Marco Drago, La vita moderna è rumenta, 2012

sempre cercato di fare le nozze coi fichi secchi

lettori forti conosceranno per le numerose citazioni pavesiane, è

l’Appennino. ¶ Per fare le cose come si deve

arriva in Valle Bormida. Le due valli non si

la collina di Cassinasco. Le due valli non si

altri tempi. La piazza, le case, la gente, tutto

padre diceva sempre che le ragazze della Valle Bormida

di un rebus. Tutte le strade sono vuote. Il

piazza. Il vento sferza le chiome degli alberi, sbattono

chiome degli alberi, sbattono le persiane. Poi da una

Chissà. La campana suona le cinque. Per chi? ¶ A

mare quasi lo vedi. Le strade sono tutte ripide

ogni paese, a sostituire le piazze nella funzione di

davanti, i soffitti e le porte basse, si trovava

avuto cinque anni, sentendo le campane che suonavano il

mio nonno): sentiva suonare le campane della chiesa vicina

tra i cani e le galline nell’aia di

in muratura, per aspettare le macchine d’inverno, ma

per far prima, tagliasse le curve volando a mezz

nemmeno lo stereo e le opere le doveva sentire

stereo e le opere le doveva sentire alla radio

senza filtro sempre tra le dita, vissuto per anni

girare a piacimento per le campagne e qualcuno divenne

sul tavolo quadrato e le voci che si alzano

carta e sento ancora le discussioni di fine partita

da Alcamo, abitava lì. ¶ Le prime cose che sentii

sentii dire su Angelino le sentii dire dal più

Piccolo, tondo, senza denti, le labbra sottilissime che disegnavano

morto da qualche anno. ¶ Le due gemelline ¶ M. e

e non ricevere fastidi. ¶ Le due gemelline erano davvero

campagne più sperdute. Invece le gemelline abitavano in piazza

quello che facevano tutti, le sue sorelline no. ¶ M

venticinque, trenta, in tutto le avrò viste cinque volte

saputa per caso, che le gemelline in realtà avevano

nessuna di loro due. Le volte che le vidi

due. Le volte che le vidi o che ne

in quella casa, abitavano le due gemelline, è difficile

cameriera della stessa pizzeria. ¶ Le rare volte che torno

persone, per quel che le ho frequentate, povera gente

anche divertita per come le donne riescono sempre a

tra i fratelli e le sorelle, sedati sempre da

ma sono sicurissimo che le sapeva già, che le

le sapeva già, che le ha sempre sapute. ¶ Deve

un viale bellissimo con le chiome degli alberi che

terza appartenevano a chi le case le aveva costruite

a chi le case le aveva costruite: la famiglia

allo stato brado tra le vie di Cassinasco. ¶ Bobo

accennava a dimagrire, anzi. ¶ Le liti tra i fratelli

sul balcone e Cicci le raccontò il suo dispiacere

ciuffo curatissimo, senza occhiali (le cure fecero miracoli), abbastanza

e simpatico, specie con le donne, poca voglia di

su e giù per le strade tortuose della Valle

Nessun brutto vizio, tranne le sigarette fin da bambino

scemo e di restituire le gioie. Fiorenzo, sentendosi fottuto

lasciando all’infanzia remota le memorie di certi suoi

avevo la bocca salata. ¶ Le ragazze che venivano alla

rito di iniziazione, per le più giovani. Ricordo quelle

buio, ché alla Pelôta le luci erano basse e

ingrediente importante, alla Pelôta. Le idee erano chiare e

una sera verso Pasqua, le finestre aperte, con Pino

solo noi quattro, con le birre. Tornavo a scuola

di aver mai avuto le chiavi. Trovavo sempre qualcuno

stati sostituiti e tutte le nostre vite hanno preso

contadini del luogo, con le loro usanze antiche e

erano irresistibili, si dividevano le parti con sapienza, le

le parti con sapienza, le battute arrivavano da copioni

due pietre o con le borse. ¶ Ci siamo trovati

irrideva l’avversario, faceva le linguacce, segnava da tutte

linguacce, segnava da tutte le posizioni. Dopo una brillante

enologiche, a far vedere le nostre macchine in funzione

del paese a scegliere le canzoni nel juke box

andare con una prostituta, le sembrava la peggior cosa

uomo potesse fare. ¶ Ma le ragazze erano ragazze normali

sudamericane e qualche orientale. Le ragazze dell’est erano

erano ancora oltre cortina. Le italiane erano spesso ragazzacce

casa, teste di cazzo. Le sudamericane erano mielose e

brutte come la fame. Le orientali erano sfingi, non

padrone è sempre Santino. Le ragazze adesso arrivano quasi

di volte a tutte le ore: lo beccavi sempre

data l’età, con le ragazze. Lei (la madamina

madamina) aiutava a servire le bevande ai clienti e

Guidava un cinquantino per le strade del paese senza

sveglio. Riduceva molto saggiamente le cose a tre categorie

solo per come “suonava” le cose che diceva. La

Riccone e io avevamo le lacrime agli occhi dal

cantava Sergione, imitando Uaz. Le strofe raccontavano la storia

portami a casa”). ¶ Dopo le botte, Uaz sviene e

era educato, gentile, stiloso. Le mamme delle ragazze gliele

ragazze gliele affidavano volentieri, le figlie. Poi in macchina

figlie. Poi in macchina le aspettava Uaz. ¶ Nota aggiuntiva

che si erano tolte le magliette ed erano rimaste

stava al sole con le gambe incrociate, mostrando le

le gambe incrociate, mostrando le mutande macchiate, disse: ‘Andiamocene

andato a gridare sotto le sue finestre. Credo anche

Così anche la toponomastica. Le strade e stradine che

veri paesani per individuare le famiglie del paese. Se

era “Silvano Pacelli” (cfr. “Le gemelline”) e “Silvano ’d

lo chiamavi Manera rischiavi le botte. Stefano era “Stiva

che lì potevo vedere le ragazze di Cassinasco che

all’altare per provare le varie Il cane di

di Giusy e Troverò. Le canzoni erano piene di

piene di parolacce e le si urlava a squarciagola

raggi del sole attraverso le vetrate gialle, rosse e

con la carta igienica le maniglie del portone aperto

il veterano della band. Le canzoni le presenta lui

della band. Le canzoni le presenta lui, con la

fisico tutto diverso: aveva le gambe lunghe, il culo

lato, guardava proprio oltre le tue spalle, anche se

coi capelli sparati, poi le varie tinte assurde, e

Monica, Silvana e Mirella. Le cinque tipe toste della

a Canelli, cominciavo con le vasche, prima sotto il

lo scemo con tutte le ragazze che passavano nel

avuto 106 anni), e poi le ragazze, la biondissima Teresa

ragazze meridionali che chiamavamo “le islamiche” (in tempi in

insieme, diretti verso pranzo, le donne cariche di generi

della piazza e verso le due arrivavano quelli del

del comune a lavare le strade che puzzavano di

emporio aperto a tutte le ore, comprese quelle serali

ponte”. Dai collant per le signore agli accendini da

Dal tabachein potevi prendere le bombole del gas: sulla

rimprovero di Rita. Spesso le signorine usavano anche il

destra i cassettini con le calze, sulla sinistra una

bancone con i cicles, le caramelle e poi le

le caramelle e poi le sigarette, gli accendini e

lì dentro: smalto per le unghie, vestitini da neonato

ancora qualche tempo sotto le cure di una donna

solo se sei vegetariano”. ¶ Le savonesi ¶ Le prime ragazze

sei vegetariano”. ¶ Le savonesi ¶ Le prime ragazze villeggianti che

interesse sessuale sono state le savonesi. Eravamo circa nel

Eravamo circa nel 1980 e le savonesi avevano grosso modo

Claudia, Giuliana e Daniela. Le prime due more e

e più racchia. Erano le cugine di Piero e

Claudia era alta, aveva le tette e i capelli

quanto tempo sono esistite, le savonesi. Forse due o

maggio del ’76, infatti, cominciava le sue trasmissioni dalla palazzina

come si siano evolute le cose, ma da caotica

con qualcuno ma poi le scappa da ridere e

è brava. ¶ Guardo sempre le partite dei mondiali in

campo e fa tutte le cose giuste senza sbagliarne

Di sera ci sono le cene nel cortile di

un grillo nero con le antenne lunghe, l’abbiamo

ai nostri occhi. Prima le basi, poi i piantoni

quindi il ballo ospitava le orchestre e le coppie

ospitava le orchestre e le coppie che ballavano, noi

e si guardava attraverso le feritoie e sembrava che

e bon e torrone. Le noccioline le mettevano in

e torrone. Le noccioline le mettevano in un sacchetto

bar, e guardavano tutte le belle villeggianti mezze nude

dei giocatori. Per fare le due squadre, negli anni

di farsi notare per le fughe sulla fascia, per

speranza di flirtare con le solite tre o quattro

forniva acqua a volontà, le buste di nylon le

le buste di nylon le portavamo da casa e

parte in piazza con le birre, vestiti male, e

ma lo faceva tra le mura domestiche, non si

vedere proprio, al bar. Le ciucche di Elmo erano

a fingere di guardare le partite di carte. ¶ La

avanti, i gestori. Verso le undici potevi ancora chiedere

Subbuteo e la musica, le cassette, centinaia di cassette

Petesnin”, tristemente famosa per le tare genetiche (ma erano

tare genetiche (ma erano le solite dicerie deterministiche in

un figlio evidentemente ritardato, le dicerie trovarono conferma e

non si spostava quasi. Le persone che attraversavano la

in questione e prontamente le rifilava la corrispondenza a

sei famiglie senza muovere le ruote della sua auto

ruote della sua auto. Le buste da consegnare nelle

remote frazioni giù per le discese sterrate. Farsi il

al vetro e riceveva le sue belle dieci buste

gli occhi e atteggiando le labbra a una specie

Italietta anni cinquanta, con le sue utilitarie sempre nuove

sue utilitarie sempre nuove (le cambiava continuamente) ma sempre

il suo “Curaaaaage” e le sue spudorate pennichelle a

contribuente. ¶ Vita da cani ¶ Le giornate di Cassinasco potevano

sempre addosso a tutte le cagne che passavano. ¶ Il

paziente per far passare le macchine poi si rimette

i propri comodi con le donne; ho sentito raccontare

preti cassinaschesi che seducevano le mogli dei parrocchiani e

mogli dei parrocchiani e le seducevano proprio sul castello

quindi era tutta sbrecciata, le pietre mancanti formavano degli

spiazzo erboso e trascorse le vacanze di Pasqua dormendo

struttura di legno per le cene estive della festa

fissi del paese. Tra le mura di casa (prima

a passeggiare su per le due salite del paese

Uaz settant’anni dopo. Le cronache dei vecchietti ancora

Natale luculliano organizzato per le gerarchie diocesane dal prete

ha viste tante, e le ha viste sempre con

facevano sudare e sbucciare le ginocchia, rovinare scarpe e

blu?) quando io facevo le elementari ed esibiva una

si stava spargendo tra le coscienze di contadini abituati

di testa, chissà, forse le fa da Sancho Panza

a lei e guardando le ragazzuole del Maltese che

ideale, un’Italia tra le due guerre, arretrata, contenta

una mania assurda per le Renault 5, per lunghi anni

beverone” e ci guardavamo le partite serali ammazzando le

le partite serali ammazzando le occasionali zanzare infreddolite di

era diventata sua moglie. Le sue abitudini divennero più

Zeman, ventriloquo. ¶ Da subito le voci dicevano che fosse

lavoro faceva? Come trascorreva le sue giornate? ¶ Quello che

Non stava mai con le spalle alla porta, quando

chiuso. Si comportano così le spie, i militari e

lo rendeva affascinante con le donne e anche il

sempre spavaldo e sopra le righe. Sorta di tuttologo

la gara ad accapparrarsi le sue prestazioni, lui intasca

febbraio dell’84, poi chiusero le saracinesche e cominciarono i

al muro che dà le spalle alle scale che

e riservata. Però, insomma, le birrerie all’epoca erano

o Stefano e vedevo le saracinesche chiuse e mi

E la birreria apriva le sue porte al mondo

il solo Dario, ma le premesse non erano buone

locale. In sua assenza le cose presero una piega

pietre rosse come adesso. Le pietre rosse che ci

E mica c’erano le luci gialle che sembra

di quelle riviste. Tutte le migliori pubblicazioni a fumetti

diminuirono con gli anni, le nuove leve di Canelli

a comprare il torrone, le noccioline zuccherate o i

una propensione a rompere le scatole incredibili. Bruno, al

il torrone Faccio e le sue noccioline zuccherate potrebbero

mai approntato migliorie, se le case che possiedono per

e a raffica, spara le parole a velocità folle

in consiglio, e quando le cronache del settimanale diocesano

con gli adulti o le donne. ¶ Le donne della

adulti o le donne. ¶ Le donne della sua famiglia

a otto anni. Entrambe le storie finirono male. La

tipo di bravuomo che le donne debosciate ritengono l

cena, sul presto, verso le nove. Si fumava una

selvatiche. Oltre al gregge. ¶ Le figlie di Donato io

di Donato io non le ho mai viste. Qualcuno

in cascina e che le figlie si erano nascoste

manifesto. Ho pensato: “Ora le donne della sua famiglia

di avere un’opinione. ¶ Le maestre ¶ Le tre maestre

un’opinione. ¶ Le maestre ¶ Le tre maestre che hanno

almeno una volta. E le maestre erano delle mamme

un giorno o due le lezioni a Cassinasco (forse

maestra o nient’altro. ¶ Le tre maestre erano tre

mille volte più convinta. Le ero simpatico, piombavo a

andavo bene a scuola, le ero pure simpatico, magari

tutte e tre vive, le maestre, non più giovani

da lì. Sono state le maestre di studenti brillanti

cui nessuno studiava, tantomeno le donne. Nessuna di loro

di Miriam Capra: “Ho le lacrime agli occhi... anch

agli occhi... anch’io le ho avute come maestre

di Valerio Quassolo: “Ho le lacrime agli occhi. Ho

terza ci faceva dire le preghiere prima di iniziare

invece mi ricordo ancora le storielle che Elia raccontava

ci insegnava matematica con le castagne recuperate su al

fosse un cacciatore e le uniche armi che ha

si usano per ammazzare le bestie da macello. ¶ Sua

quindi anche di pagare le tasse. Divenne il simbolo

parla al cellulare con le quattro morose a turno

intenta a fare tutte le cose fighe che volevi

Jackson per farmi apprezzare le persone con un colore

andava a sciare tutte le domeniche. Noialtri eravamo molto

della massima attenzione. Innanzitutto le squadre, i giocatori. Bellissimi

squadre, i giocatori. Bellissimi. Le maglie dipinte con cura

i polsini, i calzettoni, le strisce sui calzoncini e

quello del biliardo. Bellissimo, le strisce bianche realistiche, le

le strisce bianche realistiche, le porte con le reti

realistiche, le porte con le reti blu e rosse

senza righe storte. Arrivarono le squadre: con la scatola

rossi” e i “blu”, le due squadre senza nome

punto cominciammo a modificare le squadre e a migliorarle

Certe versioni non avevano le strisce sulle maniche, tipo

con uno stuzzicadenti tracciò le strisce gialle sulla maglia

tutti cominciammo a migliorare le nostre squadre. Poi attaccammo

attaccammo i numerini dietro le schiene, lavoro infernale ma

pieno, anche d’inverno. Le partite più memorabili furono

ovviamente. ¶ Il bello erano le telecronache di Stefano, molto

venti minuti. I fuorigioco, le punizioni, i pallonetti, le

le punizioni, i pallonetti, le triangolazioni, le sostituzioni, le

i pallonetti, le triangolazioni, le sostituzioni, le interviste nell

le triangolazioni, le sostituzioni, le interviste nell’intervallo e

anche l’Inghilterra e le squadre sudamericane. La Francia

fondamentalmente era quello che le prendeva. Fulvio era tignosissimo

albero di nocciolo e le squadre che risaltavano nella

del corpo sono cominciate le voci: l’hanno ammazzato

la prosopopea sempre sopra le righe di Giovannino. ¶ Furono

di Puncinillo a dirmi le prime cose di sesso

da anni. Chissà cosa le hanno raccontato a quella

quando te ne accorgevi, le cose cambiavano drasticamente perché

scontato. Erre Erre erano le sue iniziali e aveva

Mario e Piero Poggio. Le cose andavano sempre così

casa tua e prendeva le misure, suggeriva soluzioni, ti

sarebbe sempre meglio che le cose procedessero fluide secondo

fede, acconsentiva a consegnare le prime parti della cucina

gli facevi notare che le misure di un piano

non esce più e le poche volte che l

più orientale che indio, le labbra carnose, gli occhi

mandorla. Li ricordiamo per le liti, per Elmo furioso

di una convivenza impossibile. Le cose andavano così da

avrebbe fatto con chiunque le fosse capitato a tiro

elemento scardinante, ma cominciarono le liti Bruna-Pietro. Si

ho perso i contatti. Le ragioni del cuore, delle

era pure cittadino, quindi le faceva proprio impazzire, le

le faceva proprio impazzire, le nostre ragazze locali, che

da me imitata tra le risate generali. ¶ Una volta

Da quel momento diradò le visite a Cassinasco. ¶ Sabato

garantiscono, se interrogati, che le porte resteranno aperte e

ci si mette contro le uniche cose che restano

Cassinasco senza interruzioni e le serrande della birreria son

realtà so come stanno le cose e stanno in

sarebbe passato più lentamente, le prospettive sarebbero state diverse

molta gente avrebbe lasciato le sue radici lì, la

trasferisce all’area verde, le auto intasano la salita

per la prima volta le generazioni sono uguali. I

più antichi di loro. ¶ Le storie che ho raccontato

madre. I rapporti tra le generazioni erano tesi: le

le generazioni erano tesi: le stesse cose che si

in campagna. E comunque le generazioni erano tutte diverse

figli. ¶ Ora sembra che le cose si siano mescolate