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Giuseppe Parini, Il giorno, 1801

concordanze di «la»

nautoretestoannoconcordanza
1
1801
ami così come sorbir la gode ¶ Barbara sposa, allor
2
1801
selvoso ¶ Mento vezzeggia; e la svelata fronte ¶ Alzando il
3
1801
cada ¶ Al suo signore la fumante canna. ¶ Mentre i
4
1801
Mentre i labbri e la man v'occupa e
5
1801
il carro ¶ Condur de la tua bella; o l
6
1801
O quei che abbeverò la Drava; o quelli ¶ Che
7
1801
un dì fuggìro ¶ De la stirpe Campana: oggi qual
8
1801
e tristo e a la marmorea ¶ Tomba simìl che
9
1801
Qualche lieve garrir con la tua dama. ¶ Servi l
10
1801
s'inganni; altronde pugni ¶ La turba convitata; e tu
11
1801
un lato ¶ Sol con la dama tua quel gioco
12
1801
con servi sedotti a la sua bella ¶ Chieder pace
13
1801
Amore ¶ Stratagemma finissimo vincea ¶ La gelosia del rustico marito
14
1801
o buon figliuolo ¶ De la candida Maia, o tu
15
1801
e a lui rapisti ¶ La guardata giovenca, i preghi
16
1801
lui s'inchina, ¶ Con la verga pacifica la fronte
17
1801
Con la verga pacifica la fronte ¶ Gli percote tre
18
1801
amante ¶ Sente dettarsi ne la mente un gioco, ¶ Che
19
1801
ei vola ¶ Velocissimamente a la sua donna. ¶ Là bipartita
20
1801
a la sua donna. ¶ bipartita tavola prepara, ¶ Ov
21
1801
contrarie. Oh cara a la fortuna ¶ Quella che corre
22
1801
altre; e seco ¶ Trae la compagna, onde il nemico
23
1801
Ei trionfante allora ¶ Da la falange il suo rival
24
1801
L'amante cupidissimo e la ninfa. ¶ Quella una sponda
25
1801
amante ¶ Poco disse: e la bella intese assai. ¶ Tal
26
1801
intese assai. ¶ Tal ne la ferrea età, quando gli
27
1801
mariti, al sol diletto ¶ La dama e il cavalier
28
1801
volsero il gioco ¶ Che la necessità trovato avea. ¶ Fu
29
1801
romor: di molle panno ¶ La tavola vestissi e de
30
1801
sotto al guardo de la immensa luce ¶ Sfugge l
31
1801
Il placido marito. Indi la pompa ¶ Affrettasi de' servi
32
1801
A te rapir de la tua bella i voti
33
1801
a i crin leggeri ¶ La bionda che svanì polve
34
1801
morbide piume in su la guancia ¶ Fe' più vermiglie
35
1801
e di novelli odori ¶ La tabacchiera e i bei
36
1801
bei cristalli aurati ¶ Con la perita mano a lei
37
1801
guardi e sorrisi ¶ Plaude la dama al tuo sagace
38
1801
a gli orecchi de la dama e al core
39
1801
cane e di sè la bella oblia ¶ Pochi momenti
40
1801
gracili gambe; e con la destra ¶ Molle verso il
41
1801
piegata e mossa ¶ Scopri la gemma che i bei
42
1801
Signor voglia leggiadra? ¶ Fia la santa Amistà, non più
43
1801
par di questi ¶ Onde la nostra età sorge sì
44
1801
fomentar con l'ali ¶ La nascente salute? Ahi no
45
1801
epigramma il tuo poeta ¶ La mentita virtù trafigger puote
46
1801
lance e spade, ¶ E scettri e collane e
47
1801
nuncj tuoi; quivi deponga ¶ La tessera beata; e fugga
48
1801
sbadigliando ¶ Si lascia da la man lenta cadere ¶ L
49
1801
clamoroso disputar s'accende: ¶ La nobil vanità pugne le
50
1801
Pènetra i tempj de la Pace. Un guida ¶ I
51
1801
ardite il pelago e la terra. ¶ Qual di Pallade
52
1801
principj abbatte ¶ Cui creò la natura, e che tiranni
53
1801
cacciator che segue ¶ Circuendo la fera, e sì la
54
1801
la fera, e sì la guida ¶ E volge di
55
1801
volgi sagace ¶ Fin che cada ove spiegar ti
56
1801
espor che favellando ammetta ¶ La nova gemma; e poi
57
1801
punto hai colto, ¶ Ratto la scopri; e sfolgorando abbaglia
58
1801
ecco in mezzo a la terribil pugna ¶ Strappava il
59
1801
Discepol sederà teco a la mensa. ¶ Tu a lui
60
1801
de' lor compagni. Oggi la diva ¶ Urania il crin
61
1801
profondo silenzio e con la notte ¶ Tenean consiglio: e
62
1801
armati, spaventosamente ¶ Cozzavan con la piena, e giù a
63
1801
De' gabinetti; ove a la docil dama ¶ E al
64
1801
lo innalzaste; e tra la vostra luce ¶ Beato l
65
1801
de' vati. Ei de la mensa ¶ Fece il suo
66
1801
signor chiedere aita ¶ Da la buona Salute; o con
67
1801
e Lièo ¶ Pinse Trimalcion: la Moda impone ¶ Ch'Arbitro
68
1801
ti piace! ¶ E per la sua faretra e per
69
1801
I novi Sofi che la Gallia o l'Alpe
70
1801
momenti ¶ Ornandoti o a la man garrendo indotta ¶ Del
71
1801
interprete Amore. Or fia la mensa ¶ Il favorevol loco
72
1801
stirpe ¶ All'animo a la mente? Il vulgo tema
73
1801
al fin cada adorando ¶ La sacra nebbia che lo
74
1801
Alto dia plauso ¶ Tutta la mensa al tuo poggiare
75
1801
con l'orecchio beva ¶ La dama da le tue
76
1801
e il calcolo e la massa ¶ E la inversa
77
1801
e la massa ¶ E la inversa ragion sonino ancora
78
1801
ragion sonino ancora ¶ Su la bocca amorosa. Or più
79
1801
al fianco; e con la molle ¶ Mano accarezza le
80
1801
pari; ¶ E caro a la natura e caro al
81
1801
tuoi campi; ¶ E che la tua pietade o il
82
1801
solo attigni ¶ Ciò che la dolce voluttà rinfranca, ¶ Ciò
83
1801
e ciò che nudre ¶ La libertà magnanima. Tu questo
84
1801
questo ¶ Reca solo a la mensa; e sol da
85
1801
d'ogni lato ¶ Ribocca la fragrante alma dolcezza. ¶ Or
86
1801
non osa. In su la mensa ¶ Porien deposti le
87
1801
che farai poi che la dama ¶ Con la mano
88
1801
che la dama ¶ Con la mano e col piè
89
1801
tutti; a lei soccorri, ¶ La seggiola rimovi, la man
90
1801
soccorri, ¶ La seggiola rimovi, la man porgi, ¶ Guidala in
91
1801
gli altri ¶ Gratissimo vapor la invita, ond'empie ¶ L
92
1801
reliquie. Egri mortali, ¶ Che la miseria e la fidanza
93
1801
Che la miseria e la fidanza un giorno ¶ Sul
94
1801
a te nobil garzon la tazza in tanto ¶ Apprestar
95
1801
sorsi ¶ Ministri poi de la tua bella a i
96
1801
liberal temprar col dolce ¶ La bollente bevanda: o se
97
1801
Non però sempre a la tua bella intorno ¶ Sudin
98
1801
brevi riposi; ¶ E de la quercia trionfale all'ombra
99
1801
all'ombra, ¶ Te de la polve olimpica tergendo, ¶ Al
100
1801
bel crine anella ¶ Su la guancia ondeggianti; e ad
101
1801
e in forse è la civil salute! ¶ Ma no
102
1801
van si spera ¶ Da la inerte lor man lavoro
103
1801
adopra e stanca ¶ Chi la lor mente sonnolenta e
104
1801
crassa ¶ Cerca destar: di dall'alpi è d
105
1801
docile trastullo ¶ Fien de la moda le colonne e
106
1801
All'altro lato de la mensa or odi ¶ Con
107
1801
e un motto ancora ¶ La tua bella ne dica
108
1801
campagne il tanto ¶ Per la morte di Tisbe arbor
109
1801
prati natii vada; e la plebe ¶ Non dissimile a
110
1801
da i letti de la molle rosa ¶ Sìbari un
111
1801
lui penètra e intende ¶ La natura migliore? O chi
112
1801
suo piacer l'aria la terra ¶ E il ferace
113
1801
gli orti, a cui la greca ¶ Làmsaco d'asinelli
114
1801
lentamente. Altro giammai ¶ A la squallida inedia eroe non
115
1801
Qual anima è volgar la sua pietate ¶ Serbi per
116
1801
colui che prima osò la mano ¶ Armata alzar su
117
1801
molli ¶ Lingue lambenti tortuosamente ¶ La man che il loro
118
1801
da gli occhi ¶ De la tua dama dolce lagrimetta
119
1801
tremule brillanti, ¶ Che a la nova stagion gemendo vanno
120
1801
fero giorno! allor che la sua bella ¶ Vergine cuccia
121
1801
le vaghe ¶ Nari soffiò la polvere rodente: ¶ Indi i
122
1801
aurate volte ¶ A lei la impietosita eco rispose; ¶ E
123
1801
d'essenze spruzzato a la tua dama: ¶ Ella rinvenne
124
1801
voce ¶ Chiamò tre volte la sua cuccia: e questa
125
1801
occhi al suolo ¶ Udì la sua condanna. A lui
126
1801
dianzi ¶ Era insigne a la plebe: e in van
127
1801
perfido si giacque ¶ Con la squallida prole e con
128
1801
squallida prole e con la nuda ¶ Consorte a lato
129
1801
Consorte a lato su la via spargendo ¶ Al passeggero
130
1801
amato ¶ Ti allontani a la mensa. Avvien sovente ¶ Che
131
1801
gli occhi andrai ¶ De la dama gentil, che a
132
1801
Leggiadre forme onde abbellir la seppe ¶ Dell'ammirato cucinier
133
1801
seppe ¶ Dell'ammirato cucinier la mano. ¶ Con la mente
134
1801
cucinier la mano. ¶ Con la mente si pascono le
135
1801
irrita e move ¶ Non la materia, ma il divin
136
1801
Che di raro licor la bella strigne ¶ Colmo bicchiere
137
1801
i labbri solo ¶ De la diva che qui soggiorna
138
1801
bei guardi e de la destra, ¶ Che reggendo il
139
1801
estro già punta ecco la Musa ¶ Brindisi grida all
140
1801
e s'esser puote, ¶ La bianca Teti e Guadiana
141
1801
corso ¶ Il teatro e la mensa in vario stile
142
1801
ed ei dall'alto ¶ La lamentabil favola cominci. ¶ Tal
143
1801
le care luci da la testa ¶ Con le man
144
1801
in danza girano ¶ Con la libera Gioia. Ella saltando
145
1801
bella ¶ Dama improvviso adombrerà la fronte ¶ D'un nuvoletto
146
1801
sdegno ¶ O simulato, e la nevosa spalla ¶ Scoterà un
147
1801
calle dal piacer segnato ¶ La maestà di cavalier non
148
1801
mesta o disdegnosa ¶ Tu la guidi a la mensa
149
1801
Tu la guidi a la mensa; o se tu
150
1801
a tollerar de' cibi ¶ La nausea universal! Sorridan pure
151
1801
ciel tremando lagrimando ¶ Tra la pompa feral de le
152
1801
al talamo bramato: ¶ Ma la prudenza co i canuti
153
1801
de le nozze amante ¶ La freddissima vergine, che in
154
1801
bel mondo; e lieta ¶ La indifferenza maritale affronta. ¶ Così
155
1801
Così non fien de la crudel Megera ¶ Più temuti
156
1801
spoglie ¶ Affrettansi a compir la nobil opra ¶ Gravi ministri
157
1801
il grande Achille ¶ Disegnava la cena: e seco in
158
1801
i pranzi. ¶ Imbandita è la mensa. In piè d
159
1801
e porgi almo garzon la mano ¶ A la tua
160
1801
garzon la mano ¶ A la tua dama; e lei
161
1801
quello ¶ Cedan l'orso la tigre il falco il
162
1801
voi con rosee labbra ¶ La sola voluttade al pasto
163
1801
voluttade al pasto appelli, ¶ La sola voluttà che le
164
1801
i primi padri ¶ De la plebe spregiata: e gli
165
1801
Iride o Giuno ¶ A la terra s'appressa: e
166
1801
in monte ¶ Sorge; e la valle e la foresta
167
1801
e la valle e la foresta intorno ¶ Mugon di
168
1801
In voi ben tosto ¶ La voglia s'infiammò, nacque
169
1801
i soavi colpi ¶ De la nova cagione onde fur
170
1801
bisogno andàro; ¶ E tra la servitude e la viltade
171
1801
tra la servitude e la viltade ¶ E il travaglio
172
1801
nato a recarli ¶ Su la mensa regal, non a
173
1801
sapor di color mille ¶ La variata eredità de gli
174
1801
vasi ordin disposta. ¶ Già la dama s'appressa: e
175
1801
Il lato abbandonar de la sua dama ¶ Non fia
176
1801
come i varj ingegni ¶ La libertà del genial convito
177
1801
Ora i raccolti da la fama errori ¶ De le
178
1801
Minacce in cor de la sua fida sposa ¶ I
179
1801
viso adorna. ¶ Forse a la bella di sua man
180
1801
Or si vedranno ¶ De la candida mano all'opra
181
1801
ragion difende. ¶ Sol de la fida sposa a cui
182
1801
Sonno. Ahi quante volte ¶ La dama delicata invoca il
183
1801
volte ¶ Incauto amante a la sua lunga pena ¶ Cercò
184
1801
core. ¶ Ma se a la dama dispensar non piace
185
1801
giova, allor tu stesso ¶ La bell'opra intraprendi. A
186
1801
contemplati fièno ¶ I manichetti, la più nobil opra ¶ Che
187
1801
qual d'essi a la tua bella è caro
188
1801
te pare. Oh dio, la serba ¶ Serbala a i
189
1801
il delicato fianco ¶ Non la rivider più: d'ignobil
190
1801
Esaurirono i vasi: e la ricolma ¶ Nitidezza lasciàro al
191
1801
quel beato istante ¶ Che la noia e l'amore
192
1801
impor novo cognome a la tua dama; ¶ E pinte
193
1801
Mescere a voglia lor la terra e il mare
194
1801
tuoi nobili indugi: assai la terra ¶ Calpestàro i cavalli
195
1801
a guardar posto ¶ De la stirpe de' numi il
196
1801
mio giovan eroe cigni la spada ¶ Corta e lieve
197
1801
già, ma qual richiede ¶ La stagion bellicosa al suol
198
1801
L'annoda pure onde la impugni all'uopo ¶ La
199
1801
la impugni all'uopo ¶ La destra furibonda in un
200
1801
del famoso Artù vide la corte ¶ Le infiammate d
201
1801
Il generoso piè dove la bella ¶ E de gli
202
1801
verso le aduste ¶ Spiagge la predatrice Africa spinse. ¶ Vedi
203
1801
Pende il crin da la nuca, e l'altro
204
1801
altro a cui ¶ Su la guancia pienotta e sopra
205
1801
sacro: entro a' Licei ¶ La gioventù pellegrinando ei trasse
206
1801
com'ei spargesse ¶ Su la plebe infelice oro e
207
1801
parruccon s'innalza ¶ Sopra la fronte spaziosa; e scende
208
1801
botton serie infinita ¶ Lungo la veste. Ridi? Ei novi
209
1801
novi aperse ¶ Studj a la patria; ei di perenne
210
1801
e vie ¶ Stese per la cittade; e da gli
211
1801
Salir scherzando a rinfrescar la state ¶ Madre di morbi
212
1801
tua stirpe, ¶ E de la patria tua gloria e
213
1801
suo fe' lieta pompa ¶ La punica regina, i canti
214
1801
alzava ¶ Jopa crinito; e la regina in tanto ¶ Dal
215
1801
vano ¶ Chiedea a Nettun la prole di Laerte, ¶ Femio
216
1801
co' versi e con la cetra ¶ La facil mensa
217
1801
e con la cetra ¶ La facil mensa rallegrar de
218
1801
i petrosi licori e la consorte ¶ Convitavano in folla
219
1801
Penelopèe ¶ Ti guidano a la mensa i versi miei
220
1801
consigliarsi al fido speglio ¶ La tua dama cessò. Cento
221
1801
or con garriti ¶ Rovesciò la fortuna. A sè medesma
222
1801
fin raccolse in uno ¶ La consapevol del suo cor
223
1801
di sua beltade: ¶ E la seggiola sacra un po
224
1801
par del vulgo ¶ Senta la fame esercitargli in petto
225
1801
nuove ¶ Anella intrecci a la catena immensa ¶ onde alternando
226
1801
l'accorta mano ¶ De la tua dama: e il
227
1801
guardano il fiore ¶ De la beltà che il popolato
228
1801
tue; sì che a la dama ¶ Quanto elegante esser
229
1801
mostri. ¶ Tengasi al fianco la sinistra mano ¶ Sotto al
230
1801
Escano alquanto; e da la bocca poi, ¶ Compendiata in
231
1801
Schermo si opponga? Ecco la destra ignuda ¶ Già la
232
1801
la destra ignuda ¶ Già la bella ti cede. Or
233
1801
ti cede. Or via la strigni; ¶ E con soavi
234
1801
Più a lei vicin la seggioletta. Ognaltro ¶ Tacciasi; ma
235
1801
oceàno ancora ¶ Perigliosa è la calma. Ahi quante volte
236
1801
il buon nocchiero ¶ Invocò la tempesta; e sì crudele
237
1801
a te giovi de la scorsa notte ¶ Ricordar le
238
1801
aspettar quasi marina ¶ Conca la soavissima rugiada ¶ De' novi
239
1801
De' femminili voti, a la cui chioma ¶ Col lauro
240
1801
Colpevole o innocente allor la bella ¶ Dama improvviso adombrerà
241
1801
destra ¶ Non abbassossi a la volgar matita ¶ Che fu
242
1801
uman confine ¶ Oltre passar la paludosa nebbia; ¶ E d
243
1801
cospetto, ¶ Si volga a la parete, e mentre cerca
244
1801
elegante intorno spande ¶ Da la man scossa polveroso nembo
245
1801
risonar s'udìo ¶ Già la corte d'Amore. I
246
1801
comune lor dio. Rise la fresca ¶ Gioventude animosa; e
247
1801
agri motti ¶ Libera punse la senil baldanza. ¶ Gran tumulto
248
1801
Già da provvida man la bianca polve ¶ In piccolo
249
1801
i palpitanti Lari ¶ De la patria difese, e ruppe
250
1801
Stracciati ed irti de la mischia uscìo ¶ Spettacol fero
251
1801
bear gli occhi ¶ De la cara tua patria a
252
1801
sol dà leggi ¶ A la materia la stagion diverse
253
1801
leggi ¶ A la materia la stagion diverse, ¶ Ma qual
254
1801
sono il lavoro e la ricchezza. ¶ Vieni o fior
255
1801
nell'ampia ¶ Calvizie de la fronte il senno appare
256
1801
su per le gambe ¶ La docil calza: un sia
257
1801
dietro al capo: e la percossa luce ¶ Quinci e
258
1801
già pronto ¶ Venga spiegando la nettarea veste. ¶ Fortunato garzone
259
1801
Fortunato garzone a cui la moda ¶ In fioriti canestri
260
1801
te dono ne fèo. La notte intera ¶ Faticaron per
261
1801
sollevando intorno. ¶ Figlie de la memoria inclite suore ¶ Che
262
1801
e d'oro ¶ Sdegnar la turba, e gli occhi
263
1801
Pieno cristal che a la tua vita in forse
264
1801
Troppo accosto vibrar da la vil salma ¶ Fastidiosi effluvj
265
1801
unì l'ambra o la terra ¶ Che il Giappon
266
1801
gli spirti, e ne la mente induca ¶ Lieta stupidità
267
1801
il cannocchial succeda ¶ E la chiusa tra l'oro
268
1801
le canore labbra ¶ Da la scena remota; o con
269
1801
grave materia. A te la lente ¶ Nel giorno assista
270
1801
visti accusarte osin giammai. ¶ La lente ancor su l
271
1801
Contro al sentenziar de la tua lente? ¶ Non per
272
1801
spirti; e non isdegna ¶ La picciola guaìna ove al
273
1801
lama, e a cui la madre ¶ De la gemma
274
1801
cui la madre ¶ De la gemma più bella d
275
1801
insetto ¶ Da te fugga la noia. Ecco che smaglia
276
1801
di preziose anella. ¶ Ami la pietra ove si stanno
277
1801
oggi l'Indico adamante ¶ dove il lusso incantator
278
1801
il lusso incantator costrinse ¶ La fatica e il sudor
279
1801
Signore ¶ Sonar già intorno la ferrata zampa ¶ De' superbi
280
1801
sospinge arretra e volge ¶ La disciplina dell'ardito auriga
281
1801
nobil cuoio a te la gamba calzi ¶ Purpureo stivaletto
282
1801
Non profanin tuo piè la polve o il limo
283
1801
indi a te fasci ¶ La snella gola. E il
284
1801
non abbia ancor da la man dotta ¶ Dell'artefice
285
1801
lieve canna ¶ Brandendo con la man, quasi baleno ¶ Le
286
1801
pena ¶ D'in su la guancia miete; e par
287
1801
ma innalza ¶ Tu allor la mente a i grandi
288
1801
A i raggi de la gloria onde t'investi
289
1801
al cavalier suole a la dama ¶ Lunga vigilia cagionar
290
1801
talora ¶ Nobile invidia de la bella amica ¶ Vagheggiata da
291
1801
e incallisce al vomere la mano ¶ Lieto che i
292
1801
Temi. Ecco te pure ¶ La tavoletta or chiama. Ivi
293
1801
i bei pregi ¶ De la natura accrescerai con l
294
1801
lor v'appressa ¶ Pauroso la destra; e prestamente ¶ Ne
295
1801
cauto attende ¶ Pur se la piuma si contragga o
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1801
dell'Etnèa fucina, ¶ Sorridente la madre, i vaghi Amori
297
1801
All'altro lato con la man rosata ¶ Como e
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1801
Idalj arredi ¶ Almo tesor la tavoletta espone. ¶ Ivi e
299
1801
stemprato il seme ¶ De la fredda cucurbita: e se
300
1801
poste le bende a la ferita, ¶ Più glorioso e
301
1801
Che roder gli porien la molle cute, ¶ O d
302
1801
in candidi lini a la grand'opra ¶ E più
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1801
suoi ¶ Severo esplorator de la tua mano ¶ O di
304
1801
d'arancio piuttosto o la giunchiglia ¶ O l'ambra
305
1801
avi nostri. ¶ Ma se la sposa altrui cara all
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1801
a lo speglio; e sovente ¶ Il mio signor
307
1801
e manca ¶ Porsi a la chioma, e dissipar con
308
1801
all'ara o de la Dea ¶ Che ricovrò dal
309
1801
cinto; e sotto a la man sacra ¶ Umiliava le
310
1801
e ti serba a la miglior fortuna. ¶ Quasi foco
311
1801
Chinar lo sguardo a la pedestre turba, ¶ Non disdegnan
312
1801
allor ch'esposti ¶ A la sua man sono i
313
1801
aduna ¶ Per disputare a la natura il vanto ¶ Del
314
1801
il collo imite ¶ De la colomba v'avrà sparso
315
1801
interposta, ¶ Lavor che vince la materia, e donde ¶ Fia
316
1801
si ridesti e viva ¶ La stanca di piaceri ottusa
317
1801
a caso o pur dove il parta ¶ Tra
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1801
indice nastro. ¶ O de la Francia Proteo multiforme ¶ Scrittor
319
1801
ardito scoglio ¶ Contro a la Senna d'ogni vanto
320
1801
vanto altera. ¶ Tu de la Francia onor, tu in
321
1801
i facili sapienti ¶ De la Gallica Atene i tuoi
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1801
col tuo felice raggio ¶ La Gotica caliggine che annosa
323
1801
del pari e a la dorata chioma ¶ Splendor dai
324
1801
e lavori a cui la moda ¶ Di viver concedette
325
1801
ancor religiosi servi ¶ De la necessitade, antiqua è vero
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1801
di belle ¶ Che de la corte d'Amatunta uscìo
327
1801
che te non vede ¶ La pudica d'altrui sposa
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1801
Doman fie poi che la concessa imago ¶ Entro arnese
329
1801
di tua beltade ¶ Con la beltà de la tua
330
1801
Con la beltà de la tua dama; o a
331
1801
i guardi ¶ Degl'invidi la tolga, e in sen
332
1801
ch'ecceda ¶ Mal frenata la bocca, or qual conviene
333
1801
tra le leggi a la tua forma ¶ Dia contorno
334
1801
forma ¶ Dia contorno o la posi o la panneggi
335
1801
o la posi o la panneggi. ¶ È ver che
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1801
di Crotone ¶ Non conosci la scola, e mai tua
337
1801
dal caro ¶ Letto cui la fedel moglie e i
338
1801
minori ¶ Suoi figlioletti intiepidìr la notte: ¶ Poi sul dorso
339
1801
di gemme al paro ¶ La nascente del sol luce
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1801
sorge il fabbro, e la sonante ¶ Officina riapre, e
341
1801
oltre più assai ¶ Producesti la notte: e stanco alfine
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1801
conforti a te porgea la mensa ¶ Cui ricoprien prurigginosi
343
1801
le dorate imposte; e la parete ¶ Pingano a stento
344
1801
da lunge ¶ Moto improvviso la tua destra impresse; ¶ E
345
1801
gli opposti ¶ Schermi a la luce; e rigidi osservàro
346
1801
Quel che riman de la Cimmeria nebbia; ¶ Poi de
347
1801
tra l'arme ¶ Sgangherando la bocca un grido innalza
348
1801
de' tuoi labbri onora ¶ La nettarea bevanda ove abbronzato
349
1801
con polizza infinita ¶ Fastidirti la mente; o di lugùbri
350
1801
con l'alba a la città discese ¶ Bianco di
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1801
Bianco di gelo mattutin la chioma. ¶ Così zotica pompa
352
1801
addestri ¶ A modular con la flessibil voce ¶ Soavi canti
353
1801
legno armoniose fila. ¶ Nè la squisita a terminar corona
354
1801
tenero idioma ¶ Che da la Senna de le Grazie
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1801
lor tiranno: ¶ E a la nova inefabil melodia ¶ De
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1801
lodata e pianta ¶ Già la bella Francese; e i
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1801
vicin verno si darà la palma ¶ Sovra le scene
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1801
lavoro. Altri ti veste ¶ La serica zimarra ove bei
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1801
se il chiede ¶ Più la stagione a te le
360
1801
Con cui partir de la giornata illustre ¶ I travagli
361
1801
Perchè in mezzo a la fulgida carriera ¶ Tu il
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1801
fatto ¶ Ignobil fabbro de la razza umana. ¶ D'altra
363
1801
osa in ridevole trionfo ¶ La rimbambita fè la pudicizia
364
1801
trionfo ¶ La rimbambita fè la pudicizia ¶ Severi nomi. E
365
1801
suo fratello Imene; ¶ Tanto la madre lor temea che
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1801
nato è a dominar la terra. ¶ Quindi la prole
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1801
dominar la terra. ¶ Quindi la prole mal secura all
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1801
Così ognor congiunta ¶ Iva la dolce coppia; e in
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1801
Starsi al prato a la selva al colle al
370
1801
colle al fonte: ¶ E la suora di lui vedeali
371
1801
acciar che a tergo la faretra ¶ Gli empie, e
372
1801
Disse, e volto a la madre: Amore adunque ¶ Il
373
1801
da le languid'alme ¶ La stanchezza e il fastidio
374
1801
l'ardente face ¶ Regna la notte. Or quindi almo
375
1801
il mattin cure a la bella ¶ Che spontanea o
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1801
del caro nodo. ¶ Già la dama gentile i vaghi
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1801
vicino, ¶ O a baciarle la man pur dianzi ammesso
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1801
se tranquilli sonni ¶ Dormìo la notte; e se d
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1801
teco dal cocchio; ¶ E la vigile tua mano per
380
1801
ed empier di perigli ¶ La placida quiete de' viventi
381
1801
cari sogni ¶ Troncar de la tua dama; ond'ella
382
1801
di sudor gelato ¶ E la fronte bagnando e il
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1801
varco. ¶ Sovente ancor de la passata sera ¶ La perduta
384
1801
de la passata sera ¶ La perduta nel gioco aurea
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1801
amata carta; e te la carta e il nome
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1801
corso ¶ Declinando intraprendi ove la dama ¶ Co' labbri desiosi
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1801
Misera! Ieri, ¶ Qual fusse la cagion, fremer fu vista
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1801
l'ali rinfresca; ¶ Enfiò la neve de la bella
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1801
Enfiò la neve de la bella gola; ¶ E celato
390
1801
Amori si schermiron con la benda; ¶ E indietro rifuggironsi
391
1801
bel piede; e ripercosse ¶ La mille volte ribaciata mano
392
1801
ignoto molt'ore. Ivi la Fama ¶ Con uno il
393
1801
pargoletti amori, ¶ Che da la maestà de gli otto
394
1801
or con gli altrui. ¶ La vide la notò, sorrise
395
1801
gli altrui. ¶ La vide la notò, sorrise alquanto ¶ La
396
1801
la notò, sorrise alquanto ¶ La volatile dea, disse: tu
397
1801
vincere il clamor de la mia tromba. ¶ Disse, e
398
1801
il cocchio ascese; ¶ E venne trottando ove de
399
1801
tosse: e rise ancora ¶ La tua dama con elle
400
1801
voi ¶ Pria che a la meta il vostro cocchio
401
1801
tacita a le porte ¶ La volubile rota il corso
402
1801
volto ¶ De' suoi casi la serie, il cocchio allora
403
1801
fanno; ¶ Già strette per la man co' dotti fianchi
404
1801
i casi allude ¶ Che la Fama narrò: quella repente
405
1801
e a nuove imprese ¶ La tua bella invitando, i
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1801
i casi estremi ¶ De la pericolosa ira sospendi. ¶ Oh
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1801
sospendi. ¶ Oh solenne a la patria oh all'orbe
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1801
sparger l'orizzonte. Ecco la sposa ¶ Di Ramni eccelsi
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1801
di maschia desiata prole ¶ La prima volta. Da le
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1801
De' prischi feudi ove la polve e l'ombra
411
1801
parto. Anzi, qual suole ¶ su la notte dell
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1801
qual suole ¶ Là su la notte dell'ardente agosto
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1801
tal clamore ¶ Non ardì la mia Musa unir sue
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1801
Al tuo gran genitore. ¶ La Notte ¶ Nè tu contenderai
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1801
mesta alto sedevi ¶ Su la timida terra. Il debil
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1801
Ma ecco Amore, ecco la madre Venere, ¶ Ecco del
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1801
Genj, ¶ Che trionfanti per la notte scorrono, ¶ Per la
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1801
la notte scorrono, ¶ Per la notte, che sacra è
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1801
e gli uomini ¶ Da la fatica condannati dormono. ¶ Stupefatta
420
1801
fatica condannati dormono. ¶ Stupefatta la Notte intorno vedesi ¶ Riverberar
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1801
moto crearsi, ¶ Sentì schiuder la luce; e sè medesmo
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1801
Glorie novelle ad acquistar dove ¶ O la veglia
423
1801
acquistar là dove ¶ O la veglia frequente o l
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1801
ombre ignoto trascorri, ove la plebe ¶ Affrettando tenton s
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1801
fastidioso indugia ¶ Te con la dama tua nel vuoto
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1801
cauto venisti: e già la bella ¶ Teco del lungo
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1801
repugnar s'adira; ¶ Già la man, che tu baci
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1801
e tenta ¶ Liberar da la tua; e già minaccia
429
1801
corso ¶ Lieto si sta la fresca ora godendo ¶ Che
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1801
cara consorte. Amor nasconde ¶ La incauta face; e il
431
1801
ma fido amico ¶ De la coppia beata, a cui
432
1801
Ecco il tedio a la fin serpe tra i
433
1801
i genj tuoi. Mira la Notte, ¶ Che col carro
434
1801
è, ben sai, ne la città famoso, ¶ Che splendida
435
1801
tuoi pari, a cui la vita ¶ Fora senza di
436
1801
obliar sen vanno ¶ Fra la sorte del gioco i
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1801
i tristi eventi ¶ De la sorte d'amore, onde
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1801
Magnanime del gioco. Ivi la turba ¶ De la feroce
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1801
Ivi la turba ¶ De la feroce gioventù divina ¶ Scende
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1801
dir stamane appresi; ¶ Mentre la vanità fra il dubbio
441
1801
destin dando e togliendo ¶ La combattuta palma alto abbandona
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1801
O tu, che porti ¶ La dama e il cavalier
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1801
Il generoso eroe: plauda la bella, ¶ Che con l
444
1801
d'un salto, ¶ Affidata la dea, lieve balzando, ¶ Col
445
1801
estrema veste ¶ Sibila per la polvere strisciando. ¶ Ahi, se
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1801
grave ¶ A lei porgi la destra; e seco innoltra
447
1801
raccolta ¶ Dall'un lato la cappa, contegnoso ¶ Guida l
448
1801
vagarvi il piacer solo la increspa ¶ Una lieve aleggiando
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1801
e vivace offri a la bella ¶ Mollemente piegato il
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1801
il destro braccio. ¶ Ella la manca v'inserisca. Premi
451
1801
risponda premendo; e a la tua lena ¶ Dolce peso
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1801
Il sermon patrio e la facezia e il riso
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1801
Arme l'uno a la pugna, indice l'altro
454
1801
Sola da un lato ¶ La matrona del loco ivi
455
1801
si posa; ¶ E con la man, che lungo il
456
1801
ed elle, intorno ¶ A la sede maggior vortice fatto
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1801
gl'importuni altronde ¶ Volga la turba, sederan gli amanti
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1801
cuscin, che tutta ingombri ¶ La macchina elegante: e al
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1801
interne: applause ognuna ¶ A la innata energia del vago
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1801
i delicati arcani. ¶ Ivi la coppia de gli amanti
461
1801
vita ¶ L'Ozio e la Vanità, che noti al
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1801
le vigilie illustri ¶ De la prole de' numi. Un
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1801
atro vapore; ¶ E da la bocca sbadigliante esala ¶ Alito
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1801
a cui beata ¶ Rendon la vita titoli distinti ¶ Sbadigliano
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1801
tanto ¶ Pernicioso influsso: e fra i seggi ¶ De
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1801
Altri di lor ne la carriera illustre ¶ Stampa i
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1801
già corse; altri a la meta è giunto. ¶ In
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1801
che con maestri ¶ Da la scutica sua moti di
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1801
l'eroe, che da la guancia enfiata ¶ E dal
470
1801
Rapisce il cocchio, ove la dama è assisa ¶ E
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1801
Quegli or esce di dove ne' fori ¶ Si
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1801
o grandi ¶ Carte mescan la pugna. Ei sul mattino
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1801
belle declinanti insegna. ¶ Ei la notte raccoglie a sè
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1801
lui sovente ¶ Ne commetton la cura: ed ei sen
475
1801
che sorga, ¶ Auspice lui, la fortunata mole. ¶ Poi di
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1801
contro all'onte ¶ De la pioggia e del sol
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1801
e con soave sguardo ¶ La segue ancor sin che
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1801
segue ancor sin che la via declini. ¶ Vedi giugner
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1801
Fra i cavalli e la dama. Or de la
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1801
la dama. Or de la dama ¶ La man tiepida
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1801
Or de la dama ¶ La man tiepida preme; or
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1801
sedendo ¶ Nel gabinetto de la dama, ormai ¶ Con ostinata
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1801
fianco solo avanza ¶ De la bella rapita; e poi
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1801
te, mira e conosci. ¶ i vezzosi d'amor
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1801
cui diede il padre ¶ La prima coppia di destrier
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1801
Indi gli adulti, ¶ A la cui fronte il primo
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1801
parrucchier, scherzan vicini ¶ A la sposa novella; e di
488
1801
pingui matrone, a cui la voce ¶ Di vernacolo accento
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1801
Volatile scienza entro a la mente. ¶ Altri altrove pugnando
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1801
Lucido e bello de la spada, ond'egli ¶ Solo
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1801
ridendo, al suo vicin la gota ¶ Preme furtivo: e
492
1801
tanto rumor tacita siede ¶ La matrona del loco: e
493
1801
al pudor si deggia ¶ La cara figlia preservar, che
494
1801
giammai, per miserabil caso, ¶ La vetusta patrizia, ella e
495
1801
amanti; e lungi ¶ De la stanza nell'angol più
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1801
Grazia e mercè de la bell'opra ottiene. ¶ Qua
497
1801
e le illustri; e gli estremi ¶ Ben seppe
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1801
gloriosi nomi ¶ Cui mancò la fortuna. Anco le piacque
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1801
contemplar gli eventi ¶ De la instabil fortuna e i
500
1801
del gioco e de la veglia ¶ Un atomo di