Alessandro Baricco, City, 1999

uomo. Non gli piacevano le impiccagioni e credeva nei

al passo, e studia le orme sulla pista. Ci

il fucile, e controlla le pistole. Guarda il sole

urlare, urlare. Si guarda le mani e le vede

guarda le mani e le vede tremare. Crepa, figlio

la testa girare. Prende le redini in mano e

la pistola e raggiunge le prime case. Non c

una posada. Si avvicina. Le chiede in spagnolo se

continua nel nulla. Wister le punta la pistola alla

alla testa. Non mentire, le dice in spagnolo. Lei

potrebbe averla avvelenata. Riempie le borracce e riparte. Non

l’altra mano sgancia le borse dalla sella. Rimane

Muy bien, ragazzo. Sgancia le borse dalla sella e

dalla sella e se le mette a tracolla sulla

volta. Wister lascia cadere le borse per terra. Poi

il suo fucile. Spalanca le braccia. Bear rimane immobile

continua a camminare, abbassa le braccia e avvicina le

le braccia e avvicina le mani al calcio delle

piombargli addosso, e piegargli le gambe. L’ha tenuta

avanti, si appoggia con le mani per terra. Le

le mani per terra. Le vede tremare. Non riesce

ancora qualche passo. Solleva le borse e se le

le borse e se le mette a tracolla, sulla

Vede all’orizzonte, minuscole, le case bianche del pueblo

piedi. Fermo. Wister raccoglie le borse e il fucile

e aspetta. Quando sente le forze tornare, si alza

cavallo, e parte verso le montagne. Ritrova il vento

cose, dalle borse, e le lega alla sella. Abbandona

a valle. Lontano, intravede le case di Closingtown, e

Con una mano tiene le redini, con l’altra

ventre del cavallo. Tira le redini a sinistra e

l’hanno appena chiesto. ¶ – Le dirò che te l

te l’hanno chiesto, le dirò solo questo. ¶ – Sì

vai poi tu, sotto le bombe, non loro. ¶ – Quali

piastrelle nere, senza toccare le righe. Gli venne in

un cappotto. Aveva anche le mani bendate rigide, come

un genio ti irrobustisce le caviglie collega piedi e

col cappotto che svolazza le mani fasciate che colpiscono

me che corro con le mani fasciate non devi

vesti come mi allaccio le scarpe quando canto prima

Mondini vram vram non le vuole capire lui quelle

chiudere gli occhi e le troverei sotto i piedi

per vederti tu e le tue braccia spezzate ti

più un cazzo belle le mie scarpe con le

le mie scarpe con le frange rosse e quello

piangere, e senza muovere le mani, appoggiato al muro

leggermente girata sul cuscino, le braccia fuori dalle coperte

braccia fuori dalle coperte, le mani contratte. Gould se

nasceva lì... che non le faceva, quelle cose, e

i capelli, e tutte le dannate cose che non

delle treccine bionde, e le gambe bianche bianche sotto

testa. Cercai di risistemare le cose, in qualche modo

davanti a tutti, con le borse della spesa in

cataratte, costretto a spiare le carte degli altri, mendicando

soldi da vecchio che le puttane non vogliono, li

Ci aveva studiato tutte le parole, una dopo l

fosse finita lì. Lui le si avvicinò e le

le si avvicinò e le disse: Enchanté. ¶ Clay “Bird

anche se erano solo le sette e un quarto

Per come vedeva lui le cose, girava male. Quello

Per come vedeva lui le cose, quella era una

al largo. ¶ Capì che le cose stavano precipitando quando

Sono capolavori. Dovrebbero portarci le scolaresche a vederli, come

era come rimpicciolito. Tra le labbra aveva una sigaretta

infilò la sigaretta tra le labbra. ¶ Gould sentì qualcosa

Fuori era gialla. ¶ – Come le è venuto in mente

Se il giallo non le piace può sempre riverniciarla

riempivano l’aula. ¶ – Oh. ¶ – Le spiace tornare più tardi

magari mi siedo qua, le spiace?, capace che imparo

difendere quel luogo, con le armi di una metodica

lui, semplicemente, credeva che le cose stessero esattamente così

posizione là dove solo le è dato di arrestare

lui, buffi fucili carichi le impennate di orgoglio e

e compassione per tutte le verande da cui si

prima di se stessi ¶ le notti in cui si

forma degli oggetti e le figure dello spazio, mi

quando sarà estate spalancherò le finestre, sarò in questa

se ci pensi, pensa le case vuote, a centinaia

in piedi, che sistemava le sue cose nella cartella

maledettamente ragione, voglio dire, le cose vanno proprio così

Shatzy precisamente disse: ¶ – Come le è venuto in mente

Se il giallo non le piace può sempre riverniciarla

si vedono un po’ le tette. ¶ – Veramente? ¶ – Be’, bisogna

Già. ¶ – Poreda quello con le braccia rotte? ¶ – Lui. ¶ – Che

un incontro, solo che le cose erano andate storte

a casa sua, con le pistole in mano. Gli

mano. Gli spaccarono entrambe le braccia, schiacciandole prima una

Quello colpisce anche con le chiappe, diceva Mondini. Aveva

la boxe, dopo che le hai tolto tutta la

hai un tesoro per le mani, e tu paghi

lo sbatta giù. ¶ – Avrò le mie ragioni, Poreda. ¶ – No

basta. ¶ – Non c’entrano le scommesse, te lo giuro

una cosa seria. ¶ – Perché le altre volte no? ¶ – Questa

Gridò così forte che le si aprì il bottone

Jane, tornata a tagliare le palle a Franz Forte

lavarono per bene, anche le ruote, i vetri e

che mi stai semplificando le cose. ¶ – Mi spiace. ¶ – Non

stare qua, e guardare le foto sui giornali, o

La gente crede che le difficoltà di un bambino

sua telecamera? Io con le mie lezioni? Io?” ¶ E

Quando tornò Shatzy erano le dieci passate. A lei

la porta e Gould le disse ciao, senza togliere

Riuscivano a fare anche le minestre. Disse che non

lavava la vetrina tutte le mattine e il giapponese

molto tranquilla ed evitare le emozioni, così lui si

che sì. Così non le aveva poi scritto. Disse

che lei sapeva imitare le voci dei cantanti, cantava

cucina, tornando indietro, cercando le chiavi, chiudendo la porta

la scala. Si tolse le scarpe. E un fermaglio

lo mise in tasca. Le scarpe le lasciò lì

in tasca. Le scarpe le lasciò lì. ¶ – Io vado

e viaggiare da tutte le parti del mondo. ¶ Pensò

con una televisione, non le potevi fare. ¶ Poi non

niente. ¶ Si alzò, spense le luci, salì al piano

solo scivolato. ¶ – ’sto cazzo. ¶ – Le dico che sono scivolato

l’ho sentito con le mie orecchie, l’ha

po’ zitta. Forse cercava le parole. Mordicchiava la biro

pensato questa cosa. Sai le roulotte?, quelle che si

si attaccano alle macchine, le roulotte, hai presente? ¶ – Sì

so perché, ma quando le sorpassi in autostrada ti

volti a guardarla, tutte le volte. E se ci

tirò un po’ su le coperte, faceva una specie

un po’ come con le ostriche. Mi piacerebbe un

un po’ giù, sotto le coperte. Se ne stette

pazza sbandando da tutte le parti, sembrava sempre che

e poi si alzò. Le si era ingarbugliato il

lui, avvicinarsi piano, posare le labbra sulle sue, poi

una mano da sotto le coperte, la mise nei

Mac, il supereroe dentista. Le vendite erano continuate a

femminile che sovente mostrava le tette si era dimostrata

di insegnarle a usare le bacchette. Parlava con un

E lasciala in pace. ¶ – Le sto insegnando... ¶ – Non lo

prese con una mano le due bacchette della bambina

e stringendo la mano le sbriciolò, proprio sopra il

roba? ¶ Gould aveva letto le novantadue pagine su Science

Vecchio pistolero. ¶ – Signorina Shell, le sto chiedendo qual è

qual è il problema, le dispiace rispondermi? ¶ Bird. ¶ Con

e mani di ulivo, le mani veloci, rami d

Come sparava Bird. Teneva le fondine al contrario con

quando ti veniva incontro, le dita a sfiorare il

andando al patibolo, con le braccia legate davanti. Un

uccello rapace che apriva le ali, una frustata nell

cataratte, costretto a contare le ore io che conoscevo

scarto di una pupilla, le nocche sbiancate intorno a

essere troppo insignificanti e le intiepidiva con la suggestione

consumo ingenuo potrebbe suggerire, le Nymphéas non rappresentano delle

ma lo sguardo che le guarda. Sono il calco

hanno già rilevato come le Nymphéas siano senza coordinate

punto di vista che le vede, non è in

Mondrian Kilroy. Lui diceva: le Nymphéas sono il nulla

di nessuno. ¶ Cosicché guardare le Nymphéas significa guardare uno

in altri termini: guardare le Nymphéas è un’esperienza

Kilroy. Monet volle che le Nymphéas fossero disposte – secondo

Orangerie di Parigi dove le Nymphéas di Monet furono

là dentro, con addosso le Nymphéas. Sbucare dalla porta

inizio. In certo modo le Nymphéas gli ruotano intorno

movimento dalla curvatura che le schiera a guscio intorno

appropriata, e cioè esattamente le due cose a cui

addosso accanto, dove cioè le Nymphéas dimorano, incuranti di

gli occhi, non potendo le dita. E definitivamente cessano

loro macchina fotografica. ¶ Fotografano le Nymphéas. ¶ Commovente. La stampella

uomini semplicemente, da lui, le sue ninfee, colori, pennelli

rivoluzione ideata espressamente per le signorine di buona famiglia

i miei occhi, vedere le Nymphéas – vedere le Nymphéas

vedere le Nymphéas – vedere le Nymphéas – svelandomi così che

in effetti avevo spiato le donne, lì dentro, sospettando

tra enigmi. Naturalmente osservavo le donne belle, soprattutto le

le donne belle, soprattutto le donne belle. Quella donna

un grosso cappello che le nascondeva in parte il

attirasse a cadere verso le ninfee, quelle esposte sulla

è la curvatura – verso le ninfee si lasciò cadere

legno, a premere sotto le ascelle – i piedi batacchi

sulle spalle – scialle malattia – le braccia accartocciate malamente – sembrava

Arrivò fino a sfiorare le ninfee, poi prese a

dal pendolo ubriaco che le minutava dentro il tempo

a non turbare anche le più impensate evoluzioni del

sguardo che da sempre le aveva viste – lei era

occhio impossibile – lo erano le sue scarpe tozze, nere

orrore delle sue mosse, le stampelle di legno, lo

Ciò gli rendeva problematiche le cose, date le premesse

problematiche le cose, date le premesse teoriche su esposte

No, grazie. ¶ – Se prendete le patate costa uguale. ¶ – Non

ma non ci piacciono le patate. ¶ – Potete prendere un

n. 5, non ci sono le patate e costa uguale

All’interno del coperchio le apparve una pecetta rosso

prende quello da 500 litri le regalano anche un microonde

vinto 500 litri di palloncini, le saranno consegnati in cheeseburger

e ho capito che le cose stanno così, è

fine sono normali, hanno le stesse voglie degli altri

stesse voglie degli altri, le stesse paure, mica è

piace? ¶ POOMERANG (nondicendo) – Senta, le racconto ’sta storia. Un

lì. Riesce a capire? Le riesce di capire che

Sì. ¶ – Poi un giorno le spiego. ¶ – Cosa? ¶ – Perché io

Gould sta lì. Non le sembrerà una grande idea

Sono sicuro che non le sembra una grande idea

idea. ¶ – Non so. ¶ – Poi le spiegherò, vedrà. ¶ – D’accordo

se glielo chiedi te le racconterà. Giovane la puttana

Closingtown, giovane. Tenendoti tra le gambe ti sussurra: amore

ci sapeva fare. Faceva le cose semplici, e aveva

fine riuscivi a leggere le frasi scritte sotto le

le frasi scritte sotto le facce dei banditi, quelle

anche passati sopra, ma le donne dissero che quella

piano del saloon. Sottili le mani della puttana di

figlio del pastore tra le gambe. Amore. Il figlio

non sa dove guardare. Le prende una mano e

tenendogli la testa fra le mani e baciandolo. Aspetta

dolce. ¶ Fanny scivola con le labbra sul sesso di

e questo gli piace. Le mette una mano tra

baciarlo. Lui la guarda. Le rimette la mano nei

e con la mano le spinge la testa verso

piace. La guarda. Poi le appoggia le mani sulle

guarda. Poi le appoggia le mani sulle spalle, la

al primo piano, guarda le lancette nere sul quadrante

Sta’ giù, lui dice. Le tiene premuta la canna

pelle, sempre più giù. Le apre le gambe. Appoggia

più giù. Le apre le gambe. Appoggia la pistola

sei un bravo ragazzo. Le colano lacrime dagli occhi

colano lacrime dagli occhi, le scendono sul viso dappertutto

smorfia di dolore che le sfigura il volto. Ti

ramo. Sarebbe bello aprire le ali, sfiorare la testa

per giorni cavalca verso le montagne. Berbery, Tucson City

fa scivolare piano tra le dita. Non c’è

un’altra. Tu posi le carte, ti alzi e

rimane in piedi, con le braccia lungo i fianchi

lungo i fianchi e le mani a sfiorare le

le mani a sfiorare le pistole. Guarda il ragazzo

L’aveva copiata perché le piaceva. Non tutta, ma

piaceva. Non tutta, ma le piaceva verso la fine

delle mani bagnato, e le lacrime che gli colavano

No, grazie. Vuole che le porti qualcosa da bere

natura delle sue ricerche, le quali, da alcuni anni

Monet. Com’è noto, le Nymphéas non sono propriamente

al più per ingentilire le pareti di una brasserie

stesso prof. Mondrian Kilroy, le Nymphéas presentano un tratto

dopo, visibilmente sollevato. ¶ Riferiscono le cronache che Monet, in

ultimi trent’anni: fare le Nymphéas. Coltivarle o dipingerle

svegli di fianco tutte le mattine della tua vita

a fabbricare quelle ninfee, le avrebbe dipinte rimanendo chiuso

verità dei fatti: lì, le poteva ricordare. E questo

contromovimento percettivo che frenava le ninfee a un passo

più originali. ¶ – Quelle buone le teniamo da parte per

loro sparano, tu raccogli le carte per terra, e

di cuori. ¶ – Già. ¶ – Tutte le volte il fante di

e tutto. Alla fine le sorelle Dolphin decisero che

faccenda delle zitelle che le faceva andare in bestia

non la smetteva più, le vecchie zitelle qui, le

le vecchie zitelle qui, le vecchie zitelle là. Le

le vecchie zitelle là. Le fece impazzire. Un altro

l’avrebbero mai fatta, le due zitelle. Sembrava sicuro

steso per terra che le carte erano ancora per

dritti al cuore. Stecchito. Le sorelle Dolphin si voltarono

parte della strada. ¶ – Perché le sorelle Dolphin mi hanno

whiskey? ¶ – Cartucce a salve. Le sorelle non lo sanno

lo sanno? ¶ Carver solleva le spalle. Lo straniero vuota

Gorman lo incalza... tiene le braccia distese lungo il

TAPPETO, NON SEMBRA AVERE LE FORZE PER RIALZARSI... DESTRO

non ti fai semplicemente le pippe, come tutti i

tutti i ragazzini? ¶ – Me le faccio a letto, è

chitarra. Gli altri aprivano le finestre, e ascoltavano. ¶ POOMERANG

in prima fila e le disse: ¶ – Hai preso i

Wizwondk si fermò, con le forbici e il pettine

lui e si passava le mani sulla giacca, come

a cui avevano ammainato le vele. ¶ POOMERANG – Portò un

parte, un sera come le altre, e gli diceva

spiace Maestro. Lui scrollava le spalle. E finiva lì

avanti. Aveva in mano le forbici. Le teneva come

in mano le forbici. Le teneva come un pugnale

i due che se le davano. Larry neanche si

immobili. Solo Wizwondk, con le sue forbici in mano

avanti e gli piantò le forbici nel fianco. Una

con tutt’e due le mani, mentre il sangue

pantaloni. Wizwondk sollevò ancora le forbici e gliele piantò

grassone traballò, nel petto. Le forbici si spezzarono. Il

a ballare in tutte le direzioni, come se avesse

come se avesse avuto le rotelle sotto i piedi

gli fosse passato per le mani. Era ricco, figlio

la portiera. ¶ Mondini scrollò le spalle. ¶ – Vaffanculo Larry. ¶ – ’culo

gli occhi sbarrati e le mani, ogni tanto, a

terzini. Cercò di studiare le gambe, quando si vedevano

sua chitarra. Suonava tutte le sere, roba allegra. Dalle

sua cicca spenta tra le labbra. Gould con un

lana in testa, e le mani in tasca. ¶ Minuti

prova a fischiare con le dita ma si sbava

Trasportate fuori dal campo le sue ceneri, la panchina

fare un western. ¶ – Già. ¶ – Le sembra una buona risposta

il giro di tutte le città. Lo sceriffo riceveva

bella storia. ¶ – Pensavo che le potesse servire, per il

gli prenda quello con le vitamine. ¶ – Sì. ¶ – E il

lampioni agli angoli, e le case erano tutte diverse

tutto molto a posto, le tendine, il vialetto, c

potuto abitare, potevi salire le scale, aprire le porte

salire le scale, aprire le porte, erano case vere

ma poi, in realtà, le case vere erano diverse

mia aveva sei piani, le finestre tutte uguali e

delle forme stilose, con le finestre a bovindo, e

è che ogni tanto le animavano, quelle case, cioè

identico ma con tutte le cose moderne, di oggi

al pubblico e tenevano le braccia in una posizione

studiata che faceva intravedere le tette ma non le

le tette ma non le lasciava proprio vedere, una

controllare se caso mai le braccia non si fossero

che bastava per vedere le tette delle gemelle, che

che, tra parentesi, vede le cose strane che uno

un nome d’arte. Le dico questa storia del

con un cerchietto che le teneva indietro i capelli

del gomito, perché aveva le mani occupate. E io

con la stazione e le gallerie, le mucche nei

stazione e le gallerie, le mucche nei prati e

casa dei topolini, con le scatole di fiammiferi al

scuole a strusciarsi contro le ragazzine e a sussurrargli

per la strada te le sogni, e nella vita

nella vita vera non le troverai mai. La vita

e la margarina. Sa le volte, poi, che ho

se penso a tutte le volte che mi ci

un po’ vedere... ¶ Gould le porse la lista delle

l’unica cosa che le stesse veramente a cuore

pensava in continuazione. Quando le venivano delle buone idee

suo registratore portatile e le diceva lì dentro. Aveva

Binario sicario. Così vanno le cose. ¶ 5. ¶ Quella storia del

da quelle parti, dicono: le sorelle Dolphin l’hanno

erano per terra tutte le foglie cadute dagli alberi

che scavavano tunnel tra le foglie, facendo un rumore

alto così, o ha le mani grassocce, che gli

non mi piace stringere le mani, non ho una

Non ti piace stringere le mani. ¶ – No. È idiota

non ha senso che le facciano stringere proprio a

voltò indietro. C’erano le due strisce scavate dai

lasciare tracce. Guardò indietro le due strisce che si

si interrompevano, di colpo. Le avventure dell’uomo invisibile

dài. ¶ – LI APPENDONO PER LE PALLE, QUELLI COME VOI

scuola. Vi appendono per le palle, mormorò piano. Poi

un piano, aprì tutte le porte che trovò, finì

giù e poi segui le frecce. ¶ – Le frecce. ¶ – Sì

poi segui le frecce. ¶ – Le frecce. ¶ – Sì. ¶ – Okay. ¶ – Ci

accogliendone il passo e le misure, il respiro, l

e lui ne aveva le prove. Diceva. ¶ 7. ¶ Un’altra

sua madre. I lettori le erano, in genere, molto

impiegate della CRB, due le avevano mandate i servizi

che... ¶ – Signor Gould... ¶ – Sì? ¶ – Le dispiace dirmi quanti anni

che studia i pesci, le abitudini dei pesci, un

sicuramente la bionda con le lentiggini aveva una madre

era lì che scartava le patatine un po’ nere

Borsa che alla fine le ha proposto di sposarla

che poi come risposta le ha dato: perché non

spiace. ¶ – ... ¶ – ... ¶ – ... ¶ – ... ¶ – Signor Bellerbaumer? ¶ – Dica. ¶ – Le secca se finisco la

a infilare in borsa le sue cose, era una

piedi laccate. Prese anche le foto incorniciate di Walt

diceva delle cose dentro. Le altre sette signorine la

Shell lo disse togliendosi le scarpe da tennis e

cromato nylon scuro – prende le scarpe, le butta in

scuro – prende le scarpe, le butta in un cassonetto

signore in abito scuro, le versava la birra nel

auto. ¶ – Non l’auto, le scarpe. ¶ – Dove esattamente può

marca. Lei gli premeva le unghie sulla schiena, abbastanza

si rivestì, si infilò le scarpe nere, tacco a

ne aveva per tutte le tasche, per tutti i

tutti i gusti, con le sue storie di paperi

dimensioni. ¶ – Cosa ci fanno le scarpe nel frigo? ¶ – Batteri

Studio dei batteri. Dentro le scarpe ci sono dei

centimetri la cosa non le riusciva un granché bene

cercare un microfilm con le scopate del Presidente in

col suo cane, falsificare le firme dei genitori, avere

sette e un quarto, le telefonava per sapere se

per sapere come vanno le cose le telefona? ¶ – Sì

come vanno le cose le telefona? ¶ – Sì. ¶ – Geniale. ¶ – Funziona

Gould, e corri tra le sponde del sapere tracciando

oltremodo improbabile sorprendere tra le fisionomie dei giocatori quella

camera da letto. Guardavano le partite, gli allenamenti, tutto

delle foto delle squadre: le studiava un po’ e

fantasiose. Si tirava su le calze quando gli cadevano

necessità di riaggiornare continuamente le sue reazioni a schemi

accadeva diceva Pazzesco, tutte le sante volte, con un

Diesel disse Davvero pazzesco. Le altre volte, invece, diceva

era perfettamente consapevole che le possibilità di vederla transitare

certa età e, dietro le spalle, migliaia di ore

Teneva sempre stretta tra le labbra una sigaretta senza

non è mai dubbio, le donne sono tutte puttane

base alle risposte ottenute. Le domande erano 37, ma era

era molto raro che le candidate arrivassero alla fine

Shell sistemò sul tavolo le foto di Eva Braun

credi veramente che quando le cose hanno un numero

cosa più bella che le è occorso di fare

e a mormorare incredula “le è occorso di fare

un paese assurdo, con le stradine e i lampioni

e sparisce nel tunnel. ¶ Le mani di Taltomar non

Taltomar non si mossero. Le palpebre tremavano appena, la

immobile, ad aspettare. Guardava le labbra di Taltomar. Senza

capitani si consultano, poi le due squadre ricominciano a

a casa che erano le cinque del mattino. Quando

strada?, sono gli altri le strade, io sono una

di sera? Si guardò le scarpe, e i piedi

nudi nelle scarpe, e le gambe nude sopra i

bordo della gonna, corta. Le calze, autoreggenti di seta

calze, autoreggenti di seta, le aveva appallottolate nella borsa

andarsene. Era come ricaricare le pistole dopo un duello

vecchio Bird? Anche tu le rimettevi nella fondina scariche

rimettevi nella fondina scariche, le tue pistole, dopo aver

pistole, dopo aver sparato? Le appallottolavi e le cacciavi

sparato? Le appallottolavi e le cacciavi nella borsa? Vecchio

anche i vetri, e le gomme, tutto. A furia

notte agli sgoccioli, con le calze da puttana appallottolate

compito rimanere, tenere ferme le radici di un qualche

qualche pezzo di mondo. Le cose che, al risveglio

meno di una macchina. Le roulotte non vanno avanti

una cosa che non le piaceva, la conosceva e

la conosceva e non le piaceva, era una specie

il giubbotto addosso. Cercava le scarpe. ¶ – Gould... ¶ – Sì? ¶ – Mi

roulotte, un ospedale psichiatrico, le mani di Taltomar, la

guarda o si gioca, le lacrime del prof. Kilroy

cortile vuoto, tu e le tue domande, insegnami quella

sereno stato di concentrazione. Le mascelle, a intervalli regolari

la prima per autenticare le lodi del rettore Bolder

gli occhi e, calate le palpebre, si concesse una

un dépliant che spiegava le tariffe della “sala contact

più lunga non superava le cinque righe. Poi era

Va detto che, con le banche, Poomerang “aveva un

lei la trovava geniale). Le detestava, anche se non

guardando bene dove metteva le dita. Se aveva il

Mondrian Kilroy diceva che le idee sono come galassie

Ma sono un casino. Le idee, se sono allo

provvisorie di infinito, diceva. Le idee “chiare e distinte

non esistono idee chiare, le idee sono oscure per

Quando esprimi un’idea le dai un ordine che

possiede. In qualche modo le devi dare una forma

inizio cerchi di fare le cose per bene: cerchi

aggressioni, riescono a scardinare le debolezze altrui, non si

tante domande? L’uomo le guarda, scopre il piacere

è inevitabile, impara che le si può usare per

si è trovato tra le mani in modo che

altre armi, perché non le sanno usare: usano le

le sanno usare: usano le idee. Sembra che l

n. 4. Che recitava così: ¶ 4. Le idee, una volta espresse

loro origine. Gli uomini le affinano con tale ingegno

andare anche soltanto così: Le idee: erano apparizioni, adesso

una cosa ripugnante, come le calze bianche, o i

che ci campa, con le idee, un professionista, che

infinito, possiamo immaginare che le aveva avute da giovane

la buona volontà, e le avrà scritte, ben sapendo

armeggiare un po’ con le tue idee, dimentico ormai

resistenza della ragazza con le tenaglie e il bisturi

lingua che irragionevolmente socchiude le sue labbra sottili grigiastre

n. 5: Gli uomini usano le idee come armi, e

lui non abita più le sue idee, onestamente, con

e qui e là le sei tesi, dove capitava

Assolutamente no. ¶ Gould lavava le ruote. Più di ogni

cosa gli piaceva lavare le ruote. Gomma nera lucida

alti ideali, quelli con le idee nobili, quelli che

con il maglione e le Reebok, quello lì, avrà

nome sui giornali e le foto, con il telefono

con il maglione e le Reebok, mai solo, si

orgoglio moglie figli amanti, le penose comparsate in televisione

capisci?, lo fanno con le idee perché non sanno

lotta, e sono armi le loro idee, e per

più ammirevoli, di fare le cose con un certo

quanto meno a fare le cose con buon gusto

una macchina. ¶ – Una macchina? ¶ – Le roulotte non vanno da

mai bene quando succedono le cose. A lei non

sa sempre quando succedono le cose? ¶ – ... ¶ – Così, glielo chiedo

chiedo per curiosità. ¶ – Gould le ha detto veramente che

visto nient’altro che le vostre maledette aule e

BOCCACCIA DI MERDA? ¶ – Prego? ¶ – Le ho chiesto se vuole

tipo da far pesare le cose. Aveva una formidabile

lei, signorina. ¶ C’erano le sei tesi, una scritta

Ogni tanto si rileggeva le sei tesi, e anche

altra pizza. Ogni tanto le veniva voglia di far

perderlo, una volta che le si rovesciò la borsa

e non trovava più le autoreggenti nere. Fece un

ha fatto del male, le vedi le mie braccia

del male, le vedi le mie braccia, storte, sono

mi si sono stortate le braccia, la boxe mi

crederci quando ho visto le sue foto su Playboy

ragazza, non ti piacciono le automobili, finiranno per chiederti

che vai a vedere le partite di pallone perché

modo di far tornare le cose, i mediocri non

collezionando ferite da tutte le parti, e in particolare

oggettiva dietro a tutte le nostre stupidate, è una

ce li appendo per le palle, esattamente per le

le palle, esattamente per le palle, e la seconda

di palloni, di tutte le dimensioni, che rimbalzavano in

di prato e poi le maglie di ferro arrugginito

appoggiata alla recinzione con le dita che artigliavano le

le dita che artigliavano le maglie di ferro arrugginito

poco prima lei teneva le mani, e si immaginò

stringendo il volante tra le mani, e tirandosi indietro

ragazzino, e sentì sotto le mani l’attrito delle

a trasmetterlo a tutte le parti del corpo che

autista del pullman aveva le gambe che gli tremavano

qualche metro dal ragazzino. Le gambe gli tremavano ancora

detto: non esattamente. ¶ – Prego? ¶ – Le ho telefonato per dirle

un foglio grande chilometri – le guance si infossano a

Larryyyyyyy “Laaaaaaaaawyer” Gooooooooorman ¶ (sentire le dita di Mondini sul

fretta e lascia perdere le stronzate, Larry. ¶ – D’accordo

testa. ¶ – D’accordo. ¶ – Fai le cose facili e non

Pensa all’incontro, idiota. ¶ – Le piacerà, vedrà, il mondiale

sciolto, per ora usa le gambe, non allunga neanche

Poreda lavora poco con le gambe ma sembra agile

Lawyer adesso che cerca le corde, Poreda lo incalza

in avanti incassata tra le spalle, Lawyer cerca di

LAWYER, POREDA BARCOLLA, CERCA LE CORDE (il gancio, non

INCONTRO, BARCOLLA LAWYER, PIEGATE LE GAMBE, DIRETTO D’INCONTRO