata... sono sempre la stessa». ¶ «Una volta mi
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1954
genere... ma perché non la smetti di tormentarmi in
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1954
suo corpo; e io la desideravo e mi pareva
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1954
letto... è tardi». ¶ Non la intendevo in questo modo
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1954
le due mani, sotto la vita, là dove il
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1954
mani, sotto la vita, dove il busto si
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1954
letto, le mani riunite, la testa china. Poi mi
209
1954
mi giunse di nuovo la sua voce: «Allora, se
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1954
vuoi?». ¶ Dissi, senza alzare la testa: «Sì, lo voglio
211
1954
Non era vero, non la desideravo più, ormai, ma
212
1954
Va bene», e poi la udii camminare per la
213
1954
la udii camminare per la stanza girando intorno il
214
1954
aveva che da togliersi la camicia, pensai, e mi
215
1954
della favola allorché pronunziata la parola magica, vede la
216
1954
la parola magica, vede la porta della caverna spalancarsi
217
1954
le mani in grembo, la testa curva. Sentii, dopo
218
1954
rapita. Accade talvolta, quando la mente è distratta da
219
1954
dove e poi, cessata la distrazione, di cercarlo invano
220
1954
Tutto ad un tratto, la sensazione che ormai si
221
1954
io a dormire di ... tu rimani qui»; e
222
1954
le lenzuola rovesciate e la camicia di Emilia distesa
223
1954
posato in terra e la vestaglia che aveva disposto
224
1954
un braccio girato sotto la nuca, la testa rivolta
225
1954
girato sotto la nuca, la testa rivolta verso di
226
1954
coprire il pube con la mano. Questa volta, come
227
1954
pensai, non era più la prostituta, era già un
228
1954
dimenticanza contribuisse anche Emilia la quale, alcuni giorni dopo
229
1954
che aveva già suscitato la mia rivolta; ma, come
230
1954
mi era sembrato intollerabile la prima sera, qualche giorno
231
1954
terreno sdrucciolevole in cui la freddezza del giorno prima
232
1954
se preferivo non pormi la questione del nostro amore
233
1954
altra cosa faceva invece la spia al mio cuore
234
1954
il suo significato e la sua giustificazione e acquistava
235
1954
e con il regista, la sceneggiatura ossia il canovaccio
236
1954
della macchina da presa. La sceneggiatura è, dunque, al
237
1954
e regía. Ora, sebbene la parte dello sceneggiatore nel
238
1954
film, non ha poi la consolazione di sapere che
239
1954
altri; e che, sebbene la fortuna del film dipenda
240
1954
non rimane che godersi la vita, se ne è
241
1954
il denaro necessario. Tuttavia la sua serenità e soddisfazione
242
1954
vedevo come un giovane la cui magrezza, miopia, nervosità
243
1954
vestire testimoniavano in anticipo la gloria letteraria alla quale
244
1954
in quel tempo, sotto la pressione di quelle crudeli
245
1954
moglie, per non turbarla, la propria ansietà; correva tutto
246
1954
tutto il giorno per la città cercando lavoro e
247
1954
non trovandone; si svegliava la notte di soprassalto pensando
248
1954
avevo invece sposato, per la sua bellezza, una dattilografa
249
1954
dalla quale proveniva. Con la prima avrei potuto affrontare
250
1954
seconda dovevo invece procurare la casa dei suoi sogni
251
1954
giorni difficili, sentivo che la mia irritazione e la
252
1954
la mia irritazione e la mia insofferenza della povertà
253
1954
soltanto quella che colpiva la mia persona, ma anche
254
1954
e riflessioni disinteressate, attraverso la piega dei miei pensieri
255
1954
prendevano sempre e irresistibilmente la stessa direzione; attraverso i
256
1954
l’odio in amore, la paura in coraggio; ma
257
1954
a tanti, di aver la borsa vuota per sognare
258
1954
borsa vuota per sognare la palingenesi dell’umanità?». Ma
259
1954
col tempo. Ma ormai la cosa era fatta, ero
260
1954
appartamento troppo costoso. E la cosa finì lì. ¶ Finalmente
261
1954
belle proporzioni. Il bagno, la cucina, lo stanzino della
262
1954
di cui, qua e , dove gli alberi si
263
1954
ricordo soltanto che verso la mezzanotte stavo ritto nel
264
1954
e togliendomi pian piano la cravatta. Tutto ad un
265
1954
guanciale e avviarsi verso la porta della sala di
266
1954
muovermi. Sempre nello specchio, la vidi fermarsi sulla soglia
267
1954
sul divano-letto, di ?». ¶ «Per stanotte?», pronunziai sbalordito
268
1954
in fretta; «a dirti la verità desideravo una casa
269
1954
per questo... Non ce la faccio più a dormire
270
1954
più a dormire con la finestra aperta, come piace
271
1954
riaddormento più e tutta la giornata rimango con la
272
1954
la giornata rimango con la testa piena di sonno
273
1954
fossi abituata». ¶ Ella alzò la testa, contenta, come mi
274
1954
allora...». Ella non finì la frase e fece per
275
1954
fece per avviarsi verso la sala di soggiorno. La
276
1954
la sala di soggiorno. La rincorsi e le dissi
277
1954
rinunziare a dormire con la finestra aperta... va bene
278
1954
in avanti dormiremo con la finestra chiusa». ¶ Mi accorsi
279
1954
volevo metterla alla prova. La vidi scuotere il capo
280
1954
sarai anche più libero la mattina quando dovrai andare
281
1954
alla porta aperta per la quale Emilia era scomparsa
282
1954
con me perché realmente la luce del giorno le
283
1954
me? Io propendevo per la seconda ipotesi, sebbene, con
284
1954
che se avessi accettato la spiegazione di Emilia, mi
285
1954
me lo confessavo, ma la domanda finale era invece
286
1954
in questi pensieri, contemplavo la stanza, Emilia andava e
287
1954
rapiti, ricordo soltanto che la prima notte dopo le
288
1954
meravigliai oscuramente accorgendomi che la sua fronte mi arrivava
289
1954
tempo che incontrai per la prima volta Battista, mi
290
1954
non sapevo come uscirne. La difficoltà, poi, consisteva nell
291
1954
ella mi avesse fornito la maggior prova di amore
292
1954
nel suo amore per la casa c’era più
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una fame, che oltrepassava la sua persona e pareva
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persona e pareva trarre la propria origine da una
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povera; lei stessa, quando la conobbi, faceva la dattilografa
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quando la conobbi, faceva la dattilografa; nel suo amore
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nel suo amore per la casa penso che si
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delle poche volte che la vidi piangere fu quando
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si esprimesse non soltanto la delusione amara di veder
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caro sogno, ma anche la forza stessa di questo
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nitore e pulizia Emilia la mantenne tutto il tempo
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a lavorare e garantirmi la massima intimità e quiete
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oggetto intimo si trovava dove non doveva stare
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anguste e provvisorie. Dopo la prima, affrettata pulita della
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domestica, Emilia sottoponeva tutta la stanza ad una seconda
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di una finestra o la più nascosta lista di
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aiuto della cameriera, con la sua camicia di velo
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cucina dell’affittacamere, preparava la colazione e me la
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la colazione e me la portava lei stessa, sopra
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e assorta che facevano la spia ad una passione
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questi suoi sforzi patetici, la stanza ammobiliata restava una
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e così potei pagare la prima rata. Nel fare
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dell’uomo che allestisce la casa per la moglie
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allestisce la casa per la moglie; ero invece inquieto
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sapevo affatto come me la sarei cavata di lì
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il momento di pagare la seconda rata. In quei
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del rancore contro Emilia, la quale, con la sua
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Emilia, la quale, con la sua tenace passione, mi
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imprudente e pericoloso. ¶ Tuttavia, la gioia profonda di Emilia
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per me strani per la loro qualità e intensità
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il giorno che entrammo la prima volta nell’appartamento
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per qualche tempo, dimenticare la mia angoscia. Ho detto
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che l’amore per la casa aveva in Emilia
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legata e confusa con la sensualità, come se il
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mentre io le spiegavo la destinazione di ciascuna stanza
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di aprirla e mostrarle la vista che se ne
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di me con tutta la persona mi chiese sottovoce
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dal tono della voce, la baciai, come ella voleva
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si strappava di dosso la gonna, sbottonava la camicetta
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dosso la gonna, sbottonava la camicetta, spingeva il suo
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così mi parve, che la prendessi; e intanto con
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sua repressa passione per la casa che, in lei
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potere di destare. ¶ Tra la visita all’appartamento ancora
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di comperare. Intanto, passata la prima soddisfazione per l
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certo sufficienti a pagare la prossima rata dell’appartamento
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Emilia: non volevo guastarle la sua gioia. Ma ricordo
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di amarmi in conseguenza. ¶ La felicità è tanto più
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più grande quanto meno la si avverte. Sembrerà strano
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che tutti fanno: amare la propria moglie ed esserne
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amasse me, mi mancava la sicurezza del domani. Era
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e scrissi per lui la mia prima sceneggiatura, lavoro
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era destinato a diventare la mia professione. Nello stesso
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a modificarsi in peggio. La mia storia comincia, appunto
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Se torno indietro con la memoria, mi accorgo di
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ha proposto di finire la serata a casa sua
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e tiene sul braccio la mantellina di pelliccia: è
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e fa ancora caldo. La guardo e, non so
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macchina Battista sporge allora la testa, esclamando scherzosamente: «Brava
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sbatto il pesante sportello. La macchina parte e io
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vicina stazione dei taxi. ¶ La casa del produttore non
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parafango scrostato e piegato, la macchina ha il fianco
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sbagliato così prima con la reticenza come adesso con
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reticenza come adesso con la precisione. Tuttavia Emilia non
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dovrei collaborare, mi racconta la storia, mi informa sul
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al suo ufficio, per la firma del contratto. Emilia
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le sceneggiature?». Io dico la somma e soggiungo: «Così
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e intanto, vado con la mano a prendere la
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la mano a prendere la mano di Emilia. Ella
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Ella si lascia stringere la mano e non parla
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firmai il contratto per la sceneggiatura, e ricevetti il
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quel giorno stesso ebbi la prima riunione con il
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carriera di sceneggiatore, ossia la serata in casa di
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molto difficile dire con la stessa precisione quando i
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nel mese che seguì la serata, ma non potrei
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noi perché queste serate la stancavano e, in fondo
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pareva rafforzarsi nel diniego: la perplessità, alla fine, scompariva
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lo sapeva; a Battista la sua presenza faceva piacere
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faceva piacere, come dimostrava la sua raccomandazione, ogni volta
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intende, porti sua moglie»; la sua assenza, improvvisa e
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dal quale, ormai, dipendeva la nostra vita, e, insomma
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alcun motivo valido per la sua assenza e io
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molti e buonissimi per la sua presenza, era preferibile
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preferibile che lei sopportasse la stanchezza e la noia
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sopportasse la stanchezza e la noia di quelle serate
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pur nella rassegnazione, che la mia assenza le dispiaceva
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oppure, se era possibile, la portavo con me. Il
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nell’Italia del nord, la vidi, al momento del
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sembrava addirittura desiderare che la mia assenza durasse più
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lungo di quanto fosse la mia intenzione. Le dicevo
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presi ad uscire anche la mattina. ¶ Nel tempo che
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alla sceneggiatura, ma anche la mattina, come ho detto
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scopo che di saggiare la nuovissima, e, per me
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alcun dispiacere, anzi accettava la mia assenza con placidità
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fatalmente all’amore, e la sicurezza di essere amati
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mia interpretazione, che è la sola giusta secondo le
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Odissea non è che la storia interna di una
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a superarla accettando proprio la situazione che l’aveva
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partenza di Ulisse per la guerra, dei Proci e
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sue carte geografiche e la sua filologia che non
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destra della strada e la verde pianura bonificata sulla
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Dopo quest’ultima città, la strada prese a costeggiare
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il mare; al di delle dune gialle e
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e venivano ad invadere la breve spiaggia con la
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la breve spiaggia con la loro acqua bianca, simile
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Rheingold quando avevo definito la sua interpretazione dell’Odissea
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Odissea non era più la meravigliosa avventura della scoperta
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aggiungeva in questo caso la particolare tetraggine tutta meccanica
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dal mare: al di della strada c’erano
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un viottolo che attraverso la vigna portava alla spiaggia
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di cinquanta metri attraverso la vigna e poi moriva
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bene... ma, a dirle la verità, la sua interpretazione
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a dirle la verità, la sua interpretazione non mi
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significato, non discuto... ma la qualità distintiva dei poemi
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subitanea, inspiegabile irritazione, «che la bellezza dell’Odissea sta
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non in contrasto con la natura... per questo Omero
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quasi subito, mi giunse la risposta di Rheingold, insieme
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di Rheingold, insieme con la sua risata, questa volta
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carattere introverso... vedrà che la nostra collaborazione funzionerà a
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rispondergli; e credo che la mia risposta sarebbe stata
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forte luce del mattino, dove le dune erano
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voce disinvolta: «Abbiamo allungato la strada... ho voluto mostrare
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stile telegrafico, da sotto la visiera del suo berrettino
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egli avrebbe preferito continuare la discussione con me. ¶ «Benissimo
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fame». ¶ «Benissimo, a Napoli... La zuppa di pesce con
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e si avviò verso la strada. ¶ Rheingold lo seguì
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avviò con decisione verso la mia. ¶ «Ehi», gridò Battista
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mia. ¶ «Ehi», gridò Battista, «la signora non viene con
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Emilia disse, senza alzare la voce, quietamente: «Adesso vado
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faceto e infervorato, «ma la prego, non mi lasci
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egli abbassò di nuovo la voce, «sapesse com’è
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pensai che non valeva la pena di disgustare Battista
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Rimasi incerto, fermo presso la mia automobile, guardando Emilia
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quel momento bellissima; non la «bella signora» borghese cui
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cui alludeva Battista, con la sua voce cupida e
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luminoso contro i quali la sua figura si disegnava
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cosa attribuire. Poi, mentre la guardavo, mi colpì questo
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al massimo della velocità la mia piccola macchina impotente
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il mio malumore cresceva. La strada si era allontanata
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l’avessi voluto, tanto la mia mente era offuscata
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tutto. Adesso scendevamo rapidamente la collina verso il mare
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e irresistibile. ¶ CAPITOLO TREDICESIMO ¶ La villa di Battista, come
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cammino ci condusse per la passeggiata riparata che corre
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nostra disposizione per tutta la durata della sceneggiatura». ¶ Mi
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angolo del divano, ripetè: «La villa di Battista... e
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Nel far così, smosse la vestaglia che si aprì
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aprì largamente, fin sotto la vita, scoprendo il ventre
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capii che, con tutta la voglia che ne avevo
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a questo: di guardare la nudità di mia moglie
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per una fessura dentro la cabina di uno stabilimento
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forte di stizza tesi la mano a tirare il
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mia piccola macchina utilitaria, la potente, rossa automobile fuori
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stava in piedi presso la macchina, parlando con Rheingold
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E quindi, senza aspettare la risposta: «Io propongo che
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risposta: «Io propongo che la signora venga con me
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e io voglio avere la sceneggiatura in mano tra
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tra quest’espressione e la proposta, del resto ragionevole
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mi pareva lo richiedesse la lieta circostanza della gita
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troppo...». Ma Battista impetuosamente la prese per un braccio
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anche a me preme la pelle»; così dicendo quasi
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pelle»; così dicendo quasi la trascinava verso la propria
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quasi la trascinava verso la propria automobile. Vidi Emilia
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aversene a male; aveva la passione dell’automobilismo e
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Battista che partiva; poi la macchina ci sorpassò, e
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velocemente si allontanò per la stretta via in discesa
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superflua: come avemmo attraversato la città per tutta la
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la città per tutta la sua lunghezza e io
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dalla mia piccola macchina, la strada per Formia, Rheingold
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aveva taciuto, incominciò: «Dica la verità, Molteni, lei aveva
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un film kolossal». Sottolineò la parola tedesca con un
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e io dovetti sterzare. La macchina sbandò, descrisse un
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io, non senza fatica, la raddrizzai appena a tempo
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mito di Ulisse nasconde la storia vera di un
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schiacciare dai capolavori che la letteratura greca ha tratto
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sopra un quaderno con la carta rigata... si vedono
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Neill. ¶ Ora correvamo attraverso la campagna romana, non lontano
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albero fronzuto qua e . Dovevamo essere molto indietro
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a Battista, come pensai; la strada, a perdita d
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noto: il contrasto tra la nostalgia della casa, della
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dal suo paese dopo la fine della guerra, è
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intelligente e deve adoperare la sua testa... cerchi di
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testa... cerchi di adoperarla». ¶ «La sto adoperando», dissi un
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faccio altro». ¶ «No, non la sta adoperando... cerchi bene
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di tutto un fatto: la storia di Ulisse è
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storia di Ulisse è la storia dei rapporti di
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Rheingold prosegui: «Qual è la cosa che ci colpisce
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più nell’Odissea? È la lentezza del ritorno di
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Penelope, egli in realtà la tradisca ogni volta che
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a Penelope... questa è la mia conclusione, Molteni». ¶ Non
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teme di tornare presso la moglie e vedremo dopo
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gli Stati Uniti dove la psicanalisi era in grande
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io mi vedevo fare la sceneggiatura dell’Odissea, come
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tra queste conclusioni e la situazione presente, si apriva
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aspiravo, insomma, a risolvere la situazione secondo i miei
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del divano, in vestaglia. La sala di soggiorno era
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era entrata, aveva acceso la lampada e si era
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voce ragionevole. «Separarci è la sola cosa che ci
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che mi aggirassi per la stanza a grandi passi
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non lasciarmi, ora spiegando la mia situazione, ora addirittura
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se fossi stato solo. La sceneggiatura dell’Odissea, la
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La sceneggiatura dell’Odissea, la casa, le rate da
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quasi di respirare. Tutta la mia persona si ribellava
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mi accorgevo che, nonostante la sincerità di questa ribellione
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contrario. Infatti ogni tanto la nebbia di sgomento e
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ragiona un poco: è la sola cosa che ci
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domandai chinandomi e prendendomi la testa tra le mani
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che stavo tuttora chino, la testa tra le mani
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sensazione strana, agghiacciante per la sua precisione: il distacco
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era già avvenuto e la mia solitudine era già
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solitudine era già incominciata. La stanza era la stessa
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incominciata. La stanza era la stessa di quando Emilia