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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Benvenuto Cellini, Vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo, in Firenze, 1562

concordanze di «le»

nautoretestoannoconcordanza
1
1562
modo che, avendo investito le dua oche, una quasi
2
1562
io aspettavo, avendo poste le mani in fra le
3
1562
le mani in fra le piume del petto di
4
1562
la testa in fra le gambe; onde io per
5
1562
cenavamo insieme, contavo loro le istrettezze della caccia e
6
1562
e quivi mi faceva le baie come se io
7
1562
di queste parole fastidiose. Le quali venutemi troppo a
8
1562
e voi mi fate le baie come se io
9
1562
questo rimproverare a voi le insaziabilità, pazzie e dappocaggine
10
1562
corrieri, perché tu sai le cose inanzi che le
11
1562
le cose inanzi che le si faccino: che spirito
12
1562
è quello che te le dice? - E mi disse
13
1562
fatto con certe condizioni, le quali l'arebbono tenuto
14
1562
lui passar li voglia? Le legge non si posson
15
1562
con molte gioie addorna. Le gioie valevano in circa
16
1562
di modo che, datomi le gioie e l'oro
17
1562
io avevo a dire, le qual parole io le
18
1562
le qual parole io le dissi al Papa, domandandolo
19
1562
a quel modo, volentieri le farebbe di berretta. Al
20
1562
così cominciai a far le mie tinte. Messomi intorno
21
1562
grandissima diligenzia a fare le tinte, le quali al
22
1562
a fare le tinte, le quali al suo luogo
23
1562
suo luogo insegnerò come le si fanno: certissimo che
24
1562
il Papa mi fece le più domestiche carezze, che
25
1562
da colui che benissimo le sapeva dire, che il
26
1562
dire, che il Papa le credette: io non tanto
27
1562
di pugna e calci le più aspre busse che
28
1562
don Diego, in tutte le cose vostre io non
29
1562
che si godessi tutte le cose mia insino al
30
1562
presso andai a baciar le mane a messer Pietro
31
1562
messer Pietro mi fece le più sterminate carezze che
32
1562
resti qui con tutte le sue persone, se lui
33
1562
rispetto alle guerre. Passammo le montagne dell'Alba e
34
1562
montagne. Passate che noi le avemmo, ci fermammo a
35
1562
gli era scaduto per le sue ribalderie. Quando e
36
1562
compagnia io gli farei le spese insino a Lione
37
1562
ribaldo piagneva e facevami le belle lustre dicendomi, come
38
1562
lettere di grandissima importanza, le quali mandava messer Filippo
39
1562
che mi lasciassi rinchiuder le gioie a dosso a
40
1562
dosso a lui medesimo, le quali porterebbon manco pericolo
41
1562
arriva a Vessa. Veduto le barche di questo lago
42
1562
io ebbi paura; perché le dette barche son d
43
1562
non affogassino, come fanno le nostre della Italia. Quelli
44
1562
è certe secche, per le quale la barca subito
45
1562
il suo bicchiere e le sue gioie, che son
46
1562
ispacciato. Così ridendo ripigliammo le forze e mettemmoci a
47
1562
ci mandorno alcune persone, le quali ci aiutorno; tanto
48
1562
quella sorte d'erbe, le quali n'era pieno
49
1562
bene, cognosciuto ispresso per le sue dimostrazione che lui
50
1562
già avevano conosciuto che le nostre parole erano di
51
1562
io montai in su le poste, e me ne
52
1562
alloggiato la moglie e le figliuole del signor Lorenzo
53
1562
viaggio non doveva legar le spade. Disse che in
54
1562
Giovanbatista; però bisognava portar le spade legate per insino
55
1562
menavo la spada per le mura con grandissimo furore
56
1562
io ho, insieme con le forze mie, vorranno o
57
1562
voi dite -. E con le parole insieme saltai nella
58
1562
su, fratello, e piglia le tue arme e vattene
59
1562
uomini da bene fanno le cose da uomini da
60
1562
quelli virtuosi, che fanno le belle opere e buone
61
1562
ultimo spediente di mettere le robe e' compagni innella
62
1562
che voleva tornare per le sue coreggie a ogni
63
1562
il Tribolo disse: - Leghiamo le spade per l'amor
64
1562
m'è parso avere le budella 'n un catino
65
1562
impose che io facessi le stampe delle sue monete
66
1562
dire che quelle erano le più belle monete di
67
1562
Firenze, e ogniuno che le vedeva. Per la qual
68
1562
che mi facessi consegnare le stanze della zecca; il
69
1562
conto. Di nuovo feci le stampe per il giulio
70
1562
a questa io feci le stampe per li scudi
71
1562
provisione, e mi consegnassi le sopraditte stanze, se a
72
1562
alcune opere d'oro, le quali voleva mandare a
73
1562
che io gli facessi le stampe di un suo
74
1562
mettere quei ferri per le monete; e intanto io
75
1562
provvisione, e ti darò le stanze in zecca con
76
1562
vorrestù che mi mettessi le mia belle stampe che
77
1562
egli avev'a mettere le stampe; ma perché l
78
1562
cosa difficilissima, egli non le misse mai troppo bene
79
1562
facilmente di poter mettermi le mani addosso, vedutomi in
80
1562
volte di farmi mettere le mani adosso; onde io
81
1562
ferro stietto - e messomi le mane al polso, con
82
1562
corpo: il che tutte le volte che lui contava
83
1562
faceva, e benissimo dicendo le parole ancora che io
84
1562
quattro giorni, che veniva le Sante Marie, e volevo
85
1562
Tagliato che io ebbi le ditte cose, io me
86
1562
io gnene disegnavo con le parole bene, questo vecchio
87
1562
molte altre bruttissime parole, le quale fecion vergognare il
88
1562
che mi serrassino istrettissime le dita mignole dei piedi
89
1562
vedi or quale ¶ con le tue dotte man quaggiù
90
1562
mai potuto, con tutte le tue fatiche, far nulla
91
1562
in Roma e datogli le spese, e lui messomi
92
1562
quale gli aveva usato le mane a grattar sempre
93
1562
certe sue sporche manine, le quale non si tagliava
94
1562
a saltare in su le mura di Firenze, d
95
1562
a salire in su le mura di Sua Eccellenzia
96
1562
tu non credi vedrai le tua vendette -. Io attesi
97
1562
deputato, fatto il negromante le sue medesime preparazione con
98
1562
tenessi il fermo, perché le legioni eran l'un
99
1562
e che l'erano le più pericolose; e poi
100
1562
il capo in fra le ginocchia, dicendo: - Io voglio
101
1562
a noi - e missosi le mane al viso, di
102
1562
era tanto ispaventato che le luce degli occhi aveva
103
1562
che noi andavamo inverso le case nostre in Banchi
104
1562
erano vanità e pazzie, le quale non rilevavano nulla
105
1562
mi persuadeva, dicendomi, che le lettere latine non mi
106
1562
aveva aùto qualche difficultà, le quali non si arebbono
107
1562
pregandolo che lui me le tenessi segrete. Pure continuamente
108
1562
a bottega; ché tutte le faccende io le lasciavo
109
1562
tutte le faccende io le lasciavo fare a quel
110
1562
a quello che con le sue parole il detto
111
1562
che ebbe il Solosmeo le sue faccende a Monte
112
1562
ristava indrieto, sovente dicendoci le medesime cose, che ci
113
1562
donna e una fanciulletta, le quali hanno cotesto nome
114
1562
la quale mi fece le più smisurate carezze che
115
1562
dal cardinale de' Medici, le quali mi dicevano che
116
1562
piacevolmente mi volsi e le dissi: - Beatrice mia cara
117
1562
Medici, avvenga che tutte le volte che io gli
118
1562
li porsi in mano le medaglie insieme con li
119
1562
lui e gli altri le consideravano, ora i conii
120
1562
ora i conii ora le medaglie, io modestissimamente cominciai
121
1562
che violentemente in atto le mi dimostrorno, Vostra Santità
122
1562
Papa, fermato di guardare le medaglie, con grande attenzione
123
1562
quella, mi disse che le medaglie erano bellissime e
124
1562
carezze, e volse veder le medaglie e e' conii
125
1562
a brancolarle alquanto con le dita; di poi fatto
126
1562
io, trovatomi aver perso le mie fatiche, mi feci
127
1562
tutto e per tutto le grande ingiurie che mi
128
1562
io adiratamente dissi, che le mie brighe io ero
129
1562
una crociata di strade le quali vanno in diversi
130
1562
sua bravi, li messi le mane al petto con
131
1562
fummo a casa Albertaccio, le carezze furno inistimabile, e
132
1562
d'accordo mi benedissono le mani, parendo loro che
133
1562
voleva che altri facessi le sue monete, che io
134
1562
milanese, e aggiunse tutte le mie ragione molto favoritamente
135
1562
ma sì bene sapevo le ragione di Benvenuto, sì
136
1562
commesse che io facessi le monete del Papa. Per
137
1562
impedirmi, che io non le facessi. Alla qual cosa
138
1562
e volse che io le facessi. Cominciai a fare
139
1562
facessi. Cominciai a fare le stampe degli scudi, innelle
140
1562
io fussi quello che le facessi e no altri
141
1562
quale io riarei per le Sante Marie di Agosto
142
1562
Signore vi messe su le mane, e se ne
143
1562
alla moglie che farebbe le vendette del padre a
144
1562
in fretta, pure con le mie solite armadure, me
145
1562
Mandatomi il Papa tutte le gioie, dal diamante in
146
1562
alcune cassette per ritrovare le gioie che gli aveva
147
1562
volevan sentire, tirato lor le coperte da dosso, ancora
148
1562
ultimo serrato molto ben le camere, il cane, perso
149
1562
aperta, e rotto tutte le cassette. Cominciorno ad alta
150
1562
di tanta potenzia, che le non mi lasciorno andare
151
1562
se v'era drento le gioie del Papa: ma
152
1562
il cassone videro tutte le gioie e l'opera
153
1562
che l'opera e le gioie son qui tutte
154
1562
nostri panni -. Subito ritornatomi le virtù al suo luogo
155
1562
sol per rubare io le gioie; e perché a
156
1562
l'opera insieme con le gioie, accomodandole meglio che
157
1562
c'è? - Ècci tutte le vostre gioie e l
158
1562
monete false istampate con le mie proprie stampe. Subito
159
1562
ragionamenti entrò in su le monete, e bene a
160
1562
cosa io risposi, che le crederrei far meglio che
161
1562
Il Papa attinse benissimo le parole; e dove gli
162
1562
giovane audace difendeva bene le sue ragione, e quel
163
1562
così scalzo discesi per le mie finestre di drieto
164
1562
Giovanni, gli detti tutte le ditte gioie, che me
165
1562
ditte gioie, che me le salvassi; il quale tenne
166
1562
potere con autorità riscuotere le loro entrate. Ciò fu
167
1562
di buona grandezza, tonde, le quale erano la Fede
168
1562
biasimo -. Subito risposi che le gatte di buona sorte
169
1562
alle virtù, molto meglio le mettono in opera quando
170
1562
Santità che eglino annaffiano le virtù: così per il
171
1562
così per il contrario le virtù nascono ismunte e
172
1562
di Benvenuto non ascolta le riprensioni. Io ero disposto
173
1562
si doveva rispondere a le offerte d'un Papa
174
1562
dovette ridire al Papa le mie ardite parole, e
175
1562
e io pure dicevo le cause che credevo che
176
1562
cotesta astinenzia io feci le più belle cose e
177
1562
più belle cose e le più rare invenzione che
178
1562
aveva dato licenzia che le potessi fare. Di più
179
1562
e sono certissimo che le opere di questo Tobbia
180
1562
condotta molto innanzi con le mia gran fatiche, non
181
1562
modelli di essa opera: le parole degne di un
182
1562
santo Signor nostro, tutte le cose che tu fai
183
1562
ancora quattro parole sopra le mie ragione -. Il Fiscale
184
1562
l mio palazzo": pagandogli le sue fatiche giustamente ne
185
1562
Così direte al Papa. Le vostre minaccie non mi
186
1562
aperse la scatola, levando le corde e il suggello
187
1562
quel che volessi con le parole, benché gli era
188
1562
che io gli darò le comodità che vorrà a
189
1562
bottega, e mi fece le più isvenevole carezze d
190
1562
potevo operare, che tutte le spenderei in servizio suo
191
1562
istampar detta medaglia, me le facevo in casa; e
192
1562
circuli in terra con le più belle cirimonie che
193
1562
sul bel di rimetter le guardie; e perché loro
194
1562
alcuni di quelli godersi le lor fatiche, più volte
195
1562
mi comisse che io le dovessi sfasciare tutte dell
196
1562
dell'oro, in che le erano legate. E io
197
1562
così feci; di poi le rinvolsi in poca carta
198
1562
poca carta ciascune e le cucimmo in certe farse
199
1562
perché noi avevamo sotto le trincee degli inimici nostri
200
1562
noi dovessimo dirizzare tutte le nostre artiglierie a quella
201
1562
a quella detta casa, le quali erano un numero
202
1562
talvolta Idio arebbe udite le loro orazione, che così
203
1562
Messo noi in ordine le nostre artiglierie, sicondo la
204
1562
Papa arditamente mi difese. Le gran parole che occorson
205
1562
loro, se bene io le so, non facendo professione
206
1562
avevo guadagnati, apresso fattoci le carezze, il buon padre
207
1562
mancare di non seguitare le cose della guerra; così
208
1562
diritta faceva segno con le dita di aprirsi la
209
1562
perché si era, che le furno istrasordinarie, che a
210
1562
cosa io voglia fuggire le fatiche, molto volentieri vi
211
1562
un motto di lettere, le quali dicevano "Summa tulisse
212
1562
davo, e che rendessi le gioie e l'oro
213
1562
alcune opere d'importanza, le quali erano di bonissimo
214
1562
il detto oro, levato le ceneri trovai in circa
215
1562
Papa; di poi, passato le due feste, lo andai
216
1562
Castello; ma perché e' le son cose, dalle gioie
217
1562
mi fece mostrare tutte le gioie; onde io affusolato
218
1562
un gioielliere, quando infra le sue gioie intervien figure
219
1562
tre puttini, che co le braccia levate in alto
220
1562
mill'anni di mettervi le mane. Cominciato subito con
221
1562
e questa si era le stampe delle monete della
222
1562
arebbe caro di far le stampe delle sue monete
223
1562
io avevo veduto come le si facevano; ma che
224
1562
un Cristo ignudo con le mane legate, con lettere
225
1562
avevo meco portato tutte le vecchie monete che s
226
1562
Lione; e veduto che le mie molto più satisfacevano
227
1562
voglio, e val più le scarpe di Benvenuto che
228
1562
negli antichi, con tutte le lor pompe -. A questo
229
1562
certe ferite d'importanza, le quale lo batterno per
230
1562
ha fatto male vedrai le tua vendette fatte per
231
1562
tua vendette fatte per le mia mane -. Le sue
232
1562
per le mia mane -. Le sue parole e le
233
1562
Le sue parole e le mie furno di questa
234
1562
medesime pazzie di prima, le quali erano composte dei
235
1562
di bellissime lettere antiche; le quali avevo fatto fare
236
1562
e l'ultima lettera. Le quali lettere rotte, io
237
1562
si scordassi di fare le sue vendette. ¶ LI. ¶ Attendevo
238
1562
Essendo sonato di poco le ventiquattro ore, questo archibusieri
239
1562
fuora quattro soldati con le spade inpugnate in mano
240
1562
il quale voleva far le vendette del suo fratello
241
1562
agli Angeli si baciava le gote: e così fatto
242
1562
attorno, ma più affisato le donne che altri, voltosi
243
1562
costoro sta bene, benché le sieno qualche cosa manco
244
1562
presto e in ordine le vivande, volendo metterci a
245
1562
concesso, preso per mano le donne, tutte le accomodò
246
1562
mano le donne, tutte le accomodò per di dentro
247
1562
improviso, cominciatosi a lodar le donne con divine e
248
1562
donna del corpo. Subito le due donne, che in
249
1562
pietà di Pomona, mettendogli le mane al corpo, trovorno
250
1562
era mastio. Tirando presto le mani a loro con
251
1562
levatosi da tavola, subito le grida spartesi e con
252
1562
quale e quante erano le molte opere, che a
253
1562
molto più istabile che le turchesche, per più diverse
254
1562
vitalba con bellissimi girari, le quali fanno molto piacevol
255
1562
elezione, perché contra fanno le foglie d'acanto, detta
256
1562
di quelli valenti artefici: le qual cose son chiamate
257
1562
in Roma dagli studiosi, le quali caverne anticamente erano
258
1562
dissono che queste anella le portavono coloro che avevano
259
1562
di queste anellette; ma le facevo di acciaro ben
260
1562
capriccio o impresa; e le portavano nella berretta. Di
261
1562
Caradosso, ne fece alcune, le quali come erano di
262
1562
Mossomi a compassione per le gran virtù sua, per
263
1562
che, se mai e' le parlassi, subito rompesse il
264
1562
notte e buio, e le porte di Roma non
265
1562
terra, il Bachiacca con le calze a mezza gamba
266
1562
s'era ferito con le loro spade medesime alcun
267
1562
pochi giorni, rasciutto alquanto le ferite e a Luigi
268
1562
e baciarsi, e che le parole le voleva usar
269
1562
e che le parole le voleva usar lui, con
270
1562
voleva usar lui, con le quale lui volontieri li
271
1562
mi a certe artiglierie, le quali aveva a guardia
272
1562
suoi, non ardiva sparare le sue artiglierie; e gittato
273
1562
comandare, per aiutarmi voltare le mie artiglierie; e fattomi
274
1562
io ho cominciato, e le cose che in essa
275
1562
XXXV. ¶ Seguitando di esercitar le mie artiglierie continuamente, per
276
1562
sempre di giorno io le dirizzava in quei luoghi
277
1562
in quei luoghi dove le potevan fare qualche gran
278
1562
color rosso. Essendo chiuse le finestre, giudicò il detto
279
1562
mi è stato commesso, le qual cose si sono
280
1562
io fu' per fare le vendette di mio padre
281
1562
mi attendevo a tirare le mie artiglierie, e con
282
1562
cosa il Papa, alzato le mane e fattomi un
283
1562
avessi a dire particularmente le belle cose che in
284
1562
essere troppo lungo me le passo. Solo ne dirò
285
1562
di quelle più notabile, le quale mi sono di
286
1562
che i nimici cambiavano le guardie e passavano per
287
1562
cima di un tetto, le quali mi impedivano cotesta
288
1562
ditte botti; e aspettato le ventidua ore in sul
289
1562
Qui si cognosce quanto le stelle non tanto ci
290
1562
padre, la madre e le sorelle che quel fusse
291
1562
ad alta voce con le bigoncie chiamavano: e veduto
292
1562
loro la percosse con le sua arme: di poi
293
1562
e l'arme, con le sue mane proprie me
294
1562
sue mane proprie me le aiutò vestire. Di poi
295
1562
porta di Prato, lungo le mura me ne andai
296
1562
il corriere che portava le nuove del papa nuovo
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lavorava, ma faceva fare le faccende di bottega tutte
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Madonna Porzia agiunse che le virtù rare volte stanno
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1562
intero pagamento che meritavano le mie fatiche, con molte
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1562
con tutt'a dua le mane forte in alto
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1562
piccole, da poi che le erano così ben pagate
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che lui parlava sicondo le grotte di dove egli
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in modo tale che le mi mossono a pietose
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Idio ci compiace tutte le lecite grazie che noi
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vi manda a monstrare le sue promesse e vostre
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aspettando da voi vedere le sue bordellerie -. Ditto le
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le sue bordellerie -. Ditto le parole, Lucagniolo prese in
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la roba mia con le fatiche insieme, ancora se
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1562
egli a questo modo le case e le botteghe
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1562
modo le case e le botteghe in una Roma
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1562
pretaccio, il quale sparpagliò le più pretesche spagnolissime parole
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còllora al vescovo; e le bravate e le dispute
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e le bravate e le dispute furno grande. Al
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io dissi che volentieri le farei, ma volevo prima
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di esse, che io le cominciassi. Ancora queste parole
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orecchi di papa Clemente, le quale lo mossono grandemente
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molte opere. Una infra le altre notabile: questa fu
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maggiore importanza, così brevemente le passerò. ¶ XXVI. ¶ Con tutto
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medaglie intagliate in acciaio, le quali son le madre
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acciaio, le quali son le madre e la vera
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vogliono sapere fare benissimo le monete. Attutte queste diverse
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cognobbi, ma ben cognobbi le maravigliosissime opere sue; le
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le maravigliosissime opere sue; le quali in parte del
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interviene, e molte volte le guasta e manda in
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che io pigliavo, che le ditte gran difficultà mi
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di esse, volendo fare le altre, quasi a nissuno
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si era, che tutte le volte che io andavo
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a Roma a zappare le vigne. Questi tali innel
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alle mane, infra tante le altre, una testa di
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da partito grossetta. Infra le altre, non istante che
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una sera in fra le altre, un mio confederato
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giovini a cotesto modo, le quali ancor non putano
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l'arme: si vidde le fuste in mare. L
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ricchi gioielli: così acconciai le belle mane di anella
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con tutte a dua le mane, una a Iulio
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abbassare, e lui con le ginocchia in terra gridava
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o sì veramente che le virtù somigli, doverieno, essendo
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di Roma. Quello che le fece fare dicono essere
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vivere di oggi per le cause che si sanno
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al suo luogo io le dirò; gloriandomi molto più
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signorotti, là ritiratisi per le parte, vivevano: erano tutti
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casa vi avevano misso le mani, e veduto costoro
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e' portava pericolo che le due famiglie si disfacessino
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figliuole, e acconcie tutte le sue figliuole, il restante
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avere molto bene acconcie le cose sue. In prima
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non saprò io dare le spese alla mia moglie
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quei vizii che hanno le donne gravide, molto vi
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figliuolo mastio. Aggiunto insieme le vecchie palme, con esse
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corso allui, gli missi le mani a dosso. Il
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avanzava tutt'a dua le bocche. Dicono, che con
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tagliò la coda e le bocche. Di poi che
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avorio e osso nero le sette Virtù; e tutto
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lo specchio, e così le ditte Virtù erano in
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la ditta ruota, tutte le virtù si movevano; e
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contrapeso ai piedi, che le teneva diritte. E perché
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stato levato da essa le palle, e vi avevano
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scudo vi si comisse le sue palle rosse, e
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Se io volessi descrivere le gran cose che mi
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avere da dire assai, le lascierò indietro. ¶ Giunto all
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sempre gli facevo cadere le lacrime con gran sospiri
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una domenica in su le 22 ore in fra la
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1562
anni in circa con le spade in mano: tanto
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1562
era moltissime persone, infra le quali v'era assai
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1562
mio padre; e replicando le parole che lui gli
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1562
fiaccorno tutte a dua le gambe; e quelli ch
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1562
grazia, tutto inclinato a le arme; e per essere
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1562
di panni, e trovando le sue e mie sorelle
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e oneste sorelle, de le avanzate mie fatiche quelli
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e mai non te le dimenticare: ¶ In nella casa
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cose importante e belle, le quali mi detton grandissimo
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di questo sonare, tenendomi le dita al polso, perché
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e per essere per le medesime cause del sonare
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1562
perché io spero che le mane mia sieno tali
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1562
tu hai detto, che le tue mane dicano quel
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1562
voglia, finite che io le ebbi, di cambiare maestro
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onde che io ripresi le parole in defensione del
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1562
di questo Firenzuola. Sentito le mia ragione, quale io
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dicevo di sorte che le si potevano benissimo intendere
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Firenzuola che mi pagassi. Le dispute furno grande, perché
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1562
ben doveva lor bastare le ruberie che loro mi
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1562
arà che fare -. Furno le parole a loro di
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1562
avevo assaliti in su le botteghe loro, cosa che
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1562
povera casa sua con le fatiche sua, molto abundante
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1562
quattro staia di farina, le quali si dovessimo donare
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1562
mi richiese che io le facesse una cintura d
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1562
d'altro: questa se le fece. Veniva a ogni
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1562
palazzo di stanze capace, le quale io mi dovessi
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1562
dovessi fare acconciare con le fornacie e con ciò
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1562
sue e gli altri le sue fatiche; e che
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tocco. A questo io le dissi che in casa
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l maiordomo aveva dato le commessione al bargello e
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in casa, se io le davo cento scudi potevo
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1562
allei piaceva, purché io le dessi li cento scudi
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furore, col quale io le dissi: - Levamiti d'innanzi
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1562
ci ho messo su le mane -. E con queste
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1562
Firenze quando io facevo le monete al duca Lessandro
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1562
e intanto era maturato le diavolerie, perché io avevo
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1562
la mia sorella con le sue sei figliuole, e
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1562
quanta sollecitudine io potevo le tiravo innanzi. ¶ LXIII. ¶ E
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1562
mirabil Donatello aveva fatto le sue opere di bronzo
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1562
queste prime diligenzie; per le quali trovai esser buona
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1562
grandissima difficultà vedevo condotte le sue opere. Così, come
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che mai io non le metterei insieme, perché l
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nella via de' Servi, le dissi: - Signor mio, io
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il perché di nuovo le dico che a me
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Eccellenzia, e conosciuto che le non facevan frutto nissuno
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1562
accrescono la gloria per le lor virtù all'Eccellenzia
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una sera in fra le altre, essendo giunto alquanto
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e tre martelletti piccoli, le qual masserizie oggi son
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1562
l'Eccellenzia Vostra che le ribalderie di Bernardone mi
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mi ingegnerò guadagnarli con le mie fatiche: e mi
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E questa che io le dico adesso, la dico
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lavoranti, io vi farei le monete della vostra zecca
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della vostra zecca e le medaglie colla testa di
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1562
di Vostra Eccellenzia illustrissima, le qual farei a gara
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qua che io feci le medaglie di papa Clemente
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feci al duca Alessandro, le quale sono ancora tenute
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di Francia, solo per le gran comodità che ei
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1562
annoia, mi fece levare le commessione, per la qual
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maggiori e più gloriose le mie vendette, che se
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mi pregò che io le legassi un diamantino in
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con la Duchessa e le disse: - Certo che Benvenuto
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Duchessa: e subito messovi le mani, in pochi giorni
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tondi con quattro mascherine, le qual cose facevano il
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avere mai veduto fra le anticaglie una così bella
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1562
e la testa e le braccia, i piedi. E
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1562
a mme il rattoppare le statue, perché ell'è
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1562
di rara maniera; sopra le qual cose io aveva
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1562
notomia, e per questo le opere loro sono tutte
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1562
anzi gli avevo volte le rene. Subito che questa
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1562
dispiacevoli occhi, se bene le cose sono in sopralativo
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1562
grado tutto bene, subito le si convertono innun pessimo
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1562
bella porta, con tutte le infrascritte cose. E perché
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1562
a quelli che scrivono le cronache, però ho lasciato
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1562
Tampes e non per le sue buone opere, per
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1562
avessi. Queste parole me le venne a dir subito
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1562
ragionato un pezzetto sopra le ditte cose, Sua Maestà
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1562
da per voi non le potete mostrare; e solo
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1562
vi dimostrate grandi mediante le occasione che voi ricevete
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1562
a compiacere a tutte le voglie vostre: sì che
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1562
caso, Vostra Maestà dessi le commessione a monsignor di
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1562
Giove e d'altro, le teste io le feci
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1562
altro, le teste io le feci veramente da per
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1562
queste terre di Francia, le quali io, come forestiero
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1562
Quanto alle base, io le feci, parendomi che tal
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1562
che gli è, con le spese della mia borsa
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1562
XLVI. ¶ Mi prese con le sue mane, e levommi
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palazzo, venne a replicare le gran parole tanto maravigliosamente
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1562
usato con Sua Maestà, le qual parole l'avevano
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1562
i quali occupavono con le loro casse un mulo
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1562
altro gli scalfitti e le percosse, trovammo un miglio
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1562
assai di quelle granella le quali non si sarebbon
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andare più innanzi, perché le cose mie, tornando subito
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1562
modo. Montato in su le poste passò innanzi, e
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1562
questo uomo mi fece le più smisurate carezze che
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1562
poco da poi feciono le mie vendette, insieme con
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1562
mie cose io non le scrivo per boria mondana
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1562
da poi avvilitomi dove le debile forze mie non
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1562
io gli mandavo per le sue provvisione, dandogliene per
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1562
dare ordine a tutte le sue figlioline. ¶ LIII. ¶ Il
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1562
l'occasione di fare le più mirabile opere che
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1562
che mi dessi pur le comodità che io potessi
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1562
non come mercatante. Fecigli le suppliche, alle quale Sua
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1562
dissi: - Singularissimo mio patrone, le vere suppliche e i
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1562
vi potessi accomodare con le mie fornaciette, e da
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1562
l'opere e con le mie fatiche io me
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1562
disse queste animose parole, le quali mi vestirno di
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1562
io mi promettevo che le opere mie sarebbono molto
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1562
bestia, e dissigli tutte le cose di quello che
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1562
colombi malvolentieri. Veduto andar le cose tanto malamente fredde
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1562
perché cominciavo a sentire le cose di Francia che
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1562
dato ordine a tutte le sopra ditte cose, e
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1562
la quale aveva dato le commessione a Lattanzio Gurini
474
1562
ma faccendo altrimenti, io le parlerò come a un
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1562
replicassi un'altra volta le parole che io gli
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1562
io gli avevo dette; le quale più arditamente che
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1562
che io avevo portato le volevo lasciare acconcie il
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1562
sentendo queste temerarie parole, le quale non vennono mai
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1562
E messomi giù con le più estreme fatiche che
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1562
che 'l Bandinello direbbe le bugie, e che io
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1562
ragione, e io che le fo la strada, vi
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1562
Bologna: - Quando io farò le cose che debbe fare
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1562
Consiglio, lo persuadevano che le monete si dovessin fare
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1562
di Francia, sì come le s'eran fatte insino
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1562
di far da poi le mie vendette. Così resolutomi
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1562
poi io possa fare le vendette che tu meriti
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1562
spada dalla gola, costui le misse l'anello. Allora
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1562
e la ritraevo: ognindì le davo trenta soldi; e
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1562
allei e al marito le diverse corna che io
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1562
E perché e' non le pareva che io l
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1562
corna vane, come eran le sua quando lei era
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1562
giunta a questa ribaldella, le portava di nuovo da
493
1562
male percosse che io le avevo date, e 'l
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1562
questa mia Ruberta, dicendole le ribalderie che l'aveva
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marito che non avessi le sue cornetta. A queste
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d'asciolvere addunche -. Io le detti ben d'asciolvere
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quel mezzo vi occorse le piacevolezze carnali, e di
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1562
l'ebbi a dare le medesime busse; e così
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l'altro, e intramettevano le gambe, sì come entra
500
1562
insino al petto e le zampe dinanzi erano di