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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Magalotti, Lettere su le terre odorose a monsignor Leone Strozzi, 1705

concordanze di «la»

nautoretestoannoconcordanza
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anni, che io fo la guerra offensiva alla barbarie
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Italia, per mansuefarla con la predicazione de’ pregi di
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con disprezzo, intanto che la Spagna l’adora con
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di culto superstizioso, e la Francia, l’Inghilterra, e
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l’ingegno per trovar la via di fare un
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al mettere insieme tutta la serie delle varie terre
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ne vegga incrostata tutta la facciata d’un palazzo
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qui non v’è la durezza della gioia, e
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che pure hanno luogo la state, formati in vasi
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il poco che costa la profumiera, vendendosi simili vasi
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di servirla, per quanto la sola viltà loro gli
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da un acquisto fatto la settimana addietro, dal Gran
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di qualche vaso. Che la pasta sia uguale, e
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vaso toccata d’azzurro la cupola di S. Maria
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a V. S. Illustriss. la stima infinita con la
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la stima infinita con la quale ho ricevuto l
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suoi nobilissimi studii, e la somma ambizione che questo
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mallevadore de’ suoi asserti la grandezza della propria condizione
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adesso per le mani la lettura delle guerre degli
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penna, e infino di da’ monti ho dato
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ho dato ordini per la marcia di corpi considerabili
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risico di vedere impaniare la mia vanità al difficile
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io così disassuefatto, che la fatica della mia mano
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nello scrivere, ma non la fo né meno di
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l’indiscreta licenza, con la quale mi fo lecito
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Andiamo al negozio. ¶ Viene la memoria de i Buccheri
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Alemagna a Madrid per la seconda volta, statavi la
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la seconda volta, statavi la prima da Contessa di
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ch’io credevo. Io la mando stasera a Madrid
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pittore lavora attualmente su la Porcellana fiorentina, la quale
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su la Porcellana fiorentina, la quale ho ordinato che
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perché si renda visibile la cupola di S. Maria
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Buccheri di Sessa. ¶ Sento la singolarità dell’odore di
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imparo con sommo gusto la moltiplicità degli aliti diversi
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Europei non ne val la pena) sono due. ¶ Il
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resti tutto preso tra la bambagia. Di questa medesima
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d’ambra, tenendo coperta la cassetta dello studiolo con
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tempo, in quella clausura, la fragranza del barro si
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piccoli collegati. Quando poi la sig. Marchesa tiri alla
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hoc profumarli tutti con la medesim’oncia d’acqua
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che non è tanta la gran cosa, che, quando
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Marchesa non ci arrivassero, la mia generosità non si
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misericordia corporale, nella quale la sig. Marchesa passerà le
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ossequio con riverir umilissimamente la sig. Marchesa, e con
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sig. D. Leone, e la sig. Marchesa mia signora
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così facile contentatura, per la parte almeno del primo
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e diciamo pur anche la mia ambizione maggiore: il
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in conseguenza a perpetuarne la memoria; non m’impegno
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voler arrivare a crocifiggere la speculativa de’ curiosi, che
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troppo lo farebbono se la mia borsa potesse trasformare
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le sere legate, e la libertà de’ giorni inabilitata
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poco meno annacquati e la vanità era assai più
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certo obbligo d’impinguare la leggenda con la notizia
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impinguare la leggenda con la notizia di tutte quelle
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vuol pure in su la credenza qualche pezzo di
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ogni vento, entrando subito la disputa se fosse gioia
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finissima critica, quella su la dissertazione delle Porcellane, questa
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ci regoleremo nel formar la pianta del nostro impegno
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parlava di conce con la fragranza del bolo, che
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poi in sustanza è la medesima, il bolo che
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colpa della galanteria, con la quale il sig. Marchese
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se non vi fosse la circostanza del riconoscervisi; perdoni
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perdoni V. S. Illustriss. la pedanteria di questa stravoltura
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finita d’accertare o la tegnenza della pasta o
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tegnenza della pasta o la tempera del forno; e
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e di nuovo suo. ¶ La porcellana verrà co’ Buccheri
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co’ Buccheri villani con la prima condotta. Non mi
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fino da Pisa per la pietra che sa di
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all’autore questa per la maggiore di tutte le
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a fargli sperare che la giustizia della sig. Marchesa
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temerario in se stesso, la supplico a considerarne il
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natura, come fondato su la riconosciuta generosità di chi
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il disegno esattissimo, e la disposizione ottima, ma il
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e col fiasco su la cassetta de’ Buccheri? Iddio
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avvertite bene, quando dopo la mia morte resterà dispensato
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attaccarvi un campanello con la vostra sig. Cognata da
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sì dolce nota, ¶ Che la dolcezza ancor dentro mi
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per modo che, se la sig. Marchesa Strozzi, che
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fuori della barbarie. Mettetevi la mano al petto, e
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Poveretto! Per vostra notizia la cassetta non comparisce. Iddio
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obbligo d’accomunarvi per la vostra lettera degli 8 stante
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che non ho avuto la grazia d’ottener da
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proporzione, che aveva con la debolezza della mia immaginativa
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debolezza della mia immaginativa la robustezza d’una simile
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vanità, vi riconvenga su la poca finezza che avete
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suprema Legge, potevate darle la causa vinta, omni appellatione
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greco, vi confesso che la lasciai, se non per
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avere in quella vestito la giornea d’autore, se
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tener per indubitato che la sig. Marchesa sia per
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fin dove è arrivata la mia soprastizione! che dove
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soprastizione! che dove racconto la famosa avventura del cantero
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avete comandato, e contenti la sig. Marchesa e il
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vi piace farle con la promessa di mantenere il
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età dell’autore, dopo la morte del quale potrete
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se vi paresse che la cosa andasse troppo in
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li ritrovo. Item mandatemi la data di tutte e
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si trova ancora labefattata la mia da quella sontuosa
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riconoscenza. E per autenticare la verità di quel famoso
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sentito l’uguale. Senza la necessità di portare alla
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Spero di mandarvi presto la mostra d’una nuova
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murrina, che n’incachi la porcellana. Addio. ¶ Firenze, .... ¶ Devo
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pretendete e ne aspettate la decima in tante pastiglie
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ho per impossibile che la vostra galanteria vi abbia
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Accademico della Crusca per la seconda volta. Questo è
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Beato voi, e beata la sig. Marchesa, che può
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di veder lavorare per la sua guardaroba tutti i
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di questa leggenda, che la vostra e la sua
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che la vostra e la sua. E perché questa
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così fisica, come io la voglio, non mi pareva
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servitori va tanto in , che vogliano scartabellare questa
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io non ci ho la minima difficoltà, come non
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Schiavo vostro. ¶ Firenze, 25 luglio 1702. ¶ La vostra lettera de’ 22 luglio
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quali vi ringrazio cordialissimamente. La ragione perché non mi
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della Genesi, entrandoci per la porta del soccorso, e
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il rimandarmela giù per la gola, una volta che
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bianchi, che aspettano sitibondi la nera rugiada del mio
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mi trovassi in capitale la ventesima parte di notizia
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dalla sig. Madre, che la Porcellana viene dalla China
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e voi sapete che la Critica in oggi è