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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Pietro Metastasio, Giustino, 1713

concordanze di «la»

nautoretestoannoconcordanza
1
1713
Giustiniano, per fuggire almeno la vista della sua disavventura
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1713
celata, o pure per la facilità della corrispondenza ella
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1713
Silvano padre loro comune: la quale, col mezzo di
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1713
una feroce tempesta, cui la picciolezza del suo legno
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1713
del suo legno e la stanchezza de' marinari mal
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1713
il suo ritorno sospirava; la quale, credendolo morto, senz
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1713
di Asteria. ¶ FOSCA ¶ CORO ¶ La Scena è in Durazzo
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1713
e valoroso duce, ¶ Vive la mia speranza, e da
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1713
attende. ¶ Andate a liberar la nostra sede ¶ Da man
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1713
sul vostro braccio ¶ Traete la vittoria ovunque andate. ¶ E
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1713
rimiro, o Belisario invitto, ¶ La vostra forza ed il
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1713
seno, ¶ Che parmi aver la servitute antica ¶ Sciolta d
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1713
mio diletto; ¶ E poi la gloria di scacciare i
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1713
nostre antenne ¶ Si poserà la tua felice sorte. ¶ IMP
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1713
quella che ottener può la mia mano, ¶ Debil ministra
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1713
pensiero. ¶ IMP. Con rifiutar la lode il merto accresci
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1713
timori: il mare irato, ¶ La dubbia strada, delle rie
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1713
ove men val talora ¶ La virtù della sorte, e
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1713
si convenga il trar la vita ¶ Lunge dalle fatiche
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1713
mare ondoso, ¶ Qual sarà la mia gloria, allor che
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1713
Ma, Belisario, abbiate voi la cura ¶ Che sempre egli
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1713
oppresso. ¶ BELIS. Se pria la spada il petto mio
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1713
Colla vittoria in su la destra ardita. ¶ IMP. Risponda
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1713
Serva il mare e la sorte al tuo desio
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1713
è sforzato a fondar la sua salute ¶ Su l
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1713
Euro lieto in su la poppa spira; ¶ Talché a
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1713
portiamo il piede entro la reggia; ¶ Che le cure
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1713
e di tormento ¶ Per la mia crudeltà, sì che
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1713
perigliosa guerra ¶ Per fuggir la cagion d'ogni suo
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1713
lo sprezzasti; ¶ Tu fosti la cagion ch'egli n
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1713
tratto e a me la vita? ¶ Chi sa che
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1713
Non celarmi, ti priego, ¶ La primiera cagion della tua
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1713
figlia t'educai, ¶ Poiché la nostra madre ¶ A te
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1713
madre ¶ A te donò la luce e corse a
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1713
tu non ardisca ¶ Narrarmi la cagion de' tuoi sospiri
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1713
affanni ¶ Toglie al dolor la forza ¶ O col sano
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1713
aiuto. ¶ SOF. Anzi, quando la doglia è troppo grave
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1713
AST. Se degli affanni la cagion mi celi, ¶ Mostri
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1713
ti giuro ¶ Far per la tua salvezza ogni opra
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1713
vuoi ¶ Ch'io rinnovi la piaga. A te già
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1713
Ch'egli ritorni tosto, ¶ La tua cara sorella è
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1713
mercé non voglio ¶ Che la tua contentezza e il
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1713
Che dalla tua risposta ¶ La mia morte dipende e
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1713
mia morte dipende e la mia vita. ¶ AST. Di
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1713
ti porge il crine ¶ La sorte, allor nol vuoi
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1713
allor nol vuoi; ¶ E la richiami poi ¶ Quando da
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1713
Cielo ¶ Lungamente conservi ¶ E la felice vita e il
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1713
vostra voglia ¶ Sia propizia la sorte. E qual cagione
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1713
tal dolore? Io pur la vidi ¶ Tutta lieta e
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1713
non già del mal la ria cagione ¶ Nel corpo
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1713
l'animo solo è la ferita, ¶ Che tanto è
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1713
No; resta, ¶ Ché più la tua dimora, ¶ Che la
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1713
la tua dimora, ¶ Che la presenza tua, potrà giovarle
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1713
TEOD. Narrami dunque tosto ¶ La cagion del suo male
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1713
grato. ¶ AST. Di Gìustino la subita partenza ¶ È causa
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1713
Se tanto le spiacea la sua partenza? ¶ AST. Perché
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1713
TEOD. Ma qual sarà la via ¶ Che noi tener
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1713
ciò, quando vi piaccia ¶ La vostra opra prestare. ¶ TEOD
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1713
a voi fratello, ¶ Che la lasciò di sua ricchezza
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1713
Giustiniano piaccia ¶ Di legar la bellissima Sofia ¶ Col suo
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1713
di perigli, ¶ E tornerai la mia sorella in vita
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1713
Cacciar l'accesa brama, ¶ La devi altrui dissimulare almeno
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1713
su l'invidioso flutto ¶ La già cresciuta messe e
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1713
tento ¶ Celare ad un la fiamma, a due la
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1713
la fiamma, a due la scopro; ¶ Ché non è
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1713
SOF. Esclude ogni ragion la mente accesa, ¶ E conoscendo
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1713
noiose cure ¶ Che ingombrano la mente a chi governa
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1713
legata, ¶ Anche in amor, la mercenaria gente ¶ Tener coll
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1713
il suo autor cade la tema. ¶ Onde, per evitar
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1713
buon consiglio il prevenir la fame ¶ Che potrebbe in
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1713
attribuisce ad ingiustizia altrui ¶ La propria debolezza, ¶ Che gli
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1713
impresa ¶ Non può quietar la mente ¶ Se non l
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1713
mi ritrovo involto ¶ Per la cura del regno ed
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1713
No, restate, Teodora; ¶ Ché la presenza vostra ¶ Ogni altra
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1713
fin ora ¶ È stata la bellissima Sofia, ¶ Tutta mesta
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1713
dolorosa. ¶ IMP. È tale ¶ La bellissima figlia di Silvano
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1713
andarne in Italia, ove la guerra ¶ Non so se
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1713
Con cui potrete suggellar la carta, ¶ Acciò tostò ubbidisca
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1713
a lei dal cor la sua mestizia, ¶ Vuo' che
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1713
in questo luogo, ¶ Io la bella Sofia chiamar farei
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1713
lascia solo ¶ Di sé la rimembranza, ¶ Che si fa
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1713
Ma già ne, vien la mia gentil nipote, ¶ Cui
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1713
insieme ¶ Modo da discacciar la tua mestizia; ¶ Perciò sì
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1713
ritorno ¶ Che gli giunga la carta, ¶ Senza seguir la
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1713
la carta, ¶ Senza seguir la cominciata impresa? ¶ TEOD. Ei
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1713
che tardiamo, Augusta? Andiam la carta ¶ A preparar per
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1713
piacer non abbia: ¶ Ché la vicenda delle umane cose
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1713
il pianto tuo già la vittoria ottenne. ¶ Già le
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1713
Il ciel, le stelle, ¶ La sorte, il fato ¶ Pugnar
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1713
affanno, ¶ Non si spoglia la doglia del core, ¶ Benché
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1713
altra in noi sta la memoria appena. ¶ Ma saria
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1713
stato ognun contento, ¶ Se la mente volgesse al più
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1713
cagione ¶ O che tempri la tema che m'opprime
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1713
Ché mal resister puote ¶ La mente incauta ad improvviso
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1713
amor si avanza. ¶ SOF. La virtù di Cleone e
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1713
d'amoroso ardore; ¶ Ma la viva memoria e quella
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1713
perché de' saggi ¶ Su la lingua ad ogni ora
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1713
che di mie venture ¶ La serie mi narriate, e
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1713
poi tessute insieme ¶ Forman la tela degli eventi umani
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1713
da quel pensiero, ¶ Che la prima cagion non ha
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1713
non ha mirato, ¶ Fugge la vista degli effetti ancora
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1713
Già veggo di Giustin la sorte, e veggo ¶ La
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1713
la sorte, e veggo ¶ La sorte di Sofia per
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1713
qual ombra funesta ¶ Turba la bella luce ¶ Che sì
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1713
di contento ¶ È così la mia mente, che non
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1713
mia; ¶ E colui che la dà spesso la toglie
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1713
che la dà spesso la toglie, ¶ Né sempre un
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1713
ancora ¶ Tanto mi diè la sorte ¶ Che in parte
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1713
so se sia molta, ¶ La pietà dimostrar del vostro
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1713
core. ¶ AST. Il sangue, la ricchezza e la virtute
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1713
sangue, la ricchezza e la virtute, ¶ Che sono in
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1713
il desir vostro. ¶ Ma la memoria del coniugio antico
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1713
Anzi per far che la memoria grave ¶ Dalla mente
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1713
potesse. ¶ CLE. Dove regna la fé, non cangia amore
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1713
penerei. ¶ AST. Quando manca la speme, amor non dura
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1713
Ma in me manca la speme, e non l
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1713
cui sempre è minore ¶ La forza di ragione e
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1713
tratto ¶ Opra in noi la ragione, opra la mente
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1713
noi la ragione, opra la mente, ¶ Tanto in un
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1713
amor distrugge. ¶ AST. Dunque la doglia tua non potrà
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1713
vita? ¶ In van tento la fuga, in van fo
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1713
Da diversi oggetti ¶ Era la mente mia tratta e
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1713
partì da questo lido ¶ La nostra gente, come ben
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1713
Fra diverse speranze ¶ Confusa la mia mente ¶ Non ha
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1713
nel cui possente braccio ¶ La virtude e la sorte
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1713
braccio ¶ La virtude e la sorte unite sono, ¶ Non
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1713
a questo ancora ¶ Fiaccherà la superbia e il fiero
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1713
IMP. Come nocchier che la procella mira, ¶ E spesso
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1713
all'alma unito, ¶ Atta la rende a prevedere il
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1713
mio danno unite sono; ¶ La mia sciagura è tale
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1713
non debba finir con la mia morte. ¶ FOS. Troppo
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1713
furore. ¶ FOS. Il rimirar la morte assai lontana ¶ Di
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1713
suo tormento? ¶ SOF. Deve la mente saggia ¶ Il dolor
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1713
Questi liberi sensi, ¶ Che la passion vi detta, ¶ Degni
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1713
timor, deh lascia ormai ¶ La sua primiera pace all
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1713
più veloce ¶ A ritrovar la cara sua Sofia. ¶ Or
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1713
legno ¶ Che portar dée la pace a questo core
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1713
questo core ¶ E render la sua meta a questi
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1713
che miro! ¶ Parmi quella la veste che Teodora ¶ Diede
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1713
come ghiaccio ¶ Fredda è la fronte? Ah tu sei
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1713
improvvisa doglia ¶ L'abbandona la vita! Irene, Armilla, ¶ Teodora
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1713
Chi toglie a lei la vita? ¶ FOS. Il suo
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1713
per nuovo dolor perdi la vita? ¶ SOF. Asteria, ah
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1713
miei piaceri? ¶ Così, Giustin, la destra mia ti porgo
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1713
se fui sola ¶ Io la cagion di tutto il
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1713
e tanto mare? ¶ Sì, la cagione io fui del
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1713
suo morire: ¶ Io pagherò la pena. Asteria, ormai ¶ Concedimi
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1713
virtude, ¶ Che potran compensar la sua mancanza. ¶ SOF. Oh
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1713
che mi uccide. ¶ Se la sua lontananza era sì
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1713
Come potrò soffrir mai la sua morte? ¶ AST. Anzi
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1713
sua morte? ¶ AST. Anzi la lontananza era più dura
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1713
perché del suo ritorno ¶ La speme ancor non escludeva
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1713
prepara il cor mio. La grave spoglia, ¶ La tua
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1713
mio. La grave spoglia, ¶ La tua spoglia mortal, che
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1713
per unirmi teco ¶ Abbandonar la vita, e almeno in
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1713
Ed or verrei, ma la pietà dovuta ¶ Al corpo
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1713
figlio? ¶ Ecco dell'uom la misera sventura: ¶ Pena ciascun
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1713
che lieto ciascuno entro la reggia ¶ L'ora attendea
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1713
mostro e più nocivo ¶ La dura Ircania o l
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1713
Cleone. ¶ Oh come mal la sorte altrui predisse! ¶ SCENA
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1713
servi e detta. ¶ CLE. La dolente Sofia, di doglia
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1713
appunto. Oh Cleone, ecco la sorte ¶ Che lieta predicesti
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1713
perché cangia doglia. ¶ E la miseria nostra così grave
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1713
tornerebbe ¶ Forse a goder la vita. ¶ AST. Oh se
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1713
o torre ¶ A me la suora, al buon Cleone
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1713
braccio tuo vana è la forza. ¶ Questa nera bevanda
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1713
questo sen farà partir la vita; ¶ Ma saprà toglier
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1713
me più meschina. Odio la vita; ¶ Né già la
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1713
la vita; ¶ Né già la posso amar, poiché divenne
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1713
No, non ho core; ¶ La man ricusa d'ubbidir
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1713
man ricusa d'ubbidir la mente. ¶ Questa è ben
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1713
di morir ricusi, ¶ Quando la morte un maggior duol
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1713
ogni affanno, (beve) ¶ Già la morte è nel seno
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1713
più sospiri. ¶ Raffrena omai la vana ingiusta doglia, ¶ Poiché
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1713
verso il cielo ¶ E col capo onde levò
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1713
peso tratto ¶ Uscìo di dond'ebbe pria l
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1713
vita? ¶ SOF. Non per la vita sua, per la
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1713
la vita sua, per la mia morte ¶ Piango, misera
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1713
Talché picciolo indugio ha la mia vita. ¶ AST. Oh
180
1713
Ti narro ciò che la mia mente spinge ¶ A
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1713
cui m'aggirerò finché la doglia, ¶ Acquistando vigore entro
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1713
porge aita a chi la morte attende. ¶ CORO ¶ Oh
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1713
Né mai gli rendi la rapita quiete. ¶ Ministre del
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1713
speme, ¶ Che nuova pena ¶ La turba ancor. ¶ Oh fortunate
185
1713
ingegni ¶ Disperato desio ¶ Persuadea la volontaria morte, ¶ Ed ogni
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1713
piede, ¶ Alla celeste sede ¶ La pace allor volò. ¶ ATTO
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1713
imperatore, teodora, giustino ¶ IMP. La stanchezza, o Giustino, ed
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1713
Qui fra brieve verrà la vostra sposa, ¶ Ché ormai
189
1713
il picciol giro. ¶ Ma la variabil sorte, ¶ Che solo
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1713
navi ¶ Tanto eravam, che la metà dell'opra ¶ Dirsi
191
1713
alzava il legno ¶ Sospinsero la prora in cotal guisa
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1713
mio corpo, in me la vita, ¶ Se non quanto
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1713
Credo che a voi la vita un sogno sembri
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1713
smarrito. ¶ FOS. Allora ¶ Che la bella Sofia vi credè
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1713
GIUS. Guidami, o Fosca, dov'ella giace, ¶ Prima
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1713
più crudel martìre. ¶ Ma la vicenda di sì fieri
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1713
fieri affanni ¶ Non toglie la costanza a questo core
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1713
non rende a lei la vita, ¶ Il suo morir
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1713
suo morir mi donerà la morte. ¶ Su, Fosca, andiam
200
1713
dobbiamo e di Sofia la vita. ¶ GIUS. Dunque è
201
1713
mi preme. ¶ E se la conoscenza dell'errore, ¶ Che
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1713
Che voi mostrate, e la passion fervente ¶ La vostra
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1713
e la passion fervente ¶ La vostra colpa non scemasse
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1713
il dare a sé la morte ¶ Impresa sia di
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1713
chi per dolor fugge la vita, ¶ Non ha valor
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1713
letizia e piacere ornar la mente; ¶ Poiché il Ciel
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1713
mezzo a tanti affanni ¶ La fé provar di due
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1713
tanto in tenera donzella ¶ La vergogna d'amor sempre
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1713
vi dono, ¶ Nel porgervi la destra, oggi il possesso
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1713
mi è dato ¶ Toccar la cara e desiata meta
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1713
mente ¶ De' miei perigli la memoria acerba, ¶ Perché m
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1713
corso ¶ Felice esser dovea la vostra sorte. ¶ Ecco gli
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1713
sol col suo saper la vita, ¶ Tanto merto si
214
1713
ed il desire avanza. ¶ La più grata mercé dell
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1713
Cleone insieme ¶ Colla destra la fede e l'amor
216
1713
l'amor mio. ¶ CLE. La fede accetto e l
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1713
sole i raggi ¶ Per la convessità d'un chiaro
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1713
ben io, che fui la maggior parte ¶ De' passati
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1713
alme felici, e sia ¶ La sorte di Giustino esempio
220
1713
nocchier giammai non toglie ¶ La destra dal timon, l