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Ludovico Ariosto, Orlando furioso, 1532

concordanze di «le»

nautoretestoannoconcordanza
1
1532
tronco; e i piè le bagnan l'acque. ¶ 34 ¶ Perché
2
1532
la marina, ¶ e rimbombar le selve e le caverne
3
1532
rimbombar le selve e le caverne: ¶ gonfiarsi l'onde
4
1532
né alzar di sotto le mascelle orrende. ¶ Così chi
5
1532
orrende. ¶ Così chi ne le mine il ferro adopra
6
1532
mostra i fianchi e le scagliose schene; ¶ or dentro
7
1532
in bocca stretta ¶ con le due punte il brutto
8
1532
ch'insino al fondo le vedreste aprire; ¶ et or
9
1532
del chiaro sol: tanto le fa salire. ¶ Rimbombano al
10
1532
ch'intorno s'ode ¶ le selve, i monti e
11
1532
selve, i monti e le lontane prode. ¶ 44 ¶ Fuor de
12
1532
collo Ino piangendo, ¶ e le Nereide coi capelli sparsi
13
1532
orso suol, che per le fiere ¶ menato sia da
14
1532
quella gente pazza ¶ che le dovesse far poche contese
15
1532
o se più, non le passò di molto. ¶ Tosto
16
1532
messo fuoco ¶ fu ne le case: il populo fu
17
1532
il populo fu ucciso: ¶ le mura fur tutte adeguate
18
1532
nulla ¶ l'alto rumor, le stride e la ruina
19
1532
dei fianchi e de le rene. ¶ Brama Orlando ch
20
1532
che sciolta avea da le catene, ¶ vorria coprir d
21
1532
e da cui ¶ fatto le fu; dal perfido Bireno
22
1532
lo dovea far meno. ¶ 64 ¶ Le pruove gli narrò, che
23
1532
come i parenti e le sustanzie tolte ¶ le furo
24
1532
e le sustanzie tolte ¶ le furo, e al fin
25
1532
così alle belle lagrime le piume ¶ si bagna Amore
26
1532
mirar gli occhi e le chiome, ¶ si sente il
27
1532
e non sa come. ¶ 67 ¶ Le bellezze d'Olimpia eran
28
1532
sola, ¶ gli occhi e le guancie e le chiome
29
1532
e le guancie e le chiome avea belle, ¶ la
30
1532
ma discendendo giù da le mammelle, ¶ le parti che
31
1532
giù da le mammelle, ¶ le parti che solea coprir
32
1532
forse. ¶ 68 ¶ Vinceano di candor le nievi intatte, ¶ et eran
33
1532
avorio a toccar molli: ¶ le poppe ritondette parean latte
34
1532
I rilevati fianchi e le belle anche, ¶ e netto
35
1532
Se fosse stata ne le valli Idee ¶ vista dal
36
1532
forse ito saria ne le Amiclee ¶ contrade esso a
37
1532
che costei; ¶ che tutte le bellezze erano in lei
38
1532
ora la preme: ¶ 73 ¶ e le promette andar seco in
39
1532
al re, che servi le promesse: ¶ ben che non
40
1532
che scioglie ¶ nel mar le vele, e notte e
41
1532
poi nel medesmo porto le raccoglie, ¶ donde pria le
42
1532
le raccoglie, ¶ donde pria le spiegò ne la marina
43
1532
mia s'or non le conto; ¶ perché Orlando a
44
1532
primavera; ¶ d'Orlando usciron le mirabil pruove ¶ coi vaghi
45
1532
Etnea ¶ al fulminato Encelado le spalle, ¶ la figlia non
46
1532
tiravan dui serpenti, ¶ cercò le selve, i campi, il
47
1532
il monte, il piano, ¶ le valli, i fiumi, li
48
1532
l'altro caccia; e le profonde ¶ selve s'odon
49
1532
coi flutti marini ¶ scherzando, le aspettava un lor legnetto
50
1532
la sete in su le labbia, ¶ tutto pien di
51
1532
arena stampa, ¶ e che le sprezza (e pur si
52
1532
che mai Ruggier non le rispose, ¶ che de sì
53
1532
poco onor spera; ¶ con le sorelle tosto ella si
54
1532
spuma ne sparge ambe le prode. ¶ Al gran rumor
55
1532
fugitivo amante; ¶ ma de le navi che pur dianzi
56
1532
con mortifer sonno: ¶ ma le fate morir sempre non
57
1532
Son di più prezzo le mura di quella, ¶ che
58
1532
Né mirabil vi son le pietre sole; ¶ ma la
59
1532
giudicar puossi ¶ qual de le due eccellenze maggior fossi
60
1532
di riveder Ponente. ¶ Melissa le parlò per amendui; ¶ e
61
1532
del destrier ch'avea le penne. ¶ 68 ¶ Poi che Ruggier
62
1532
potendogli or far batter le penne ¶ di qua di
63
1532
l'isole intorno eran le schiere ¶ che quivi alzate
64
1532
o poco manco, ¶ de le spelonche usciti e de
65
1532
spelonche usciti e de le selve; ¶ hanno piloso il
66
1532
Francia si prepara, ¶ mira le varie insegne, e ne
67
1532
iva in armata ¶ tutte le belle donne depredando, ¶ per
68
1532
i bianchi gigli e le vermiglie rose, ¶ da non
69
1532
di che son sparse le polite membre. ¶ 96 ¶ Creduto avria
70
1532
candidi ligustri ¶ far rugiadose le crudette pome, ¶ e l
71
1532
del suo destrier frenò le penne: ¶ - O donna, degna
72
1532
orca, che vede sotto le grandi ale ¶ l'ombra
73
1532
sasso al sole, ¶ dove le spoglie d'oro abbella
74
1532
vanni, ¶ acciò non se le volga e non la
75
1532
orecchie cada, ¶ or su le schene, or ne la
76
1532
tal si vedea ne le marine schiume ¶ il mostro
77
1532
raccorre al suo destrier le penne, ¶ ma non a
78
1532
a tal che più le avea distese. ¶ Del destrier
79
1532
il suo disir messe le sbarre. ¶ 115 ¶ Frettoloso, or da
80
1532
prezioso annello ¶ che già le tolse ad Albracca Brunello
81
1532
sue prove accôrre, ¶ se le sapete voi così come
82
1532
ebbe costei, fin che le tolse il regno. ¶ 6 ¶ Or
83
1532
armento avea, facea soggiorno. ¶ Le iumente pascean giù per
84
1532
giù per la valle ¶ le tenere erbe ai freschi
85
1532
poi che rifrescossi, ¶ e le fu aviso esser posata
86
1532
foggie furon mai. ¶ Non le può tor però tanto
87
1532
de la schiera ¶ de le iumente una che più
88
1532
iumente una che più le piace. ¶ Allora allora se
89
1532
piace. ¶ Allora allora se le fece inante ¶ un pensier
90
1532
il prezioso annello; ¶ per le virtù non tanto ch
91
1532
mar slungossi, e per le piaggie erbose ¶ prese il
92
1532
l'esempio, ¶ ch'apre le nubi e in terra
93
1532
isola d'Ebuda, ¶ dove le belle donne e delicate
94
1532
dal mancino, ¶ o ne le poppe, sempre è così
95
1532
al petto, e tien le spalle ¶ volte alla parte
96
1532
ne l'ora che le chiome gialle ¶ la bella
97
1532
il re frisone, ¶ de le nozze al figliuol la
98
1532
in Fiandra presa. ¶ Demmo le vele ai venti e
99
1532
meco a porme ¶ ne le man sue: ch'io
100
1532
ella la bocca chiuse, ¶ le cui voglie al ben
101
1532
non usava troppe: ¶ ma le promise, e la sua
102
1532
e la sua fé le diede, ¶ che faria più
103
1532
poi con altretanti. ¶ Come le fere e il bosco
104
1532
ove più spesse ¶ vide le genti e l'arme
105
1532
l'estrema arena ¶ veggiàn le rane de canali e
106
1532
conte. ¶ 72 ¶ Il re volta le spalle, e signor lassa
107
1532
Orlando e d'amendue le porte; ¶ e fugge, e
108
1532
aria il tuono. ¶ Trieman le mura, e sotto i
109
1532
che la terra; ¶ spezza le mura, e i gravi
110
1532
ch'avea condutta da le sue contrade, ¶ poi che
111
1532
come amico ¶ d'ambe le parti, e fece lor
112
1532
fece lor far pace; ¶ le quali unite, non lasciâr
113
1532
o non fosse prigione. ¶ 84 ¶ Le porte de le carcere
114
1532
prigione. ¶ 84 ¶ Le porte de le carcere gittate ¶ a terra
115
1532
far dovesse tanto; ¶ che le parea bastar che posta
116
1532
seggio rimette, e fedeltà le giura. ¶ Ella a Bireno
117
1532
un'altra cura, ¶ de le fortezze e di tutto
118
1532
e la polve e le palle e tutto il
119
1532
profondo. ¶ Il vento intanto le gonfiate vele ¶ spinge alla
120
1532
nozze fosson senza noi. ¶ 94 ¶ Le nozze belle e sontuose
121
1532
per disturbarle, de' quai le novelle ¶ all'altro canto
122
1532
che a seguir lei, le vele; ¶ o pur s
123
1532
far di maraviglia ¶ stringer le labra et inarcar le
124
1532
le labra et inarcar le ciglia. ¶ 5 ¶ E poi che
125
1532
venti. ¶ 6 ¶ I giuramenti e le promesse vanno ¶ dai venti
126
1532
nimiche ¶ mani talor ne le mature spiche; ¶ 12 ¶ come egli
127
1532
n'arse fin ne le medolle, ¶ che sopra il
128
1532
I marinari, già messo le mani ¶ ai remi, e
129
1532
la gelata brina ¶ da le dorate ruote in terra
130
1532
sparse, ¶ e s'udîr le Alcione alla marina ¶ de
131
1532
scalda e cova ¶ più le vedove piume, ma si
132
1532
corre al mar, graffiandosi le gote, ¶ presaga e certa
133
1532
possente), ¶ e di lontano le gonfiate vele ¶ vide fuggir
134
1532
crudele: ¶ 24 ¶ vide lontano, o le parve vedere; ¶ che l
135
1532
potere, ¶ al camin de le navi il grido volto
136
1532
l'alma. - ¶ E con le braccia e con le
137
1532
le braccia e con le vesti segno ¶ fa tuttavia
138
1532
i venti che portavano le vele ¶ per l'alto
139
1532
anco i prieghi e le querele ¶ de l'infelice
140
1532
per te si guardan le fortezze e i porti
141
1532
Ben fosti a porvi le tue genti presto, ¶ per
142
1532
sua cava. - ¶ Così dicendo, le mani si caccia ¶ ne
143
1532
un demonio sol, ma le decine; ¶ o, qual Ecuba
144
1532
eran tre donne, ¶ che le conobbe ai gesti et
145
1532
alla porta armato: ¶ trovò le guardie sprovedute, e quando
146
1532
quella fretta ¶ con che le lepri suol seguire il
147
1532
e il ronzin, cadon le penne, ¶ ch'in aria
148
1532
ne la marina: ¶ sotto le vele aperte il mar
149
1532
oltre i prieghi, Ruggier le diè l'annello, ¶ acciò
150
1532
rami del fronzuto stelo ¶ le valli e i monti
151
1532
accese, ¶ e gli scaldò le frigide medolle: ¶ ma poi
152
1532
più ferma dava; ¶ quel le fu tratto dal demonio
153
1532
piedi in alto. ¶ Per le spalle la chioma iva
154
1532
disciolta, ¶ e l'aura le facea lascivo assalto. ¶ Stavano
155
1532
disciolti e rabuffati, ¶ con le man giunte e con
156
1532
se l'onor, se le persone ¶ m'hai tolto
157
1532
con gran pianto, ¶ quando le apparve l'eremita accanto
158
1532
può fare ischermo. ¶ Or le bacia il bel petto
159
1532
più l'affanni. ¶ 50 ¶ Tutte le vie, tutti li modi
160
1532
per pietà, la testa ¶ le perdonò: sì può lo
161
1532
lento ¶ l'orche e le foche, e tutto il
162
1532
Notte e dì stanno le persone armate, ¶ con gran
163
1532
dispiacevol tedio: ¶ tutte hanno le campagne abbandonate; ¶ e per
164
1532
giù pel ventre se le caccia ¶ un'orca, che
165
1532
con tal chiosa, ¶ contra le donne un'empia lege
166
1532
donna sia in tutte le bande ¶ danno e sciagura
167
1532
al lito infausto! ¶ dove le genti stan sul mare
168
1532
accorte ¶ per far de le straniere empio olocausto; ¶ che
169
1532
morte, ¶ il numer de le loro è meno esausto
170
1532
regioni ¶ n'hanno piene le torri e le prigioni
171
1532
piene le torri e le prigioni. ¶ 61 ¶ Passando una lor
172
1532
tanta forza hai ne le cose umane, ¶ che per
173
1532
Agricane ¶ fece venir da le caucasee porte ¶ con mezza
174
1532
è rimasta sola) ¶ chi le dia aiuto pur d
175
1532
pietade, ¶ che molti dì le differiron quella ¶ morte, e
176
1532
che mi sforza voltar le rime altrove, ¶ 67 ¶ e trovar
177
1532
questo è ver, con le mie man mi toglio
178
1532
travagliati spirti, ¶ chi su le piume, e chi sui
179
1532
faggi o mirti: ¶ tu le palpèbre, Orlando, a pena
180
1532
sua man tinta, ¶ e le due chiare stelle onde
181
1532
stelle onde nutriva ¶ ne le reti d'Amor l
182
1532
i fiori, et abbattea le piante: ¶ non se ne
183
1532
mutato ebbe d'Almonte ¶ le gloriose insegne, andò alla
184
1532
vede levarsi e discoprir le membre ¶ trepida pianta, fin
185
1532
lato or quello, ¶ lungo le ripe il paladin, se
186
1532
pose; e fatto alzar le vele, ¶ passò la notte
187
1532
al basso porre ¶ tutte le vele, e sé per
188
1532
palazzo, ove al salir le scale, ¶ una donna trovò
189
1532
coprian per tutto ¶ e le loggie e le camere
190
1532
e le loggie e le camere e le sale
191
1532
e le camere e le sale; ¶ la qual, dopo
192
1532
gli dier me e le mura. ¶ Quel, senza farmi
193
1532
cortese. ¶ 47 ¶ Io mi godea le delicate membra: ¶ pareami aver
194
1532
parlava. ¶ 49 ¶ Deh! perché vo le mie piaghe toccando, ¶ senza
195
1532
disciolse e prese ¶ per le redine, e dietro se
196
1532
corazza: ¶ ma da tutte le parti è così astretto
197
1532
viso di color rosato, ¶ le donne ringraziò de l
198
1532
non si cuopra ¶ de le più rare gemme di
199
1532
soglia e fuor per le colonne ¶ corron scherzando lascive
200
1532
amorose sue querele. ¶ 75 ¶ Per le cime dei pini e
201
1532
preso, ¶ gli dissero: - Signor, le virtuose ¶ opere vostre che
202
1532
belle donne come vui. - ¶ 81 ¶ Le donne molte grazie riferiro
203
1532
dar fede, ¶ se non le vede e tocca chiare
204
1532
spumar non gli facea le labbia, ¶ né so come
205
1532
gonfiata e velenosa botta. ¶ Le donne la mostraro al
206
1532
e l'erba. ¶ Ma le donne gridâr: - Basti sia
207
1532
verso Ruggier fuor de le prime porte, ¶ e lo
208
1532
dolce labro: ¶ quindi escon le cortesi parolette ¶ da render
209
1532
che s'asconde. ¶ 15 ¶ Mostran le braccia sua misura giusta
210
1532
Giove. ¶ 21 ¶ Tolte che fur le mense e le vivande
211
1532
fur le mense e le vivande, ¶ facean, sedendo in
212
1532
i paggi entrati inanzi, ¶ le tenebre cacciâr con molto
213
1532
andò Ruggiero a ritrovar le piume ¶ in una adorna
214
1532
stelle, ¶ come abbia ne le vene acceso zolfo, ¶ non
215
1532
nuota nel golfo ¶ de le delizie e de le
216
1532
le delizie e de le cose belle: ¶ salta del
217
1532
di dietro, ¶ più che le rose o i gigli
218
1532
lo spirto in su le labbia ¶ suave fior, qual
219
1532
che raro fu tener le labra chete ¶ biasmo ad
220
1532
lieti colli ¶ vanno cacciando le paurose lepri; ¶ or con
221
1532
di cento, ¶ né alcun le ne sa mai render
222
1532
prese il camino ¶ verso le selve prossime a Pontiero
223
1532
il duol punge; ¶ e le promette e giura, in
224
1532
fura, ¶ ch'io non le rompa il suo disegno
225
1532
il suo Ruggiero aita. ¶ 49 ¶ Le dà l'annello e
226
1532
l'annello e se le raccomanda; ¶ e più le
227
1532
le raccomanda; ¶ e più le raccomanda il suo Ruggiero
228
1532
gl'incanti suoi non le vietasse. ¶ Poi con tal
229
1532
di statura, ¶ e fe' le membra a proporzion più
230
1532
Vestì di lunga barba le mascelle, ¶ e fe' crespa
231
1532
che l'osservate stelle, ¶ le sacre fibre e gli
232
1532
te promesso sin da le mammelle ¶ m'avean, come
233
1532
Se non ti muovon le tue proprie laudi, ¶ e
234
1532
Deh, non vietar che le più nobil alme ¶ che
235
1532
sì perché essi terran le maggior parti, ¶ che gli
236
1532
gli altri tuoi, ne le virtù supreme; ¶ sì perché
237
1532
chi sia Alcina, ¶ levatone le fraudi e gli artifici
238
1532
bel ne sparve, e le restò la feccia. ¶ 71 ¶ Come
239
1532
annel venne a interpretar le carte, ¶ che già molti
240
1532
che sua fraude non le giova. ¶ 75 ¶ Ma come l
241
1532
foco occulto. ¶ L'incantator le spezza; e a un
242
1532
in libertà quella compagna. ¶ Le donne e i cavallier
243
1532
si trovâr fuora ¶ de le superbe stanze alla campagna
244
1532
n'ebbe certa conoscenza, ¶ le fe' buona e gratissima
245
1532
più volte e sopra le cime supreme ¶ e negli
246
1532
Ruggier di vista se le tolse, ¶ al buon destrier
247
1532
nel suo cenobio adorno, ¶ le donne e i cavallier
248
1532
se n'ha notizia le più volte. ¶ - Cerca (diceano
249
1532
si chiama, ¶ che tor le cerca e la vita
250
1532
sopra un verrone. ¶ Per le leggi del regno condannata
251
1532
o mai persona fosse. ¶ Le sono dui col ferro
252
1532
Voltaro i malandrin tosto le spalle, ¶ che 'l soccorso
253
1532
un capello: ¶ ma chi le dà veneno, o chi
254
1532
dà veneno, o chi le caccia ¶ l'alma del
255
1532
lasciai ch'ella render le cagioni ¶ s'apparechiava di
256
1532
fella ¶ al paladin, che le fu buono amico: ¶ or
257
1532
io fossi ¶ di tutte le real camere in quella
258
1532
Ginevra bella; ¶ 9 ¶ dove tenea le sue cose più care
259
1532
più care, ¶ e dove le più volte ella dormia
260
1532
far frutto, ¶ ch'io le ponessi in grazia il
261
1532
alli scongiuri, ¶ e posero le man sugli Evangeli: ¶ e
262
1532
e se dal re le venìa contraditto, ¶ gli promettea
263
1532
miei ¶ son d'aguagliar le ciance che tu pruovi
264
1532
fiate a buono effetto. ¶ Le veste si vedean chiare
265
1532
giunta io gli getto le braccia ¶ al collo, ch
266
1532
Erane amante, e perché le sue voglie ¶ disoneste non
267
1532
il lasso ad odorar le foglie ¶ stava lontano, altrui
268
1532
i panni e nascose le chiome. ¶ Suggiunse che con
269
1532
rivele ¶ al lungo andar le fraudi sue volpine. ¶ Ha
270
1532
l'avea visto, ¶ levò le mani a Dio, che
271
1532
dopo lunghi preghi, da le chiome ¶ si levò l
272
1532
l suo Polinesso amor le porta, ¶ chiaramente veder avrà
273
1532
tutta l'aria ove le penne stese; ¶ né se
274
1532
gìano i rosignuoli. ¶ 22 ¶ Tra le purpuree rose e i
275
1532
smalto; ¶ tuttavia in man le redine si serra, ¶ che
276
1532
trasse, e disarmossi ambe le palme; ¶ et ora alla
277
1532
asciutte labra, e con le man diguazza, ¶ acciò che
278
1532
diguazza, ¶ acciò che de le vene il calore esca
279
1532
ch'avea lasciato ¶ tra le più dense frasche alla
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1532
è legato, ¶ che de le frondi intorno il piè
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1532
Come ceppo talor, che le medolle ¶ rare e vòte
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1532
subito corse; ¶ e con le guancie di vergogna rosse
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1532
cava, ¶ et onde liberate le supreme ¶ forze n'avean
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1532
de l'onde salse le spallaccie grosse. ¶ Caschiamo tutti
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1532
Guardommi Alcina; e subito le piacque ¶ l'aspetto mio
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1532
castitate, ¶ posto ha ne le virtuti il suo cor
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1532
Morgana resta ¶ che non le voglia tor ciò che
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1532
voglia tor ciò che le resta. ¶ 46 ¶ Perché di vizii
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1532
come ella salti; e le man apre e stende
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1532
darà la voce e le parole ¶ convenienti a sì
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1532
scalza, e sciolte avea le chiome, ¶ che la donzella
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1532
di Merlino, ¶ che visitar le sue reliquie sante ¶ dovevi
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1532
la marmorea tomba, ¶ che le passate e le future
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1532
che le passate e le future cose ¶ a chi
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1532
spoglia ¶ con chiarissima voce le favella: ¶ - Favorisca Fortuna ogni
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1532
spirti non sia offesa, ¶ le fa d'un gran
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1532
gran pentacolo coperchio; ¶ e le dice che taccia e
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1532
il pontefice tolga ¶ de le man loro, e 'l
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1532
aver la Chiesa de le man riscossa ¶ de l
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1532
che 'l sangue e le gran piaghe asciughi ¶ d
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1532
cui produr di rose ¶ le diè piacevol nome in
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1532
del Po teme ambe le foci, ¶ dove abitan le
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1532
le foci, ¶ dove abitan le genti disiose ¶ che 'l
304
1532
nullo, ¶ che contra lui le civil arme afferra. ¶ Sarà
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1532
volga il ciel ne le sue tempre. ¶ 45 ¶ Vedi Leonello
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1532
e stringerà al Furor le mani al dorso. ¶ Di
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1532
non perché fia de le paludi mossa ¶ tra campi
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1532
da un lato aver le veneziane squadre, ¶ colei da
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1532
acqua o per terra. ¶ Le genti di Romagna mal
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1532
poi che la favella ¶ le fu concessa usar, la
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1532
parlar con Merlin, che le suase ¶ rendersi tosto al
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1532
cortese. ¶ Lasciò di poi le sotterranee case, ¶ che di
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1532
ha il capo ricciuto; ¶ le chiome ha nere, et
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1532
il naso, e ne le ciglia irsuto; ¶ l'abito
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1532
va, gli chiede; ¶ quel le risponde, e d'ogni
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1532
Quantunque il simular sia le più volte ¶ ripreso, e
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1532
finto, ¶ come la maga le l'avea dipinto? ¶ 3 ¶ Simula
318
1532
ciel gli occhi e le ciglia, ¶ come l'ecclisse
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1532
Calossi, e fu tra le montagne immerso: ¶ e, come
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1532
talor s'alza ne le stelle, ¶ e poi quasi
321
1532
porta con lui tutte le belle ¶ donne che trova
322
1532
quelle contrade: ¶ talmente che le misere donzelle ¶ ch'abbino
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1532
come affatto costui tutte le invole) ¶ non escon fuor
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1532
escon fuor sì che le veggia il sole. ¶ 7 ¶ - Egli
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1532
il tutto ascolta, e le ne giova, ¶ credendo far
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1532
Non ti mancherà guida (le rispose ¶ Brunello allora), e
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1532
quel tacque, ¶ che nuocer le potea col Saracino. ¶ Avea
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1532
prigionieri ¶ il mago tien le donne e i cavallieri
329
1532
che Brunel mora. ¶ 14 ¶ Ma le par atto vile a
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1532
vede che colui poco le nuoce: ¶ non porta lancia
331
1532
più d'un batter le ciglia; ¶ talor parea ferir
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1532
la cauta maga instruzion le diede. ¶ Il mago vien
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1532
topo ¶ s'assimigliâr ne le battaglie dianzi; ¶ ma non
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1532
messe, ¶ accelerando il volator le penne, ¶ con larghe ruote
335
1532
quanto averne da tutte le bande ¶ si può del
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1532
i tuoi prigioni apri le porte. - ¶ Così dice la
337
1532
Canto 1 ¶ 1 ¶ Le donne, i cavallier, l
338
1532
l'arme, gli amori, ¶ le cortesie, l'audaci imprese
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1532
sella, ¶ e quando bisognò le spalle diede, ¶ presaga che
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1532
aiuto che potea, tutto le porse, ¶ pur come avesse
341
1532
brandi ignudi: ¶ non che le piastre e la minuta
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1532
quanto può menar de le calcagna, ¶ colei lo caccia
343
1532
tu ancora, ¶ che tu le venga a traversar la
344
1532
pagano al partir da le fresche acque ¶ non lasciò
345
1532
selvaggi. ¶ Il mover de le frondi e di verzure
346
1532
e di faggi, ¶ fatto le avea con subite paure
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1532
o capriuola, ¶ che tra le fronde del natio boschetto
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1532
fresca erba avean piene le sponde. ¶ 37 ¶ Ecco non lungi
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vermiglie rose, ¶ che de le liquide onde al specchio
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1532
stette, ¶ che un calpestio le par che venir senta
351
1532
speranza il dubbio cuor le scuote; ¶ e di quella
352
1532
un braccio a riposar le gote; ¶ e in un
353
1532
ch'un ruscello ¶ parean le guancie, e 'l petto
354
1532
gregge né pastor se le avicina; ¶ l'aura soave
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1532
a sdegno, ¶ e non le par ch'alcun sia
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1532
boschi il ritrovarsi sola ¶ le fa pensar di tor
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1532
senza esso udì tornar le squadre; ¶ con quanto gaudio
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1532
l'alta presenza e le leggiadre ¶ maniere e il
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1532
diva corse, ¶ che con le braccia al collo il
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1532
potervi difender da costui? ¶ Le battaglie d'Albracca già
361
1532
e spiacevol pare: ¶ quando le parea bello e l
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1532
mal tempo allotta, ¶ ferma le man sul primo arcione
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1532
supplicio s'avvicina; ¶ né le par che vi sia
364
1532
a dietro volta; ¶ che le par che Rinaldo abbia
365
1532
e mal condutto, ¶ con le reliquie sue s'era
366
1532
far cavamenti e riparar le mura. ¶ Ciò ch'a
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1532
tosto i marinari accorti ¶ le maggior vele, e pensano
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1532
monticel dal manco lato ¶ le difende il calor del
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1532
e tra via ¶ getta le mani, e lei smarrita
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1532
grave scontro fa chinar le groppe ¶ sul verde prato
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1532
ne la schiena, ¶ e le botte di quei lascia
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1532
mondo oscuro velo, ¶ tutte le belle cose discolora. ¶ Fu
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1532
mio core, ¶ dissi, partendo, le parole estreme. ¶ Or giudicate
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1532
che ritornato a replicar le fosse. ¶ 60 ¶ E poi ch
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1532
poi ch'al fin le parve esserne chiara, ¶ gli
376
1532
e consiglio e soccorso le domanda ¶ per questo messo
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1532
questo messo, e se le raccomanda. ¶ 64 ¶ Questa cittade, e
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1532
onore e il debito le pesa, ¶ quindi l'incalza
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1532
e già s'avisa le future angosce, ¶ se lui
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1532
tôrsi la donna da le spalle. ¶ Disse: - Prima che
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1532
argumento imaginossi e strano. ¶ Le si fe' incontra, e
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1532
forato e vano; ¶ e le disse ch'avea visto
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1532
tana manda, ¶ e su le braccia tutta si suspende
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1532
suspende. ¶ Sorride Pinabello, e le domanda ¶ come ella salti
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1532
Marfisa era venuto, ¶ dar le volea con Sansonetto aiuto
386
1532
a molti anco arricciar le chiome, ¶ ben che spesso
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1532
sono, ¶ al vincitor de le tue giostre in dono
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1532
d'Armenia, un giorno le lasciai, ¶ perché seguire a
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1532
in don da lui le prese. ¶ 132 ¶ Ne la città
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1532
con amore ¶ tornaro, ove le feste raddoppiârsi. ¶ Poi la
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1532
maestro alzò la nave ¶ le vele all'orza, et
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1532
verso la sera grave, ¶ le leva incontra il mar
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1532
e tutto avampi. ¶ 142 ¶ Stendon le nubi un tenebroso velo
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1532
or ad or contra le botte ¶ del mar la
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1532
assale, apre e sbaraglia ¶ le schiere avverse, e le
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1532
le schiere avverse, e le bandiere atterra. ¶ Dissi di
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1532
gran fiume, e dilagò le strade. ¶ Ottanta mila corpi
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1532
lupi uscîr poi de le grotte ¶ a dispogliargli e
399
1532
accampa, ¶ et in assedio le lor tende serra, ¶ et
400
1532
va rivedendo, e tien le guardie deste, ¶ né tutta
401
1532
messero in quel loco ¶ le successive guardie, e se
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1532
e 'l lungo andar le lor notizie invola: ¶ dopo
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1532
strage i Saracini ¶ trasson le spade, e diero a
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1532
più forme, ¶ e ne le selve, di fere e
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1532
la luce è donno ¶ le stelle a tor del
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1532
signor più amava, ¶ sopra le spalle sue tutto lo
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1532
è che sian de le nimiche schiere. ¶ 192 ¶ Era a
408
1532
staria quel grande infra le turbe estreme. ¶ Ma torniamo
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1532
peso ch'avea su le spalle, ¶ gli facea uscir
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1532
falle, ¶ e torna fra le spine a invilupparsi. ¶ Lungi
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1532
ugne e a insanguinar le labbia; ¶ amor la 'ntenerisce
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1532
fora ad uno Scotto le cervella, ¶ e senza vita
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1532
per disusate porte, ¶ che le fe' il duro cor
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1532
succo ne cavò fra le man bianche; ¶ ne la
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1532
stessa aiti: ¶ e ben le par che di quel
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1532
forse non sapendo, esso le diede. ¶ 31 ¶ O conte Orlando
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1532
quel giardin potesse por le piante. ¶ Per adombrar, per
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1532
moglie del pastore. ¶ 34 ¶ Fêrsi le nozze sotto all'umil
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1532
sotto all'umil tetto ¶ le più solenni che vi
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1532
diversi nodi. ¶ 37 ¶ Poi che le parve aver fatto soggiorno
421
1532
che 'l conte Orlando le volea; ¶ e portato gran
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1532
più arrogante ¶ crescea fortuna le minaccie e l'ire
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1532
acuti, ¶ dove il mar le più volte i legni
424
1532
e giave, ¶ e dar le ricche merci all'avide
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1532
avea acceso in proda le lumiere: ¶ questo il legno
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1532
quella riva ¶ tutta tenean le femine omicide, ¶ di quai
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1532
getta la fune e le fa dar di piglio
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1532
cittade, ¶ e vi ritruovan le donzelle altiere, ¶ succinte cavalcar
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1532
altiere, ¶ succinte cavalcar per le contrade, ¶ et in piazza
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1532
compagni ¶ torle quel che le dava sua aventura. ¶ Dunque
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1532
lor guadagni ¶ la libertà, le lasciano la cura. ¶ Ella
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1532
e sta a veder le pruove ¶ ch'una sola
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1532
la terra per tutte le bande ¶ levò grido e
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1532
l'uno al campo le cervella; ¶ che lo percuote
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1532
mezzo alla città sopra le mura. ¶ Scórse per l
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1532
l fier Grifone ¶ sopra le mura avesse preso un
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1532
fretta venne, ¶ il qual le genti gli facea morire
438
1532
alla piazza da tutte le strade ¶ la turba, a
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1532
e va fuor de le mura. ¶ La gente d
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1532
in pace. ¶ 22 ¶ Qual per le selve nomade o massile
441
1532
si vide restar dopo le spalle ¶ quella città ch
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1532
mantenervi il fuoco. ¶ 27 ¶ E le parve ch'andria con
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1532
portasse a questo re le nuove. ¶ Ella sperò che
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1532
cagion del venir, che le potea ¶ molto valere in
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1532
figlio ¶ del re Agrican le pare aver suggetto: ¶ troverà
446
1532
il periglioso fuoco, ¶ tutte le genti all'ordine ristrinse
447
1532
lor ordini andar fe' le bandiere, ¶ e di battaglia
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1532
che ne rimbombe. ¶ 42 ¶ Cominciavan le schiere a ritirarse ¶ de
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1532
l'altro tenea sopra le squadre impero ¶ di Zamor
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1532
tutto ne saran chiuse le strade, ¶ se non andiam
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1532
che fuggia prima, ¶ che le braccia e le mani
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1532
che le braccia e le mani in sue difese
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1532
difese ¶ meglio, che rivoltar le spalle, estima. ¶ Guglielmo da
454
1532
Dardinel l'aperse per le spalle ¶ fin giù dove
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1532
dannate: ¶ ma nol lascian le genti adito avere, ¶ non
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1532
avere, ¶ non men de le 'nfedel le battezzate. ¶ Vorria
457
1532
men de le 'nfedel le battezzate. ¶ Vorria pur vendicarsi
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1532
tanti ne sono; ¶ vede le piaghe che di man
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1532
benigno ¶ venirgli per gittar le braccia al collo, ¶ lasciò
460
1532
Grifon, poi che lasciò le sante ¶ mura, cercare han
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1532
senza più contesa, ambe le braccia ¶ gli volge dietro
462
1532
Damasco mai; ¶ e de le miglia mille volte mille
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1532
tutta la città batter le penne: ¶ piccoli e grandi
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1532
Astolfo con costui levò le some, ¶ per ritrovarsi ove
465
1532
e femin'era, ¶ ne le battaglie a maraviglia fiera
466
1532
e Sansonetto, ¶ ch'appresso le venian con l'arme
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1532
arme indosso, ¶ prodi guerrier le parvero all'aspetto; ¶ ch
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1532
paladino. ¶ 101 ¶ De la piacevolezza le sovenne ¶ del cavallier, quando
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1532
se ne gìa, ¶ dove le genti in arme valorose
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1532
anco, ¶ e d'ambedue le giostre il sommo onore
471
1532
care ¶ quanto si suol le cose ottime e rare
472
1532
a quella volta che le fur d'impaccio, ¶ quando
473
1532
sia al mondo, non le avrebbe ¶ lasciate un dì
474
1532
senz'altro rispetto se le prende; ¶ 111 ¶ e per la
475
1532
con uno sguardo sol le mosse guerra; ¶ che 'l
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1532
che di veneno ¶ avea le luci inebriate e rosse
477
1532
ingiuria fosse; ¶ s'avean le lance fatte dar con
478
1532
di gran pruova ¶ vòtan le selle inanzi a Sansonetto
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1532
la porta (che tutte le genti ¶ gli davan loco
480
1532
e sta lontana, e le novelle aspetta. ¶ Grifone arriva
481
1532
Piantare i padiglioni, e le cortine ¶ fra gli arbori
482
1532
apparechiano i fuochi e le cucine; ¶ le mense d
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1532
fuochi e le cucine; ¶ le mense d'altra parte
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1532
monticel sia mosso. ¶ Mostra le zanne fuor, come fa
485
1532
bisogno al fuggire eran le piume. ¶ 32 ¶ Corron chi qua
486
1532
e in opra por le sarte. ¶ 37 ¶ Tosto ch'essi
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1532
ritrovar più seco: ¶ o le sotterra vive, o l
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1532
qui la tua gente, ¶ le femine dai maschi non
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1532
naso il sesso differente. ¶ Le donne non temer che
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1532
et alle sue facea le spese; ¶ e dal tetto
491
1532
l tristo puzzo aver le parve, ¶ di che il
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1532
umide erbette, ¶ e ritornar le pecore all'albergo ¶ il
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1532
che vuol cenar de le lor carni crude. ¶ Al
494
1532
d'esso; ¶ di vestirci le pelli, in ogni caso
495
1532
suo gregge fuor de le capanne. ¶ 55 ¶ Tenea la mano
496
1532
per la tema che le accrebbe; ¶ o che se
497
1532
accrebbe; ¶ o che se le sciogliessero le chiome; ¶ sentita
498
1532
che se le sciogliessero le chiome; ¶ sentita fu, né
499
1532
già gl'irsuti spogli le avea tratti, ¶ e fattola
500
1532
affliga e piagna; ¶ che le va misto fra le