Vittorio Alfieri, Rosmunda, 1783

segue or di Clefi le ribelli insegne; ¶ uom di

ogni uom, che far le mie vendette ardisse ¶ dovuto

Forse ¶ meglio mi fora, le tue nobili arti, ¶ e

in dote ¶ recando, fargli le mie chieste nozze ¶ caro

empio furore, e scherno ¶ le insepolte de' morti ossa

ALMACHILDE, soldati ¶ Rosmunda ¶ Già le festose grida, e l

Rosmunda ¶ non rimembravi allor le angosce, i pianti, ¶ il

ove si addensan più le spade, e l'ire

niega: al sol novello ¶ le intimai la partita. Il

la figlia oltraggiar veggon le squadre, ¶ chi di lor

a ristorarti intanto. ¶ Contro le aperte armi nemiche scudo

Io militai già sotto ¶ le insegne d'Alboìn; molti

io non n'avrò. Le vostre ¶ inique trame a

e i pianti, ¶ e le tenebre, e il sangue

dicea) ¶ poco il morir le pare... Ma, in udirla

trarrolla?... È mia?... — ¶ Ma, le vendette mie chi compie

padre ucciso a te le notti ¶ più non perturbi

Rosmunda ¶ Va', corri, combatti: ¶ le sue catene io stessa

di ceppi carche ¶ avea le man, come pugnava? — Sciolto

stessa fo; te fra le braccia io pongo ¶ di

or compie ei già le mie vendette; e a

e a un tempo... ¶ le tue, pur troppo! ¶ Romilda

Ma già risorte ¶ odo le grida,... e più feroci

questo stil già già le immergo... ¶ Ildovaldo ¶ Ah! ferma

or qui rieda, e le mie guardie in armi