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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli esordi, 1998

concordanze di «labbra»

nautoretestoannoconcordanza
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silenzio, a fior di labbra. Gli annodavo il cingolo
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preghiera a fior di labbra, mentre ci entrava a
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sollevava per portarsela alle labbra, e nel fare questo
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che stava muovendo le labbra senza emettere alcun suono
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della sigaretta. Le sue labbra erano un po’ grigie
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banco e dalle mie labbra gocciolava ancora un po
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già capolino tra le labbra. Si richiuse con forza
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la testa, increspavo le labbra. Alcuni istanti dopo capivo
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si spegnesse tra le labbra. Quando infine si ricordava
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insieme, a fior di labbra. Vedevo le loro tre
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te veniat!” atteggiai le labbra in modo che gli
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prima di portarsi alle labbra i frammenti di formaggio
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di volte contro altre labbra in attesa ai lati
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cicca bruciare tra le labbra. Chinò appena la testa
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l’altro tra le labbra. La cena incominciava. Seduto
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togliersi la sigaretta dalle labbra. Anche quelle delle due
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gli spilli, togliendoseli dalle labbra. Tendeva la stoffa sulla
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occhi chiusi, dalle sue labbra usciva soltanto un mormorio
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tenesse un dito sulle labbra, nel segno del silenzio
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mia guancia, né quelle labbra che parevano continuare a
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con il sorriso sulle labbra, e che l’altro
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occhi, ma le sue labbra apparivano tese al massimo
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ridendo a fior di labbra, mentre sfiorava l’impugnatura
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altra volta, le loro labbra giallo limone si toccarono
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Turchina stava portandosi alle labbra una ciliegia perfettamente nera
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nel cortile. ¶ Teneva le labbra sigillate, pareva che piangesse
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due diverse sezioni delle labbra, a occhi chiusi. Le
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suoni, dai segmenti di labbra premuti contro la mia
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pareva che le sue labbra si muovessero come se
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le ricoprivano anche le labbra e tutta la zona
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le linee delle sue labbra tutte tagliuzzate, come se
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ogni direzione, le loro labbra erano tutte bruciate e
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del parco con le labbra in fiamme. Riuscivano a
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un l’altro le labbra, mentre filamenti sempre nuovi
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portato il fazzoletto alle labbra, nell’aria tutta seccata
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toccarla mai con le labbra, impedire che venga soffiata
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trovavo sempre vicinissima alle labbra, dovevo soffiare perché non
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potesse incollarsi alle mie labbra, o saltellare o volare
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facessi. Mi toccavo le labbra per accertarmi che fossero
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nemmeno quello delle sue labbra per capire in che
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persino che le sue labbra si stessero sollevando e
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per un istante le labbra. Poi il canto riprendeva
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Serrò di nuovo le labbra, mi guardava. ¶ «Perché non
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vedermi. Gli tremavano le labbra a ogni morso, si
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di colpo dalle loro labbra, durante la masticazione. Dalla
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toglieva le briciole dalle labbra prima di varcarla. ¶ Ora
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ancora ferme sopra le labbra, acuminate. ¶ Poi il Gatto
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e intanto le sue labbra si distendevano irresistibilmente, sorrideva
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vedevano neanche più le labbra. L’altro prefetto lo
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stava adesso premendo le labbra su una stola nuova
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se si mordesse le labbra con i denti, le
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per qualche istante, a labbra strette. Si era girato
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priore. ¶ Sentivo le sue labbra sui capelli rasati della
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ostentato rispetto tra le labbra. ¶ «Sono tutte tue!» disse
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muoverla appena tra le labbra perché andasse a finire
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di vederlo. ¶ Strinse le labbra. ¶ «Eppure sono proprio quelli
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leggera sul filo delle labbra, alla luce dei fari
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all’improvviso. ¶ Teneva le labbra tirate, sogghignava porgendomi il
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la mettevo tra le labbra, facevo scattare l’accendino
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la sigaretta tra le labbra, la vedevo svoltare improvvisamente
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che verso le mie labbra. Aspiravo più forte, la
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Sorrideva in silenzio, a labbra grosse. La sua testa
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notare che avesse le labbra tirate, illividite, come se
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segno col dito sulle labbra di tacere, ma intanto
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si stava portando alle labbra i frammenti di cervello
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li è portati alle labbra dietro la fessura di
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una sigaretta tra le labbra, per vedere se riuscivo
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bordi già svolazzanti delle labbra. La macchinina gialla sussultava
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carne nel taglio delle labbra. ¶ «Bisogna montare immediatamente il
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frenata!» ¶ Sonnolenza stringeva le labbra, socchiudeva gli occhi. ¶ «Basta
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a folate dalle loro labbra. ¶ «Abbiamo perso già troppo
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passavo il burrocacao sulle labbra sempre un po’ screpolate
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una sigaretta tra le labbra. Il cieco continuava a
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quanti, ci appoggiava le labbra, li faceva cantare per
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segno che le mie labbra erano già da qualche
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di colpo tra le labbra che mi stava guardando
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palpebre. Coglievo sulle sue labbra un sorriso leggero, irrealizzato
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portavano i bicchieri alle labbra, sembravano sempre sul punto
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a sfiorarsi con quelle labbra di gomma, sfogliavano il
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il braccio, sentivo quelle labbra di gomma della porta
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colore delle sue larghe labbra. ¶ «Ma allora avrai visto
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passava le dita sulle labbra, andavano veramente a cadere
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possibile!» mi sfuggì dalle labbra, perché c’era una
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caramelle che tingono le labbra. ¶ Salivo su un ballatoio
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gli occhi socchiusi, a labbra strette. ¶ Ero tentato di
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mano per portarmela alle labbra. Poi le stelle radenti
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piccoli suoni con le labbra perché se ne accorgesse
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portasse la mano alle labbra. ¶ La luce cambiava. Non
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le baciava con le labbra bagnate, molli. ¶ «Di giorno
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fazzoletto ancora piegato, sulle labbra. ¶ «Allora, non mi accompagni
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le avesse staccato le labbra l’una dall’altra
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scoppiare. ¶ «Sta muovendo le labbra! Può parlare!» gridava la
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Lo vedevo serrare le labbra, impallidiva a tal punto
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bocca, il taglio delle labbra. “Che cosa starà facendo
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si liberavano completamente delle labbra. Lenin faceva ciondolare un
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sala. Sorrideva con le labbra leggermente scoppiate, non si
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per conto proprio le labbra. Veniva solo un frusciare
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colpo, dal filo delle labbra di Lenin. La forma
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scusa di portarsi alle labbra la sigaretta dal lungo
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sigaretta incendiata tra le labbra. Il professore si confondeva
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controfuoco. ¶ Stirò leggermente le labbra, senza arrivare al punto
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scusa di pulirmi le labbra, di tossire. ¶ La donna
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oscillava tra le sue labbra, sembrava sempre sul punto
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largo sorriso privo delle labbra. ¶ «E adesso dove lo
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come si portano alle labbra un boccone di cibo
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forza di staccare le labbra per parlare. ¶ «Tu intanto
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accordo!» disse con le labbra leggermente tirate per uno
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colpo una mano alle labbra, certe volte, come per
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bicchieri, e tiene le labbra così strette e bloccate
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per guardarmi, staccava le labbra dal filo del barattolo
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due ridevano con le labbra tirate, un po’ gelate
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fece per tirare le labbra, il suo volto sembrava
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venire via riccioline di labbra assieme ai baffi, le
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muso, sul filo delle labbra, mentre la città piano
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senza farsi vedere quelle labbra di gomma per guardare
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quel bicchierino con le labbra ancora impastate. “Ci è
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Si tira via dalle labbra quella schiuma leggera, del
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tra le sue grosse labbra, quando chiudeva la bocca
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spalla, sentivo le sue labbra di gomma sventagliare, anche
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mi morde improvvisamente le labbra, senza farmi male. Va
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modo. Sentivo le sue labbra staccarsi. «Non diventi così
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mentre si mordeva le labbra, le sue lentiggini sembravano
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Si mordeva ancora le labbra. «Ma allora non c
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la risposta sopra le labbra, prima ancora che abbia
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parlare. Le guardavo le labbra pestate, ancora emozionate, quando
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ascoltava muovendo leggermente le labbra, come se sillabasse ciò
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portava la sigaretta alle labbra, sorrideva. ¶ «Ma tu sei
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portava la sigaretta alle labbra, scorgevo le sue dita
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marciapiedi, senza più le labbra. Cominciavo a vedere le
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vedevo uscire con le labbra gonfiate, quasi arate. «Si
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di colpo, tra le labbra. ¶ «Dicono che lo si
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sigaretta in mezzo alle labbra, se tremava. ¶ «... da qualche
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a fumare con le labbra tirate o se rideva
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portava la sigaretta alle labbra con la mano tutta
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Sillabava muovendo impercettibilmente le labbra, come se pregasse. ¶ «Non
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il tepore delle sue labbra che si posavano rapidamente
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posavano rapidamente sulle mie labbra per salutarmi. ¶ Mi spostavo
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portano la sigaretta alle labbra, senza aprire gli occhi
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più forte, tra le labbra. ¶ «Che cos’hai detto
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guardarlo. Fumava con le labbra tirate, sentivo a tratti
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di colpo, tra le labbra. ¶ «Pensa... prova un po
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Si staccavano con le labbra pestate, riprendevano ad andare
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senza quasi aprire le labbra, con quel risucchio. ¶ «Mi
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di pasta appiccicata alle labbra, se la portava in
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le cercava improvvisamente le labbra, le baciava il volto
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capelli. Ruttava con le labbra socchiuse, senza aprire gli
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portava le mani alle labbra, doveva strappare per staccarsi
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tenendo in dentro le labbra, con lo stuzzicadenti, sembra
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tra le sue grosse labbra, sembra che stia masticando
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cibo con le sole labbra. ¶ “Dove sarà finita stavolta
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passato il tovagliolo sulle labbra, spinge appena un po
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in qualche modo le labbra contro la sua guancia
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barba anche sopra le labbra?» ¶ Tornava a posarmi la
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tra le sue vaste labbra... Ha appoggiato finalmente la
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Mi parlava con le labbra quasi contro le labbra
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labbra quasi contro le labbra. ¶ Poi da dietro venne
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portarsi la sigaretta alle labbra. ¶ «Perché per l’ultima
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colpo, dal filo delle labbra. ¶ «Sì, sì, lo so