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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cesare Battisti, Gli alpini, 1916

concordanze di «la»

nautoretestoannoconcordanza
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1916
È la «Dante Alighieri» che mi
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1916
allora con altrettanto amore la nostra intricata e disperata
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1916
vincolo fra noi e la nazione; col suo tramite
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1916
del suo contributo per la fondazione di scuole italiane
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1916
compiuta questa missione, con la più grande modestia che
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1916
il suo braccio e la spada e si allontana
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1916
è lecito parlarne, perché la redenzione di Trento e
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1916
è moralmente conseguita e la conquista materiale è un
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1916
di invocar qui non la mia rappresentanza politica o
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1916
arrogarmi quella più ideale, la sentenza dei miei compagni
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1916
alla «Dante Alighieri» tutta la nostra riconoscenza. ¶ E ancora
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1916
sarà detta a sufficienza: la gratitudine degli irredenti verso
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1916
gesta gloriose, ma per la accoglienza fraterna serbata agli
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1916
fin ch’io viva la devozione di cui ho
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1916
dolore dei soldati per la morte che si abbattè
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1916
slanci di fraternità e la commozione da cui vidi
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1916
conquistate e nel trovare la documentazione della barbarie austriaca
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1916
erano prima di vestire la divisa del soldato? ¶ Con
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perdute, lontane da rumori. La lor giovinezza è trascorsa
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1916
ricchezze. È loro ignota la grande proprietà; tutto il
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1916
ha il campo e la casa veramente suoi e
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1916
hanno avuto, non hanno la gioia di vivere in
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1916
coi vecchi genitori, con la sposa, coi figli. ¶ La
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1916
la sposa, coi figli. ¶ La scarsezza dei frutti della
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1916
che quando hanno avuto la fortuna di accumulare, tra
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1916
collaborato. ¶ Or bene, quando la demoniaca follìa non già
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1916
una razza, volle scatenata la guerra europea, questi montanari
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1916
nostri, che oggi vestono la divisa dell’alpino, erano
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1916
primi dell’agosto 1914 per la grande porta settentrionale d
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1916
settentrionale d’Italia, per la via del Brennero. ¶ Tornavano
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1916
nel momento in cui la vita cresceva spaventosamente di
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di prezzo. ¶ Questa fu la vigilia di guerra dei
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grado di farsi, per la ormai inevitabile partecipazione dell
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maggiori centri abitati. ¶ Giacchè la caratteristica essenziale dei paesi
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1916
d’inverno. ¶ Noi conosciamo la montagna d’estate, quando
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1916
ben scarsamente e raramente, la montagna ove si vive
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1916
lento, lento. Non conosciamo la montagna che si avvolge
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1916
nel sonno letargico, dove la vita si limita alla
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1916
attendevan nei paeselli natii la chiamata alle armi, nulla
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1916
dei borghi, che ascoltava la parola dei suoi migliori
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1916
essi raggiunsero pei primi la frontiera dell’Alpe; pei
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1916
di confine, quando ancora la neve seppelliva sotto uno
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1916
di molti metri tutta la montagna. ¶ Andavano ad attuare
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1916
antica. Dovean saper fare la guerra garibaldina con la
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1916
la guerra garibaldina con la marcia veloce, fulminea; e
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1916
marcia veloce, fulminea; e la guerra giapponese col preparare
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1916
del reticolato, col vincere la trincea, il reticolato, la
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1916
la trincea, il reticolato, la ridotta nemica. ¶ Quel che
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1916
della guerra in tutta la regione alpina, nel Trentino
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1916
dallo Stelvio al mare la nostra avanzata, oltre la
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1916
la nostra avanzata, oltre la frontiera, era avvenuta. ¶ Il
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1916
il primo urto; dopo la prima corsa, ci trovammo
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1916
penetrando su essi verso la zona nemica. Furono corrette
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1916
lasciava in sue mani la testata di parecchie valli
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1916
chi ha in mano la diga di un canale
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1916
cui era in possesso la fiumana dei suoi soldati
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1916
ovunque collocata al di del vecchio confine; dovette
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1916
Si trattava di intraprendere la prima grande guerra alpina
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1916
opere, ma di portare la lotta su di un
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cento volte più vasto. ¶ La guerra moderna non si
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1916
è il raccordo stradale; la guerra moderna è guerra
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bisogna penetrarvi da tutta la dorsale, da tutta la
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la dorsale, da tutta la catena, anche quando questa
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1916
nord del Tonale, trovarono la strada letteralmente sepolta dalla
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1916
salire su su per la montagna, orientandosi con la
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1916
la montagna, orientandosi con la bussola. Una marcia che
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1916
fu impresa facile. ¶ Occupar la forcella non era che
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1916
indicazioni di questo genere: «La cima o il valico
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1916
quelli il plotone. ¶ Ma la scalata alla cima era
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1916
di trincerarsi, di fare la strada per il quotidiano
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1916
corde, sospese nel vuoto! ¶ La regione del Montozzo, di
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1916
sembran torri, e se la confrontiamo con la regione
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1916
se la confrontiamo con la regione dell’Adamello ad
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1916
rapidità sorprendente occupata tutta la linea di vetta dallo
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1916
fu l’alpe, fu la montagna stessa; ma non
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1916
preferenza io parlo per la maggior conoscenza che ne
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1916
e morti. Ai morti la pietà dei nostri eresse
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1916
difesa e d’offesa — la linea del vecchio confine
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1916
E negli anni precedenti la guerra, quanti rifugi alpini
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1916
senza gloria di sangue, la gloria della redenzione. E
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1916
spargerà sulle montagne che la ricingono al Nord, su
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1916
tutte — come è tutta la frontiera — un grande fortilizio
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1916
ma lasciarono qua e disperse le bande dei
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1916
nostri, ricordanti qua e le nostre tappe gloriose
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1916
tutt’altro che limitata la coltura degli alpigiani e
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1916
dalla vita d’emigrante. ¶ * ¶ La montagna è una fata
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1916
nato in grembo, chi la conosce, chi la apprezza
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1916
chi la conosce, chi la apprezza, chi le si
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1916
vertici chi sa come la meta sia assai spesso
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1916
le pieghe, i corrugamenti, la forma, e intuisce ove
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1916
tormenta; chi non ha la pazza voluttà di correre
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1916
voluttà di correre, ma la pervicace tenacia di salire
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1916
con l’occhio, scopre la sorgente. Dove altri si
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1916
nel dubbio di scegliere la strada, il montanaro procede
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1916
atto al riparo; se la tormenta imperversa, sa come
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1916
potrei o saprei tesser la storia bellissima delle compagnie
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1916
del modo con cui la sua proposta s’è
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1916
solidarietà. ¶ L’affetto e la buona armonia fra soldati
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1916
fra soldati e ufficiali, la reciproca stima e il
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1916
consentimento al dovere verso la patria sono le caratteristiche
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1916
esercito d’Austria, ove la rivoltella e il bastone
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da un egual amore: la montagna. Maggiore, perchè anche
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1916
coi soldati. Da qui la famigliarità, la confidenza, l
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1916
Da qui la famigliarità, la confidenza, l’amicizia verso
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sa, sente di essere la sentinella avanzata della patria
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della patria. ¶ Egli ha la fortuna di combattere sul
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1916
ma il montanaro ha la sensazione della montagna, ha
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1916
ai piedi, sa come la valle ove egli vive
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1916
nell’altra, sa come la valle presupponga il valico
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1916
valle presupponga il valico, la cima, la vedretta, il
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1916
il valico, la cima, la vedretta, il nevaio; sente
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1916
vedretta, il nevaio; sente la continuità del terreno, per
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1916
nemici? Perchè possano turbarne la purezza e la bontà
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1916
turbarne la purezza e la bontà? ¶ Tante volte ho
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1916
qua e al di la del vecchio confine. Le
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1916
loro figli, che con la divisa degli alpini, vanno
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1916
gli ospizi pei viandanti. La montagna nel suo apparente
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1916
sua. ¶ D’altronde se la cultura storica del montanaro
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1916
e di lotta per la libertà. Per l’abitante
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1916
l’abitante dell’Alpe la storia è connessa al
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1916
è connessa sopratutto con la storia delle invasioni straniere
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1916
vide nascere e con la vita delle generazioni passate
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1916
adatto alla lotta per la vita ed hanno sviluppato
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1916
facoltà intellettuali ed affinata la sua forza di lavoratore
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1916
etnografi potrebbero veder riflessa la storia della civiltà umana
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1916
non era possibile piantar la tenda, nei posti di
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1916
quanto amore si fa la baracca per gli ufficiali
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1916
e il baracchino per la messa e il salone
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1916
via il piccone per la spada, ma maneggia e
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1916
e l’altra. ¶ Quando la pace permetterà il rifiorire
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1916
sacre della patria, quando la vita italica non solo
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1916
dureranno nei secoli, come la romana torre di Augusto
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1916
vittoriosa dei barbari, domina la mia Trento; come i
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1916
ogni volta che varca la frontiera o valica l
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1916
va. Ben sa che la miniera è spesso più
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1916
fortuna, anzichè veder sofferente la famiglia. Non teme; va
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1916
lanciarlo un’azione sfortunata. La voce del dovere gli
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1916
proprie della razza montanina: la serietà, la persistenza e
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1916
razza montanina: la serietà, la persistenza e la bontà
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1916
serietà, la persistenza e la bontà squisita del cuore
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1916
una dichiarazione che esprima la certezza della riuscita o
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ha come gli alpini la virtù della perseveranza. Chi
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1916
quella loro posatezza con la guerra. Ma dopo sette
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1916
in posizioni inverosimili, sotto la tempesta del fuoco, per
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1916
ripararci dai colpi, intuirne la direzione. La prima difesa
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colpi, intuirne la direzione. La prima difesa contro possibili
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1916
altre ventiquattro ore, finchè la conquista loro potesse essere
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1916
scaraventandoli come fuscelli, è la parola, a dritta e
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1916
tenacia gli alpini uniscono la bontà. Sono felici quando
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1916
deboli nella lotta contro la montagna. Nè lo fanno
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1916
sul drappello si abbatte la furia di morte, ma
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di morte, ma se la tormenta e il gelo
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1916
ai nemici oh! allora la solidarietà non ha limiti
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1916
speranza di poter riportarne la salma in salvo a
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1916
timore, od accasciamento. Sotto la scorza del dolore permane
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scorza del dolore permane la calma e la serenità
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permane la calma e la serenità. ¶ Calma e serenità
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additano il corrugamento o la falda di monte ove
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di miglia, si annida la loro valle natia; quando
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prorompono nel grido «Evviva la sposa!» che è il
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pieno di passione malgrado la fredda scorza esteriore, al
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redenzione e di libertà. ¶ * ¶ La guerra già dura da
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grande scuola per tutta la nazione; dieci mesi nei
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1916
e più ancora cambierà la carta geografica d’Italia
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austriaci ed ha conosciuto la loro tattica di perfidia
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a breve distanza staccava la bomba legata dietro la
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la bomba legata dietro la schiena per colpire a
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gruppo di alpini durante la visita alle case di
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brigantesca, sparsi qua e , documentavano della feroce voluttà
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con cui era fatta la rapina. ¶ In una casa
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cantina, di ogni stalla, la terra era stata smossa
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tutti frugati. ¶ E ricordo la piccola stanza di una
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scuole e di tutta la lor vita infantile; in
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sol grido era tutta la ribelle protesta degli alpini
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austriaci, di cui, durante la lunga dimora nelle terre
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In qual conto teneva la Germania il nostro paese
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emigrante le relazioni fra la guerra e lo sviluppo
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profilarsi dinnanzi alla mente la questione dell’Alsazia-Lorena
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dimenticano che essa è la provincia più ricca di
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e le donne, che la tortura che infliggono ai
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ai prigionieri russi sono la premessa, sono il fondamento
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della loro civiltà industriale. ¶ * ¶ La meditazione di questi fatti
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fa in trincea, sotto la tenda o in baracca
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lo sviluppo economico e la sorte politica di un
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sulle Alpi; forse, per la prima volta, hanno sentito
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poter conoscere e stringer la mano a qualche piccolo
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isolano! ¶ È sorta davvero la fratellanza degli italiani. ¶ Il
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di questa fusione è la mescolanza folkloristica che caratterizza
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ma su tutto trionfa la canzone della patria, gli
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le classi sociali. Sotto la stessa tenda, sono operai
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a battesimo, e mantiene la parola sacrificando un giorno
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classi sociali — malgrado tutta la nostra democrazia — non si
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che vede e studia la parte meno buona, quella
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meno buona, quella che la sorte trista caccia nelle
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contatto vivo, diretto con la massa manca; ed è
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coi capilega, coi fiduciari. ¶ La guerra, la vita del
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coi fiduciari. ¶ La guerra, la vita del campo ha
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si riconosce in tutta la sua estensione, in alto
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d’uomini avranno vissuto la vita di guerra. Essi
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troppo parziale, troppo unilaterale, la valutazione dell’idea patriottica
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della propria; ma entro la cerchia delle idealità più
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più pure, agli uni la patria pareva solo il
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altri non era che la visione della folla anonima
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che è come dire la sorte, la fortuna, i
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come dire la sorte, la fortuna, i diritti dei
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figli. ¶ L’Italia è la terra delle energie prodigiose
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terra delle energie prodigiose; la terra che ha tesori
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vita collettiva della nazione. ¶ La cooperazione è oggi finalmente
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di forze di cui la «Dante Alighieri» col suo
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gli eventi può aiutare la forza dell’ingegno e
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ma sempre può vincere la fede. ¶ * ¶ Mi occorse sentir
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cuore dell’uno e la severa coscienza dell’altro
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allora raggiunto non solo la vittoria delle armi, ma