parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Roberto Saviano, La paranza dei bambini, 2016

concordanze di «le»

nautoretestoannoconcordanza
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è successo nulla. – Liberò le Adidas di Biscottino e
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ccà s’adda partì. ¶ Le chiavi le avevano soltanto
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adda partì. ¶ Le chiavi le avevano soltanto lui e
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si partiva a fare le cose fosse stato davvero
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Bambini sì, ma con le palle. Creare scompiglio e
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il pacco, il cazzo, le palle. Teniamo armi e
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spugna che assorbisse tutte le paure del gruppo. Appena
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pronti a combattere con le poche lame e i
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cagnà tutte cose: con le armi arrivano pure le
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le armi arrivano pure le regole, perché adda murì
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sulo piscitiell’’e vrachetta. ¶ – Le teniamo le regole, Nico
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e vrachetta. ¶ – Le teniamo le regole, Nico’, siamo tutti
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cappella bisogna seguire bene le indicazioni. ¶ Indicazioni in codice
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non poteva incontrare nessuno. Le telecamere dei carabinieri non
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considerava capace di battere le palpebre e quindi ogni
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non faceva come tutte le altre, che prima di
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nei tempi morti, preregistrava le lezioni e poi si
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ceramiche d’ogni tipo. Le porcellane di Capodimonte dovevano
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voce del comico e le risate. Un boss è
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aveva iniziato a sfilarsi le scarpe. ¶ – No, no, vabbuo
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per non stare con le unghie sempre nere, quando
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a Posillipo. ¶ Nicolas aveva le sopracciglia inarcate, l’autoironia
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A parte ste strunzate, le figure di merda sono
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paranza e non tenere le armi. ¶ – Fino a mo
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nuje a cummannà, con le armi o senza armi
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Nicolas continuava a picconare le pareti tra lui e
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e il capo, – con le ali legate, sta fermo
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solo giocare alla PlayStation. Le ali di questo Arcangelo
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più uomini ma tenete le armi. Tutte le botte
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tenete le armi. Tutte le botte che tenite ferme
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voi, don Vitto’. Se le vostre armi me le
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le vostre armi me le pigliavo direttamente era diverso
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gli stava di fronte, le mani chiuse a pugno
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chiuse a pugno e le nocche poggiate sul tavolo
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gambe tue, nude, non le nasconderesti sotto al tavolo
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cosa: se vi do le armi, cosa ci guadagno
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da nudo e con le gambe che ancora gli
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così avrebbe creato ammuina. Le armi gliele avrebbe date
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siete ambasciatori miei. Tutte le cacate che farete con
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cacate che farete con le armi mie non devono
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ti farà sapere dove le puoi andare a prendere
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alzò appoggiandosi al tavolo: le ossa gli pesavano e
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devo andare a prendere le... no? ¶ Non c’erano
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Mettiamo due zingari con le botte in mano, ma
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disturbo. Va pazza per le porcellane di Capodimonte. ¶ – Don
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e pesante che apre le porte blindate. Serviva per
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Allora sono... ¶ – Ennò, fatemi le chiavi e poi ve
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chiavi e poi ve le pago... o non vi
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sbatte i piedi, o le mani. Hai presente, ’o
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ora stava appostato fuori le piazze a rubare clienti
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appostarsi in piazza Calenda, le spalle a un ponteggio
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Aucelluzzo si stava salvando le penne anche questa volta
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ma non disse niente. Le possibilità erano due, valutò
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Nicolas si grattò visibilmente le palle come a dire
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si toccò di nuovo le palle. ¶ – Ma mo’, – fece
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Iniziò a correre, prendeva le curve “a recchia ’n
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pioggia. Prese corso Umberto. Le automobili erano un ammasso
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ma invece di evitare le mine ci andava sopra
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alta almeno cinquanta centimetri. Le ruote sparirono quasi affondate
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macchine davanti. Bestemmiava, minacciava le persone che volevano che
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fuori i documenti. Circumnavigava le voragini che a ogni
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non si sentiva più le mani che erano diventate
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aperto uno squarcio tra le nuvole, ma lui non
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Nicolas continuava a tenere le due mani sulle manopole
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lui. ’O Cicognone smistava le richieste, preparava il piatto
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basilico – e gli riferiva le voci e le notizie
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riferiva le voci e le notizie, in tempo reale
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nel piatto fondo e le fece scivolare sopra il
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Vittorio, che ringraziò increspando le labbra. Era il segnale
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quelli che ti prendono le misure per la cassa
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artigli sugli avambracci, con le lame di Wolverine che
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singola nocca di entrambe le mani –, uno che schiva
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mani –, uno che schiva le pallottole: alla sua intelligenza
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Girava sulla Vespa, percorreva le strade di Ponticelli, la
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in mezzo, aveva scompigliato le carte, insomma aveva fatto
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i fiori stretti tra le gambe, ma non troppo
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stretto la mano con le stesse bende che usano
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e intanto si premeva le nocche della mano per
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erano stati tirati per le orecchie davanti ai genitori
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adesso doveva giocarsi bene le sue ultime carte. ¶ ’O
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l’Arcangelo aprì con le chiavi che teneva in
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a un rubinetto, prese le mani di Aucelluzzo e
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mani di Aucelluzzo e le mise sotto l’acqua
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stata bendata e quindi le nocche erano più gonfie
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Don Vittorio gli prese le guance con le dita
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prese le guance con le dita, come avrebbe fatto
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Cicognone li aspettava con le mani dietro la schiena
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la cresta ti taglio le palle. ¶ – A sto punto
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e allora due erano le cose: i guaglioni qui
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al centro e lasciare le strade qua. Così nessuno
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ne avrebbe dovuto pagare le conseguenze lui stesso. ¶ “È
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Così come devono andare le cose. ¶ Covo ¶ Drago’ li
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era bombato e rifletteva le immagini sbiadite della stanza
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che non si portano le femmine. ¶ – Uààà, – calò subito
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aspettavo, Maraja! ¶ – Se portiamo le femmine diventa ’nu burdello
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fiato, e salì con le sue scarpe su quelle
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quei due Rambo con le ridicole camicie color senape
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questa parola, e poi le sembrava strano che non
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strano che non sopportasse le sue nocche sulla porta
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quando ’o White faceva le domande. Pretendendo risposte. ¶ E
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su una poltrona, accavallò le gambe e per un
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ceduto e accettato tutte le condizioni. Sarebbe corso dai
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sensibili digitali” – così chiamava le videocamere che portava avanti
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Fiorillo appariva e scompariva. Le ragazze lo guardavano sdolcinate
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va bene ma, appena le cose girano storte, quelli
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di pietà.” ¶ Proseguì scandendo le parole con intensità: – L
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sai farti temere. E le imprese grandi vengono dalla
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i propri sogni. Sarà le briciole che gli verranno
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oltre la sventura e le leggi può saperle usare
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vide quegli occhi, vide le mani che spinsero Gabriele
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che spinsero Gabriele contro le palette che la corrente
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il lei, per avvicinare le parti. E don Vittorio
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potuto vendere ed esistere. Le risorse infinite che avevano
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ancora ci andavano presentando le stesse carte d’identità
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Briato’. Lui aveva fatto le foto e lui aveva
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rimbombavano. Erano saliti per le scale sfidandosi a chi
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tempo con l’immobilità. Le gambe friggevano e costringevano
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messa la domenica, con le mani intrecciate e appoggiate
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niente movimenti nervosi, anche le sigarette potevano aspettare. ¶ L
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griglia alta due metri. Le voci arrivavano un po
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sedie, fermarsi ad appoggiare le mani sulla griglia, ignorare
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mani sulla griglia, ignorare le proteste di chi stava
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murì mammà se tiene le palle. Pure di tenere
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chiamato: – Feliciano Striano, alzi le mani, per favore –. Si
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fermato e quell’“alzi le mani, per favore” l
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gambe dei carabinieri mozzicando le cosce. Le madri urlavano
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carabinieri mozzicando le cosce. Le madri urlavano: – Lasciate stà
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alle gazzelle dei carabinieri. Le sirene non intimidivano nessuno
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intimidivano nessuno. E nemmeno le armi d’ordinanza. Anche
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gente dei palazzi. Arrivarono le telecamere dei tg. Sopra
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la caduta di tutte le altre. In un attimo
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regola del Sistema. E le regole del Sistema erano
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gli affiliati, gli estorsori, le basi di spaccio. Denunciò
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uccidere. Prima faceva con le armi, ora con le
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le armi, ora con le parole. ¶ Il padre di
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Viceré, si era preso le condanne: Feliciano lo aveva
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di tenere a bada le parole in dialetto che
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via. – ’O Tigrotto usava le parole per riportare quelle
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silenzioso gioco dei rimandi le parole dicevano: il Micione
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il gioco, in tutte le sue sfumature. Capiva che
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Quando leggevano sui giornali le storie che altri scrivevano
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è una strada e le strade diventano l’unico
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prendesse coraggio e azzerasse le preoccupazioni succhiando sicurezza dagli
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Ovest, mentre i Grimaldi le portavano dall’Est. ¶ Copacabana
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soldi, se non facciamo le cose assieme, nuje simmo
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altri dalla strada con le mani a coppa urlavano
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tutta la scena divertiti, le braccia incrociate. La paranzina
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e li facevano piangere. Le mamme e le babysitter
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piangere. Le mamme e le babysitter gli urlavano contro
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pagare per godersi tranquilli le giostre, le donne lo
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godersi tranquilli le giostre, le donne lo capivano in
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o tre borse. Vede le nonne che le lasciano
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Vede le nonne che le lasciano sulle panchine... E
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lo inseguo e recupero le borse. Le signore ci
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e recupero le borse. Le signore ci ringraziano con
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euro, qualche volta venti. Le nonne sono sempre piene
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i loro soldi con le estorsioni, stringendo un’alleanza
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soldi. ¶ Stavodicendo aveva incrociato le braccia dietro la testa
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cazzo di capo? –. Tra le tante strategie da adottare
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che va a pulizzare le ville? Chi è che
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solo fastidio e stupore. ¶ Le altre intanto strattonavano Nicolas
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lo tiravano da tutte le parti prendendolo per la
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sedia di legno con le gambe di metallo che
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zingaro si era rivoltato le maniche un paio di
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come pestare un formicaio: le persone si avvicinavano a
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avvicinavano a decine come le formiche salgono sul piede
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si bloccò, si rimboccò le maniche della tuta come
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ogni passo si spostano le spighe di grano. ¶ – Tu
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che sorrideva, spavaldo. Adesso le cose erano girate e
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pensa di sì, tutte le famiglie di Sistema pensano
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di sì. ¶ Mojo alzò le braccia a mo’ di
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aveva dimostrato che lui, le stronzate, non le faceva
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lui, le stronzate, non le faceva, e adesso poteva
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Mojo ruba e se le famiglie di Sistema vogliono
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grosso lo facevano con le armi e soprattutto con
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certo a mio padre le fesserie non gliele andate
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hai visto sul giornale? Le porte e le maniglie
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giornale? Le porte e le maniglie, pure gli infissi
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ssere... ¶ – Ma non tutte le sere, quando vogliamo noi
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un pentito. Ne capiva le motivazioni, certo, e capiva
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Stava cercando nel vocabolario le parole in codice per
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Viceré, anziché rispondere, batté le nocche sul vetro come
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il padre gli dava le spalle. ¶ – Ma quindi ’o
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cacati sotto che mettono le microspie. Quindi papà è
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vuole dire, – e riportò le parole del padre. ¶ – Non
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si portò alla bocca le mani a cono e
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sicurezza, l’Agenzia Puma... – Le persiane si spalancarono di
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nuovo nella luce. Nicolas le concesse dieci secondi – uno
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poltrona e adesso contemplava le crepe sullo schermo del
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smentire la passione per le droghe che pochi potevano
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rivolgeva a Nicolas dandogli le spalle mentre preparava un
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calci e bastonate, con le braccia che a turno
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O Tucano tentò con le minacce: – Sì, però il
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andare oltre e dettò le sue condizioni: – Oh, cine
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ripeterla in sala con le bistecche sul piatto di
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questo niente. ¶ Nicolas sollevò le spalle e faceva disegni
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modo preciso di vedere le cose e di esprimerle
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come un pulcino, se le ripeteva appena qualcosa nel
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a studiare, a fare le sue ricerche in Internet
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avrebbe dovuto farlo. Descrivere le chiaviche dei genitori, i
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dopo ogni sua domanda le fece intendere che non
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mentre lui la blandiva, le chiedeva perdono, le giurava
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blandiva, le chiedeva perdono, le giurava tutto il suo
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non c’era lei, le giornate fossero monche. Senza
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si sentiva vuoto. Voleva le carezze di Letizia. Quelle
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perdere, Nico’, – e incrociò le braccia. ¶ – Chiedimi una cosa
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solo per il cavalletto, le ruote sollevate qualche centimetro
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occhi svogliati. Soltanto dondolava le gambe, prima una e
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e ormai sperava che le cose fra lei e
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bastardo, – disse ridendo. ¶ Nicolas le si avvicinò: – Amo’, leviamo
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a parole, ma con le mani gli carezzò le
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le mani gli carezzò le guance. ¶ – Proverò a cambiare
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di lei per fermarle le mani, voltare le palme
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fermarle le mani, voltare le palme e baciarle. ¶ – Ma
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e cercando di sottrarre le mani alla presa. ¶ Nicolas
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alla presa. ¶ Nicolas se le portò un momento sul
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momento sul cuore, poi le lasciò andare piano. – Se
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ammirazione e Nicolas accentuava le carezze e con gli
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se ne stava con le mani affondate nelle tasche
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dare sfogo a tutte le sue possibilità. Davanti, neanche
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motorini facendosi scudo con le automobili. ¶ Nicolas quasi non
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canottiera lurida, stava sistemando le sigarette sullo scaffale dietro
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perché si girasse con le mani sollevate in cielo
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del tabaccaio, che abbassò le braccia e afferrò la
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poi tornò ad alzare le mani. ¶ – Ti sei scordato
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tabaccaio abbassò di nuovo le braccia, ma questa volta
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ordine di Nicolas utilizzò le mani per indicare la
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due camerieri stavano capovolgendo le sedie sui tavoli e
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quella mazza bruciava tra le mani. Cominciò con i
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scuola che erano già le dieci, e visto che
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disse Nicolas e scrollò le spalle. ¶ – Cosa ti piace
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l’arresto di Copacabana, le piazze erano ferme. Si
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a Copacabana non arrivavano le ambasciate, i boss tacevano
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tacevano e tacevano anche le loro mogli. Che stava
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Che stava succedendo? Lui le estorsioni non le voleva
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Lui le estorsioni non le voleva. Due sono le
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le voleva. Due sono le strade: o fai le
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le strade: o fai le estorsioni o apri le
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le estorsioni o apri le piazze di fumo e
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di ferro pensavano, dopo le rapine, di fare la
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tiene appesa in negozio. Le prende qualcosa allo stomaco
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stiro con furia, e le pare che quello strumento
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negozio, ma quale scuola. Le viene persino da sorridere
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nomi e avrebbe fornito le divise. ¶ L’uomo in
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acne che gli devastava le guance. – Tu vai bene
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ma stai diritto con le spalle. Ti occuperai di
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e i pantaloni nascondevano le gambette secche che non
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superiore del corpo, comprese le sopracciglia ad ala di
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il fisico tonico e le gambe ben piazzate potevano
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diversi. Gli fece stendere le braccia – il completo aderiva
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si allenava a servire le portate, si avvicinò a
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non sparavano da tutte le parti e forse si
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di Copacabana che gestivano le piazze e che stavano
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auto. Nicolas gli portava le pietanze e lui rispondeva
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fatto cadere a terra le pennette al salmone con
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ingressi diversi per coprire le vie di fuga. Qualcosa
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Se ne stava con le bacchette in mano a
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aveva il solito finale: le manette. I due avevano
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la possibilità di battere le mani. Andavano a colpo
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ben più appetitosi. Posò le bacchette e si permise
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di un carabiniere tra le scapole, Copacabana si rivolse
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ultimo cantante e poi le ballerine. Ma a mezzanotte
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fare un’offerta per le famiglie dei carcerati. Tintinnavano
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di lì solo con le bomboniere, un enorme pesce
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a Poggioreale per loro le cose si facevano complicate
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Poggioreale si snodava tra le luci che a Nicolas
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che a Nicolas ricordarono le stelle esplose che aveva
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dietro devono proteggersi con le braccia per non andare
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Briato’ stavano ancora con le mani sopra le orecchie
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con le mani sopra le orecchie e gli occhi
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ha ’itto Copacabana. ¶ Adesso le luci avevano cambiato colore
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e Briato’ non abbassarono le mani neanche quando il
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ascoltarono i suoi deliri, le sue rassicurazioni che Alvaro
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più avuto paura, ma le gambe, prima di lanciarsi
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Ecco, adesso gli tremavano le gambe, ma non per
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Na cloaca. – Voleva sentire le parole, le parole precise
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Voleva sentire le parole, le parole precise. ¶ – ’O Pesce
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mi ha detto che le chiavi di Forcella sono
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era fermato e adesso le gambe non gli tremavano
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avevano chiesto l’ora. ¶ – Le quattro e mezza, – aveva
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o tempo spalmato dietro le sbarre per farlo crescere
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cinese gonfio di roba. ¶ Le pareti sembravano sul punto
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in questo negozio vendono le armi? – Si aggiravano per
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armi? – Si aggiravano per le corsie, tra ragazzi cinesi
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il fumo, altro che le lampadine. ¶ – Perché sei drogato
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avevano notato appena dietro le casse all’ingresso si
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stava seguendo, e intuire le sue intenzioni. Era un
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indietro, ma a Napoli le inversioni di marcia possono
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scarpe da basket, lui le voleva verdi, con la
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suola fluo, ma appena le aveva prese in mano
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ricchione? – e ’o Briato’ le aveva posate, e si
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palestra, nei corridoi, per le scale, nei cessi. Ovunque
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che gli toccavano anche le discussioni politiche. Una volta
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il vano della porta, le braccia larghe, le mani
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porta, le braccia larghe, le mani sugli stipiti come
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e quel ciondolo che le aveva regalato per il
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i ragazzi, avevano tenuto le labbra serrate, e a
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degli occhi, la barba, le sete, il sofà morbido
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guagliu’. Erba per tutte le parti, – rispondeva Copacabana alludendo
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Italia, così, senza difficoltà: le vie di mare e
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erano diventati un problema. Le piazze della città se
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piazze della città se le spartivano le famiglie. Era
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città se le spartivano le famiglie. Era come una
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rullare. – Ora faticate facendo le sostituzioni. Vi mando io
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un trippone che amava le camicie di sartoria, con
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camicie di sartoria, con le iniziali ricamate, ma le
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le iniziali ricamate, ma le indossava rigorosamente di una
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te... qui... – e allargò le mani per estendere l
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maggioranza di questo locale... le nostre politiche sono di
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catena? ¶ – Poi ci mettono le microspie. ¶ – Ma qua’ microspie
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tutti dovevano pagare, persino le edicole, gli ambulanti, tutti
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collane, mentre sul balcone le atterrava ogni genere di
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di colombi. E poi le bottiglie incendiarie che davano
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delle casate che occupavano le riviste. Viola si stava
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lusso. Ma poco contano le chiacchiere, per Viola quel
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fosse innocente. A lei le imprese di Nicolas arrivavano
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quelle che non arrivavano le immaginava con facilità, mica
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sapore della normalità. Tanto le bastò per sperare che
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ma senza stringere, appoggiandole le mani sulla schiena. Speriamo
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di quelli che danno le madri quando i figli
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Lei pensava che lui le avesse dato un contentino
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bel cameriere, mamma. – E le diede le spalle ma
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mamma. – E le diede le spalle ma con la
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due vecchiarelli proprietari che le avevano girato la conduzione
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girato la conduzione e le chiedevano un affitto basso
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Sky c’erano anche le piccole riparazioni, un lavoro
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invece davanti all’ingresso, le mani sui fianchi ben
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quella maniera, ma intanto le piaceva portare a casa
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modo di dire, non le vedeva queste difficoltà, non
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si perdeva a guardare le foto dei figli che
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non la si sa. Le veniva in mente una
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specie di proverbio che le era familiare da bambina
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lo disse ugualmente. E le veniva in mente un
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come dovesse uccidere tutte le ombre rimaste. ¶ Nicolas andava
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quel gioco. ¶ Ogni tanto le viene in mente quel
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mente quel pomeriggio, e le viene in mente suo
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una a destra, mentre le lampare stanno avanti per
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i pesci la cercano, le danno fiducia. Danno fiducia
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li sta circondando, veloce; le maglie presidiano il perimetro
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il cielo. Sono solo le reti che tirano su
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su. Strozzati dall’aria, le bocche si schiudono in
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piccoli cerchi disperati e le branchie che collassano sembrano
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in molti contro uno: le regole d’onore quando
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mi piace” a tutte le foto di Letizia. Vai
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comunque se Letizia mette le foto, significa che posso
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Nessuno intorno faceva nulla, le ragazze andarono via come
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Briato’ a catturargli entrambe le gambe, per le caviglie
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entrambe le gambe, per le caviglie. Ogni tanto gliene
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assestargli. Poi gli imbragò le gambe con una catena
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si usano per legare le biciclette al palo. ¶ – È
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O Tucano gli assicurò le mani in un paio
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un gesto rapido prese le mani legate per tenerle
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e chiuse tutto. Serrò le labbra, arricciò il naso
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sugli occhi. Renatino sentì le mani di Drago’ liberarlo
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delle manette: – Tienatelle, te le regalo. ¶ Renatino si mise
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strada, modificato tutto, anche le persone che con questi
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consumarla. A Forcella anche le pietre sono vive, anche
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li tengono uniti, sono le voci che si stringono
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dritto dritto, con tutte le sue palline lucenti, che
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prendere fiato e sistemare le corde, ma alla fine
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lo avevano portato tra le case, tra la gente
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i post su Facebook: le foto di Renatino immerdato
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Renatino e sapeva che le andava dietro. Il solo
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comune di diversi appartamenti. Le persone che passavano per
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persone che passavano per le scale del palazzo sentivano
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ogni acuto rimbomba tra le pietre dei vicoli, abituate
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sua ragazza era informata. Le gesta di un guerriero
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poi più su fra le antenne e le parabole
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fra le antenne e le parabole. E fu mentre
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era bianco, gli infissi, le porte, addirittura le persiane
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infissi, le porte, addirittura le persiane. Guardava il mare
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un tempio greco, con le sue colonne immacolate che
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macchine parcheggiata fuori, ammirando le donne, gli uomini, l
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piccolo negozio, una stireria. Le strade tracciate dalle persone
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sono sempre più semplici le scelte importanti da cui
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paradosso di ogni generazione: le scelte reversibili sono quelle
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selfie, l’ossessione per le scarpe da ginnastica – per
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l’importante era avere le macchine, i vestiti, gli
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gli Striano. Aveva nascosto le armi, era stato specchiettista
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solite carte stagnole e le tenevano pronte; l’erba
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invece la mettevano dentro le bustine. I clienti entravano
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la soglia, si disperdevano. Le T-shirt le tiravano
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disperdevano. Le T-shirt le tiravano su a dieci
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volta. ’O Tucano se le metteva una sull’altra
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continuò Nicolas. Aveva passato le braccia sulle spalle di
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fermava ai semafori, prendeva le curve con gentilezza. Voleva
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sbatté la faccia contro le scapole di Maraja e
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tempo a ripararsi con le mani. Voleva urlare, ma
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quella clausura che lui, le aveva promesso, avrebbe spezzato
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provava a combatterlo con le pastiglie, ma poi cominciava
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il quartiere, a gestire le piazze, a contrastare la
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spesa e gli pagava le bollette? Forse, concluse Biscottino
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di Scampia, Napoli erano le chiese, i palazzi, il
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palazzi, il grigio e le fiamme cinerine del piperno
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la Madonna, anzi con le Madonne, ma non gli
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sulla testa, verificò che le due vecchine che stavano
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non riuscì a congiungere le mani, non si incollavano
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ridare. Non gli venivano le parole e allora chiuse
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averne uno suo – e le piaceva averlo intorno, anche
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lo fece bene, cantilenando le parole come aveva fatto
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andando proprio lì. ¶ Salirono le scale di corsa e
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ce verimmo, – e scese le scale. ¶ Biscottino rimase sulla
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appartamento, usando come guida le voci di Roipnol e
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scrivania di legno scuro. Le imposte semichiuse facevano passare
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Roipnol a bocca aperta, le mani al volto come
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la pistola e inquadrò le chiappe della Culona. Sarebbe
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l’appartamento e per le scale con la velocità
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tek, invitandolo ad aprire le danze: – Ammo grattato la
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all’altro. – Adesso prendiamo le misure, – disse Drone sventolando
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piegarono all’indietro. – Sciogliete le righe! – ordinò Nicolas sparendo
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di nuovo. ¶ – Ci raccontavamo le nostre storie, sui nostri
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acapulco e batté convinto le mani. L’avvocato Caiazzo
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pestare il cuscino con le sue Santoni scamosciate. ¶ – Grazie
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a tutti, – disse. – Vedo le facce dei miei amici
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in quel vestito che le lasciava scoperta tutta la
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afferrò da dietro e le diede una leccata sul
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strusciandosi contro di lui, le sussurrò: – Chiunque mi cerchi
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un attimo, ballando con le braccia alzate e muovendo
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lato e dall’altro, le parve di cogliere su
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ridotta a una baracca, le pareti mezzo crollate e
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Drago’ lo bloccarono serrandogli le braccia e torcendogliele dietro
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era guastata e adesso le nuvole coprivano la luna
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minimo di luce. Anche le pecore avevano smesso di
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si potesse uscire con le parole. Scignacane si piantò
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a Tim Roth tra le braccia di Harvey Keitel
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ricoprire la fossa con le vanghe recuperate dietro la
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recuperate dietro la baracca. Le pecore avevano ricominciato a
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la paranza, il fumo, le armi... tutto gli arrivava
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li aveva neanche letti, le spunte a lato continuavano
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rispettivi letti avessero allungato le braccia, si sarebbero toccati
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lo fece sfilandosi rumorosamente le Air Jordan con i
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Jordan con i piedi. Le scarpe atterrarono una sopra
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adesso gli premeva contro le palle. Se lo avesse
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avanzava contro ’o Mellone? Le ginocchia tremavano. Sì, erano
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con la pistola spianata. Le lenti si appannarono per
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sulla pressione delle dita. Le gambe gli tremavano ancora
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aveva usato per assegnare le piazze ai suoi ragazzi
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comprarsene un altro per le feste. Infilò la mano
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naso, né si passò le dita sulle narici. Un
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Era un sabato pomeriggio, le ore di libertà della
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libertà della paranza. Erano le ore per stare con
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ore per stare con le ragazze avvinghiati su un
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la spesa ed erano le ore per fissare i
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aveva bloccato Biscottino con le braccia dietro la schiena
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stesse girando bene, nonostante le piazze che ancora non
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anni? Persino Drago’, che le idee di Nicolas le
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le idee di Nicolas le coglieva al volo, confermando
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più vicino e con le ginocchia quasi toccava quelle
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per dimostrare che tenevano le palle, il che non
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pugno e aveva già le mani alzate. Gli affondò
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terra, ma sempre con le mani alzate. ¶ – Oh, ma
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anzi. Non aveva staccato le mani dal volante, come
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fosse bella piena perché le oscillazioni della benzina avrebbero
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caldo che aveva incollato le magliette tagliate al petto
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sentirono la moto e le manate sulle strisce di
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in lontananza che ritagliava le sagome dei due Casalesi
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due denti davanti mentre le labbra si chiudono quasi
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gettati a terra con le mani sulla testa, come
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si alzarono, si spazzolarono le camicie e sollevarono il
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sua paranza e per le loro fidanzate. Sarebbero partiti
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il capo, estrassero tutti le pistole e cominciarono a
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acqua. Sparavano ai delfini. Le loro fidanzate avevano provato
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senza averla, poi allungò le mani sulla tovaglia e
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la bocca facendo schioccare le labbra. ¶ I camerieri chiesero
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cominci! – disse Drago’ con le mani a imbuto. E
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luce morente che rendeva le distanze incandescenti e la
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volesse. – Viene cu mme, – le disse lui nell’orecchio
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altri gridavano e cantavano le canzoni che venivano dagli
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la baciò forte e le frugò sotto il vestito
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per togliersi i pantaloni, le fece eco con: – Pure
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mano di Nicolas fra le sue gambe e dovette
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quella mano restasse e le dita si muovessero. – Vieni
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motonave aveva appena superato le alte pareti di roccia
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e i paranzini e le loro fidanzate si scambiarono
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passare la canna. Allargarono le braccia e indicarono un
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e gli avevano spezzato le gambe. Poi erano andati
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Marinari e avevano sfondato le vetrine del ristorante dove
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hanno scassato, sentivo proprio le ossa delle gambe rotte
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Io non sentivo più le gambe ma pure la
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infermiera dicendole che con le mani che teneva pure
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proclamò Nicolas e impose le mani sulla sua chioma
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altro flûte, – così mo’ le tue macchinette le puoi
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mo’ le tue macchinette le puoi impiegare per il
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via che Nicolas assegnava le piazze, le poltroncine si
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Nicolas assegnava le piazze, le poltroncine si svuotavano, e
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prendeva il viso tra le mani e lo guardava
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il labbro, aveva ficcato le unghie nei braccioli, cercava
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qualsiasi per non incrociare le risate sguaiate dei suoi
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a guardare nello schermo le immagini dell’esplosione, le
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le immagini dell’esplosione, le foto segnaletiche. ¶ – Guardate che
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loro, – concluse Nicolas, parafrasando le pagine di Machiavelli che
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quando arrestano chi chiava le botte: la paranza di
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c’amm’’a magnà le strade. Fin qui abbiamo
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Drago’, – e poi abbiamo le ali. Quella è la
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aveva smesso di ascoltare. Le piazze erano state spartite
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siamese che gli faceva le fusa. Stava guardando un
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altra birra e, tra le urla dei frate’ che
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il pescatore, il guappo. Le ceramiche di Capodimonte erano
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il tempo di conquistare le armi. Le piazze della
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di conquistare le armi. Le piazze della paranza andavano