parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Il codice di Perelà, 1911

concordanze di «la»

nautoretestoannoconcordanza
1
1911
fu per molti mesi la favola d’ogni bocca
2
1911
punita perché imparentata con la Corte, e perché il
3
1911
tocca. ¶ – C’era chi la voleva punire ad ogni
4
1911
punire ad ogni costo. ¶ – La madre di quel giovane
5
1911
quando Bianca lo incontrò la prima volta, quella notte
6
1911
fermo sul cancello, attraverso la strada, i campi, scavalco
7
1911
amore. Non sono che la custodia di questa reliquia
8
1911
Enos Copertino. ¶ – Enos Copertino, la più grande pianista del
9
1911
inutile domandare a lei, la grande artista non ha
10
1911
risponderebbe. ¶ – Vive insieme con la Catulva, la famosa tragica
11
1911
insieme con la Catulva, la famosa tragica. ¶ – Enos ama
12
1911
chiusa, e gli altri la aprono anche per lei
13
1911
fra le donne soltanto la Catulva. Si mostra per
14
1911
pianoforte. ¶ – Si dice che la notte, nel suo giardino
15
1911
avvinte or qua or mentre nella veranda due
16
1911
è Lama? Una narra la pena di un cuore
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1911
cuore; e una spiega la rete che lo allacciò
18
1911
aveva di più ferito la vostra fantasia, la vostra
19
1911
ferito la vostra fantasia, la vostra immaginazione, o che
20
1911
Dio.» ¶ – Dite, credevi che la Regina avesse altri occhi
21
1911
Nulla posso, io sono la Regina, e la Regina
22
1911
sono la Regina, e la Regina è sola. ¶ «Dio
23
1911
Regina è sola. ¶ «Dio.» ¶ – La Regina frugare non può
24
1911
nell’avvenire: ahimè, voi la vedete raccogliere una spada
25
1911
un cavaliere, alzate voi la dama, e ora una
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1911
che s’incontra con la carta più alta di
27
1911
è quello che comanda, la dama che gli corrisponde
28
1911
che gli corrisponde è la Regina. Ecco: questo è
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1911
il Re e questa la sua Regina, il denaro
30
1911
Re si combina con la carta più alta di
31
1911
il Re è morto, la sua Regina raccoglie quella
32
1911
non si combina con la carta più alta di
33
1911
più alta di spade: la Regina raccoglie quella spada
34
1911
spada e sparisce. Mettetela , nel fondo della tavola
35
1911
lo sa come... e la ripete sempre. È strano
36
1911
sola parola, ma è la più grande, e non
37
1911
mi farete compagnia per la passeggiata dentro il parco
38
1911
calerà il sole, venite, la carrozza ci attende. ¶ – Maestà
39
1911
come sono velate, soltanto la bianchezza delle mani e
40
1911
ai vostri occhi. Con la mano destra portano la
41
1911
la mano destra portano la spada insanguinata. ¶ – E si
42
1911
notte e dì lungo la cancellata che le serra
43
1911
Non sono tutte uguali dentro? Non furono Regine
44
1911
aprirà ancora... Ogni sera la Regina le viene a
45
1911
da cinquant’anni: è la decana.» ¶ – Odiano o amano
46
1911
Odiano o amano? ¶ – Odiano la Regina senza spada, amano
47
1911
Regina senza spada, amano la memoria del loro Re
48
1911
del loro Re, trascinano la spada che gli trafisse
49
1911
e non potetti ricordare. La morte nel rigoglioso sbocciare
50
1911
ricominciavano gradatamente i sensi la loro funzione, il mio
51
1911
una sigaretta ed accendeva la seconda, s’arricciava placidamente
52
1911
tre buoni quarti, intravedevo la sua faccia serena, contenta
53
1911
sentito nel corpo abbassarsi la temperatura, estinguersi, e il
54
1911
sentito irrigidirmi intera, e la pelle contrarsi in una
55
1911
nulla. ¶ «L’oltraggiosa indifferenza, la cinica irriverenza con la
56
1911
la cinica irriverenza con la quale i signori uomini
57
1911
me il roseo animale, la materiale creatura? ¶ «Vivevo solitaria
58
1911
i miei doveri presso la Corte e frequentavo raramente
59
1911
e dove ha sepoltura la mia venerata madre nella
60
1911
morta. ¶ «In che consisteva la differenza? ¶ «Che loro non
61
1911
Sulla sera passeggiavo per la strada lungo le mura
62
1911
in due nere profondità. La capigliatura bruna e inanellata
63
1911
triste come lui, con la mia aria di bella
64
1911
aria di bella dissepolta. ¶ «La sera dipoi il giovane
65
1911
una maggiore profondità e la bocca, sensualissima, sempre più
66
1911
strano presentimento, c’era la luna e fui tentata
67
1911
tentata d’uscire per la prima volta sola in
68
1911
cui s’era liquefatta la luna. ¶ «Rimasi ferma, e
69
1911
liquido gelido filtrava per la bocca e s’insinuava
70
1911
che sapeva morire con la sua compagna, m’appariva
71
1911
andiamo laggiù... c’è la luna”. ¶ «“Dove, amore? Sì
72
1911
riuscimmo sotto il cimitero, dove il muro è
73
1911
lumi che qua e rischiaravano appena una croce
74
1911
era gelido e immobile. La bocca divenuta una gomma
75
1911
riprendeva il vigore e la temperatura. Rimasi ferma. Egli
76
1911
fatto sempre così, ora la morte lo teneva un
77
1911
piccolo, era così grande la gioia che a ridestarsi
78
1911
non volesse ridestarsi, tanto la morte gli piaceva... attesi
79
1911
mio, come è grande la tua felicità e la
80
1911
la tua felicità e la tua bellezza, attesi... nulla
81
1911
il luogo... l’ora, la ragione tornata perfettamente e
82
1911
il senso della realtà, la triste, la turpe, l
83
1911
della realtà, la triste, la turpe, l’ingannevole realtà
84
1911
morte. Tutti mi vedevano la sera con lui, si
85
1911
per i campi... per la via... fermandomi ogni poco
86
1911
ignorata, su... su... per la potenza dello spirito in
87
1911
vista, su... su... per la scala, abbracciata a lui
88
1911
ritornarono un poco e la mente si placò dalla
89
1911
insensata paura. Una volta dentro, sicura, guardavo il
90
1911
guidare da una fantasima: la paura. Ma paura di
91
1911
dalla mia spalla, come la madre il fanciullo che
92
1911
coricarlo, e giù per la scala, per il giardino
93
1911
per il giardino, lungo la via, attraversai i campi
94
1911
ora che avevo ritrovata la mia anima, diritta davanti
95
1911
È bella e paurosa la storia di Bianca, non
96
1911
i custodi del cimitero la cacciarono a viva forza
97
1911
era rimasta nascosta dentro la verdura, quando tutto fu
98
1911
matrimonio, venne in luce la verità, e gl’immancabili
99
1911
facciano i figlioli. ¶ – Davvero. ¶ – La razza dei Carlomignoli. ¶ – E
100
1911
piccolo. ¶ – Ah! Ah! Ah! ¶ La Baronessa Rosalinda Panciera vedova
101
1911
e tornata nell’animo la calma, dovetti costatare, con
102
1911
a pescare. ¶ – Non è la stessa cosa. ¶ – Non si
103
1911
pare un’anguilla. ¶ – Finché la donna è ragazza tutti
104
1911
l’ha fatta glie la farà. È bell’e
105
1911
E ora chi se la piglia? Una fanciulla che
106
1911
e provoca dicerìa. «Se la intendono ch’è una
107
1911
le ore e con la massima comodità. Che sfacciataggine
108
1911
poverino risate da reggersi la pancia. «La cameriera fa
109
1911
da reggersi la pancia. «La cameriera fa la ruffiana
110
1911
pancia. «La cameriera fa la ruffiana.» Se il marito
111
1911
il patatrac che forma la gioia d’ogni veglia
112
1911
una vedova poco interessano la generalità. Quando la porta
113
1911
interessano la generalità. Quando la porta non è bloccata
114
1911
no. Questa volta è la buona. Era l’ora
115
1911
nella più garbata maniera.» La cerimonia del secondo matrimonio
116
1911
mi sono ancora decisa. ¶ La Contessa Rosa Ramino Liccio
117
1911
uomo mi potesse vedere la punta del naso o
118
1911
educande, e mi cingevo la faccia di bende fin
119
1911
se taluno doveva rivolgermi la parola calavo sul viso
120
1911
fidanzato mi fece salire la scala gradino per gradino
121
1911
prima portavo insensibilmente per la loro estrema leggerezza e
122
1911
tedio, che noia sopra la pelle una mano che
123
1911
accarezzava il collo e la fronte ed era come
124
1911
piano della tavola o la cornice del divano. L
125
1911
mente, corsi a chiudere la porta e togliendone la
126
1911
la porta e togliendone la chiave tornai sopra il
127
1911
E io soffrivo tutta la mia vergogna, ma quelle
128
1911
sottolineando con piccoli gesti la scena, con gesti arguti
129
1911
voce, dalla quale attingevo la mia indispensabile vergogna. Avevo
130
1911
una noia che per la donna è il peggior
131
1911
stava alla finestra fumando la sigaretta o leggendo il
132
1911
tutti d’un colpo. ¶ La Duchessa Gelasia Del Prado
133
1911
degli occhi di Bobì. ¶ «La mia illustre famiglia, in
134
1911
si prometteva di restaurare la propria salute oramai troppo
135
1911
mi guardava... Bobì presso la mia sottana si stringeva
136
1911
a letto. E stese la ricetta così dicendo. ¶ «Di
137
1911
introvabile e infinito, mentre la bocca era perduta in
138
1911
non so come poté la coda del mio occhio
139
1911
abbandonava un solo istante la sua adorata padrona, era
140
1911
cosa. ¶ «Tre anni dopo la morte di mio marito
141
1911
pare soccombere ogni facoltà, la memoria rimane vigile e
142
1911
tuo Bobì. ¶ – Eh... forse. ¶ La Principessa Bianca Delfino Bicco
143
1911
punto di congiunzione fra la vita e la morte
144
1911
fra la vita e la morte. Con un uomo
145
1911
si ribellava disperatamente dentro la mia persona non sopportando
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1911
non sopportando l’offesa. La mattina seguente fuggii da
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1911
avrei ucciso sul momento. La nostra separazione venne pattuita
148
1911
nel carattere per tutta la vita, non è vero
149
1911
è vero signor Perelà? ¶ La Contessa Cloe Pizzardini Ba
150
1911
maraviglierete al mio per la sua naturalezza. Ditemi schietto
151
1911
rifiuto non sia mai la prima volta che si
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1911
nessuno con un rifiuto. ¶ – La prima volta bene inteso
153
1911
riserve in proposito, perdonate la mia franchezza ma mi
154
1911
piaciuto sempre l’arrosto. ¶ La Marchesa Oliva di Bellonda
155
1911
Bellonda. ¶ – V’è dinanzi la donna che non amò
156
1911
Ca’ Mucchio. ¶ – E ora, la parabola delle ciambelle. ¶ – E
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1911
Carlomignolo mi fa accapponare la pelle, non ci posso
158
1911
stomacata. ¶ – Donna Giacomina ha la parola della scienza. ¶ – Quello
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1911
di Oliva certamente, con la sua lagna, Donna Giacomina
160
1911
fanno le ciambelle, maneggiano la pasta con grande rapidità
161
1911
giudicare della loro riuscita. La cottura, la maggiore o
162
1911
loro riuscita. La cottura, la maggiore o minore compattezza
163
1911
si può vederlo ponendo la ciambella contro la luce
164
1911
ponendo la ciambella contro la luce. Un raggio soltanto
165
1911
soltanto vi può penetrare. La natura, che tutti lodano
166
1911
incontraste Carlomignolo? ¶ – È con la parola della scienza ch
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1911
allontanarmi dalla patria diletta. La mia buona madre mi
168
1911
talvolta uno, che per la reciproca simpatia e il
169
1911
sembrò adatto per ritentare la prova. Piena di speranza
170
1911
Con mia madre visitai la Francia e la Spagna
171
1911
visitai la Francia e la Spagna, l’Inghilterra, la
172
1911
la Spagna, l’Inghilterra, la Germania, una parte dell
173
1911
Africa, l’India e la Cina, la Russia, e
174
1911
India e la Cina, la Russia, e m’accingevo
175
1911
trascinando per il mondo la mia disgrazia e per
176
1911
della montagna a trascorrervi la calura estiva, quando mia
177
1911
chiamassero a quel modo. La donna si mostrò tanto
178
1911
mia cara signora...”, diceva la donna ridendo arrossita e
179
1911
vergogna, mentre mia madre la spingeva a spiegarsi, “una
180
1911
vago non si aspettava la rivelazione del mistero, diede
181
1911
poco non svenne. E la donna, divenuta coraggiosa, cercava
182
1911
non conosceva sul principio la propria disgrazia, ma ora
183
1911
aspettando. Ed ecco che in fondo, al principio
184
1911
né dell’altro sesso: “la signora vostra madre deve
185
1911
con apparenza maschia per la mole superba, gigantesca e
186
1911
fra l’uomo e la donna. I suoi occhi
187
1911
turbatissimo, incerta era divenuta la mia voce e sempre
188
1911
e sempre più esile la sua: un filo di
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1911
altro, tremavamo entrambi per la medesima pena. Come potemmo
190
1911
uomo, Carlo aveva trovato la sua donna. La Provvidenza
191
1911
trovato la sua donna. La Provvidenza per mezzo di
192
1911
madre, che per seguire la scena era rimasta nascosta
193
1911
sempre più distratta con la mia buona amica. Sollevo
194
1911
mia buona amica. Sollevo la mano dall’anca e
195
1911
osservata da anima viva. La mia veste, che sarà
196
1911
in ogni movimento, come la pelle di un cetaceo
197
1911
salotto: ha già preso la più perfetta aria idiota
198
1911
trova a bollire dentro la pentola. A questo punto
199
1911
labbra ondulazioni particolari per la incontenibile gioia di rivederla
200
1911
di rivederla, e per la voglia incontenibile di darle
201
1911
ancor più affettuoso per la lontananza che ci separa
202
1911
presentare a me, accerchierà la mia casa, riuscirà ad
203
1911
una favola eppure è la verità, questo giochetto le
204
1911
uomini che hanno inventato la legge? Perché infrangerla? La
205
1911
la legge? Perché infrangerla? La trovo stupenda, perfetta. Siamo
206
1911
nella più rigida maniera. ¶ La Principessa Nadia Giunchi del
207
1911
parola o di dare la mano a codesto presepe
208
1911
stupido contegno. ¶ – Uh! ¶ – Commetti la più grande villanìa verso
209
1911
metterà di malumore con la Corte. ¶ – Senza meno. ¶ – In
210
1911
in cattiva luce. ¶ – Sei la sola che parla in
211
1911
rifiuta al signor Perelà la propria confidenza. ¶ – Lui dovrà
212
1911
cosa tanto bella. ¶ – Forse la sola. ¶ – Ch’egli s
213
1911
negli occhi e per la gola a darvi la
214
1911
la gola a darvi la più insopportabile esosità. ¶ – Taci
215
1911
una domanda, e continuategli la vostra stolida confidenza. Ricordatevi
216
1911
avventure, ma io per la prima. ¶ – Villana. ¶ – Faremo che
217
1911
Ma il perdono è la sua gioia, non è
218
1911
è egli fatto per la massima dolcezza del concedere
219
1911
giorno più insopportabile con la tua malinconia. Che cosa
220
1911
dovuto riserbo dovrebbe tacere. La mia vita fu solo
221
1911
non riuscì a vincere la mia verginità. Non vi
222
1911
sopra me stessa: riportandone la vittoria. Una cosa molto
223
1911
me lo slancio e la dedizione amorosa, s’ebbe
224
1911
dedizione amorosa, s’ebbe la più fedele e affettuosa
225
1911
spiccia... ¶ – Trovare chi supplisse la mancanza. ¶ – E all’occorrenza
226
1911
rovescia. ¶ – Mie buone amiche, la vita è fatta anche
227
1911
d’ingiurie talora, per la sua involontaria disgrazia, e
228
1911
e d’interesse, e la mia vita non fu
229
1911
si sente di ritentare la dura prova: un’illusione
230
1911
di aver trovato, finalmente, la maniera buona... s’illude
231
1911
che pena... che pena... ¶ La Contessa Carmen Ilario Denza
232
1911
imponentissima aria maschia, e la mia figura si delineò
233
1911
soffocavo lo spasimo, mortificavo la carne ribelle, mi facevo
234
1911
l’ultimo degli uomini. La mia sensibilità s’era
235
1911
ch’io avvertiva per la strada, come una bestia
236
1911
fuggii incosciente calandomi per la finestra nel giardino, uscii
237
1911
vinta, ritrovai un po’ la coscienza, fui assalita dal
238
1911
un’intollerabile vergogna. Attraverso la finestra del giardino riguadagnai
239
1911
finestra del giardino riguadagnai la camera. ¶ «Due settimane dopo
240
1911
sopra il mio corpo la più iniqua violenza. Un
241
1911
dopo quell’infelice. Volle la sorte ch’io dessi
242
1911
io dessi a lui la precedenza, ma ciò non
243
1911
tale rosicchiamento? Dicono che la terra li attrae. Sissignori
244
1911
seguitano a riprodursi con la rapidità degli insetti. La
245
1911
la rapidità degli insetti. La terra non chiederebbe di
246
1911
rovesciandoli tutti insieme, sono la sua pietanza più indigesta
247
1911
li ha tutti per la gola e sullo stomaco
248
1911
bisogna riconoscergliene il vanto: la polvere. Guardate dove essi
249
1911
bucherellarla, in poco non la vedrete più perché se
250
1911
preciso si fanno in e quello cade, ti
251
1911
stomaco di chi esercita la mia professione. ¶ Se sapeste
252
1911
di scienza deve manovrare la lingua. Scherzi pure con
253
1911
altri, ma attento con la sua. Il segreto è
254
1911
unzione. Il male e la medicina sono i due
255
1911
vostro polso?... Buono... normale. La lingua?... Ottima. Il colorito
256
1911
Il colorito eccellente. Eccovi la mia carta per quando
257
1911
si alleggerisce che con la pratica quotidiana della virtù
258
1911
impartito speciali disposizioni perché la festa riesca di una
259
1911
cinque precise, Sua Maestà la Regina riceverà il signor
260
1911
saluto dell’intera cittadinanza. ¶ «La città sarà illuminata imbandierata
261
1911
suoneranno ben quattordici bande. La stessa sera a ore
262
1911
gloria del suo Regno. ¶ – La sola, probabilmente. ¶ – E ci
263
1911
di no. ¶ – Questa te la potevi anche tenere, è
264
1911
non è vero? ¶ – Abbiamo la vostra promessa. ¶ – Discreto anche
265
1911
Sì, sì. ¶ – Come provarvi la nostra devozione? il nostro
266
1911
di innovazioni radicalissime, con la faccenda di questo benedetto
267
1911
danno o a sproposito, la donna deve entrare in
268
1911
di Luglio, si vede la grande ciminiera di un
269
1911
che si tenevano per la mano, ricordate le donne
270
1911
di non risponderle. Vedete, la nostra cara amica, Marchesa
271
1911
nel fondo del cuore la cosa più leggera... ¶ – Una
272
1911
se da tutte saprete la stessa cosa vogliate perdonarci
273
1911
Che non hanno. ¶ – Con la loro scaltrezza e soverchieria
274
1911
molto. ¶ – A noi soltanto la bellezza può dare un
275
1911
può dare un privilegio. La politica non ammette una
276
1911
colore nel suo quadro. ¶ – La religione ci ammette solo
277
1911
barba. ¶ – Non possiamo celebrare. ¶ – La scienza non ci consente
278
1911
corpo. ¶ – Zoe dirà per la prima. Ad essa spetta
279
1911
prima. Ad essa spetta la precedenza. Come potete osservare
280
1911
in bellezza, è giudicata la donna più bella del
281
1911
incomincia il tuo racconto. ¶ La Duchessa Zoe Bolo Filzo
282
1911
Filzo. ¶ – Ha fatto girar la testa a tutti gli
283
1911
facciano i conti con la nostra virtù, non ci
284
1911
modo assoluto e faremo la loro felicità. ¶ – Lo sai
285
1911
noi quello che vogliono. ¶ – La loro vita si esplica
286
1911
grigia. Quando ero bambina, la notte, nel giardino d
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Più il fuoco arrivava la loro carne, più i
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osservatemi attentamente, io poso la mia mano così, con
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ma non udii più la voce adorata che alimentava
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voce adorata che alimentava la mia anima. Dov’erano
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erano andate le vecchie? La loro voce non si
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alla parete, appoggiandomi con la schiena e facendo forza
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di potervi restare. Lasciai la catena alla quale mi
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Gridai fino a lacerarmi la gola: Pena! Rete! Lama
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alla porta della villa. La porta era spalancata, davanti
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davanti si stendeva polverosa la via che conduce a
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sia donata per incanto la luce. Io dovevo vedere
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luce. Io dovevo vedere. ¶ – La reggia è circondata di
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parlargli ad ogni costo. ¶ – La gente fa ressa davanti
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un Principe del sangue. ¶ – La Regina annunzia che lo
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di qua, Perelà di ... Ce ne vorrebbero cinquanta
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vi comunico senz’altro la matura risoluzione, e il
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saranno celebrate ed eternate la vostra grandezza e le
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Ellade e di Ninive? La garrula armonia che esce
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si trovava per sporgere la sua dichiarazione di folle
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dichiarazione di folle amore. La nobile dama è seduta
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nobile dama è seduta, la vedete? e accenna con
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indice della mano candida la finestra gotica con la
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la finestra gotica con la sua mistica colonnetta, vedete
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una notte di attesa? La vedete? Ecco, ella dice
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è come gli dicesse: la vostra richiesta è coronata
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con quanta gioia indica la rosa scarlatta sul davanzale
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appunto: il cavaliere senza la rosa.» ¶ – Che cosa dice
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1911
dire così se indica la finestra? ¶ – E non si
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con chicchessia, voi pregiudichereste la mia opera a fondo
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posto che occupo, e la vostra erronea interpretazione potrebbe
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tempo per tutti. ¶ – Abbiate la compiacenza di voltarvi, signore
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illimitata di credito presso la mia banca: metto a
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fanno quattro che fra la carta e il fumo
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carta e il fumo la distanza è brevissima, minima
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fumo non essendo che la sublimazione della carta si
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non vi dico, poi, la luna. ¶ – Il sole? ¶ – Proprio
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presidente, io consigliere delegato: la F. U. S. fumo
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il vostro nome per la via, passeggiavo con la
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la via, passeggiavo con la mia amante, bionda come
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faccio ripetere tante volte la parola eterna. Quali analogie
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sue labbra Pe... re... ... lo si vede fuggire
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per innalzarsi lieve, delicatamente, la parola: Po... e... si
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labbra, signor Perelà, come la forza del brivido che
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che anima e dà la vita. Chi mi soccorrerà
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s che di sotto la sostiene e la solleva
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sotto la sostiene e la solleva, e la spinge
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e la solleva, e la spinge, spingi, spingi, su
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su... sempre più su... La poesia, signor Perelà, è
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dopo di me, è la sua inferiorità, ma ce
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sempre alle calcagna, è la mia dannazione. Vi parlerà
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Rete! Lama! Pe... Re... La... ¶ – Voi sareste un uomo
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a questa via è la città? ¶ – Sì. ¶ – Quella che
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vede laggiù sarebbe dunque la casa del Re? ¶ – No
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del Re? ¶ – No, è la porta della città, e
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1911
sono le sue mura. La casa del Re è
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città? ¶ – Ci vado per la prima volta. ¶ – Guardate, guardate
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vigili del Re, è la scorta a cavallo, vengono
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ho visto prima che la strada fosse invasa dalla
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1911
fumo. ¶ – Salame! ¶ – Idiota. ¶ – Va’ , uomo di fumo, sarà
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Rete! Lama! Pe... Re... La... ¶ – Ehi, galantuomo, dove andate
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Ehi, galantuomo, dove andate? ¶ – , in fondo. ¶ – Bel discorso
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1911
con chi parlate? ¶ – Con la scorta del Re. ¶ – Meno
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voi sta a cuore la vostra scommessa. ¶ – Come sono
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Rete! Lama! Pe... Re... La... ¶ – Niente per il dazio
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1911
soldato. È pronto per la guerra. ¶ – La guerra? ¶ – Non
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pronto per la guerra. ¶ – La guerra? ¶ – Non vedete com
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un soldato, si capisce. ¶ – La guerra... acciaio... ferro... piombo
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più leggeri a gridare la loro vittoria. Ora vedo
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loro vittoria. Ora vedo la guerra un’enorme minestra
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al suicidio. ¶ – Egli è che piange, si rotola
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basso basso. ¶ – Macché! Ha la cappa di piombo. ¶ – Sì
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ma è vestito con la pelle d’elefante. ¶ – Guardate
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pozzo oscuro... egli è che si rotola nella
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volge, spia perché nessuno la colga mentre versa del
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Regina e di tutta la Corte io vi saluto
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e venire non è la stessa cosa? ¶ – Ma lui
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perché non udii più la loro voce, e scoppiai
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Rete! Lama! Pe... Re... La... ¶ – Chiamiamolo Perelà. ¶ – Chiamiamolo Perelà
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una qualsiasi madre, ma la sommità di un camino
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quando in me nacque la ragione, la facoltà di
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me nacque la ragione, la facoltà di conoscere e
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compresi che quella era la vita. Ascoltai giorno per
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in me, ma incominciavano la trama d’un misterioso
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ardeva senza interruzione, e la spira calda saliva ad
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le ho chiamate per la prima volta: Pena! Rete
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Rete! Lama! Pe... Re... La... ¶ – Ora ricomincia a piangere
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venisse usato tutto per la mia costruzione... ¶ – Ma il
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dove io giungevo con la testa. ¶ – Ah! Ecco! L
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È lampante. ¶ – Chiaro come la luce del sole. ¶ – Un
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compiuta dal fuoco sopra la carne? ¶ – Purificazione! ¶ – Purificazione! ¶ – Purificazione
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1911
Sì, sì, è così. ¶ – La purificazione della materia. ¶ – Sarà
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siete in quel camino, la ragione per il momento
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Re come sarà contento. ¶ – La Regina ne impazzirà dalla
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così, signor Perelà, è la nostra morbosa fantasia che
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1911
così, foste messo lassù, la ragione non ci è
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confermano, avremo quanto prima la completa e perfetta rivelazione
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1911
rivelazione della vostra identità. La mia fede è assoluta
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1911
su questo punto. Abbiate la compiacenza di girarvi. Uhm
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1911
raccontare, ma nessuno conosceva la verità sul conto suo
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certo punto. ¶ Per tutta la giornata non si fece
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1911
almeno in parte, divulgare la notizia. E furono sparsi
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1911
sparsi i soffioni per la città: domestici della Reggia
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soldati, gentiluomini, per preparare la massa. Chi recandosi dal
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1911
nel proprio grado informarono. La bocca per la gente
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1911
informarono. La bocca per la gente della strada delle
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1911
averlo visto partire per la finestra, e altri che
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1911
potuto intoppare benissimo per la via senza farci caso
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1911
occulti, contro i quali la Corte con tutte le
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1911
senza sapere quale fosse la sorgente della buona causa
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1911
certe attinenze strettissime con la Reggia, come quella mattina
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1911
della testa, e che la lama fosse passata da
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1911
alzarsi e camminare con la testa alta sul busto
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1911
sbalorditi che non ebbero la forza di trattenerlo, ed
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1911
Come si può tagliar la testa a un uomo
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1911
È meglio abbia tagliato la corda, altrimenti con quel
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1911
minchioneria all’altra con la più grande naturalezza, e
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1911
se dove va farà la fortuna di quel paese
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1911
griderà ai quattro venti la sua parola fatidica contro
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1911
principio, si rovescia sopra la via dell’amore, con
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via dell’amore, con la medesima facilità e per
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inafferrabili si rovescia sopra la via dell’odio. ¶ Il
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1911
Il Re ordinò che la figliola di Alloro fosse
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1911
e impinzare d’olio la propria lucerna per illuminare
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1911
notizie il proprio vicinato. ¶ La ragazza urlò, pianse allo
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1911
s’era diretto verso la collina, camminava coi suoi
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1911
sembrava d’aver perduta la terra ed essere alto
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1911
corpo. ¶ Incominciò a salire la collina ammirando i begli
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1911
Reggia e di tutta la sua gente si allontanavano
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1911
perdevano davanti allo sguardo. La luce vinceva tutto, il
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1911
calore del sole e la leggerezza del corpo, il
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1911
d’acqua argenteo, e la purezza del respiro, tutto
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1911
le torri della Reggia in mezzo, quella che
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1911
fatalità aveva fatta diventare la sua casa, la mole
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1911
diventare la sua casa, la mole oscura regnava anch
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1911
belle qualità ma perderò la mia qualità migliore, la
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1911
la mia qualità migliore, la sola, la vera, la
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1911
qualità migliore, la sola, la vera, la mia, questa
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1911
la sola, la vera, la mia, questa leggerezza che
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1911
a Lama, percorse tutta la corona dei colli con
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1911
nella speranza di riconoscere la sua: non vi riuscì
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1911
sulla cima del colle, la città rimaneva nella vallata
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1911
trecento metri forse, e la si dominava per intero
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1911
di pietrame che formava la città, e si sentì
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1911
in quel momento respingendo la sua attrazione e la
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1911
la sua attrazione e la sua bellezza, assalito da
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1911
puntati sui ginocchi e la faccia fra le mani
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1911
occhi in un baleno, la mente si turba, si
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1911
annida una passione insana, la più vertiginosa follìa. E
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1911
germogliare d’un colpo la sterile pianta del male
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1911
forse eccessivo, più che la persona fisica egli amava
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1911
alimentare ai suoi occhi la vana e mendace ammirazione
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1911
Dunque, Eminentissimo, quale sarebbe la vostra opinione in proposito
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1911
vostra opinione in proposito? ¶ – La mia opinione dunque... la
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1911
La mia opinione dunque... la mia opinione dunque... la
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1911
la mia opinione dunque... la mia opinione è molto
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1911
del fumo, e ora la terra incomincia a fumare
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1911
ve lo nascondo, che la bestia era pericolosa, e
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1911
senza ombrello, e se la spassano insulsamente come al
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1911
nessuno passa senza. Arriva la sera, non è piovuto
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1911
Parla così enigmatico perché la chiarezza gli nuocerebbe. ¶ – Ebbene
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1911
Il giorno del giudizio. ¶ – La grandezza è tutta lì
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1911
lì. ¶ – Nel non uscire. ¶ – La luce potrebbe fargli lacrimare
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1911
quando uscirà, alla fine, la montagna avrà partorito il
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1911
Che uomo irragionevole. ¶ – Ormai la sua presenza nel Gran
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1911
Sostegno, sarà bene esponiate la vostra opinione. ¶ – Parmi che
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1911
pubblica? ¶ – Un corno. ¶ – E la tessera? ¶ – «Ispettore generale dello
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1911
c’entro io, se la rifacciano con quello. ¶ – Perelà
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1911
codici. ¶ – Ecco. ¶ – Ha preso la palla al balzo. ¶ – E
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1911
sempre fumo. ¶ – Ma dopo la riforma? ¶ – Questo poi... ¶ – Come
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1911
sarebbe a dire dopo la riforma? ¶ – Vedete a quali
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1911
figlio di Satana sopra la terra. ¶ – Perché no? ¶ – Il
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1911
Ha fatto fuoco sotto la Reggia. ¶ – Brrrr... ¶ – Voleva bruciare
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1911
sacrilego. ¶ – Phue! ¶ – Ha sorpreso la nostra buona fede. ¶ – Manigoldo
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1911
Gran Consiglio ebbe luogo la notte stessa del giorno
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1911
ma in quanto assassinato. La mattina del dì seguente
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1911
poche riuscirono ad accorgersene. La figlia di Alloro era
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1911
contrario. ¶ Intanto Perelà, dopo la scena nel sotterraneo, non
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1911
Consiglio d’urgenza e la seduta ebbe luogo senza
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1911
a parteciparvi: «perché?». ¶ Passò la notte pensando a tutte
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1911
fatto? Non aveva detto la verità? Non s’era
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1911
da perfetto gentiluomo? Forse la sua dichiarazione non era
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1911
giorno gli aveva rimesso la lettera della donna che
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1911
Perelà, diranno che è la mia vittima, voleva divenire
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1911
neppure stamani? ¶ Per tutta la mattina, nell’appartamento di
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1911
una giornata maravigliosa e la finestra dava sul giardino
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1911
Scese nel cortile, ma la carrozza non c’era
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1911
Rimase lungamente perplesso. Ma la luce, il sole, l
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1911
uno sforzo sovrumano verso la terra per potervi restare
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1911
via, e poté raggiungere la porta della città quasi
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1911
mentre indispettì alcuni per la sua disinvoltura, ad altri
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1911
in tal modo, se la passava troppo liscia. Il
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1911
un processo e dargli la pena dovuta, così e
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1911
trattarlo. Oramai libero se la rideva dei beati minchioni
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1911
quel modo, e con la coda fra le gambe
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1911
Alloro ¶ Al crepuscolo, mentre la vettura di Perelà con
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1911
seguito rientrava nel palazzo, la Reggia era in allarme
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1911
non lo aveva visto. La povera giovane entrò nella
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1911
altra, lesto lesto, insaccando la testa nelle spalle illuminato
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1911
nascondiglio: nulla. S’intraprese la ricerca nei sotterranei, per
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1911
torrione angolare della Reggia: la volta è chiusa e
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1911
volta è chiusa e la porta, massiccia e corazzata
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1911
precipitano di nuovo verso la soglia. Sotto l’ampia
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1911
ancora accesi qua e , e dal soffitto, a
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1911
il Re e tutta la Reggia. Il fatto inaspettato
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1911
fece inorridire tutti, e la povera Regina, che si
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1911
potuto pensare di togliersi la vita scegliendo la più
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togliersi la vita scegliendo la più atroce fra le
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un grande prurito lungo la schiena e pretendesse grattarselo
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1911
grattarselo contro i panni. ¶ La scena del sotterraneo era
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faceva lacrimare gli occhi, la spianata di ceneri bianche
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lungo i muri, con la loro fiamma densa e
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porta del sotterraneo spalanca la bocca quasi debba introdurre
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sempre più in tumulto. ¶ La donna si contorce nello
500
1911
quasi mi lasciò intravedere la sua follìa, ma non