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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Con gli occhi chiusi, 1919

concordanze di «le»

nautoretestoannoconcordanza
1
1919
di non poter muovere le braccia, e di urtare
2
1919
due sacchi pieni su le spalle, con il viso
3
1919
gora del mulino, salì le scale. ¶ Ella, sentendo il
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1919
abitudine, se ne empiva le tasche: margherite bianche e
5
1919
far l'inchiostro con le more e come si
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1919
eran mature da mangiarsi, le bacche rosse delle siepi
7
1919
perché smettesse di tirarle le zolle; quando s'era
8
1919
ago diaccio. E tutte le strade cambiano i loro
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1919
come da un riparo, le nuvole vengono dritte verso
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1919
sapessero dove andare; con le piazze piccole e sbilenche
11
1919
poco contratto, quasi che le rincrescesse della sua morte
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1919
vederla. Ella aprì subito le boccette che servivano quando
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1919
dalla sporta, si asciugò le mani, ravvolse il grembiule
14
1919
ambedue quasi correndo. Per le scale, Domenico sbatté contro
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1919
trattore lo prese per le spalle. Il medico gli
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1919
Il medico gli allontanò le mani, fermandogli i polsi
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1919
camera, i muri e le porte traballavano e si
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1919
e, avendole qualcuno stese le palpebre, parve insolitamente estranea
19
1919
tutta la gente che le era attorno. ¶ Qualcuno la
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1919
A un tratto Domenico le si accostò un'altra
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1919
gli era antipatico come le sue collere. ¶ Rebecca gli
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1919
era morta? ¶ Restò tra le persone che mettevano il
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1919
una faccenda qualsiasi, con le lacrime e con quei
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1919
il cuscino scelto con le cifre ricamate, accostare i
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1919
chiusa, tirando giù nervosamente le vecchie tendine di seta
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1919
di gennaio; e, tutte le domeniche, prima di giorno
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1919
dall'alba ancora lontana; le strade erano tetre ed
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1919
bene quel che dicevano: le voci risuonavano come le
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1919
le voci risuonavano come le scarpe con i chiodi
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1919
con i chiodi su le pietre. E qualcuno, per
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1919
pipa, coprendo con ambedue le mani il fiammifero. ¶ Domenico
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1919
agli avventori; e allora le sue gote incipriate, sode
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1919
Dava quel sorriso come le tazzine di porcellana filettate
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1919
degli specchi grandi come le pareti; non sapendo né
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1919
caffè. E si bruciava le dita e la bocca
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1919
di sudore diaccio. Dopo, le mani gli si irrigidivano
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1919
la fodera presa tra le dita; e i piedi
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1919
morì la tua mamma, le tombe arrivavano soltanto qui
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1919
la vuoi aspettare? Tutte le mattine porta i fiori
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1919
saluto. E quale effetto le faceva quel ragazzo che
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1919
non guardava né meno le tombe, con le mani
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1919
meno le tombe, con le mani in tasca, e
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1919
i cipressi si vedevano le montagne, che sembravano soltanto
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1919
di colore ancora umido. ¶ Le lapidi erano coperte di
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1919
e disse come tutte le altre volte: - Ora va
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1919
e grassa; e, camminando, le rimbalzava il seno quasi
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1919
un elastico nero che le girava dietro gli orecchi
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1919
che portassero alla monta le vacche. ¶ - Se non rispondi
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1919
andò mai avanti oltre le prime aste. ¶ Per dire
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1919
Pietro andava a scuola, le faceva un grande effetto
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1919
in Piazza del Campo, le domeniche mattine, le veniva
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1919
Campo, le domeniche mattine, le veniva voglia di comprare
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1919
veniva voglia di comprare le canzonette stampate che vendevano
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1919
corona dietro la testa. Le canzonette erano belle perché
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1919
sgabello. C'erano anche le scimmie che sceglievano i
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1919
ritagliati a frange con le forbici. ¶ Quando tornava a
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1919
aria della canzonetta che le era piaciuta di più
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1919
si ricordava di tutte le parole. Qualche volta, avendola
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1919
giù e in su le labbra, fino a toccarsi
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1919
di dimenticarsi, fissando lungamente le palme delle mani finché
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1919
che aveva spazzato tutte le camere, passò accanto a
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1919
costì senza far niente? ¶ Le saltò addosso, dietro le
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1919
Le saltò addosso, dietro le spalle, allacciando le mani
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1919
dietro le spalle, allacciando le mani sopra il volto
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1919
la bocca chiusa, insalivandogli le dita. Egli la fece
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1919
di non alzarsi. ¶ Masa le chiese, con ira: - Ti
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1919
e si ravvoltolò sotto le coperte, con il viso
68
1919
con una persistenza uggiosa, le disse ancora: - Io non
69
1919
Perché state così impalata? ¶ Le pareva di non aver
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1919
fondo la compativa, e le dispiaceva di separarsene. Tornò
71
1919
di carta colorata, con le scatole da saponette, con
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1919
chiederle il granturco o le briciole secche di pane
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1919
non mangiare, quantunque Masa le avesse tagliato un pezzo
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1919
di quando in quando, le mani guazzose; sdrusciandosele alla
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1919
sottana. Il granturchetto, gremito, le dava quasi gioia; e
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1919
quasi gioia; e metteva le piante più belle sopra
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1919
più belle sopra tutte le altre per darle da
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1919
ai vitelli; che se le mangiavano come una ghiottoneria
79
1919
una ghiottoneria, leccandole, dopo, le mani e i polsi
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1919
scuotendo la testa e le catene legate alle corna
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1919
il comodo suo. ¶ Tutte le domeniche, dopo pranzo, fuggiva
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1919
Siena, invece; e, per le strade, le facevano complimenti
83
1919
e, per le strade, le facevano complimenti osceni e
84
1919
doveva far presto; perché le guardie daziarie se la
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1919
mettevano in mezzo e le impedivano di passare. ¶ E
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1919
delle loro botteghe, allungavano le mani per levarglielo. ¶ Tornata
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1919
che si sarebbe ammalata, le portava di nascosto un
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1919
mangiucchiata con i denti, le parve di cadere da
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1919
nonno, dall'altro letto, le gridò: - Stai zitta! Credi
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1919
che non russi». ¶ Ma le dava fastidio l'odore
91
1919
per non sentirlo, se le avvoltolò al collo. ¶ I
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1919
assomigliavano a una falce. ¶ Le parve d'entrare in
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1919
aveva un vestito nuovo, le due sorelle erano ingrassate
94
1919
erano ingrassate. Una voce le chiese: - Che cosa ci
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1919
voce. ¶ La mamma e le sorelle ascoltavano e guardavano
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1919
nell'altra stanza. Ma le pareva di non poter
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1919
fare il più bravo, le mosse incontro in fretta
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1919
lasciandoli discosti; e Pietro le domandò: - È vero che
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1919
Antonio esclamò: - Perché me le levi? Dàlle a Ghìsola
100
1919
suggerita; e restò con le ciliegie in mano. Ma
101
1919
cavò d'impaccio: - Io le prendo da me. ¶ Quanto
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1919
fosse nessun'ombra; ma le nebbioline, che restavano basse
103
1919
che restavano basse come le piante, salivano dalle terre
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1919
l'atto di aprirgli le braccia; e ne fu
105
1919
alla prova Pietro, che le disse con la voce
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1919
spolverarono con il fazzoletto le scarpe, si asciugarono il
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1919
assecondava questa ebrezza; e le sottane erano così lievi
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1919
così lievi che non le sentiva né meno. ¶ Ella
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1919
di Pietro; ed Agostino le piaceva più di tutti
110
1919
delle viti, e saltando le passate del grano nuovo
111
1919
passate del grano nuovo, le andò incontro come quando
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1919
palo in mano sfondava le zucche. Era in maniche
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1919
tondi e forti e le vene strette dalla carne
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1919
diaccio, sembravano senza palpebre. ¶ Le saltò addosso e la
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1919
terra; facendola piangere. Allora le chiese, per celia: - Hai
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1919
a lui. Ma Agostino le tirò giù le braccia
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1919
Agostino le tirò giù le braccia. Ella sorrise, con
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1919
sua forza, il giovine le gridava dentro gli orecchi
119
1919
Agostino, spingendo il braccio, le piegò la testa indietro
120
1919
Poi, piuttosto in collera, le domandò: - Ed ora che
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1919
era venuto per vederlo, le rifece la voce: - Da
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1919
volessi venire a mangiare le ciliegie con lui? ¶ E
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1919
ciliegie con lui? ¶ E le andò addosso un'altra
124
1919
scarpe tutte rotte lungo le ricuciture. ¶ - Perché non mi
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1919
sudati gli sbatteva su le ciglia; e, con quegli
126
1919
albero, assettandosi un poco le vesti addosso, specie la
127
1919
stringendo tra i denti le forcelle che una per
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1919
si rimetteva giù. ¶ Talvolta, le veniva voglia di nascondere
129
1919
di morire senza accorgersene. ¶ Le veniva anche voglia di
130
1919
casa, si faceva empire le brocche da Ghìsola; e
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1919
con un annaffiatoio, bagnava le piante dei limoni. La
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1919
e qualcuna delle donne le pigliava l'insalata e
133
1919
molti, perché certo Domenico le avrebbe domandato se andava
134
1919
un ebreo robivendolo, tutte le volte che non aveva
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1919
il conto alla trattoria, le portava a far vedere
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1919
portafiori d'alabastro ingiallito, le anfore di vera porcellana
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1919
una parete ricoperta con le fotografie di quasi tutti
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1919
su nel manico perché le mandavano, con un fiasco
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1919
che si pulissero bene le scarpe prima d'entrare
140
1919
entrare. ¶ Quando, in campagna, le portavano qualche fiore, non
141
1919
pararsi il sole, che le faceva subito dolere la
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1919
anni. Ella, quando vedeva le assalariate, se ne vergognava
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1919
poteva fidarsi che Pietro le insegnasse, perché si metteva
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1919
fatto l'inchiostro con le more delle siepi. Ma
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1919
moltiplicazione. Dovrebbero esser abolite le scuole, e mandati tutti
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1919
tempo, dopo aver terminato le faccende; ma la sera
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1919
sopra i piatti e le posate: di traverso, per
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1919
traverso, per non voltare le spalle agli altri. Anna
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1919
appoggiandosi al muro con le spalle e con la
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1919
salvietta, di nascosto, tenendo le mani sotto la tavola
151
1919
suo tovagliolo si levò le briciole da sopra i
152
1919
da Rebecca e untare le scarpe da Tiburzi, dando
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1919
figlio che tamburellava con le dita sopra un vetro
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1919
solo e fermo, con le mani in tasca, nel
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1919
prima? Una volta non le pareva vero. Ma non
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1919
capelli, tenendo in mano le forcelle per fargli vedere
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1919
alla volta gli bucò le mani. Ma egli non
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1919
potessi dire: è necessario». ¶ Le sue calze rosse gli
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1919
di un rossore, che le cambiò la fisionomia. ¶ - Lo
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1919
vicino, lo allontanò con le mani magre e dure
161
1919
facesse sparire. ¶ Ghìsola sussurrò: - Le voglio bene. ¶ E scappò
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1919
verso l'aia, con le sue scarpe enormi, respirando
163
1919
della capanna. Si sbucciava le nocche, ma non sentiva
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1919
obbedì, cercando di pulirsi le mani terrose; e non
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1919
trasse in dietro, alzando le gambe anteriori; il calesse
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1919
prendendo lo slancio, con le mani attaccate al calesse
167
1919
vino. Tu, Giacco, consegnerai le chiavi del tinaio; le
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1919
le chiavi del tinaio; le hai a posta. ¶ - Sissignore
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1919
la pioggia. Pietro teneva le mani in tasca, pensando
170
1919
Pareva, nell'oscurità, che le gambe del cavallo battessero
171
1919
ai contadini di aprire le buche per gli olivi
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1919
parlare di lui. Guardò le nuvole, e gli venne
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1919
muovevano silenziosamente con tutte le fronde dinanzi ai monti
174
1919
Quando Anna aveva avuto le convulsioni, restava tutto il
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1919
bianco; e Rebecca, assistendola, le slacciava il busto. Ma
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1919
di badare a Pietro. ¶ Le sembrava di non appartenere
177
1919
specie di quiete, che le dava l'agiatezza, era
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1919
Il sentimento della morte le era sempre presente, e
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1919
sempre presente, e non le bastava credere in Dio
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1919
provava uno sconforto che le faceva perfino paura. ¶ I
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1919
nervi scossi dalla convulsione le prolungavano un senso indefinibile
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di farle sentire che le voleva bene, per paura
183
1919
dicendolo a Rebecca; che le domandava, con un mezzo
184
1919
dalla sua volontà. Benché le avesse da vero certi
185
1919
della trattoria. ¶ Ghìsola, allora, le portava un mazzo di
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1919
magari a rubare; e le faceva gli augurii. ¶ I
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1919
portandogli i saluti e le notizie dei parenti, e
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1919
a Ghìsola? E perché le aveva parlato senza avvertirlo
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1919
era adatta per lui: le strade troppo faticose, il
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1919
gli abiti tagliati male, le mani troppo grosse; affannandosi
191
1919
cambiare. ¶ Una domenica, tra le altre, tornò con Antonio
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1919
e l'amico soggiunse: - Le parlai anche l'altro
193
1919
del piatto, con ambedue le mani. ¶ - Oh, oggi sto
194
1919
stanco! ¶ E aspettava, tenendo le mani insieme. ¶ Da Pietro
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1919
mese, che cosa erano le due oleografie delle pareti
196
1919
Ma Pino diceva: - Me le metta più vicino! Se
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1919
prima del tempo! E le foglie secche, che sono
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1919
Queste foglie di tutte le specie, che si trovano
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1919
l'erbe per rinnovarsi; le piante potate, e i
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1919
ancora a fiorire su le rame nuove! La terra
201
1919
con i pollici; e le zolle che rimangono agli
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1919
subito il ributto. E le gemme dei castagni! ¶ Domenico
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1919
suoi assalariati, per combinare le faccende dell'indomani. ¶ Pietro
204
1919
trattoria, metteva in serbo le cicche trovate, e lo
205
1919
Dopo avere riso, storceva le labbra e se le
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1919
le labbra e se le mordeva. Il vecchio cavò
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1919
di sentire sul volto le sue mani, come un
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1919
grande bacio, come se le mani lo baciassero. ¶ Masa
209
1919
che vada a governare le vacche. Dammi la fune
210
1919
che tutti lo sapevano: le palpebre gli sembrarono come
211
1919
terroso; tenendolo fermo con le zampe per roderlo meglio
212
1919
nella rama, perché sono le più belle; quasi magra
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1919
belle; quasi magra, aveva le labbra sottili. ¶ Egli si
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1919
modo diverso da tutte le altre volte. ¶ Cercò di
215
1919
un dispiacere vivo, e le mosse incontro, come quando
216
1919
tra i suoi capelli, le scarpe lustre di sugna
217
1919
farsi toccare. Pietro non le disse più niente, non
218
1919
volta; come se non le dovesse rimproverare nulla; mentre
219
1919
il nastro, aveva cambiato le scarpe, mettendosi un grembiule
220
1919
parlarle per primo. Perciò le dette una spinta, ma
221
1919
divertisse; e, in fatti, le piacque quel ripiego d
222
1919
lì, d'un tratto, le tolse il piccolo fazzoletto
223
1919
parve poco. ¶ - Che cosa le importa? Tanto lei non
224
1919
capanna come per uccidere le formiche, che lo attraversavano
225
1919
dei bracci pareva che le volessero sfondare i gomiti
226
1919
e neri, quasi che le palpebre tagliassero come le
227
1919
le palpebre tagliassero come le costole di certi fili
228
1919
bene la briglia; e le dita gli entravano nel
229
1919
sempre di più. E le zampe del cavallo lo
230
1919
Giacco che ascoltava con le braccia penzoloni e i
231
1919
i pollici ripiegati tra le dita, le cui vene
232
1919
ripiegati tra le dita, le cui vene sollevavano la
233
1919
adesso lo seguivano sempre. Le gambe gli si piegavano
234
1919
stata stesa sul cavallo, le sue dita lo toccarono
235
1919
nel metterla sul sedile, le loro nocche batterono insieme
236
1919
che aggrottò in fretta le sopracciglia. Allora Pietro guardò
237
1919
poi si distraeva guardando le gambe del cavallo; e
238
1919
spiegò a Rebecca: - Sono le imprecazioni di quelli che
239
1919
serio al marito, che le rispondeva sempre: - Oggi non
240
1919
il cambio, stava zitta, le alzava il capo dal
241
1919
non volendo che ridesse, le faceva qualche dispetto a
242
1919
cappello di paglia, che le calava sempre sopra un
243
1919
evitano. ¶ Quando Masa batteva le nocche su la fronte
244
1919
aveva troppe che non le si addicevano; come non
245
1919
alla trattoria, a chiedere le ghiottonerie che vedeva; e
246
1919
che vedeva; e invece le avvampavano il viso, e
247
1919
e la stordivano quanto le stanze calde a cui
248
1919
di una vita, che le montava la testa come
249
1919
sentiva vicino a Ghìsola le sue prime emozioni delicate
250
1919
in terra, chiudendo tra le braccia un pulcino per
251
1919
con sé! Aveva aiutato le formiche, togliendo dal loro
252
1919
chicco troppo grosso, che le faceva cadere capovolte! Teneva
253
1919
via! ¶ Cercava di superare le sue malinconie; ma non
254
1919
era considerato perduto, mentre le immagini esteriori lo invadevano
255
1919
fare grandi preparativi per le raccolte che aspetteva migliori
256
1919
potare e di tutte le altre faccende. Ma era
257
1919
stracci d'ogni colore, le matassine di capelli, le
258
1919
le matassine di capelli, le scatolette sfondate, c'era
259
1919
nonna da tanto tempo le aveva detto di buttarla
260
1919
viso da piangere. Masa le gridò: - Pensi sempre a
261
1919
ma lei gli volse le spalle, mangiando un pezzo
262
1919
aveva in tasca e le ferì una coscia. La
263
1919
gridò con collera: - Perché le ha fatto far sangue
264
1919
Anna lo picchiarono su le mani, in presenza di
265
1919
a quello supposto; e le chiese: - Te n'eri
266
1919
male a te? ¶ E le spiegò che avrebbe dovuto
267
1919
sono stato io. ¶ Egli le prese la mano, perché
268
1919
se n'andò, battendo le mani su le spighe
269
1919
battendo le mani su le spighe dell'avena alta
270
1919
con un peso dentro le tempie, incapace di mettersi
271
1919
resto avrebbe dovuto imparare le sue lezioni e scrivere
272
1919
delle piegature, si raccoglievano le briciole del pane, e
273
1919
del pane, e Pietro le mangiava a pizzichi. ¶ Questi
274
1919
lo facevano ridere con le loro burlette dicendogli: - Che
275
1919
via il pane e le frutta. Quando qualcuno bestemmiava
276
1919
di brodo. Tutti alzavano le mani: - Fermo! Fermo! Ce
277
1919
alzandosi da sedere. ¶ Quasi, le mani dei contendenti si
278
1919
momento prima, battendo insieme le dita sopra il tovagliolo
279
1919
e bassa. Si stropicciava le guance con il dorso
280
1919
e facendolo girare tra le labbra. Era capace di
281
1919
alla mano, tirandosi con le dita i capelli vicini
282
1919
per volta e piano, le punte dei piedi, battendole
283
1919
Ah, come mi dolgono le ossa! ¶ Un occhio non
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voleva stare aperto, e le palpebre battevano insieme come
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capo. Si guardava bene le mani, per far capire
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cavallo mezzo stronco come le stanghine del barroccio, rinforzate
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ostinata; e, cosa strana, le sue guance, tra il
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guardarli in faccia, se le radunava più vicino, quasi
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coscienza; e gli dolevano le glandole ancora gonfie dietro
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con una stratta tutte le piante che gli capitavano
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si fosse sbucciato. Staccava le zampe e le ali
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Staccava le zampe e le ali ai grilli, e
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alle docce. Poi, diradatesi le nuvole, alcuni sprazzi di
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luce s'indugiarono sopra le colline di là dalla
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là dalla pioggia, che le velava di tanti fili
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in casa Masa e le altre donne degli assalariati
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non quando la mamma le comandò di prendere un
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indietro, sul canapè; alzò le mani e disse: - Ecco
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Ghìsola è giovine, e le dita le si prestano
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giovine, e le dita le si prestano bene. Ma
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facendola vedere da ambedue le parti: era piccola e
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piccola e grassoccia, con le unghie corte e gonfie
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ma gli pareva che le persone intorno a lui
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ciondolare la testa su le ginocchia. Ghìsola, ad un
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un crepitìo sommesso fra le lucciole che non si
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piumino i calzinotti e le mutande. ¶ Si destò a
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un usignolo, forse tra le querci del podere, accanto
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podere, accanto all'aia. Le sue note gli parvero
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Ma si chiese perché le cose e le persone
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perché le cose e le persone intorno a lui
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venuto via, attendeva che le accadesse una disgrazia. ¶ Si
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era ancora calda; torcendosi le mani dentro le sottane
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torcendosi le mani dentro le sottane affondate tra le
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le sottane affondate tra le cosce, stropicciandosi le ciglia
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tra le cosce, stropicciandosi le ciglia, toccandosi lo stomaco
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avete fatto? ¶ Masa mosse le labbra, senza parlare. ¶ - Ditemelo
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del resto. Badate! ¶ Masa le avrebbe tirato uno schiaffo
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se lo mise su le ginocchia; e cominciò a
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a riempire di briciole le loro bocche spalancate. Li
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far crescere; ma invece le venne voglia di ucciderli
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altro all'improvviso alzava le ali, e invece ricadeva
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seguito. ¶ Allora, schiacciò con le dita la testa a
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tavola, e fiutò tutte le sedie una per volta
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da vero, pensò: - Tutte le fortune sono le sue
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Tutte le fortune sono le sue! ¶ Ghìsola si mise
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lucente di raggi serotini. Le chiome degli olivi sembravano
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neri. ¶ I moscerini e le farfalle bianche rasentavano la
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la farina e quanto le costasse; la farina che
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costasse; la farina che le si attaccava alle dita
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rispetto quasi fanatico. ¶ Mangiava le fette di pane come
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presto. Senza toccarlo con le labbra, tagaliandolo a morsi
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quello che stringeva tra le dita; con una gamba
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meglio che si rompessero le costole a te. ¶ Masa
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obbediente; procurando d'indovinare le cose che pensava e
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polsi eguali a lui, le ciglia, gli orecchi, la
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di una bella donna; le mani fatte bene. I
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giornata. Gli si strinsero le dita toccando due biglietti
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volta, parlandone, batteva su le pareti le mani aperte
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batteva su le pareti le mani aperte; per soddisfazione
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rivederlo senza un soldo! ¶ Le sue quattro sorelle e
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maremma, a Civitella, tra le boscaglie piene di cinghiali
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presi dal fiume, con le finestre in faccia a
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tra quelli che prendevano le lezioni con i seminaristi
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penultimo parto aveva lasciato le convulsioni ad Anna; che
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di una volta che le tirassero giù il cuore
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con tutte e due le mani; e si sentiva
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ci pensava, gli occhi le si bagnavano; ma non
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il suo aceto aromatico, le lacrime le andavano fin
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aceto aromatico, le lacrime le andavano fin su le
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le andavano fin su le labbra. ¶ Con il volto
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ingrassata, non si capivano le sue collere repentine, che
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una grande tenerezza; sebbene le piacesse d'averlo sempre
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averlo sempre vicino. Quando le si addormentava sopra una
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avvicinare. ¶ Ma Pietro non le dava retta, e si
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I camerieri si toglievano le giacche da lavoro; i
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i cuochi si cambiavano le giubbe. In questi momenti
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che non sbagliava mai le somme dei conti agli
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tutto: i piatti e le scodelle sopra una vecchia
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andava a letto, se le era possibile, qualche mezz
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tanto che, in seguito, le sue convulsioni si fecero
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Per curarsi, il medico le disse di stare più
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due posti; stringendola con le gambe, perché non cadesse
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degli assalariati fatte sopra le stalle. Il rosso pareva
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Domenico; mentre Anna, come le aveva anche detto qualche
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dozzina di conche con le piante di limone: il
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né meno che Pietro le toccasse. ¶ Il podere era
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altra collinetta che regge le mura della Porta Camollia
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croce, alla meglio, sopra le marche da bollo. Allora
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da bollo. Allora spiegava le sue intenzioni e discuteva
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si tirava su subito le maniche della camicia ed
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benché piccolo e con le case in quel modo
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stavano fuori la sera. Le domeniche, a tempo bello
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potate. Mentre si vedono le altre ville, molto più
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alle fronde restate con le foglie sole; e pigliava
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più a fondo. ¶ Durante le svinature, puliva e sciacquava
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e sciacquava da sé le botti e i barili
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il coltello con ambedue le mani. Il cane da
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guardia, Toppa, faceva sparire le briciole di mano in
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piede: voleva serbarle per le galline! ¶ A pena entrato
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ammaccature; poi sedeva, passandosi le dita corte e callose
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rimproverare perché sfregava troppo le spalle al muro per
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e di topi: e le serrature, ad adoprarle, ci
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levare la polvere e le ragnatele che avevano empito
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ragnatele che avevano empito le stanze. ¶ Anche Ghìsola aiutava
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finimenti, su cui luccicavano le borchie d'ottone, tutte
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borchie d'ottone, tutte le sue costole si dilatavano
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gli era rimasto tra le labbra grinzose, infilato sotto
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Pietro la baciò; ma le avrebbe detto: «Non sta
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occhiata ai due che le sedevano dinanzi, come se
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si ode parlare dentro le case dalla via. ¶ Pietro
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cespugli di ginepri, tra le querci, sentiva di quando
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si aprono da ambedue le parti, lo rasentavano. E
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quando diminuiva; e allora le cose avverse gli s
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gli si dava. ¶ Dopo le prime case, lasciò passare
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niente del bene che le voleva, non glielo aveva
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È di sopra. ¶ Egli le disse con collera: - Chiamala
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dopo aver prima sentito le sue parole. ¶ In pochi
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egli s'inquietò e le disse: - Perché mi chiedi
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ragione. ¶ - Ti si vedono le gambe... la sottana è
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evitare la tentazione sensuale, le prese un braccio spingendola
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di rompersi; ed egli le vide un fianco. Ella
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fianco. Ella arrossì. Egli le nascose il volto abbracciandola
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lasciva. Egli riprese, con le labbra che doventavano sempre
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baciarsi, si ritrasse. Pietro le alzò il volto piegato
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la sua volontà; e le disse: - Non piangere. ¶ Egli
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sorgente profonda. Tenendole ancora le mani sopra le tempie
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ancora le mani sopra le tempie, disse, più remissivo
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l'atto d'inghiottire le lacrime. E perché non
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Allora s'abbassò e le baciò tutta la gola
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sospetto, tacque. ¶ Pietro allora le riprese il volto con
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il volto con ambedue le mani, il suo volto
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che aveva indovinato; svincolò le mani dalle sue, gli
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dalle sue, gli volse le spalle. ¶ Egli l'esaminò
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aspettarla o andarsene. Egli le disse, con voce quasi
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Non voglio. ¶ Scesero, tenendo le mani intrecciate; e siccome
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ne meno più, non le disse altro, e s
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era stato; e con le mani, che teneva insieme
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e l'orgoglio non le permetteva di riconoscere la
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specie di rimorso, che le faceva simpatico Pietro. ¶ È
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era affezionata; e, tornataci, le piaceva di sentire i
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sentire i complimenti che le assalariate le facevano; complimenti
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complimenti che le assalariate le facevano; complimenti, è vero
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un poco ambigui perché le lasciavano capire che non
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sindaco, ch'era ricchissimo. Le sorelle ne sentivano invidia
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di loro. E siccome le volevano bene, i parenti
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di Badia a Ripoli le tornavano a mente spesso
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e sicura che tutte le sere il signor Alberto
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in campagna; ma non le mancava mai niente. E
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a calcina sola, nascevano le primole e quell'erba
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quel che voleva, perché le ceste delle frutta erano
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quel disagio morale, che le dava fastidio i primi
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perché era inutile smettere. ¶ Le lettere di Pietro le
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la sua collera. E le pareva che il chiaro
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grande delle altre; e le parve che girasse a
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di quel moto, strappare le tempie. ¶ Credendo d'impazzire
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stropicciò gli occhi. ¶ Poi le donne rientrarono in casa
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era un carro; ma le pareva che fossero soltanto
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giornate intere, si chiappava le mosche su le ginocchia
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chiappava le mosche su le ginocchia. Che risate insieme
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passava qualcuno! ¶ Il pozzo le fece paura; come se
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se la nascose entro le mani e rimase così
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era vero. Allora, Carlo le si mise a sedere
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dopo un altro secondo le posò una mano sul
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pareva ancor lì, sotto le fronde. ¶ Ghìsola era nervosa
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la vedremo mai più! Le stelle scintillano anche dentro
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i tuoi occhi. Te le vedo io! ¶ E la
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fossi un uomo! ¶ Pietro le rispose come a se
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cima alla strada, con le mani su i fianchi
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fianchi, inquieta per tutte le insinuazioni allegre degli assalariati
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si ripresero per mano. ¶ Le lucciole, innumerevoli tra le
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Le lucciole, innumerevoli tra le chiome pallide degli olivi
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olivi, sembravano aumentare continuamente: le lucciole che, talvolta, s
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troppo voluttuosi con tutte le anche: si discostò e
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testa. Carlo, curvo con le mani su le ginocchia
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con le mani su le ginocchia, sghignazzava tutte le
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le ginocchia, sghignazzava tutte le volte che aveva dato
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quel che aveva toccato. ¶ Le chiacchiere, che se ne
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la faccia con ambedue le mani, guardandoli tra le
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le mani, guardandoli tra le dita, si buttò nel
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Trovatala in camera con le braccia nude, voleva che
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aspettando per baciarla. Poi le disse: - Così mi piaci
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la diligenza di Radda. ¶ Le cose erano rimaste sempre
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lo avrebbe aiutato; e le chiacchiere insinuanti non erano
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Temeva più che mai le loro lingue; e non
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loro lingue; e non le pareva l'ora che
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Ghìsola il pettine, poi le abbottonò il giacchetto lungo
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abbottonò il giacchetto lungo le spalle. Ella, dopo l
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angoscia sinistra. Respinse tutte le carezze di Pietro; non
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collo s'irrigidisse. Pietro le prese le mani: - Non
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irrigidisse. Pietro le prese le mani: - Non è niente
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toccare qualche cosa che le appartenesse: un nastro, uno
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così intorno a lei, le facevano venire un brivido
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la diligenza. Camminava con le gambe che si ripiegavano
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si volgeva indietro, storcendosi le labbra. ¶ La diligenza tardava
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Allora la vecchia, tenendo le mani insieme sul ventre
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con tutte e due le mani. ¶ La diligenza arrivò
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la moglie teneva su le ginocchia uno scialle bigio
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che li avrebbe disturbati. ¶ Le tende, abbassate per parare
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un movimento brusco, ripiegando le gambe di dietro. Era
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dalla testa alta e le mandibole enormi. Tra i
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due case, e poi le altre che s'afferrano
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ciascuna per conto proprio. ¶ Le case, bassissime, quasi per
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che hanno a ridosso, le trattengono dalla loro voglia
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a mulinello, negli abbassamenti le case precipitano l'una
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si fanno posto tra le case; come se, venuti
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un ombrello verde con le stecche di legno, era
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di San Miniato, verso le Cascine, come una cosa
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nessuno. E scrutò sotto le persiane, per scorgervi qualche
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piacere. ¶ Poi pensò: «Perché le domando di fare così
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dovresti piacermi meno? ¶ E le accarezzò tutta la faccia
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Badia. ¶ - Verrò. Ora vattene. ¶ Le baciò ambedue le mani
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vattene. ¶ Le baciò ambedue le mani, tenendogliele insieme, mentre
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Ed egli pensava, scendendo le scale: «Ha sofferto. Soffre
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I genitori, forse, non le hanno più scritto; i
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l'aspettava, ci vollero le altre persuasioni di Beatrice
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se ne sentì commosso, le toccò una mano. Egli
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fu più vuoto egli le disse: - Perché non t
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alzi la veletta? ¶ E le soggiunse sottovoce: - Ti vedrò
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e giù, trainati, con le ruote che giravano con
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dopo l'altra su le medesime rotaie, e i