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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, L'armata dei fiumi perduti, 1985

concordanze di «la»

nautoretestoannoconcordanza
1
1985
che lui chiedeva, sicché la cosa era sempre allo
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1985
lei era in casa, la linea dei suoi pensieri
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1985
donne della sua vita, la fidanzata dell’epoca della
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1985
epoca della guerra civile, la donna che aveva avuto
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1985
isola dei Feaci, dove la guerra era soltanto un
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1985
sul fuoco. ¶ Appena scendeva la sera bisognava verificare che
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1985
e di tempeste. ¶ V ¶ La metamorfosi ¶ Gavrila a volte
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1985
se ne rendeva conto, la Francia pian piano era
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1985
pian piano era diventata la sua seconda patria, e
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1985
aveva fatto che sognare la ripresa della guerra contro
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1985
lasciata si accorgeva che la Francia e la campagna
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1985
che la Francia e la campagna francese avevano impresso
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1985
provava misteriose attrazioni per la domaine e quella sorta
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1985
ma lei adesso aveva la testa piena di mille
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1985
lussuosa, a contatto con la famiglia di un musicista
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1985
smascherare e cacciare con la forza. Se l’Armata
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1985
Era convinto persino che la maggior parte dei russi
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1985
ferita che ancora sanguinasse, la strage di Ekaterinburg. Tutti
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1985
sicuro in Inghilterra attraverso la Scandinavia. ¶ Ghirei, non sapendo
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1985
lui vi era soprattutto la speranza di poter recuperare
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1985
speranza di poter recuperare la sua terra e il
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1985
Conservava nitida nella memoria la sua stanitša e il
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1985
e un vagabondo, e la nostalgia del ritorno si
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1985
Anche lui sentiva che la lotta contro i partigiani
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1985
ancora incominciare, non era la sua guerra, e che
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1985
di tutta l’Armata, la speranza non poteva morire
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1985
rappresentava in qualche modo la purezza dell’idea e
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1985
di colpo su tutta la situazione. Rifletté su se
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1985
che gli passava per la testa, perché sapeva vedere
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1985
più addentro degli altri. La sua intuizione risaliva alle
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1985
stanitša lungo il Terek la parola che avrebbe usato
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1985
rubare, o rapinare, con la forza dell’invasore. Lui
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1985
villa c’è tutta la legna che vuoi per
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1985
Qui dobbiamo fare come la gente del luogo.» ¶ «Senti
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1985
Senti che novità» brontolò la madre di Ghirei, continuando
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1985
su di lui e la sua gente. ¶ Eppure, fatalmente
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1985
per l’abbeverata, soprattutto la sera, quando le tenebre
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1985
riflettere affatto, come se la cosa non lo riguardasse
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1985
guerra aveva perso tutta la sua famiglia, aveva qualcosa
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1985
respirava nel villaggio, mentre la popolazione locale era stupefatta
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1985
giornaletto scritto in cirillico, “La terra dei cosacchi”, stampato
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1985
e bellicosi come Burlak. La valle aveva preso l
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1985
che veniva dall’interno. La canzone narrava la storia
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1985
interno. La canzone narrava la storia di un ragazzo
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1985
lo aspettavano terribili novità. La stanitša era silenziosa come
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1985
né il padre, né la madre, né i fratelli
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1985
cortile. Intuiva che durante la sua assenza erano venuti
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1985
riusciva a trovare intatta la sua balalajka, nel ripostiglio
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1985
di tutto per evitare la battaglia. Tuttavia, per salvare
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1985
battaglia. Tuttavia, per salvare la faccia e per prudenza
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1985
dato il fucile e la cartuccera non aveva il
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1985
il suo corto colbacco, la kubànka, gli tornava utile
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1985
gli tornava utile, come la pesante giubba di panno
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1985
d’acqua, Ghirei aveva la sensazione che la guerra
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1985
aveva la sensazione che la guerra non ci fosse
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1985
gli sarebbe parso che la guerra fosse sprofondata nel
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1985
propri pensieri, e aveva la sensazione di stare a
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1985
di stare a fare la guardia al nulla. Gli
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1985
perché gli erano graditi la solitudine, i rumori degli
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1985
allora aveva più forte la sensazione di trovarsi in
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1985
eventi che avevano distrutto la sua famiglia. Aveva perduto
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1985
sua famiglia. Aveva perduto la moglie e il figlio
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1985
avevano finito per consumare la loro fortissima fibra di
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1985
dentro di sé malediceva la Polonia. Sentiva che i
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1985
arma tra le mani. La pallottola era partita in
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1985
si stava muovendo verso la medesima, finché si erano
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1985
doveva pensare, era soltanto la sua gente. Il popolo
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1985
del Terek era diventato la sua vera famiglia e
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1985
e vagare qua e , dove e come volevano
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1985
venuto via con tutta la famiglia. Lo avevano allettato
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1985
in Crimea, con tutta la sua fierezza di cosacco
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1985
un versetto del Vangelo. La sua giovinezza si era
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1985
lui era parso che la sete ardente per la
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1985
la sete ardente per la libertà, che era nel
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1985
per lui era importante, la libertà, il passato, le
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1985
della sua gente. Capiva la tendenza cosacca alla vendetta
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1985
Sentiva ancora, tutta intiera, la fierezza di appartenere al
78
1985
dei dromedari, e aveva la sensazione di essere capitato
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1985
a cavallo per tutta la valle. Cavalcavano silenziosi, a
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1985
tenerli quieti e fugare la loro ombrosità. Incontrarono altri
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1985
le strade ferrate. Mettono la dinamite sotto i tralicci
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1985
talpe dalle tane, quando la via è libera» disse
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1985
quel modo di fare la guerra, ed erano presi
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1985
improvvise impazienze. Burlak sguainò la scimitarra affilatissima e menò
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1985
erano molto più tranquilli. La ricognizione non gli aveva
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1985
che quella non era la sua guerra. Lui non
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1985
messo contro di lui. La sua guerra vera era
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1985
quando, mio Dio, quando? La sua pazienza non sapeva
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1985
militare, e fidanzato con la figlia di un piccolo
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1985
mancata non aveva avuto la più piccola notizia. ¶ Come
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1985
memoria delle cariche con la sciabola sguainata e gli
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1985
in certo modo, che la sua vita si fosse
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1985
sogno, nell’attesa che la guerra perduta ricominciasse. ¶ Per
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1985
lui amava e costituiva la sostanza della sua vita
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1985
solo quando era rinata la possibilità di ricominciare il
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1985
mai. I tedeschi rimandavano la cosa all’infinito, e
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1985
gente. ¶ Ma loro scossero la testa, poco persuasi. I
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1985
ed evitare attriti con la popolazione per l’avvenire
99
1985
In certo modo volevano la partecipazione della gente di
100
1985
con l’animo sospeso. La donna riconobbe tra loro
101
1985
curiosità. Il ragazzo con la faccia sorridente si tolse
102
1985
importanza. ¶ Marta gli strinse la mano. Tutti si guardavano
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1985
uomo più anziano, afferrando la mano che Marta gli
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1985
con le labbra. Ma la sua attenzione si concentrava
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1985
come mai Marta conoscesse la loro lingua. La donna
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1985
conoscesse la loro lingua. La donna raccontò dei russi
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1985
che tra sé e la sua antica padrona si
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1985
ansiosa. Come poteva immaginare la povera signora vestita da
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1985
non ci riusciva. Forse la tenevano in una infermeria
110
1985
una malinconia insinuante, che la intrideva tutta, la fasciava
111
1985
che la intrideva tutta, la fasciava subdolamente. ¶ L’altro
112
1985
Lui non guardava tanto la casa, come gli altri
113
1985
teneva a non guadagnarsi la patente di maleducato. Continuamente
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1985
usciva dalla camicetta, e la gran massa di capelli
115
1985
le stanze: una per la donna e il bambino
116
1985
Ghirei e una terza, la più piccola, per il
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1985
sentirono d’istinto che la sistemazione era una cosa
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1985
l’approvarono. Tutti sentirono la soddisfazione di essere sistemati
119
1985
e di aver abbandonato la precarietà del vagone bestiame
120
1985
Ghirei, trovò quasi subito la porta del cortile, e
121
1985
i bambini, che avevano la stessa tendenza. Haha era
122
1985
intimo, perché Luca aveva la stessa età del nipote
123
1985
sapeva quasi come passare la giornata, se non girando
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1985
del cortile. Del resto la stessa cosa accadeva un
125
1985
discorsi col cane, aveva la tendenza a riempire la
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1985
la tendenza a riempire la casa e a creare
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1985
un cane poliglotta. Per la sua natura fondamentalmente pagliaccesca
128
1985
una zampa, di muovere la coda, di girare attorno
129
1985
scendeva in cortile, e la donna, che si chiamava
130
1985
Assorbiva i linguaggi con la velocità di una spugna
131
1985
attiva. Del resto tutta la sua persona era in
132
1985
casa conigli, galline con la testa ciondoloni e le
133
1985
comunque riuscire a guadagnare la cucina senza essere visto
134
1985
istinto che quella era la legge più generale, che
135
1985
e mongole, e avevano la loro origine nel cuore
136
1985
ed era un po’ la stessa cosa del suo
137
1985
non riuscire a capire la guerra. Essa seguitava ad
138
1985
modellare sopra i cosacchi la figura di avversari. Avversari
139
1985
nemico che non trovavano la strada per entrare nella
140
1985
A che vi serve, la vostra serietà?» ¶ E, per
141
1985
ridere senza freni. Né la madre né Urvàn raccoglievano
142
1985
su di lui pesava la responsabilità del presidio installato
143
1985
qui, in Carnia, aveva la responsabilità del presidio, e
144
1985
modo cercare di fare la parte del colonnello. ¶ Il
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1985
altra forma, e che la fine dell’incubo si
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1985
e delle loro motociclette. La gente non sapeva più
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1985
accadeva. Niente avveniva secondo la logica e l’aspettativa
148
1985
il giovinotto che faceva la spola tra i partigiani
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1985
lo fucilassero con tutta la sua famiglia. ¶ Marta ascoltava
150
1985
così tranquille e rassicuranti. La madre di Alda ebbe
151
1985
di nomadismo per recuperare la libertà e le tradizioni
152
1985
fino alla stazioncina. ¶ Ebbe la sorte di assistere all
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1985
quella migrazione di popolo. La sua prima impressione fu
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1985
dal treno. Avevano spesso la pelle giallastra, gli occhi
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1985
alla stagione. ¶ Marta interpretava la loro pensosità come un
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1985
finestre delle case sparse la gente guardava stupita, chiedendosi
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1985
trovata della guerra, finora la più strana di tutte
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1985
di quelli dovevano sviluppare la stessa forza dei trattori
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1985
e lo sostenne per la mano. Il bambino per
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1985
a guardarsi intorno, con la fierezza che fosse toccata
161
1985
toccata proprio a lui. La madre lo guardava preoccupata
162
1985
il corto colbacco verso la nuca e facendole con
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1985
nuca e facendole con la mano un gesto di
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1985
un gesto di saluto. La donna non rispose, limitandosi
165
1985
limitandosi a guardare. Sopra la pelle degli stalloni, che
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1985
con gli zoccoli enormi la terra grigia e dura
167
1985
di Marta si disegnava la ruga della preoccupazione. Era
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1985
Marta sentiva in loro la gioia di essere arrivati
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1985
attraverso paesi sconosciuti. Avvertiva la letizia elementare di aver
170
1985
le mani e se la tiravano addosso ridendo. Altri
171
1985
era tardi, e rifece la strada di ritorno in
172
1985
di soldati, che percorrevano la via di terra battuta
173
1985
Pensò che, come lungo la sua valle, anche tutte
174
1985
Non era affatto tranquilla. La guerra, cammina cammina, dopo
175
1985
l’Africa, i Balcani, la Russia, la Scandinavia, la
176
1985
i Balcani, la Russia, la Scandinavia, la Francia, era
177
1985
la Russia, la Scandinavia, la Francia, era arrivata anche
178
1985
sapeva cosa sarebbe successo. La guerra era come la
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1985
La guerra era come la grandine, che girava a
180
1985
solo ogni tanto aprivano la bocca per incitare i
181
1985
cauti e sospettosi, guardando la gente che assisteva al
182
1985
in cui avevano lasciato la Polonia o i Balcani
183
1985
popolazione. Cercavano di acquistare la convinzione di essere finalmente
184
1985
fughe e spostamenti per la Russia e l’Europa
185
1985
si sarebbe fatta finalmente la grande Armata cosacca, guidata
186
1985
Quando vi sarebbe stata la ripresa della guerra tra
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1985
Francia, e aveva impiantato la sua corte in un
188
1985
bracciate di fieno, mentre la gente li stava a
189
1985
stanitše lungo il Terek. ¶ La loro filosofia era molto
190
1985
cosacchi lo spinsero in , con decisione ma senza
191
1985
dei fucili, finché costrinsero la gente ad aprire. Poi
192
1985
voi. Al fronte» rispondeva la gente. ¶ Ma loro scossero
193
1985
purtroppo era così, perché la casa e la donna
194
1985
perché la casa e la donna non potevano esserci
195
1985
esserci per davvero finché la guerra non fosse finita
196
1985
Marta gli aveva raccontato la storia dello zingaro e
197
1985
cosacchi e in tutta la Russia. Pensava che con
198
1985
Russia. Pensava che con la sua venuta e il
199
1985
aveva diminuito o distrutto la speranza che Arturo ritornasse
200
1985
era finito così, e la venuta di Ivos alla
201
1985
molto più forte era la sua pietà per i
202
1985
ha già rischiato tanto. La sua parte l’ha
203
1985
sono venuti a prendere la sua padrona.» ¶ Ivos era
204
1985
e accigliato, perché sentiva la vicinanza di Marta e
205
1985
come Caleb e Arturo; la vecchia strega glielo avrebbe
206
1985
un pianto silenzioso, con la testa sul braccio e
207
1985
né persona né avvenimento la potessero piegare e domare
208
1985
piegare e domare perché la vita, da qualche cisterna
209
1985
Stasera.» ¶ «No, domani. Domani la lascerò andare, e non
210
1985
scusa, e aprì silenziosamente la porta della sua camera
211
1985
Rimase ancora tre giorni. La mattina della sua partenza
212
1985
con le pedine, come la “tria”, o “il lupo
213
1985
dall’istinto inquieto, che la portava fuori dalla villa
214
1985
o dal paese, e la spingeva ad ascoltare le
215
1985
andò un po’ dietro, la spiò, finché scoprì che
216
1985
maglia, quando lei non la vedeva, e andava preparando
217
1985
devastata. Come se proprio la sua presenza, che s
218
1985
paese e a tutta la valle. Mai come in
219
1985
momento Marta si sentì la popolana decisa a tener
220
1985
un po’ suo, perché la sorella di Arturo era
221
1985
darsi da fare. ¶ Non la toccava quasi neppure il
222
1985
aveva saputo neanche custodirgli la sorella? Cercava di non
223
1985
Una sera Haha recò la notizia che stavano arrivando
224
1985
Marta in particolare, ebbero la sensazione che la guerra
225
1985
ebbero la sensazione che la guerra fosse fonte di
226
1985
di che sentirsi girare la testa e di che
227
1985
il suo equilibrio e la sua speranza. Ne erano
228
1985
Ivos, che non dava la più piccola notizia di
229
1985
notizia di sé. Evidentemente la logica della guerriglia l
230
1985
scopo dichiarato di abbreviare la guerra, le dava una
231
1985
lietezza, perché sentiva che la pace prima o poi
232
1985
paese a trovare Alda, la ragazza più bella del
233
1985
sopra quell’argomento. Se la ricordava come l’aveva
234
1985
altre coetanee di tutta la vallata danze popolari in
235
1985
migrazione di massa. Era la parte di una popolazione
236
1985
in attesa di recuperare la propria. ¶ Al di là
237
1985
la propria. ¶ Al di delle dicerie e delle
238
1985
Era un segno che la fine della guerra si
239
1985
tutto ricominciava daccapo? Allora la guerra era davvero come
240
1985
guerra era davvero come la favola del signor Intento
241
1985
il tempo di afferrare la cinghia che già di
242
1985
e soprattutto per mostrargli la sua simpatia. Marta pensò
243
1985
di sorridere e posò la pistola sopra il muretto
244
1985
di dolore. ¶ «È ferito?» ¶ «La gamba. Roba da poco
245
1985
un altro cui dedicarsi. La ferita non era grave
246
1985
non era grave perché la palla aveva attraversato il
247
1985
né arterie né tendini. La ripulì tuttingiro con tintura
248
1985
con tintura di jodio, la coprì di garze e
249
1985
coprì di garze e la fasciò alla meglio. Continuamente
250
1985
alla meglio. Continuamente misurava la temperatura dell’uomo, ma
251
1985
ai partigiani e affrettare la fine del conflitto. Lo
252
1985
I suoi occhi intelligenti la contenevano tutta in modi
253
1985
silenziosi. Era, pensò Marta, la tristezza di chi ha
254
1985
di sangue. ¶ Pareva che la persona di Ivos fosse
255
1985
dopo pochi giorni, mentre la ferita al polpaccio si
256
1985
isbe. Ma a volte la gioia di scoprire un
257
1985
da lontano, sepolte sotto la neve, erano quelle di
258
1985
nella speranza di scansare la guerra. A volte spuntava
259
1985
un modo per aumentare la propria pena; Arturo non
260
1985
per disegnare alla buona la mappa del suo destino
261
1985
nei deliri che precedono la morte bianca e, prima
262
1985
ghiaccio? Gli era venuta la cancrena da congelamento? O
263
1985
non voleva credere che la Russia si fosse presa
264
1985
a sperare, al di di ogni evidenza e
265
1985
lassù, nella Terra Nera, la Černozjóm, o in un
266
1985
stento, ma lo stesso la sua faccia continuava ad
267
1985
radici lontane. Sentiva che la casa degli Heshel avrebbe
268
1985
dispiaceva, perché adesso, dopo la fine di Arturo nel
269
1985
andava preparando a lasciare la villa. ¶ «Deve proprio andarsene
270
1985
farlo.» ¶ «Eppure lei odia la guerra…» ¶ «Sopra ogni cosa
271
1985
in montagna?» ¶ «Per abbreviare la guerra. Ciò che farò
272
1985
renderla più breve…» ¶ Era la sua idea dominante. Accorciare
273
1985
sua idea dominante. Accorciare la guerra anche di un
274
1985
grande importanza, cui valeva la pena di dedicarsi con
275
1985
Una convinzione appassionata dominava la sua mente, ed era
276
1985
per il freddo o la dissenteria, senza scarpe e
277
1985
in sfaceli, quando cominciava la guerra vera, ossia uno
278
1985
e pur di combattere la guerra sarebbe ricorso al
279
1985
volontà lo saturava, e la sua stessa stanchezza e
280
1985
momenti stava a guardare la sua bellezza quieta, i
281
1985
un immenso dispetto che la guerra non fosse ancora
282
1985
guardarle il collo sottile, la testa rotonda, il corpo
283
1985
movimenti di Marta per la casa, col suo passo
284
1985
lui si era sviluppata la mentalità del reduce, anche
285
1985
reduce, anche se né la casa né la donna
286
1985
né la casa né la donna erano sue. Maledisse
287
1985
donna erano sue. Maledisse la necessità dura e cupa
288
1985
e passare oltre. Forse la sua sorte era di
289
1985
attraverso i carrozzoni e la villa, era passato il
290
1985
un angolo, come se la colpa di ciò che
291
1985
alla villa, a cercare la conferma del suo sospetto
292
1985
sentì picchiare sommessamente contro la porta d’entrata. Si
293
1985
entrata. Si alzò, aprì la finestra e intuì, più
294
1985
intuì, più che vedere, la figura del vecchio Haha
295
1985
Hanno portato via anche la signora Esther…» ¶ Come diavolo
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della propria ombra, e la loro massima audacia era
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non solo non faceva la guerra, ma non osava
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i nuovi invasori, per la paura soffocante che ne
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come per far dimenticare la propria esistenza. ¶ Adesso che
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propria esistenza. ¶ Adesso che la cosa era accaduta nelle
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quel modo di fare la guerra; i bambini erano
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aveva piantato all’improvviso la facoltà di medicina che
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funziona il nostro corpo… La medicina è tutta un
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colpo s’era sviluppata la pianta strana della pietà
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secondo. ¶ Marta si sentiva la protagonista di un’odissea
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accennava a fare intuire la vicinanza della fine. Non
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altro fatto, ossia che la condizione di smarrimento e
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universale degli uomini. Neanche la villa, vicina a un
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d’ora in avanti la villa non le avrebbe
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dare alle donne per la prima volta la notizia
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per la prima volta la notizia di una resistenza
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quasi tutta l’Europa. La bizzarra guerriglia della gente
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Ma per quanto continuasse la sua antica funzione di
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in cortile a spaccare la legna e a giocare
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il vecchio. ¶ Si sentiva la custode della villa e
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e dovevano servire per la sopravvivenza di loro tre
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oro e d’argento. La necessità lo richiedeva, e
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sentiva che si realizzava la dispersione e la dissipazione
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realizzava la dispersione e la dissipazione di due vite
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si stesse ormai organizzando la guerriglia contro i tedeschi
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presidio dappertutto, e sostenere la duplice guerra che avevano
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tutti dei guerriglieri, che la gente vedeva girare liberamente
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accanto agli uomini. Fra la popolazione e i partigiani
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ad entrambe, e faceva la spola tra gli uni
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si andava preparando, perché la spaventava. Ormai da tempo
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perché le pareva che la sua vitalità somigliasse a
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traboccante e impetuosa che la vita fosse nella sua
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sentiva che, al di di tutte le contingenze
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segreta del mondo, che la riempiva di allegra e
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Si sentiva viva come la vita stessa, e le
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sarebbe più esistita. Ma la vita sarebbe continuata anche
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continuità di essa, perché la vita era eterna. ¶ Seguitò
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Stavano lì a prendersi la rugiada, e biancheggiavano sull
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creatura con cui sfogare la sua allegria, e cominciò
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della vecchia costruzione. Intravvide la figura di un uomo
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Il cane corse verso la ragazza, ma non le
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frutto di fantasia, ma la duplice tragedia del popolo
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pubblicati in Friuli, come La terra impossibile di Bruna
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i miei ricordi e la mia pietà per quello
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aveva sottratto per sempre la possibilità di avere una
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avere una patria. Ringrazio la signora Luciana Franz Barbieri
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controllato il significato e la grafia di parole russe
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per cambiare e che la fine della guerra stesse
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si decidessero a firmare la pace, dal momento che
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è una cosa e la logica è un’altra
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trovar parole per tranquillizzare la signora Esther, nella cui
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della paura, perché ormai la guerra stava per finire
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riusciva più a rassicurare la signora Esther, che aveva
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signora Esther, che aveva la sensazione continua di essere
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che conduceva alla casa. La paura continuava a non
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era di qualche giovamento la scacchiera di boccette di
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ogni dimensione che coprivano la superficie del suo cassettone
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vedeva attorno a sé la metteva in allarmi affannosi
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si fosse travasata adesso la paura da cui era
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s’era accampato con la sua tribù e i
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lasciano vivere in pace…» ¶ La signora scoppiava a piangere
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costretto a partire per la Russia. Era un calzolaio
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dal suo paese con la sorella per uscire definitivamente
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rivali. Ma aveva avuto la sfortuna d’incappare nei
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s’erano fidanzati, ma la ragazza non aveva voluto
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lei era andata costruendosi la figura fin dai tempi
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che lei sentì per la prima volta la canzone
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per la prima volta la canzone che diceva: ¶ Il
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di qua e di , gettati su tutti i
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quei versi malinconici. ¶ Intanto la guerra non finiva, anzi
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ricominciava daccapo. Era come la storia del signor Intento
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finalmente venuto, non significava la fine della guerra ma
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della guerra ma solo la discesa in massa dei
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di montagna. Marta ebbe la sensazione di un’altra
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della sua storia. ¶ Adesso la guerra era ormai arrivata
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e a mordere. Marta la sentiva come le favole
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Marta scopriva in sé la natura indistruttibile che era
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scavata nella montagna, con la sensazione che lì la
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la sensazione che lì la guerra non sarebbe mai
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lavorare in casa quando la signora Esther ed Anita
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o sul granaio. Dentro la natura, sentiva, c’era
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intatto e fresco che la guerra non poteva raggiungere
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essere andata lontanissimo con la mente, di aver oltrepassato
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passaggio. Pensando a come la ragazza era ingenua, cresciuta
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ad Anita, e se la conduceva dietro nelle sue
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diventata ossessiva da quando la guerra s’era incattivita
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follia fosse discesa sopra la gente dei carrozzoni. ¶ Chiamarono
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carrozzoni. ¶ Chiamarono a lungo la signora, nei sentieri, nel
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in confuso, come se la paura le impedisse di
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pesante. Chi notò veramente la cosa fu Luca, dato
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una soda che bruciava la carta. Soltanto l’arrivo
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un poco a deviare la sua attenzione verso altri
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anch’essa, scambiata con la speranza di ricominciare una
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cominciava a temere che la guerra fosse perduta. Diventò
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tedeschi e cosacchi dicevano la verità, e quelli russi
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mentivano senza pudore, perché la menzogna non poteva non
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sospettato finora, ossia che la sua speranza di guerra
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i partigiani che volevano la liberazione delle loro terre
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modi intensi che anche la Germania era alle corde
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paurosi e infiniti bombardamenti la stavano distruggendo sistematicamente. Infatti
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città tedesche… ¶ X ¶ Alda la bella ¶ Gavrila si convinse
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contatto con l’aria. La verità era terribile, dissolvitrice
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era terribile, dissolvitrice come la soda caustica che aveva
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una vittima della guerra. La verità non era la
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La verità non era la guerra sognata in tanti
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d’esilio, non era la sua guerra, ma una
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destino degli uomini moderni, la cui sorte era di
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arrivare mai alla meta. La patria non c’era
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sostituti di essa, come la domaine dov’era vissuto
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in Francia, o come la casa di Marta, dove
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cosa di buono, che la fine della guerra veniva
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quei giorni di festa la notte si sentivano spari
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più frequenti. Si diffuse la voce che fosse saltata
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voce che fosse saltata la ferrovia che andava in
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ma poi venne anche la smentita. Corsero dicerie che
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uva passa, le mele, la pasta sfoglia e la
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la pasta sfoglia e la grappa, che riuscì a
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vicino chissà come, date la penuria e la difficoltà
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date la penuria e la difficoltà grande a trovare
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cosacchi non dovessero fare la loro messa di Natale
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stanzoni della caserma. Forse la sua intenzione era che
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della steppa. Disse che la pace non s’intravvedeva
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trovassero, dispersi in tutta la Carnia, o nei campi
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e feroci; e difendere la loro vita e il
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l’isba incendiata e la famiglia sgozzata dai russi
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altra che diceva che la terra straniera era malinconica
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straniera era malinconica, perché la steppa era lontana, e
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kazàk non udiva più la voce della sua donna
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lunghissimi, che quasi spazzavano la terra, erano sempre impiastricciati
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assurdità, perché ciò che la donna allevava nel cortile
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paura improvvisa. Burlak vide la donna che lo spiava
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guardato da lei, durante la rapina, come avesse qualcosa
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animale starnazzante, sempre guardando la finestra, e raggiuntolo gli
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Burlak, sempre guardando verso la finestra di Marta, estrasse
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finestra di Marta, estrasse la scimitarra e tagliò il
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oca sottobraccio. “Questa me la paga. Questa non gliela
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lo preoccupava soprattutto era la sua sensazione che il
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sapeva con chi prendersela. La sua delusione per l
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su e giù per la baita come un orso
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trattava soltanto di trovarne la prova, di frugare in
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esposti a ogni pericolo. La fame è grande, e
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davvero un re pastore. La legge se la faceva
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pastore. La legge se la faceva lui, nel suo
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pericolosamente all’uomo, con la pretesa di arrestarlo, ma
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averne soccorso. ¶ «Ha violato la legge. Dobbiamo fucilarlo» disse
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Anche voi siete contro la legge, colonnello.» ¶ «In questi
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tempi ognuno si fa la legge che gli pare
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gli chiese cosa fosse la cicatrice che gli vedeva
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di ogni movimento cosacco. ¶ La pecora l’arrostirono all
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caserma. Poi Urvàn consegnò la pelle a Dunaika perché
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C’era affinità tra la sua e quella gente
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da loro. ¶ Marta sentiva la grande propensione di Urvàn
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preparando il corredino con la lana di coniglio d
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avesse potuto ritenere che la guerra contro i Rossi
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gli fosse caduta addosso la sua condizione di uomo
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di uomo solo, con la famiglia distrutta, che si
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disse: ¶ «Il Friuli e la steppa si somigliano almeno
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partirono i soldati per la Russia, nei paesi suonarono
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è l’incendio o la grandine.» ¶ Raccontò della partenza
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dai tedeschi, ma lui la provava lo stesso, come
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che lui non conosceva. La guerra e la vita
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conosceva. La guerra e la vita avevano complicato terribilmente
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traspariva dal suo comportamento. La guerra l’aveva reso
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Marta non ardiva prendersi la minima familiarità e quasi
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cui non poteva fiorire la pianta della speranza. ¶ Una
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indumenti di lana sotto la debole lampada della cucina
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inventando ragioni per rimandare la cosa. Prima si ripulì
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sembrate raffreddato. Forse avete la febbre. Permettete?» ¶ Gli mise
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febbre. Permettete?» ¶ Gli mise la mano sulla fronte e
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le sue mani, finché la sua natura di kazàk
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Che lei fosse diventata la donna di Urvàn le
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riempisse l’esistenza e la facesse sentire più viva
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di ossa. ¶ Urvàn accettò la situazione, ma solo a
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un popolo era fortissima la tentazione di abbandonarsi al
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agli istinti primordiali, perché la guerra era, prima di
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era, prima di tutto, la distruzione di ogni legge
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baciava Marta con forza, la circondava di gesti e
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di galanterie alla cosacca. La chiamava “animella” o “colombella
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villa, e magari anche la gente del villaggio e
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di panno che usava la gente del paese. Cucinava
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dire affatto che trascurasse la casa o gli altri
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sottolineando in ogni luogo la sua presenza. Marta seguitava
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chiaro questo concetto, che la sopravvivenza, il riuscire a
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le finestre di Alda la bella, dove gli strilli
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anzi il ritratto e la figura della flemma, esattamente
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sempre davanti agli occhi la sorte dei cosacchi. Sentiva
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propria terra e che la steppa era perduta per
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in essi si nascondeva la trappola della disperazione. Era
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faceva a pugni con la realtà delle cose. Nessuna
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unica prospettiva vicina era la guerra con i partizany
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nei boschi a macchiare la neve col loro sangue
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ai partigiani, e riconoscere la nostra sconfitta…» ¶ «Che importa
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nuovo mutamento avrebbe danneggiato la loro immagine per sempre
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era complicata e triste la loro situazione! Un giorno
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partizany? Stavano davvero sotto la neve e sotto le
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dell’inverno, in realtà la maggior parte stessero nei
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e si confondessero con la popolazione. Forse non c
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proprio nessuna differenza fra la gente dei borghi e
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si portavano dentro come la paura della morte, o
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di un bosco, con la testa affondata nella neve
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già rosicchiato qua e dai topi o dalle
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modo di convivere con la popolazione, perché lì era
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popolazione, perché lì era la loro patria provvisoria, e
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un’altra. ¶ Si diffuse la notizia che in una
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rimpianti per aver abbandonato la Russia. Ormai quei sentimenti