Pietro Gori, Le basi morali dell'anarchia, 1902

viola nel proprio simile, le ragioni ed i fondamenti

di quanto esiste per le utilità di lui, in

rivendicato. ¶ * ¶ * * ¶ Se si osservano le fasi di sviluppo della

selvaggia. Fu solo dopo le prime esperienze che l

la necessità di associare le proprie forze a quelle

associate, contro forze associate, le prime rudi lotte per

cotesto sentimento, che allaccia le forze e gli spiriti

si era accaparrata tutte le risorse della vita dal

per sè medesime. ¶ Malgrado le nostre giuste ed acerbe

vasto trionfo in tutte le manifestazioni dell'attività umana

libertà in urto con le scoperte delle scienze naturali

la sicurezza positiva che le ragioni di ciascuno trovassero

bensì, restando patrimonio individuale le ricchezze naturali o quelle

antagonismo più aspro tra le classi, anzichè avere una

tra gli individui e le classi, che rappresentò – sul

ingegneria moderna. Fosca, perchè le opere gigantesche di questa

collettivo. ¶ Non sono più le lamentele sentimentali dei santi

Crisostomo. E neppure sono le dichiarazioni naturiane dei preraffaeliti

natura madre. Non sono le invettive ascetiche dei vecchi

paure del millennio; non le dichiarazioni filosofiche ed astratte

Mai come adesso, per le necessità della divisione del

i mestieri ai mestieri, le arti alle arti, mercè

più coscienti. ¶ E poichè le idee e i sentimenti

d'ogni ricchezza, e le sorti di ciascun operaio

che fondere ognor più le forze e le anime

più le forze e le anime operaie ad un

dalla meccanica in tutte le arti ed in tutti

col socializzare nella fatica le braccia operaie, lavoranti prima

quanto più avranno tuffate le mani nel sangue del

tutti coloro che professano le idee, che esso dice

un solo – e risuscitando le forme più crudeli e

e certi gazzettieri caricarono le tinte, per aiutare la

i paladini di tutte le violenze, purchè sieno governative

dell'esempio, che dominano le azioni umane, divenne pur

di cui sono imbevute le classi colte, di cotesta

venerato nei secoli. Eppure le avventure di questo pazzo

un monumento a Galileo – le piazze e le strade

Galileo – le piazze e le strade sono oramai tutte

di saper ben menare le mani, e di esser

d'Italia ormai tutte le violenze, individuali o collettive

e di tirannide tra le classi e le dominazioni

tra le classi e le dominazioni tra loro e

cardini arrugginiti, si rovesciarono le bufere rivoluzionarie che chiusero

lega degli uguali, predicavano le necessità di contrapporre la

alla filosofia della storia le due memorabili giornate non

per farla trionfare contro le resistenze che la comprimono

nel significato odioso che le danno le spie e

odioso che le danno le spie e i gazzettieri

dichiarare ortodosse od eretiche le opinioni dei diversi partiti

difensore geloso di tutte le libertà non è che

i luoghi, sotto tutte le forme. ¶ È quindi naturale

risultato spontaneo di tutte le forze produttive associate, di

produttive associate, di tutte le libertà cooperanti, di tutte

libertà cooperanti, di tutte le sovranità intelligentemente esercitate nell

interesse comune, di tutte le iniziative armonizzate dal trionfo

evoluzione sociale sta corrodendo le ultime fondamenta dello Stato

amici suoi) subentrerà, vincendo le ultime asprezze degli animi

asprezze degli animi, addolcendo le ereditarie ferinità degli istinti

ferinità degli istinti, conciliando le avversioni e le impulsività

conciliando le avversioni e le impulsività primitive nell'amplesso

solidarietà, passato a traverso le epoche di assidua e

intersociale tra gli individui, le classi, le nazioni e

gli individui, le classi, le nazioni e le razze

classi, le nazioni e le razze – e sui ruderi

mondo – rinverdiranno nella realtà le giovinezze dell'utopia – la

l'anima di tutte le società sinora succedutesi nella