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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ludovico Ariosto, Orlando furioso, 1532

concordanze di «la»

nautoretestoannoconcordanza
1
1532
stagione, apparecchiata; ¶ non aspetta la donna ch'io domande
2
1532
sa quando. ¶ 59 ¶ Dirò prima la causa del partire, ¶ poi
3
1532
e mangiarsi, il crudel, la volea cruda. ¶ 61 ¶ Colà mi
4
1532
mi trassi, e con la spada in mano ¶ (perch
5
1532
mano ¶ (perch'aiutar non la potea altrimente) ¶ tolsi di
6
1532
sforzar gli elementi e la natura. ¶ Chiedi tu, quanto
7
1532
satisfarti cura. ¶ Dal ciel la luna al mio cantar
8
1532
con semplici parole ¶ mossa la terra, et ho fermato
9
1532
ch'un'altra volta la vidi attuffata; ¶ né fece
10
1532
me l'acqua incantata: ¶ la qual non prima al
11
1532
istessa ¶ trovò con man la veritade espressa. ¶ 66 ¶ Come interviene
12
1532
e arrabbia; ¶ se ben la trova poi, tanto gli
13
1532
seminato in sabbia, ¶ e la disperazion l'ha sì
14
1532
e sta confuso: ¶ 67 ¶ così la donna, poi che tocca
15
1532
senza scale in su la ròcca salto ¶ e lo
16
1532
piantovi di botto, ¶ e la nimica mia mi caccio
17
1532
Se fu quel letto la notte dinanti ¶ pien di
18
1532
e gambe e petti. ¶ 70 ¶ La cosa stava tacita fra
19
1532
quei suoi ¶ che ne la piazza avean le fiamme
20
1532
Ruggier narrava Ricciardetto, ¶ e la notturna via facea men
21
1532
quivi le fraterne mura ¶ la notte e il dì
22
1532
persona egli a pagar la mancia ¶ che compra il
23
1532
non so che dire. - ¶ 77 ¶ La dura nuova a Ricciardetto
24
1532
Et alla mensa, ove la Copia fuse ¶ il corno
25
1532
punge ¶ senza licenzia de la sua regina. ¶ Quando questo
26
1532
non sappia come debbe ¶ la lettera inviar, sì che
27
1532
dovea con lei participarsi, ¶ la qual sua moglie, e
28
1532
suoi ¶ per moglie domandar la farà poi. ¶ 90 ¶ - Voglio (le
29
1532
che degli africani alloggiamenti ¶ la grave ossedion per me
30
1532
pieno; ¶ e poi piegò la lettera e la chiuse
31
1532
piegò la lettera e la chiuse, ¶ e suggellata se
32
1532
chiuse, ¶ e suggellata se la pose in seno, ¶ con
33
1532
seguente ¶ chi alla donna la dia secretamente. ¶ 93 ¶ Chiusa ch
34
1532
secretamente. ¶ 93 ¶ Chiusa ch'ebbe la lettera, chiuse anco ¶ gli
35
1532
poi ch'a salutar la nuova luce ¶ pei verdi
36
1532
non amò impero, ¶ ma la virtù, ma l'animo
37
1532
a' colpi o de la lancia o de la
38
1532
la lancia o de la spada, ¶ fin che l
39
1532
teco, o volessi ¶ menar la spada a cerco, o
40
1532
al misero Zerbin de la ribalda ¶ vecchia Gabrina ad
41
1532
l'accettâr volentier ne la lor schiera, ¶ ch'esser
42
1532
son qui, di cominciar la festa? - ¶ 11 ¶ Ruggier rispose: - Gl
43
1532
eran presso a cominciar la danza. ¶ 12 ¶ Giungean da l
44
1532
il Maganzese, indugiar puote: ¶ la lancia in resta l
45
1532
L'un gli passa la pancia e 'l primo
46
1532
esser traditi ¶ credeansi da la squadra saracina; ¶ da l
47
1532
altritanti per man de la donzella ¶ di qua e
48
1532
di qua e di ne son scemati e
49
1532
un bacio ne prende. ¶ 30 ¶ La mia sorella avea ben
50
1532
lito al mar ne la città d'Arzilla, ¶ a
51
1532
scintilla ¶ del fuoco de la donna inamorata. ¶ Questo rimedio
52
1532
che 'l desir non la consumi; ¶ e quando, ch
53
1532
sperar potrei; ¶ saprei partir la rosa da le spine
54
1532
ho trovato: ¶ non par la donna all'altre donne
55
1532
tuo l'ultimo esempio. ¶ La moglie del re Nino
56
1532
Mirra il padre, e la Cretense il toro: ¶ ma
57
1532
ch'alcun dei loro. ¶ 37 ¶ La femina nel maschio fe
58
1532
come odo: ¶ Pasife ne la vacca entrò del legno
59
1532
si consuma et ange ¶ la bella donna, e non
60
1532
contra sé cerca vendetta. ¶ La mia sorella per pietà
61
1532
in porto ¶ a chi la notte al bosco star
62
1532
star non vuole; ¶ quando la donna invitò Bradamante ¶ a
63
1532
Non le seppe negar la mia sorella: ¶ e così
64
1532
vennero al loco, ¶ dove la turba scelerata e fella
65
1532
eri, al fuoco. ¶ Fece dentro Fiordispina bella ¶ la
66
1532
là dentro Fiordispina bella ¶ la mia sirocchia accarezzar non
67
1532
Commune il letto ebbon la notte insieme, ¶ ma molto
68
1532
e nel destar mette la mano, ¶ e ritrova pur
69
1532
sogno vano. ¶ 44 ¶ Quanti prieghi la notte, quanti voti, ¶ offerse
70
1532
ridea di lei. ¶ Passa la notte; e Febo il
71
1532
impaccio avea gran voglia. ¶ La gentil donna un ottimo
72
1532
al suo castel ritorno. ¶ La mia sorella sì ratto
73
1532
Noi suoi fratelli e la madre meschina ¶ tutti le
74
1532
e tema avevàn de la sua morte. ¶ 47 ¶ Mirammo (al
75
1532
in ripa all'acque, ¶ la bella cacciatrice sopragiunse, ¶ a
76
1532
cacciatrice sopragiunse, ¶ a cui la falsa sua sembianza piacque
77
1532
piacque; ¶ e come da la schiera la disgiunse. ¶ Del
78
1532
come da la schiera la disgiunse. ¶ Del lamento di
79
1532
in Siragozza e già la vidi in Francia, ¶ e
80
1532
suoi begli occhi e la polita guancia: ¶ ma non
81
1532
i modi ¶ che da la donna avrei quel ch
82
1532
spesso altri ingannato avea ¶ la simiglianza c'ho di
83
1532
mi dia. ¶ Io vo la notte ove quell'arme
84
1532
che s'avea tratte la sorella mia: ¶ tolgole, e
85
1532
Io me ne vo la notte (Amore è duce
86
1532
è duce) ¶ a ritrovar la bella Fiordispina; ¶ e v
87
1532
arrivai che non era la luce ¶ del sole ascosa
88
1532
sole ascosa ancor ne la marina. ¶ Beato è chi
89
1532
puoi pensar s'allora la saetta ¶ dirizzi Amor, s
90
1532
ricca, di sua man la spiega, ¶ e come io
91
1532
alcun mio gesto niega. ¶ La voce ch'accusar mi
92
1532
n'accorse. ¶ 56 ¶ Uscimmo poi dove erano molte ¶ persone
93
1532
Poi che si fece la notte più grande, ¶ e
94
1532
e già un pezzo la mensa era levata, ¶ la
95
1532
la mensa era levata, ¶ la mensa, che fu d
96
1532
d'ottime vivande, ¶ secondo la stagione, apparecchiata; ¶ non aspetta
97
1532
colpi di saette, ¶ e la Discordia e la Superbia
98
1532
e la Discordia e la Superbia stette. ¶ 115 ¶ Fu conclusa
99
1532
Superbia stette. ¶ 115 ¶ Fu conclusa la triegua fra costoro, ¶ sì
100
1532
era ¶ che così commandò la donna loro, ¶ non si
101
1532
et Agramante invan con la sua schiera ¶ l'aiuto
102
1532
l'esercito africano, ¶ con la donna gentil verso Parigi
103
1532
Carlo in tal periglio ¶ la gente saracina tien ristretta
104
1532
onor vi lascierà o la vita. ¶ 6 ¶ Fu da molti
105
1532
e 'l freno torse ¶ dove fu da quella
106
1532
Perch'era conosciuta da la gente ¶ quella donzella ch
107
1532
fuoco lucente, ¶ e piena la trovò di gente ria
108
1532
e poi che mal la cosa l'è successa
109
1532
E sanza più indugiar la spada stringe ¶ (ch'avea
110
1532
all'altro castel rotta la lancia), ¶ e adosso il
111
1532
pei fianchi e per la pancia. ¶ Mena la spada
112
1532
per la pancia. ¶ Mena la spada a cerco, et
113
1532
et a chi cinge ¶ la fronte, a chi la
114
1532
la fronte, a chi la gola, a chi la
115
1532
la gola, a chi la guancia. ¶ Fugge il popul
116
1532
il popul gridando; e la gran frotta ¶ resta o
117
1532
o sciancata o con la testa rotta. ¶ 12 ¶ Come stormo
118
1532
o poco men, tagliati. ¶ 14 ¶ La forza di Ruggier non
119
1532
donna aiuto. ¶ 17 ¶ Qual fa la lepre contra i cani
120
1532
i cani sciolti, ¶ facea la turba contra lui riparo
121
1532
in fuga andaro. ¶ Avea la donna intanto i lacci
122
1532
ruote ¶ il Sol ne la marina d'occidente, ¶ quando
123
1532
il garzon sicuro de la vita ¶ con Ruggier si
124
1532
messo a rischio de la morte; ¶ e pregò che
125
1532
avesse. ¶ 20 ¶ "Veggo (dicea Ruggier) la faccia bella ¶ e le
126
1532
l bel sembiante, ¶ ma la suavità de la favella
127
1532
ma la suavità de la favella ¶ non odo già
128
1532
non odo già de la mia Bradamante; ¶ né la
129
1532
la mia Bradamante; ¶ né la relazion di grazie è
130
1532
fuoco abbia salvata oggi la vita. - ¶ 22 ¶ - Che voi m
131
1532
pel mondo anch'io la parte mia, ¶ strane aventure
132
1532
aventure or qua or cercando. ¶ Forse una mia
133
1532
non ne può discerner la famiglia. ¶ 23 ¶ Né primo né
134
1532
che vi faria stupire, ¶ la qual m'occorse per
135
1532
alcun ricordo intervenisse ¶ de la sua donna, il pregò
136
1532
pei vicini ¶ boschi passando la sorella mia, ¶ ferita da
137
1532
che senza l'elmo la trovâr per via, ¶ fu
138
1532
con gran periglio ne la testa; ¶ e così scorcia
139
1532
così scorcia errò per la foresta. ¶ 27 ¶ Errando giunse ad
140
1532
destrier scese, e disarmò la fronte, ¶ e su le
141
1532
veniva. ¶ 28 ¶ E quando ritrovò la mia sirocchia ¶ tutta coperta
142
1532
il viso, ¶ ch'avea la spada in luogo di
143
1532
vedere un cavalliero aviso. ¶ La faccia e le viril
144
1532
sente il cor conquiso; ¶ la invita a caccia, e
145
1532
Doralice s'appresenta, ¶ e la priega e la supplica
146
1532
e la priega e la supplica per Dio, ¶ che
147
1532
a lei par, piglia la strada, ¶ senza finir l
148
1532
finir l'impresa de la spada. ¶ 73 ¶ Fiordiligi, che mal
149
1532
che mal vede difesa ¶ la buona spada del misero
150
1532
ira piange e battesi la fronte. ¶ Vorria aver Brandimarte
151
1532
sì impetuosamente, ¶ che mancarsi la vita se ne sente
152
1532
debba dire ¶ per aiutarlo la donzella umana. ¶ Sol di
153
1532
si querele, ¶ che de la passion tenace e forte
154
1532
m'accadeva ¶ finir de la mia vita l'ultima
155
1532
vi sia. - ¶ 80 ¶ A questo la mestissima Issabella, ¶ declinando la
156
1532
la mestissima Issabella, ¶ declinando la faccia lacrimosa ¶ e congiungendo
157
1532
faccia lacrimosa ¶ e congiungendo la sua bocca a quella
158
1532
ella ¶ impallidisca in su la siepe ombrosa, ¶ disse: - Non
159
1532
ve ne reste. ¶ 83 ¶ Zerbin la debol voce riforzando, ¶ disse
160
1532
quando ¶ per me lasciaste la paterna riva; ¶ e se
161
1532
il senator romano. ¶ Così (la sua mercé) già vi
162
1532
vede pallido e disteso, ¶ la giovanetta, e freddo come
163
1532
miglia il bosco e la campagna. ¶ Né alle guancie
164
1532
furor sommersa ¶ l'avea la doglia sua, che facilmente
165
1532
sua, che facilmente ¶ avria la spada in se stessa
166
1532
di tornar sovente ¶ da la sua quindi non lontana
167
1532
tanto seppe dir, che la ridusse ¶ da quel crudele
168
1532
et ostinato intento, ¶ che la vita sequente ebbe disio
169
1532
dunque, ¶ ch'era de la sua età valido e
170
1532
seco, ¶ sola con solo, la giovane bella ¶ là dove
171
1532
solo, la giovane bella ¶ dove ascosa in un
172
1532
speco ¶ non lungi avea la solitaria cella; ¶ fra sé
173
1532
arreco ¶ in una man la paglia e la facella
174
1532
man la paglia e la facella. ¶ Né si fida
175
1532
Al fine un cavallier la via lor serra, ¶ che
176
1532
Tartaria. ¶ 94 ¶ Avuto ch'ebbe la battaglia il fine ¶ che
177
1532
cristalline; ¶ et al destrier la sella e 'l freno
178
1532
Conobbel, come prima alzò la fronte, ¶ Doralice, e mostrollo
179
1532
di lontano veggia, ¶ leva la testa e si fa
180
1532
e dà alla man la briglia. ¶ 97 ¶ Quando vicini fur
181
1532
arme; ¶ me non, cui la battaglia più talenta ¶ d
182
1532
e orribil suon triema la terra, ¶ quando le spade
183
1532
le piastre e penetrar la maglia. ¶ Né perde l
184
1532
col capo fere: ¶ perde la staffa, et è, presente
185
1532
del Tartaro, ch'aborre ¶ la spada che fischiando cala
186
1532
poi di pari affronta. ¶ La pugna più che mai
187
1532
e l'ira e la superbia monta: ¶ et era
188
1532
campo. ¶ 111 ¶ Tra i cavallier la donna di gran core
189
1532
arme diffinito sia ¶ chi la donna aver de' meritamente
190
1532
man giurato fue, ¶ fece la sicurtà per amendue. ¶ 114 ¶ Quivi
191
1532
per amendue. ¶ 114 ¶ Quivi era la Discordia impaziente, ¶ inimica di
192
1532
d'ogni triegua; ¶ e la Superbia v'è, che
193
1532
che 'l fuoco arde la paglia facilmente. - ¶ 40 ¶ Poi mirando
194
1532
disse) del tuo error la penitenza, ¶ che la vecchia
195
1532
error la penitenza, ¶ che la vecchia abbi un anno
196
1532
gran sorte che schivar la possa. ¶ 42 ¶ Tante donne, tanti
197
1532
tanti uomini traditi ¶ avea la vecchia, e tanti offesi
198
1532
inanti, ¶ egli di tôrne la difesa a torto; ¶ né
199
1532
che se mai rompe la fede, ¶ e ch'inanzi
200
1532
e tolse ¶ in compagnia la vecchia maledetta. ¶ Non si
201
1532
che ad un olmo la lasciò impiccata; ¶ e ch
202
1532
del paladin, né perder la vorrebbe, ¶ manda a dar
203
1532
il desir d'intender la novella ¶ ch'egli avesse
204
1532
destrier lo trasse con la sella; ¶ che non farà
205
1532
di strada; ¶ e con la fonte e col vicino
206
1532
che luminoso, ¶ e trova la corazza esser del conte
207
1532
Almonte. ¶ Il destrier ne la selva più nascoso ¶ sente
208
1532
e leva al suon la fronte; ¶ e vede Brigliador
209
1532
serba. ¶ 50 ¶ Durindana cercò per la foresta, ¶ e fuor la
210
1532
la foresta, ¶ e fuor la vide del fodero starse
211
1532
ma in pezzi, ancor la sopravesta ¶ ch'in cento
212
1532
stato morto. ¶ Intanto lungo la corrente doccia ¶ vider venire
213
1532
dianzi avea di su la roccia ¶ l'alto furor
214
1532
affligge, e che dolor la preme, ¶ io gli risponderò
215
1532
motto ¶ lasciata fu ne la città di Carlo, ¶ dov
216
1532
come volesse dir: nessun la muova, ¶ che star non
217
1532
prova. ¶ 58 ¶ Finito ch'ebbe la lodevol opra, ¶ tornava a
218
1532
altiero, ¶ lo priega che la cosa gli discuopra: ¶ e
219
1532
pino, e ne leva la spada, ¶ 59 ¶ dicendo: - Alcun non
220
1532
a lui gridava: - Non la tôrre, ¶ o pensa non
221
1532
né bene ancor ne la battaglia sono. ¶ 61 ¶ Di prestezza
222
1532
cada: ¶ di qua di saltar come una damma
223
1532
destrier dove è miglior la strada. ¶ E ben convien
224
1532
innamorati spirti ¶ ch'empion la selva degli ombrosi mirti
225
1532
inciampi: ¶ così, se vien la spada o bassa od
226
1532
come ne scampi; ¶ come la vita e l'onor
227
1532
parte, ovunque il Saracino ¶ la fiera spada vibra o
228
1532
marzo scuota; ¶ ch'ora la caccia a terra a
229
1532
e grossa parimente ¶ era la piastra, e 'l panziron
230
1532
tagliando ciò che prese, ¶ la corazza e l'arcion
231
1532
che poco più che la pelle gli danna: ¶ la
232
1532
la pelle gli danna: ¶ la non profunda piaga è
233
1532
altra volta io te la serbo: ¶ e la spada
234
1532
te la serbo: ¶ e la spada gli alzò verso
235
1532
tenea l'occhio ove la mente, ¶ presto il cavallo
236
1532
sì presto però, che la tagliente ¶ spada fuggisse, che
237
1532
arnese ¶ spezzògli, e ne la coscia anco gli scese
238
1532
Zerbin di qua di cerca ogni via, ¶ né
239
1532
perdendo il sangue; ¶ manca la forza, e ancor par
240
1532
debol corpo ne sostenta. ¶ La donna sua, per timor
241
1532
Di crescer non cessò la pena acerba, ¶ che fuor
242
1532
riman l'elmo, e riman lo scudo, ¶ lontan
243
1532
l tergo; ¶ e cominciò la gran follia, sì orrenda
244
1532
sì orrenda, ¶ che de la più non sarà mai
245
1532
ogni senso. ¶ Di tor la spada in man non
246
1532
di qua, chi di , tutti a gran passo
247
1532
io passo ¶ vi potria la mia istoria esser molesta
248
1532
esser molesta; ¶ et io la vo' più tosto diferire
249
1532
gli effetti son, ma la pazzia ¶ è tutt'una
250
1532
una gran selva, ove la via ¶ conviene a forza
251
1532
giù, chi qua, chi travia. ¶ Per concludere in
252
1532
convengono i ceppi e la catena. ¶ 3 ¶ Ben mi si
253
1532
più d'appresso e la possanza estrema, ¶ si voltan
254
1532
capo lo scema ¶ con la facilità che torria alcuno
255
1532
scherza, ¶ che maggior de la prima è la seconda
256
1532
de la prima è la seconda, ¶ e con più
257
1532
più forza poi segue la terza; ¶ et ogni volta
258
1532
l'arena più stende la sferza: ¶ tal contra Orlando
259
1532
senz'arme essere audace. ¶ La turba già s'andava
260
1532
tutto il paese, ¶ dava la caccia e agli uomini
261
1532
lor carne con tutta la spoglia ¶ più volte il
262
1532
voglia. ¶ 14 ¶ Di qua, di , di su, di giù
263
1532
e d'ogni lato ¶ la guardia aver d'un
264
1532
preposto ¶ Zerbino in confidargli la donzella, ¶ sperando che la
265
1532
la donzella, ¶ sperando che la fede che nel resto
266
1532
ch'avesse il mar la nave rotta; ¶ la forza
267
1532
mar la nave rotta; ¶ la forza che l'avea
268
1532
che piace a Dio ¶ (la sua mercé) che sia
269
1532
s'io vo' dir la cagion che questo rio
270
1532
ti vo' dire. ¶ 22 ¶ Da la cittade al mar ratto
271
1532
io vengo in su la riva ¶ del mare, al
272
1532
arena alcun vestigio nuovo. ¶ 23 ¶ La pésta seguitai, che mi
273
1532
Gli domandai che de la donna fusse, ¶ che d
274
1532
n'andai, poi che la cosa seppi, ¶ il traditor
275
1532
fui seco a battaglia. ¶ 26 ¶ La giustizia del re, che
276
1532
il loco franco ¶ de la pugna mi diede, e
277
1532
pugna mi diede, e la ragione, ¶ et oltre alla
278
1532
et oltre alla ragion la Fortuna anco, ¶ che spesso
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1532
Fortuna anco, ¶ che spesso la vittoria, ove vuol, pone
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1532
trovarte. ¶ 28 ¶ Ringraziolo anco, che la tua Issabella ¶ io veggo
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1532
chi perde accettabile ha la scusa. ¶ Mia fé guardar
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1532
e quanta mente ¶ da la somma Prudenzia m'era
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1532
privo; ¶ e vi portò la vecchia che vicino ¶ a
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1532
tra lor venuto, ¶ e la vecchia portatavi, ch'invano
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1532
Zerbin lei vide, alzò la mano ¶ al ciel che
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1532
lui. ¶ 37 ¶ Zerbin fa ritener la mala vecchia, ¶ tanto che
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1532
ch'esser d'Amor la colpa sento; ¶ e facilmente
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1532
ammette, ¶ quando in Amor la colpa si reflette. ¶ 39 ¶ Amore
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1532
vittoria aspira: ¶ gli pon la cauta man sopra le
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1532
e cader ne fa la briglia. ¶ 87 ¶ Il Saracino ogni
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1532
cingie son d'abandonar la sella. ¶ Orlando è in
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1532
Il destrier c'ha la testa in libertade, ¶ quello
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1532
di qua e di dal timor cieco; ¶ e
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1532
seco. ¶ 89 ¶ Doralice che vede la sua guida ¶ uscir del
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1532
tuttavia più il caccia. ¶ 90 ¶ La bestia, ch'era spaventosa
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1532
di far destine. ¶ - Pongli la briglia del mio palafreno
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1532
briglia del mio palafreno ¶ (la donna gli dicea); che
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1532
Al Saracin parea discortesia ¶ la proferta accettar di Doralice
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1532
fu traditrice, ¶ fuggia, come la lupa che lontani ¶ oda
300
1532
Ella avea ancora indosso la gonnella, ¶ e quei medesmi
301
1532
mondo e degli avantaggiati. ¶ La vecchia sopra il Tartaro
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1532
L'abito giovenil mosse la figlia ¶ di Stordilano, e
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1532
Disegna il Saracin torle la briglia ¶ pel suo destriero
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1532
caccia. ¶ 95 ¶ Quel fugge per la selva, e seco porta
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1532
selva, e seco porta ¶ la quasi morta vecchia di
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1532
qua Zerbino, e di il conte Orlando. ¶ Prima
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1532
sentia alcun ribrezzo, ¶ che la corazza avea, l'elmo
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1532
esser di man de la sua diva. ¶ Questo era
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1532
del pastore indi vicina ¶ la bella donna del Catai
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1532
se medesmo, stette ¶ ne la speranza il mal contento
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1532
d'arco in su la chiara fonte. ¶ 106 ¶ Aveano in
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1532
su l'entrata de la grotta ¶ parole assai, che
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1532
gran piacer che ne la grotta prese, ¶ questa sentenzia
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1532
penso; ¶ et era ne la nostra tale il senso
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1532
fredde ombre grata, ¶ dove la bella Angelica che nacque
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1532
braccia nuda giacque; ¶ de la commodità che qui m
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1532
gli occhi e con la mente ¶ fissi nel sasso
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1532
il petto il mento, ¶ la fronte priva di baldanza
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1532
largo il ventre e la bocca abbia stretta; ¶ che
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1532
si fa in su la base, ¶ l'umor che
321
1532
esser che non sia la cosa vera: ¶ che voglia
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1532
infamare il nome ¶ de la sua donna e crede
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1532
si voglia stato, ¶ molto la man di lei bene
324
1532
l'armatura. ¶ Era questa la casa ove Medoro ¶ giacque
325
1532
troppo serena, ¶ troppo chiara la cosa che di nebbia
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1532
e ch'ella ¶ curò la piaga, e in pochi
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1532
l pastor fe' portar la gemma inante, ¶ ch'alla
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1532
diede. ¶ 121 ¶ Questa conclusion fu la secure ¶ che 'l capo
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1532
ruote ¶ di qua di tutto cercando il letto
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1532
gridar non resta; ¶ né la notte né 'l dì
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1532
e 'l dolore e la vita all'ore estreme
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1532
l petto mio men la sua pena esali. ¶ Amor
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1532
morto et è sotterra; ¶ la sua donna ingratissima l
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1532
Pel bosco errò tutta la notte il conte; ¶ e
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1532
il suo destin sopra la fonte ¶ dove Medoro insculse
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1532
sudor molle, ¶ poi che la lena vinta non risponde
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1532
e 'l bando per la terra scorse, ¶ fin che
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1532
fin che l'udì la scelerata vecchia ¶ che di
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1532
che l'altro matin la bella Aurora ¶ l'aer
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1532
uccida. ¶ Quivi Orlando arrivò, la cui venuta ¶ alla via
341
1532
giù nel pian vide la gente ¶ che traea a
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1532
quella ¶ che ritrovò ne la selvaggia grotta, ¶ del re
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1532
grotta, ¶ del re galego la figlia Issabella, ¶ in poter
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1532
che lasciato avea ne la procella ¶ del truculento mar
345
1532
procella ¶ del truculento mar la nave rotta: ¶ quella che
346
1532
compagna, ¶ poi che de la caverna la riscosse. ¶ Quando
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1532
che de la caverna la riscosse. ¶ Quando costei li
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1532
campagna, ¶ domandò Orlando, chi la turba fosse. ¶ - Non so
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1532
egli; e poi su la montagna ¶ lasciolla, e verso
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1532
Orlando contra lui chinò la lancia. ¶ 59 ¶ La lucente armatura
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1532
lui chinò la lancia. ¶ 59 ¶ La lucente armatura il Maganzese
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1532
il Maganzese, ¶ che levata la notte avea a Zerbino
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1532
incontrar del paladino. ¶ Sopra la destra guancia il ferro
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1532
ma tanto fu de la percossa il crollo, ¶ che
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1532
percossa il crollo, ¶ che la vita gli tolse e
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1532
senza tor di resta ¶ la lancia, passò un altro
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1532
petto: ¶ quivi lasciolla, e la mano ebbe presta ¶ a
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1532
fece due parti de la testa, ¶ a chi levò
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1532
il capo netto; ¶ forò la gola a molti; e
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1532
lo spiedo e chi la ronca; ¶ chi al lungo
361
1532
ch'al capitan de la sbirraglia tolse, ¶ che per
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1532
e poi che de la pugna vide il fine
363
1532
Zerbin si vide appresso ¶ la donna che da lui
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1532
lui fu amata tanto, ¶ la bella donna che per
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1532
tosto abbracciarla lo ritiene ¶ la riverenza del signor d
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1532
ch'Orlando sia de la donzella amante. ¶ Così cadendo
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1532
fece trarre ancora. ¶ Vede la donna il suo amatore
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1532
il sen bagna e la faccia. ¶ Orlando attento all
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1532
non potea questo. ¶ 69 ¶ Come la voce aver poté Issabella
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1532
umida guancia, ¶ sol de la molta cortesia favella, ¶ che
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1532
tenea questa donzella ¶ con la sua vita pare a
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1532
in suo poter ridusse, ¶ la quale avea con un
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1532
i tuo' vestigi: ¶ tanto la fama stimolommi e punse
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1532
ai regni stigi; ¶ e la strage contò, che da
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1532
pender né qua né mazze né stocchi. ¶ Gli
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1532
s'avvien che con la lancia in fallo tocchi
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1532
mill'anni è morto. ¶ 79 ¶ La spada sola manca alle
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1532
so dire. ¶ Or che la porti il paladino, parme
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1532
sarà, se con virtù la merchi. ¶ 81 ¶ Quantunque sia debitamente
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1532
dove per l'elmo la veduta ha varco. ¶ Parveno
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1532
Di qua e di si fan l'ire
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1532
e falde, ¶ pur che la man, dove s'aggraffi
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1532
tira; ¶ et è ne la gran còlera sì immerso
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1532
immerso, ¶ ch'ove resti la briglia poco mira. ¶ Sta
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1532
ella ove potersi altrove ¶ la notte riparar, si fermò
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1532
vegli o dorma, con la mente ¶ contemplando Ruggier come
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1532
poi ch'avea pur la mala impresa assunta, ¶ di
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1532
dianzi era il palagio, ¶ dove molti dì l
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1532
quivi Astolfo, che fornita ¶ la briglia all'ippogrifo avea
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1532
tosto ch'uscì de la foresta, ¶ Bradamante conobbe il
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1532
e nominossi, et alzò la visiera, ¶ e chiaramente fe
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1532
poi come tornasse, ¶ de la figlia del duca di
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1532
parvegli che Dio gli la mandasse. ¶ Vederla volentier sempre
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1532
ch'altra volta, reggendogli la briglia ¶ Atlante incantator, contra
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1532
si solea lasciar dietro la saetta; ¶ e tutte l
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1532
potea più lieve. ¶ Tiensi la spada e 'l corno
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1532
ogni risco deve. ¶ Bradamante la lancia che 'l figliuolo
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1532
di Galafrone, anco riceve; ¶ la lancia che di quanti
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1532
inanzi ai venti passa. ¶ 17 ¶ La donna, poi che fu
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1532
in gran travaglio de la mente; ¶ che non sa
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1532
Di Vallombrosa pensò far la strada, ¶ che trovar quivi
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1532
villan non avea de la contrada ¶ pratica molta; et
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1532
dovesse. ¶ 20 ¶ Di qua di si volse, né persona
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1532
incontrò mai da domandar la via. ¶ Si trovò uscir
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1532
del bosco in su la nona, ¶ dove un castel
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1532
lontan scopria, ¶ il qual la cima a un monticel
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1532
e in quello ¶ avea la matre et alcun suo
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1532
alcun suo fratello. ¶ 21 ¶ Come la donna conosciuto ha il
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1532
l'arderà sì, che la farà morire: ¶ non vedrà
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1532
le spalle: ¶ e verso la badia pur si rivolse
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1532
ch'ella uscisse de la valle, ¶ scontrasse Alardo, un
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1532
in Montalban tornaro. ¶ 24 ¶ Entrò la bella donna in Montalbano
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1532
ad avisar Ruggiero ¶ de la cagion ch'andar lei
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1532
narrato avea a costei; ¶ la beltà, la virtude, i
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1532
a costei; ¶ la beltà, la virtude, i modi d
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1532
mia, non aggio. - ¶ 30 ¶ Ippalca la donzella era nomata. ¶ - Va
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1532
a dire; ¶ e far la scusa se non era
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1532
imputar s'avea. ¶ 31 ¶ Montar la fece s'un ronzino
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1532
ronzino, e in mano ¶ la ricca briglia di Frontin
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1532
che il destrier, ma la vettura darli ¶ converrammi, e
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1532
in suo albitrio fia la taglia. ¶ Che Rodomonte io
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1532
mi fa sempre apparir la luce mia. ¶ 37 ¶ Dovunque io
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1532
quel loco le spalle ¶ la figliuola d'Amon, ch
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1532
per altro calle ¶ con la fallace vecchia in compagnia
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1532
vide il corpo ne la valle ¶ del cavallier, che
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1532
modo o alcuna speme, ¶ la sopravesta fatta riccamente ¶ gli
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1532
Altariva, ¶ dove per star la notte si fermaro, ¶ che
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1532
tutti gli occhi, ¶ come la cosa a tutto il
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1532
trovò morto in su la via. ¶ 46 ¶ Dopo non molto
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1532
via. ¶ 46 ¶ Dopo non molto la bara funèbre ¶ giunse, a
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1532
torchi e di facelle, ¶ dove fece le strida
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1532
nubilose et atre ¶ era la faccia del misero patre
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1532
trovi ribella. ¶ Quel da la ròcca, replicando il botto
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1532
del suo castel percusse. ¶ La giustizia di Dio, per
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1532
vi raccorda) questo Maganzese ¶ la gittò ne la tomba
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1532
Maganzese ¶ la gittò ne la tomba di Merlino, ¶ quando
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1532
da morte un ramo la difese, ¶ che seco cadde
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1532
e poi ch'ode la voce, e vicino hallo
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1532
inanzi tratto gli levò la strada, ¶ che non poté
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1532
il castello. ¶ Tolta è la speme ch'a salvar
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1532
fuggendo si cacciò ne la foresta. ¶ 75 ¶ Pallido e sbigottito
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1532
altri tre cavallier de la fortezza ¶ intanto erano usciti
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1532
erano usciti in su la via; ¶ et avean seco
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1532
che v'avea posta la costuma ria. ¶ A ciascun
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1532
assalir vadano un solo. ¶ 77 ¶ La crudel meretrice ch'avea
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1532
andar più d'uno. ¶ La donna dicea loro: - A
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1532
barde; ¶ i panni de la donna eccovi ancora: ¶ se
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1532
che più far dimora? - ¶ 80 ¶ La donna del castel da
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1532
con poco intervallo. ¶ 81 ¶ Con la medesima asta con che
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1532
a più lodevole costume; ¶ la terza, quando i denti
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1532
spume, ¶ che dovean devorar la bella nuda ¶ che fu
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1532
che fu a chi la campò poi così cruda
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1532
Ruggier scontra Grifone, ove la penna ¶ de lo scudo
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1532
di qua, chi di cade per terra: ¶ lo
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1532
sa il fin de la battaglia, ¶ volta il cavallo
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1532
e nel voltare afferra ¶ la spada sua che sì
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1532
in che solea ¶ chiuder la luce di quel caso
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1532
sua guerriera; ¶ e vien dove era rimasa, quando
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1532
dove era rimasa, quando ¶ la prima giostra cominciata s
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1532
ch'andata sia (non la trovando) ¶ a vietar che
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1532
altri che giacean vede la donna, ¶ la donna che
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1532
giacean vede la donna, ¶ la donna che l'avea
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1532
quivi guidato. ¶ Dinanzi se la pon, sì come assonna
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1532
ch'essa avea sopra la gonna, ¶ poi ricoperse lo
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1532
che 'n mezzo de la strada soprarriva ¶ dove profondo
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Così dicendo, smonta ne la via: ¶ piglia una grossa
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1532
di gran pondo, ¶ e la lega allo scudo, et
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di splendor non tacque ¶ la vaga Fama, e divulgollo
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1532
non sapean qual fosse la foresta ¶ dove nel pozzo
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sacro scudo nuota; ¶ che la donna che fe' l
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1532
Mentre parlan di questo, la novella ¶ vien lor di
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1532
né seppe mai trovar la strada. ¶ Or per valle
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1532
contrada. ¶ Non vòlse mai la sua fortuna rea, ¶ che
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1532
torto uno innocente, ¶ salvò la donna; e salverà ciascuno
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colà giù sepulta; ¶ né la pensava mai veder, non
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1532
tor degli error suoi la multa. ¶ Né il ritrovarsi
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1532
malvagio, ¶ che, per fuggir la man di Chiaramonte, ¶ d
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1532
di soccorso ebbe disagio. ¶ La donna al traditore a
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1532
sua dura sorte, ¶ che la fe' traviar per un
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1532
per un sentiero ¶ che la portò dov'era spesso
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1532
lasciandolo quivi in su la strada, ¶ se l'abbia
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1532
che da questo ¶ loco la bella coppia fu distante
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1532
le ciglia. ¶ Ruggiero abbraccia la sua donna bella, ¶ che
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1532
e poi di su la bocca i primi fiori
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1532
aver dura e selvaggia, ¶ la faccia domandar per buoni
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l'avolo e tutta la sua stirpe onesta; ¶ ma
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1532
immantinente ¶ data le avria la vita che gli resta
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1532
dunque, indi per sposa ¶ la donna aver, Ruggier si
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trovaro all'uscir de la foresta ¶ donna che molto
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1532
umanissimamente gli rispose, ¶ e la cagion de' suoi penosi
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son sì lacrimose ¶ per la pietà ch'a un
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in feminil gonella, ¶ finta la voce e il volger
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1532
nel letto; ¶ e ne la ròcca gli ha fatto
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1532
in affanno, ¶ che de la crudel fiamma mi rimembri
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fratelli suoi. ¶ Né certo la paura in tutto scema
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1532
cor benigno scorto ¶ de la sua donna e la
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1532
la sua donna e la pietosa cura, ¶ sentì tutto
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1532
L'alto parlare e la fiera sembianza ¶ di quella
499
1532
ebbon di tornar forza la speranza ¶ colà dond'era
500
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perch'ancor, più che la lontananza, ¶ temeva il ritrovar