Paola Capriolo, Mi ricordo, 2015
concordanze di «le»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 2015 | Stava disteso immobile, con le zampe rigide, ed era | ||
2 | 2015 | il ripudio della compassione le sia ormai riuscito perfettamente | ||
3 | 2015 | hanno potuto ispirarmi tutte le restrizioni e i divieti | ||
4 | 2015 | anche se la lettera le perverrà soltanto a cose | ||
5 | 2015 | ogni probabilità, assolutamente superflua. Le scrivo per il caso | ||
6 | 2015 | ci ho provato. ¶ Sono le cinque del pomeriggio, Maestro | ||
7 | 2015 | dovrebbe consentirmi di attraversare le vie del centro in | ||
8 | 2015 | casa se non per le indispensabili spedizioni in cerca | ||
9 | 2015 | cerca di viveri, durante le quali, obbedendo a una | ||
10 | 2015 | con cura di prendere le strade più frequentate. «Sta | ||
11 | 2015 | bella camera da cui le scrivo, con la tappezzeria | ||
12 | 2015 | tutti questi anni, rifiutando le modifiche che la mamma | ||
13 | 2015 | che la sua ninfa le appaia esattamente com’era | ||
14 | 2015 | strada facendo; poi scenderò le scale adagio adagio, sperando | ||
15 | 2015 | di essere lì verso le sei e un quarto | ||
16 | 2015 | ultima fila, senza abbassare le palpebre neppure per un | ||
17 | 2015 | per un istante. Non le darò tregua, Maestro; non | ||
18 | 2015 | averlo scorto da bambina, le rare volte in cui | ||
19 | 2015 | Sì, era proprio quello. Le pareva ancora di vedere | ||
20 | 2015 | attimo si arrestò, ritraendo le dita come se avesse | ||
21 | 2015 | di quell’arnese, non le fu difficile scassinare la | ||
22 | 2015 | la mano. Non toccar le antiche ore… dove l | ||
23 | 2015 | Vincendo ogni indugio, prese le lettere dal cassetto, e | ||
24 | 2015 | al centro della città le strade cominciarono a popolarsi | ||
25 | 2015 | ombrello, procedevano frettolosi verso le proprie mete senza indugiare | ||
26 | 2015 | assenza della stella. Anche le vetrine di certi negozi | ||
27 | 2015 | alla platea, da dietro le lenti, uno sguardo insieme | ||
28 | 2015 | e intrufolarsi dove non le è consentito. E tra | ||
29 | 2015 | subito a casa, e le prometto che è l | ||
30 | 2015 | i muri azzurri e le bianche finestre all’inglese | ||
31 | 2015 | di vagone merci, con le sbarre al posto dei | ||
32 | 2015 | sconforto, immaginavo con tutte le forze che quel lungo | ||
33 | 2015 | treno. Attraversava senza fermarsi le stazioni, le cui luci | ||
34 | 2015 | senza fermarsi le stazioni, le cui luci penetravano fra | ||
35 | 2015 | cui luci penetravano fra le sbarre in un fuggevole | ||
36 | 2015 | boschi, foreste: scorgevo attraverso le sbarre il nero e | ||
37 | 2015 | spingo lo sguardo tra le sbarre verso i villaggi | ||
38 | 2015 | arrendermi per sempre, strappando le pagine scritte. Sarebbe facile | ||
39 | 2015 | scuola, e ci sono le conserve di frutta… Sarebbe | ||
40 | 2015 | quelli che spiavo attraverso le sbarre: una vasta, pianeggiante | ||
41 | 2015 | un cielo azzurro dove le nuvole sfilano come sempre | ||
42 | 2015 | come un’altra. E le file di baracche, tutt | ||
43 | 2015 | sorte garantendo per me. Le due figure, la tua | ||
44 | 2015 | siano queste donne tra le quali devo camminare in | ||
45 | 2015 | camminare in fila, verso le baracche; quasi tutte, però | ||
46 | 2015 | avrà molto tempo per le sue letture serali. Infatti | ||
47 | 2015 | cioè che non avesse le nostre insopportabili caratteristiche razziali | ||
48 | 2015 | quegli anni di tutte le proprietà ebraiche, dalla rinomata | ||
49 | 2015 | e significativo disseppellendolo, come le rovine di Troia, da | ||
50 | 2015 | con paziente devozione durante le sue visite nella soffitta | ||
51 | 2015 | del vecchio, lì erano le sue mani a perseguirlo | ||
52 | 2015 | per Natale, suo padre le aveva donato quelle tre | ||
53 | 2015 | capelli opachi e arruffati, le chiazze di sporco sulle | ||
54 | 2015 | allora, sotto l’albero, le erano parse così belle | ||
55 | 2015 | vinta l’iniziale timidezza, le aveva portate tutte a | ||
56 | 2015 | sé coricandosele a fianco, le teste ben allineate sul | ||
57 | 2015 | quale potei stringere tra le mani la sua prima | ||
58 | 2015 | prima lettera. Adesso tra le mani avevo addirittura un | ||
59 | 2015 | A. Ora (lo sapeva?) le femmine della mia razza | ||
60 | 2015 | il caso, per condividere le pene del suo popolo | ||
61 | 2015 | tempi. La perfezione… quanto le piace, Maestro, questa parola | ||
62 | 2015 | oceano i templi e le tombe, il cristallo e | ||
63 | 2015 | quell’antico campione osservava le case bianche e nere | ||
64 | 2015 | A vedere la notte, le fiamme.» ¶ «Quali fiamme?» ¶ Il | ||
65 | 2015 | come chi osservi incuriosito le usanze di un paese | ||
66 | 2015 | ma fare salti non le è consentito. Lo vede | ||
67 | 2015 | che la sorpresa non le sia affatto gradita. I | ||
68 | 2015 | nonostante tutto, anche se le note di Chopin che | ||
69 | 2015 | che recita: Non toccar le antiche ore… ¶ Eppure che | ||
70 | 2015 | altro mi resta, se le ore presenti sono così | ||
71 | 2015 | modo di accorgersene. Persino le rare eccezioni a questo | ||
72 | 2015 | a scambiarci con imbarazzo le solite frasi di cortesia | ||
73 | 2015 | raccontato nei minimi particolari le sue esperienze di guerra | ||
74 | 2015 | prenotato un tavolo per le sette.» ¶ «Spiacente, ma non | ||
75 | 2015 | indistinta che rendeva possibile le più ardite mescolanze? Anche | ||
76 | 2015 | a compiere quotidianamente con le sue braccia e le | ||
77 | 2015 | le sue braccia e le sue gambe. Terminata quell | ||
78 | 2015 | Leggeva tutto ciò che le capitava sottomano, romanzi, saggi | ||
79 | 2015 | di tanto in tanto, le opere del Grande Poeta | ||
80 | 2015 | che la sua figura le aveva ispirato sin dall | ||
81 | 2015 | aveva appunto uno tra le mani, un agile, elegante | ||
82 | 2015 | punta della lingua… Ossimoro, le sembrava, o qualcosa del | ||
83 | 2015 | di quelle parole sentì le lacrime scorrerle gonfie e | ||
84 | 2015 | rose con un biglietto. Le aveva deposte lì e | ||
85 | 2015 | avuto sue notizie e le confesso che a volte | ||
86 | 2015 | e ai miei genitori le scarse, dimezzate razioni di | ||
87 | 2015 | una sorta di nostalgia le acque che scorrono sotto | ||
88 | 2015 | acque che scorrono sotto le mie finestre? Sono abbastanza | ||
89 | 2015 | mentre un brivido freddo le correva nella schiena. «Così | ||
90 | 2015 | con i brillantini incastonati, le piacevano tanto… Vorrei proprio | ||
91 | 2015 | Quali altri?» ¶ «Quelli con le camicie brune. E continuano | ||
92 | 2015 | lo circondano da tutte le parti. E continuano a | ||
93 | 2015 | Sonja aveva preso tra le sue una mano del | ||
94 | 2015 | vecchio rise, ancora tra le lacrime. «Sì… intelligentissimi. E | ||
95 | 2015 | si rese conto che le gambe le tremavano e | ||
96 | 2015 | conto che le gambe le tremavano e si arrabbiò | ||
97 | 2015 | avanzata e stringendola tra le dita calò la mano | ||
98 | 2015 | non so quali pensieri le passassero nella mente, io | ||
99 | 2015 | spenta, percorse a ritroso le strade della città per | ||
100 | 2015 | come spesso ne regalano le ultime settimane dell’estate | ||
101 | 2015 | spingendo lo sguardo oltre le spalle dell’autista, Sonja | ||
102 | 2015 | di crema e cioccolata. ¶ «Le piace il gelato, signore | ||
103 | 2015 | si diradavano su entrambe le rive e i palazzi | ||
104 | 2015 | i palazzi cittadini con le loro file di botteghe | ||
105 | 2015 | assaltare la caserma, ordire le trame più bieche ai | ||
106 | 2015 | ne ha nessun bisogno: le basta semplicemente rimanere fermo | ||
107 | 2015 | aspettavano sospesi e impietriti le ulteriori notizie, io mi | ||
108 | 2015 | inferno, per così dire) le fosse stato dato di | ||
109 | 2015 | far rimare proprio ora le parole «vita» e «ferita | ||
110 | 2015 | quale accoglieva con arrendevolezza le piccole cure quotidiane che | ||
111 | 2015 | un bambino ribelle, se le si proponeva di passare | ||
112 | 2015 | storta, articolando a fatica le parole e sostituendo spesso | ||
113 | 2015 | no, signore, stia calmo: le ripeto che non posso | ||
114 | 2015 | di tè?» ¶ Il vecchio le rivolse uno sguardo di | ||
115 | 2015 | di sprezzante compatimento. «Io le parlo, Sonja, e lei | ||
116 | 2015 | i propri giorni tra le memorie altrui. Lise avrebbe | ||
117 | 2015 | qualche valore, avrebbe rimesso le tende alle finestre del | ||
118 | 2015 | scuotendo la testa. ¶ «Sotto le bombe: dove vuole che | ||
119 | 2015 | È rimasta lì, sotto le… mercerie…» ¶ «Le macerie?» ¶ Il | ||
120 | 2015 | lì, sotto le… mercerie…» ¶ «Le macerie?» ¶ Il vecchio tacque | ||
121 | 2015 | Lise è contenta, come le piacciono quegli orecchini d | ||
122 | 2015 | Sonja, che c’entrano le bombe? Non capisce… quelle | ||
123 | 2015 | un fiorellino azzurro che le mie dita deluse hanno | ||
124 | 2015 | venga meno tutto, persino le amicizie più sacre. Se | ||
125 | 2015 | è stato richiamato sotto le armi, dovrà prestare servizio | ||
126 | 2015 | aveva provato da bambina le rare volte in cui | ||
127 | 2015 | spiovente dalle cui travi le pendevano incontro, in un | ||
128 | 2015 | in un minaccioso scintillio, le tele dei ragni. Non | ||
129 | 2015 | o a ripescarlo tra le cianfrusaglie in vista di | ||
130 | 2015 | insospettato utilizzo. Già allora le era sembrato spettrale, quel | ||
131 | 2015 | far forza con entrambe le mani. È la conferma | ||
132 | 2015 | di memorie incarnate, che le si paravano incontro affollandosi | ||
133 | 2015 | sé quando usciva per le visite a domicilio e | ||
134 | 2015 | ereditaria abilità a preparare le conserve. Sonja lo ricordava | ||
135 | 2015 | a esiliarlo lassù tra le ragnatele, mentre lei, all | ||
136 | 2015 | biancheria da letto con le iniziali ricamate… Quale assurdo | ||
137 | 2015 | spirito di conservazione spinge le famiglie a tramandare tutto | ||
138 | 2015 | mezzo all’oceano affidano le loro speranze di salvezza | ||
139 | 2015 | Dalle mie finestre guardo le colline sull’altra riva | ||
140 | 2015 | sin dall’infanzia come le rime di una filastrocca | ||
141 | 2015 | da specchiare nell’acqua le fronde più alte. Due | ||
142 | 2015 | o delle superstizioni, come le definivamo inter nos, di | ||
143 | 2015 | la schiena curva e le membra scarnificate dal tempo | ||
144 | 2015 | insofferenza, come se tutte le esperienze successive non fossero | ||
145 | 2015 | fuori pericolo?» ¶ «Abbia pazienza, le ho già detto che | ||
146 | 2015 | sguardo atterrito. «Sei sola?» le aveva domandato. «La mamma | ||
147 | 2015 | cinquant’anni aveva rifornito le famiglie più in vista | ||
148 | 2015 | persino sconveniente sposarsi senza le fedi di Rosenberg). E | ||
149 | 2015 | soverchiante potenza della quale le sembrava di percepire il | ||
150 | 2015 | No! Ma no, come le viene in mente? No | ||
151 | 2015 | cura della salute, non le sembra? Riguardarci ancora di | ||
152 | 2015 | di monologo nel quale le parole uscivano a brandelli | ||
153 | 2015 | ascolta chi osa strappare le ombre dal loro silenzio | ||
154 | 2015 | solo sapessi cosa significa…» ¶ Le venne da sorridere, e | ||
155 | 2015 | già domani mattina.» ¶ «Salutami… le eccellenze…» ¶ «Certo, può contarci | ||
156 | 2015 | può contarci: gliele saluto.» ¶ «Le eccellenze… No, non c | ||
157 | 2015 | di nuovo sulle aiuole le loro corolle azzurre e | ||
158 | 2015 | appena il tempo, sbrigate le faccende domestiche, di uscire | ||
159 | 2015 | tenere rigorosamente per sé le proprie preoccupazioni. Ora invece | ||
160 | 2015 | aria che tira, non le sarà facile trovare un | ||
161 | 2015 | delle disgrazie altrui: abbiamo le nostre, purtroppo, a cui | ||
162 | 2015 | costo: nonostante ciò, quando le porse la busta era | ||
163 | 2015 | interamente consacrata a esplorare le sontuose regioni della bellezza | ||
164 | 2015 | in pericolo di vita, le aveva impedito di godersi | ||
165 | 2015 | nei giorni della convalescenza, le cose cambiarono. Che il | ||
166 | 2015 | logoro pianoforte verticale che le evocava gioia e tormento | ||
167 | 2015 | suono. E poi rammentò le labbra di sua madre | ||
168 | 2015 | salotto riusciva a vedere le lacrime che scorrevano silenziose | ||
169 | 2015 | Per cosa stai piangendo?» le avrebbe domandato gettandole le | ||
170 | 2015 | le avrebbe domandato gettandole le braccia al collo; ma | ||
171 | 2015 | cane con qualche carezza, le letture infantili della Bibbia | ||
172 | 2015 | orrenda e incomprensibile cui le toccava assistere. Stavo ancora | ||
173 | 2015 | di noi, presero forma le rassicuranti sembianze del mio | ||
174 | 2015 | opposta del fiume. Ora le vedevo anch’io: non | ||
175 | 2015 | almeno due o tre le colonne di fuoco che | ||
176 | 2015 | È tardi, quasi mezzanotte: le signore avranno bisogno di | ||
177 | 2015 | una domanda («Moorio?») che le sue labbra non sarebbero | ||
178 | 2015 | che penetrava anche attraverso le tende chiuse, le impedirono | ||
179 | 2015 | attraverso le tende chiuse, le impedirono di prendere sonno | ||
180 | 2015 | la compagnia del vecchio. Le sembrava che tra quelle | ||
181 | 2015 | intonacati di bianco con le loro rose di gesso | ||
182 | 2015 | un libro, e tra le mani gliene capitò uno | ||
183 | 2015 | da riletture frequenti, perché le pagine si reggevano a | ||
184 | 2015 | energici tratti di penna. Le frasi sottolineate erano due | ||
185 | 2015 | struggimento che una lacrima le si formò, gonfia e | ||
186 | 2015 | che sembrava sommergere tutte le caratteristiche individuali in un | ||
187 | 2015 | dell’epoca. I cappellini, le strane fogge degli abiti | ||
188 | 2015 | la posa e tenendo le mani strette a pugno | ||
189 | 2015 | stesse ore in cui le vetrine crollavano in frantumi | ||
190 | 2015 | verso l’alba, quando le fiamme erano già illanguidite | ||
191 | 2015 | Quando mi svegliai erano le dieci passate. Alzandomi non | ||
192 | 2015 | benché fossimo in novembre, le gelate notturne non avevano | ||
193 | 2015 | che le abbia scritte, le sue ultime righe? Non | ||
194 | 2015 | maligno di curiosità, con le guance rosse di vergogna | ||
195 | 2015 | curiosità non aveva deposto le armi, l’aveva spinta | ||
196 | 2015 | aveva spinta a continuare le ricerche altrove, su opere | ||
197 | 2015 | delle sue opere maggiori, le stesse di cui ora | ||
198 | 2015 | non era rimasto tra le grigie pareti della scuola | ||
199 | 2015 | cosa che vide furono le sottolineature di sua madre | ||
200 | 2015 | sottolineature di sua madre. Le riconobbe subito: solo lei | ||
201 | 2015 | sprecavano gli esclamativi e le sottolineature che a volte | ||
202 | 2015 | parlavano? Per quanto scorresse le pagine aprendosi la strada | ||
203 | 2015 | e si avviò verso le scale, mentre una nebbia | ||
204 | 2015 | una nebbia di parole le turbinava insensata nella mente | ||
205 | 2015 | indifferenza a queste vicende, le ho già detto e | ||
206 | 2015 | che mio padre, secondo le nuove leggi, può curare | ||
207 | 2015 | la fine dell’atto, le effimere coppie di quel | ||
208 | 2015 | stesso pegno, come se le anime, qui e adesso | ||
209 | 2015 | Ebrea… Ci crede se le dico che fino a | ||
210 | 2015 | che cosa cambierebbe? Forse le sembrerà ingenuo ciò che | ||
211 | 2015 | esercizio del suo mestiere, le era stato inculcato come | ||
212 | 2015 | il loro strumento con le dita deformate dall’artrosi | ||
213 | 2015 | artrosi; se cuoche, affondare le mani scarnite nell’impasto | ||
214 | 2015 | giardinieri, ostinarsi a curare le proprie aiuole stringendo a | ||
215 | 2015 | domandò un giorno «cosa le piace fare?» ¶ «Mah… Ormai | ||
216 | 2015 | Ma una volta? Cosa le piaceva?» ¶ «Oh, tante cose | ||
217 | 2015 | tante cose… Mi piacevano le donne, le ragazze. E | ||
218 | 2015 | Mi piacevano le donne, le ragazze. E scalare le | ||
219 | 2015 | le ragazze. E scalare le montagne. E giocare a | ||
220 | 2015 | ammetto che si correggano le mosse.» ¶ «Anche mio padre | ||
221 | 2015 | scrivania.» ¶ Venti minuti dopo, le dita coperte di un | ||
222 | 2015 | che ormai, per usare le sue parole, è divenuta | ||
223 | 2015 | sopra, forse per rassicurarmi: «Le ninfe, mia cara Adela | ||
224 | 2015 | senza guardarci negli occhi, le imponevano di fare le | ||
225 | 2015 | le imponevano di fare le nuove leggi e, prima | ||
226 | 2015 | Stasera, signore, se non le spiace. Ho già preparato | ||
227 | 2015 | studio e riceverà quanto le spetta sino a oggi | ||
228 | 2015 | e io stiamo facendo le spese, e come noi | ||
229 | 2015 | cominciò ad abbassarsi e le colline stesero la loro | ||
230 | 2015 | suo saluto. In compenso le sembrò che la fissasse | ||
231 | 2015 | impressione che il vecchio le stesse sorridendo. Un sorriso | ||
232 | 2015 | a sinistra gli tendeva le labbra in un ghigno | ||
233 | 2015 | destra pendevano flosce come le due metà di un | ||
234 | 2015 | confesso, nel leggervi tra le righe una rivalutazione del | ||
235 | 2015 | il retaggio abbandonando tutte le strade battute… La sua | ||
236 | 2015 | conto di come trascorrono le mie giornate. Già non | ||
237 | 2015 | si allungavano dal viale le fronde più basse dei | ||
238 | 2015 | una verde, ovattata penombra; le sedie, invece, allora non | ||
239 | 2015 | Una novità, o così le parve, erano anche i | ||
240 | 2015 | a mo’ di insegne le tre porte che si | ||
241 | 2015 | Avrei deciso (perdoni se le sembra sciocco) di suonarle | ||
242 | 2015 | musica, dove in fondo le dice e le ripete | ||
243 | 2015 | fondo le dice e le ripete una cosa sola | ||
244 | 2015 | Glielo dice (sempre secondo le informazioni che ho carpito | ||
245 | 2015 | anche di notte, quando le incombenze quotidiane erano ormai | ||
246 | 2015 | e diffidenza. Ricordava benissimo le opere complete di Schiller | ||
247 | 2015 | complete di Schiller, con le loro sontuose rilegature di | ||
248 | 2015 | a preparare la cena?» le aveva detto con voce | ||
249 | 2015 | undici anni, allora, ma le cose le capiva e | ||
250 | 2015 | allora, ma le cose le capiva e da tempo | ||
251 | 2015 | affidarsi a un medico le cui mani tremavano troppo | ||
252 | 2015 | non aveva più toccato le opere di Schiller, e | ||
253 | 2015 | modo del tutto inatteso le sue antiche raccolte di | ||
254 | 2015 | quello stesso timbro arrochito; le camicie, le giacche che | ||
255 | 2015 | timbro arrochito; le camicie, le giacche che portava, erano | ||
256 | 2015 | come i pigiami e le tute da casa che | ||
257 | 2015 | cui nome è nostalgia, le cui parole sono: «Mi | ||
258 | 2015 | mai più» che costella le nostre vite come una | ||
259 | 2015 | bene: Chopin e io le stiamo dicendo proprio questo | ||
260 | 2015 | un’infinita ripetizione; ma le note scivolano veloci sotto | ||
261 | 2015 | note scivolano veloci sotto le dita, e niente si | ||
262 | 2015 | da impedirci di scorgere le sue lacrime. ¶ Tutto qui | ||
263 | 2015 | una clessidra: perché io le ricordo, Maestro, le ricordo | ||
264 | 2015 | io le ricordo, Maestro, le ricordo. ¶ XV ¶ «Peccato però | ||
265 | 2015 | e azzurra giocava con le stoviglie di porcellana, le | ||
266 | 2015 | le stoviglie di porcellana, le caraffe, i bricchi d | ||
267 | 2015 | spuntavano con temeraria fiducia le prime foglie nuove, il | ||
268 | 2015 | senso di profanazione che le aveva sempre suscitato la | ||
269 | 2015 | cerchi almeno di evitare le buche.» ¶ Sonja, in effetti | ||
270 | 2015 | Sua madre a volte le preparava, le confetture; e | ||
271 | 2015 | a volte le preparava, le confetture; e lei, da | ||
272 | 2015 | duro d’orecchio.» ¶ «Se le dà fastidio, possiamo rientrare | ||
273 | 2015 | signore. Rientriamo, se non le dispiace.» ¶ «Come vuole: del | ||
274 | 2015 | Ecco, pensò, così passano le cose: si infilano nella | ||
275 | 2015 | sembra ieri, Maestro, quando le scrivevo che in questa | ||
276 | 2015 | che in questa città le cose non sarebbero mai | ||
277 | 2015 | sera quelle vecchie lettere (le conservo dalla prima all | ||
278 | 2015 | e i ciliegi specchino le loro nuvole bianche nelle | ||
279 | 2015 | brava gente» di cui le scrivevo in quella lettera | ||
280 | 2015 | un suo libro tra le mani. Per la prima | ||
281 | 2015 | nuove e irriconoscibili persino le forme dei mobili, le | ||
282 | 2015 | le forme dei mobili, le tinte familiari della tappezzeria | ||
283 | 2015 | una frase idiota, date le circostanze). ¶ «Buongiorno a te | ||
284 | 2015 | di aver avuto tutte le ragioni di farlo. Non | ||
285 | 2015 | po’ come prostituirsi, non le sembra? So che tante | ||
286 | 2015 | coraggio di aprire erano le raccolte poetiche di quell | ||
287 | 2015 | stato negli anni tra le due guerre e anche | ||
288 | 2015 | A chi credi che le abbia scritte, le sue | ||
289 | 2015 | la testa e contraendo le labbra in una piega | ||
290 | 2015 | piega strana. Quando stringe le labbra così, al tavolo | ||
291 | 2015 | subito che sta leggendo le novità politiche dal Reich | ||
292 | 2015 | quando riesco a mettere le mani sul giornale, salto | ||
293 | 2015 | non stia in pensiero: le prometto che non avrà | ||
294 | 2015 | infilandosi furtivo su per le scale e crollando sul | ||
295 | 2015 | di estenuato abbandono che le era consueta. Papà le | ||
296 | 2015 | le era consueta. Papà le sedeva sempre accanto sulla | ||
297 | 2015 | leggendo, i due trascorrevano le serate. A volte (quante | ||
298 | 2015 | stringere per un istante le sue dita nervose; e | ||
299 | 2015 | nervose; e ogni volta le dita si ritraevano, mentre | ||
300 | 2015 | a letto, la mamma le rincalzava il piumino, facendole | ||
301 | 2015 | rammentare con più precisione le parole del padre, che | ||
302 | 2015 | accenni tronchi, divisi, così le sembrava adesso, tra compassione | ||
303 | 2015 | l’esplicita assicurazione che le avevo dato concludendo la | ||
304 | 2015 | di averglielo già detto, le scrivo da una camera | ||
305 | 2015 | succede sempre così, quando le scrivo: tutto, intorno a | ||
306 | 2015 | ho ritrovato il buonumore le riferirò ancora un piccolo | ||
307 | 2015 | L’epilessia in tutte le sue forme, dal piccolo | ||
308 | 2015 | del tutto mostruosa, perciò le accludo una mia foto | ||
309 | 2015 | ombra di ironia) e le mie mani mi sembravano | ||
310 | 2015 | in cucina ad affettare le verdure per la minestra | ||
311 | 2015 | stava affettando anche lei le verdure, o preparando l | ||
312 | 2015 | o al massimo quattro) le cinse la vita con | ||
313 | 2015 | cinse la vita con le braccia; ma a quel | ||
314 | 2015 | però non farlo più» le aveva detto lui accarezzandole | ||
315 | 2015 | nulla di tutto questo le venne alle labbra. «Mi | ||
316 | 2015 | qualcuno. Romanzi, raccolte poetiche… le belle lettere, come si | ||
317 | 2015 | si suol dire». ¶ «E le piacevano?» ¶ «Alcuni sì, altri | ||
318 | 2015 | corrugata di suo padre, le sopracciglia che si univano | ||
319 | 2015 | mano. ¶ X ¶ Davvero, Maestro, le sembro bella? Da parte | ||
320 | 2015 | qualche fuggevole settimana, e le confesso che da qualche | ||
321 | 2015 | poi intorno a me le costruzioni si sono infittite | ||
322 | 2015 | del centro cittadino, con le sue chiese bianche incoronate | ||
323 | 2015 | della cioccolata calda, con le vecchie, familiari botteghe dai | ||
324 | 2015 | per riportare ogni volta le stesse stagioni. Tutto il | ||
325 | 2015 | barocchi delle chiese o le facciate dei palazzi rococò | ||
326 | 2015 | da un soggetto che le riusciva spiacevole, cercando scampo | ||
327 | 2015 | grosso… ¶ P.S. Non le avevo mai detto, vero | ||
328 | 2015 | fervente wagneriana. Ma perché le scrivo queste sciocchezze? Cosa | ||
329 | 2015 | loro, sulla sponda opposta, le rade luci di altre | ||
330 | 2015 | altre ville evocavano sommariamente le forme ormai invisibili delle | ||
331 | 2015 | anche se a volte le sfuggono certi accenni singolari | ||
332 | 2015 | anche lei a sopportare le bombe. Ma ora basta | ||
333 | 2015 | ora basta, signore, con le domande strane.» ¶ «D’accordo | ||
334 | 2015 | si ricordi di comperare le prugne cotte: sa, quelle | ||
335 | 2015 | ormai è fatta, non le pare? Lei e io | ||
336 | 2015 | sopportarci a vicenda.» ¶ «Come le bombe?» ¶ «Sì, proprio così | ||
337 | 2015 | che aveva letto. Solo le balenò davanti agli occhi | ||
338 | 2015 | della casa, azzurra, con le bianche finestre all’inglese | ||
339 | 2015 | a sbrigare per lui le faccende domestiche. Le perditempo | ||
340 | 2015 | lui le faccende domestiche. Le perditempo, concludeva l’annuncio | ||
341 | 2015 | ripetere: povera idiota; perché le cose, stando a quella | ||
342 | 2015 | terribile, a quelle felici. Le tornò in mente la | ||
343 | 2015 | fiume, ho temuto che le forze non mi bastassero | ||
344 | 2015 | musicale necessità che collega le sillabe, per così dire | ||
345 | 2015 | facendosi goffamente strada tra le file di poltroncine. È | ||
346 | 2015 | nel conto che meritano le parole di una pazza | ||
347 | 2015 | gli occhi chiusi; invece le toccò percorrere passo dopo | ||
348 | 2015 | un tuffo al cuore le piante inselvatichite, le aiuole | ||
349 | 2015 | cuore le piante inselvatichite, le aiuole invase dalle erbacce | ||
350 | 2015 | sempre più ripido verso le acque del fiume; ma | ||
351 | 2015 | che minacciava di paralizzarle le gambe, andò dritta filata | ||
352 | 2015 | campanello. «Prego, si accomodi» le disse senza sorridere; e | ||
353 | 2015 | gelsomino serpeggiavano ancora lungo le pareti e ancora, dove | ||
354 | 2015 | parlare con franchezza, quindi le dico subito che lei | ||
355 | 2015 | vorrei accertarmene. Può mostrarmi le sue referenze?» ¶ La più | ||
356 | 2015 | preparato. ¶ Il vecchio scorse le referenze con aria di | ||
357 | 2015 | è che dire, e le confesso che, valutazioni estetiche | ||
358 | 2015 | metterci d’accordo, purché le sue pretese non siano | ||
359 | 2015 | di un modico stipendio. Le mie disponibilità finanziarie non | ||
360 | 2015 | Può darsi.» ¶ «E non le importa? Bene, meglio così | ||
361 | 2015 | concludere?» ¶ «Almeno lascerà che le mostri la sua stanza | ||
362 | 2015 | mondo, gli uomini e le cose. Lì tutto è | ||
363 | 2015 | ancora in imbarazzo descrivendole le mie sensazioni di allora | ||
364 | 2015 | non mi fraintenda se le confesso che il tono | ||
365 | 2015 | sconosciuta, intravista soltanto attraverso le nebbie dell’esilio, come | ||
366 | 2015 | altri potrei parlarne? Con le mie amiche? Con lo | ||
367 | 2015 | mamma mentre prepariamo insieme le conserve di frutta? ¶ Questa | ||
368 | 2015 | persuasa, come se tutte le mie domande trovassero infine | ||
369 | 2015 | tutto insperata. Doveva nascondere le lacrime, che premevano aspre | ||
370 | 2015 | ingredienti che il frigorifero le metteva a disposizione. Si | ||
371 | 2015 | legno scuro, anche quando le tre persone si furono | ||
372 | 2015 | fastidio, senza presagire quanto le sarebbe tornato utile nella | ||
373 | 2015 | Gliene servo ancora, se le piace.» ¶ «Grazie, volentieri.» ¶ Fu | ||
374 | 2015 | compì su di lui le solite operazioni della toilette | ||
375 | 2015 | subito, considerandolo superfluo per le proprie abitudini di scapolo | ||
376 | 2015 | non si scorgevano che le sagome cupe e irregolari | ||
377 | 2015 | di imprimersene nella memoria le esatte sembianze. I capelli | ||
378 | 2015 | e con una mano le accarezzava la fronte. Era | ||
379 | 2015 | nel sogno era bambina) le afferrò bruscamente la mano | ||
380 | 2015 | la finestra per aprire le tende. ¶ VI ¶ Creda, Maestro | ||
381 | 2015 | Invece, ora ho tra le mani una lettera di | ||
382 | 2015 | soverchiante, glielo confesso, per le modeste capacità intellettuali di | ||
383 | 2015 | supponesse che anch’io le conosca a menadito, le | ||
384 | 2015 | le conosca a menadito, le dottrine di quei pensatori | ||
385 | 2015 | messo in campo tutte le relazioni di cui disponeva | ||
386 | 2015 | ma inespressivo, su cui le emozioni sembrano scivolare senza | ||
387 | 2015 | un senso di libertà, le membra sono rinvigorite, le | ||
388 | 2015 | le membra sono rinvigorite, le guance si accendono. Il | ||
389 | 2015 | solo i muscoli indolenziti, le ossa rotte, mi confermavano | ||
390 | 2015 | sguardo tutt’intorno, verso le mie compagne, ma nei | ||
391 | 2015 | che né io né le altre ci accorgessimo della | ||
392 | 2015 | fretta di essere tra le prescelte per una visita | ||
393 | 2015 | ravvisare nei nostri volti le maschere fisse e straziate | ||
394 | 2015 | trattenendo il respiro, e le nostre schiene si curvavano | ||
395 | 2015 | mentre stavo uscendo con le altre dalla baracca, la | ||
396 | 2015 | tono quasi affabile, mentre le altre si allontanavano. «Intanto | ||
397 | 2015 | di prima. Ancora con le lacrime agli occhi, mi | ||
398 | 2015 | guardarmi in faccia, solo le sue mani mi tastavano | ||
399 | 2015 | alto. In lontananza vedevo le squadre dei prigionieri lavorare | ||
400 | 2015 | mio bell’aspetto e le mie maniere distinte, mi | ||
401 | 2015 | Non aveva balconi, e le finestre erano chiuse da | ||
402 | 2015 | scoppiando a ridere tra le lacrime, ma quando udii | ||
403 | 2015 | cui già erano toccate le grazie del tutto insperate | ||
404 | 2015 | in grado di trasformare le zucche in carrozze, i | ||
405 | 2015 | ti rimetterai alla svelta. Le nostre ragazze hanno un | ||
406 | 2015 | occhi. Se avessi osato, le avrei chiesto il permesso | ||
407 | 2015 | e seguirla su per le scale, fino al piano | ||
408 | 2015 | camere. Benché quasi tutte le porte fossero spalancate, dalle | ||
409 | 2015 | vista da fuori, con le persiane rosse chiuse in | ||
410 | 2015 | Perché, signora, non aprite le persiane?» ¶ «Zitta, non fare | ||
411 | 2015 | bianca che accarezzavano morbidamente le gambe; mi truccò con | ||
412 | 2015 | colori più svariati (come le mie antenate dell’Est | ||
413 | 2015 | in vista che frequenta le migliori boutique e gioca | ||
414 | 2015 | trovai poco dopo tra le braccia non di uno | ||
415 | 2015 | ogni mattina a rammendare le smagliature. O in un | ||
416 | 2015 | salute e vitto abbondante. Le imposte rosse, come sai | ||
417 | 2015 | un certo senso, erano le mie compagne: specchi rotti | ||
418 | 2015 | ero costretta a osservarmi. Le vidi per la prima | ||
419 | 2015 | credo che all’inizio le scambiassi addirittura per cuscini | ||
420 | 2015 | schienali delle poltrone, con le braccia molli stese sul | ||
421 | 2015 | molli stese sul velluto, le gambe senza nervi, pronte | ||
422 | 2015 | tra gli stivali e le teste di morto, e | ||
423 | 2015 | verso il cielo; ma le persiane sono chiuse, nella | ||
424 | 2015 | istanti mi svanivano tra le dita come polvere, e | ||
425 | 2015 | nella mente, e sono le immagini eterne di cui | ||
426 | 2015 | la forza di sperare. Le calze bianche smagliate, la | ||
427 | 2015 | prigionieri che spiando attraverso le persiane vedevo sbarcare dal | ||
428 | 2015 | per avviarsi quali verso le baracche, quali al silenzioso | ||
429 | 2015 | dei principi. ¶ E poi, le stelle: anche quelle osservavo | ||
430 | 2015 | osservavo a volte attraverso le persiane, nel greve interregno | ||
431 | 2015 | salotto impregnato di fumo, le camere dai letti sfatti | ||
432 | 2015 | letti sfatti. Allora, mentre le altre si mettevano pazienti | ||
433 | 2015 | alla finestra e guardavo le stelle, non so perché | ||
434 | 2015 | non so perché. Erano le stesse che fin da | ||
435 | 2015 | rame. Lì dentro, infatti, le bionde erano particolarmente apprezzate | ||
436 | 2015 | questa corrispondenza, e tra le mie compagne c’era | ||
437 | 2015 | sfiancarsi di lavoro finché le forze reggevano e poi | ||
438 | 2015 | buon grado, come tutte le altre, consolandomi con il | ||
439 | 2015 | e alzarmi senza sentire le ossa spezzate; alla vasca | ||
440 | 2015 | tra l’orrore e le antiche abitudini quotidiane. Invece | ||
441 | 2015 | così, vorrei chiudere tutte le porte per non sentirla | ||
442 | 2015 | cisterna». Perché a volte le dicevano, quelle frasi. E | ||
443 | 2015 | ore del mattino e le bottiglie sono state messe | ||
444 | 2015 | ora sono pronta. Con le mie compagne consumo una | ||
445 | 2015 | più impazienti arrivano verso le sei, si fanno servire | ||
446 | 2015 | accendono la sigaretta, allungano le gambe appoggiando i piedi | ||
447 | 2015 | divani, e quanto più le ore passano e lo | ||
448 | 2015 | una finestra e socchiudere le persiane, appena appena, per | ||
449 | 2015 | scalfire l’allegria generale. Le imposte, ovviamente, vengono subito | ||
450 | 2015 | vita, aveva quasi strappato le lacrime a me e | ||
451 | 2015 | valzer, chi canticchiando addirittura le parole, con voce impastata | ||
452 | 2015 | e anch’io, come le altre, quando è il | ||
453 | 2015 | questa torrida stanza dove le guêpière e le sottovesti | ||
454 | 2015 | dove le guêpière e le sottovesti di raso si | ||
455 | 2015 | scomposta alle uniformi con le teste di morto, ma | ||
456 | 2015 | assorto dei palchi, con le colonne e i fregi | ||
457 | 2015 | un’ombra di stupore le strane gocce salate che | ||
458 | 2015 | cominciano a scorrermi lungo le guance, e quando il | ||
459 | 2015 | e dall’euforia generale. Le voci, le risate, il | ||
460 | 2015 | euforia generale. Le voci, le risate, il greve calpestio | ||
461 | 2015 | ci guardavano, me e le altre; e infine provai | ||
462 | 2015 | rossetto che mi copriva le labbra. Avrei voluto nascondermi | ||
463 | 2015 | stesso avrebbero certamente voluto le mie compagne, incluse quelle | ||
464 | 2015 | ormai era quella con le persiane rosse, la mia | ||
465 | 2015 | a rinverdire, fiorire, perdere le foglie, abbandonandosi incuranti alla | ||
466 | 2015 | Sonja mentre infilava faticosamente le braccia del vecchio nelle | ||
467 | 2015 | aveva finito di leggere le lettere indirizzate al Grande | ||
468 | 2015 | gli stretti gradini scricchiolanti. Le lettere erano rimaste là | ||
469 | 2015 | scrittura elegantemente obliqua, e le minute zeppe di cancellature | ||
470 | 2015 | la sua straziata verità. Le prime, Sonja le aveva | ||
471 | 2015 | verità. Le prime, Sonja le aveva quasi subito messe | ||
472 | 2015 | ne costituivano, a quanto le era parso, tutto il | ||
473 | 2015 | diario o soliloquio (perché le ultime lettere, scritte «dopo | ||
474 | 2015 | sola idea di toccarli le riusciva intollerabile. ¶ Al momento | ||
475 | 2015 | a un destinatario che le era, insieme, vicinissimo ed | ||
476 | 2015 | a imporle di raccontare le cose in tal modo | ||
477 | 2015 | di aver dimenticato. Come le abitanti della casa della | ||
478 | 2015 | qualcuno aveva finalmente spalancato le persiane rosse, così lei | ||
479 | 2015 | la prima carezza. E le allusioni, le mezze parole | ||
480 | 2015 | carezza. E le allusioni, le mezze parole, le impressioni | ||
481 | 2015 | allusioni, le mezze parole, le impressioni confuse che avevano | ||
482 | 2015 | è lì sul comodino, le basta allungare una mano | ||
483 | 2015 | e dalle strade cittadine le macerie erano già state | ||
484 | 2015 | frutti del susino e le bacche di ribes. Per | ||
485 | 2015 | erano azzurri ma bianchi, le persiane non erano verdi | ||
486 | 2015 | scendere di corsa per le scale di quercia, oltrepassare | ||
487 | 2015 | il fiume, stringendo tra le mani l’esile stoffa | ||
488 | 2015 | disse articolando con sforzo le sillabe «mi dispiace tanto | ||
489 | 2015 | chi lotta annaspando contro le onde. La sua però | ||
490 | 2015 | più di quarant’anni le era toccato affondare, riemergere | ||
491 | 2015 | Sonja ignorava dove, nessuno le aveva mai detto in | ||
492 | 2015 | morti. ¶ A un tratto le tornò in mente una | ||
493 | 2015 | valigia aperta sul letto. Le sue mani tremavano, mentre | ||
494 | 2015 | flagrante. ¶ «Va’ via, Sonja,» le aveva detto «vai a | ||
495 | 2015 | avrebbe cominciato a mostrare le prime incrinature e forse | ||
496 | 2015 | al centro del tappeto le bambole preferite per imbandire | ||
497 | 2015 | fermo. Una mattina, aprendo le tende della sua finestra | ||
498 | 2015 | dalla magra: bisognava aprire le finestre per cogliere l | ||
499 | 2015 | consentire al medico curante le visite di routine, che | ||
500 | 2015 | la causa e che le era stato trasmesso, inoculato |