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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Cesare Abba, Cose vedute, 1912

concordanze di «le»

nautoretestoannoconcordanza
1
1912
il candore delle tovaglie, le stoviglie, i bicchieri scintillanti
2
1912
i bicchieri scintillanti e le vivande portate con gran
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1912
sue foreste, quand'esso le attraversava per andar a
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1912
anche nel suo borgo le cose s'eran molto
5
1912
uno, quello avrebbe fatto le meraviglie d'essere stato
6
1912
che t'aspetto, vennero le quattro e le sei
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1912
vennero le quattro e le sei, e Giomo non
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1912
suo. Batta e forse le verranno ad aprire. ¶ L
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1912
avviò. "Povero signore? Forse le verranno ad aprire?". Quel
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1912
Buon giorno, signorina - poi le disse - io faccio conto
11
1912
confusa, e il dottore le tenne dietro, guardandola nella
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1912
apparire del dottore, tese le manine alla giovine, guardandolo
13
1912
un ragazzo a mescolare le scuse coi complimenti... ¶ Per
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1912
dallo sportellino a cantare le ore con la sua
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1912
e chiusa. ¶ - Oh! già le undici? Dunque potrò vederlo
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1912
come la neve fin le sopracciglia, smunto in faccia
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1912
appuntati in fuori e le mani sui braccioli del
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1912
con qualcuno; poi guardandosi le gambe consunte, nei calzoni
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1912
maledette vite del campo, le pioggie, le sudate al
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1912
del campo, le pioggie, le sudate al vento, il
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1912
al vento, il fango, le notti dormite nel fango
22
1912
che cura hai fatto? ¶ - Le ho fatte tutte! Tutti
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1912
che paiono perdute; tornano le forze, ti senti la
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1912
Un uomo che fermava le saette con gli occhi
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1912
anni e anni tutte le ragazze non vedevano che
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1912
sposarlo. E poi anche le maritate! Se tutti gli
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1912
Mi rincresce che non le posso fare accoglienze... Non
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1912
con un amico e le davo del tu... ¶ - Niente
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1912
tentar di baciarle neppur le treccie. Noi per certe
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1912
suo onore, l'indomani. Le domanda a Terenzi, che
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1912
io. Ma mentre salgo le scale, vedo che l
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1912
in gola, e non le ha aperto! Lasciami salire
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1912
quel denaro; sin con le minaccie... sin con le
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1912
le minaccie... sin con le ingiurie. E la povera
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1912
Terenzi e l'Asquini! Le pare, signore? E ora
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1912
sillabava Lantieri, preso tra le braccia dell'Asquini, e
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1912
con uno che sapeva le cose meglio di me
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1912
uomo che poi non le mantenne, e conclude che
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1912
e conclude che o le lascio prendere il bambino
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1912
se ne va. "Vattene, le dico io; vuoi che
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1912
sul tappeto. Dunque io le ho risposto che sola
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1912
quasi mi rallegravo, quasi le avrei fin perdonato d
43
1912
te! Certe cose non le puoi neppur immaginare... ¶ Intanto
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1912
loro una zuffa, empivano le tenebre di lamenti e
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1912
come una rovina. E le venne sopra. Ma c
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1912
se lo prese tra le braccia, e corse dietro
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1912
domani, quando vuole, come le pare... Ma così sarebbe
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1912
stringendosi nelle spalle, con le braccia penzoloni, avvicinandosi all
49
1912
a fare sul pavimento le dieci croci che doveva
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1912
pure state aperte tutte le finestre che vi davano
51
1912
tornavano a mente che le parole della fanciulla: "Ora
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1912
badare come guardavan lui le donne che cucivano al
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1912
acqua, e addio. ¶ Ricordava le risa piene ed alte
54
1912
a una svolta, dove le siepi erano alte e
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1912
nel buio a cantar le litanie, alternando i versetti
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1912
e col turibolo tra le mani, infilava il corridoio
57
1912
del focolare e con le molle in mano per
58
1912
in mano per dar le brace, bionda, rosea sorridente
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1912
avuto in mano tutte le saette del cielo, quel
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1912
che sono, sebbene talora le colga tutte con un
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1912
se ne stava, con le molle in mano, nella
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1912
che ha diciassett'anni? Le ragazze sì!... queste bisogna
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1912
il dottore rimestava con le molle nella cenere del
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1912
dallo sguardo del giovine; le palme, la campagna, i
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1912
giovinetto, leggendo nel Vangelo le pagine dell'idillio divino
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1912
sua nonna materna, con le molle in mano, come
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1912
ma pieni di malinconia; le stesse grinze alle tempie
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1912
per la montagna, popolandone le solitudini e i silenzi
69
1912
e i silenzi, con le sue grandi memorie; quarant
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1912
ingegni e di cuori, le piccole glorie di scolaro
71
1912
la salute, i difetti, le morti...". Insomma, al buon
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1912
attendeva la fidanzata per le nozze! Ed essi a
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1912
mai per fare; pigliarsi le noie d'una famiglia
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1912
dando giù come se le si fosse fermato il
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1912
Voi madri, quando maritate le figliole, godete, vi par
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1912
quasi presenti. E però le parole del dottore le
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1912
le parole del dottore le furono di qualche conforto
78
1912
disse: Come dorme tranquilla! Le abbiamo messo un nome
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1912
solitarie nelle lontananze, e le Alpi che erano sempre
80
1912
i malati chi sotto le coltri, chi fuori del
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1912
fuori del letto, con le zimarre turchine indosso, i
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1912
berretti bianchi in capo, le pantofole ai piedi, quasi
83
1912
O Dio! Quelli sotto le coltri erano gli stinchi
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1912
baci! Perchè ti vengono le lagrime? ¶ L'Asquini si
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1912
belle, e colte, e le amai, e mi amarono
86
1912
vuol dire che tutte le altre le ho dimenticate
87
1912
che tutte le altre le ho dimenticate? ¶ - Eh! amico
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1912
Eh! amico mio, se le donne sapessero come fan
89
1912
noi uomini, che tentiamo le donne, facciamo loro girar
90
1912
sempre... ¶ - Libro che ha le radici nella terra e
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1912
radici nella terra e le frondi nel cielo! - diceva
92
1912
ne venne via per le sale, per lo scalone
93
1912
Rifacendo con l'immaginazione le cose di cui avevano
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1912
quei grandi occhi che le facevano splendere tutta la
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1912
volte moriamo noi... e le cose nostre! Moriamo ogni
96
1912
E così fece, voltando le cantonate a caso e
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1912
risuscitare le bestie. E le ne rincresceva da piangere
98
1912
che aveva cinquant'anni! le ne rincresceva più che
99
1912
portar calce e mattoni, le ossa dei morti le
100
1912
le ossa dei morti le avevano già tramestate tre
101
1912
Arcangela. ¶ - Con questo caldo le finestre chiuse? Loccio, corri
102
1912
moglie, che sempre tra le avemarie del rosario ci
103
1912
d'aria viva, che le era entrata in casa
104
1912
qualche mattino, levandovi, vedrete le finestre chiuse, correte subito
105
1912
che sono andati sotto le armi e tu eri
106
1912
un certo bene che le pareva di sentirsi volere
107
1912
col pensiero rimescolava, sotto le erbacce delle malve e
108
1912
non mi lasciò dare le dieci libbre di farina
109
1912
potè più mangiare, allora le riempirono la casa di
110
1912
sa qual cosa che le si accendesse dentro, non
111
1912
passavano per la mente le ragazze cui Loccio aveva
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1912
allegrezza non mai provato. Le pareva d'entrare allora
113
1912
per modo che fin le pettegole più curiose, che
114
1912
fabbro, che avrebbe fatto le beffe a Cristo, se
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1912
più morta che viva. Le rincrebbe di sentirsi tornare
116
1912
sempre tribolata, sfacciato come le scarpe del boia. Lo
117
1912
un galeotto, tua madre, le tue sorelle, tua moglie
118
1912
qua, di là per le vie del borgo, ciascuno
119
1912
tranquillamente lo strame sotto le mucche, pensava come gli
120
1912
e non voleva udire le grasse facezie che diceva
121
1912
disse la madre con le mani nei capelli. ¶ Micco
122
1912
con la testa tra le mani, fissa a guardare
123
1912
che stava a pascere le capre lungo il torrente
124
1912
fare? sono celie, che le fanno a tutti; - gli
125
1912
scemava a occhiate. Sotto le coltri non c'erano
126
1912
aveva più punto, sotto le clavicole sarebbero entrati i
127
1912
che veniva a portar le corone e le fiaccole
128
1912
portar le corone e le fiaccole sulle fosse, perchè
129
1912
stranulati tenne un po' le braccia sporte verso di
130
1912
lunga lunga, i fanciulli, le figlie di Maria bianche
131
1912
figlie di Maria bianche, le umiliate, i battuti, poi
132
1912
preti e la turba. ¶ Le campane suonavano, che parevano
133
1912
piaggia, arrivò fin sopra le mura del cimitero, mentre
134
1912
o a girar per le vie del borgo per
135
1912
frescava lassù. Per questo le fanciulle si lasciavano guardar
136
1912
lì sotto gli occhi le occhiaie vuote d'un
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1912
e a testa bassa le tenne dietro. ¶ - Siedi qui
138
1912
a far quattro chiacchiere!". Le chiama chiacchiere, e va
139
1912
fa dei gesti dietro le spalle. A proposito... quant
140
1912
sentivano, ma intanto che le loro teste chinate l
141
1912
ci metto dentro con le corna e tutto!... ¶ La
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1912
tirò la testa tra le spalle, ondeggiò, urtò confusa
143
1912
aveva veduto Foresto fare le croci, e Nerina venire
144
1912
passero solitario che fa le sue prove e s
145
1912
cose non belle, perchè le donne inarcavano le ciglia
146
1912
perchè le donne inarcavano le ciglia, e si strizzavano
147
1912
parlar del morto. Accendete le lanterne... ¶ Tutti si alzarono
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1912
il parroco vecchio! ¶ - Aveva le sue idee, ma un
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1912
corona libavano largamente. Intanto le teste si scaldavano, le
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1912
le teste si scaldavano, le ore volavano; credevano essi
151
1912
mandata in su tra le mani a conca, riconobbe
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1912
aspetto, vieni? ¶ Pellegro agguantò le sbarre come volesse schiantarle
153
1912
fuori: ¶ - La troverò sai; le porterò i tuoi saluti
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1912
i tuoi saluti, e le dirò quella cosa allegra
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1912
nell'aria: sicuro! anche le pedate non eran che
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1912
forza. Quel giovane che le aveva parlato così bene
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1912
raro all'oblio; passano le settimane; chi morì giace
158
1912
sicura. Lavorava, usciva con le mucche, non parlava in
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1912
quando s'accorse che le domeniche, in chiesa, tutti
160
1912
domeniche, in chiesa, tutti le ficcavano gli occhi nella
161
1912
essa fu tornata con le mucche. Pareva che avesse
162
1912
aveva osservata, e anche le aveva fatto delle domande
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1912
ne stava a guardar le mucche libere tra i
164
1912
laghetto un invito! tutto le parlava all'animo, di
165
1912
voce, i suoi baci. Le passavano per la vita
166
1912
si rizzò, si volse, le avevan gridato: Ci sei
167
1912
a Maria Vergine, e le parve di vederla tra
168
1912
cielo, perchè nel dibattersi le venne agguantato il roncolo
169
1912
uccidi? - disse Pilo, allentando le braccia, e strisciandole giù
170
1912
nell'acqua, affondando con le mani tese a respingere
171
1912
stringendola rabbioso, spirò e le giacque grave sui piedi
172
1912
signore, arrivando a lei, le accennò di levarsi, la
173
1912
gran soldati, a far le battaglie finte per questi
174
1912
Oh! esclamò Anna, mettendosi le mani alle tempia e
175
1912
Quando lo saprà Nunzia! ¶ LE NOZZE D'ARCANGELA ¶ Tanto
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1912
i mandorli in fiore le davano una rallegratura che
177
1912
casa. Che ogni anno le avesse pur aggiunto un
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1912
un po' di pena le gambe della figliola sottili
179
1912
della figliola sottili sottili, le braccia lunghe, il muso
180
1912
Compassione dal prossimo non le n'era mancata; che
181
1912
in frotta a messa le domeniche o al catechismo
182
1912
Piva, perchè quando parlava le si gonfiavano i gozzi
183
1912
dell'età sua, che le rimase quello di Selvatica
184
1912
era lagnata mai. Solo le aveva fatto male l
185
1912
e quali l'albero le aveva fatte. Eppoi, ipocriti
186
1912
fatte. Eppoi, ipocriti! Non le davano mica di strega
187
1912
nelle altre disgrazie! Se le era mai capitato di
188
1912
E quando raccattava per le strade il concio, la
189
1912
arrivati a casa con le ceste vuote, non fossero
190
1912
una bella cosa? Batteva le ali la povera bestia
191
1912
quella volta la gente le aveva dato di strega
192
1912
dicevano che faceva risuscitare le bestie. E le ne
193
1912
ha digiunato le vigilie, le tempora, la quaresima, sempre
194
1912
boschi, tutti quei monti, le lontananze tutte del cielo
195
1912
ve lo giuro, non le ho nemmen stretta la
196
1912
terra col capo tra le mani. ¶ - Ma via, Biagio
197
1912
un guizzo di fulmine le avesse dato negli occhi
198
1912
Discendevano due carabinieri con le lucerne di traverso, con
199
1912
tirata Nunzia in casa, le prese la testa, la
200
1912
la baciò sulla bocca, le disse, oggi, domani, sempre
201
1912
per dire che non le pareva bene restar a
202
1912
esser buoni a spiegar le cose meglio dei preti
203
1912
zio, fatte in fretta le cose, si incamminarono taciturni
204
1912
si dava attorno per le faccende di casa; e
205
1912
tutto il prato, tutte le fagiolaie, guardando e non
206
1912
la boscaglia intorno taceva; le carbonaie fumavano. - E lui
207
1912
poi la voce non le arrivò più. Si sentì
208
1912
lì. Lo aveva visto, le si era allargato il
209
1912
mirarlo lassù così accidioso, le parve uno di quei
210
1912
fossero stati davvero. Ora le piaceva tanto di più
211
1912
America era grande; e le pareva di essere con
212
1912
come uno scoiattolo: e le fu sopra, la abbracciò
213
1912
lei, la povera donna. Le venivano a mente dei
214
1912
hanno imparato a legarsi le scarpe ogni paura è
215
1912
il suo nome per le vette; essa le si
216
1912
per le vette; essa le si sarebbe umiliata. Credè
217
1912
garofani che aveva tra le mani: avrebbe voluto dire
218
1912
fiere cose, ma, non le trovando, se ne stava
219
1912
venir a trovarvi?... ¶ - Ma le ho prese le buccole
220
1912
Ma le ho prese le buccole che volevate regalarmi
221
1912
che volevate regalarmi? ¶ - Non le avete prese perchè allora
222
1912
infuriando Nunzia; e con le fiamme negli occhi, si
223
1912
Ma si rattenne, contrasse le braccia, si morse gli
224
1912
braccia piegate avanti, e le pugna strette. Il montanaro
225
1912
e cadde riverso. Strillavano le donne; ma "non è
226
1912
su e facendogli sentire le strette delle sue mani
227
1912
pittore. ¶ - Pittore? dunque facevi le Madonne, i Santi, e
228
1912
uomini? ¶ - Sicuro; e anche le donne. ¶ - Io non mi
229
1912
colpito d'apoplessia. Ma le due donne credevano che
230
1912
fumante, vi tuffò dentro le mani del vecchio; poi
231
1912
vecchio; poi ne tirò le gambe un po' fuor
232
1912
nocchiosi del nonno, e le pareva che Pellegro fosse
233
1912
cavalli del marchese con le criniere e le code
234
1912
con le criniere e le code intrecciate dagli spiriti
235
1912
che si destò, tra le fessure delle pareti, vide
236
1912
secondo Nunzia uscì con le mucche, senza dirsi nulla
237
1912
tutto fu pronto, accesero le lanterne, quattro uomini levarono
238
1912
poteva arrivare camminando per le creste dei monti, e
239
1912
non avrebbero osato mettergli le mani addosso; ma uscendo
240
1912
scoprire luoghi da farvi le sue ribalderie. ¶ Avrebbero fatto
241
1912
notte mi passò dinanzi, le tirai una schioppettata, credevo
242
1912
o comare!" Da tutte le parti si chiamavano coi
243
1912
belò sette volte, e le altre due gridavano: Buona
244
1912
mondo, perdevano la messa le domeniche, o le altre
245
1912
messa le domeniche, o le altre feste comandate, per
246
1912
mi sentii sulle spalle le zampe della pecora che
247
1912
Catarinella dove vai?" - gridavano le altre due, una per
248
1912
vecchio credè che guardasse le mucche e disse con
249
1912
piace. ¶ Pellegro si sentì le lacrime venir su dal
250
1912
che, come fan tutte le donne, si mostrava dolce
251
1912
Lo volle sapere. ¶ - Dunque le mucche son vostre; ma
252
1912
carni del viso che le si accese un poco
253
1912
Pellegro, un poco impacciato. ¶ Le due donne si mossero
254
1912
donne si mossero dietro le mucche intelligenti; e il
255
1912
amico alla Badia. ¶ Presero le marre, i roncoli, le
256
1912
le marre, i roncoli, le scuri e si avviarono
257
1912
che manco in quattro le potevamo cingere, con le
258
1912
le potevamo cingere, con le braccia a catena. Certi
259
1912
si annoiava, ma faceva le viste di star a
260
1912
anche quella volta. "E le hai vedute le statue
261
1912
E le hai vedute le statue dei misteri? E
262
1912
canzonava, e la aiutavano le altre sue compagne. Io
263
1912
mi affacciai pian piano, le vidi nell'aia a
264
1912
Ballavano la giga, buttavano le gambe lanciando le gonnelle
265
1912
buttavano le gambe lanciando le gonnelle, facevano le ruote
266
1912
lanciando le gonnelle, facevano le ruote, intrecci, con un
267
1912
Nell'aia silenzio, e le tre streghe giacevano a
268
1912
di sangue. Dicono che le streghe non ne hanno
269
1912
come si sia, non le ho rivedute mai più
270
1912
nè sole nè pioggia le han rifinite. ¶ Proprio mentre
271
1912
guardava lui. ¶ - Dove sono le cose tremende! - gridò dalla
272
1912
nè no. ¶ - Vediamo dunque le cose tremende! - disse don
273
1912
di passaggio; - disse Pellegro - le cose tremende le raccontava
274
1912
Pellegro - le cose tremende le raccontava Biagio. ¶ E Biagio
275
1912
col ventre su per le barde, sinchè si potè
276
1912
dispiacere! - disse Biagio tendendo le braccia al prete. ¶ Gli
277
1912
e quelle tre streghe le ammazzò lui, don Teobaldo
278
1912
come una rondine, porgeva le scodelle alla madre che
279
1912
mangiava di malavoglia. ¶ Intanto le galline si avvicinavano venendo
280
1912
guardava con certo ribrezzo le fosforescenze d'altre ceppaie
281
1912
dal basso il giovane: - le tre rocce, il lago
282
1912
quell'acqua cheta tra le rocce, attraversata dall'ombra
283
1912
andò in casa con le due donne, che non
284
1912
allora, quarant'anni addietro, le tre streghe, proprio come
285
1912
che passasse rombando sotto le fondamenta della casa; gli
286
1912
per non veder nemmeno le tenebre della stanzuccia; e
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cheto, cheto, ci rubi le mucche?" Ne avrebbe avuto
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messa, che ha digiunato le vigilie, le tempora, la
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come fratello. Frequenti infatti le sue indignazioni, e più
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1912
profondi, con i quali le rivelava piuttosto nella forma
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1912
di affetto, anche per le cose più lievi, sol
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senza la menoma esitazione, le vie del pericolo e
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o dignità: forte, per le parole che allora era
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1912
allo spedale, ricorda, fra le comuni reminiscenze del campo
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comuni reminiscenze del campo, le bibbie vedute negli zaini
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de' pochi suoi quattrinelli, le fa la corte, e
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di poter esser amata. ¶ "Le campane suonavano che parevano
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immediatamente nelle parole, che le cose sembrano quasi profondare
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1912
vanno. (Primi Duoli). ¶ "Fumavano le carbonaie da tutte le
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1912
le carbonaie da tutte le parti della montagna, come
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1912
lampada accesa nella solitudine, le carbonaie silenziose e fumanti
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coloro che vedono soltanto le apparenze superficiali, e non
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intuiscono lo spirito che le unifica, e ne rende
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1912
innanzi i fatti e le cose, sicchè l'animo
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1912
a volo e appieno le cose, in quel mirabile
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strada di Brescia, ei le rivolse agli astanti che
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1912
Mario Pratesi. ¶ NUNZIA. ¶ Fumavano le carbonaie da tutte la
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1912
per arrivarvi, si sentiva le gambe così stroncate, che
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di tende, laggiù erano le Alpi? Da qual parte
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1912
in mente. Aveva gustato le solitudini lunghe dei boschi
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1912
boschi d'abeti, dove le piante cadute per vetustà
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1912
venendo a frullo tra le foglie, e si era
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1912
non ne poteva cogliere le parole. ¶ - Eccone un altro
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1912
laggiù del comune! Chi le vuol pagare cinque lire
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1912
tenere un cane? Intanto le volpi mangiano le galline
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1912
Intanto le volpi mangiano le galline e i birbanti
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peccatori per quei monti: le donne come quella erano
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1912
mica preso per lui. ¶ - Le darò delle castagne cotte
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1912
era stato abbattuto, tutte le donne dei dintorni avevano
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1912
Non v'erano più le piante secolari, e le
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1912
le piante secolari, e le streghe non vi venivano
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è quella che ha le zampe nella testa? ¶ Una
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sole che passava tra le fronde, se ne stava
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stava accidiosa tenendo tra le fauci un rospo già
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morì. Il rospo raccolte le ultime forze, uscì da
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Anna - quello che fa le zolle è mio marito
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mio marito, mio cognato le porta, il vecchio le
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le porta, il vecchio le mette al posto. ¶ Erano
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se ne vedevano appena le ultime grillande di legna
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1912
il marito d'Anna le disse sottovoce: ¶ - È capitato
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1912
piedi, ci venivano proprio le streghe? ¶ - Tanto che non
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1912
anche a Dio... ¶ - Ma le streghe bisognerebbe vederle. ¶ - Bisognerebbe
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1912
vederle. ¶ - Bisognerebbe? E non le vidi, io, che nella
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1912
tutte e tre me le trovavo a ogni poco
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1912
correre; io volavo. Ma le streghe! Ve n'era
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1912
n'era una che le compagne la chiamavano Catarinella
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1912
come so, vorrei risparmiarmi le frasi, il che non
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1912
e di libertà. Prima le guerre dell'indipendenza, poi
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guerre dell'indipendenza, poi le cure della famiglia crescente
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Italia, e ne rifece le sorti. ¶ * ¶ * * ¶ Un suo canto
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1912
sempre. Io vi ritrovo le aure di quei giorni
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1912
contendevano ancora all'Italia le sue due grandi regine
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1912
penosa, non erano mai le solite vane declamazioni. In
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premeva i lombi. ¶ Eran le esequie tue, giovane e
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superstiti dei Mille per le vie di Palermo, già
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anni più tardi, per le strade di Brescia, in
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parea la morte, ¶ Tra le cose gentili, la più
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gli egoismi e tutte le ambizioni umane nel cervello
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1912
divina. Se da fanciullo le lacrime delle cose lo
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1912
prima che egli prendesse le armi, giovanissimo: Virgilio, Dante
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1912
acuto pensiero, poterono riassumere le più alte verità dello
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1912
conobbe; e sono come le ombre proiettate, nei suoi
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1912
altronde contava sì poco le gioie materiali. ¶ I più
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1912
intime, che sono sempre le più esigenti e le
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1912
le più esigenti e le più tenaci, fu tra
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più tenaci, fu tra le cause, credo, per cui
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e malinconici passi per le vie solitarie di Pisa
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Pinerolo, portando meco tutte le splendide illusioni che a
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già pronto a partire. Le mie due camicie, rammendate
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mie due camicie, rammendate le tante volte dalla mia
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1912
una soave allegrezza, e le diciotto lire della mia
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bassa tenuta, e con le due camicie nella logora
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1912
rimanevano quindici centesimi appena. Le viscere latravano davvero; eppure
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1912
ad una ad una le cime de' monti feconde
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1912
disperazione de' miei maestri. Le vie erano solitarie, e
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m'arrestai lungamente. Battevano le due. Oh! quante volte
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1912
mio Virgilio, a mormorare le cento volte un esametro
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1912
fece triste. Quando suonarono le tre io stavo ancora
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io pensi di paragonare le due cose ai poemi
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1912
sconta con la paralisi le nozze troppo indugiate. Giace
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1912
e lo rigira come le piace. Ahimè come possono
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della medaglia, cioè tutte le calamità grandi e piccole
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chi poi ne paga le conseguenze, e ne porta
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1912
novella ha dunque, come le altre, quel significato morale
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1912
sempre possono avere tutte le azioni umane, se si
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1912
si registrano da secoli le nascite dei figliuoli, e
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1912
si tiene, figuriamoci! tra le lenzuola, dentro l'armadio
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i soldati, richiamati sotto le armi (è vicina la
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il labbro nudo, e le costole indolenzite, al sig
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me, o Geova, perchè le mie ossa son contristate
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1912
tutto il paese per le sue grandi misericordie. Lo
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un desiderio d'aver le ali, lanciarsi, empir di
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medesimo rapimento divino verso le cose grandi e belle
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1912
sentirà spesso confitto, e le anime sordide, anguste, fredde
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1912
e pensando, aveva prese le molle in mano e
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e rallegrandosi finchè dimenticarono le malinconie. Quando si levarono
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1912
nel tal altro; e le lotte, le vittorie, gli
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1912
altro; e le lotte, le vittorie, gli abbandoni, e
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vittorie, gli abbandoni, e le traccie che dovevano essere
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che gli tremavano sin le mani. ¶ - Non è nulla
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1912
Lantieri lì a far le fregagioni al fanciulletto, gemendo
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1912
di me... ¶ - Senti ancora le famose voci come una
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1912
dritta a filo, tra le due siepi dei lati
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1912
i maschi e dove le femmine che mandano i
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1912
mandano i padri e le madri in perdizione: in
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perdizione: in un luogo le figlie invecchiavano in casa
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crucciose, rivoltose; in altra le deformità, le malattie, le
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1912
in altra le deformità, le malattie, le morti facevano
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le deformità, le malattie, le morti facevano sventura... Ahi
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1912
morti facevano sventura... Ahi! le famiglie dolorose erano tante
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colle contro cui risaltano le case, i tetti del
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di recarle a casa, le novità son là che
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1912
correndo a incontrarlo per le scale. ¶ - Ah! sei qui
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di sentirmi nei baffi le forbici di quel birbante
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conosciuto te. Grifò! ¶ - Cosa le viene in mente ora
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parole da sciocchi... Non le ripeterai più! La morte
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bottega. Poi andava per le vie gridando a chi
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veder lavorare, ne presero le difese, diedero torto al
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compaesano che aveva tutte le ragioni, e lo volevano
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che sai? ¶ - Ma! lei le racconta così bene che
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a chiacchierare, come tutte le altre sere comodamente, perchè
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1912
gli pareva che tra le tante cose ingiuste, che
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leggine un altro; fece le dieci più sveglio che
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1912
che mai. Allora buttò le gambe fuori del letto
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1912
in cucina, a coprir le poche brage che finivan
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i birbanti che sapevano le sue disgrazie e venivano
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guardò quelle monete. Chi le aveva gettate là dentro
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gli pareva che se le avesse detto bruscamente "tu
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1912
Allora guardò in terra. Le orme erano lì ben
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nel nevischio; un uomo le aveva lasciate venendo e
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ciascuno, come se recitassero le litanie; e intanto che
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1912
l'ultima sua, strascicando le parole così... ¶ - Credo pure
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1912
in quelle contrade dietro le aquile francesi; combattuto aveva
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e col braccio tra le file russe, ma col
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1912
erano seguite davvero. Egli le aveva tenute in sè
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timore d'aver intorno le spie. Ed ecco la
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beffarsi di lui, sin le pietre della via. Un
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quasi misurate fra loro, le sentinelle, quei soldati che
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me, o Geova, perchè le mie ossa sono conturbate
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quel ricordare e ridirsi le cose buone, che gli
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1912
e si avvide che le doglie non eran sogno
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1912
molla e fece ronzare le ore. Erano le sei
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1912
ronzare le ore. Erano le sei, che scoccarono in
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era solito fare verso le sei e mezzo, e
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1912
avesse visti! Avranno alzato le mani a ringraziar quello
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1912
grazie! Par quasi che le sue parole, prima di
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1912
sentiva salvata. Ma intanto le fitte al petto gli
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1912
perchè aveva sentito aprir le finestre, fuggiva. ¶ - To'! - disse
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1912
che ci ho lasciate le orme come il lupo
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collo, e poi, buttate le redini al servitore, gli
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birichinata? - diceva egli mettendo le dita nei ricci del
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suoi ferri, a registrar le visite fatte. Noie d
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sanate la carne; ma le storture dell'anima chi
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storture dell'anima chi le raddrizza? Eppure la signora
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1912
l'invidia di tutte le signore. Sapeva che molti
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1912
se il suo Paleari le avesse fatto il torto
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1912
quella gaiezza che sempre le rideva negli occhi quando
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1912
avesse indovinato quello che le era passato per la
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1912
altro, su, su, come le canne d'un organo
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1912
Valeria. ¶ Allora il dottore le prese le mani e
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1912
il dottore le prese le mani e gliele strinse
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1912
nella camera, trovò tra le lenzuola un libro vecchio
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1912
i soldati richiamati sotto le armi, e cantano le
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1912
le armi, e cantano le canzoni della patria: ¶ Anderemo
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1912
fosse obbligatorio per tutte le famiglie! Non è una
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la bocca e chi le tasche; chi soverchiava, chi
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1912
sentir leggere nelle gazzette le notizie della guerra tra
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1912
parolacce tenetevele per voi! Le Fenici sappiamo che cosa
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che cosa sono, e le vostre le abbiamo conosciute
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sono, e le vostre le abbiamo conosciute tutti! ¶ Fu
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1912
nemmeno che cosa siano le Fenici? ¶ A quest'altre
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A quest'altre parole le risa scrosciarono ancor più
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che Fenici saranno state le donne che avete conosciute
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1912
più forte. Ma che le bestie del paese si
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nova, mandar nel solaio le belle imposte antiche con
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belle imposte antiche con le figure che avevano attirato
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sentiva qualche rimorso, per le cose che aveva dette
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fosse burbero e non le parlasse quasi mai, gli
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a morire. Intanto se le altre fantesche le dicevano
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se le altre fantesche le dicevano che era fortunata
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all'avaro padrone che le teneva in serbo i
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bene, mentre giù per le scale correva a incontrarlo
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in cui erano scritte le nascite di generazione in
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1912
avrà avuto anch'essa le sue tristezze, le sue
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essa le sue tristezze, le sue ombre, quel tanto
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con la moglie. Egli le aveva narrato il fatto
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fattagli da Valeria con le sue scappate di desiderio
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contro Crisante gli esagerò le cose anche più del
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di quei giorni, verso le undici, il Paleari se
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stava nella vigna tra le vendemmiatrici che cantavano, e
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si comunicava alle donne, le quali senza saper il
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là pei colli, tra le viti, che bella trovata
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il grido, ma metti le uova nell'altrui nido
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compagna come lei. Intanto le si mise a fianco
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dell'inquietudine. Di dietro le viti d'un filare
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che avviene spesso che le cose di quella sorte
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di quella sorte tutti le dicono, mentre il solo
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O son fatte così le donne? Dunque mio padre
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ha ragione?" E non le dissi altro. Voltai le
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le dissi altro. Voltai le spalle, e addio; me
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1912
quasi a fuggire, tappandosi le orecchie... Ed io mi
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allontanai, avvicinando nella mente le parole misteriose di lei
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mio padre, e maledii le donne, e dissi che
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gioco; pensai che tutte le loro buone qualità erano
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diedi dello stolto, perchè le avevo rispettate e tenute
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a credere che tutte le donne fossero come quella
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1912
stesso. Ma lì dietro le viti, proprio rimpetto alla
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potere, e che anzi le gambe lo portassero verso
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che, messe in disparte le stoviglie nelle quali avevano
500
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un l'altro con le braccia intrecciate dietro la