Vincenzo Monti, Al signor di Montgolfier, 1784

Il giovinetto Orfeo. ¶ Stendea le dita eburnee ¶ Su la

Meravigliando accorsero ¶ Di Doride le figlie; ¶ Nettuno ai verdi

verdi alipedi ¶ Lasciò cader le briglie. ¶ Cantava il Vate

chiama. ¶ De' corpi entro le viscere ¶ Tu l'acre

tuo splendor vestita, ¶ E le sorgenti apparvero, ¶ Onde il

e suonano ¶ Del ciel le vie deserte: ¶ Stan mille

d'Orizia ¶ A insidïar le voglie: ¶ Costa rimorsi e

misura? ¶ Rapisti al ciel le folgori, ¶ Che debellate innante

caddero, ¶ E ti lambîr le piante. ¶ Frenò guidato il

Svelaro il volto incognito ¶ Le più rimote stelle, ¶ Ed

rimote stelle, ¶ Ed appressar le timide ¶ lor vergini fiammelle

il foco, il pelago, ¶ Le fere e l'uom

domasti. ¶ Oggi a calcar le nuvole ¶ Giunse la tua

E di natura stettero ¶ Le leggi inerti e mute