parolescritte
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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Gabriele D'Annunzio, Il fuoco, 1900

concordanze di «la»

nautoretestoannoconcordanza
1
1900
consueto. E sembravagli che la sua voce acquistasse d
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1900
viva entro di sé la figura ideale; e la
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1900
la figura ideale; e la significò alla maniera dei
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1900
acqua ove qua e vaghe capellature marine fluttuavano
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1900
dei giardini inclinati verso la Brenta. L’imagine intera
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1900
dell’aria come per la meteora fallace dei deserti
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1900
natura valeva a magnificare la rarità di quel sogno
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1900
giungere un dio su la città che gli si
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1900
aspettato. ¶ «Era per giungere! La coppa invertita del cielo
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1900
miei occhi incredibile, tanto la sua qualità superava di
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1900
Tra le due meraviglie la pietra multiforme e multanime
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1900
i suoi misteri e la gloria incise i suoi
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1900
verso l’Ideale come la linfa ascende verso il
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1900
le fibre degli alberi – la pietra multanime e multiforme
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1900
parve distrutta per lei la legge e la sua
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1900
lei la legge e la sua inerzia originale irradiarsi
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1900
giubilo di luce. Come la vedetta gitta dai precordii
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1900
delle foreste. Inclinò verso la Città bella il suo
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1900
essere, che parevano celare la gioia come i grappoli
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1900
fulvo oro e tutta la porpora ch’Egli portava
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1900
i suoi immensi monili la Città bella si abbandonò
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1900
si perpetuavano. Per ciò la voce aveva un tal
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1900
in ogni parola proferita la virtù suggestiva del suono
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1900
palpito della folla e la voce del poeta sembravano
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1900
rendere alle mura secolari la vita primiera e rinnovellar
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1900
più durevoli a testimoniare la nobiltà d’una stirpe
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1900
ansietà dell’attesa e la voluttà dell’abbandonarsi, come
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1900
voluttà dell’abbandonarsi, come la Città bella. Sorridevano con
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1900
dita carezzevoli e incitatrici. La vasta vibrazione da lui
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1900
Sembravagli d’oscillare su la folla come un corpo
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1900
conferendo alla voce solitaria la pienezza d’un coro
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1900
coro. – Tale era dunque la tregua misteriosa che la
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1900
la tregua misteriosa che la rivelazione della Bellezza poteva
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1900
moltitudini affannate; tale era la misteriosa volontà che poteva
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1900
il tramite pel quale la Bellezza porgeva agli uomini
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1900
della Bellezza rivelata; era la vittoria dell’Arte liberatrice
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1900
quelle pareti che serravano la palpitante massa in una
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1900
una volta lo attraeva la folla vera, l’immensa
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1900
l’angoscia umana, placare la sete, largire l’oblio
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1900
orbe delle costellazioni eretta la Tragica, la musa dalla
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1900
costellazioni eretta la Tragica, la musa dalla voce divulgatrice
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1900
vesti raccolta e muta la frenesia delle moltitudini lontane
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1900
vede le analogie che la rendono significativa di cose
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1900
significativa di cose singolari? ¶ «La mutua passione di Venezia
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1900
autunnale. ¶ «Avendo io scoperta la rispondenza tra l’esterno
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1900
divenne dominatore. E – poiché la luce del cielo s
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1900
con l’ombra ma la luce dell’arte dura
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1900
sembra veramente a me la creazione d’arte compresa
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1900
macchie pallide. E allora la moltitudine ammutolita e aspettante
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1900
alti zoccoli su cui la Serenissima Zilia aveva incesso
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1900
allegoria del Giambellino. E la vasta vita animale, cieca
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1900
il silenzio in cui la sua prima sillaba avrebbe
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1900
avrebbe potuto tremare. Mentre la voce gli saliva alle
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1900
turbamento istintivo, egli scorse la Foscarina diritta in piedi
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1900
diritta in piedi presso la ringhiera che circondava il
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1900
di gioielli e su la purezza delle spalle nude
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1900
che mi stupiva per la sua veemenza ma che
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1900
annuale ritorno come per la selva il dar fiori
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1900
mio sentimento quando io la indovinai travagliata in segreto
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1900
contemplare con occhi attentissimi la cui vista mi si
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1900
sogno dell’anima latina.» ¶ La voce dell’oratore, chiara
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1900
fluivano senza impedimento e la linea ritmica del periodo
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1900
infaticabile ricercatore di perfezioni la lettura studiata d’un
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1900
occupò il suo cervello; la luce del suo pensiero
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1900
a quello smarrimento e la sua volontà con una
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1900
suscitò in quel buio la scintilla nuova. ¶ Col suo
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1900
per manifestare agli uomini la sua meraviglia, egli – il
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1900
le gemme, lo sciamito, la porpora, l’ermellino, tutte
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1900
una sensazione indicibilmente ambigua, la freschezza e l’ardore
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1900
Raffigurando in sembianze umane la Città dominatrice, egli seppe
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1900
che, avendo lungamente immerso la sua anima in quella
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1900
in quella zona sublime, la ritrasse accresciuta d’una
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1900
con mani più ardenti la sua arte e la
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1900
la sua arte e la sua vita.» ¶ Non egli
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1900
egli parve ritrovare tutta la sua sicurezza e sentirsi
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1900
cerchi del suo sogno la smisurata chimera occhiuta dal
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1900
cui fianco emergeva filialmente la musa tragica dal capo
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1900
quasi lo vedessero per la prima volta o lo
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1900
d’oro rifulgeva su la nuvola con un sì
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1900
mai veduta prima. Tutta la Città ai miei occhi
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1900
l’amante che aspetta la sua ora di gioia
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1900
splendendo come se conflagrassero. La foglia arida caduta su
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1900
foglia arida caduta su la pietra consunta della proda
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1900
aerea della vendemmia e la visione delle vigne solatie
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1900
d’allegorie inimitabile che la ricopre. E, poiché sola
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1900
poiché sola nell’universo la poesia è verità, quegli
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1900
segreto della vittoria su la vita.» ¶ Aveva cercato gli
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1900
Il dottor mistico era , vicino, con la sua
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1900
era là, vicino, con la sua schiera: con alcuni
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1900
dolore. Stelio li vedeva stretti in gruppo, come
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1900
e le ombre come la vicenda delle aure su
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1900
confuse in una sotto la sua mano e di
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1900
accelerava e s’accendeva la sua eloquenza. Egli sentiva
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1900
della sua stanza remota – la mano aveva scritto su
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1900
mano aveva scritto su la pagina un verso eterno
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1900
labbra. Nella comunione tra la sua anima e l
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1900
portico, a contatto con la folla unanime e strepitosa
98
1900
Piazzetta, si prolungava verso la Zecca, s’ingolfava per
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1900
per le Procuratie, abbarrava la Torre dell’Orologio, occupava
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1900
di fiammelle innumerevoli; e la piramide del Campanile eccelsa
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1900
della notte, evocava su la moltitudine ebra di clamore
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1900
il riflesso degli astri, la pace sacra che raccoglievano
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1900
Vorrei trovarmi stanotte per la prima volta con la
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1900
la prima volta con la donna che desidero, di
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1900
donna che desidero, di dai Giardini, verso il
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1900
vorace a contrasto con la delicatezza quasi angelica dei
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1900
passioni mortali. Così egli la fingeva al suo desiderio
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1900
di cannone annunziava che la Regina era uscita dalla
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1900
lungo fremito corse per la viva massa umana, simile
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1900
che sul mare precede la raffica. Dalla riva di
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1900
l’acclamazione gioiosa verso la bella donna incoronata – il
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1900
echi del marmo – evocò la pompa dell’antica Promissione
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1900
Arti accompagnante al Palazzo la Dogaressa novella, l’immensa
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1900
disse Francesco de Lizo – la Regina, se ama i
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1900
stelle. Per qualche attimo la sua anima si isolò
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1900
tenue gelo che rivelava la muta presenza dell’acqua
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1900
dell’acqua; e sentì la fatica della sua tensione
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1900
a una statua e la palpava con la mano
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1900
e la palpava con la mano convulsa come se
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1900
era rivolto in dentro, dove la potenza moltiplicata
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1900
in dentro, là dove la potenza moltiplicata della volontà
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1900
raggiungere nella voce fluente la perfezione della musica verbale
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1900
grado massimo dell’intensità la rappresentazione del sentimento singolare
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1900
fosse lanciato a traverso la vita. Anche una volta
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1900
costoro che, per ottener la vittoria su gli uomini
126
1900
cose, nulla vale quanto la costanza nell’esaltar sé
127
1900
reverenza che gli velava la voce quando egli parlava
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1900
alto stile. Dovendo coniare la tua idea, tu t
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1900
Rinascimento. Ed ecco che la tua fronte è sùbito
130
1900
congiungono a quest’arte la tua propria arte? Quando
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1900
tua propria arte? Quando la tua Persefone spicca dal
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1900
ella infatti nel fendere la scorza per mangiare i
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1900
carattere di tutta quanta la tua opera! Nessuna sensualità
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1900
mistero e ne rabbrividiscono. La tua visione si prolunga
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1900
il velo su cui la vita dipinge le sue
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1900
che sia riconosciuto per la tua gloria. ¶ Ed egli
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1900
duce dei cavalieri e la beata vergine mantovana Cecilia
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1900
mantovana Cecilia Gonzaga, con la stessa fede con cui
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1900
profonda e più sincera la credenza nella realità del
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1900
sua propria opera. ¶ – Entra la Foscarina con Donatella Arvale
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1900
folla che saliva per la Scala dei Censori e
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1900
del palco. Volgendosi verso la folla, egli travide con
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1900
fra l’oro e la porpora cupa dell’aula
144
1900
lo sguardo per riconoscere la Foscarina nello scintillio delle
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1900
forza come un arco: – la città e la donna
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1900
arco: – la città e la donna, entrambe tentatrici e
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1900
e destinate a deludere la sua aspettazione. ¶ Per qualche
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1900
aspettazione. ¶ Per qualche attimo la sua anima restò sopraffatta
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1900
duro e pertinace lavoro, la sua ambizione senza freno
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1900
un campo troppo angusto, la sua insofferenza acerrima della
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1900
acerrima della vita mediocre, la sua pretesa ai privilegi
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1900
ond’era spinto verso la folla come verso la
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1900
la folla come verso la preda preferibile, il sogno
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1900
vesti raccolta e muta la frenesia delle moltitudini lontane
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1900
sé ristretto per contenere la sua agitazione. – Ah, finalmente
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1900
io vi scorga tra la folla, quando starò per
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1900
quando starò per proferire la prima parola. ¶ Un clamore
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1900
campane, si propagò per la Piazzetta, si dileguò verso
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1900
Piazzetta, si dileguò verso la Fortuna. ¶ – Tutta la luce
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1900
verso la Fortuna. ¶ – Tutta la luce su la vostra
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1900
Tutta la luce su la vostra fronte, Stelio! – augurò
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1900
vostra fronte, Stelio! – augurò la donna tendendogli appassionatamente le
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1900
entrò nel cortile per la porta meridionale, vedendo la
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1900
la porta meridionale, vedendo la Scala dei Giganti invasa
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1900
con sì varie armonie la forza e la bellezza
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1900
armonie la forza e la bellezza della vita anteriore
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1900
folla, della folla vera. La Regina non è ancóra
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1900
Stelio preferirebbe al palco la loggia: arringare tra le
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1900
irreparabile. Io comprendo che la parola scritta sia adoperata
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1900
ma mi sembra che la parola orale, rivolta in
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1900
senza diminuirsi, comunicare con la folla per le virtù
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1900
viene ad ascoltarmi con la stessa curiosità futile e
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1900
probabilmente un battimano con la sordina dei guanti o
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1900
quali splendori potrebbe abbellire la nostra esistenza il rinnovato
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1900
connubio dell’Arte con la Vita. L’uomo che
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1900
te assente e ignaro – la festa sembra sia stata
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1900
sia stata disposta secondo la guida del tuo spirito
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1900
un tuo disegno. Ecco la prova migliore della possibilità
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1900
il gusto, pur tra la presente barbarie. La tua
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1900
tra la presente barbarie. La tua influenza oggi è
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1900
che tu non creda. La signora che ha voluto
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1900
quella che tu chiami la Dogaressa – ad ogni nuova
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1900
il maestro prediligeva come la più fedele. – Se quando
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1900
quelli che hanno bevuta la tua poesia, che hanno
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1900
cui tu hai annunziato la trasfigurazione del mondo pel
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1900
tu hai sedotti con la tua speranza e con
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1900
tua speranza e con la tua gioia. Ora essi
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1900
splendidi che sieno su la terra! Essi ti potranno
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1900
vedere e ascoltare per la prima volta circondato di
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1900
le fiaccole. Comprendi dunque la loro ansietà? E non
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1900
parlare soltanto per loro? La condizione da te posta
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1900
notte veneziana! ¶ Stelio pose la sua mano su le
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1900
la Dogaressa mi annunziò la festa e mi invitò
194
1900
pel Canal Grande bagnai la mia stanchezza nell’ombra
195
1900
il marmo esalava ancóra la sua spiritualità notturna, sentii
196
1900
nelle agate; indietro, verso la Salute, il cielo era
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1900
voce risvegliatrice. ¶ Ella riebbe la visione dell’Estate defunta
198
1900
ieri quando discese su la città? Dov’eravate ieri
199
1900
Giudecca. ¶ – Io qui, su la Riva. Non vi sembra
200
1900
e di Bacco per la sala dell’Anticollegio: – azzurro
201
1900
a Venezia, quando venni la prima volta navigando, alcuni
202
1900
atto di migrare verso la Città anadiomene dalle braccia
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1900
una specie d’urgenza la sua espressione. Quali fati
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1900
oggi espandere in me la sua virtù moltiplicata. Quel
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1900
le quali doveva svolgersi la nova figurazione. Tanto era
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1900
si vedevano tremolare sotto la pelle i muscoli del
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1900
muscoli del viso; e la donna, guardandolo, provava una
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1900
innumerevoli volti umani occupante la vastità dell’aula sonora
209
1900
per vestirmi. ¶ E, rifiorendo la sua vanità giovenile, egli
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1900
che dovevano vederlo per la prima volta in quella
211
1900
All’albergo Danieli – ordinò la Foscarina al rematore. ¶ Ed
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1900
oscillazione lenta che aveva la parvenza d’un moto
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1900
voluttuosa, incominciava ad accendersi la febbre notturna. ¶ Tacquero, per
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1900
che recava qua e nelle sue pieghe il
215
1900
armonia dei marmi durevoli la nota estinta dell’oro
216
1900
ricurvi portava un tempo la galea carica di belle
217
1900
le cose intorno esaltavano la potenza della vita in
218
1900
voleva gittare al rogo la sua anima ingombra per
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1900
un’ansietà crescente, ascoltando la fuga del tempo, come
220
1900
della salva che salutava la bandiera calante su la
221
1900
la bandiera calante su la poppa d’una nave
222
1900
parve più profondo, mentre la gondola scivolava nell’ombra
223
1900
che canterà nell’Arianna? ¶ La sua voce ebbe una
224
1900
sonorità singolare ripercotendosi contro la corazza, nell’ombra più
225
1900
ombra più cupa. ¶ – È la figlia del grande scultore
226
1900
di Lorenzo Arvale – rispose la Foscarina, dopo un istante
227
1900
è anche mia ospite. La incontrerete dunque nella mia
228
1900
nella mia casa, dopo la festa. ¶ – Mi parlò di
229
1900
mare, troppo terribile, e la mia, troppo torbida ancóra
230
1900
si propagò lontano verso la laguna infinita. Da San
231
1900
dicevano agli uomini ansiosi la parola della moltitudine immortale
232
1900
quel coro aereo, irradiavano la faccia della notte meravigliosa
233
1900
i ginocchi congiunte, tutta la persona raccolta in un
234
1900
ancóra l’ansia e la piena come il fiume
235
1900
inesplorabile. L’ansia e la piena li riprendevano ora
236
1900
ci rivedremo stasera, dopo la festa? – chiese la Foscarina
237
1900
dopo la festa? – chiese la Foscarina, con un tremito
238
1900
atroce lucidità a traverso la fiamma da cui era
239
1900
era compresa ella riconosceva la miseria di quel dono
240
1900
tendeva in quella sera la sua forza come un
241
1900
vero? Avrei dovuto consacrare la mia opera a voi
242
1900
arte involontaria che regolava la significazione dei suoi gesti
243
1900
che tante volte su la scena in un minuto
244
1900
aveva saputo mettere su la sua faccia come uno
245
1900
una rispondenza ideale tra la nostra anima e una
246
1900
cosa terrena. Bisogna che la nostra anima divenga, a
247
1900
sentir circolare in sé la fresca energia dell’albero
248
1900
avrebbe potuto rappresentarmi su la tela senza mettere nella
249
1900
Disgiungere da quel simbolo la mia persona sarebbe parso
250
1900
messaggera divina, mi descriveva la cerimonia graziosa con che
251
1900
quando sarò morto (e la Natura mi conceda di
252
1900
discepoli mi onoreranno sotto la specie del melagrano, e
253
1900
si svolgono sempre secondo la natura per conseguire naturalmente
254
1900
una pienezza che sono la nostra gioia. Non v
255
1900
v’è discordo tra la mia arte e la
256
1900
la mia arte e la mia vita. ¶ Egli parlava
257
1900
azione misteriosa per cui la sua mente si preparava
258
1900
acque pallide ove per la bassa marea cominciavano a
259
1900
facilmente il caso aiuti la nostra fantasia nell’apporre
260
1900
poeti si sdegnino contro la volgarità dell’epoca presente
261
1900
sempre, nella vita creare la propria favola bella. Bisogna
262
1900
caso – come già dimostrò la spugna d’Apelle – è
263
1900
costanti cagioni di meraviglia la facilità e la grazia
264
1900
meraviglia la facilità e la grazia con cui il
265
1900
rivelava con tanta chiarezza la gioia nativa persistente in
266
1900
Duodo a Burano. Passammo la mattina nel giardino di
267
1900
trapassare nel paese di . Non avevo mai avuto
268
1900
senza lasciare orma su la prateria d’asfodelo. L
269
1900
alle cime della gloria, la bellezza la forza e
270
1900
della gloria, la bellezza la forza e la gioia
271
1900
bellezza la forza e la gioia ch’essi moltiplicavano
272
1900
Èffrena avrà a Venezia la sua festa trionfale.» Aveva
273
1900
festa trionfale.» Aveva parlato la Dogaressa. In quel momento
274
1900
momento io vidi su la riva bassa e verdastra
275
1900
le mani impazienti come la sua gola. Non v
276
1900
Contarini pareva disapprovare gravemente la vivacità della moglie. Egli
277
1900
del suo spirito e la facilità della sua facondia
278
1900
Donna Andriana ha mantenuto la sua promessa. Guidata da
279
1900
il Tintoretto ha dipinto la Minoide in atto di
280
1900
di ricevere da Afrodite la corona di stelle. Non
281
1900
bellezza di questo pensiero la donna che lasciò i
282
1900
III. Confessate, Perdita, che la mia erudizione vi sbalordisce
283
1900
stasera, nella festa? – domandò la Foscarina, sorpresa ed inquieta
284
1900
avesse risoluto di deludere la publica aspettazione con quella
285
1900
tra l’oro e la porpora cupa dell’aula
286
1900
egli ne presentì su la sua persona lo sguardo
287
1900
comunicherà dal suo Paradiso la furia e l’ardire
288
1900
era caduto, Perdita! Quando la Dogaressa mi annunziò la
289
1900
vasta galea rosea con la prora rivolta alla Fortuna
290
1900
all’aura popolare sorgeva la bianca e rossa muraglia
291
1900
muraglia chiusa a stringere la somma delle volontà dominatrici
292
1900
somma delle volontà dominatrici, la Riva distendeva il suo
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graziosa della cronaca dogale? La Dogaressa, per le spese
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I frutti delle isole la vestivano d’oro e
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1900
vestivano d’oro e la cingevano di perle. Pomona
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perle. Pomona che dà la mercede ad Aracne: ecco
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gioisco quando mi raffiguro la signora eretta su gli
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frutti. Quali sapori acquista la sua opulenza! Ebbene, amica
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1900
deliziose fantasie, Stelio! – disse la Foscarina ritrovando la sua
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disse la Foscarina ritrovando la sua giovinezza per sorridere
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1900
possiamo chinarci a scrutare la profondità delle loro pupille
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perfetta. Stamani, al risveglio, la mia anima ne era
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sono perduto. ¶ – Perduto? – disse la Foscarina guardandolo in volto
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1900
confessò Stelio, candidamente, prendendole la mano. – Voi non fate
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statuario che, avendo trasportato la sera nel tempio i
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al suo pollice plastico, la mattina dopo li vide
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ciò, ogni volta che la buona sorte mi concede
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S’interruppe, sentendo vibrare la mano che egli ancóra
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voce più bassa, dopo la pausa – mi sembra che
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1900
specchio, per vedervi riflessa la sua sembianza reale. ¶ Ciò
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che più faceva grave la sua pena era il
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sua persona cotidiana, non la copriva egli di splendide
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connubio dell’arte con la vita e a ritrovare
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1900
suo spirito, senza intervalli, la condizione misteriosa da cui
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potenza isolatrice dello stile. La sua voce limpida e
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con un contorno netto la figura musicale di ciascuna
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quanti l’udivano per la prima volta si generava
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e insormontabile. Ma, poiché la sua sensibilità eguagliava il
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cui egli soleva convertire la sostanza della sua vita
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chiamava Perdita; e, come la creatura pia attende dal
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aiuto soprannaturale per operare la sua salvazione, ella pareva
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pareva attendere ch’egli la ponesse alfine nello stato
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sorriso asconditore, liberando pianamente la sua mano da quella
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le vostre melagrane. ¶ Ma la sua voce era turbata
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novelle del salice fluviale, la barca ricolma dei frutti
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vermiglio recanti in sommo la corona d’un re
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le interne gemme agglomerate. ¶ La donna ricordò con voce
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nel drama sacro, mentre la figlia di Demeter gusta
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figlia di Demeter gusta la melagrana fatale: ¶ «Quando tu
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molle ¶ prato terrestre, presso la madre dal cerulo peplo
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suo profondo regno. Allora la madre dal peplo ¶ cerulo
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diffondere l’ombra su la vostra voce! – interruppe il
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coronato, e sembra che la notte fluisca nella sua
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cupa maschera tragica. È la vostra maschera, Perdita. Il
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mi aiutò ad evocare la persona divina, mentre componevo
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luce nella mia anima la creatura che vi giaceva
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E ALLA SPERANZA ¶ Senza la speranza è impossibile trovare
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trema il cuore, per la prima volta? – chiese la
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la prima volta? – chiese la Foscarina con un sorriso
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un sorriso tenue, toccando la mano dell’amico taciturno
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negli occhi esperti tutta la bellezza diffusa per l
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sempre – ella soggiunse con la sua voce più dolce
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Non sentite già che la folla è disposta a
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è disposta a ricevere la vostra rivelazione? ¶ Ella così
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di poter comunicare per la prima volta con la
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la prima volta con la moltitudine in un luogo
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luogo sovrano com’è la Sala del Maggior Consiglio
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Tintoretto e sul capo la Gloria del Veronese. ¶ Stelio
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del Veronese. ¶ Stelio Èffrena la guardò nelle pupille. ¶ – Volete
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sùbita ilarità. – Questa è la tazza che si offre
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di serpentino che ingemmano la casa dei Dario inclinata
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una cortigiana decrepita sotto la pompa dei suoi monili
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dei suoi monili. ¶ Passava la bissona regale. ¶ – Ecco quella
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delle vostre ascoltatrici, che la Cerimonia vi comanda d
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inghirlandare nell’esordio – disse la donna lusinghiera, alludendo alla
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II di Spagna. ¶ Come la bissona passava presso la
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la bissona passava presso la gondola, i due fecero
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poeta di Persephone e la grande attrice tragica, la
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la grande attrice tragica, la Regina si volse per
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Era al suo fianco la patrona di Burano, Andriana
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donne sieno gemelli? – disse la Foscarina guardando l’acqua
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riverbero del duplice chiarore. ¶ – La contessa ha un’anima
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avendo diffusa per tutta la figura la gioia della
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per tutta la figura la gioia della sensazione piena
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anima privilegiata in cui la virtù del colore aveva
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colonne di granito mentre la bissona approdava alla Piazzetta
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approdava alla Piazzetta popolosa. La folla nera e densa
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si frangeva su per la snella foresta marmorea, superava
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moltitudine inquieta. Sentiva essa la divinità dell’ora; e
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che abbia, come Venezia, la virtù di stimolare la
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la virtù di stimolare la potenza della vita umana
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una tentatrice più tremenda? ¶ La donna ch’egli chiamava
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indefinibile che le suscitava la voce del giovine amico
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un terrore senza limiti. ¶ – La pace! L’oblio! Ritrovate
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acqua morta, sento che la mia vita si moltiplica
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l’imminenza del delirio. ¶ – La forza e la fiamma
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delirio. ¶ – La forza e la fiamma sono in voi
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in voi, Stelio – disse la donna, quasi umilmente, senza
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riceverne lume. Emergeva su la sua propria ombra glauca
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Sogno di Polifilo, con la sua cupola, con le
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lucente; e il corteo la conduce verso l’isola
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un maestro del fuoco la chiuderà in un involucro
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aver veduto in verità la figura bella. Era infatti
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urti del remo. Di dalla selva rigida dei
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cui s’incarna su la scena come dinanzi all
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verbo d’un Rivelatore; la presenza della moltitudine muta
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suo volto ermetico. ¶ Egli la guardò nelle pupille, sentendo
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stesso. Anche allora egli la vide isolata, vivente d
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d’essenza puramente settentrionale. La sua riforma ha qualche
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Goethe. Se voi imaginaste la sua opera su le
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nostri lauri svelti, sotto la gloria del cielo latino
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gloria del cielo latino, la vedreste impallidire e dissolversi
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e dissolversi. Poiché – secondo la sua stessa parola – all
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o rinnovellata che per la semplicità forte e sincera
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delle sue linee, per la sua grazia vigorosa, per
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de’ suoi spiriti, per la pura potenza delle sue
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lontano dall’Orestiade quanto la tetralogia dell’Anello. Penetrarono
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ho sempre pensato che la Camerata fosse un’adunanza
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tutte insieme le cose. La capellatura fulva di Jacopo
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Roma un’opera per la quale egli stesso costruì
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scrisse le parole, compose la musica, regolò le danze
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grande degli innovatori, che la passione e la morte
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che la passione e la morte consacrarono veneziano, colui
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soffrendo, combattendo, solo con la sua fede, con la
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la sua fede, con la sua passione e col
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col suo genio – disse la Foscarina lentamente, come assorta
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improvviso. Ancóra una volta la virtù espressiva di quella
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non riuscendo a contenere la crescente pienezza che dentro
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d’angoscia. ¶ E guardò la cantatrice; e la vide
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guardò la cantatrice; e la vide quale ella eragli
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ella eragli apparsa tra la selva degli stromenti, nelle
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nella sempiterna verità, udivano la melodia del mondo passare
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mondo passare a traverso la loro estasi luminosa. ¶ Lasciatemi
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gran martire? ¶ Lasciatemi morire! ¶ La voce tacque; la cantatrice
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morire! ¶ La voce tacque; la cantatrice non riapparve. L
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Ma quale dolore su la terra ha mai pianto
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vivente d’Apollo su la nuova scena. ¶ – Ecco, Baldassare
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sua confusa aspirazione verso la patria di Sofocle. ¶ – Conosci
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in un cuore eroico. La parola del Palestrina, assai
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il motivo di Herzeleide, la figura impetuosa, la figura
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Herzeleide, la figura impetuosa, la figura del dolore tratta
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promessa, il bacio su la bocca dell’adolescente folle
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desiderio e di orrore… «La piaga, la piaga! Ecco
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di orrore… «La piaga, la piaga! Ecco che mi
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in me!» E su la smania disperata della tentatrice
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smania disperata della tentatrice la melodia della sommessione… «Lasciami
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redenta e salva!» E la risposta di Parsifal in
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supremo gesto d’allettamento, la implorazione e l’offerta
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voluttà e di morte. ¶ La Marangona, la massima campana
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di morte. ¶ La Marangona, la massima campana di San
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desiderio dissimulato, l’ansietà, la promessa, l’addio, la
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la promessa, l’addio, la festa, e il mostro
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nel nostro ricordo con la parola e col canto
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del cui fianco emergeva la musa tragica dal capo
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sue stesse aspirazioni ascoltando la parola, il canto e
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parola, il canto e la sinfonia. ¶ – Ognuno di noi
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vostra figura dominante su la folla, incontro al poeta
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già vitale; e tutta la sua anima si inclinò
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un soffio lirico, verso la potenza di fecondazione e
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dionisiaca a cui saliva la lode di quegli spiriti
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inebriarsene e per consolarsene. La fedeltà eroica di Antigone
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furore fatidico di Cassandra, la divorante febbre di Fedra
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divorante febbre di Fedra, la ferocia di Medea, il
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come il vento e la vampa sul mondo, Lady
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sue pupille, respiravano per la sua bocca che sapeva
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miele e il veleno, la coppa gemmata e la
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la coppa gemmata e la tazza di scorza. Così
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alitavano sopra di lei, la cingevano di visioni alterne
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il trionfale Cidno, e la pallida campagna di Dunsinana
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1900
campagna di Dunsinana, e la caverna di Prospero, e
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1900
caverna di Prospero, e la selva delle Ardenne, i
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apparivano, lontanavano, dileguavano dietro la sua testa. E altri
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1900
i continenti immensi di dagli oceani ov’ella
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1900
le moltitudini attonite portando la parola e la fiamma
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portando la parola e la fiamma, dileguavano dietro la
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la fiamma, dileguavano dietro la sua testa; e le
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cui ella aveva parlato la lingua sublime di Dante
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confuse l’aspirazione verso la Bellezza. Ella era là
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1900
la Bellezza. Ella era , creatura di carne caduca
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aveva per sé, per la sua anima, per il
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1900
conosciuto gli sforzi eroici, la pietà, l’orrore, il
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1900
le sue tenerezze. Così la Vita e l’Arte
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e l’eternamente presente, la facevano profonda, multanime e
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le sue sorti ambigue; la eguagliavano ai templi e
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1900
foreste. ¶ Ed ella era , respirante, sotto gli occhi
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1900
occhi dei poeti che la vedevano una e diversa
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mistero della donna presente la potenza superstite del mito
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i palpiti della lotta, la rapidità dei trionfi, l
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le meraviglie della terra, la pazienza e la furia
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terra, la pazienza e la furia, i passi nel
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1900
ignori, tutto fu per la pienezza della mia notte
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1900
vanendo a un tratto la visione smisurata dei luoghi
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1900
luoghi e degli eventi, la creatura notturna riappariva ancor
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1900
più profondamente commista con la Città dalle mille cinture
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le tende, animavano tutta la vecchia casa dei Capello
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1900
aveva tenuto in vita la Comedia dell’arte contro
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1900
Comedia dell’arte contro la riforma goldoniana e mutato
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quell’idea, umilmente – disse la Foscarina ad Antimo della
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1900
Daniele Glàuro. – Bisogna che la rappresentazione sia resa novamente
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constitutivi d’ogni culto: la persona vivente in cui
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1900
Voi dimenticate Giorgione per la Rosalba! ¶ Intorno alla peota
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1900
che si piegavano verso la musica con attitudini d
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1900
multicolori. ¶ Se lassaré passar ¶ La bela e fresca età
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1900
Co avé lassà scampar ¶ La congiontura. ¶ Era veramente la
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La congiontura. ¶ Era veramente la canzone delle ultime rose
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1900
fondo alla laguna, su la prateria d’alghe. Un
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1900
le membra; di nuovo la strinsero l’orrore e
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più giovine. E ricordando la promessa recente, pensando che
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esperti e disperati percorsero la persona che le stava
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le stava al fianco, la ricercarono, la penetrarono, ne
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1900
al fianco, la ricercarono, la penetrarono, ne sentirono la
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1900
la penetrarono, ne sentirono la forza occulta ma certa
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1900
forza occulta ma certa, la freschezza intatta, la sanità
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1900
certa, la freschezza intatta, la sanità pura, e quella
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1900
vergini quando hanno attinto la perfezione del lor fiorire
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1900
silenzio. Un’angoscia atroce la morse nel mezzo del
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1900
grifo di metallo che la reggeva. ¶ Non sfuggì a
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1900
quell’angoscia estrema e la patì acutissima egli medesimo
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1900
di quella maturità che la vita aveva impregnata di
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1900
legga nei vostri occhi la certezza del prossimo dono