parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carmine Abate, Gli anni veloci, 2008

concordanze di «le»

nautoretestoannoconcordanza
1
2008
e Nicola, zoppicando tra le bancarelle, aveva acquistato una
2
2008
a vincere in tutte le competizioni juniores. Seppe poi
3
2008
vinceva per scommessa contro le auto sul corso di
4
2008
corse incontro, gli strinse le braccia al collo e
5
2008
delle sue paesane. Aveva le labbra calde, la lingua
6
2008
nella mano, si raccontarono le nostalgie dell’assenza e
7
2008
ogni respiro, ho allungato le mie mani sui tuoi
8
2008
te come una calamita. “Le tue labbra sono piene
9
2008
collo, sulla spalla, conficcavi le unghie nei miei bicipiti
10
2008
Lucia l’insegnante, ma le vacanze e le festività
11
2008
ma le vacanze e le festività le trascorrono in
12
2008
vacanze e le festività le trascorrono in Calabria, metà
13
2008
di matrimonio. ¶ Nicola legge le ultime volontà di Capocolò
14
2008
infilato una busta con le lettere e gli appunti
15
2008
sarebbe tentato di metterci le lettere a Lucio Battisti
16
2008
la forza di consegnare le lettere ad Anna guardandola
17
2008
un costone scosceso. Sotto, le onde si scagliano con
18
2008
I due fratelli lanciano le rose quasi contemporaneamente. Quella
19
2008
la lasciava andare, ammirava le sue belle gambe impacciate
20
2008
buttava sulla sabbia e le diceva: «Non sono presuntuoso
21
2008
correre amare con tutte le mie forze. ¶ Di pomeriggio
22
2008
conoscevano a memoria tutte le canzoni di Lucio Battisti
23
2008
Ingresso libero, e inoltre le più belle poesie di
24
2008
Montale e di Ungaretti, le cause e conseguenze delle
25
2008
ragion pura di Kant, le teorie evoluzionistiche di Darwin
26
2008
pigiama. Profumava di gelsomino. Le poche volte che non
27
2008
spesso un occhio. Anche le assenze per partecipare alle
28
2008
per partecipare alle gare le giustificavano a cuor leggero
29
2008
metà e vollero che le spegnesse seguendo il ticchettio
30
2008
piastrellava i bagni, scrostava le ciminiere all’interno e
31
2008
capra nella stalla, per le comodità della sua famiglia
32
2008
un futuro roseo per le figlie e una vecchiaia
33
2008
una strana finestra con le sbarre. “Chi vive in
34
2008
voce travolgente mentre dietro le sbarre sfilava una folla
35
2008
suoi genitori: queste sono le soddisfazioni della vita, il
36
2008
non conosci una minchia» le rispose il marito, rovesciando
37
2008
incolpevole. ¶ Dalla loro stanza, le studentesse avevano sentito in
38
2008
armadio la tuta e le scarpe dell’atletica, si
39
2008
sul pavimento. Frugò tra le camicie, le canottiere, le
40
2008
Frugò tra le camicie, le canottiere, le calze e
41
2008
le camicie, le canottiere, le calze e gli slip
42
2008
all’aria i dischi, le cassette di musica, i
43
2008
tenne un po’ tra le mani e poi lo
44
2008
che lui non sopportava le ingiustizie, aveva preso da
45
2008
politica gli mangiava finanche le briciole del tempo, era
46
2008
per tutti voi». Nicola le fu grato per quelle
47
2008
un po’ titubante e le disse: «Scusami per la
48
2008
Nicola i pomeriggi e le notti in cui Mario
49
2008
che, secondo Mario, ricordavano le immagini taglienti delle sue
50
2008
per la stanchezza e le birre di troppo, si
51
2008
Zzà Pina aveva preparato le linguine con melanzane e
52
2008
mi fa piacere.» Furono le uniche parole che disse
53
2008
benessere che gli azzerava le paure e le timidezze
54
2008
azzerava le paure e le timidezze. Confessò che era
55
2008
intuisse che presto non le avrebbe più riviste. ¶ «Rino
56
2008
fichi d’India e le spine dei cardi». E
57
2008
sei mesi a farsi le ossa allo stabilimento di
58
2008
la povertà, la criminalità, le baracche degli operai in
59
2008
fino al cimitero e le urla senza speranza dei
60
2008
gradino della scalinata. Lui le sorrise, si tolse il
61
2008
tolse il cappello e le sorrise. Gli occhi di
62
2008
lei l’aspettava, accettò le rose bianche come un
63
2008
un pegno d’amore, le lasciò essiccare e le
64
2008
le lasciò essiccare e le appese sul muro della
65
2008
di un pezzo, aveva le lacrime agli occhi, non
66
2008
i suoi princìpi, ma le lacrime gli scappavano da
67
2008
industriali. Soltanto nella Montecatini le bombe avevano ucciso quindici
68
2008
dove l’hanno trasportato le correnti o forse è
69
2008
è rimasto impigliato tra le colonne del tempio di
70
2008
i resti delle imbarcazioni, le anfore e i tesori
71
2008
a lui era bastato. ¶ Le sue parole liberavano immagini
72
2008
che sta per morire. Le ultime frasi furono le
73
2008
Le ultime frasi furono le più misteriose: «Ho sentito
74
2008
oro non possono crescerci le alghe. Io a Tonino
75
2008
luce gli avesse disseccate le corde vocali. Nessuno gli
76
2008
finita in mare? Tirarono le reti e dentro si
77
2008
barca. Ora speriamo che le correnti spingano il cadavere
78
2008
lacrime e il marito le porge un fazzoletto e
79
2008
nèscia a galla, vedrai» le dice il marito. ¶ «No
80
2008
dei sommozzatori a indicare le aree in cui andavano
81
2008
allora sei fissata con le malidee!» le dice il
82
2008
fissata con le malidee!» le dice il marito, seccato
83
2008
una debole luce attraverso le lamelle delle vecchie imposte
84
2008
irrigidito dalla morte. Spalanca le finestre, e la luce
85
2008
subito delle carte. Mentre le prende si accorge che
86
2008
accorge che gli tremano le mani. Sono quattro buoni
87
2008
pesca. I libri e le mie carte, la corrispondenza
88
2008
in mano mentre componi le tue splendide melodie, magari
89
2008
la ruta, il prezzemolo, le rose, le bocche di
90
2008
il prezzemolo, le rose, le bocche di leone: “… e
91
2008
appoggiò sui gomiti, lanciò le gambe in alto e
92
2008
maniera vistosa, perché non le andava che si sapesse
93
2008
una piccola star e le ragazze si erano finalmente
94
2008
erano tutti felici per le sue vittorie, in particolare
95
2008
o a scaricarti tra le cosce delle ragazze, non
96
2008
con facilità in tutte le batterie eliminatorie. In finale
97
2008
Italia, le persone generose, le famiglie sane, tanto che
98
2008
stanchezza gli avesse atrofizzato le corde vocali. Aveva la
99
2008
ispida, gli occhi spenti, le labbra secche. Mi sono
100
2008
l’ho abbracciato con le lacrime agli occhi che
101
2008
che vive solo per le figlie, non voglio morire
102
2008
ancora prima di appoggiare le buste della spesa sul
103
2008
Colonna e Nicola rivedeva le braci accese, rivedeva Anna
104
2008
e più volte, durante le prove, aveva migliorato il
105
2008
i vestiti, a succhiarsi le labbra, a scherzare con
106
2008
azzurra acqua chiara, con le mani posso finalmente bere
107
2008
come una carezza, oscillando le braccia fuori ritmo, con
108
2008
da cavallo pazzo. ¶ Erano le fasi eliminatorie. Arrivò secondo
109
2008
con la testa tra le nuvole. Guarda che stai
110
2008
sugli spalti. Nicola premette le mani sulle orecchie e
111
2008
e fece sparire pure le voci, le risate, le
112
2008
sparire pure le voci, le risate, le urla, gli
113
2008
le voci, le risate, le urla, gli applausi, i
114
2008
vederlo e senza sentire le sue ultime raccomandazioni, scrollò
115
2008
Nicò? Io non me le invento le cose. Davvero
116
2008
non me le invento le cose. Davvero mi piaceva
117
2008
zaino: ti farò assaggiare le specialità della mamma, col
118
2008
accordo, vado a preparare le biciclette e avviso la
119
2008
Era accaldata, la maglietta le aderiva al petto e
120
2008
E per dimostrarlo accostò le labbra all’imboccatura della
121
2008
confezione di trinciato con le cartine e si rollò
122
2008
senza aspettare risposta infilò le dita nei riccioli del
123
2008
visione magica con Anna, le strinse la mano: voleva
124
2008
quel gesto caldo quanto le era grato. ¶ «Avevo calcolato
125
2008
appena la testa e le trovò subito la bocca
126
2008
trovò subito la bocca, le baciò le labbra, la
127
2008
la bocca, le baciò le labbra, la lingua, il
128
2008
divenne rapido e approfittatore, le infilò una mano sotto
129
2008
sotto la maglietta e le accarezzò il seno, indugiando
130
2008
stavano già esplodendo sotto le carezze, le labbra incollate
131
2008
esplodendo sotto le carezze, le labbra incollate in baci
132
2008
i capelli, e lui le aderì alla schiena e
133
2008
era successo. «Mi ami?» le chiese, e subito gli
134
2008
la ruga profonda tra le sopracciglia. ¶ Lei non rispose
135
2008
Lei non rispose con le parole. Fissando il buio
136
2008
Fissando il buio tra le lucciole e il cielo
137
2008
dal mare con prepotenza. Le lucciole erano spente. ¶ Più
138
2008
permesso di disturbarlo durante le lezioni del mattino. Già
139
2008
e di fantasmi, pagarci le tasse per pochi giorni
140
2008
con la barca a Le Castella, a mangiarsi il
141
2008
proprio al largo di Le Castella. Vincenzo fa girare
142
2008
del Mare è vuota. ¶ Le spine dei cardi ¶ Ogni
143
2008
il divertimento aumentava. Tra le poche cose che Nicola
144
2008
oltre al successo con le donne e l’abilità
145
2008
cioterìe, è un trucco, le domande e le risposte
146
2008
trucco, le domande e le risposte sono fisse, identiche
147
2008
in rappresentanza di tutte le scuole. Applaudiva e fissava
148
2008
diciassette anni. Basta con le farneticazioni. ¶ Aprì il cassetto
149
2008
buttò il giornale sopra le lettere a Lucio Battisti
150
2008
il giorno in cui le ritorna la voglia di
151
2008
è sorpresa. Lui non le aveva mai chiesto di
152
2008
pasticcino. Poi si pulisce le labbra: «Ho saputo che
153
2008
darle delle cose che le appartengono, non per altro
154
2008
rimpatriata retorica, a contarsi le rughe e i capelli
155
2008
amo, ascolterei con gusto le vostre storie e vi
156
2008
storie e vi confiderei le mie aspirazioni. ¶ Al telefono
157
2008
telefono rispondeva gentile, invece le foto le ficcava in
158
2008
gentile, invece le foto le ficcava in un libro
159
2008
libro a caso, appallottolava le lettere e le buttava
160
2008
appallottolava le lettere e le buttava nel cestino. Però
161
2008
ho ancora contatti.» E le bacia le labbra, tenero
162
2008
contatti.» E le bacia le labbra, tenero, chiudendo gli
163
2008
cancellano mai. ¶ E nemmeno le passioni, cara Manuela. ¶ Nicola
164
2008
nel letto, nuda sotto le lenzuola. Lui le si
165
2008
sotto le lenzuola. Lui le si sdraia accanto e
166
2008
tranquillizzò, ma sullo slancio le aveva già chiesto: «Che
167
2008
successo che domani chiudono le scuole e all’una
168
2008
prima di partire per le vacanze. ¶ «Volevo anche complimentarmi
169
2008
Volevo anche complimentarmi per le due medaglie, visto che
170
2008
è niente di importante. Le gare toste ce l
171
2008
scolastico, ci andava tutte le estati. Poi svelò a
172
2008
da allora, se possibile, le piaceva di più, perché
173
2008
tu puoi mentire con le parole, una lettera, un
174
2008
comporta con Lucia e le altre gli mollerei un
175
2008
mollerei un calcio tra le gambe e gli cambierei
176
2008
bene». ¶ Per cambiare discorso le chiese della scuola. E
177
2008
lei gli rispose misurando le parole, come se stesse
178
2008
Insomma, il suo liceo le piaceva, andava pazza per
179
2008
ma studiava volentieri tutte le materie e un po
180
2008
d’aria”, come per le carcerate. ¶ «Sinceramente, a me
181
2008
che non ha frequentato le superiori per giocare a
182
2008
a giornata per sistemare le due sorelle (il colmo
183
2008
padre che stravede per le figlie. Aveva quarantatré anni
184
2008
per il sole e le preoccupazioni. Non era facile
185
2008
del mese. ¶ Nicola fissava le labbra di Anna come
186
2008
guardarono negli occhi con le mani ancora strette. Poi
187
2008
non doveva cucinare per le studentesse, la madre di
188
2008
invece era fissato con le carte e giocava sempre
189
2008
sulla spiaggia. «Se non le faccio mo’ che c
190
2008
ho tempo» diceva, «quando le faccio queste cose? Tanto
191
2008
a letto per recuperare le forze che gli occorrevano
192
2008
i migliori d’Italia, le persone generose, le famiglie
193
2008
in lattina. Intanto, tra le pietre antiche e gli
194
2008
la chitarra a tracolla, le mani in tasca, i
195
2008
raffinato; gli piacevano soprattutto le canzoni che rievocavano i
196
2008
i sapori, i profumi, le incazzature della sua terra
197
2008
piedi accanto a Rino, le braccia conserte che tenevano
198
2008
boccone di pesce leccandosi le dita unte, insaziabili come
199
2008
la tua chitarra e le tue canzoni. Vieni, Rino
200
2008
che a Nicola ricordavano le sgolate dei venditori al
201
2008
con il mondo. ¶ Ora le coppiette ballavano o si
202
2008
un’ombra e non le interessava nessun altro, quella
203
2008
e a stringere Manuela, le aveva infilato la mano
204
2008
sotto la maglietta e le accarezzava la schiena e
205
2008
tappandogli la bocca con le labbra umide di vino
206
2008
punto in cui getterà le reti. Cosa cerca nel
207
2008
zaini leggeri. Oggi riaprono le scuole e Nicola è
208
2008
lunghi, la tuta e le scarpe da ginnastica, e
209
2008
cioè quasi tutto, tranne le riunioni verbose e spesso
210
2008
dove ha insegnato. Con le colleghe più carine flirta
211
2008
o con il mondo, le sue gambe sprigionavano una
212
2008
serio, non ha tutte le rotelle a posto. Fai
213
2008
negli occhi per tutte le ore di scuola. Il
214
2008
ultima. A nulla valevano le sfuriate del padre contro
215
2008
Mario, che preferiva menare le mani piuttosto che studiare
216
2008
da nonno Mariuzzo, odio le ingiustizie e i padroni
217
2008
attrezzi di fatìga, spaccavano le montagne di concime velenoso
218
2008
a mano, non con le macchine come mo’, respiravano
219
2008
Sì, ma non menava le mani per risolvere i
220
2008
periodo sono teso per le interrogazioni di fine anno
221
2008
Allora sperò che fossero le labbra di Anna: quante
222
2008
fronte, si stiravano tra le dita di Manuela. Che
223
2008
svegliasse tutta la casa. Le fece segno con un
224
2008
sui blocchi di partenza, le mani appoggiate dietro la
225
2008
nello stadio di Catanzaro. Le rondini azzittirono. Era la
226
2008
a dire il vero, le pietanze di pesce del
227
2008
canzoni goliardiche, scherzò con le ragazze che si sedevano
228
2008
aveva già dato tutte le interrogazioni. ¶ Il padre nascondeva
229
2008
l’energia necessaria con le sue pietanze sfiziùse, ma
230
2008
si capiva che non le importava nulla delle vittorie
231
2008
imbronciata di quando non le fregava niente degli altri
232
2008
in rappresentanza di tutte le superiori della città. Gli
233
2008
avvicinò al preside con le gambe leggermente tremanti, non
234
2008
non sapeva dove mettere le mani, afferrò un ricciolo
235
2008
attestato, sorrise, ringraziò, alzò le braccia titubanti in segno
236
2008
madre che si asciugava le lacrime con il dorso
237
2008
due grossi orecchini che le arrivavano fino al mento
238
2008
stretto sulla nuca, poi le si avvicinò pericolosamente simulando
239
2008
settantina. ¶ «Descrivimi questa persona» le ordinò. ¶ E lei: «È
240
2008
gli occhi marroni e le ciglia lunghissime. Tiene un
241
2008
Sei stato un ciòtu, le macchine si sono attruzzate
242
2008
annuì sorridente e, preparando le garze per la fasciatura
243
2008
il figlio con tutte le sue forze, tastandogli la
244
2008
forze, tastandogli la schiena, le braccia, i riccioli della
245
2008
suo figlio sta bene» le diceva il dottore. Ma
246
2008
i corni. «Calmati, Pina» le diceva il marito, «Calmati
247
2008
il marito, «Calmati, ma’» le ripeteva il figlio, ma
248
2008
una machinòna e che le rote gli avevano spezzato
249
2008
rote gli avevano spezzato le gambe, come faccio a
250
2008
come un coraggioso con le palle quadrate, che non
251
2008
si presenta e, mentre le stringe la piccola mano
252
2008
farle perdere troppo tempo: le chiedo, se può, di
253
2008
casa mia sabato pomeriggio. Le scrivo l’indirizzo. Ha
254
2008
accostata entravano alla rinfusa le voci della città sveglia
255
2008
acuto di dolore. Spostò le mani sugli occhi per
256
2008
gli faceva male. Erano le sette di un giorno
257
2008
che mangiasse e, dopo le tagliatelle fatte in casa
258
2008
E così aveva sentito le mani calde di lei
259
2008
stanza di Anna aveva le stesse dimensioni della sua
260
2008
potrei vivere senza musica. Le cassette e i dischi
261
2008
sulle labbra serrate. Ora le dico della lettera e
262
2008
sciopero alla Montecatini. Tutte le altre erano ricordi di
263
2008
un toro, mi piacevano le fimmine, assai assai, e
264
2008
altrimenti la vita con le sue ferite e i
265
2008
mi allenavo con tutte le mie forze, se avevo
266
2008
bella fimmina. Se tu le giri le spalle perché
267
2008
Se tu le giri le spalle perché pensi ai
268
2008
E quelle parole spassionate le avrebbe ripetute nei momenti
269
2008
che amava in tutte le stagioni e consumava quotidianamente
270
2008
suo lo ringraziava per le parole di incoraggiamento. Grazie
271
2008
esplosiva, perché aveva tra le sue braccia un uomo
272
2008
visto che girava tra le bancarelle. Mi ha detto
273
2008
birra fresca? Va bene, le porto un bel caffè
274
2008
compagnia. ¶ Mia sorella Anna, le rare volte che viene
275
2008
moltissimo e hanno tutte le sue canzoni, anche quelle
276
2008
CD in commercio, e le ascoltiamo assieme, e mi
277
2008
telefonato a mia sorella, le ho detto delle tue
278
2008
mamma e a me, le ho detto di questa
279
2008
punto di vista medico» le ho risposto scherzando, «a
280
2008
dai ragazzi, come dicono le mie amiche che si
281
2008
di vivere con te, le mie mani come vedi
282
2008
praterie, dove corrono dolcissime le mie malinconie, l’universo
283
2008
cupo gli erano mancate le battute sdrammatizzanti e l
284
2008
In te ho scoperto le radici dell’amore: ¶ amare
285
2008
piaci più dal vivo, le disse Nicola. Però, prima
286
2008
la foto nella busta, le diede un bacio sugli
287
2008
non fosse stato per le guance accaldate e gli
288
2008
spesso da Mario per le scampagnate. Anche quella sera
289
2008
il Classico, e con le mie sorelle ti ascolto
290
2008
femmine. E da noi le figlie femmine sono ancora
291
2008
chiederei di lasciarmi infilare le dita nei suoi boccoli
292
2008
sente un po’ intontito, le strade sono davvero incurvate
293
2008
lente sul corso principale, le strade pulite, le porte
294
2008
principale, le strade pulite, le porte delle case aperte
295
2008
fornelli. Sta cucinando. Ha le forme meno abbondanti rispetto
296
2008
sposato; però non ascolta le risposte, lo interrompe subito
297
2008
quando Anna aveva ancora le rotelline apposto. La storia
298
2008
niente. In quel periodo le era morto il patre
299
2008
pure io di solanza? Le figlie studiavano tutte e
300
2008
Italia di sicuro, avevo le misure di Gina Lollobrigida
301
2008
due anni scarsi. Però le ho sempre mandato i
302
2008
sufficienti per capire che le volevi un bene d
303
2008
tu. Ogni tanto, per le feste e il compleanno
304
2008
il brillio nello sguardo, le pupille scure che inseguivano
305
2008
insomma: aprite gli occhi, le orecchie e soprattutto la
306
2008
moscio e piagnucoloso. Ma le palle ce le avete
307
2008
Ma le palle ce le avete?». ¶ Nicola sorrideva: «Io
308
2008
quelle che hai tra le gambe, quelle sono ereditarie
309
2008
è il loro dovere, le altre cose che gli
310
2008
tanto ci azzecca con le previsioni, e noi non
311
2008
numero degli esami, però le sapeva dire le bugie
312
2008
però le sapeva dire le bugie: «Io? Mai detta
313
2008
luccicanti e malandrine che le sorridevano e la compiacevano
314
2008
madre arrossì, come se le avesse fatto un complimento
315
2008
pranzo andò a salutare le tre studentesse, sordo alle
316
2008
della madre: «Lasciale stare, le guagliunèlle, non sfriculijàrle». E
317
2008
sul letto senza levarsi le scarpe. ¶ «Dalle cinque alle
318
2008
pure sposare. La foia le ha annebbiato il cervelletto
319
2008
occhi. E Mario, voltandogli le spalle, gli rispose con
320
2008
una polo bianca con le maniche corte, un maglione
321
2008
il calcio vendicatore e le rughe gli si affollavano
322
2008
si affollavano sofferenti tra le ciglia, sorrise dal cuore
323
2008
gruppetto di giovani. Lui le salutò con la mano
324
2008
lui fissò Anna, attraverso le lunghe ciglia semichiuse, anche
325
2008
lunghe ciglia semichiuse, anche le colonne dei portici capirono
326
2008
felice. Gli piaceva osservare le immagini in movimento, le
327
2008
le immagini in movimento, le facciate delle case con
328
2008
facciate delle case con le finestre spalancate, i passi
329
2008
con gli occhi socchiusi, le mani strette con forza
330
2008
D’istinto si portò le mani alla testa. I
331
2008
fiatone, il padre, e le labbra che fremevano dalla
332
2008
pericolo di vita, che le gambe, soprattutto le gambe
333
2008
che le gambe, soprattutto le gambe, erano salve, senza
334
2008
del Pronto Soccorso dopo le prime cure. Una giovane
335
2008
infermiera gli tenne strette le mani tra le sue
336
2008
strette le mani tra le sue. Erano mani piccole
337
2008
ultimo al traguardo, ma le bici di Mario e
338
2008
tiepido delle onde accarezzava le gambe scure di Nicola
339
2008
di Nicola che inseguiva le due ombre davanti a
340
2008
gialla che serpeggiava sopra le ciminiere della zona industriale
341
2008
puzza di uova marce, le gambe di Nicola stavano
342
2008
in volata e alzò le mani al cielo come
343
2008
si erano subito arricciolati. ¶ Le squadre calabresi che aveva
344
2008
il caldo gli prosciugavano le forze. Dopo cena si
345
2008
non ci fossero state le studentesse a pensione, che
346
2008
unica Colonna superstite tra le quarantotto dell’antico tempio
347
2008
atletica della Calabria. Portati le scarpe da ginnastica.» ¶ Il
348
2008
a lui: «Appena riaprono le scuole ti voglio ogni
349
2008
Manfredi cominciarono a presentarsi le studentesse, segno che le
350
2008
le studentesse, segno che le vacanze erano finite. Nicola
351
2008
si chiama Anna». Infatti le due avevano gli stessi
352
2008
occhi scuri e vellutati, le labbra morbide e la
353
2008
a Cutrone. E infatti le aveva aiutate: «Andate da
354
2008
avrebbe confessato un giorno; le piacevano solo i suoi
355
2008
il pieno, per favore», le voci, le canzoni, le
356
2008
per favore», le voci, le canzoni, le risate dell
357
2008
le voci, le canzoni, le risate dell’autogrill inondano
358
2008
addentarlo. Non aveva raggiunto le proporzioni della madre, che
359
2008
da troppo tempo». Questo le avrebbe detto. E poi
360
2008
a lei con tutte le sue forze: «Ora non
361
2008
amiche del corpo”, come le chiama lui, e ora
362
2008
nemmeno in televisione, e le sue nuove canzoni hanno
363
2008
di gelsomino, come se le avesse accarezzato i capelli
364
2008
continuando poi a trasmettere le canzoni più belle di
365
2008
sua vita, Nicola infila le mani nei riccioli ancora
366
2008
per una nuova corsa, le parole colorate dei suoi
367
2008
i silenzi di Capocolò, le risate di Rino Gaetano
368
2008
lettera, la sfiora con le dita, indeciso se leggerla
369
2008
accaldata, che si asciugava le mani sul grembiule. ¶ «Ciao
370
2008
il corridoio che separava le loro stanze in un
371
2008
una tovaglia pulita tra le mani. ¶ La fame era
372
2008
stanza delle ragazze provenivano le risate gorgoglianti di Lucia
373
2008
gorgoglianti di Lucia e le parole smozzicate di Manuela
374
2008
spiaggia. Gli piaceva scaricare le tensioni, le rabbie, le
375
2008
piaceva scaricare le tensioni, le rabbie, le ciotìe, persino
376
2008
le tensioni, le rabbie, le ciotìe, persino i dolori
377
2008
piazza Pitagora per sgranchirsi le gambe. ¶ L’indomani mattina
378
2008
testa per riprendere fiato, le mani sulle ginocchia piegate
379
2008
altro spilungone come lui. ¶ Le prime due ore di
380
2008
era brillante in tutte le discussioni e opaco in
381
2008
nelle estenuanti interrogazioni, durante le quali il resto della
382
2008
stretta e puzzolente, con le finestre chiuse, ma io
383
2008
campagna toscana. Stavo trascorrendo le vacanze estive dalla zia
384
2008
dispiacere”. ¶ Mamma dice che le tue sono lagne, che
385
2008
turno alla Montecatini. Tutte le sere uscivano a passeggiare
386
2008
un unico ombrello, attraversavano le strade e la piazza
387
2008
i baci scambiati che le scene del film viste
388
2008
in apprensione e impiegava le prime due ore a
389
2008
dei turni massacranti. Dopo le prime settimane di Montecatini
390
2008
era successo che, causa le onde alte, la varca
391
2008
mi sono svegliata avevo le lagrime all’occhi. Non
392
2008
verità ma un desiderio» le dice il figlio. «Papà
393
2008
o a mano sradicava le erbacce tra le lattughe
394
2008
sradicava le erbacce tra le lattughe e attorno alle
395
2008
quei gesti erano familiari, le rammentavano il padre che
396
2008
e premurosa. Così Capocolò le raccontava senza remore e
397
2008
spegneva il mozzicone con le dita e, mentre riprendeva
398
2008
onde nere sulle spalle, le guance con le fossette
399
2008
spalle, le guance con le fossette aperte in un
400
2008
un principio di sorriso, le labbra scure e gli
401
2008
Anna aveva scritto che le mancava un anno alla
402
2008
I commissari gli mostrarono le prove scritte, brevi ma
403
2008
corrette, e lui sentiva le gocce di sudore sbucare
404
2008
giustificare la loro lentezza. ¶ Le urla provenivano dalla foce
405
2008
il tuo ritmo, allena le tue gambe, hai la
406
2008
dieci giri di campo, le corse in salita ripida
407
2008
di skipping in tutte le direzioni, le partenze con
408
2008
in tutte le direzioni, le partenze con zavorre di
409
2008
fermò a riprendere fiato, le mani sui muscoli delle
410
2008
ricciolo, tornava ad assumere le sembianze di un cespuglio
411
2008
della pista. Allora intrecciarono le dita nei rombi verdi
412
2008
Bravissimo» disse Anna e le sorridevano gli occhi, era
413
2008
oretta fuori dal campo?» le chiese Nicola con una
414
2008
più se la vedevano le compaesane pettegole. Aveva diciott
415
2008
pettegole. Aveva diciott’anni, le importava solo il suo
416
2008
aveva superato brillantemente tutte le prove per entrare all
417
2008
con la città, dopo le prove di ammissione, faceva
418
2008
smetteva di spiattellargli tutte le bellezze rinascimentali della città
419
2008
gente. Lui, per azzittirla, le chiudeva la bocca con
420
2008
vento la Montecatini sputava le sue sbrodate di fumo
421
2008
e i veleni e le puzze quando si bruciava
422
2008
Ecco perché, se tiro le somme, escono numeri buoni
423
2008
della Montecatini, diceva, come le sue tasche, e i
424
2008
prendeva la parola durante le assemblee nella mensa, anche
425
2008
la moglie seria. «Ce le avevi accussì belle e
426
2008
accussì belle e longhe, le linee della vita e
427
2008
a sprazzi, e poi le urla, la corsa caotica
428
2008
suono agghiacciante della sirena, le voci. ¶ «È caduto dalla
429
2008
Come reagirà Anna, cosa le dirò? E vedeva davanti
430
2008
la chiamò per farle le condoglianze e in seguito
431
2008
una barriera di dolore. Le uniche parole che sussurrò
432
2008
parole che sussurrò durante le telefonate furono: «Non è
433
2008
di sé dedicava tutte le vittorie ad Anna e
434
2008
poco prima che chiudessero le scuole. Lei gli rispose
435
2008
e jeans neri che le stavano larghi, sembrava ammalata
436
2008
lo teneva prigioniero tra le sue braccia. ¶ «Ti ho
437
2008
di consegnarla con tutte le altre ad Anna e
438
2008
si convince. Basta con le corse all’indietro. Sale
439
2008
capelli perduti? Mi riconoscerà? Le piacerò ancora? ¶ Le lettere
440
2008
riconoscerà? Le piacerò ancora? ¶ Le lettere al caro Lucio
441
2008
Lucio Battisti. “Fiorivi, sfiorivano le viole e il sole
442
2008
Gaetano. “Sì, viaggiare, evitando le buche più dure… dove
443
2008
mi separa da te…” ¶ Le loro voci gli tengono
444
2008
e spuntano dal nulla le montagne. Sono imbiancate in
445
2008
con lei come se le fosse accanto, mostrandole la
446
2008
pensa Nicola, sono arrivato. ¶ Le strade del paese sono
447
2008
nella sua stanzetta. Nicola le mancava, ovvio. Glielo diceva
448
2008
i suoi colori caldi, le chiese e i palazzi
449
2008
nel corpo. Gli occhi le erano ritornati splendenti, anche
450
2008
un po’ gli allenamenti, le competizioni, anche gli esami
451
2008
confronto a distanza tra le due città diventava serrato
452
2008
man mano che passavano le ore e il futuro
453
2008
prima avesse pianto tutte le sventure del mondo, erano
454
2008
allegra, chiacchierona, seducente. Rino le faceva sentire in anteprima
455
2008
faceva sentire in anteprima le sue canzoni. E lei
456
2008
Rino, dopo un po’, le disse con la solita
457
2008
ora se mi sfiori le mani, se mi guardi
458
2008
più rossore: «Scrivo solo le mie emozioni. Mi piace
459
2008
è responsabile di tutte le melodie piagnone che inondano
460
2008
anche loro, stretti sotto le coperte, erano emozionati. Il
461
2008
per il futuro. ¶ Nicola le accarezza il seno con
462
2008
capezzoli gli guizzano tra le labbra, li lecca lentamente
463
2008
aperti. Anna gli infila le dita nei riccioli e
464
2008
aria come uno schiaffo. Le avrebbe tappato volentieri la
465
2008
dice lui ironico, infilandosi le dita di una mano
466
2008
madre al cellulare e le spiega la situazione incresciosa
467
2008
anni a Roma restarono le coppe e le medaglie
468
2008
restarono le coppe e le medaglie d’oro, i
469
2008
nel cassetto, dove soffocavano le lettere a Lucio Battisti
470
2008
riccioli in cui affondare le dita, delle sue labbra
471
2008
un filo di trucco. Le labbra di Nicola erano
472
2008
riducevano all’essenziale, anche le critiche di lei, sempre
473
2008
smuovevano per un attimo le fiamme delle candele e
474
2008
non rovinarti la salute» le consigliava paterno e conciliante
475
2008
E si addormentava tra le sue braccia, distrutto dall
476
2008
Santa Maria Novella. Poi le spine della rosa riprendevano
477
2008
vedrà, come canta Rino» le rispondeva Nicola quando non
478
2008
la tua rabbia contro le ingiustizie e le prepotenze
479
2008
contro le ingiustizie e le prepotenze, le tue lotte
480
2008
ingiustizie e le prepotenze, le tue lotte per un
481
2008
felicità. ¶ La mattina frequentava le lezioni teoriche all’ISEF
482
2008
l’ironia sottile e le sue provocazioni, volevano che
483
2008
se avesse freddo, con le braccia conserte sotto il
484
2008
sopra gli zigomi, tra le minuscole rughe di un
485
2008
padre che gli voltava le spalle, “complimenti, ci sei
486
2008
Sicurissima. Avrei dovuto avere le mestruazioni la settimana scorsa
487
2008
la morte avanzava tra le scosse sempre più forti
488
2008
più» disse Nicola e le diede un bacio con
489
2008
momento. Poi con apprensione le chiedeva: «Ti sono arrivate
490
2008
sempre in giro per le gare…» E parlava con
491
2008
a zoomare nel futuro. Le diede un bacio nervoso
492
2008
Anna accoccolata sul divano, le braccia a stringere le
493
2008
le braccia a stringere le ginocchia. Lui le aveva
494
2008
stringere le ginocchia. Lui le aveva portato una rosa
495
2008
gioia, la prese tra le braccia e le fece
496
2008
tra le braccia e le fece fare un girotondo
497
2008
pancia e che nemmeno le corse rabbiose erano riuscite
498
2008
prima, il broncio che le spuntava sulle labbra con
499
2008
Non partire, ti prego» le ripeteva come una litania
500
2008
si vantava di capire le persone attraverso i loro