Walter Siti, Troppi paradisi, 2006

in regola. ¶ Col nuovo lavoro, Sergio si alza la

siccome per il suo lavoro doveva passare dai clienti

caterpillar fanno il loro lavoro di caterpillar; Sergio non

un suo compagno di lavoro, è saltato fuori che

che a lui il lavoro glielo trovasse la Rai

miei occhi il suo lavoro. Non ne avrebbe bisogno

posto e ricominciava il lavoro. A un certo punto

a sollevarlo. Terminato il lavoro, gli zingari si allontanarono

mano a Sergio sul lavoro, abbia scelto la persona

le sue ore di lavoro negli uffici altrui; io

pensano più; fuori dal lavoro non fanno nulla che

Busi taglia corto, «il lavoro è lavoro». Dopo un

corto, «il lavoro è lavoro». Dopo un’altra bottiglia

altro in tuta da lavoro: nemmeno snobismo, presumo, solo

team, il gruppo di lavoro: il gruppo controlla, con

primo, nell’ambiente di lavoro, a cui Sergio ha

laboratorio e cominciare il lavoro. Con Iddu che borbotta

una che fa un lavoro che per caso viene

loro vita fuori dal lavoro, ed è un moralismo

fatto bene il nostro lavoro.» ¶ La brutalità di Mario

se è per il lavoro dagliela» ha ceduto Lei

recuperare autostima cercando un lavoro del tutto diverso, dove

e il costo del lavoro è ultra-competitivo. Non

sapeva che non ci lavoro più» e alla mia

che sto incasinato col lavoro, fallo stare tranquillo», e

il patchwork – attraverso un lavoro servile e femminile. S

e irrevocabile: o quel lavoro o nulla. Tanto paga

è la scientificità del lavoro televisivo. Scientificità un po

giusto che accetti un lavoro dove ti dicono quello

sua conformazione psicointellettuale, il lavoro giusto sarebbe forse dietro

che è lontano per lavoro» – no, è la pantografatura

virile nonostante il suo lavoro. ¶ «Parlavo all’altro perché

gloria oscenamente del suo lavoro («quando lei era in

avevo, ne ho: col lavoro di sette anni su

dell’organizzazione capitalistica del lavoro: col denaro si usufruisce

che è frutto del lavoro altrui (in palestra). Questi

tutti alle colazioni di lavoro; la «destra di bordello

vita vissuta fuori dal lavoro; Sergio torna nel suo

è «’na cosa de lavoro»; a cui si sottopone

perso qualunque tipo di lavoro («ero troppo grosso per

perché – se sia il lavoro, un po’ come i

pe’ preparamme, ricomincio col lavoro aerobico e l’ultimi

sua importanza pubblica («al lavoro se mettono tutti sull

Ho sprecato anni di lavoro e di intelligenza applicandoli

L’università per cui lavoro sta andando quietamente a

di avvertimento. ¶ Scaramucce sul lavoro da quando sono entrati

mica fai parte del lavoro… vabbe’, i soldi ti

per me è mejo, lavoro de meno… nun me

o non darmi il lavoro. Pensavo di tenergli nascosta

che si hanno nel lavoro di squadra («per me

titoli di coda. ¶ Il lavoro, comunque, sarà semplice: mi

in disprezzo del proprio lavoro). ¶ Da quando alla direzione

che ha lasciato il lavoro per dedicarsi al figlio

sforare sugli orari di lavoro o sulle competenze da

Marcello e del perché lavoro lì. «Il tuo problema

a disposizione la forza-lavoro. Quando abbiamo scattato le

scontarlo coi lavori forzati. Lavoro io, per permettere a

conosciuto.» ¶ «Ho ricominciato col lavoro aerobico, ieri ho fatto

ho una cena di lavoro; però pranziamo sicuramente insieme

belli nun è ’n lavoro? A proposito, ho finito

o me parla de lavoro o pulisce cor Folletto

da un collega di lavoro, poi fingerà che abbia

trans sul luogo di lavoro, ogni tanto ne vende

vita con pretesti, di lavoro di guerra o d

di venticinque anni di lavoro, dal 1982 al 2006) è nata

prima direzione correttoria, nel lavoro di revisione a cui

qualcosa tutto l’improbo lavoro di formalizzazione (il mio