Luciano Zuccoli, Roberta, 1897

Nella mente della donna, le inconfessabili promesse cantate al

giorno di delirio; e le davano ancòra un brividìo

di spavento. ¶ Ora, con le membra estenuate di fatica

e sùbito avevan ripreso le figurazioni di malìa. ¶ Erale

di malìa. ¶ Erale parso le si fosse aperto innanzi

pagine smisurate, sulle quali le imagini raggiungevano quasi la

ad una ad una le pagine enormi, seguendo tutta

e procedeva attraverso tutte le epoche, attraverso tutte le

le epoche, attraverso tutte le nazioni. Vi erano dapprima

legame di somiglianza con le prime, nella manifestazione di

nota originale, allargandosi dietro le teste gentili a guisa

della femmina, passandoli sopra le spalle a serrarle anche

amplesso viscido, e con le braccia stillanti gocce porporine

espressione priva d'esitanze. ¶ Le scene si svolgevano dissimili

una morsa di ferro le aveva attanagliato la gola

ed atteggiamenti pudichi. ¶ Ma le linee si spostavano sotto

in cui eran raccolte le cose stridenti che nella

di demoniaca audacia. ¶ Strette le mani, stese le braccia

Strette le mani, stese le braccia, aggomitolato il corpo

volti degli ossessi, che le sfilavano innanzi e le

le sfilavano innanzi e le si accavallavano nella memoria

cervello lo parole, e le si aprivano le labbra

e le si aprivano le labbra e si movevano

occhi chiusi, arrossava anche le imagini, finirono con lo

battè due volte con le reni sul piano del

musi spaventevoli, capelli incolti; le fogge di vestire non

sorella più capziosa. ¶ - Non Le sembra, - aveva detto a

non osava affacciarsi, - non Le sembra che La preghi

da sirena?... ¶ Aveva intrecciato le mani, composto il viso

Cesare già si mordeva le labbra, risuonò nella camera

dell'altro; e interrompeva le parole di lei per

saggia, ma variata per le immancabili puerilità di Roberta

la facondia dell'uomo le smagava i sogni e

smagava i sogni e le toglieva il concetto abituale

a diffidare del bene. ¶ Le discussioni davan luogo anche

vestirsi, gli atteggiamenti e le espressioni.... ¶ - Hai visto che

d'una grande bontà; le anime belle non potevano

l'adito a tutte le speranze. Ma Cesare nelle

A poco a poco, le dolsero i ginocchi: la

passare una mano sotto le vesti della fanciulla, ad

della fanciulla, ad allargarne le ginocchia indolenzite, e a

sostenne in piedi, e le disse ridendo, impassibile: ¶ - Che

notturna. ¶ Il vento taceva; le cime degli alberi stavano

i filari degli aranci, le lucciole non trescavano più

placidamente singolare era fra le lucide frasche delle magnolie

frasche delle magnolie, fra le chiome dei palmizii, fra

sentiva inquietamente felice; pregustava le delizie dell'amore che

luce, in cui tutte le parole sfavillano e sono

ricadeva in basso, e le due condannate riprendevano a

a lei confessata? non le aveva detto il mistero

suoi colori ingenui, e le notti saranno calme.... Dimmi

a guardarla, Emilia sentiva le fiamme salirle alle guance

Poteva confessarle?... ¶ Poteva dirle: - "Le mie notti sono più

e si smarriva per le solitudini del dolore.... Oh

come in quei giorni le teste giovanili piegavano al

era spezzata, e nulla le due donne facevano, che

feste del sole, udivano le minacce degli uragani; e

altro, e non finivano.... Le erano sembrati la carezza

un principio di tutte le voluttà e un'interruzione

quale più rosse parevano le labbra schiuse a mostrar

selvagge che cadevan dietro le spalle, passavano per le

le spalle, passavano per le spalle sul petto, e

di Lete a tutte le angosce!... ¶ Nessuna parlava, nessuna

silenzio d'accidia sopiva le donne, viventi d'ineffabile

non il turbamento che le era penetrato nell'animo

non aveva trovato fra le compagne se non la

un piccolo nèo che le macchiava d'una macchia

di repente, all'orecchio le avevano susurrato una parola

invidi, che nella realtà le dilaniavano le carni. Il

nella realtà le dilaniavano le carni. Il silenzio e

volto era infantile e le membra, come fuse nel

piedi)...., impregnata di fragranze le quali per un attimo

quali per un attimo le avevan dato le vertigini

attimo le avevan dato le vertigini.... Un largo bagno

dato principio a narrare le voluttà che aspettavano Emilia

un vento infuocato, così le imagini erano procaci e

imagini erano procaci e le parole schiumanti di lascivia

i fianchi, e con le braccia stese ai due

dilatati quasi ad afferrare le imagini fluenti dalla bocca

sensuale la tratteneva, con le braccia spalancate e le

le braccia spalancate e le mani ferme ai due

dei capelli diffusi per le spale; e si sorrideva

si sorrideva, e socchiudeva le labbra ad ammirarsi i

denti piccoli ed eguali. ¶ Le parole soffiavano intanto sopra

afferrata intorno al busto, le aveva passato sul petto

poco a poco entro le vene ella aveva sentito

lava, e dalla bocca le erano sfuggiti singulti di

balzata infine dall'acqua, le membra asciutte quasi per

nude. ¶ Allora (i polsi le battevano più forte, ricordando

doveva sacrificarsi; e sùbito le mani di lei avevan

rimasta dritta in piedi, le braccia lungo i fianchi

gli occhi, un grido le era sfuggito. L'uomo

sfuggito. L'uomo sorridendo le aveva preso una mano

ricco di promesse infernali le aveva trasfuso il fuoco

a rosee spire sotto le labbra dell'uomo; perchè

si era gettata fra le braccia dell'amante, ed

di cannone! ¶ Cesare e le due donne eran giunti

più eminenti, arrampicandosi dove le onde non potevano arrivare

sordo dell'acqua contro le cavità degli scogli; un

a fatica si distinguevano le voci. ¶ - È bello! è

fronte e al collo le si scompigliavano sotto la

la veemenza del vento; le gonne le si serravano

del vento; le gonne le si serravano alle gambe

aveva obliato un istante le sue riflessioni affannose, per

ella sospettava la causa, le dava un'immensa brama

a lui dal cuore le punte, che la ingenua

dovere sceglier presto, inappellabilmente, le si affacciò all'anima

e la scelta non le avrebbe dato mai pace

l'insanabile spasimo che le era costata. ¶ E con

vento. Nella insenatura profonda, le onde si scaraventavano una

infantilmente triste. ¶ - Che cosa Le ha detto, ieri, mia

tacere? Perchè spiegarsi, animando le speranze dell'uomo, più

Ma ormai, la frase le era sfuggita dalle labbra

dalle labbra: ¶ - Che cosa Le ha detto mia sorella

Lei ha creduto sùbito! Le sembra che io potrei

alla tempesta; e Cesare le si era un poco

l'insenatura, si vedevan le onde infaticate battere disordinatamente

non udisse. ¶ Il cuore le batteva in tumulto, ascoltando

batteva in tumulto, ascoltando le parole divenute intime, segrete

riposo della coscienza.... Non Le pare? Quella ragazza è

Cesare più di tutte le spiegazioni. ¶ - No, no. Sto

moribondo raggio solare. ¶ - Sono le illusioni solite dell'altruismo

non prima? ¶ Emilia battè le palpebre; un pudore ardente

palpebre; un pudore ardente le bruciava di rossore le

le bruciava di rossore le guance; ella avrebbe voluto

ardita; ma dal cuore le saliva un singulto di

il sèguito del colloquio, le dava un cocentissimo dolore

torturante piacere d'ascoltar le obiezioni di Cesare. ¶ Per

ombrellino chiuso, aiutandosi contro le difficoltà dello scoglio. ¶ "Non

la mano che Cesare le offriva, per valicare l

cui il male non le si faceva sentire, ed

terror della morte non le strappavano un grido di

Il vento rabbuffava ancòra le acque, levandole attorno agli

delle rocce, Cesare e le due sorelle aspettavano qualche

non aveva paura; guardava le ondate non anco infrante

lattiginose, echeggiar sonore contro le cavità, dissolversi, ripiegarsi, arricchir

cavità, dissolversi, ripiegarsi, arricchir le ondate susseguenti, riattaccar gli

che dovette stringerla fra le braccia. ¶ - Sono salva! - ella

aver visto Roberta fra le braccia di Cesare. ¶ Salirono

freddo e rigido, con le braccia incrociate sul petto

il battito quieto, dove le sue notti fossero potute

sotto il quale tacciono le miserie, non sono cogniti

altro spettro.... Oh come le teste giovanili piegavano in

piena di silenzio, e le donne camminavano in una

Nello sforzo di lanciare le terribili parole, s'era

coi capelli sciolti per le spalle, arruffati sugli occhi

di stringermi forte fra le braccia, di mettere le

le braccia, di mettere le tue labbra sulle mie

ma io vedo che le loro parole sono false

compiere la frase, spalancando, le braccia nell'aria disperatamente

piedi quasi una scudisciata le avesse lacerata le carni

scudisciata le avesse lacerata le carni.... Corse a Roberta

hai potuto supporre?... Vuoi le mie labbra, vuoi che

male.... Ti paion queste le braccia, il petto d

toccava il seno con le mani febbrili. - Il signor

della frase spietata, che le risonò nell'animo quasi

luce gialla della candela le stendeva sul volto una

di corruccio, mentre, allungando le mani, apriva ad Emilia

accappatoio già sciolto, e le additava il collo rotondo

fantasmi; ma dove trovar le parole di conforto, le

le parole di conforto, le quali valessero quelle parole

quelle parole disperate, e le superassero? Tacque; poi lentamente

guanciali, piangendo liberamente; Emilia le passò le braccia attorno

liberamente; Emilia le passò le braccia attorno al busto

e l'alba trovò le due donne discinte, che

con una risata, gettando le braccia al collo de

altra parte, Cesare non le piaceva: era bruno, coi

a parlare, enunziando tutte le particolarità del fidanzamento. Si

po' delle calze, con le braccia aperte sulla spalliera

la testa portata indietro, le ciglia socchiuse, Roberta era

da parte dell'ascoltatore le togliesse il meglio del

come l'ha ridotto! ¶ Le risatine perlate della ragazza

sigaretta, mentre Roberta raddoppiava le risatine quasi maligne. ¶ - Deve

sogno, e che tutte le cose intorno a lui

rotondo, di grossa paglia; le mani erano nude. Cesare

Roberta aveva abitudine; ma le sue mani tremavano, e

fosse imaginazione o realtà, le parve che la sorella

come da uno squarcio, le acque, il paesaggio, il

nella falsa rifrazione, se le vele piccoline danzassero sul

luce impalpabile o dentro le acque animate dal formidabile

rigoglio di spuma gialla. Le coste lontane, che nei

d'oro. Ma verso le rocce violette di Portofino

di Portofino, a levante, le acque avevan disperso il

erano farfalle posate con le ale trepide sul pelo

a tangerle. Così lungi, le imbarcazioni peschereccie, tenevan forma

bianco o di rossiccio, le case vivevano tra quel

degli ulivi e per le lastre di ardesia che

coltivava a rosai; e le rose bianche, opulenti, molte

terra grassa a calpestar le foglie di rose disperse

lontananza pareva maggiore. ¶ Lentamente le scene diverse si mutarono

abitudine, per Cesare che le fissava con lo sguardo

a Cesare e additando le ondate furibonde che si

contemplarla perdutamente e vivificar le limpide acque della fantasia

La luna, sorta dietro le rocce di Portofino, interamente

i raggi entrarono inattesi, le lampade furono dimenticate, e

cilestrino a guardar dolente le nubi che sfilavano, disperdendosi

levò, mentre sull'astro le nuvole gettavano il velo

quasi il pulviscolo bianco le fosse passato attraverso le

le fosse passato attraverso le carni, dando all'anima

duplice ebbrezza, spellando gravemente le turgide pesche succose.... ¶ Quella

immagine di Emilia, e le limpide acque della fantasia

non rodeva più. Se le piccole macchie rosse, i

sul petto e su le spalle non avessero rammentato

Ma erano tuttavia frequenti le notti d'insonnia con

letto, ad occhi aperti; le visioni pispigliavano nell'ombra

brivido alla fanciulla, che le tempia le s'imperlavano

fanciulla, che le tempia le s'imperlavano di sudore

violenze. ¶ La fanciulla dimenticava le proprie angosce e viveva

ispirito nella campagna, tra le chiome convulse degli alberi

poco gli oggetti con le loro forme conosciute, la

nervi era assoluto e le avrebbe permesso di addormentarsi

gli occhi chiusi con le nere ciglia abbassate, la

la bocca chiusa con le labbra raccolte a un

a un'immobilità statuaria, le braccia nude e composte

al sonno quasi sopra le acque inesplorabili e serene

realtà, senza stati intermedii. Le due punte dei seni

camicia, quasi visibili; e le lenzuola abbassate scoprivano la

quel bianco volto sotto le trecce nerissime, di quegli

sacrificio senza ragione, per le paure infantili della ragazza

il coraggio per sfidare le notturne inquietudini, ed uscì

buttarsi qualche cosa su le spalle, afferrò l'accappatoio

di sole; conservava fra le pieghe i sogni luccicanti

Emilia lo spiegazzò fra le mani e lo indossò

lo combattè con tutte le forze, come un sacrificio

della sorella, che non le aveva aperto sùbito le

le aveva aperto sùbito le braccia. I suoi occhi

singhiozzante, o vagavano tra le forme volubili del nero

riprese a parlare, e le parole fluivano nel silenzio

vedova.... ¶ Il ricordo che le si presentava così repentino

a un tratto perchè le doleva crudelmente. Ella era

il rimprovero, pensando che le parole erano inutili e

coricata di fianco sopra le coperte; alla luce inattesa

la camicia per nascondere le gambe smagrite. Ella andava

ma il lume acceso le smagò l'energia necessaria

l'energia necessaria, e le ragioni e le parole

e le ragioni e le parole si dispersero. ¶ Guardò

testa fiorente di vitalità; le gambe chiuse nelle calze

Roberta l'energia per le parole amare. ¶ - Ecco, - rispose

la testa a osservarsi le mani, perchè non osava

stanca di doverle prestar le tue cure.... Tutto ciò

testa e alle spalle, le sfolgorò uno scudo rotondo

tra i naturali intercolunnii le trasparenti chiazze dell'acqua

due occhi grigi sotto le ale delicate delle sopracciglia

con parole d'amicizia, le quali eran giunte strane

di Cesare. ¶ E, - fra le grandi cose, - dal giorno

non visibile aveva aggiogato le due donne alla sorte

del destino aveva sfiorato le tre esistenze. ¶ - Dunque, - domandò

l'abitudine di ricercar le cause, da qualche tempo

qualche tempo andava studiando le ragioni che lo avevano

taceva, guardando alcune donne, le quali andavano a rivendere

labbra vive. ¶ Conservava fresche le linee, che il male

l'abitudine di ricevere le lettere femminili che parlassero

alcuna delle condizioni per le quali la necessità fisica

Roberta. Lasciata la carrozza, le due sorelle andavano a

andavano a passeggio per le grandi vie e per

grandi vie e per le viuzze stipate di botteghe

d'esplorazione, su per le lunghe salite, a capriccio

d'una folla che le ignorava; l'andirivieni della

e credevano sapere tutte le abitudini della città, - gustavano

poco; ma la gita le divertiva appunto perchè le

le divertiva appunto perchè le discese ripidissime, la strada

Qualche volta, il treno le sopraggiungeva, rapido e formidabile

innanzi alle barriere, drizzava le orecchie, volgeva la testa

più commovente della passeggiata; le giovani si stringevano la

solenne di quieta potenza; le ville davano al paesaggio

ricami aggrovigliati o con le punte argute degli alberi

schiamazzavano; qualche carro, con le ruote pesanti affondate nel

veicolo. Arrivavano a casa, le due sorelle, quando già

giardino; correvano, salivan presto le scale, trovavan l'uscio

la tovaglia, il vasellame, le posate mandavano bagliori; e

fatta arrossire, s'egli le avesse pronunziate. ¶ Emilia fu

il pericolo del contagio le impongono". ¶ Esitò un lampo

assoluta necessità d'ingannare. Le ansie precedenti una catastrofe

sua, rispose con fermezza: ¶ - Le dò la mia parola

Roberta è guarita.... ¶ - Quanto le sono grata! - esclamò Emilia

di porpora. ¶ Emilia descrisse le sue conoscenti, sfiorandole con

a cinque grandi arcate, le quali incorniciavano cinque enormi

di disgusti, e fra le mani teneva un gran

giungere a lei? Aprirle le braccia, non doveva bastare

sarebbe offesa, s'egli le avesse chiesto un bacio

iride dell'amore, tutte le promesse dei paradisi orientali

e pensare, turbarla, agitare le sue notti con visioni

requie se non fra le sue braccia. ¶ Che gli

Il bacio dell'uomo le avrebbe comunicato un sì

a rosee spire sotto le labbra di lui. ¶ Non

di denudare colei? ¶ Dove le avrebbe egli scoperte, in

Era dunque possibile che le agili e bianche dita

suo seno avevano obliato le labbra tremanti del maschio

mormorò, quasi parlasse con le visioni di certezza ch

avrebbe seguitato, gestendo contro le ombre del terrore: "- Capite

s'era dispersa tra le memorie bianche; la giovane

Il sangue sgorgava, e le due sorelle s'erano

e spaventevole, ritrovata fra le abitudini delle sue sofferenze

strada, poichè la compagna le sarebbe caduta al fianco

folla di episodii rosei le corse incontro; e per

e portava in sè le mortali ferite d'una

leghi a un mostro, - le susurrava lo spirito loico

sembrava macabramente scritta con le ossa d'uno scheletro

la facoltà di goder le gioie, cui ella, Roberta

spiegazione. Mai come quando le due sorelle si gettavano

Roberta: ¶ "Perchè ti affatichi? - le fischiava all'orecchio. - L

domani.... Ho fatto bene? Le pare?... ¶ Mentre parlava la

accoglieva, della penombra che le imposte chiuse stendevano nel

piede s'incastrava fra le spaccature; spesso era uno

fioretti d'oro con le foglioline d'oro; i

riapparve lontana, tagliando con le braccia nude l'acqua

l'onda l'attiravano, le parlavano, la cullavano perfidamente

peregrinando nell'abisso tra le gòrgoni, avrebbe seguito le

le gòrgoni, avrebbe seguito le correnti sotto il piano

paludati dalle vele entro le barche, o avviluppati ancòra

o avviluppati ancòra tra le erbe viscide.... Ma non

brivido che quei pensieri le scandevano sulle reni e

e la testa fra le mani, tornò a imbrancarsi

un tratto nel cervello, le quali parevano uscire un

la solitudine dell'anima le faceva sembrar quel tempo

testa e attorti presso le orecchie, davano qualche riflesso

talamo e sola riposava. Le era avvenuto forse di

fiamme, soffiano sulle carni; le era avvenuto forse di

avvenuto forse di stendere le braccia disperatamente nell'ombra

e bella. Doveva vivere le delizie meschine dell'amore

meschine dell'amore; traversare le foreste millenarie della passione

della passione, che tutte le donne pari a lei

possedeva memorie d'amore, le quali non fossero anche

Emilia avrebbe potuto stendere le braccia e sentir fuggire

dall'altro lato, verso le colline, aveva alcune ville

l'attendevano Roberta e le piccole cose le quali

e le piccole cose le quali aiutano a precipitar

quali aiutano a precipitar le ore: un libro, una

convalescente, una passeggiata per le camere ombrose. Ma, breve

poltrona a dondolo; e le due sorelle abbandonate nelle

ad occhi aperti con le mani sulle ginocchia in

umili edifizii, mentre tutte le cose non umane proseguivano

ella pure avrebbe dormito. Le pareva che inutilmente la

riposato presso il seno. ¶ Le vecchie regole morali che

di verde sdrucciolo. ¶ E le idee scarne assolute dei

un po' indietro; fra le labbra semichiuse apparivano i

dire quali fossero esattamente le intenzioni dell'autore di

principio - mai come quando le due sorelle si gettavano

della luna". "Doveva attraversare le foreste millenarie della passione

della passione, che tutte le donne pari a lei

in un parco abbandonato". "Le vecchie regole morali erano

di donne scarlatte". "E le idee dei tempi rosei

Era dunque possibile che le agili e bianche dita

il libro, per tutte le pagine; siano sparse largamente

innanzi a se stesso le fantasie che gli eran

al pericolo delle imitazioni, le quali avrebbero precipitato la

E falciando largamente tra le imagini onde il romanzo

tristezza, "sentirete come batteran le code i pòmpili seguaci

presto rispondere di tutte le corbellerie che gli imitatori

al 1902 silenzioso per tutte le forme d'arte letteraria

cinque anni, battendosi tra le fazioni politiche e cercando

Una leggera spuma rosea le era sgorgata dalla bocca

prima comparsa del morbo le aveva confitto gli artigli

Il giorno, levatosi per le due giovani tranquillo come

solcata dalle luci minacciose, le avvolse e le fece

minacciose, le avvolse e le fece vibrare di spavento

volto cereo ed ovale. Le braccia erano abbandonate lungo

di lei conosceva tutte le possibilità spaventose d'una

di lei e sopra le cose, doveva essere una

divampato così furibondo, che le era avvenuto d'inginocchiarsi

forme così diverse; allungò le mani alla sorella e

una sottil bava sanguigna le scese lungo la connessura

e si ricoverò tra le coltri, dicendo febbrilmente: ¶ - Vedi

corpo virgineo avvolto fra le lenzuola, non rimaneva attenta

e sulle guance, comparivano le piccole macchie rosse incancellabili

d'un azzurro vitreo, le labbra tumide, i denti

del letto, tenendo fra le sue una mano di

a galla i terrori, le stanchezze, le disperazioni di

i terrori, le stanchezze, le disperazioni di quei giorni

dell'anno, in tutte le piccole ore del giorno

andò a guardare, socchiudendo le imposte. Per quanto si

Croce era fosco sotto le proiezioni oscure della nuvolaglia

dei giorni di tempesta. Le case a tinte vive

la violenza del tuono, le nuvole si spalancarono come

fine, - rispose Emilia, accostando le gelosie. - Come stai, cara

meglio? ¶ La sorella teneva le palpebre calate e sul

calate e sul volto le era scesa una maschera

una rassegnazione interamente fisica le aveva invaso l'anima

gesto perduto, a sgombrar le visioni di certezza che

andavano stringendola intorno. Con le mani serrate, immobile a

già piangere e mormorare le parole profonde, dissennate, che

antica, Roberta alzò faticosamente le palpebre e negò con

con la testa. Emilia le toccò il polso, la

il polso, la fronte, le tempia. ¶ - È fresca; non

giunto a dominare, avvicinando le due sorelle. Su quelle

assurda ed inutile?... Non le basta avere per sempre

posso accettare? ¶ Egli incrociò le braccia al petto, e

ogni speranza, se non le ha tutte ancora perdute

soffian sulle carni. ¶ Cesare le afferrò di nuovo le

le afferrò di nuovo le mani, le trattenne, inginocchiato

di nuovo le mani, le trattenne, inginocchiato presso di

che a mandra lascino le steppe nevose, per addentrarsi

prima, bruscamente, atterrita. Udì le parole intime dell'uomo

intime dell'uomo, e le interruppe con un grido

con l'amante; e le sue mani sfiorarono i

prima! - egli esclamò, stendendo le braccia a cingerle il

gioioso slancio di vittoria. ¶ Le cercò avidamente la bocca

scrutava nel giardino grigiastro, le orecchie aguzze; cominciò a

l'uomo che sorridendo le aveva preso una mano

mia per sempre, - egli le susurrava, prendendole una mano

ginocchia, e cingendola con le braccia: ¶ - Tutto questo, io

la, tua?... ¶ Abbandonata fra le braccia di lui, Emilia

fiori, tra i quali le lucciole nottiludie vibravano i

che stava per fare, le sembrava enorme. ¶ - Sai quale

Cesare, stringendo Emilia fra le braccia. ¶ - No! No! Sei

dalla testa ai piedi. Le sembrava già di scorgerla

che in pieno giorno le sarebbero parsi d'un

ritti ed abbracciati, con le voci morte; a un

Hai dimenticato che son le due di notte, - proseguì

e sentirla palpitare fra le braccia!... Vi doveva essere

Tornerò sùbito.... ¶ Egli protese le braccia nell'ombra, bevendo

doppiere, sul tavolino; e le avveniva di ripetere una

varcar la soglia, stese le braccia, ed un buon

ed un buon sorriso le rischiarò il volto. Emilia

e lunghi snodati per le spalle. ¶ - Anche tu non

calda! - osservò ancòra, prendendole le mani. ¶ - Smetti di leggere

mani. ¶ - Smetti di leggere, - le ordinò Emilia. - Ora dormirai

volto della sorella e le forme che s'indovinavano

che s'indovinavano sotto le lenzuola. Ella tremava al

la sua vita, e le dimezzava, le rubava un

vita, e le dimezzava, le rubava un'ora della

guanciali a Roberta, e le tolse il libro. Sapeva

tempo in tempo. ¶ "Dormi, - le imponeva la sorella col

si fece eguale; sotto le palpebre, gli occhi non

un confronto audace tra le due sorelle gli si

spirito, gli aveva infiammato le vene d'un ardore

a lei, riprendendola fra le braccia. ¶ - Per carità, non

Aveva chiamato a raccolta le formidabili energie di resistenza

Volete concedermi di baciarvi le mani? ¶ Emilia lo lasciò

avvicinare e gli diede le mani, ch'egli si

Poi, mentre il Lascaris le si sedeva ai piedi

se la mia rinunzia le darà un giorno di

bassa, pensando.... Aveva pronunziato le ultime parole con tanto

leggero, brivido correrle per le spalle. ¶ - Voi non pensate

tempia e al cuore.... Le era parso d'udire

passo inavvertibile, - l'uomo le andò incontro, di nuovo

letto la donna, languida; le mani di lui avevano

custodia della veste, e le sue labbra diedero i

e per sè. ¶ Tutte le cose grige dovevano fondersi

l'alba apparire, con le nuvolette rosee; una fresca

quest'altra notte, anima! - le rammentò Cesare, innanzi di

ancòra una notte; tutte le notti che vorrai, Cesare

cauto il giardino, lungo le siepi, e dove gli

ricordi del morto fra le braccia dei vivi.... A

scambiavano qualche frase, congiungevano le labbra, quando Roberta non

Roberta non era presente. ¶ Le molte notti che la

serate, salivano Cesare e le due sorelle sopra un

lene ondeggiamento della barca le dava le vertigini. ¶ Se

della barca le dava le vertigini. ¶ Se pure quelli

porpora del tramonto, fra le maravigliose zone di luce

poteva affondare e sparire? Le vele bianche o rosee

per quella strada sempre le medesime persone alle medesime

Lascaris meditava così, dietro le sensazioni del momento, per

come la sorella. ¶ Fra le due sessualità ancòra per

labbra d'Emilia. ¶ Ambedue le donne adoperavano un solo

nel sedersi e acconciarsi le gonne intorno. ¶ Differivan poco

sorridevano, allora, come se le loro anime fossero vissute

vita comune, indissolubile per le oscure simiglianze del sangue

sorridere per calmarlo.... ¶ Erano le cinque del pomeriggio; avevan

salotto, chiazzando d'oro le pareti e il pavimento

i due seni, e le calze di seta nera

diminuzione del mio affetto le toglierà ogni forza di

tè, e passava macchinalmente le tazze, guardandone il fondo

cuore, cedere a te, le parranno cose assurde e

a uno slancio, con le braccia tese verso la

Ella, come quasi tutte le donne, ignorava il fascino

resistere, o almeno fuggir le opportunità, perchè ciò stava

sorella intenta a tagliar le pagine d'un libro

con cui Roberta spiccava le parole chiarissime, avvertirono Emilia

cilestre. Tutt'e due le giovani portavano i capelli

Sta malissimo.... Grida, ha le convulsioni, la schiuma alla

pericolo alcuno.... ¶ E pronunziando le parole, le quali caddero

E pronunziando le parole, le quali caddero in un

imagini diverse, gagliarde, quali le imagini d'amore, essi

del Lascaris, che, rivolte le spalle alla finestra, seguiva

dalla sua posa consueta, le braccia incrociate al petto

occhi gli occhi imperativi, le disse: ¶ - Basta, signorina. Che

significano queste idee? Dove le ha lette?... È guarita

alta allucinazione; il colorito le si diffuse alle guance

l'indulgenza mordace che le debolezze di Roberta suscitavano

nel suo animo, quasi le debolezze d'una bimba

e la strinse fra le braccia. ¶ - Non recarti oltre

giovani riavvicinate e avvinte, le quali lo guardavano con

ho conosciuto parecchie fanciulle, le quali inghiottivano il sale

di morir consunte.... Sono le piccole follìe, cui poche

preveda la morte e le esequie.... E noi, qui

egli rispose, prendendole ambo le mani. - Cercate di non

Cercate di parlarle.... O le parlerò io, benchè non

sul volto, e traverso le frigide parole di lui

Lascaris. ¶ - Ascolti, - gli disse. - Le grida giungono fin qui

cancellata; ed Emilia udiva le loro voci, senza afferrar

loro voci, senza afferrar le parole.... Ricordò allora, la

non esce a passeggio? Le gioverebbe assai più che

più di quanto non Le abbia detto? - egli rispose

d'una persona che le è cara, e rattrista

un'esistenza che non le appartiene.... ¶ Si mosse per

nell'animo della quale le parole di lui secche

assiduità del giovane presso le due sorelle. ¶ E fidanzato

coglieva qualche sorriso, che le riuscivano strani e la

femmina un involto che le aveva portato. E non