parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federico Roncoroni, Sillabario della memoria, 2010

concordanze di «la»

nautoretestoannoconcordanza
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pur facendosi notare per la sua seducente grazia. Quello
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Mi chiamava così per la mia passione per la
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la mia passione per la lettura, passione che del
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sempre, e anche per la mia abitudine di raccogliere
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Poi, rendendosi conto che la mia, più che una
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con Renato Guttuso e la sua Mimise, Chiara, forse
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gloria, osservò distrattamente che la carne non era più
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più. ¶ Guttuso a parte, la parola mi piace: sia
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malridotta, oppure solo malfunzionante. La parola è detta sempre
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rabbia e disperazione, quando la macchina è la propria
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quando la macchina è la propria: suoi sinonimi di
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fa ho creduto che la parola “chemioterapia” indicasse in
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virus e, in particolare, la terapia radiologica. Non c
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e per scoprire che la “chemio” - l’abbreviazione è
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non affettuosa consuetudine - è la cura che tratta i
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tratta i malati mediante la somministrazione di sostanze chimiche
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di sostanze chimiche e la radioterapia un’altra cosa
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al mio amico Ivanos, la chemio non giovò e
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e mi beccai anche la radio. Così adesso non
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so bene cos’è la chemioterapia e la distinguo
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è la chemioterapia e la distinguo perfettamente dalla radioterapia
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dalla radioterapia. Maledetta sia la “scienza” che è frutto
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sostantivo maschile) Marameo! Cucù! La mamma poggiava il pollice
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bambina e che me la restituiva bambina, quando lo
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tombola e lei completava la sua cartella o quando
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è stato aggiunto per la rima o l’assonanza
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anni Carlo Emilio Gadda la usava non solo come
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non solo come sostantivo («La dolce veste era adagiata
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significato di ‘ironico’: «Ivi la società musogonica della città
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e in grafia scomposta: «la violata Legge e ’l
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quello che si sa. La copula, insomma, per tutti
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era niente altro che la voce del verbo essere
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nominale nel predicato nominale: ¶ La mamma = soggetto ¶ è = copula
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scoperto. Di fatto, mentre la copula sintattica continua a
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al volgere delle generazioni, la “copula” vera, quella dell
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precisano i dizionari che la relegano tra le parole
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letterarie e desuete e la illustrano con esempi da
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Forse qualche leone con la sua leonessa o qualche
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qualche balena maschio con la balena femmina, esseri che
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l’amore). ¶ Salviamo dunque la parola copula nel suo
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di libri in cui la parola non sembrava avere
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con cui l’usava la signorina Grandi, la mia
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usava la signorina Grandi, la mia professoressa di Lettere
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significato, cariche di tutta la gestualità napoletana e così
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o “pappina”. «Se non la smetti, ti mollo una
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quando proprio non ce la faceva più del casino
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degli schiaffi, uno «schiaffone». La nonna Pina minacciava invece
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scuffiotti che ti prendi’. La maestra Lina, da parte
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durante l’adolescenza e la brillante giovinezza di Normalista
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conoscenza, infilava nel discorso la parola, per vedere se
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creduto che “biscondola” se la fosse inventata lei, e
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inventata lei, e solo la consultazione del Tommaseo-Bellini
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il sole» e che «la massaja ‘sta alla biscondola
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stare alla biscondola e la nostra G., e ci
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dove aveva trovato rifugio: , in faccia al lago
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molto a G., soprattutto dove dice che la
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là dove dice che la biscondola sembra fatta apposta
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dagl’influssi molesti». Ma la parola, in realtà, significa
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Il Sabatini-Coletti non la registra. Lo Zingarelli l
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e il De Mauro la conservano ancora, segnalandone l
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uso, e ne datano la prima apparizione al 1865. ¶ blavo
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dizionari non registrano più la parola e se mai
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il medesimo languore cromatico. La parola deriva dal latino
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una bella ragazza bionda, la definiscono “plava”. «Ma scusa
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e una volta no, la caricavano. La sorpresa, come
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volta no, la caricavano. La sorpresa, come spesso mi
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l’austero disprezzo per la parola e per ciò
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fatta di sassi’) fa la sua apparizione insieme ai
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dal libro della memoria, la trovo registrata insieme a
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rape, i broccoli appunto. La cosa era anche plausibile
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oltre a spargere per la casa una puzza che
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sorpreso quando scoprii che la parola “brocco” non derivava
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e stanchi e come la mia giovane collega di
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l’aveva messa che la cosa poteva bastarmi. Il
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della sua terra, canta la fuga dell’«osilino» di
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un fanciullo «for de la» sua «bella gàiba» : ¶ For
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bella gàiba» : ¶ For de la bella gàiba fuge lo
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lo so osilino ne la gàiba nova; ¶ e diçe
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qualcosa d’altro. Ma la situazione descritta, con le
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non meno desueto ‘brolo’, la sigilla con una nota
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quando l’anonimo poeta la incastonò nella sua ballatella
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si rendeva giustizia, quindi la piazza in cui nei
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di alimentazione. «Si conosce la cachessia dalla mancanza di
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è che, per quanto la morte sia sempre la
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la morte sia sempre la morte, pensare che uno
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pensarlo morto di cachessia. La quale porta già in
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in sé, come parola, la radice e l’idea
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e poi gli viene la colite» oppure «Non cacciartela
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che lascia trasparire chiaramente la sua derivazione da “accasciarsi
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e ne pativa. E la zia Evelina: «Mi me
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protratte. Ma soprattutto, secondo la zia Jolanda e la
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la zia Jolanda e la zia Maria Mercedes, per
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che conteneva l’inchiostro, la nera sostanza che ha
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elastico rimane anche quando la proprietaria è sdraiata a
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pancia in sotto, come la Paoletta quando dorme, o
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su un fianco, come la Venere del Velázquez, quella
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indicavano più chi aveva la bocca e il mento
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ci sporcassimo, ci mettevano la bauscina (“bauscinna” o “bausciott
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era molto frequente anche la forma maschile che dava
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che si riempie tanto la bocca di vanterie che
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lombardi e, senza perdere la sua connotazione dialettale, si
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sempre di nero: nera la gonna e nero lo
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primi mesi, comunque, anche la nuova arrivata, come il
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il suo lavoro e la sera si chiudeva in
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chiudeva in casa presto; la donna usciva solo per
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messa e per fare la spesa. Tra l’altro
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Tanto maggiore, quindi, fu la mia sorpresa quando il
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il giorno di Pasqua — la prima Pasqua che passava
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passava in via Carloni — la donna si presentò alla
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appena il donatore o la donatrice si erano allontanati
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affetto e di golosità la sorellina più piccola ne
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tutto ciò che aveva la sembianza di un dolce
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noi altri — io e la sorellina di mezzo — visto
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di mezzo — visto che la sorellina piccola non era
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davvero buoni. ¶ L’indomani la mamma, che non aveva
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pezzettino, andò a ringraziare la signora, e tornando ci
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e tornando ci riportò la notizia che quelle delizie
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dizionari di ultima generazione, la data di comparsa nel
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esattezza il marzo del 1958. La sentii infatti pronunciare per
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sentii infatti pronunciare per la prima volta il giorno
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ora che aveva finito la naia, e ogni tre
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e, anche, che cosa la parola significasse. Lo sguardo
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era toccato di spiegare la parola “figa” (→ sinonimo). Il
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belo, ‘budello’, inteso come la parte dell’intestino crasso
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anche l’ipotesi che la parola potesse derivare da
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pensò mai di verificarne la fondatezza. Sempre in quell
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Bionda era, da giovane, la mia mamma. Bionda di
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di nome, perché così la salutava lo zio Riccardo
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lo zio Riccardo, quando la vedeva affacciarsi alla finestra
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Oh Bionda!». E che la mamma fosse bionda mi
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con il piacermi anche la parola: al solo sentirli
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sostantivo “bionda” mi riempivano la bocca e la fantasia
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riempivano la bocca e la fantasia, procurandomi una voluttà
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di scrittori in cui la parola “biondo” illuminava un
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Petrarca che mi ricordano la fotografia della mamma ritratta
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a che fare con la mamma: ¶ Costei, la bionda
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con la mamma: ¶ Costei, la bionda dagli occhi procaci
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dagli occhi procaci, ¶ costei, la bella ¶ che ha fralezze
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raggi di stella, ¶ io la vorrei ¶ compagna e schiava
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dolori miei. ¶ Vorrei darle la mia sete di baci
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con cui Dante avvia la descrizione di Manfredi, il
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Quale allor ci apparia la vita umana e il
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velluto e fine come la lanugine delle pesche mature
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quello castano, lucido come la buccia dei marroni d
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anno, tanto per avvalorare la vitalità della parola, in
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vita tra i parlanti, la parola ha trovato posto
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tananài” o “tatanài”) è la deformazione espressiva, avvenuta attraverso
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di cospicua famiglia ebrea, la parola è usata pure
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è giusto, «Fa minga la bamba», ‘Non fare la
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la bamba», ‘Non fare la bamba’. In pratica “bamba
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a che fare con la parola “bambino”, non mi
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è mai passato per la testa: un “bamba” per
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bamba erano bambini, anzi. La parola, con quello schiocco
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soddisfazione anche vocale. Oggi, la bamba è, nel gergo
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spacciatori e dei consumatori, la cocaina. Forse perché rende
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perché rende bamba chi la sniffa. ¶ barabàn (sostantivo maschile
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l’oficleide, l’ottavino, la ribeca, il salterio, il
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il salterio, il sassofono, la spinetta, il timpano, la
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la spinetta, il timpano, la tuba, il vibrafono, la
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la tuba, il vibrafono, la viola d’amore e
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avere i brividi. È la forma italianizzata della voce
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per il freddo, per la paura e, anche, perché
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perché si piange. Secondo la nonna Pina, che la
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la nonna Pina, che la usava spesso, deriva da
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o scucchia. Spiegava infatti la nonna che la prima
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infatti la nonna che la prima cosa che si
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donna ben nota per la sua bellezza, che si
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con tanta eleganza, esprimere la naturalissima tecnica, «la lenta
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esprimere la naturalissima tecnica, «la lenta soavità, la sagace
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2010
tecnica, «la lenta soavità, la sagace ponderazione, i riposi
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Leo Pestelli) con cui la signora in questione aveva
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mai pensato. A casa, la consultazione del Battaglia ci
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vi son stati che la mercatantia e ’l navilio
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2010
e ’l navilio e la polpa e l’ossa
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sì ha soavemente saputo la barbiera menare il rasoio
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2010
il quale, non conoscendo la natura di queste barbiere
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2010
a corteggiarla». ¶ Dovetti aggiornare la rubrica delle belle “brutte
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anni. Aggiunsi infatti, sotto la voce “prostituta”, “barbiera” (con
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2010
e Bandello e con la precisazione della prima volta
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l’arte con cui la donna civetta prende l
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Così, in Prima media, la signorina Grandi, insegnante di
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in un mio tema la parola “barlafuse”. Il tema
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2010
tema era intitolato Descrivo la mia camera e io
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tutte le mie barlafuse». La professoressa cancellò “barlafuse” con
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2010
spesso. Tra l’altro, la nonna, oltre alle figurine
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2010
mezzo, chiamava “barlafùs” anche la sorellina più piccola: «Te
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2010
sempre parole nuove, accettai la correzione della signorina Grandi
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cianfrusaglie” posi, ciascuno con la sua sfumatura di significato
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2010
una storia particolareggiata per la bellezza della loro etimologia
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2010
e ogni tanto me la vado a riassaporare. Immaginate
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2010
a riassaporare. Immaginate, dunque, la gioia che ho provato
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2010
a scuola e per la strada, tra noi bambini
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2010
che la individuano e la precisano. A un certo
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2010
al giorno, e così la parola “leucocita” o la
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2010
la parola “leucocita” o la parola “piastrina” con accanto
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2010
amo le parole e la mia pelle -, forse non
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2010
destino, mi ha aperto la strada verso una nuova
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2010
stent e via dicendo. La parola che ho sentito
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2010
quella lunga serie è la penultima che ho citato
200
2010
mai, all’intervento che la parola indica: un’angioplastica
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2010
téchne], ‘arte del rimodellare’: la stessa parola che indica
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2010
Tommaseo dei Sinonimi, ma la maestra Lina, che in
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2010
e arricchito che migliorato. La condanna magistrale di “arrabbiarsi
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2010
espressione che, come diceva la maestra Lina, indicava bene
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2010
altro bel modo, secondo la maestra Lina, di sostituire
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2010
incazzare dove è registrata la definizione che Piero Chiara
207
2010
Onanismo delle donne, secondo la definizione che ne dà
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2010
ai quindici anni controllando la parola sul dizionario, dopo
209
2010
è, gira e rigira, la masturbazione, possiamo dire che
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2010
di autoerotismo — per nominare la quale mi vengono in
211
2010
circolatori e via dicendo. La nonna, che non faceva
212
2010
era successo al Romolo. La suorina del catechismo, che
213
2010
a cosa pensava, addirittura la morte. ¶ azzerbinabile (aggettivo) Di
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2010
precedente: azzerbinabile. Nei dizionari la parola non è ancora
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2010
individualità, libertà e diritto’. La fraseologia esemplificativa da inserire
216
2010
talmente azzerbinata che non la riconosco più”. ¶ B ¶ babbeo
217
2010
parere preziosi e lievi, la sera in cui, camminando
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2010
più lunghi delle gambe, la posizione di un lottatore
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2010
qualcosa di molto spiacevole. ¶ La parola, comunque sia, deriva
220
2010
quasi a stento, storcendo la bocca come un deficiente
221
2010
stupido: per esempio, “bambo”, la variante antica di “bimbo
222
2010
a casa mia, dove la mamma lo usava spesso
223
2010
stata tradotta in italiano la parola inglese muggle, con
224
2010
idiozie in giro per la città; “babbe” le loro
225
2010
offensive, per quanto divertenti, la radice babb ha figliato
226
2010
italiana: il volume con la parola “babbo” è del
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2010
dove sostiene con autorevolezza la concorrenza della forma “papà
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2010
il termine indica anche la persona che si umilia
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2010
rivela, esiste ancora, mentre la parola è scomparsa, oltre
230
2010
non ha, d’accordo, la forza di “baciapiedi” e
231
2010
non altro per tutta la falsità galante e la
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2010
la falsità galante e la cerimoniosità mondana di cui
233
2010
prova nel sentirsi sbausciare la pelle della mano da
234
2010
dal desiderio di baciarle la mano. E, tra i
235
2010
poi, appena poteva, puliva la bocca con una pezzuola
236
2010
tante amanti — per esempio la bellissima monaca M.M
237
2010
labbra, lingua e naso dove erano più desiose
238
2010
esposto al sole’ (ricordate la «Romagna solatìa, dolce paese
239
2010
giocando. Alcuni dizionari non la registrano più e altri
240
2010
registrano più e altri la classificano tra le parole
241
2010
sta Acidia» domandò, con la consueta grazia. «Che cos
242
2010
cos’è l’accidia, la quale, per l’appunto
243
2010
per l’appunto, è la negligenza, dannosa al prossimo
244
2010
a sé, nel fare, la vile lentezza nel bene
245
2010
o peggio. ¶ Probabilmente, se la chiamassimo “pigrizia”, con il
246
2010
il nome con cui la Chiesa stessa ormai la
247
2010
la Chiesa stessa ormai la chiama nel Nuovo catechismo
248
2010
stupirebbe di apprendere che la pigrizia sia un peccato
249
2010
addirittura un’arte. ¶ Non la pensava certo così san
250
2010
occhi di Dio. Non la pensava così neppure Dante
251
2010
sommersi nella «belletta negra»: la loro presenza è indicata
252
2010
compensare con tanto furore la tiepidezza e lo scarso
253
2010
esercitazione nel bene spirituale» (La scala del Paradiso, metà
254
2010
diventa sinonimo (→ sinonimo) — notate la progressiva nobilitazione del concetto
255
2010
Di conseguenza, se per la quattrocentesca Imitazione di Cristo
256
2010
come s’inseguono accidïosi dietro gli alberi, / tra
257
2010
stillanti di pioggia / sbadigliando la luce su ‘l fango
258
2010
spuntando sulle dita per la centesima volta i vizi
259
2010
invece puntualmente faceva per la gola, l’ira, la
260
2010
la gola, l’ira, la superbia, l’invidia, l
261
2010
vizi che sapeva terribili. La nonna Pina, invece, semplificando
262
2010
nonna Pina, invece, semplificando la doppia c di “accidia
263
2010
tra i peccati capitali. La Chiesa, che per altro
264
2010
per altro dovrebbe aggiornare la lista dei sette peccati
265
2010
quello commesso da chi la mattina si alza tardi
266
2010
si alza tardi o la sera non provvede con
267
2010
il secco, l’umido, la carta e la plastica
268
2010
umido, la carta e la plastica nei vari sacchi
269
2010
sia l’accidia. Anzi, la parola è quasi del
270
2010
ben viva e vegeta la cosa che indicano. ¶ accoglitrice
271
2010
in Marino Moretti?), ma la propongo in sostituzione di
272
2010
Io l’ho trovata, la parola, in Gabriele d
273
2010
nido ¶ nel Mar sicano ¶ la sposa Alcyone. ¶ (Alcyone, Albasia
274
2010
numero di volte che la modula, in verso e
275
2010
è altro rumore che la cantilena lieve delle piccole
276
2010
Un tempo chiamavano così la leucemia. O, per lo
277
2010
chiarirmi le idee fu la mamma, cui raccontai che
278
2010
d’infanzia. Alla notizia la mamma sbiancò in viso
279
2010
riusciva difficile comprendere perché la mamma si preoccupasse per
280
2010
mamma si preoccupasse per la sua amica Clara e
281
2010
come un uccellino malato, la mamma cominciò a farmi
282
2010
quindicina di giorni. Verso la fine del mese — in
283
2010
avevamo pregato per lui la Madonna ogni mattina -, tornò
284
2010
tornò più. Qualche volta, la mattina, andando a scuola
285
2010
gli avevano comprato per la prima Comunione e la
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2010
la prima Comunione e la Cresima che non avrebbe
287
2010
hanno colpito con tutta la loro forza devastante e
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2010
complementi di specificazione che la individuano e la precisano
289
2010
incantare, sedurre’. Così, perduta la preziosa occasione scolastica — certe
290
2010
simili) che livella, con la sua potenza comunicativa, tutte
291
2010
rozzo verbaccio che spinge la sua invasività fino a
292
2010
invasività fino a indicare la fregatura per eccellenza, visto
293
2010
tuccà abbozzà» diceva infatti la nonna Pina (→ nonne) per
294
2010
o un’offesa. E la mia amica Barbara, che
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2010
anche «Dai, nun te la prenne. Abbozza. Che te
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2010
di mezzo, direi, tra la nonna Pina e Barbarella
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2010
abbozzare” che oscilla tra la rinuncia a combattere e
298
2010
rinuncia a combattere e la cinica chiusura in se
299
2010
capiterà mai di usare la parola in questa accezione
300
2010
pensare, da “abbozzare”, ‘dare la prima forma a qualcosa
301
2010
bloccare le gomene con la bozza — e chi c
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2010
aveva trovata subito odiosa. La considerava, appunto, una parola
303
2010
i commilitoni, in tutta la penisola. ¶ Sarà che mi
304
2010
l’immagine di riempirsi la pancia o le gote
305
2010
parole, non può sopportare la parola “babbucce”: per il
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2010
tante collane di libri, la parola “chicca”: espressioni come
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2010
chicca” le fanno accapponare la pelle. Il critico cinematografico
308
2010
Io quando sento pronunciare la parola “ciaspola” o l
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2010
un romanzo intrigante”) provo la stessa sensazione sgradevole di
310
2010
da truppa che saccheggia la dispensa e mangia mangia
311
2010
invece, stimolavano non poco la mia curiosità: vorrei poter
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2010
di fino, ha dichiarato la sua antipatia per “dissacrante
313
2010
parole delle quali propone la cancellazione. La mia amica
314
2010
quali propone la cancellazione. La mia amica Martine, che
315
2010
è francese e fa la traduttrice, dà in escandescenze
316
2010
sardo, colei che finisce: la donna che, su richiesta
317
2010
ultima madre, come pure la chiamano, o la terminatrice
318
2010
pure la chiamano, o la terminatrice, come si potrebbe
319
2010
sofferenze, quello con cui la chiamerei, giunto il momento
320
2010
suo Dizionario sigla personalmente la voce, suggerisce di scrivere
321
2010
voce, suggerisce di scrivere la parola nella forma separata
322
2010
L’unico a usare la parola sembra essere stato
323
2010
Giovane in una commedia, La fiera, rappresentata nel 1618: la
324
2010
La fiera, rappresentata nel 1618: la usa riferito a una
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2010
trova quindi giusto che la parola sia usata per
326
2010
segnatamente [= ‘soprattutto’] oggidì (1861-79)?» ¶ Registro la parola nel mio libretto
327
2010
prolungarne di qualche po’ la vita: i dizionari, tranne
328
2010
Battaglia (noblesse oblige), non la registrano più; lo Zingarelli
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2010
vecchiette, tra le quali la dolcissima biscondola (→ biscondola) e
330
2010
dolcissima biscondola (→ biscondola) e la nobilissima materassabile (→ materassabile). Che
331
2010
Da bambino credevo che la parola “acchiappare” significasse ‘afferrare
332
2010
l’ho mai usata. La mia interpretazione lessicale, che
333
2010
volte permesso di sentire la mamma del Silvano gridare
334
2010
il proverbio con cui la nonna Pina (→ nonne) sintetizzava
335
2010
consiste? Fate in giro la domanda e vedrete che
336
2010
quando gliela ponevo presentando la struttura dei tre regni
337
2010
a falciare di brutto la memoria di mia madre
338
2010
poi il nome e la nozione delle cose, e
339
2010
delle persone e perfino la coscienza del proprio esserci
340
2010
e lo appiccicavano con la colla all’oggetto, alla
341
2010
beverone che aveva riportato la luce nella memoria dei
342
2010
cartellino con su scritto la parola che li identifica
343
2010
mi proibivano di usare: la mamma per motivi religiosi
344
2010
se non possono salvarti la vita tout court, ti
345
2010
ti salvano senz’altro la vita che hai mentre
346
2010
hai mentre sei vivo: la vita che hai vissuto
347
2010
vissuto e che ami, la vita dei ricordi che
348
2010
momento diventa, se non la tua unica vita, la
349
2010
la tua unica vita, la tua vita vera. ¶ Di
350
2010
registrare l’origine e la storia — l’etimologia -, precisare
351
2010
quando è stato possibile, la data della prima apparizione
352
2010
dare aria al letto. La parola, per una variante
353
2010
legge di Peter secondo la quale ogni persona nuova
354
2010
scrisse un giorno che la mattina appena alzato, «abballinava
355
2010
letto, fare pipì, lavarci la faccia, bere il caffelatte
356
2010
che cazzo facesse Duccio. La maestra, che ci aveva
357
2010
in proposito: o riteneva la parola nota a tutti
358
2010
perché occupassero meno spazio. La campanella, come spesso succede
359
2010
ci sarebbero passate per la testa di fare. Una
360
2010
tutto scemo come pensava la maestra, uscì fuori a
361
2010
e sé, che forse la mattina il Duccino cercava
362
2010
che aveva perso durante la notte insieme alla pipì
363
2010
faccia e alle mani, la mammina gli lavasse anche
364
2010
mammina gli lavasse anche la pancia e le gambine
365
2010
e sostantivo) «Abbiente» rispose la nostra unica compagna di
366
2010
compagna di classe, quando la maestra le domandò che
367
2010
Siccome oltre a essere la prima e unica bambina
368
2010
nessuno disse niente, neanche la maestra: accettammo di buon
369
2010
capimmo che, come diceva la parola, non faceva niente
370
2010
automobile o in moto, la figlia e, un giorno
371
2010
fermava a parlare con la maestra, la quale, vuoi
372
2010
parlare con la maestra, la quale, vuoi che sapesse
373
2010
vedemmo bene che, con la villa che si ritrovava
374
2010
fare niente, salvo accompagnare la bimba a scuola e
375
2010
scuola e parlare con la maestra. ¶ Povera piccola Antonella
376
2010
dei cinesi che con la loro cattiva seta hanno
377
2010
professione facesse un abbiente, la cosa non ci avrebbe
378
2010
avrebbe fatto nessun effetto: la differenza tra gli abbienti
379
2010
o ai secondi, e la parola stessa suona piuttosto
380
2010
Antonella quel giorno lontano la pronunciò in un modo
381
2010
modo così delizioso che la rese a tutti una
382
2010
ho sentito usare per la prima volta dalla maestra
383
2010
neanche sapere cosa significasse la parola, o forse proprio
384
2010
insegnante di Italiano, cercai la parola sul dizionario, ma
385
2010
c’era sempre pronta la giusta terapia familiare. Quale
386
2010
po’ di coccole, secondo la nonna. ¶ “Gnagnera” è una
387
2010
ho capito che era la traslitterazione un po’ approssimativa
388
2010
te stesso’. Non solo la lessi, quel giorno lontano
389
2010
di luce. Non solo la lessi, pieno di ammirazione
390
2010
a Ivanos Ciani che la usava per indicare ogni
391
2010
fatto venire in mente la saletta che, secondo i
392
2010
Jack lo squartatore chiamava la sua garçonnière “scannatoio”, termine
393
2010
cui diede il nome (la “Legge Bacchelli”), quella con
394
2010
sacri agli amori clandestini, la “ciuladura”, la poltrona che
395
2010
amori clandestini, la “ciuladura”, la poltrona che nelle case
396
2010
anziani e, per estensione, la poltrona o il divano
397
2010
de lin, come suona la locuzione francese da cui
398
2010
gridellino...» ¶ guàzza (sostantivo femminile) La rugiada, quella abbondante che
399
2010
rugiada e “guazzosa” è la luna, come anche l
400
2010
ritenuta portatrice della guazza. La quale è qualcosa di
401
2010
l’erba», mentre lei, la guazza che è «rugiada
402
2010
rugiada copiosamente addensata», «infradicia la terra», come appunto infradiciava
403
2010
i campi che dividevano la sua casa dalla scuola
404
2010
ovviamente, anche dalla brina, la pruina dei latini e
405
2010
pruina dei latini e “la pruina” dei poeti. Diversamente
406
2010
brina, tra l’altro, la guazza non ha avuto
407
2010
articolo: l’aquatio > laquatio > la quatia > “la guazza”. Però
408
2010
aquatio > laquatio > la quatia > “la guazza”. Però a me
409
2010
tale, per non offendere la sensibilità di alcuno ritengo
410
2010
dal poemetto in ottave La corneide di Giovanni de
411
2010
rosso e smorto, ¶ mentre la guazza del piacer compagna
412
2010
espressione IDEAL STANDARD. Fu la prima espressione straniera che
413
2010
il bordo: IDEAL STANDARD. La leggevo ogni volta che
414
2010
ogni volta che pisciavo. La leggevo sempre, e non
415
2010
tutto, tanto mi bastava. La lessi per anni, fino
416
2010
di cose che non la riguardano e si intromette
417
2010
Impiccetta” lo usava spesso la nonna Pina, anche come
418
2010
per indicare, ad esempio, la figlia di sua cognata
419
2010
trovò protagonista e vittima la figlia femmina della donna
420
2010
come verbo intransitivo, con la particella pronominale (“impicciarsi”) significa
421
2010
una vita e, come la serie «Fregatene», «Che me
422
2010
non ricordo più chi, la vita è quello che
423
2010
espressione, e io me la ripeto tra me e
424
2010
a che fare con la pece in cui si
425
2010
invischiati («impeciati», come diceva la nonna Pina): deriva attraverso
426
2010
non eludono che formalmente la sostanza dell’immagine. Si
427
2010
è convinto, scrive, che la gente usi certe parole
428
2010
le donne, ne conoscessero la vera origine e la
429
2010
la vera origine e la vera portata semantica, forse
430
2010
veda anche, in proposito, la voce → scocciare. ¶ inchiappettare (verbo
431
2010
miti: «Improvvisa ci coglie la sera. / Più non sai
432
2010
e «Tutto, si sa, la morte dissigilla. [...]». Il personaggio
433
2010
si laureò mai. Oppure la imparò negli anni in
434
2010
o in Valtellina. Oppure, la apprese da Sbarbaro con
435
2010
tra il 1930 e il 1932. La parola, comunque, è più
436
2010
frequentò a lungo, circa la sua fase “ermetica” e
437
2010
mai neanche passato per la testa che potesse essere
438
2010
alla nonna Giuseppina, e la mamma non ha serbato
439
2010
diciannove anni, tanto che la mamma lo chiamava zio
440
2010
amorevolmente» curato quando, durante la Prima guerra mondiale, era
441
2010
in primo luogo perché la mamma, nata nell’agosto
442
2010
quali poteva essere proprio la Janette o Janine in
443
2010
e grandi baffi biondi. La certezza che le cose
444
2010
mai. Da parte sua, la mamma, per altro, non
445
2010
per altro, non smentì la storia della crocerossina amorevole
446
2010
che, quando era piccolina, la sollevava tra le braccia
447
2010
tra le braccia e la buttava in aria riprendendola
448
2010
soprattutto il fatto che la francesina una volta si
449
2010
o Jannette, come se la mamma potesse chiamarsi indifferentemente
450
2010
ridicoli. ¶ Sia come sia la mamma si chiama Giannina
451
2010
nessun nome con cui la si chiami. I più
452
2010
i vicini di casa - la chiamavano Gianina, con una
453
2010
per i quali era la signora Giannina, la chiamavano
454
2010
era la signora Giannina, la chiamavano, e la chiamano
455
2010
Giannina, la chiamavano, e la chiamano, Giannina, con due
456
2010
nel solito Carlo Emilio («La Piva nuotava a rana
457
2010
Frajese, che quella parola la usava da sempre ma
458
2010
succo di frutta bollita. La parola, aggiunse, viene talora
459
2010
ricordò a Frajese che la si usa, e lui
460
2010
usa, e lui personalmente la usava, anche nel significato
461
2010
fiacca” cioè (‘stanchezza’: “battere la fiacca”), “sberla”, “mugugno” e
462
2010
suoni e lettere che la caratterizza, una parola di
463
2010
l’Oriente, magari attraverso la mediazione dei napoletani, dei
464
2010
che, quando non vedeva la gente crepare di fame
465
2010
scannarsi in guerra, amava la bellezza e la dolcezza
466
2010
amava la bellezza e la dolcezza. ¶ giumèlla (sostantivo femminile
467
2010
dolcezza. ¶ giumèlla (sostantivo femminile) La concavità ottenuta accostando strettamente
468
2010
l’alto o, anche, la quantità di terra, di
469
2010
o, giunta l’età, la nostra ragazza, e non
470
2010
o giumelle? Peccato, perché la parola è tenera come
471
2010
e per valli, forse, la fa ancora ma certo
472
2010
manus], ‘doppia [mano]’, suonava la parola in latino -, dopo
473
2010
genere dalle mie parti, la gnagnera (o gnagnera o
474
2010
gnagnera, di fatto è la febbriciattola che ti costringe
475
2010
affetto ne vogliono almeno la compassione o che accampano
476
2010
cui uno si alza la mattina e che si
477
2010
talentuoso e ironico, eleggendo la parola che la indica
478
2010
eleggendo la parola che la indica e che probabilmente
479
2010
suo soggiorno milanese, come la sua parola preferita: una
480
2010
condizione simile all’avere la gnagnera che era, ed
481
2010
schifo!», diceva, e se la prendeva con la grande
482
2010
se la prendeva con la grande distribuzione, impastando in
483
2010
in un tutto unico la sua rabbia per l
484
2010
prendeva il treno con la scusa di portarmi a
485
2010
una notte. Nessun risultato: la fuffa era insensibile al
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2010
Trieste» fa osservare che la cosa è verosimile, perché
487
2010
chat, «nati per soddisfare la voglia di chiacchiericcio stupido
488
2010
C’è chi se la cava facendo risalire “fuffa
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2010
corso della mia vita: la prima volta in occasione
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2010
avendo nel frattempo abbandonato la carriera teatrale. ¶ La sorpresa
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2010
abbandonato la carriera teatrale. ¶ La sorpresa, come spesso capita
492
2010
nel grandissimo ser Ludovico, dove fa dire a
493
2010
certo, imbriaco, gaglioffo» e dove, ancor più efficacemente
494
2010
del francese’ in quanto la maggior parte dei devoti
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2010
gaglioffa” che anticamente indicava la festa che si svolgeva
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2010
gaglioffo” è poi riconducibile la voce gergale “gaglioffa” che
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2010
che significa ‘tasca, borsa’: la “gajoffa” dei dialetti lombardi
498
2010
è facile assimilarle per la forma e per il
499
2010
dell’epoca, era negata la facoltà di stendere o
500
2010
gavazza». Poi, nel Novecento, la recuperano Riccardo Bacchelli, che