parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, Il disprezzo, 1954

concordanze di «le»

nautoretestoannoconcordanza
1
1954
un momento indugiai con le mie labbra vicinissime alle
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1954
leggero e tranquillo che le usciva dalle narici; e
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1954
questa previsione, ecco che le mie labbra si incontrarono
4
1954
destarla, né sorprenderla. Premetti le labbra prima dolcemente e
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1954
simile ad una conchiglia le cui valve si disserrano
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1954
apriva, si apriva, sollevando le labbra sulle gengive; nello
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1954
il mare che riempivano le grandi finestre ci abbagliavano
8
1954
immobile a guardare, attraverso le finestre, alla linea nitida
9
1954
la sua, Rheingold... e le dirò di più, visto
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1954
a notte alta, per le vie di Dublino, non
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1954
il sole, il cielo, le terre inesplorate dell’antichità
12
1954
Mise tutto quanto per le strade fangose di una
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1954
ha... e io allora, le ripeto, tra lei e
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1954
non mi ha nascosto le sue idee e il
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1954
il fatto che lei le condivide... lei, Molteni, non
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1954
signore», egli insistette, «e le ripeto in faccia: a
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1954
dell’Odissea né secondo le sue idee, né secondo
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1954
Non lo credo». ¶ «Forse le differenze non erano poi
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1954
un film, non bastano le aspirazioni...». ¶ Seguì un altro
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1954
capivo che, pur comprendendo le mie ragioni, egli non
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1954
so a memoria». ¶ «Se le fa piacere». ¶ Non sapevo
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1954
Dante meglio che con le mie parole». ¶ «Meglio, certamente
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1954
il tavolo, nel bar, le braccia allargate, come a
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1954
piedi del letto, e le babbucce appaiate presso la
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1954
appaiate presso la poltrona; le molte boccette, vasetti e
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1954
Emilia impartiva alla cuoca le istruzioni per il pranzo
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1954
ricordai ad un tratto le ultime parole che avevo
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1954
con l’ancella, dandole le istruzioni per il pasto
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1954
rimando: «Hai già disfatto le tue valigie?». ¶ «Sì, perché
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1954
questa novità. Domandò, aggrottando le sopracciglia: «E perché ti
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1954
questo denaro per pagare le rate della casa... d
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1954
soltanto che si disprezzano le persone che fanno cose
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1954
tesi la mano e le presi la sua, sul
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1954
finestra e mi voltava le spalle, pur parlandomi. Mi
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1954
strinsi la testa tra le mani e per un
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1954
io sapevo che Battista le faceva la corte e
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1954
rivoltarmi, favorivo, per interesse, le mire di Battista?”. Rimasi
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1954
potrai rinunciare a tutte le sceneggiature di questo mondo
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1954
davanti la finestra, voltandomi le spalle e per un
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1954
che tuttora mi voltava le spalle, e aspettai la
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1954
Ma lasciava che io le stringessi il braccio e
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1954
feci più ardito e le cinsi la vita. Ella
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1954
tu vai a fare le valigie e partiamo domani
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1954
Guardai l’orologio: segnava le sei. Alla cena mancavano
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1954
chiave nella serratura. ¶ Chiusi le imposte, e, al buio
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1954
appena disteso, sentii che le mie membra cercavano d
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1954
guardai l’orologio: erano le nove. Avevo dormito tre
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1954
fetta di prosciutto tra le tante che ricoprivano il
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1954
verso la finestra, voltando le spalle al mare. ¶ Mi
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1954
piedi aspettando che Battista le porgesse il bicchiere e
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1954
mezzo al salone e le girò un braccio intorno
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1954
che tuttora stringeva tra le dita, a mezz’aria
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1954
più e che, secondo le sue parole, mi disprezzava
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1954
ancora scoperta, oltre, appunto, le apparenze. ¶ Ricordai che ella
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1954
circospezione che mi imponevano le circostanze al tempo stesso
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1954
l’abito che Battista le aveva lacerato e si
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1954
compiaceva di pavoneggiarsi con le sue penne più brillanti
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1954
il mare». ¶ Egli alzò le sopracciglia e mi guardò
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1954
nei nostri rapporti con le persone che amiamo». ¶ Mi
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1954
per denaro, anche facendo le sceneggiature per la “Trionfo
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1954
che io l’accusassi, le rimproverassi la sua infedeltà
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1954
momento e poi attenuò: «Le sceneggiature, del resto, vanno
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1954
poi l’hai fatto... le difficoltà delle sceneggiature si
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1954
l’avevo veduta tra le braccia di Battista: questo
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1954
del disprezzo, confermando così le mie supposizioni. E io
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1954
avvicinato a lei e le avevo afferrato una mano
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1954
Ma perché... dovrei ridire le cose che ho già
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1954
per farle capire che le perdonavo la sua infedeltà
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1954
ostinatamente avverso. Allora, bruscamente, le augurai la buona notte
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1954
ricorderà Molteni che io le stavo spiegando la mia
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1954
ricorderà pure che io le avevo dato la chiave
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1954
tornarci». ¶ «Già». ¶ «Ora, dunque, le rivelerò perché, secondo me
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1954
rivelazione e quindi, corrugando le sopracciglia e fissandomi con
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1954
mostrarsi gentile, che cosa le costa dopo tutto?... E
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1954
come si dice, con le buone, con la persuasione
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1954
di separazione... e celebrano le loro vere nozze... le
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1954
le loro vere nozze... le loro bluthochzeit, le loro
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1954
nozze... le loro bluthochzeit, le loro nozze di sangue
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1954
porta i Proci con le buone... può farlo, è
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1954
dal mio disaccordo: «Non le va, caro Molteni? E
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1954
Molteni? E perché non le va?». ¶ Dissi con sforzo
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1954
solito», ribadì Rheingold, «e le dico subito perché... mi
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1954
l’importanza che hanno le questioni cosiddette d’onore
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1954
cosiddette d’onore per le persone non civilizzate... Penelope
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1954
mare remoto e silenzioso, le rupi ritte dell’isola
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1954
frotte, come frecce, con le loro punte nude e
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1954
su», non dovevo fare le cose in fretta, dando
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1954
invitato Emilia a far le valigie. A Battista, poi
89
1954
detto, e i vestiti le stavano accanto, sui sassi
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1954
mare e il cielo le avessero prestato un po
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1954
immensità. Nella posizione supina, le mammelle avevano un rilievo
92
1954
del sole; e così le gambe che, più basse
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1954
cappello di paglia che le nascondeva il viso. ¶ «Non
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1954
prima allorché, sbucando tra le rocce, l’avevo veduta
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1954
via il cappello che le nascondeva il viso e
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1954
poi, pian piano, abbassai le mie labbra su quelle
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1954
e così, in generale, le donne e le persone
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1954
generale, le donne e le persone di animo debole
99
1954
bocca tremavano e con le mani ripiegava l’orlo
100
1954
e la presi tra le braccia benché, al primo
101
1954
mentre la stringevo tra le braccia, provai la tentazione
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1954
fosse successo, che cosa le avessi fatto. Ma adesso
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1954
domande; che probabilmente con le domande non avrei approdato
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1954
girate in gran parte le scene in esterno... così
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1954
cinque mesi mi comunicherai le tue decisioni e allora
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1954
scoprendo il ventre e le gambe. Ella teneva le
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1954
le gambe. Ella teneva le gambe strettamente accavallate, come
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1954
lembo della vestaglia sopra le gambe di lei. Ella
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1954
dalla cameriera che portavano le valigie; subito, quei due
110
1954
carta rigata... si vedono le righe, Molteni». Sentii Rheingold
111
1954
in maniera moderna, secondo le ultime scoperte della psicologia
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1954
rimontarlo di nuovo secondo le nostre esigenze moderne». ¶ Mi
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1954
la sola giusta secondo le ultime scoperte della psicologia
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1954
resto, parlerò quando spiegherò le ragioni per cui Ulisse
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1954
e non Bérard con le sue carte geografiche e
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1954
secondare col loro volo le raffiche e i risucchi
117
1954
sarebbe stato difficile immaginare le navi nere di Ulisse
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1954
altra, in navigazione verso le terre allora vergini e
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1954
di detriti, sul quale le onde rade e grosse
120
1954
Ho bisogno di sgranchirmi le gambe...». ¶ Discendemmo e io
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1954
ora ritraendomi, secondo che le onde si avanzavano o
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1954
tutto convinto... se vuole le dirò anche perché». ¶ Egli
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1954
del mattino, là dove le dune erano più alte
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1954
dune erano più alte, le due figure di Battista
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1954
pesce con il sughillo... le orchestrine che suonano ’O
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1954
incerto, stava fermo tra le due macchine, guardandoci. Emilia
127
1954
troppo a Roma, e le assicuro che non è
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1954
signora, non sia cattiva... le prometto che andrò a
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1954
tra i pini e le magnolie; e io mi
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1954
pavimento di ammattonato, tra le mura di cinta dei
131
1954
ogni tanto ad osservare le bellezze del luogo e
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1954
bocca. Da quell’altezza le due grandi rupi rosse
133
1954
dentro di azzurro, come le lucertole, come il mare
134
1954
particolare nel mostrarci tutte le comodità della villa, volle
135
1954
al solito Battista prendeva le cose alla lontana e
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1954
l’ho osservato durante le nostre discussioni sul film
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1954
mollemente: «Ma che cosa le fa pensare che io
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1954
di sì». ¶ «E cosa le disse Rheingold, per rassicurarla
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1954
rassicurarla?». ¶ «Non ricordo bene...». ¶ «Le rinfrescherò io la memoria
140
1954
io la memoria... Rheingold le disse che stesse tranquillo
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1954
improbabile: quello di conciliare le mie esigenze di onesto
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1954
stellato chiaro del cielo, le rupi dell’isola. Altre
143
1954
con lucidità che tutte le bellezze del mondo non
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1954
e poi gli getta le braccia al collo piangendo
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1954
non sapendo che fare. Le tre parole di Emilia
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1954
simili alla nostra, con le facciate piene di balconi
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1954
e di verande, tra le tante macchine di lusso
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1954
che ci guardava con le sue finestre dal terzo
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1954
solito, in questo gesto, le sfioravo le ginocchia, oppure
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1954
questo gesto, le sfioravo le ginocchia, oppure girandomi un
151
1954
oppure girandomi un poco, le scoccavo sulla guancia un
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1954
la Passeggiata Archeologica. Ecco le antiche mura muscose, gli
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1954
gli orti, i giardini, le ville nascoste tra gli
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1954
dei vini. Incominciai con le pietanze, proponendole via via
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1954
mia benché minima azione. Le offrivo da bere, le
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1954
Le offrivo da bere, le porgevo il sale, la
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1954
della soppressione di tutte le cose che avrei voluto
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1954
questa consapevolezza come contro le sbarre di ferro di
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1954
fa’ come se non le avessi mai dette». ¶ Domandai
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1954
speranza: «Perché dovrei dimenticarle? Le dimenticherei se sapessi di
161
1954
sono vere... e tu le hai dette, così, perché
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1954
avrebbe rimesso a posto le cose, almeno per qualche
163
1954
Rispose finalmente: «Tu me le hai chieste e io
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1954
chieste e io te le ho dette». ¶ «Ma tu
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1954
riflettere. «Di’», insistetti, e le afferrai di nuovo la
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1954
male» Fuori di me, le storsi le dita. Ella
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1954
di me, le storsi le dita. Ella mi guardò
168
1954
una smorfia di dolore le contrasse la bocca, e
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1954
non aveva che parlato, le si dipinse in viso
170
1954
ad altre angherie che le avrei fatto e rimasi
171
1954
disprezzi». ¶ «Auffa». Ella liberò le dita con un gesto
172
1954
tanti: come e quando le avevo fatto quelle cose
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1954
Accesi il motore e le dissi, con una voce
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1954
i ruderi di mattoni, le statue di marmo bianco
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1954
adesso una pioggia dirotta, le asticelle del tergicristallo andando
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1954
decisione di un ubriaco, le cinsi le spalle con
177
1954
un ubriaco, le cinsi le spalle con un braccio
178
1954
a lasciarmi intendere che le avevo fatto prendere un
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1954
quasi burocratica di riassumere le tre questioni vitali della
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1954
accorgevo di prospettare soltanto le felici conclusioni alle quali
181
1954
tuttora in penombra, con le persiane abbassate; ma sul
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1954
avessi voluto tirar su le persiane e far luce
183
1954
dell’Odissea, la casa, le rate da pagare, le
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1954
le rate da pagare, le mie ambizioni teatrali sacrificate
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1954
tutti gli aspetti e le persone della mia vita
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1954
stanza e mi misi le mani nei capelli e
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1954
prendendomi la testa tra le mani: «E quando andresti
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1954
chino, la testa tra le mani, uscì dalla stanza
189
1954
partiva da me verso le cose, ma sembrava partire
190
1954
presomi il viso tra le mani, continuai a singhiozzare
191
1954
e vedevo, pur tra le lagrime, che sul suo
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1954
Allora, con moto istintivo, le afferrai una mano balbettando
193
1954
donna che vi sbrighi le faccende di casa...». ¶ Pensai
194
1954
addirittura la certezza che le avrebbe risolte. Fu, perciò
195
1954
quelle che io chiamavo le cortine fumogene di Battista
196
1954
pezzo ogni interesse per le considerazioni sovente assai lunghe
197
1954
che ricorda alla gente le sue difficoltà invece di
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1954
più se veramente pensasse le cose che andava dicendo
199
1954
stanza, a testa alta, le mani ficcate nelle tasche
200
1954
tastiera. Ma, così facendo, le sfiorai senza volerlo la
201
1954
forse non senza intenzione, le toccai le dita. Allora
202
1954
senza intenzione, le toccai le dita. Allora la guardai
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1954
i miei occhi quando le sfuggivano, cercando di trattenerli
204
1954
mi chinavo da dietro le sue spalle per correggere
205
1954
sguardi si incontrarono e le nostre bocche si riunirono
206
1954
di casa; ma io le risposi in maniera evasiva
207
1954
prima. Senza dubbio, pensai, le cose erano andate nel
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1954
come era avvenuto per le altre sceneggiature, le solite
209
1954
per le altre sceneggiature, le solite sottili schermaglie di
210
1954
ho bisogno». ¶ Mi morsi le labbra: prima di tutto
211
1954
NONO ¶ Non erano che le sette e, come rientrai
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1954
malinteso e quindi comunicarle le buone notizie di quel
213
1954
ogni intervento divino, sopprimere le presenze così amabili e
214
1954
nulla di buono per le divinità: la psicologia, ovviamente
215
1954
essendole proprio sconosciuto, non le diceva nulla. «Beh», pronunziò
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1954
per un braccio e le dissi: «Andiamo di là
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1954
convulsa con la quale le stringevo il braccio che
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1954
davanti a lei e le dissi: «Ora parliamo». ¶ Ella
219
1954
io, che avevo sacrificato le mie aspirazioni teatrali, io
220
1954
poi, consisteva nell’abbracciarle le gambe tuffandole il viso
221
1954
vuoi per forza che le cose si mettano male
222
1954
tu l’hai detto: le cose si metteranno male
223
1954
lasciai il polso e le abbracciai le gambe. Ella
224
1954
polso e le abbracciai le gambe. Ella aveva una
225
1954
andare!». ¶ Circondai più strettamente le sue gambe con le
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1954
le sue gambe con le mie due braccia, schiacciando
227
1954
verità». ¶ Si possono immaginare le cose più spiacevoli e
228
1954
si licenzia la serva, le si spiega il perché
229
1954
chino, la testa tra le mani. Dissi alla fine
230
1954
se la mia supposizione le fosse sembrata del tutto
231
1954
chiaramente, un’improvvisa riflessione le fece cambiare espressione. Rispose
232
1954
rivista... tu queste cose le sai e le comprendi
233
1954
cose le sai e le comprendi... no, la verità
234
1954
più che parlare compitavo le parole cercando di esprimere
235
1954
e del meno», e le ero saltato addosso e
236
1954
rovesciata sul divano e le urlavo in faccia: «Di
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1954
educazione: aveva frequentato soltanto le prime scuole elementari e
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1954
certe cose soltanto perché le aveva pensate con serietà
239
1954
e schiettezza e, infatti, le sue parole avevano il
240
1954
giù senza pensar nulla, le mani tremanti, gli occhi
241
1954
e feci per aprire le porte. Ma, d’improvviso
242
1954
una giovane signora, con le braccia cariche di pacchi
243
1954
non ne avesse spalancato le porte. Ella cacciò un
244
1954
Ma, incapace di fornirne le prove non soltanto a
245
1954
insieme». ¶ «Ma se io le ho telefonato che non
246
1954
realtà, come mi ripetevo, le sue conversazioni telefoniche con
247
1954
infatti, incominciando a riunire le stoviglie sul tavolino: «Ma
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1954
a mettere in dubbio le sue parole. ¶ Tutto era
249
1954
che non dovevo precipitare le cose; che dovevo farmelo
250
1954
lei avrebbe potuto fornirmi le prove che mi mancavano
251
1954
amor tuo... per pagare le rate di questa casa
252
1954
in tono incalzante: «Tutte le volte che hai voluto
253
1954
viso il contegno che le conveniva tenere. Notai allora
254
1954
subiva, nell’irresolutezza che le divideva l’animo, quasi
255
1954
occhi parevano disfarsi dentro le occhiaie, smarriti e foschi
256
1954
affrontare una decisione che le ripugnava o verso la
257
1954
persona ella mi gettò le braccia al collo, dicendo
258
1954
petto, stringendola forte, con le due braccia. ¶ Ma mi
259
1954
durante il bacio. Tuttavia le presi il mento nella
260
1954
e feci per avvicinare le mie labbra alle sue
261
1954
vediamo quanto prima... adesso le passo Riccardo». ¶ Mi alzai
262
1954
la sua presenza come le sue carezze non erano
263
1954
Trionfo Film», era tra le più quotate, in quel
264
1954
scartafacci che stringevano sotto le braccia, dalla foggia dei
265
1954
scranne dorate, torno torno le pareti, sbadigliando, fumando e
266
1954
fumando e parlottando sottovoce. Le segretarie, quando non parlavano
267
1954
e sgradevole squillava; allora le segretarie si riscuotevano, chiamavano
268
1954
di farla finita con le esitazioni e con i
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1954
faccende domestiche; e per le distrazioni, ossia il cinema
270
1954
dopo il matrimonio, quando le restavano ancora alcune delle
271
1954
dipendeva da me per le sue poche distrazioni. C
272
1954
rimanga fedele anche quando le ragioni della fedeltà sono
273
1954
prim’ancora che ripugnante, le sembrava noiosa e faticosa
274
1954
di immaginazione, che non le consentiva di appigliarsi ad
275
1954
verso di me; ma le sarebbe stato molto difficile
276
1954
ossia quegli appuntamenti con le sarte e con le
277
1954
le sarte e con le modiste, quelle visite ai
278
1954
cui ricorrono di solito le donne in simili circostanze
279
1954
volta che abbian voltato le spalle, si riferiscono con
280
1954
nulla, come, appunto, dietro le grinte dei testoni che
281
1954
di piccola statura, sebbene le spalle, quasi a confermare
282
1954
il suo solito, prese le cose molto alla lontana
283
1954
il suo entusiasmo per le cose belle e le
284
1954
le cose belle e le cose buone, per le
285
1954
le cose buone, per le cose, insomma, pertinenti alla
286
1954
fatto per vivere tra le scartoffie, in un ufficio
287
1954
all’albergo, perché ha le sue abitudini, e d
288
1954
la villa ha tutte le comodità e non vi
289
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la prima notte dopo le nozze, come ella si
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ella si fu tolta le scarpe dal tacco alto
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dal tacco alto, io le venni incontro nel mezzo
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la sopravanzavo con tutte le spalle. Ma più tardi
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affatto massiccia. Ella aveva le più belle spalle, le
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le più belle spalle, le più belle braccia, il
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soltanto i colori e le forme più intime e
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i giorni, a tutte le ore». ¶ «No, adesso». ¶ Così
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del capo, così che le mie labbra finirono sul
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stretta con forza tra le mie braccia, senza strapparle
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ti facevo male». ¶ «Hai le mani di ferro», ella
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afferrai di nuovo, con le due mani, sotto la
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fermo, seduto sul letto, le mani riunite, la testa
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Rimasi come stavo, chino, le mani in grembo, la
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Sentii, dopo un poco, le molle del letto cigolare
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ero sempre ritrovato tra le braccia di Emilia senza
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dire, mi girava dietro le spalle e faceva tutt
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letto era preparato, con le lenzuola rovesciate e la
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distesa sulle coperte con le maniche spalancate. Presi questa
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spalancate. Presi questa camicia, le pantofole che ella aveva
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dal contegno di Emilia le conseguenze che ci si
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mi volesse più affatto, le fui grato di questa
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indicati i gesti e le parole degli attori e
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Se infatti si giudicano le arti dal punto di
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Avviene così che, secondo le simpatie, la convenienza o
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aneddoti scollacciati, chi espone le proprie idee politiche, chi
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del fumo delle sigarette, le tazze di caffè si
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impazienza e di disgusto: le divagazioni di ogni sorta
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di ogni sorta con le quali registi e sceneggiatori
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accennato, cercano di alleviare le lunghe ore di discussione
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scriveva il copione; perfino le lodi del regista per
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mio dovere di sceneggiatore. Le sceneggiature rassomigliano un poco
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quel genere di lavoro, le prime cose a cui
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e se non giungono le offerte, ci si insospettisce
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a non dare importanza. Le due cose, d’altronde
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dopo l’altra tutte le superstiti difficoltà, così che
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hai figli...». ¶ «Debbo pagare le rate dell’appartamento», risposi
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lo sai come sono le donne... per loro la
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con gli occhi bassi, le mani in grembo, perfettamente
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il camino. Notai che le bottiglie erano ambedue intatte
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me l’ha raccontata». ¶ «Le piace?». ¶ «Piace a Gino
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Pasetti, intanto, aveva stappato le due bottiglie e adesso
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i giorni si finiscono le sceneggiature». ¶ Egli riempì i
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disse Pasetti, bagnando appena le labbra e riposando il
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dovetti assoggettarmi a tutte le diverse formalità degli inviti
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senza originalità... sto ricalcando le orme di tutti i
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andai all’ascensore, chiusi le porte e premetti il
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ritirarsi, mi sembrava, tra le tante cose assurde della
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anni di matrimonio, finalmente le nostre condizioni migliorarono: conobbi
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Ma lo scontro e le spiegazioni susseguenti durano forse
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seduta in una poltrona, le gambe accavallate, e Battista
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domanda: «Quanto vengono pagate le sceneggiature?». Io dico la
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un fatto: Emilia, tutte le volte che Battista ci
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sempre, del pari, io le dimostravo con facilità che
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per sapere se Battista le era antipatico e per
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perplessità, che Battista non le era affatto antipatico, che
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lei, passavo ad illustrarle le ragioni che militavano a
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detto che, piuttosto che le ragioni, l’interessassero il
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i miei gesti mentre le esponevo; quindi, alla fine
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quando era già pronta, le domandavo un’ultima volta
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un’ultima volta se le dispiacesse veramente di accompagnarmi
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mi rispondeva che non le dispiaceva, in maniera categorica
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che la mia assenza le dispiaceva. Tanto che, spesso
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una parte per nascondermi le lagrime di cui aveva
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e di tristezza, allorché le annunziavo una mia assenza
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fosse la mia intenzione. Le dicevo, per esempio: «Debbo
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potuto sbrigare in pace le sue faccende. Questo non
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dava a vedere che le mie assenze le dispiacevano
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che le mie assenze le dispiacevano, io uscivo di
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mie assenze non perché le considerava inevitabili e senza
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naturale comune a tutte le donne; c’era, dico
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che si esprimessero inconsapevolmente le aspirazioni frustrate di gente
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vaso, sulla mia scrivania, le mie carte erano sempre
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pigiama dall’altro e le coperte ben rimboccate e
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un giorno avrebbe superato le sue capacità di sopportazione
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girare con me per le stanze fredde e vuote
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e vuote, mentre io le spiegavo la destinazione di
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perché sapevo che questo le faceva piacere, e radunammo
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denaro, sebbene conoscesse benissimo le nostre reali condizioni. Questo
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amava tanto, non indovinasse le crudeli preoccupazioni che mi
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sembravano, nel contrasto con le mie miserabili inquietudini, un
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che condividesse e comprendesse le mie idee, i miei
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i miei gusti e le mie ambizioni; avevo invece
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tutti i pregiudizi e le ambizioni della classe dalla
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contro i mali e le storture di quella stessa
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avevo finito per attribuire le angustie di cui soffrivo
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mi indispettiva di sentire le mie idee, i miei
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pian piano colore secondo le difficoltà del momento. «Sono
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intravedere i viali serpeggianti, le fontane e gli spiazzi
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scendere a passeggiarci tutte le volte che l’avessimo
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te... Mi sveglio tutte le mattine al canto del
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nell’altra ci sono le poltrone e i divani
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soggiorno. La rincorsi e le dissi in fretta: «Aspetta
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sempre detto che con le finestre chiuse ti senti
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col tono bonario che le era solito: «Riccardo, lo
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la luce del giorno le dava fastidio o perché
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nel suo sentimento con le mie supposizioni. In altri
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aveva fatto, perché, come le avevo gridato poco prima
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ad affacciarmi al parapetto, le mani sulla ringhiera. Forse
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mi tornavano alle mente le parole con le quali
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mente le parole con le quali Rheingold, senza rendersene
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che nel campo che le era proprio e che
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che, per dirla con le sue stesse parole, era
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aver favorito per interesse le mire di Battista; ma
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mentre Emilia aveva applicato le convenzioni spregevoli alle quali
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avessi voluto spingerla tra le braccia di Battista. ¶ A
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Emilia debba scegliere fra le tre diverse interpretazioni dell
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di Ulisse? Proprio perché le nostre vite, i nostri
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era in accordo con le possibilità morali e artistiche
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una volta, e tutte le volte che fosse necessario
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vederla. Da Roma, poi, le avrei scritto una lunga
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una lunga lettera, spiegandole le tante cose che non
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non credo che udissi le voci di Battista e
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penetravano nella stanza attraverso le stecche della persiana, e
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vuoti, armadi spalancati con le stampelle penzolanti e nude
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come quell’albero, avevo le radici per aria, e
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dolce terra, Emilia, che le aveva nutrite del suo
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passeggia e si pulisce le zampe, prima di abbattersi
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odore di orina, stazionavano le carrozze con i cavalli
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fino all’orizzonte, con le grandi tracce diafane delle
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a non ferirmi con le asperità delle tavole asciutte
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po’ sbiadito. Stava con le gambe riunite strettamente, le
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le gambe riunite strettamente, le braccia puntate indietro a
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finché la spiaggia con le sue cabine e i
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nuova e strana gioia, le lagrime avevano preso a
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occhi mi bruciavano per le lagrime e che il
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vedevano brillare nel sole le barbe verdi dei licheni
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ho mai fatto tutte le brutte cose di cui
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alternativamente i remi contro le pareti del passaggio, sotto
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e, abbassandola, sentii sotto le mie dita, là dove
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e vidi che erano le due del pomeriggio. Ero
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dire ad Emilia tutte le cose che avrei voluto
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come erano state dolci le sue parole; come era
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che avevo provato allorché le avevo detto che volevo
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tutti gli aspetti e le sensazioni, io ero ancora
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ed ella taceva. Battista le aveva parlato, ma lei
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mai più rivista. Tutte le finestre dell’appartamento erano
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penombra del crepuscolo. Intanto, le finestre delle case attigue
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gli abitanti visibili dentro le stanze, mi ispiravano un
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di frenesia, ricordandomi con le loro luci tranquille un
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un sepolcro e consegnai le chiavi alla portiera spiegandole
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da me. E allora le avrei di nuovo spiegato
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quanto era avvenuto e le avrei di nuovo dichiarato