Michele Giordano, Una selvaggia normalità, 2012

di qua e di là, apparentemente senza una meta

a piccoli gruppi, presero la via del ritorno. Biffi

senz'acqua che costeggiava la strada. Procedette fino all

opportuno anche Pozzi fece la stessa cosa. ¶ Seguirono altri

vu foera di ball." ¶ La stazione dei Carabinieri Reali

Giuseppe mise in atto la solenne dichiarazione pronunciata davanti

davanti ai suoi camerati la sera del 22 febbraio 1931 sulla

latitanza. Sfortunatamente per lui, la sua assenza non potè

appena quattro giorni dopo la fuga, a Milano, presso

della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale. ¶ Tutti gli

o al più tardi la mattina successiva, ed erano

parte del materiale per la ricostruzione narrativa dei fatti

alla coltivazione del gelso, la cui unica risorsa industriale

peraltro di minacce per la salute, a causa delle

consumo di ispirazione cattolica, la stessa cooperativa al centro

non può sfuggire che la rivalità fra i due

e ricreative che è la Casa del Fascio, comunemente

traffico automobilistico assai modesto. La tranvia venne inaugurata nel

qualche eccezione, sarà però la più longeva tra tutte

di personaggi memorabili, e la figura del controllore capo

della sua veridicità, data la circostanza in cui esso

estate del 1922, che precedette la marcia su Roma, spesso

che precedono il processo. ¶ La mattina del 17 marzo 1931, infatti

gesto vago per indicarne la direzione "però non mi

Sarò lieto di raccogliere la sua deposizione giovedì." ¶ Il

giudice" disse chinando leggermente la testa "la lascio al

chinando leggermente la testa "la lascio al suo delicato

scaldandosi blandamente "erano per la maggior parte esercenti del

porta della stanza "Ecco la macchina da scrivere." ¶ "Ah

per le prossime deposizioni." ¶ "La appoggi qui" ordinò sbrigativamente

si avvicinò sfiorando con la vestaglia lurida l'avvocato

ebbe fra le mani la fedina penale del controllore

aveva ritenuto opportuno infliggergli. ¶ La fedina di Airoldi conteneva

il reato, e dunque la pena, ma non cancella

appartenevano alla cooperativa, ma la cartolina insolente e insinuatrice

conduce a Busnago e la richiesta di convocazione di

presentabile, dal momento che la grafia regolare e alquanto

suggerito allora Tonino, tenendo la penna a mezz'aria

punto Pietro Oggioni con la mano levata e l

che chela letera chi, la vaga no a finii

cancelleresco. ¶ "E minga tiraa la corda in cavei" sentenziò

savè in due ghe la daria, mi, la stima

ghe la daria, mi, la stima, a quel om

domandato il giudice con la consueta fermezza temperata dal

un gesto secco con la mano che irrigidì l

prestava sempre gratuitamente per la cooperativa di Busnago" avrebbe

di detto ente per la provincia di Milano. ¶ "Capisco

sembra di poter riconoscere la strategia fascista dopo la

già armato. ¶ "Dobbiamo sgomberare la cooperativa" disse, poi si

scansando con una spallata la dispensiera, e aveva iniziato

calci e bastonate, e la scena si ripeteva con

penetrarono nell'osteria, attraverso la finestra dello spaccio. La

la finestra dello spaccio. La dispensiera sussultò più volte

fortuna con cui fasciare la ferita. ¶ "Cosa succede?" chiese

dal figlio Mario, mentre la giovane Giulia sbatteva con

madre intenta a preparare la cena, e in un

e in un angolo la sorella più piccola allineava

piccola allineava monticelli con la farina sparsa sul tavolo

primario del locale era la mescita di vino, ma

quegli anni difficili, benché la posizione centrale dell'osteria

Belloni, che aveva anche la privativa dei tabacchi, l

spaccio della cooperativa agricola, la quale possedeva naturalmente la

la quale possedeva naturalmente la sua brava osteria; e

attesa che venisse pronta la cena, mentre il giovane

permesso di gironzolare per la piazza. ¶ All'improvviso Giuseppe

certa apprensione. Visconti sollevò la testa e Mattavelli scambiò

guardava pure lei verso la porta a vetri dell

vetri dell'osteria, attraverso la quale, però, non si

vocianti correre qua e là per la piazza, e

qua e là per la piazza, e fra esse

sinistra, dove c'era la cooperativa, sbucarono altri due

ma subito si aprì la porta e irruppe il

locale, dove si apriva la porticina del retrobottega. ¶ Altri

a tutti "in de la cuperativa gh'han giamò

vi si aggrappa, sgangherando la bilancia e rovesciando lo

ostentando il pugnale e la pistola "Delinquenti, assassini, truffatori

Tutti si accalcavano verso la minuscola porta sul fondo

di spicciarsi meglio, diede la mano al piccolo Ambrogio

Solo il fratello e la madre erano rimasti immobili

attirò a sé per la giubba. Lui cercava di

indietro, ma dovette abbandonare la presa sul padre che

Cosa fa?" gridò con la voce strozzata "Che è

sul pavimento, poi infilò la porta e scomparve. ¶ Dopo

ciamaa el pret" supplicò la moglie dell'oste fra

mi" si offrì prontamente la moglie di Mattavelli. ¶ "Mi

in del dutur" propose la suocera, ed entrambe uscirono

affacciò alla porta con la rivoltella spianata in mano

poco nell'osteria. Rientrarono la moglie e la suocera

Rientrarono la moglie e la suocera di Mattavelli, di

appena successo nel locale. La moglie dell'oste non

singhiozzavano sommessamente, e anche la suocera di Mattavelli le

bruscamente. ¶ "È morto!" insorse la suocera di Mattavelli con

suocera di Mattavelli con la voce che tremava "La

la voce che tremava "La ved no che gh

anche Mario Ripamonti con la voce stravolta dall'emozione

contrastavano debolmente, era tornata la calma. Non si udivano

ormai dilagante si diede la cura di ingigantire. Infatti

serratura. ¶ Si slanciò verso la porta, che si trovava

intera umanità, ma oltre la porta, che purtroppo non

ora, e appena sentì la chiave che penetrava nella

si inerpicò velocissimo per la scala andando a pararsi

dimodoché, quando Giulio Bonanomi la aprì, si trovò davanti

aprì, si trovò davanti la faccia indemoniata di Guerino

balzo all'indietro per la sorpresa e per lo

lo incalzò Airoldi agitando la mano serrata a bocciolo

mezzora che sono chiuso là sotto." ¶ "Sono stata io

sono stata io!" strillò la moglie del dispensiere correndo

si apriva l'osteria. ¶ La collera di Airoldi sbollì

fa, e ho visto la porta aperta" spiegò Giovanna

una stupida." ¶ Guerino Airoldi la guardò spavaldamente in faccia

e si allontanò. ¶ Raggiunse la sala delle riunioni mentre

punto: a occhio, oltre la metà delle schede era

all'idea banale che la dispensiera lo avesse rinchiuso

una scheda dall'urna, la spiegò, e scandì lentamente

Airoldi sbirciò sul brogliaccio la situazione. Il segretario Castelazzi

della lista, e benché la teoria delle croci che

dubbio di sbagliarsi e la speranza di vincere avevano

subito a sinistra, verso la piazza deserta. Costeggiò la

la piazza deserta. Costeggiò la palazzina della cooperativa, oltrepassando

alimentare, e proseguì rasente la cancellata della stazione tranviaria

scatto a destra verso la chiesa. Lambiva i paracarri

all'ingresso, con tutta la cianfrusaglia sovrastante, e capovolgere

capovolgere i tavoli con la forza di un solo

braccio, e ribaltare infine la cucina economica che vedeva

e attraversò di corsa la piazza, per raggiungere la

la piazza, per raggiungere la stazione della tranvia, che

con una certa flemma la voce melensa del capostazione

riprese il controllore con la voce alterata "io ho

più rapidamente possibile verso la sala dei banchetti. Riconosceva

e comunicava quasi inosservato la sua ambasciata. Solcia si

Luigi Airoldi, e con la stessa rapidità con cui

raggiunto si precipitava verso la stazione. ¶ "Va bene, veniamo

silenzio innaturale che precede la battuta di spirito arringava

armati a Busnago." ¶ Subito la squadra era mobilitata. Pozzi

era mobilitata. Pozzi esigeva la restituzione del suo coltello

sulla bicicletta e prendeva la via della provinciale, Airoldi

Marini, sopraggiunto lì con la famiglia per lo spettacolo

Biffi e Cereda raggiungevano la rimessa fiat per sequestrare

quest'ora?" scattò infastidito. ¶ La moglie si alzò lentamente

strisciare le ciabatte, poi la serratura scattò. ¶ "L'è

il suo nome, ma la faccia gli piaceva. Si

no de mangiaa?" chiese la moglie per pura formalità

e si slanciava con la mano alzata in mezzo

predellino. ¶ "Lui è già là." ¶ Sulla piazza ormai buia

una pissaroeula, come dice la gente, e come aveva

di sicuro. ¶ "Ernesto, come la va?" chiese a quello

no lamentamm, Guerino" fu la risposta. ¶ "El to fradel

è mia vegnù, perché la vaca l'è adree

nella stalla, ad assistere la vacca che doveva partorire

dargli il cambio con la vacca per andare a

stese il braccio verso la porta. ¶ Quello non rispose

sfiancati dalla noia, mentre la stanza si andava svuotando

tornava a guardare malignamente la folla che defluiva. Era

passo verso l'uscita. ¶ La piazza era ormai semideserta

erano ancora qua e là capannelli di paesani che

scambiavano chiacchiere domenicali, ma la maggior parte di loro

via Ponti, chi per la via di San Rocco

ma soprattutto disseminandosi lungo la provinciale che attraversava il

fare?" urlò facendo voltare la testa a più d

dalla pompa e spense la sigaretta per terra. Pozzi

avviarono in silenzio verso la chiesa. Camminavano tutti dietro

abitato, ma quando finalmente la campagna si aprì davanti

Se Airoldi voleva chiudere la bocca a quel branco

Busnago, alcune carrozze dopo la sua. ¶ Il Dopolavoro di

sport, il turismo e la cultura, secondo le norme

ma aveva ricavato anche la sede del Fascio, il

un frequentato locale per la mescita e la ristorazione

per la mescita e la ristorazione. ¶ Proprio in quest

tono marziale. ¶ "Sì." ¶ Echeggiò la voce di Gabriele Agostinelli

Angelino" disse Pozzi con la bocca piena, dopo aver

intanto derivavano qua e là per il locale, ciascuno

a gridare, e se la prendevano col presidente della

qua, l'ammanco di là... e la merce è

ammanco di là... e la merce è scadente... e

che apparecchiava in disparte la tavola, traccheggiando con le

cominciò a riallestire rapidamente la tavola per nove. Appena

domenicale a casa, e la sera avrebbe fatto una

al Dopolavoro, per incassare la rumorosa gratitudine degli squadristi

Ma per dire tutta la verità, non aveva alcuna

io, qualche volta, che la faccio ridere un po

chiudersi in convento, quella là, con quella faccia da

vetro era piena oltre la metà, e gli scrutatori

Giulio Ripamonti aveva pronunciato la frase di rito. ¶ "Dichiaro

restituire rapidamente all'osteria la sua funzione peculiare. Airoldi

Angelo Castelazzi aveva approntato, la dozzina di consiglieri che

voleva assolutamente rassegnarsi. Anche la compagnia contribuiva a inquietarlo

più a sopportare neanche la presenza del dispensiere Giulio

contabile Visconti avevano fatto la figura degli approfittatori. Se

sospeso "Visconti dovrebbe tagliare la corda dalla cooperativa." ¶ I

non ci fai compagnia?" ¶ La moglie del dispensiere si

gambe instabili su per la ripida scala. ¶ Vuotare la

la ripida scala. ¶ Vuotare la bottiglia solo con l

qua e là per la stanza prima di essere

l'avvocato Tenca prese la parola. ¶ "In qualità di

nazionale cooperative, a cui la cooperativa di Busnago è

Busnago è affiliata, riconosco la regolarità di questa assemblea

come segretario. Poi fu la volta degli scrutatori del

questo caso ci fu la massima concordia e disponibilità

verbale il segretario. Anche la lettura della relazione dei

perché quasi nessuno ascoltava la voce monotona dell'ispettore

poi ognuno potrà dire la sua." ¶ Finalmente venne fuori

il presidente gli desse la parola "questa cooperativa da

dopo l'altro, finché la confusione fu totale. ¶ "Silenzio

tenendo le mani dietro la schiena, nella posizione militare

quali c'era anche la moglie del dispensiere, poi

prenderci ancora un po' la mano con questo mestiere

fare. Per questa ragione, la Federazione insiste nel proporre

oltre quarant'anni. Con la sua grafia regolare ed

non riuscì a prendere la parola l'avvocato Tenca

avocatt" biascicò serenamente con la bocca quasi priva di

di denti "ciaparia subit la scua per netà ben

scua per netà ben la cuperativa de tücc chii

a decidere di adottare la scopa per far piazza

senza riuscire a trattenere la stizza "Giulio, intanto, è

braccia e volgendosi verso la porta, dove notò che

allontanati. ¶ Giovanni Pagnoncelli chiese la parola. Lo fece alzando

Lo fece alzando silenziosamente la mano e restando in

osservò con buone maniere "la merce che si vende

in tempo a terminare la frase, perché Airoldi scattò

dell'assemblea mi lascia la parola" ma non aveva

volse a guardare verso la porta, ma anche lui

che poi aveva fatto la fine che adesso stava

senza aver capito bene la ragione, e addirittura con

per non dover risarcire la perdita. Le mani nella

un ammanco così cospicuo? La merce era scadente, i

bevuta, e intanto sbirciava la Giovanna, pensando forse che

solo prenderci un po' la mano, e intanto lui

mano, e intanto lui la mano ce la prendeva

lui la mano ce la prendeva con la Giovanna

ce la prendeva con la Giovanna, quando io ero

e poi scosse leggermente la testa. ¶ "Non si spiega

tutti i giorni, che la merce che si vende

piano di sotto per la costituzione del seggio. Saluti

bifolchi, capaci di alzare la testa solo per spalleggiarsi

vero saluto fascista: raddrizza la schiena, tira su la

la schiena, tira su la testa, stendi bene il

bene il braccio e la mano. Ma volle salutarne

evidente distacco, senza allungare la mano per stringergliela, né

fascista. ¶ Ci mancava solo la vista di quello stramaledetto

c'è da costruire la fognatura, che le strade

quella devozione eccitante verso la forza e la giovinezza

verso la forza e la giovinezza. ¶ E loro erano

della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale. L'unico

incominciata in tutta Italia la caccia ai nemici della

militi che lo attorniavano la sera allo spaccio del

allo spaccio del Dopolavoro "la mia divisa è la

la mia divisa è la camicia nera." ¶ "Ma adesso

squadrista vuol dire indossare la divisa della Milizia." ¶ "Camerata

mai dimenticare di mettere la camicia nera." ¶ Quando il

via libera dal capostazione, la microscopica locomotiva del gamba

A che ora è la cena, poi?" ¶ "Ma siamo

che non dovevamo mettere la divisa?" si intromise Andrea

camerati!" vociò sarcasticamente agitando la mano sopra la testa

agitando la mano sopra la testa "Il nostro caposquadra

discorso lo riguardasse. ¶ "Stasera la cena è alle cinque

un secondo calcio contro la sponda del terrazzino e

questo che sei qui. La consegna è di andare

davanti a sé, dove la nebbia lasciava ormai trasparire

da raccontare" spiegò Gabriele "la cooperativa era una cooperativa

Adesso, invece, c'è la Milizia" aggiunse prima di

un sovversivo ci vuole la carta da bollo." ¶ Tutti

non ce l'abbiamo, la divisa..." ammiccò Pozzi con

che era meglio passare la mano a noi fascisti

Guerino. Questa storia, lui, la sa meglio di me

istante ci fu silenzio. La luce cominciava a filtrare

ritmicamente il piede contro la sponda del terrazzino, canticchiando

strozzò il tessuto rivelando la sagoma di una rivoltella

e ben presto raggiunse la piazza comunale. Prima che

canto, si era dato la pena di avvertirlo, sicché

in cui si celebrava la santa messa domenicale non

santa messa domenicale non la prese bene e decise

delle scuse sincere e la promessa che l'adunanza

della cooperativa, per dare la precedenza a quella del

usciti di casa con la moglie e con i

che ciondolavano qua e là per la piazza, oppure

qua e là per la piazza, oppure che chiacchieravano

infilarono anche gli squadristi. ¶ La cooperativa era costituita da

però, si apriva solo la porta dello spaccio alimentare

mano. Bravi." ¶ Poi abbassò la voce e si sporse

squadristi fecero altrettanto. ¶ "Qui la situazione è tranquilla, come

Giulio!" ¶ Arrivò di corsa la moglie del dispensiere. ¶ "Non

leggermente contrariato. ¶ "È di là negli alimentari. Sta facendo

Sta facendo dei conti." ¶ La contrarietà di Airoldi aumentò

e mandando a sbattere la sedia contro una gamba

si alzavano e prendevano la via delle scale verso

piano superiore, passando per la porta a lato del

di voce lo riattizzava. La parola furestee emergeva e

si aggirava qua e là per la stanza prima

spese di ospedale per la malattia di sua moglie

Era chiaro che solo la maldicenza poteva aver insinuato

chi un braccio per la patria, spettava un impiego

mentre tornava a guardare la bella signora col broncio

soci coperativa ¶ Fece schioccare la bocca. Maledetti ingrati. Airoldi

firme della lettera con la scrittura della cartolina anonima

tasca il portafogli per la seconda volta e sbirciò

e sbirciò di nuovo la bella signora col musetto

momento aveva altro per la testa o, per meglio

a tenersi altro per la testa, un motivo in

un po' a calmarlo. ¶ La distesa dei campi che

allungata a dismisura se la spessa nebbia glielo avesse

nebbia glielo avesse consentito. Là dove arrivava la vista

consentito. Là dove arrivava la vista il paesaggio appariva

quando in quando percorrevano la provinciale che procedeva a

quella carica e poi la Federazione provinciale delle cooperative

si volesse deliberatamente confondere la compassione con la trascuratezza

confondere la compassione con la trascuratezza, come invece credevano

del banconiere Bonanomi. ¶ Ma la verità era che non

d'oro, e allora la Federazione provinciale, dovendo trovare

trovare un presidente per la cooperativa affiliata in quel

industrie, mentre a Busnago la gente andava soprattutto a

e laboratori, senza contare la centrale sull'ansa dell

a voler dettare legge. La cooperativa era stata fondata

voluto digerire. Questa era la vera ragione dell'odio

impediva di ammirare con la libertà che avrebbe desiderato

libertà che avrebbe desiderato la figura elegante della sconosciuta

alla difesa dell'ordine, la cui conquista aveva reclamato

dei rivoluzionari rossi. Ebbene, la tumultuosa assemblea che si

e gli aveva rivolto la medesima richiesta. ¶ "Alfonso" aveva

di alcuni militi per la tutela dell'ordine durante

aveva accresciuto a dismisura la sua irritazione, perché sembrava

irritazione, perché sembrava che la difesa dell'ordine non

né i carabinieri né la milizia, ma solo il

quei bravi ragazzi per la loro missione, pensò Guerino

grigie a sinistra, mentre la provinciale, che si stringeva

macchinista ne aveva moderato la velocità, perché in fondo

viscere, dopo aver fiancheggiato la chiesa di San Giovanni

San Giovanni, doveva impegnare la curva che immetteva nella

però, non c'era la signora imbronciata. Gli parve

era parso che avesse la faccia meno scura, e

un po' di caldo. ¶ La cooperativa agricola di Busnago

in aperta campagna, dove la macchina le eruttava con

terrazzino della carrozza agitando la mano che gli restava

sedere. Era bello vedere la gente che non osava

faccia mentre sfilava con la testa china e la

la testa china e la coda fra le gambe

sigaretta guardando altrove, ma la camicia nera faceva sempre

Glauco ¶ ma anche viceversa ¶ La tranvia Monza-Trezzo-Bergamo

sforzi profusi a liberare la patria dall'assedio dei

dovere d'ufficio verso la Società tranvia Monza-Trezzo

in fondo solo menzionando la sua convinta appartenenza alla

alla Milizia volontaria per la sicurezza nazionale, nella quale

più profondo del cuore. La rivoluzione compiuta con la

La rivoluzione compiuta con la Marcia su Roma andava

quei giorni esaltanti, e la Milizia, della quale il

caporale d'onore, rappresentava la migliore salvaguardia dell'ideale

di una volta, quando la fede e il fegato

il proprio sangue per la patria, sulla tranvia Monza

lui, avrebbe preso meglio la mira. ¶ Sul tram dove

bellissima signora bionda con la faccia scura, dal momento

ancora neanche le otto. ¶ La presenza sul tram di

è possibile neanche attestare la sua esistenza, cosa della

tutto inventata, ma siccome la persona del controllore capo

è reale almeno quanto la Società Tranvia Monza-Trezzo

ventennio fascista. Ma se la vicenda fossile è istruttiva

finzione narrativa, di cui la bellissima signora bionda con

bellissima signora bionda con la faccia scura è parte

sperabilmente grato. Se pertanto la convivenza di questi due

e uniforme, qua e là screziata da una cascina

sarebbe stato rieletto presidente. La cooperativa, in effetti, da

queste perdite ci fosse la sua diretta responsabilità. Ormai

da qualche tempo circolava la voce che il controllore

anonime, come per esempio la cartolina postale che gli

spedita qualche mese prima. ¶ La estrasse dal portafogli, dove

estrasse dal portafogli, dove la conservava dal giorno del

giorno del recapito, e la riesaminò gonfio di collera

gran signore, perfino con la bombetta in testa, che

il tuo ritratto! diceva la scritta stampata a fianco

sul retro. Airoldi voltò la cartolina: Al gradasso Airoldi

una poesia: ¶ Di Busnago la gestion ¶ i contadini grati

ti son. ¶ Airoldi guardò la data del timbro postale

quella cartolina anche con la decisione di spedirgliela come

come un augurio natalizio. La ripose con calma nel

in aperta campagna, e la piccola locomotiva che se

in tasca, mentre contemplava la signora imbronciata tutta avvolta

accorse percependo ormai istintivamente la fatica della macchina a

vapore che aveva impegnato la salita e mandava freneticamente

di rinforzo, per soccorrere la titolare in quel tratto

quindi niente rinforzo; era la mattina di una domenica

forse anche di guai. ¶ La stessa vista della signora

avuto una tresca con la moglie del banconiere della

cooperativa. Questa, poi, era la fandonia più grande di

francamente un po' incapace - la vera ragione per cui

vera ragione per cui la cooperativa aveva perso tanto

quando lui aveva assunto la gestione dello spaccio, al

la strategia fascista dopo la marcia su Roma riguardo

per non urtare troppo la sensibilità popolare, ma che

di Busnago, fondata nel 1919, la quale, dopo aver subito

e poi aveva retribuito la loro fatica con una

cose non avevano preso la piega sperata e quindi

Regime pretende di dipingere la società italiana, a un

A tale proposito vale la pena di ricordare che

lo Stato italiano e la Chiesa cattolica, divenuti difficili

cattolica, divenuti difficili dopo la breccia di Porta Pia

chiudere presto e vantaggiosamente la crisi scatenata di proposito

squadristi di Trezzo, che la praticarono a imitazione del

tradottasi in atto con la morte del Ripamonti Angelo

e incompletamente realizzata con la lesione del Vergani ed

tradotta in parole povere, la morale del giudice appare

come vanno a finire. ¶ La signora Emma Cortinovis si

chiuso occhio per tutta la notte al pensiero straziante

che si era tolta la vita. Davanti allo specchio

si era trovata per la strada silenziosa ad ascoltare

suoi passi svelti che la conducevano alla stazione della

ombra? Benedetta Roncelli era la creatura più fragile che

fragile che lei conoscesse, la donna più corteggiata e

donna più corteggiata e la sua amica più infelice

lei fu molto grata. La signora Cortinovis aveva il

carrozza, ma le usò la gentilezza di restare impassibile

con i baffetti e la mosca sotto il labbro

lei a farsi confidare la pena del suo cuore

certa vertigine, e allora la signora Cortinovis chiuse gli

si sarebbe arrestato, dopo la curva a sinistra, alla

solo pensare a mortificare la sua curiosità" e senza

una cartolina illustrata, e la signora Cortinovis si era

in cui si seppelliva la sua amica Benedetta. Poi

Questa scena turbò molto la signora Cortinovis che grazie

questo incidente, tuttavia, riconquistò la spirito necessario per tornare

stava entrando a Busnago la trasfigurazione dello stato d

il rispetto umano con la propria amica, ma Dio

il convoglio riprendeva lentamente la corsa per Monza. ¶ L

uomo che aveva scandalizzato la signora Cortinovis forse non

anche un marito infedele. ¶ La voce, che il giudice

avesse una tresca con la moglie del banconiere della

che, a sentire sempre la moglie del banconiere, gli

per mantenere all'ospedale la di lui moglie. ¶ Ora

Ora, da qualsiasi lato la si voglia considerare, la

la si voglia considerare, la vicenda appare ben poco

un'altra donna mentre la moglie è malata e

paese, nessuno vuole metterci la mano sul fuoco, a

sapere, quindi bisogna ammettere la possibilità che, almeno sul

propria iniziativa, come dichiara la moglie, considerando i trascorsi

o meno che sia la risposta sfacciata del dispensiere

è difficile dubitare che la proposta non ci sia

dunque, almeno per Airoldi, la carriera del dispensiere Giulio

di non sopportare più la presenza, dopo che entrambi

sulle sue aderenze presso la Federazione provinciale delle cooperative

propri superiori anche soltanto la propria violenza e quella

cooperativa? ¶ Quale che sia la verità, la sera del

che sia la verità, la sera del 22 gennaio 1931 il

fra quella sera e la mattina successiva vennero fermati

di pubblica sicurezza presso la Regia Questura di Milano

della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale e tenuto

che lo fece rilasciare la mattina stessa. ¶ Nei giorni

loro ritorno a Trezzo, la sera dei fatti, vennero

attesero a piede libero la conclusione dell'istruttoria e

e il conseguente processo. ¶ La Corte d'Assise di

cavalier Illuminato Maini, depositò la sentenza di rinvio a

numero degli imputati e la confusa dinamica degli eventi

alleggeriva con motivazioni diverse la posizione di alcuni imputati

per insufficienza di prove. ¶ La posizione di Alfonso Carminati

avvocato Cesare Pizzagalli sosteneva la totale estraneità ai fatti

effettivamente recato a Busnago, la sera dei disordini, ma

certo imbarazzo nel definire la posizione del capomanipolo Carminati

si era schiarito educatamente la voce. Il cavalier Maini

di essere molto franco." ¶ "La prego" acconsentì il giudice

esordì il capitano "che la responsabilità morale dei deplorevoli

schiarì a sua volta la voce e si appoggiò

così..." ¶ Il capitano cercò la parola appropriata studiando il

quest'ultimo a sospendere la sua stesura. ¶ "...inconcepibile!" concluse

Va aggiunto pure che la sera dei fatti il

Minella, presenzia per tutta la notte ai rilievi eseguiti

il quale, pur ammettendo "la gravità del fatto e

lui stesso dichiara durante la deposizione e ricordò inutilmente

civile, pur senza avere la tessera del Fascio in

istruito e signorile, considerando la bella firma che appone

conservare il sospetto che la dichiarata incompatibilità fra civiltà

giudice Maini fece propria la tesi del capitano Caliari

in omicidio, scaricando tutta la responsabilità su Luigi Airoldi

Ripamonti stramazza. Così rapida la scena che nessuno se

bastoni, con pugnali, impedendogli la difesa, puntandogli la rivoltella

impedendogli la difesa, puntandogli la rivoltella contro? Nulla di

per avere in Busnago la sera del 22 febbraio 1931 in

per determinazione e sotto la direzione di Airoldi Guerino

fine di uccidere cagionato la morte di Ripamonti Angelo

da Airoldi Luigi con la cooperazione immediata degli altri

per determinazione e sotto la direzione di Airoldi Guerino

era necessario a cagionare la morte di Vergani Carlo

da Pozzi Alberto con la cooperazione degli altri due

per determinazione e sotto la direzione di Airoldi Guerino

per non avere soddisfatto la tassa di concessione governativa

fatti occorsi a Busnago la sera del 22 febbraio 1931, ebbe

ebbe inizio a Milano, la mattina del 14 marzo 1932, presso

mattina del 14 marzo 1932, presso la Corte d'Assise presieduta

dal commendator Adolfo Curtino, la fase dibattimentale del processo

primo marzo 1932 in Milano. ¶ La mattina di mercoledì 2 marzo

gli occhi spessi e la testa pesante per la

la testa pesante per la nottata trascorsa in lacrime

nottata trascorsa in lacrime. La attendeva un duplice dovere

e conoscevano di vista la moglie del controllore Airoldi

si accorgeva che qualcuno la osservava con un'espressione

capire quanto fosse grande la pena che le opprimeva

diede un colpo con la spalla attraversando la carrozza

con la spalla attraversando la carrozza. ¶ "Che la scüsa

attraversando la carrozza. ¶ "Che la scüsa" disse con un

con un vocione che la intimidì. ¶ "L'è gnent

ma qualcosa di invincibile la costringeva a distogliere la

la costringeva a distogliere la mente da quel pensiero

scuola, lui serio, con la casacca nera, che si

maestra piccolina e con la faccia da suora, il

della cresima, in chiesa, la sera che giunse la