parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federico Roncoroni, Sillabario della memoria, 2010

concordanze di «le»

nautoretestoannoconcordanza
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al signor Menno piacciono le ostriche». Tutto andò bene
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termini’, da cui derivano le parole italiane “mènomo”, “menomare
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e cui (poveri!) toccavano le punizioni meritate dal regal
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secca e trasparente come le sue porcellane, che una
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cosa volesse dire ascoltando le battutacce con cui i
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più di amore che le porto come a tante
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ma l’orifizio e le aggiacenze. Il settimo è
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significato ma anche distinte le une dalle altre. Forse
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ma l’orifizio e le aggiacenze» mi avrebbero riempito
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conoscere da dove derivano le parole che usa, basti
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come fichi. Di tutte le parole citate quella che
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mamma della mia mamma. Le mie nonne. Carissime di
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lavavo quasi mai dietro le orecchie e pulivo i
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cioccolatini svizzeri e tutte le caramelle che mi hanno
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quando sarebbero finalmente scomparse le ombre nere che, spenta
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campeggiavano i quadri con le grandi foto del nonno
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in guardia dal frequentare le ragazze del paese, «quelle
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soprattutto, nelle preghiere. Tutte le preghiere che conosco le
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le preghiere che conosco le devo a lei, che
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a lei, che me le insegnò tanto in italiano
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quanto in latino. Alcune le recito ancora adesso, anche
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dal gran Portiere con le chiavi d’oro un
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essendo state altre due le donne che suo padre
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donne simili? Per me le nonne fanno tutt’uno
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io già correvo per le vie del mondo incontro
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e quella del babbo, le piccole e grandi cose
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esso sia, se non le mie nonne? Loro solo
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Loro solo potevano farlo. Le altre persone cui ero
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e “cacca”, emettendo ripetutamente le consonanti e le vocali
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ripetutamente le consonanti e le vocali combinate in sillabe
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i nonni, che sono le vere balie di tutti
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anche in famiglia, tra le mura delle pareti domestiche
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della poltrona, me e le mie sorelle, io a
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io a destra e le due bimbe a sinistra
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acqua, pochi tavoli con le tovaglie bianche e due
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inimicizie. A tavola ripresero le chiacchiere iniziate nello studio
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Firenze, per anni, rubandosi le collaborazioni e le donne
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rubandosi le collaborazioni e le donne. Elio Vittorini e
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donne. Elio Vittorini e le sue manie, suo cognato
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cognato Salvatore Quasimodo e le sue innumerevoli conquiste femminili
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tratti dai suoi romanzi, le crescenti difficoltà dello scultore
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dell’artrite alle mani, le traduzioni dal greco di
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dal greco di Quasimodo, le cose migliori del loro
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Mater dolcissima, ora scendono le nebbie, / il Naviglio urta
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e neanche allora mancavano le occasioni: Messina aveva appena
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appena finito di raccontare le straordinarie performances, anche sette
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il significato che comunemente le diamo: prima, essa era
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studiato dal medico alsaziano. Le persone che ne erano
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le mie inadempienze o le mie fughe, ho abbozzato
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i miei racconti e le mie poesie. Talvolta, quando
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lì, fresche e guizzanti, le idee e le parole
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guizzanti, le idee e le parole per dirle, ed
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tuttavia resiste con tutte le sue e le mie
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tutte le sue e le mie forze. ¶ I dizionari
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anni, e capii che le sensazioni e le emozioni
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che le sensazioni e le emozioni che mi raccontava
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che mi raccontava erano le stesse che provavo anch
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portano e ti lasciano le sue moderne e modeste
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a turno, io e le mie sorelle eravamo accusati
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viene a visitarmi con le migliori intenzioni, e conosco
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migliori intenzioni, e conosco le emozioni, le angosce, la
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e conosco le emozioni, le angosce, la gioia e
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dopo avermi squassato con le sue rivendicazioni, i suoi
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erano due possibilità, tra le quali la nonna sceglieva
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direttamente nella lisciva e le lavava e rilavava fino
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mi lavavo bene dietro le orecchie -, e soprattutto perché
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bevuta, per sbaglio, secondo le voci che circolavano o
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la usava per addolcire le olive: data da allora
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tanto di immaginette con le anime dannate che urlavano
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Medie, complicò non poco le mie riflessioni morali, facendo
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del testo, caratterizzava negativamente le classi abbienti di quel
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tra i ragazzi e le ragazze non consisteva soltanto
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Ah, sì, certo: per le orribili conseguenze che può
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secoli in cui affondiamo le radici non è mai
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che ho sempre desiderato le donne (che alcune fossero
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tra i fornai e le formiche di cui si
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quella golosità distorta. Che le cose non stessero così
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genere nel mondo tutto, le cose esistono solo se
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hanno un nome che le indica. Ebbene, la zia
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sorella morta prematuramente, e le era carissima, buttò lì
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di ‘debolezza’ psichica che le causava la passione per
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dolori che la vita le ha inflitto: la fuga
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dire. Certo è che le brutte vicende cui la
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che ti tiri addosso le disgrazie ». Non avrebbe mai
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né gli uni né le altre. Mi è sempre
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per l’appunto. Oggi le malmostose e i malmostosi
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un sopruso - di cui le mie sorelle, le mie
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cui le mie sorelle, le mie compagne e le
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le mie compagne e le mie amiche, quale più
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per sfiorare o palpare le rotondità di donne dando
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invece, non tradì mai le sue origini e continuò
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praticato con gioiosa pazienza le virtù cristiane, testimoniano coraggiosamente
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dictionary e datato 2008. Tra le due definizioni intercorrono centoventun
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ma penso poco usate, le voci collegate citate dal
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vantaggio per entrambi perché le consentiva di stare con
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non poteva fare. Lui le credette, e, non so
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perché i contemporanei pescano le parole dappertutto, specialmente al
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essere belle o brutte le parole. A me non
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se la registro tra le mie parole private è
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Genova nel 1931, visto che le liriche di Òboe sommerso
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perché, di fatto, tra le poche fotografie del nonno
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ritratto in piedi con le stampelle, accanto a due
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un bellissimo uomo, con le spalle larghe e massicce
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biondi. La certezza che le cose fossero andate davvero
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piccolina, la sollevava tra le braccia e la buttava
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Giannina, un nome che le si addice benissimo anche
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I più - i parenti, le amiche e gli amici
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essere scartato, mi chiedevano le “generalità”: allora rispondevo che
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come in genere tutte le cose troppo dolci. A
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è, come quasi sempre le parole dalla forma (dal
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concavità ottenuta accostando strettamente le palme delle mani, con
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palme delle mani, con le dita unite e incurvate
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come il gesto e le immagini che evoca: di
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dissetarsi. Sentite Lorenzo Viani: «Le sue mani erano ancora
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mani accoppiate, su per le selve con l’acqua
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giumelle delle mani, se le riempì d’acqua». E
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età di Internet amino le parole di una volta
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era tutto azzurro e le cicale frinivano ebbre di
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cercato di vivere tutte le vite che ho vissuto
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ho vissuto, inanellando tutte le conoscenze che ho inseguito
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dove il ministro, rinnovando le gesta di Benito Mussolini
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di Benito Mussolini, riceveva le visite femminili. A me
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e simil gente sbattevano le clienti più interessanti. Ne
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affonda dentro «con tutte le scarpe fino a lavarsi
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terra», come appunto infradiciava le scarpe e i piedi
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guazza del piacer compagna ¶ le sottoposte rive imperla e
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che «imperla e bagna le sottoposte rive» pare, nel
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Standard (marchio registrato) Tra le parole che costituiscono il
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di sua cognata, che le stava sulle corna, e
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da poco, quello che le donne chiamano “uno straccetto
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All’origine di entrambe le parole, comunque, sta il
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me e me tutte le volte che mi trovo
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cosa veramente significhino: se le persone, specialmente le donne
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se le persone, specialmente le donne, ne conoscessero la
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lago finisca [...]» ed «Ecco le voci cadono e gli
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normanna [...]» e «Sul lago le vele facevano un bianco
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Giunto, girando a caso le pagine, verso la fine
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nel mio Archivio, tra le carte di Chiara. Sereni
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qualcosa circa l’edizione, le bozze e la scelta
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ho riabbracciato, e riabbraccio, le persone care che non
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sono più, ho costruito le mie dichiarazioni d’amore
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d’amore e anche le mie bugie amorose, le
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le mie bugie amorose, le scuse per le mie
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amorose, le scuse per le mie inadempienze o le
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vedevo e non vedevo le biglie. Smisi di giocare
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Petrarca. Di fatto appena le campane ebbero suonato il
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riguardo al fatto che le ragazze potessero o non
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quindi di uomini, perché le loro cilecche sono sotto
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o mi hanno chiamato le persone più care, quelle
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legato: i miei genitori, le mie sorelle, i miei
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hanno continuato a farlo, le rare volte che ci
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ha più fatto: come le altre e gli altri
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ti ha preso tra le braccia e ha detto
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Certe sere - quasi tutte le sere -, dopo aver faticosamente
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un sorriso da bambina le armonizzava per un attimo
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armonizzava per un attimo le rughe, a sottolineare l
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fare, condanno con tutte le forze chi la usa
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Chi, come me, ama le parole non può far
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anche la parola che le indica è progressivamente caduta
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massimo al massimo, per le nostre strade e superstrade
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Monte Olimpino dove passano le vacanze con lei: sapeva
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Cinquecento, di «gavinelle [bellissimo: le gavinelle sono i gheppi
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senso figurato per indicare le persone sciocche] e fraschette
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fraschetta, che li guarda, le corrono tutti dietro per
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li aveva frequentati sotto le armi. Che conoscesse altre
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sorella più piccola che le lesse di nascosto - le
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le lesse di nascosto - le trovò in un cassetto
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registrata come «voce che le oneste persone schivano», è
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Una volta sì che le sapevano scrivere le definizioni
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che le sapevano scrivere le definizioni dei dizionari. ¶ Quando
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sia i vestiti o le stoffe e gli oggetti
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2010
sia i discorsi o le promesse di qualcuno. La
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mercato, chiamava invece fuffa le palline che si formavano
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2010
capi di lana, specialmente le maglie e i maglioni
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l’acquisto sbagliato e le sue rivendicazioni sociali, ma
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comprarsene uno. Un’amica le aveva detto che per
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proprio i blog e le chat, «nati per soddisfare
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in Terza elementare e le altre due volte in
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inseguì urlando e minacciando le botte di cui mi
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2010
specialmente a Milano sono ‘le nocciole’, e si sa
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2010
originale e in traduzione, le prime tre strofe del
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2010
del vocabolari milanes», elenca le tante parole che sono
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2010
allo stesso trebbio, oppure le interiora d’animali legate
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2010
fuori dalle macellerie oppure le frattaglie in genere; “ baravaj
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2010
genere; “ baravaj” (v. 4) sono le cose - oggetti, mobili, utensili
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avvolge i piedi e le gambe fino alle ginocchia
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ball”; “ballauster” (v. 8) sono le balaustre, le colonnine che
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v. 8) sono le balaustre, le colonnine che poste una
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2010
sono, teste Francesco Cherubini, «le pallottoline rosse che hanno
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2010
il petto» e anche le palline di vetro colorato
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2010
Verones” (v. 11) sono dette le castagne cotte nel fuoco
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2010
il disordine e per le cattive condizioni di salute
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2010
le cuoche, le lavandaie, le dottoresse, le cameriere, le
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2010
le lavandaie, le dottoresse, le cameriere, le benzinaie e
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le dottoresse, le cameriere, le benzinaie e persino le
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2010
le benzinaie e persino le vigilesse, perché sono donne
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2010
Jessica. Mi piacciono, insomma, le donne. E se registro
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2010
registro il nome tra le parole che mi sono
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2010
mille e mille sono le cose che ignoro sull
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2010
tomi sono pesantissimi e le pagine si sfarinano tutte
201
2010
come mi succede con le donne, che però posso
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2010
presunta infedeltà, batte tutte le librerie antiquarie — in realtà
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2010
poteva usare, per nobilitare le sue donnesche imprese, una
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2010
femminile) Per me, per le mie sorelline, per i
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2010
persino a lasciarci fare le tonsille, cioè a sottoporci
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2010
capiva che mangiava anche le mele, le pesche e
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2010
mangiava anche le mele, le pesche e le prugne
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2010
mele, le pesche e le prugne con la forchetta
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2010
uno che si sceglieva le parole una per una
210
2010
una e poi se le succhiava tra la lingua
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2010
tra la lingua e le labbra come se fossero
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2010
rosa o celeste, come le bambine; per i suoi
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2010
sembrare anch’essa rosa, le gambe senza una crosta
214
2010
bravo anche nei pensierini. Le domeniche che passava lui
215
2010
che passava lui non le passava nessuno di noi
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2010
Giardino delle delizie’. Tra le mie parole private, “eden
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2010
bellezza che convoglia attraverso le sue due sillabe, non
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2010
Una ragione c’è: le parole “pancia” e “ventre
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2010
bene Stefano Bartezzaghi, ha le sue parole. Il nonno
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2010
di mille-millecinquecento parole, le conosceva tutte: “epa”, “redo
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2010
interiezione) Non è tra le mie parole preferite, ma
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2010
rapidità con cui scandivano le varie sillabe, sono arrivato
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2010
Oppure: «Sono tutte fandonie, le tue». Il malcapitato si
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2010
ma con una precisazione: le locuzioni dicono due cose
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2010
parlare delle persone semplici, le due locuzioni siano usate
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2010
con la bocca e le mani’, senza arrivare alla
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2010
queste persone che amano le sottigliezze, vorrebbe dire espressamente
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2010
che sesso perché dentro le mutande lei ammette solo
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2010
una mano e lui le mutande neanche se le
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2010
le mutande neanche se le leva, o viceversa; con
231
2010
invece ‘vive’, tra i/le demi-vierges e quelli
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2010
tra i timorosi e le timorose delle sanzioni eterne
233
2010
stregua, bisogna pesare bene le parole quando si butta
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2010
ragazza: la seconda opzione le apre prospettive del tutto
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2010
che scoccan baci con «le curve labbra»? Una Silvia
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2010
la consueta ambiguità, entrambe le locuzioni, anche se, risultando
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2010
mio consulente speciale per le espressioni e le parole
238
2010
per le espressioni e le parole di questo tipo
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2010
il suo lavoro, segue le dinamiche del linguaggio giovanile
240
2010
se a suo parere le nuove generazioni dicono “fare
241
2010
con i cavoli e le rape, i broccoli appunto
242
2010
in fuori, visibili con le gengive e tutto’, appunto
243
2010
in cui, beato tra le donne, insegnavo alle Magistrali
244
2010
la situazione descritta, con le emozioni connesse, è perfetta
245
2010
nei Comuni si tenevano le assemblee popolari e infine
246
2010
dalla inabilità tanto per le funzioni naturali che per
247
2010
funzioni naturali che per le volontarie, dalla lassezza delle
248
2010
usare due volte: entrambe le volte a proposito della
249
2010
calamari, significa quindi avere le occhiaie. Per stanchezza, strapazzo
250
2010
i maschietti sia per le femminucce. E anche per
251
2010
femminucce. E anche per le vecchie zie zitelle: a
252
2010
censuravano seghe e ditalini le due dovevano avere una
253
2010
liquido emesso dal calamaro. Le occhiaie, pensai, sono dette
254
2010
perché si chiamano così? Le mie capacità induttive e
255
2010
in cui si raccoglievano le penne, quindi quello in
256
2010
era pieno di inchiostro, le penne si intingevano e
257
2010
quante e quanti, secondo le mie ziette, i preti
258
2010
lo tengo vivo attraverso le sue carte che conservo
259
2010
trattamenti impiegati per curare le malattie tumorali e le
260
2010
le malattie tumorali e le malattie infettive causate da
261
2010
inglese, e poi amare le parole e le loro
262
2010
amare le parole e le loro storie, ma ci
263
2010
alle quali non ragioni: le prendi in blocco, così
264
2010
naso e muoveva velocemente le dita tese, esclamando «Cipperimerli
265
2010
cipperimerli viventi a tutte le Etiche dell’Uman Genere
266
2010
s’aduna a purgare le sue indigestioncelle farisaiche, i
267
2010
difficile immaginare che sotto le grigie e dimesse vesti
268
2010
che la relegano tra le parole letterarie e desuete
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2010
esseri che stanno con le buone tradizioni anche in
270
2010
evidenza, perché Benincasa me le lesse e spiegò tutte
271
2010
una per una. Me le sono in gran parte
272
2010
difficili da ricordare, come le barzellette in serie — e
273
2010
quanto fanno ridere quando le percosse che indicano restino
274
2010
secuzzone”, “manasmerza”, per citare le poche che mi ricordo
275
2010
mi ricordo, così come le ricordo, in forme che
276
2010
casino che facevo con le mie sorelline. Ma che
277
2010
rimanda, dopo aver illustrato le accezioni principali che sono
278
2010
subito conto, di tutte le lingue straniere che venivo
279
2010
straniere che venivo imparando le prime parole che avevo
280
2010
Sabina, se si imparano le lingue per la strada
281
2010
scuola e sui libri, le cose non possono andare
282
2010
più donna di tutte le donne. Meno mi piace
283
2010
superdonna”. Non mi piacciono le prime donne, ma mi
284
2010
piacciono, indosso alle donne, le scarpe da donna, i
285
2010
comprovata perfidia. Mi piacciono le maestre, le infermiere, le
286
2010
Mi piacciono le maestre, le infermiere, le cuoche, le
287
2010
le maestre, le infermiere, le cuoche, le lavandaie, le
288
2010
le infermiere, le cuoche, le lavandaie, le dottoresse, le
289
2010
anche un rigonfiamento dietro le orecchie, che ogni tanto
290
2010
mezzogiorno e sera — però le banane erano gialle e
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gialle e mollicce e le arance erano secche e
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fiore. ¶ angioplastica (sostantivo femminile) «Le cose» dice Albert Einstein
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nozionismo». Allo stesso modo, le parole si imparano e
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è successo anzitutto con le terribili parole in “-oma
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chiamano così, ho imparato, le piastrine), leucoaferesi, aplasia, trapianto
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una bella infermiera te le vengono a dire tre
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capite bene come amo le parole e la mia
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per lunghi anni evitai le due parole: in caso
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umana per comportarsi come le bestie, cioè gli animali
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grosso che quando “perdeva le staffe” (altro bel modo
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maestra Lina, e per le quali rimando alla voce
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suo nuovo compagno, dopo le amare esperienze fatte con
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e, forse per questo, le rare volte che viene
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per la città; “babbe” le loro compagne) e “babbione
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padre. Noi — io e le mie sorelle — nostro padre
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una persona nel porre le labbra sulla pelle di
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mai il guanto quando le si avvicinava qualche bavoso
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abbé de Bernis, tra le altre cose ambasciatore di
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da Giacomo Casanova — e le baciava, inspirando ogni essenza
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altri la classificano tra le parole dialettali. Nei dialetti
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cui ci stava raccontando le gesta, una donna ben
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ponderazione, i riposi e le ripassate» (Leo Pestelli) con
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via del ritorno, tirando le fila dell’incontro, dopo
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è mio. Ci tengo le biglie, le monete vecchie
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Ci tengo le biglie, le monete vecchie, i francobolli
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monete vecchie, i francobolli, le figurine dei calciatori e
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figurine dei calciatori e le cartoline: insomma tutte le
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le cartoline: insomma tutte le mie barlafuse». La professoressa
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usa “barlafùs” per indicare le cianfrusaglie che talune madri
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ai cinque-sei anni; le persone molto anziane lo
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Ecco, “bauscia” in entrambe le sue accezioni è, insieme
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confidenze attraverso cui allargavamo le nostre conoscenze, non avevamo
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come aveva fatto con le altre famiglie del numero
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mangiarlo: è vero che le piaceva tutto ciò che
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Celle, in spiaggia, quando le domeniche d’estate il
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entrarono in contatto con le popolazioni celtiche: facile immaginare
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intontire una persona con le parole allo scopo di
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dodici anni, pregavo tutte le sere Gesù di farmi
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mamma ritratta adolescente con le trecce: ¶ Qual fior cadea
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sul lembo, ¶ qual su le treccie bionde, ¶ ch’oro
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altri tutti nascono, con le loro sfumature di colore
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neh», l’urna con le sue ceneri. ¶ Biscondola deriva
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che anticamente aveva anche le forme bloi, blo e
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dove vivono e lavorano le puttane, luogo per noi
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a tutto, ci erano le donne che vi lavoravano
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segno i termini e le espressioni che mi piacciono
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aggrapparmi alle parole: loro, le parole, mi avrebbero ancorato
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davanti ai suoi occhi le nozioni più necessarie per
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era quella di registrare le parole: non tutte quelle
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urne in cui riposano le ceneri dei miei nonni
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che i dizionari, quando le registrano, chiosano come volg
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e dei loro significati. ¶ Le ho scritte, dunque, queste
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scrivendone. E poi me le canto e ricanto sempre
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Perché son convinto che le parole, se non possono
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di autori famosi che le hanno usate. Spesso, anche
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della ragione per cui le ho messe da parte
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raccontato i fatti o le circostanze in cui sono
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meglio metterla a fuoco, le persone da cui l
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materassi, dopo aver levato le lenzuola, per dare aria
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quasi un anno con le sue assurde e e
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e e o apertisissime, le sue parole strane e
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il lettino» per rendere «le materasse» più soffici in
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che Duccio facesse su le coperte in forma di
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forma di palle, cioè le appallottolasse, forse perché occupassero
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mattina il Duccino cercava le palline nel letto: le
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le palline nel letto: le palle che aveva perso
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anche la pancia e le gambine? Sia come sia
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abballinare” volesse dire ‘cercarsi le palle’, gesto che d
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Toscana. Come dire che le persone se ne vanno
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se ne vanno, ma le loro parole restano, secondo
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classe, quando la maestra le domandò che mestiere facesse
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sua potenza comunicativa, tutte le sfumature semantiche presenti nelle
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che significa ‘bloccare, legare le gomene o le ancore
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legare le gomene o le ancore con un cavo
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lo più, ma anche le donne, via — ridotti a
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come ordine di bloccare le gomene con la bozza
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riempirsi la pancia o le gote come una buffa
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babbucce è legato? Tutte le cose insieme, dice Tiziano
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viola, bandito da tutte le copertine delle sue tante
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racconto è una chicca” le fanno accapponare la pelle
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scoppiare, non piacevano neppure le “parolacce”, categoria di parole
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Capriolo, un’altra che le parole le lavora di
373
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altra che le parole le lavora di fino, ha
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un cuscino o tra le cosce, dopo avermi cullato
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buio della notte, quando le luci della camera sono
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undici amabili vecchiette, tra le quali la dolcissima biscondola
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acchiappare” significasse ‘afferrare per le chiappe’ (→ chiappe) e considerandola
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che io vada interrogando le mie amiche sul significato
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inverno al calduccio sotto le coperte, mentre sfogliavamo, per
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mai, l’accidia, bestia» le risposi, con pari ardore
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di accidia. E invece le cose non stanno così
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né il latino né le verità di fede, qualcuno
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un tarlo che indebolisce le forze intellettuali e quelle
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molto male. A chiarirmi le idee fu la mamma
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e che insieme con le influenze del clima diverso
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ogni lingua: bastava conoscere le corrispondenze fonetiche tra le
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le corrispondenze fonetiche tra le varie lingue e la
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ottenerne uno bastava spostare le due lettere, e i
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conoscevo, confermava la cosa. Le due parole, perché per
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neanche a se stessi, le convenzioni e le norme
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stessi, le convenzioni e le norme codificate, di andare
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adolescente, adesso non più - le gare a oltranza, i
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i duelli a oltranza, le guerre a oltranza, le
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le guerre a oltranza, le discussioni a oltranza. Non
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superare, insieme alle convenzioni, le proprie resistenze interiori. Mi
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ogni tre-quattro anni le distrugge lo stomaco e
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distrugge lo stomaco e le fa perdere i capelli
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Loro lo usano - usano le parole che lo contengono
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per il paziente che le ascolta o le legge
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che le ascolta o le legge quelle parole con
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di parole come queste, le parole sono cose, e
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bene che esistono anche le donne che vanno o
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vanno o stanno con le donne, però quelle le
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le donne, però quelle le ho sempre sentite chiamare
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tutto inaspettatamente, visto che le andavo sempre dietro, di
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vocabolario, perché sono scomparse le persone con cui potevo
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e irrisione, che sono le due reazioni suscitate per
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e pronta ad allargare le meravigliose cosce al primo
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Quello che aveva sotto le mutandine di pizzo - ben
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quanti perché una volta le si lacerò la gonna
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essere assaggiata in tutte le forme. Invece, il pover
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suo padre e paf, le ha mollato una sberla
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ragazza’, cioè toccarla con le mani e con la
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2010
nelle parti molli tra le cosce, causando un miscuglio
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2010
ricchi e impavidi manovrano le ragazzette povere come fossero
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2010
impavido sì - e che le ragazzette che, tutt’altro
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2010
di leggere Buzzati, non le manovravo come automobili, ma
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2010
infatti, i ciabattini incollavano le suole delle scarpe e
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2010
che pendeva da tutte le parti, e una “peciotata
420
2010
e lo spagnolo pecho) le mammelle delle bestie lattifere
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fosse intervenuto mio padre, le due si sarebbero prese
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liti di ringhiera. ¶ Cosa le abbia risposto la pelanda
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2010
come non ricordo più le cause remote del conflitto
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2010
ma dal pronunciarle lei: le ‘parolacce’ erano bandite dal
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oca!”. Ripetei spesso mentalmente le tre parole, quasi per
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provavo quando mi strappavo le pellicine intorno alle unghie
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agli occhi e dentro le orecchie mia madre e
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2010
stesso film rividi tutte le volte che, mentre rievocavo
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2010
che, mentre rievocavo con le mie sorelle le vicende
430
2010
con le mie sorelle le vicende della nostra infanzia
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di vari dizionari dialettali. Le conclusioni? Incerte. Forse deriva
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avrebbe finito per indicare le donne stesse che lo
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buono» come pudicamente dicevano le mie zie. Probabile frutto
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il sugo del pomodoro le colava sul mento: «Pelosetta
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tanto che io e le mie sorelle, dopo i
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i nostri compagni e le nostre compagne di allora
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l’attesa che circonda le loro parole, riavviano il
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sacramento”. Eufemismi ‘bassissimi’, secondo le definizioni dei vecchi dizionari
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il giorno pacchi, sistemava le medicine negli scaffali e
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diagnosi e cure per le malattie di tutti gli
441
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perché, non essendoci ancora le immagini pubblicitarie dei cartelloni
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o meno grosso che le donne, a partire da
443
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andò a parlare con le maestre e, quando fu
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o, meglio, a dire le cose con parole che
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2010
intensa suggestione. In confronto le tettine della Franceschina che
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figa, il culo e le chiappe, che sono sempre
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rigonfiamento, cioè, nelle donne, le tette vere e proprie
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i seni non sono le tette, bensì il solco
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come in guerra, e le rare volte che la
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che divide e unisce le due parti. Quello è
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tanto in tanto con le dita, con le labbra
452
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con le dita, con le labbra e con la
453
2010
cuore si arresti e le parole tornino a fluire
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se, come Buzzati, «io le tettone non le posso
455
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io le tettone non le posso soffrire». ¶ Qualche volta
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se la piglia con le «sfacciate donne fiorentine» del
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che van «mostrando con le poppe il petto». E
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habent sua fata verba, ‘le parole hanno, anch’esse
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delizie c’è chi le chiama tette e chi
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chiama tette e chi le chiama mammelle, c’è
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2010
mammelle, c’è chi le chiama poppe e c
462
2010
e c’è chi le chiama seni e ci
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2010
e luoghi in cui le chiamano in un modo
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2010
e luoghi in cui le chiamano in un altro
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i nomi cambiano, ma le cose che indicano restano
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morire, come il naso, le ginocchia, il collo del
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collo del piede e le spalle. Una volta cresciuto
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ancora oggi non solo le sartine di provincia ma
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di provincia ma anche le riviste di moda chiamano
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2010
stoffa con la quale le donne si coprivano il
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2010
disturbo di cui soffrivano le galline della nonna di
472
2010
gallo, che terrorizzava sempre le galline. Invece il gallo
473
2010
nonna aveva chiuso con le galline e si era
474
2010
a sentirsi addosso tutte le malattie del mondo: continuava
475
2010
far niente e rompeva le scatole a tutti con
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2010
tutti i bambini, soprattutto le bambine. ¶ Il vocabolario di
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2010
vocabolario di italiano registra le parole italiane e, insieme
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lessico, ma non registra le parole dei dialetti italiani
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un vedovo, per nobilitare le proprie origini nobilitava la
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bella parlata milanese italianizzando le parole: “il gas”, che
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della terminazione in consonante le suonava plebeo, diventava “il
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2010
gasso”, e “i mugnagh”, le albicocche (così chiamate, in
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del Prunus armeniaca) diventavano “le mugnagghe”. In certi casi
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lei nello scassare, parlando, le parole, per poi ricomporle
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ricomporle in forme nuove. Le avrei infatti detto che
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e quindi presenta ambedue le mani serrate all’altro
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fa chi batte con le dita su un oggetto
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di Firenze e tutte le estati andava a pisciare
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i miei interessi e le mie curiosità, linguistiche e
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2010
la tagli via con le forbicine: quella che qualcuno
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quella che qualcuno, finite le unghie, si mangia. La
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2010
Si metteva a mangiarsi le unghie e [...] a strapparsi
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2010
denti fino al sangue le pipite dalle dita». Anch
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mi annunciava mestamente che le galline erano ammalate: avevano
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2010
compaesani mi ero riempito le orecchie di una moltitudine
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2010
o chissà cosa - che le rendeva di per sé
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dove nessuno o quasi le avrebbe capite, ma mi
498
2010
che, un anno, con le sue mattane scolastiche offrì
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sparano o da ambedue le cose insieme. Il secondo
500
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cugina Antonietta, che con le sue lamentele sul ‘suo