parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, L'amore che torna, 1908

concordanze di «la»

nautoretestoannoconcordanza
1
1908
passò la mano su la fronte, mi venne presso
2
1908
si sposerà. ¶ - Questa è la tua opinione. Ma v
3
1908
Sì, Fabio, con tutta la mia forza. ¶ - Su la
4
1908
la mia forza. ¶ - Su la tua parola d'onore
5
1908
onore? - E mi tese la mano. ¶ - Su la mia
6
1908
tese la mano. ¶ - Su la mia parola d'onore
7
1908
pallido, mi strinse forte la mano, mi parve che
8
1908
albergo di Elena con la notizia gioconda nel cuore
9
1908
l'uscio ed entrai. La stanza era vuota; rimaneva
10
1908
appuntato all'intorno. ¶ Sopra la pettiniera, fra molti oggetti
11
1908
metà a terra. Ebbi la tentazione di leggerlo, poi
12
1908
tentazione di leggerlo, poi la cosa mi parve indiscreta
13
1908
Veniva da Berlino, con la data del giorno medesimo
14
1908
metà del telegramma su la pettiniera, l'altra per
15
1908
portiere: ¶ - E' molto che la signora è uscita? ¶ - Non
16
1908
passare. ¶ Uscii per istrada. La mia mente mi pareva
17
1908
s'io fossi per la prima volta nella moltitudine
18
1908
telegramma, tornavano ad assediarmi la mente con una persistenza
19
1908
carrozza signorile passò: vidi la contessa di Casciano affacciarsi
20
1908
ancor più nel raccontarmi la storia della sua vita
21
1908
per mettere alla prova la sua doppiezza; d'altronde
22
1908
questo Duvally. Ma per la prima volta, pensando ad
23
1908
da lei, provai sordamente la vergogna d'essere costretto
24
1908
ecco, di lontano, intravvidi la figura di Elena. Veniva
25
1908
che le scendeva lungo la persona con poche pieghe
26
1908
poche pieghe simmetriche, delineando la forma del braccio ed
27
1908
d'oro tenuissima, con la cerniera lucente; ad ogni
28
1908
ogni chiarità di vetrina la sua faccia e l
29
1908
a guardarla; io stesso la contemplai con un senso
30
1908
di stupefazione. Due sfaccendati la seguivano, tenendosi per braccio
31
1908
fermarono irresoluti. ¶ Allora, traversando la strada, entrai nell'atrio
32
1908
molti forestieri qua e seduti leggevano il Baedeker
33
1908
Baedeker come si legge la Bibbia o nascondevano i
34
1908
risposi. Guardai distrattamente verso la pettiniera: il telegramma non
35
1908
che le sfuggivano dietro la nuca. Io le sedetti
36
1908
fingendo di esaminare attentamente la sua scatola per la
37
1908
la sua scatola per la cipria, ch'era d
38
1908
quale albergo sarei scesa. ¶ La sua voce non tradì
39
1908
sua voce non tradì la minima incertezza; solo, prima
40
1908
le mani e raccogliervi la faccia. - Mi sembri di
41
1908
Senti, - le mormorai presso la bocca, - fra qualche giorno
42
1908
Laggiù, fra poco, verrà la primavera. ¶ Sollevò la faccia
43
1908
verrà la primavera. ¶ Sollevò la faccia illuminata, mi passò
44
1908
braccia, si volse, appoggiando la schiena contro il cristallo
45
1908
e vi rimase, con la faccia sollevata, gli occhi
46
1908
muta. ¶ Per un momento la rividi com'era il
47
1908
ragione ci dev'essere. La vorrei sapere. ¶ - Ma perchè
48
1908
anima di una donna, la vita di una donna
49
1908
piccolo cuore malato. Vedi: la nostra vita è troppo
50
1908
dolorosa; tu mi comunichi la tua disperazione. Senti: cosa
51
1908
naturale. - Poi anche per la ragione che ora dovremo
52
1908
per lettera, ma richiedono la mia presenza per appianare
53
1908
quando ritornerai? - disse con la voce spenta. ¶ - Al più
54
1908
più... ¶ Si rovesciò su la spalliera del divano, un
55
1908
sue ciglia si abbassarono; la sua faccia si compose
56
1908
una grande anima compiva la sua rinunzia suprema, e
57
1908
sole giocondo invadeva ora la stanza, traeva uno scintillìo
58
1908
perdono con un bacio: - la confessione più triste che
59
1908
con i polpastrelli piatti. La sua faccia era quella
60
1908
di grosso bestiame; aveva la bocca ignobile, sempre sorridente
61
1908
brevi, da buon intenditore. La sua risata grassa faceva
62
1908
risata grassa faceva risonare la stanza. ¶ - Dunque, signor conte
63
1908
diceva, stropicciandosi le mani, - la dama di picche ci
64
1908
Ma, insomma, tanto va la gatta... Ve l'avevo
65
1908
Ecco qua. Voi conoscete la mia tenuta di Monte
66
1908
facciamo chiacchiere inutili. Entro la settimana io partirò da
67
1908
darla sùbito. ¶ - Grazie, non la voglio. Pensàteci. Ed ora
68
1908
ed aprendo io stesso la porta vidi entrare Fabio
69
1908
pare che tu abbia la faccia scura. ¶ - Io? Manco
70
1908
a passi nervosi, carezzandosi la barbetta brizzolata. ¶ - Bene, - feci
71
1908
bacco! - esclamai, rovesciandomi contro la spalliera; - non sarà la
72
1908
la spalliera; - non sarà la prima volta. ¶ Egli venne
73
1908
sedermi di fronte, su la poltrona che Pietro Capponi
74
1908
prima. Rimaneva tra noi la scrivania. Prese una sigaretta
75
1908
si dice apertamente che la tua condotta in questi
76
1908
tu sai... - feci, smettendo la baldanza. ¶ - So tutto, - egli
77
1908
l'occasione per commentare la tua vita passata, presente
78
1908
che tu abbia perduta la testa. ¶ - Questa loro benevolenza
79
1908
quello che vuoi, ma la verità è molto semplice
80
1908
a questa conclusione: che la mia vita con lei
81
1908
che dice: «Hai data la tua parola, devi mantenerla
82
1908
rigida ma più umana, la quale, fra due disonestà
83
1908
disgrazie, consiglia di scegliere la minore. Io, purtroppo, non
84
1908
sposar Edoarda. Sarebbe stata la tua salvezza; ma tu
85
1908
tua salvezza; ma tu la rifiuti, e sia. Da
86
1908
fanciulla di cui distruggi la vita con una tranquillità
87
1908
ti ho quasi preparata la via. Le ho detto
88
1908
per alcuni giorni; di ti scriverò, tu mostrerai
89
1908
ti scriverò, tu mostrerai la mia lettera, saprai tu
90
1908
riprese a camminare per la stanza, carezzandosi il mento
91
1908
suo gesto abituale. Anche la sua persona elegante, un
92
1908
incurvarsi con pena sotto la triste fatica di un
93
1908
lei sì, Fabio. Per la prima volta, sì! Tu
94
1908
E poi, tu non la conosci ancora. ¶ - Ne ho
95
1908
Su per giù sarà la stessa cosa. Vedi: ho
96
1908
acconsenti? ¶ Egli si passò la mano su la fronte
97
1908
mai di ardere, tutelando la mia pace». ¶ Questa immagine
98
1908
A poco a poco la zia, commossa dalle mie
99
1908
di essermi ostile, con la solita indulgenza del suo
100
1908
ancor lontani dall'ammettere la possibilità della mia scomparsa
101
1908
da lunghi anni taciturne. ¶ La colazione era finita. Edoarda
102
1908
una porcellana tenue come la madreperla. Quelle servivano per
103
1908
noi, solo per noi. ¶ La zia, siccome beveva troppo
104
1908
tacito volere di Edoarda. ¶ La zia poi tornava nella
105
1908
e contigue, di cui la prima conteneva una rarissima
106
1908
volere di Edoarda, era la nostra - esclusivamente nostra. Colà
107
1908
i pisoli della zia, la quale talvolta, svegliandosi di
108
1908
voce, una frase che la zia per abitudine aveva
109
1908
feci fermare, gli sollevai la zampa, esaminai lo zoccolo
110
1908
magnificamente. Me ne accorsi la mattina dopo nel farlo
111
1908
Mi detti a comprimere la spalla dell'irlandese, cercando
112
1908
cavallo si agitò sotto la pressione delle dita, volgendo
113
1908
pressione delle dita, volgendo la groppa ed inarcando il
114
1908
battendo il palmo su la sua bella narice bianca
115
1908
il giardino inverdiva di dalla corte. ¶ - Sopra, - io
116
1908
e passando piano per la stanza ove la zia
117
1908
per la stanza ove la zia sonnecchiava entrammo nel
118
1908
polvere animata fendeva obliquamente la stanza, traendo qualche bagliore
119
1908
voglio piangere!... ¶ E scosse la testa. Una lacrima le
120
1908
verrà nessuno? - Nessuno. - Dormirà la zia? - Dormirà. - E allora
121
1908
intelligibile. Invece risposi, con la voce più mite che
122
1908
si può continuare tutta la vita a bere il
123
1908
senti, non parlare così... - la supplicai. - Tu soffri per
124
1908
che hai? ¶ Ella scuoteva la testa con maggiore insistenza
125
1908
sopra il divano, sprofondandovi la faccia, balbettando: ¶ - Ecco, mi
126
1908
mi disperano! ¶ Ed esagerando la mia sovraeccitazione, mi diedi
127
1908
Edoarda si ritrasse contro la piccola scrivania, facendo uno
128
1908
sia quello di prendere la sua donna fra le
129
1908
è questa donna per la quale ti sei battuto
130
1908
le scendevan lacrime su la bocca sorridente. ¶ - Cosa ti
131
1908
orribile! Tutto era indegno, la finzione come la verità
132
1908
indegno, la finzione come la verità. ¶ - Ebbene, vuoi sapere
133
1908
vuoi sapere, ti dico la verità. ¶ Improvvisavo le parole
134
1908
ammogliarsi e deve chiudere la sua vita galante, prova
135
1908
indistintamente verso tutte, per la semplice ragione che dopo
136
1908
che quella donna fosse la mia amante... ¶ - Ma come
137
1908
signora, le mandava fiori, la fermava ogni giorno... insomma
138
1908
risposto, per puntiglio, che la sua pretesa era un
139
1908
Naturalmente raccontarono poi che la causa ne fosse quella
140
1908
Vedi che dopo tutto la mia colpa non è
141
1908
luminosa, imprevista, per risolvere la difficoltà contro la quale
142
1908
risolvere la difficoltà contro la quale ci dibattiamo. Parlando
143
1908
bene per poter essere la mia amica. Quante volte
144
1908
m'accarezzava le tempie, la faccia, con indulgenza, con
145
1908
tutto il giorno, tutta la notte, l'emicrania...» ¶ Edoarda
146
1908
le dita per provocare la sua vivacità. ¶ Di sfuggita
147
1908
pianto le aveva devastata la faccia. ¶ - Mi ha detto
148
1908
in vista? - fece dottoralmente la zia. ¶ - Nessuno ch'io
149
1908
Già, l'emicrania! - disse la zia, stirando le sue
150
1908
proposito, si potrebbe sapere la causa vera di questo
151
1908
che non tutti spieghino la cosa in questo modo
152
1908
giuoco, se vogliamo, è la versione ufficiale; ma insieme
153
1908
vittima, povero Germano! - fece la zia sogguardandomi sopra gli
154
1908
occhiali. ¶ - Non voglio notare la sua ironia. L'incidente
155
1908
Durante il mio racconto la zia gonfiava la sua
156
1908
racconto la zia gonfiava la sua faccia pingue, talora
157
1908
dolore. ¶ Quand'ebbi finito, la zia si dimenò più
158
1908
una sciocca, Edoarda! - rispose la zia, eccitandosi. - Dovrò pure
159
1908
a passi concitati per la sala, mostrando il mio
160
1908
malanimo, e credendo che la migliore saggezza fosse il
161
1908
Finalmente il domestico annunziò la colazione, dove la vecchia
162
1908
annunziò la colazione, dove la vecchia signora non era
163
1908
della trisavola campeggiante su la parete; alla sala dove
164
1908
parete; alla sala dove la sera prima Elena ed
165
1908
impetuosa gioia di vivere, la felicità di sentirsi amata
166
1908
occhi aperti sognavo. ¶ ... e la risata di Elena empiva
167
1908
risata di Elena empiva la piccola stanza dall'addobbo
168
1908
dei Guelfo di Materdomini), la quale provocava l'ilarità
169
1908
di Elena, specialmente per la struttura del suo naso
170
1908
del suo naso e la lunghezza delle sue dita
171
1908
dita. ¶ Scintillava nei calici la spuma dello Sciampagna, e
172
1908
si aspira un profumo. La sua bocca rossa, quando
173
1908
di estremamente sensuale, come la maturità di un frutto
174
1908
usci erano aperti verso la sala, si vedevano ardere
175
1908
prima di soffocarsi entro la cenere. ¶ Da lei, dalle
176
1908
a quelle fragili mani la mia liberazione. ¶ Ma come
177
1908
perchè io vi spegnessi la mia sete? Io solo
178
1908
sue gote fatta sfiorire la giovinezza, e nella primavera
179
1908
una vita nuova? Condurre la mia libertà sfrenata sotto
180
1908
che suscita negli occhi la visione scenica di un
181
1908
l'assurdità ed anche la ripugnanza d'una scena
182
1908
a poco a poco la morte di questo amore
183
1908
quei sentimenti che sono la vera forza del dolore
184
1908
questa magnifica ribellione, me la fece improvvisamente apparir più
185
1908
odiarmi ella deve, con la violenza ch'ella seppe
186
1908
un tratto m'apparve la visione di Elena, perduta
187
1908
non sia possibile odiare la creatura che fu da
188
1908
in cerca di placar la voce del rimorso, e
189
1908
rimorso, e mi sconfortò la sofferenza che tremava nella
190
1908
nel vederti così... ¶ Su la sua povera bocca, ne
191
1908
perchè? Vi ammalerete, Edoarda. ¶ La zia tentennò il capo
192
1908
giorno le avevo scritta: ¶ «La tua anima è come
193
1908
i miei nervi non la sopportano più. ¶ - L'avete
194
1908
così? ¶ - No, non scherzate! La cosa è troppo triste
195
1908
un istante, perchè, Germano, la cosa più terribile al
196
1908
certo. ¶ Allora le raccontai la mia storia tristissima, le
197
1908
diveniva ogni giorno più la catena insoffribile, il giogo
198
1908
cercato invano di curvare la mia indipendenza. ¶ - Sapete, - le
199
1908
meglio?» - «Di meglio che la mia libertà? - risposi. - Nulla
200
1908
nemmeno più. Io, che la conoscevo appena, ebbi da
201
1908
e quando le parlavo, la sua faccia s'imbiancava
202
1908
si chiamava, mi ricordo: La svernata in Abbruzzo; insomma
203
1908
una grande stupefazione. Era la prima volta che imparavo
204
1908
campagna... ¶ E le confessai la mia colpa, nel modo
205
1908
giorno in giorno vedevo la rovina giungermi sopra a
206
1908
passi. Oltre a ciò, la noia, la stanchezza di
207
1908
a ciò, la noia, la stanchezza di vivere a
208
1908
rinnovarmi un poco... infine la promessa! ¶ Mi era quasi
209
1908
disperse tutto, l'amore, la riconoscenza, i calcoli... e
210
1908
e non rimase che la paura di spezzare quell
211
1908
mi ascoltava ora con la testa un poco abbandonata
212
1908
pensiero dilettoso e crudele. La sua gola riversa biancheggiava
213
1908
silenzio, poi repentinamente levò la faccia. Gli occhi le
214
1908
e le vagava su la bocca un sorriso delicatamente
215
1908
si lasciarono cogliere su la bocca il primo nostro
216
1908
d'amore. ¶ Sentii che la stanza, i fiori, la
217
1908
la stanza, i fiori, la luce, l'anima, tutto
218
1908
come l'oblio. ¶ VI ¶ La mattina seguente, pochi minuti
219
1908
un passo alacre verso la casa di Edoarda Laurenzano
220
1908
ingombro dei marciapiedi; provavo la gioia di veder correre
221
1908
uomini urtarsi, confondersi, elevando la voce, manifestando in mille
222
1908
in mille modi continui la vitalità dei loro muscoli
223
1908
avrebbe accolto Edoarda, dopo la notizia del duello ed
224
1908
dubbio le voci su la mia recente avventura con
225
1908
come le avrei spiegata la mia trascuraggine di quegli
226
1908
con Elena sul Corso, la sua carrozza era passata
227
1908
alcuna risposta. Nel varcare la soglia del palazzo Laurenzano
228
1908
stretta al cuore. Tutto dentro, le persone e
229
1908
Oh, signor conte! Non la si vedeva da molti
230
1908
risposi con brevità. ¶ E la sua moglie ciarliera gli
231
1908
andava borbottando qualcosa dietro la schiena, tirandolo per la
232
1908
la schiena, tirandolo per la falda della livrea. ¶ Venne
233
1908
punto, mentre stavo attraversando la corte, per dirmi che
234
1908
s'era azzoppato e la signorina gli aveva detto
235
1908
bene, - risposi. - Scenderò dopo la colazione. ¶ Quei cavalli erano
236
1908
disse in fretta: ¶ - Vieni, la zia ci attende. ¶ Infatti
237
1908
in una immensa poltrona, la zia di Edoarda lavorava
238
1908
feci allegramente, per nascondere la mia confusione. Ma Whisky
239
1908
carezzarlo affinchè si quietasse. La zia di Edoarda, una
240
1908
quel mio malessere continuo, la febbre, l'arrivo di
241
1908
egli fece. ¶ - Nulla... Tocco la rosa perch'essa mi
242
1908
mi porti fortuna. Ho la superstizione dei fiori. ¶ Diedi
243
1908
prima, una discussione su la precedenza delle poste. Purtroppo
244
1908
mazzo, e con esso la sorte. In breve raccolsi
245
1908
a vincere due volte la rara posta del conte
246
1908
occhiali. ¶ Ed io, tolta la rosa dall'occhiello, piacevolmente
247
1908
rosa dall'occhiello, piacevolmente la posai vicino alle carte
248
1908
Albanese e risi. ¶ Continuammo. La fortuna non mi lasciò
249
1908
vuoi che ti porti la jettatura. ¶ - Questo fiore?... Ah
250
1908
il pettegolo balbuziente, soggiunse: ¶ - La più bella don-na
251
1908
pa-partiene! Vi-viva la ff-accia tua! ¶ - Mi
252
1908
V'è chi me la seduce... a mazzi di
253
1908
dando un pugno su la tavola. ¶ - Ragazzi... per l
254
1908
che tu abbia perduta la bussola! - mi disse a
255
1908
voce il Capuano, carezzandosi la barbetta brizzolata che gli
256
1908
aria del cavaliere antico. ¶ La cosa fu risolta il
257
1908
e senza poter nascondere la sua inquietudine. ¶ - Ecco! ecco
258
1908
il cappello almeno, datemi la mano almeno! ¶ - Pazienza, pazienza
259
1908
capisce! Quando mi diedero la notizia, ebbi paura che
260
1908
con impazienza. ¶ Le raccontai la storia brevemente. Allora mi
261
1908
Del resto non val la pena che se ne
262
1908
che le illuminavano tutta la faccia. Dalla veletta sollevata
263
1908
antico. Mi chinai su la sua bocca, per baciarla
264
1908
un ramo lentamente, abbassando la faccia, come per nascondere
265
1908
una promessa... e non la mantenete mai. ¶ - E' meglio
266
1908
il fuoco; erra per la sua bocca un'espressione
267
1908
tristezza, poi si copre la faccia con i due
268
1908
di pianto. ¶ E quando la interrogo, mi risponde con
269
1908
interrogo, mi risponde con la voce rotta: ¶ - Perchè taccio
270
1908
Che male? ¶ - Nessuno... tutti... la malinconia. ¶ Vi sono fiori
271
1908
ogni vaso, mettono per la stanza una primavera che
272
1908
ai riverberi del fuoco. La sua pelliccia trema di
273
1908
di riflessi continui su la spalliera d'un divano
274
1908
si copre di nuovo la faccia. Fra le sue
275
1908
rimanere qui. ¶ Quasi ruvidamente la trattengo per una mano
276
1908
Ed ecco, ridendo, scuote la testa come per scacciarne
277
1908
testa come per scacciarne la tristezza e segna con
278
1908
tristezza e segna con la mano intorno: ¶ - Perchè tutti
279
1908
rose del vostro avversario... la stessa cosa, non è
280
1908
Può darsi che sia la stessa cosa. Come volete
281
1908
volgendosi a me, con la bocca schernevole: ¶ - Come sta
282
1908
bocca schernevole: ¶ - Come sta la vostra fidanzata? ¶ - La mia
283
1908
sta la vostra fidanzata? ¶ - La mia... chi vi ha
284
1908
più doppi e me la mostra dicendo: ¶ - Questa lettera
285
1908
Se volete. ¶ S'avvicina, la spiega e legge con
286
1908
suo dito scorre su la pagina sottolineando le righe
287
1908
perchè no? ¶ - Ebbene: è la verità, o almeno una
288
1908
Se ve ne spiegassi la ragione, forse non credereste
289
1908
come quando la baciai la prima volta, in un
290
1908
pace a' miei sensi; la sua bellezza non posseduta
291
1908
mentali. ¶ Un giorno anzi, la marchesa Serra di Marziano
292
1908
marchesa Serra di Marziano, la Senatoressa, un'amica mia
293
1908
d'una splendida estate!), la marchesa Serra di Marziano
294
1908
facevo nessuna scelta; guardavo la vetrina per semplice curiosità
295
1908
lo darete voi, - rispose la bella donna con quel
296
1908
tuttavia rimasto giovine su la sua bocca troppo arrossata
297
1908
ricordi lontani. Volle che la seguissi nella sala di
298
1908
à leur cercle!» ¶ Intanto la marchesa provava e riprovava
299
1908
Si confaceva mirabilmente con la sua bellezza matura. ¶ - Non
300
1908
un sorriso paziente. ¶ Infine la marchesa scelse un cappello
301
1908
Era su l'imbrunire. La luce color d'ambra
302
1908
grandi sauri che riempivano la contrada di fragore. ¶ Ella
303
1908
mal di capo; aveva la bocca troppo rossa, una
304
1908
vi comprendo. ¶ - Oh, insomma, la nuova, l'ultima... la
305
1908
la nuova, l'ultima... la più bella! ¶ Io mi
306
1908
blanda si appoggiava contro la mia spalla; v'era
307
1908
irritava come una provocazione. La guardai. Un senso d
308
1908
o diceva per molestare la mia nervosità. Ma d
309
1908
amante di una volta, la donna gloriosa e gioiosa
310
1908
mi piacque, perchè aveva la bocca tinta di rosso
311
1908
il profumo estremamente forte, la gola un poco sfiorita
312
1908
cercò. ¶ - Germano, - disse con la voce velata, - se io
313
1908
se io fossi ancora la vostra amica non vi
314
1908
così triste. ¶ Di nuovo la guardai. V'erano ancora
315
1908
gioventù. ¶ - Se fossi ancora la vostra amica... - pronunziò più
316
1908
che mi alitava su la faccia il suo torbido
317
1908
riso aperto le gonfiò la gola, e, quasi per
318
1908
per dissimularlo, si nascose la faccia nel manicotto, fra
319
1908
gran tempo che non la rivedo. Ecco una ragazza
320
1908
riflettere... ¶ - Riflettere? Via!... sarebbe la prima volta! ¶ E ne
321
1908
ambra e pallida come la cera, è mai possibile
322
1908
anch'esso mi dispiacque, la tua sensibilità eccessiva m
323
1908
ambra e pallida come la cera, che vi avesse
324
1908
dire qualche scempiaggine perchè la vecchia zia non s
325
1908
non s'addormentasse dopo la chicchera di caffè, - indi
326
1908
noioso. Dopo il teatro la zia soffriva d'una
327
1908
i paralumi attenuavano soavemente la luce. ¶ Colà mi conveniva
328
1908
che servono ad intessere la commedia dell'amore. Molto
329
1908
e proprio banchetto, perchè la povera donna, dopo averci
330
1908
che amava e rispettava la vita. ¶ Ma insieme un
331
1908
le cose, per ricercarvi la vanità recondita, con una
332
1908
amava e non rispettava la vita, ma neanche la
333
1908
la vita, ma neanche la temeva, sapendo contrapporre a
334
1908
Circolo. Egli fece schioccare la frusta ed il cavalluccio
335
1908
soprannominato l'«Assillo», per la sua tenacità nel far
336
1908
sua tenacità nel far la corte alle donne quando
337
1908
più facilmente nel dire la verità. ¶ - Quand'è così
338
1908
E che mi tolga la pelliccia? i guanti? il
339
1908
ne prego, - ripetei con la stessa urbanità. ¶ - E che
340
1908
bacio? un bacio su la punta delle dita? ¶ Mi
341
1908
una pallida rosa e la pone alla sua cintura
342
1908
Io accendo una sigaretta, la decima forse dalle quattro
343
1908
comprendere come se fosse la sua. ¶ - E questa seconda
344
1908
già data una risposta la quale vieta ogni ulteriore
345
1908
commento. Mi avete detto: «La mia vita passata non
346
1908
entrambi. Vi ho detta la verità fino al segno
347
1908
fantasia che memoria... Perdonatemi, la colpa non è mia
348
1908
natìo, come in tutta la sua persona era segnato
349
1908
questo, Germano. ¶ - Ed allora? ¶ - La ragione è un'altra
350
1908
è un'altra. Ve la scriverò dopo aver lasciato
351
1908
fuoco era quasi spento, la stanza semibuia, il rumore
352
1908
quando ella era divenuta «la mia amica», poichè amava
353
1908
pensare un'altra bellezza, la quale somigliasse lontanamente alla
354
1908
tremante. ¶ - Non andrete via, - la pregai. - Non posso lasciarvi
355
1908
a lungo, mi porse la mano, ebbe un sorriso
356
1908
mi dite questo? Anche la prima volta noi credevamo
357
1908
stato così, ed invece... La vita è tanto bizzarra
358
1908
e l'amore, fra la curiosità e il desiderio
359
1908
avuto verso di voi la più piccola irriverenza, non
360
1908
tentato mai di spingere la nostra intimità oltre il
361
1908
qualcosa di crudele attraversò la sua ferma bellezza. ¶ - Se
362
1908
pieno d'ironia su la bocca giovine, - credo che
363
1908
confuso. ¶ - Via! Mi piace la sicurezza con la quale
364
1908
piace la sicurezza con la quale dite queste cose
365
1908
si abbia entrambi, esattamente, la medesima impressione. ¶ - Eccovi súbito
366
1908
battuta che si chiama la via del cuore femminile
367
1908
sia forse nella donna la cosa migliore. Ma purtroppo
368
1908
è mancata una, forse la più superficiale, fra quelle
369
1908
voglio dire il capriccio, la passione che nasce per
370
1908
che nasce per puntiglio, la tenacità. Davanti ad una
371
1908
un sorriso incomprensibile, alzando la mano verso una parete
372
1908
Oh, no! - risposi ridendo. - La vostra ironia non mi
373
1908
il mio cammino. Anzi la mia coscienza dorme tranquilla
374
1908
aiutato a dissipare gaiamente la vita. Lo scopo nel
375
1908
confondono insieme, che importa? La sensazione è un sentimento
376
1908
dell'anima e non la pénetra, ma la fascia
377
1908
non la pénetra, ma la fascia soltanto: per questo
378
1908
son quasi un sapore; la sensazione è tale: un
379
1908
saprei. ¶ - Volete forse ripetermi la frase di prima, dirmi
380
1908
commediante? Sì, forse. Ma la commedia è vita in
381
1908
è vita in chi la rappresenta bene. ¶ Poi, mutando
382
1908
Poi, mutando viso, allungò la mano verso un astuccio
383
1908
ravvivata, ma nell'ombra la sua mano protesa era
384
1908
e pura come quando la baciai la prima volta
385
1908
e qualche volta prendono la mano. ¶ Elena intanto sopraggiungeva
386
1908
se voi salite, io la tengo ben forte. Quando
387
1908
mano le redini, salirà la signora vostra. ¶ Diede un
388
1908
al ragazzotto e prese la briglia in sua vece
389
1908
parlar sottovoce per ammansire la cavalla impaziente. ¶ - Brava, la
390
1908
la cavalla impaziente. ¶ - Brava, la bella! Non le fate
391
1908
Non le fate vedere la frusta, signore. Brava, la
392
1908
la frusta, signore. Brava, la bella! Oh, la bella
393
1908
Brava, la bella! Oh, la bella!... ¶ Quando fui salito
394
1908
Quando fui salito, lasciò la briglia, si tolse il
395
1908
feltro piumato e porse la mano ad Elena perchè
396
1908
Non le fate vedere la frusta. Buon viaggio! ¶ E
397
1908
barroccio era senza freno, la strada molto ripida sul
398
1908
delle braccia per contenere la foga della cavalla, che
399
1908
veicolo troppo leggero per la sua possa impetuosa. ¶ Quando
400
1908
oltre il villaggio, e la strada comparve sgombra per
401
1908
concessi le redini, e la cavalla, con la testa
402
1908
e la cavalla, con la testa al vento, la
403
1908
la testa al vento, la criniera ondeggiante, prese una
404
1908
rattenni e dominai forte la cavalla, che prese un
405
1908
volse a guardare indietro. ¶ La strada passava ora per
406
1908
radioso e glauco sotto la curva del cielo. ¶ Di
407
1908
adagiando il fianco su la brezza, ad una ad
408
1908
piena di sole, su la roccia calcarea che Orazio
409
1908
un piedestallo senza dea. ¶ La città marmorea, sotto la
410
1908
La città marmorea, sotto la luce del pomeriggio primaverile
411
1908
incendio immateriale, come se la sua pietra esalasse un
412
1908
Roma, l'esilio e la tomba delle Imperatrici. ¶ - Raccòntami
413
1908
tornando a guardare verso la raggiante isola. ¶ - La più
414
1908
verso la raggiante isola. ¶ - La più bella Imperatrice di
415
1908
di Roma, ed anche la più dissoluta fra le
416
1908
di Poppea, vi rinchiuse la moglie Ottavia e la
417
1908
la moglie Ottavia e la fece pugnalare, a vent
418
1908
della fatale via Appia, la via di Roma... ¶ - Che
419
1908
sguardo un poco trasognato. ¶ La vecchia città vescovile ora
420
1908
montagna, mentre passavamo per la zona dei canali, attraverso
421
1908
ella domandò con tenerezza. ¶ La guardai, sorrisi, e mi
422
1908
strano spettacolo delle paludi, la sera; l'arrivo, il
423
1908
mi guardò attonito. Indi la salita un po' lenta
424
1908
un po' lenta, per la strada oscura: il vetturino
425
1908
vetturino, che faceva schioccare la frusta emettendo un suo
426
1908
magnifico lago, immobile sotto la luna, e più oltre
427
1908
di morti, con davanti la Montagna delle Fate, bianca
428
1908
d'improvviso, in alto, la torre di Torre Guelfa
429
1908
il cancello, il giardino, la grande casa con le
430
1908
grembiule bianco, ferma su la scalinata, e poco dopo
431
1908
insieme, ingiuriandosi, per tenere la briglia. ¶ Siccome a Terracina
432
1908
dei fili elettrici, sotto la tettoia; l'arrivo del
433
1908
quindi, fra poco tempo, la tua rovina sarà pubblica
434
1908
non possa permettere che la rovina ed il matrimonio
435
1908
una lunga dilazione; rendi la promessa che hai ricevuta
436
1908
hai ricevuta, senza ridomandare la tua. ¶ Il gesto è
437
1908
alcuni giorni più tardi. ¶ La nostra vita scorreva intanto
438
1908
oblìo. Ella era insieme la più delicata e la
439
1908
la più delicata e la più incomprensibile amante. Il
440
1908
improvvise giovinezze. ¶ Torre Guelfa, la rocca dei Materdomini, difesa
441
1908
il peso delle memorie la solenne anima della casa
442
1908
quel giorno così remoto la mano calma dell'abitatrice
443
1908
il giardino continuava di , perdendosi nella sùbita foresta
444
1908
quasi una leggenda su la bellezza di Elena, e
445
1908
ella usciva nel giardino. ¶ La nostra vita era semplice
446
1908
così da farci perdere la nozione del tempo. Avevamo
447
1908
il mio mondo interiore. La sua vita intima cadeva
448
1908
il miracolo di rendermi la mia giovinezza, come un
449
1908
cucire o leggere sotto la pergola di vite americana
450
1908
pendìo. Fuori si vedeva la strada fare una svolta
451
1908
rapida e serpeggiare per la breve collina verso le
452
1908
si raggruppavano adagiate su la falda. ¶ L'aria della
453
1908
abbracciare in sè tutta la gioia che le rideva
454
1908
atto ella pareva comprendere la libertà, la luce, i
455
1908
pareva comprendere la libertà, la luce, i fiori, le
456
1908
d'un incendio su la invisibile magnificenza del mare
457
1908
inconsapevole, i suoi gesti, la sua pettinatura, la foggia
458
1908
gesti, la sua pettinatura, la foggia ed il colore
459
1908
degli abiti che vestiva, la guisa di allacciarsi un
460
1908
un'armonia sola, e la sua bellezza le continuava
461
1908
mi avvenne di comparare la sua vita molteplice alla
462
1908
dentro, ma intorno, su la vetta dei rami e
463
1908
o nei prati maggesi, la rosea fioritura del melo
464
1908
del melo esercitava su la pianta madre una specie
465
1908
di un tappeto soffice la terra, l'erba, le
466
1908
barroccio grande, attaccato con la cavalla migliore, la balzana
467
1908
con la cavalla migliore, la balzana; e spòlvera bene
468
1908
i cuscini, e lustra la briglia, perchè la signora
469
1908
lustra la briglia, perchè la signora scende con me
470
1908
Un'ora scoccava, quando la cavalla balzana scalpitò su
471
1908
mentre un ragazzotto robusto la reggeva per il morso
472
1908
Guardate un po', signore, la groppa e l'arcatura
473
1908
voglia dire a tutti: La strada è mia. Non
474
1908
ha quattr'anni, signore. La dentatura parla. Io l
475
1908
d'oro, ma non la vorrei dare per il
476
1908
per il doppio. E la briglia, vedete, rispecchia come
477
1908
vedete, rispecchia come nuova. ¶ La balzana, stelleggiata in fronte
478
1908
fronte, annaspava con nervosità la terra, facendo sonare le
479
1908
una briglia bellissima, con la guardia lustra, i fiori
480
1908
continuava: ¶ - Mi raccomando, signore: la cavalla è fresca di
481
1908
gli occhi sperduti, che la inseguivano senza posa, come
482
1908
quando il rantolo affannò la sua gola e negli
483
1908
fu adunata in perpetuo la visione finale del mondo
484
1908
nell'assoluto nulla, verso la pace inconsumabile di tutte
485
1908
nella mattinata piovigginosa, con la visione man mano più
486
1908
più prossima del cadavere; la corsa per le strade
487
1908
corsa per le strade, la facciata impassibile dell'ospedale
488
1908
concitato ai medici, e la risposta breve, recisa... il
489
1908
dell'agonìa. ¶ Povero Mathias!... La sua tragedia era finita
490
1908
E lo baciò su la fronte raggelata, e camminò
491
1908
non puoi figurarti, Elena, la dolcezza che io proverò
492
1908
i desiderii assurdi, finisce la necessità umana di credere
493
1908
non si è fatta la parola, e sembra che
494
1908
un solo attimo incosciente: la gioia del dimenticare. Ma
495
1908
e sempre, anche dopo la vita. È la sola
496
1908
dopo la vita. È la sola felicità che mi
497
1908
ti ho potuta guardare. La mia memoria umana comincia
498
1908
perchè potesse imprendere finalmente la via sognata e nulla
499
1908
ore in lacrime su la tomba dov'egli dormiva
500
1908
tornò ad abitare presso la signora Bergmann, ed appese